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1.PSICOLOGIA SCOLASTICA E DELL'ORIENTAMENTO. SCPE

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Título del Test:
1.PSICOLOGIA SCOLASTICA E DELL'ORIENTAMENTO. SCPE

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Docente: Graziani Anna

Fecha de Creación: 2024/12/29

Categoría: Otros

Número Preguntas: 57

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Chi immaginò la mente modulare?. Vygotskij. Brown. Fodor. Piaget.

Suchman precisa che l'organizzazione di un'azione situata è: È una proprietà che emerge dall'interazione sia tra i vari attori coinvolti che tra gli attori e il contesto in cui l'azione si svolge. Nessuna delle risposte. È una proprietà che emerge solo dall'interazione tra i vari attori coinvolti. È una proprietà che emerge dall'interazione tra gli attori e il contesto in cui l'azione si svolge.

Per chi è il contesto, l'ambiente socioculturale, le stimolazioni che si ricevono dall'esterno che permettono il progredire dello sviluppo?. Suchman. Vygotskij. Duguid. Piaget.

Piaget ha una visione dell'uomo come di un essere essenzialmente biologico che segue un suo processo, passando da uno stadio all'altro grazie: All'interazione con l'ambiente con cui ingaggia processi di solo adattamento. All'interazione con l'ambiente con cui ingaggia processi di adattamento e accomodamento. All'interazione con l'ambiente con cui ingaggia processi di solo accomodamento. All'interazione con l'ambiente.

I principi psicologici che organizzano ogni dominio della mente modulare sono: Innati e i diversi domini interagiscono fra di loro. Appresi i diversi domini interagiscono fra di loro. Appresi i diversi domini non interagiscono fra di loro. Innati e i diversi domini non interagiscono fra di loro.

Secondo il modello della CHAT, ogni nuovo livello di sviluppo del contesto va considerato: In totale indipendenza da quello precedentte ma come germe per quello successivo. Nessuna delle risposte presenti. In stretta dipendenza con quello precedente e come germe per quello successivo. In totale indipendenza da quello precedentte e da quello successivo.

Nell'ambito della CHAT (Cultural Historical Activity Theory), secondo la visione "socioecologica", il contesto viene solitamente rappresentato da: Una serie di cerchi concentrici. Una serie di cerchi separati. Una serie di cerchi intersecantisi. Una serie di cerchi di uguale diametro.

Situare il contesto significa considerare i processi cognitivi come: Dipendenti solo dal funzionamento della mente. Unità indipendenti. Non più dipendenti solo dal funzionamento della mente ma anche dal sistema sociale entro cui la mente funziona. Dipendenti solo dal sistema sociale entro cui la mente funziona.

In campo educativo quando si fa riferimento all'apprendimento situato si intende: Lo studio degli elementi generalizzabili nello sviluppo della conoscenza. Lo studio delle dinamiche con cui le persone costruiscono un significato condiviso in uno specifico contesto. La considerazione delle generiche abilita? di studio e apprendimento dei soggetti. L'approccio all'apprendimento di derivazione comportamentista.

Nel suo Psicologia culturale Cole vorrebe una Psicologia interessata: Agli eventi quotidiani. Tutte le risposte presenti. Alle interpretazioni di senso comune con cui le persone si orientano nel mondo. A comprendere e analizzare situazioni "contestuali" senza pretese di generalizzazione.

Per Bruner il linguaggio si configura: Solo come strumento di rappresentazione del mondo. Nessuna delle risposte presenti. Sia come mezzo di comunicazione sia come strumento di rappresentazione del mondo. Solo come mezzo di comunicazione.

Secondo Bruner l'evoluzione dell'essere umano: Non dipende dall'uso degli strumenti tecnologici. Dipende esclusivamente dalla cultura e dalla sfera intellettuale. Dipende strettamente dall'uso di strumenti tecnologici trasmessi dalla cultura. È ostacolata dall'uso di strumenti tecnologici trasmessi dalla cultura.

Per Bruner, il contesto è: Il luogo in cui le persone costruiscono i propri significanti. Il luogo in cui le persone sono libere dal condizionamento della cultura di appartenenza. Il luogo in cui si trovano le persone. Il luogo in cui le persone, impegnate in relazioni e attività condizionate dalla cultura di appartenenza, costruiscono i propri significati del mondo.

Nella prospettiva sociocostruttivista di Jerome Bruner: La costruzione della conoscenza e? un processo che di norma termina con il percorso scolastico. La conoscenza viene progressivamente elaborata, anche grazie all'interazione tra pari. La costruzione della conoscenza avviene grazie a meccanismi di rinforzo. La conoscenza è perlopiù data a priori.

Il costante lavoro di contestualizzazione tipico dell'interazione quotidiana è stato al centro del lavoro di ricerca e di riflessione di: Goffman. Bruner. Vygotskij. Piaget.

Secondo l'antropologia linguistica, l'uso di forme referenziali (nomi propri, titoli onorifici...) nel discorso o nella narrazione: Sono un modo di definire e ripensare il contesto. Contribuiscono alla riproduzione del contesto. Contribuiscono alla costruzione del contesto. Tutte le risposte presenti.

Nella teorizzazione di Mantovani: Al livello più basso si colloca l'interpretazione della situazione, al livello intermedio si trovano i contesti concepiti come costruzioni prodotte dall'incontro tra azione situata e ordine simbolico e al livello più alto il contesto è concepito in relazione allo specifico ambiente e alle interazioni. Al livello più basso si colloca l'interpretazione della situazione, al livello intermedio il contesto è concepito in relazione allo specifico ambiente e alle interazioni, mentre al livello più alto si trovano i contesti concepiti come costruzioni prodotte dall'incontro tra azione situata e ordine simbolico. Al livello più basso il contesto è concepito in relazione allo specifico ambiente e alle interazioni. Al livello intermedio si trovano i contesti concepiti come costruzioni prodotte dall'incontro tra azione situata e ordine simbolico, mentre al livello più alto si colloca l'interpretazione della situazione. Al livello più basso il contesto è concepito in relazione allo specifico ambiente e alle interazioni. Al livello intermedio si colloca l'interpretazione della situazione, mentre al livello più alto si trovano i contesti concepiti come costruzioni prodotte dall'incontro tra azione situata e ordine simbolico.

Per Goodwin le attività che le persone svolgono per dare un senso al contesto sono: Nessuna delle risposte presenti. Delle pratiche "situate", spesso negoziate tra più interlocutori, che coinvolgono le sole tradizioni culturali. Delle pratiche "situate", spesso negoziate tra più interlocutori, che coinvolgono anche le tradizioni culturali e le esperienze pregresse. Delle pratiche "situate", spesso negoziate tra più interlocutori, che coinvolgono le sole esperienze pregresse.

L'approccio ecologico di Bateson è utile per comprendere bene: I contesti. La relazione tra i diversi livelli del contesto. Le relazioni. Nessuna delle risposte presenti.

Su quale base Kirsh distingue i livelli di strutturazione del contesto?. Su base temporale del qui ed ora. Non su base temporale. Su base temporale a medio/lungo termine. Su base temporale a breve, medio e lungo termine.

Secondo la teoria dell'attività: L'interazione tra il soggetto e la realtà è sempre mediata da strumenti. Le azioni spesso hanno motivazioni inconsce. Durante il percorso scolastico vanno proposte attività multimodali. Le attività degli studenti vanno rinforzate quando sono efficaci.

Per chi, né la conoscenza né l'apprendimento, in ambito educativo, "esistono indipendentemente dal modo in cui i partecipanti la contestualizzano?. Perret-Clermont. Mantovani. Pontecorvo. Goodwin.

Per rappresentare i vari livelli del contesto entro cui si sviluppa il pensiero, Perret-Clermont usa: La metafora del circuito. La metafora del sasso nello stagno. Nessuna delle risposte presenti. La metafora del quadro.

I quattro livelli di segmentazione dello spazio del pensiero secondo Perret-Clermont sono così suddivisi: Il primo riguarda i sistemi simbolici, le rappresentazioni e i valori l'individuo, il secondo investe le relazioni interpersonali, il terzo le appartenenze sociali, il quarto livello considera, le predisposizioni cognitive e motivazionali. Il primo riguarda l'individuo, le predisposizioni cognitive e motivazionali, il secondo investe le relazioni interpersonali, il terzo le appartenenze sociali, il quarto livello considera i sistemi simbolici, le rappresentazioni e i valori. Il primo riguarda le rappresentazioni e i valori, il secondo l'individuo, le predisposizioni cognitive e motivazionali, il terzo le appartenenze sociali, il quarto livello investele relazioni interpersonali Il primo riguarda le appartenenze. Il primo riguarda le appartenenze sociali, il secondo investe le relazioni interpersonali, il terzol'individuo, le predisposizioni cognitive e motivazionali, il quarto livello considera i sistemi simbolici, le rappresentazioni e i valori.

Gli studi svolti nell'ambito dell'analisi della conversazione hanno mostrato come un turno conversazionale precedente condizioni fortemente i contributi successivi. Di chi sono questi studi?. Di Mantovani. Di Heritage e Schegloff. Di Perret-Clermont. Di Goodwin.

Per Perret-Clermont il contesto diventa quindi "il quadro del quadro", ovvero: Tutte le risposte presenti. Le regole. Le procedure. I ruoli.

Nella iniziale formulazione della teoria dell'attività, chi evidenziò il fatto che non vi fosse spazio per il ruolo giocato da altri esseri umani e dalle relazioni sociali?. Pontecorvo. Leont'ev. Di Perret-Clermont. Bruner.

A seguito del bisogno di considerare la condivisione del significato delle attività, la teoria dell'attività iniziale viene rimodellata includendo: Tutte le risposte presenti. Comunità. Divisioni del lavoro all'interno delle comunità. Ruoli.

Nella teoria dell'attività l'esternalizzazione: È necessaria quando un'azione va "riparata" perchè ha prodotto esiti diversi da quelli attesi. Richiede una coordinazione collaborativa. Tutte le risposte presenti. È indispensabile quando coinvolge più persone.

Secondo Leont'ev gli elementi che compongono un'attività: Non vanno considerati come stabili e rigidi, anche se non cambiano dinamicamente, a seconda delle condizioni in cui si svolge l'attività. Vanno considerati come elementi stabili indipendentemente ma dalle condizioni in cui si svolge l'attività. Vanno considerati come elementi stabili anche se con il tempo possono modificarsi a seconda del contesto in cui si svolge l'attività. Non vanno considerati come stabili e rigidi, ma cambiano dinamicamente, a seconda delle condizioni in cui si svolge l'attività.

Quali sono i principi basilari della teoria dell'attività individuati da Kaptelinin e Nardi. Tutte le risposte presenti. La mediazione degli strumenti e la strutturazione gerarchica dell'attività. L'internalizzazione/esternalizzazione e lo sviluppo dell'attività. Ll'orientamento sull'oggetto.

Engeström mette in relazione le teorie di Bachtin con quelle di Leont'ev approdando a un modello basato su: Nessuna delle risposte presenti. Reti di attività. Attività guida. Mediazioni tra soggetto e oggetto.

Cosa intende Bonica per transizione?. Un passaggio da uno stato all'altro, di durata fissa e che implica una ridefinizione più o meno radicale del sistema abituale di significati. Nessuna delle risposte presenti. Un passaggio da uno stato all'altro, di durata variabile e che non implica alcuna ridefinizione del sistema abituale di significati. Un passaggio da uno stato all'altro, di durata variabile e che implica una ridefinizione più o meno radicale del sistema abituale di significati.

Per il ciclo di expanding learning: Una trasformazione espansiva è raggiunta quando sia l'oggetto che il motivo dell'attività vengono riconcettualizzati. Tutte le risposte presenti. Un completo ciclo di trasformazioni espansive può essere visto come un viaggio collettivo. I sistemi di attività si muovono attraverso cicli relativamente lunghi di trasformazioni qualitative.

Secondo Engeström, Miettenin, Punamaki l'attività è riformulata su: Il livello delle operazioni guidate dagli strumenti. Il livello dell'attività collettiva, guidato da un obiettivo orientato sull'oggetto. Tutte le risposte presenti. Il livello dell'azione individuale o del gruppo, guidato sull'obiettivo.

L'attuale versione della teoria dell'attività ha rivisitato i suoi principi. Questi sono: Il sistema di attività come trasmissione educativa; la storicità; la contraddizione;i confini fisici e simbolici. Il sistema di attività come unità di analisi; la multivocalità; la storicità;. Il sistema di attività come unità di analisi; la multivocalità; la storicità; la contraddizione; il ciclo di expanding learning. Il sistema di attività come unità di analisi; la storicità; la contraddizione;i confini fisici e simbolici.

Secondo quale autore è la rottura della canonicità che innesca domande sul "senso", dando così origine alla costruzione di narrazioni che restituiscono intelligibilità agli eventi di cui siamo stati protagonisti?. Cole. Engeström. Bruner. Vygotskij.

Per chi non possiamo "vedere" la nostra cultura perché essa è il medium in cui non esistiamo mentre è l'incontro con le altre culture che ci rende più semplice capire la nostra cultura come oggetto di pensiero?. Vygotskij. Engeström. Bruner. Cole.

Con il termine macrosistema Bronfenbrenner indica: Nessuna delle risposte presenti. La storia, la cultura e le leggi che permeano tutti i livelli del modello. I contesti di influenza a cui l'individuo ancora non appartiene. Il rapporto tra microsistemi a cui l'individuo appartiene.

Le sfide connesse alle transizioni possono essere interpretate, anche dai protagonisti stessi, basandosi su diversi criteri, a seconda che esse: Siano più o meno "normate dalla società", implichino eventi biografici più o meno scelti o subiti o non avvenuti e siano percepite dalla persona come cambiamenti attesi in un prossimo futuro, come già conclusi o come un processo ancora in corso. Implichino eventi biografici più o meno scelti o subiti o non avvenuti. Siano più o meno "normate dalla società". Siano percepite dalla persona come cambiamenti attesi in un prossimo futuro oppure come già conclusi o come un processo ancora in corso.

I livelli su cui può situarsi una transizione ecologica, secondo Bronfenbrenner, sono: Microsistema, endosistema, esosistema, macrosistema. Ecosistema, endosistema, microsistema, macrosistema. Microsistema, mesostistema, esosistema, macrosistema. Endosistema, esosistema, ecosistema, macrosistema.

In una visione ecologica, le transizioni hanno maggiori probabilità di innescare cambiamenti positivi se i processi di interscambio tra le diverse situazioni ambientali: Tutte le risposte presenti. Garantiscono sostegno e incrementano relazioni di fiducia. Propongono un equilibrio di potere che si sposti in favore dell'autonomia della persona che sta crescendo. Sono congruenti per quanto concerne le mete.

Che cos'è il deuteroapprendimento?. Un apprendimento che riguarda il contesto stesso di apprendimento e che mette in gioco non solo l'imparare, ma l'imparare a imparare e la costruzione di un certo rapporto con il sapere e l'apprendimento. I diversi stadi di sviluppo propri dell'apprendimento. Un ciclo completo di apprendimento. L'insieme delle norme che regolano l'apprendimento.

Come definisce Bronfenbrenner lo schema della traiettoria evolutiva?. Dei frame culturalmente connotati perché consolidati attraverso esperienze significative e ripetute nei contesti primari, che rendono conto di peculiari modi di connettere tra loro il senso delle attività condivise, dei ruoli e delle relazioni interpersonali. Dei frame culturalmente non connotati in quanto non consolidati attraverso esperienze significative e ripetute nei contesti primari. Nessuna delle risposte presenti. Dei frame che non rendono conto di peculiari modi di connettere tra loro il senso delle attività condivise, dei ruoli e delle relazioni interpersonali.

Secondo la teoria di chi ogni messaggio comunicativo servirebbe simultaneamente a produrre informazioni sul contenuto manifesto e a un livello distinto, non verbale o paraverbale, sarebbe teso a specificare il senso contestuale del contenuto del messaggio?. Di Perret-Clermont. Di Bateson. Di Bronfenbrenner. Di Bonica.

Come possono esser letti gli approcci evitanti oppure aperti a nuove esperienze, una certa rigidità o una maggiore flessibilità nei processi di attribuzione causale?. Come configurazioni di schemi, connotate in base alla cultura in cui si vive. Come schemi che tendono a ripetersi nel tempo e ad autoconvalidarsi. Tutte le risposte presenti. Come esiti di peculiari modi di connettere tra loro il senso delle attività condivise, dei ruoli e delle relazioni interpersonali nei concreti contesti di apprendimento.

L'apprendimento trasformazionale: Si riferisce solo a un incremento di abilità. Non coinvolge schemi motivazionali e di azione. Si riferisce solo all'ampliamento di un repertorio di comportamenti all'interno dello stesso frame. Nessuna delle risposte presenti.

La visione della classe come comunità permette di considerare il processo di apprendimento: Come un fatto educativo che prescinde dagli altri e dagli strumenti materiali e simbolici. Come un processo di crescita interiore. Come un processo radicato nelle interazioni tra persone che formano gruppi allargati. Come un fatto principalmente individuale.

Cos'è utile per riconoscere nella comunicazione ordinaria gli effetti di secondo ordine?. Un allenamento al riconoscimento dei messaggi comunicativi. Tutte le risposte presenti. Un allenamento al riconoscimento dei messaggi metacomunicativi. Un allenamento all'ascolto.

Cosa può accadere se le incomprensioni e i fraintendimenti sono frequenti e riguardano aree delicate per la costruzione di un sé competente?. Non sono di alcuna rilevanza per la costruzione di un sé competente. I partecipanti possono "ritirarsi" dal gioco, con possibili ricadute negative anche sui processi comunicativi utili all'acquisizione delle informazioni necessarie per proseguire l'attività comune in modo produttivo. Non si riesce a costruire un sé competente. Nessuna delle risposte presenti.

Quando il problema della distinzione tra i livelli della comunicazione si pone con maggiore evidenza?. In situazioni di transizione. In situazioni di comunicazione interculturale. In situazioni di ambiguità. Tutte le risposte presenti.

Nei gruppi di lavoro previsti dall'apprendimento collaborativo, i ruoli attribuiti ai discenti sono: Interscambiabili. Gerarchici. Non ci sono ruoli. Fissi.

Secondogli studi fatti da M.T.H. Chi, beneficia dell'apprendimento collaborativo: Lo studente meno esperto. L'insegnante. Lo studente più esperto. Sia lo studente meno esperto che quello più esperto.

La messa in crisi del proprio sapere e la necessità di trovare un accordo con gli altri sono i fondamenti: Dell'insegnamento esplicito. Dell'apprendimento collaborativo. Dell'apprendimento trasmissivo. Nessuna delle risposte presenti.

Secondo la teoria dell'apprendimento collaborativo, una delle strategie di apprendimento più potenti è: La collaborazione alla pari con l'insegnante. L'esposizione a una fonte più esperta. L'interazione tra pari. La sperimentazione e la scoperta individuale.

La Community of Learners è il luogo in cui si rielaborano: Modi di essere e di esprimersi. Valori e credenze. Concetti e conoscenza. Tutte le risposte presenti.

Chi ha formalizzato negli anni '90 il modello "Community of Learners"?. Brown. Engeström. Cole. Bruner.

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