Analisi di bilancio
![]() |
![]() |
![]() |
Título del Test:![]() Analisi di bilancio Descripción: esame eCampus Fecha de Creación: 2025/04/19 Categoría: Otros Número Preguntas: 78
|




Comentarios |
---|
NO HAY REGISTROS |
1. L’armonizzazione contabile internazionale deriva da quale fenomeno. la globalizzazione. la competizione. la delocalizzazione. l’inflazione. 2. Quale tra i seguenti rappresenta uno degli scopi perseguiti attraverso gli interventi di armonizzazione. valutare la performance dei concorrenti a livello globale. non consentire agli stakeholders di valutare la performance. nessuna tra quelle proposte. non valutare la performance dei concorrenti a livello globale. 3. Quali sono gli strumenti che permettono di svolgere il processo di armonizzazione contabile. Direttive europee. Deroghe del Codice Civile. nessuna tra quelle proposte. Iniziative autonome dei Paesi. 4. L’acronimo IAS indica. International Accounting Standards. Italian Accounting Standars. nessuna tra quelle proposte. International Account Standard. 5. L’acronimo OIC indica. Organismo Italiano di Contabilità. Organo istituzionale Contabile. Organizzazione Internazionale della Contabilità. Organizzazione Istituzionale Contabile. 6. I due elementi a cui si fa riferimento con lespressione «duplice aspetto» sono. attivo e passivo+patrimonio netto. attivo e patrimonio netto. passivo e patrimonio netto. attivo e passivo. 7. Con il principio della valutazione monetaria. è possibile sommare quantità di risorse di diversa natura solo nel caso in cui vengano espresse con un'unità di misura omogena. non è mai possibile sommare quantità di risorse di diversa natura. solo in casi eccezionali si possono misurare risorse di natura diversa. nessuna tra quelle proposte. 8. Secondo il principio del duplice aspetto. attività - capitale di terzi= patrimnio netto. ricavi+ costi = utile. ricavi- costi = utile. attività+ capitale di terzi= patrimonio netto. 9. Il principio della valutazione monetaria dimostra che. La contabilità in grado di rappresentare soltanto i valori esprimibili in termini monetari. nessuna tra quelle proposte. la contabilità è in grado di misurare tutti i valori, anche quelli intangibili. la contabilità è in grado di rappresentare solo i valori intangibili. 10. Come viene anche chiamato il principio della valutazione monetaria. Principio della omogeneità. Principio della moneta. Principio del duplice aspetto. Principio dei valori intangibili. 11. Il principio della identità giuridica distinta si può applicare a quale tipo di azienda. A tutte le aziende. solo alle società di persone. solo alle società di capitali. solo alle cooperative. 12. Secondo i principi IAS/IFRS le attività aziendali. possono essere valorizzate al loro valore corrente, di mercato, anziché al costo storico. non possono essere valorizzate al loro valore corrente. nessuna tra quelle proposte. possono essere valorizzate al costo storico. 13. Cosa compone il patrimonio netto dello Stato Patrimoniale. capitale versato dai soci e le riserve di utili non distribuiti. attività immobilizzate e attività circolanti. attività immobilizzate e capitale versato dai soci. attivo circolante e riserve di utili non distribuiti. 14. Nella colonna di sinistra dello Stato Patrimoniale troviamo. attività circolanti (o attività correnti) e attività immobilizzate. attività immobilizzate e patrimonio netto. attività circolanti e patrimonio netto. nessuna delle proposte precedenti. 15. Il capitale circolane netto. è la parte di attività circolante non finanziata dalle passività. è la parte di attività circolanti finanziate dalle passività. non è la parte di attività circolanti non finanziata dalle passività. nessuna tra quelle proposte. 16. Il patrimonio netto è. una fonte di finanziamento a titolo di proprietà. una partecipazione alla proprietà dell’azienda. nessuna tra quelle proposte. una fonte di capitale più rischiosa rispetto al capitale sociale. 17. Il capitale sociale può essere considerato. una partecipazione alla proprietà dell’azienda. una fonte di capitale più rischiosa rispetto al capitale sociale. una fonte di finanziamento a titolo di proprietà. nessuna tra quelle proposte. 18. Il debito di finanziamento è. una fonte di capitale più rischiosa rispetto al capitale sociale. è la parte di attività circolante non finanziata dalle passività. una fonte di finanziamento a titolo di proprietà. nessuna tra quelle proposte. 19. L’indice di indebitamento finanziario è. pari al rapporto tra debiti di finanziamento a medio- lungo termine e patrimonio netto. è la parte di attività circolante non finanziata dalle passività. una fonte di capitale più rischiosa rispetto al capitale sociale. nessuna tra quelle proposte. 20. Secondo il principio della realizzazione dei ricavi, il ricavo è comunemente realzzando quando. tutte le risposte sono corrette. esiste una correlazione dei ricavi conseguiti con i costi sostenuti. è completato il processo che origina il risultato economico. è avvenuto lo scambio. 21. Quale delle seguenti è un’ attività non è monetaria. nessuna tra quelle proposte. le disponibilità attive. i crediti verso i clienti. fabbricati. 22. Quale delle seguenti è un’ attività non è monetaria. le rimanenze di magazzino. le cambiale attive. nessuna tra quelle proposte. i crediti verso i clienti. 23. Le attività non monetarie sono iscritte in bilancio. nello Stato Patrimoniale, al costo o al valore di mercato. nello Stato Patrimoniale, al valore di mercato. nel Conto Economico, al costo. nessuna tra quelle proposte. 24. I destinatari delle analisi di bilancio. tutte le risposte sono corrette. sono i concorrenti. sono i soci e i finanziatori. sono i clienti e i fornitori. 25. Gli incrementi di patrimonio netto(proventi) sono. rilevati solo quando ragionevolmente certi. nessuna tra quelle proposte. non sono contabilizzati. contabilizzati non appena sono ragionevolmente possibili. 26. I decrementi di patrimonio netto ( costi) sono. contabilizzati non appena sono ragionevolmente possibili. nessuna tra quelle proposte. non sono contabilizzati. rilevati solo quando ragionevolmente certi. 27. Il secondo comma dell’art. 2423 recita. "si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio". nessuna tra quelle proposte. "si indicano esclusivamente gli utili prima della chiusura dell’esercizio". "non si indicano gli utili realizzati". 28. Il quarto comma dell’art. 2423 recita. "si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo". si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio. non si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio,anche se conosciuti dopo la chiusura di questo". nessuna tra quelle proposte. 29. Secondo il principio di realizzazione dei ricavi, il provente è realizzato. quando una vendita è completata con la consegna di un prodotto. nessuna tra quelle proposte. anche senza la consegna del prodotto. in entrambi i casi. 30. Per costo del venduto si intende. costo della produzione venduta. costo della produzione in magazzino. nessuna tra quelle proposte. costo della produzione invenduta. 31. La colonna "Entrate in magazzino" indica. incrementi del magazzino. decrementi delle rimanenze. nessuna tra quelle proposte. entrambe le risposte. 32. La colonna "Uscite in magazzino" indica. decrementi delle rimanenze. incrementi del magazzino. entrambe le risposte. nessuna tra quelle proposte. 33. Il costo del venduto considera. soltanto i costi sostenuti per ottenere la produzione che si è venduta. nessuna tra quelle proposte. anche i costi sostenuti per ottenere la produzione che si è venduta. parte dei costi sostenuti per ottenere la produzione che si è venduta. 34. Con CMP si intende. Metodo del costo medio ponderato. Metodo del costo massimo prodotto. Metodo del costo medio prodotto. nessuna tra quelle proposte. 35. I destinatari dell’analisi di bilancio sono. tutte le risposte sono corrette. clienti e fornitori. soci e concorrenti. i finanziatori esterni (banche, istituti di credito,ecc..). 36. Le analisi di bilancio possono essere. analisi esterne e interne. le analisi sono solo interne. nessuna tra quelle proposte. le analisi sono solo esterne. 37. Le analisi di bilancio interne sono. condotte dal management aziendale sulla gestione dell'azienda stessa. indagini condotte per conoscere la gestione di altre aziende. entrambe le risposte sono corrette. nessuna tra quelle proposte. 38. Le analisi di bilancio esterne sono. indagini condotte per conoscere la gestione di altre aziende indagini condotte per conoscere la gestione di altre aziende. condotte dal management aziendale sulla gestione dell'azienda stessa. nessuna tra quelle proposte. entrambe le risposte sono corrette. 39. Inizialmente le analisi di bilancio erano soltanto. esterne. interne. sono sempre state sia interne che esterne. non venivano fatte analisi. 40. I destinatari dell’analisi d bilancio sono. tutti coloro interessati allo stato di salute dell’impresa. solo i fornitori. soltanto i soci e i finanziatori. solo i soci. 41. Per analisi esterne di bilancio si intendono. tutte quelle analisi effettuate mediante la tecnica degli indici di bilancio da parte di operatori che sono in possesso della sola informativa esterna aziendale. nessuna tra quelle proposte. entrambe le risposte sono corrette. si intendono tutte quelle analisi effettuate da soggetti che, oltre a disporre dell'informativa esterna, possono accedere ad ulteriori informazioni aziendali. 42. Per analisi interne di bilancio si intendono. si intendono tutte quelle analisi effettuate da soggetti che, oltre a disporre dell'informativa esterna, possono accedere ad ulteriori informazioni aziendali. nessuna tra quelle proposte. entrambe le risposte sono corrette. tutte quelle analisi effettuate mediante la tecnica degli indici di bilancio da parte di operatori che sono in possesso della sola informativa esterna aziendale. 43. Il ROE. misura il rendimento economico del capitale proprio. nessuna tra quelle proposte. misura la redditività economica delle sole vendite. misura la redditività del capitale investito. 44. Il ROI. misura la redditività del capitale investito. nessuna tra quelle proposte. misura il rendimento economico del capitale proprio. misura la redditività economica delle sole vendite. 45. Il ROS. misura la redditività economica delle sole vendite. nessuna tra quelle proposte. misura la redditività del capitale proprio. misura il rendimento economico del capitale proprio. 46. Il bilancio è uno strumento molto utile. ai fini operativi interni, quali quelli della pianificazione e del controllo di gestione. solo al controllo di gestione. nessuna tra quelle proposte. solo alla pianificazione. 47. L’equilibrio finanziario. va a verificare quanto un'impresa è in grado di far fronte tempestivamente e in modo economico agli impegni finanziari delle gestione aziendale. va a verificare quanto un'impresa è in grado di produrre reddito tale da remunerare tutti i fattori produttivi impiegati. nessuna tra quelle proposte. va a verificare la relazione che c'è tra capitale proprio e capitale di debito che deriva dalle strategie finanziarie messe in atto dall'impresa. 48. L’equilibrio reddituale. va a verificare quanto un'impresa è in grado di produrre reddito tale da remunerare tutti i fattori produttivi impiegati. nessuna tra quelle proposte. va a verificare quanto un'impresa è in grado di far fronte tempestivamente e in modo economico agli impegni finanziari delle gestione aziendale. nessuna tra quelle proposte. 49. L’equilibrio patrimoniale. va a verificare la relazione che c'è tra capitale proprio e capitale di debito che deriva dalle strategie finanziarie messe in atto dall'impresa. va a verificare quanto un'impresa è in grado di produrre reddito tale da remunerare tutti i fattori produttivi impiegati. va a verificare quanto un'impresa è in grado di far fronte tempestivamente e in modo economico agli impegni finanziari delle gestione aziendale. nessuna tra quelle proposte. 50. Il margine di liquidità primario. indica l'immediata solvibilità dell'azienda, senza contare sui crediti da riscuotere e sul magazzino. nessuna tra quelle proposte. serve per capire in che misura l'azienda riesce con il capitale proprio a finanziare le attività immobilizzate. indica se ci sono e sono sufficienti fonti durevoli per il finanziamento dell'attivo immobilizzato dell'azienda. 51. Il margine struttura secondario. indica se ci sono e sono sufficienti fonti durevoli per il finanziamento dell'attivo immobilizzato dell'azienda. serve a misurare la capacità dell'impresa di acquistare le immobilizzazioni esclusivamente tramite il proprio Patrimonio Netto. indica l'immediata solvibilità dell'azienda, senza contare sui crediti da riscuotere e sul magazzino. nessuna tra quelle proposte. 52. L’indice struttura primario. serve a misurare la capacità dell'impresa di acquistare le immobilizzazioni esclusivamente tramite il proprio Patrimonio Netto. indica se ci sono e sono sufficienti fonti durevoli per il finanziamento dell'attivo immobilizzato dell'azienda. indica l'immediata solvibilità dell'azienda, senza contare sui crediti da riscuotere e sul magazzino. nessuna tra quelle proposte. 53. Il capitale circolante netto. misura quanto è sano il ciclo monetario della gestione caratteristica ossia indica se l'azienda ha un equilibrio finanziario di breve termine. serve a misurare la capacità dell'impresa di acquistare le immobilizzazioni esclusivamente tramite il proprio Patrimonio Netto. indica l'immediata solvibilità dell'azienda, senza contare sui crediti da riscuotere e sul magazzino. nessuna tra quelle proposte. 54. Cosa sono le passività correnti. sono quindi considerate fonti a breve quelle che si estinguono nell'ambito dell'anno. le fonti a non breve (o a medio/lungo termine) le rimanenti. entrambe le risposte sono corrette. nessuna tra quelle proposte. 55. Cosa sono le passività consolidate. le fonti a non breve (o a medio/lungo termine) le rimanenti. sono quindi considerate fonti a breve quelle che si estinguono nell'ambito dell'anno. entrambe le risposte sono corrette. nessuna tra quelle proposte. 56. I debiti di finanziamento. costituiscono valori finanziari. esprimono il formarsi di valori numerari, collegati alle dilazioni ottenute. entrambe le risposte sono corrette. nessuna tra quelle proposte. 57. I debiti di regolamento. esprimono il formarsi di valori numerari, collegati alle dilazioni ottenute. costituiscono valori finanziari. entrambe le risposte sono corrette. nessuna tra quelle proposte. 58. Quando si parla di tempo di estinzione per le fonti si fa riferimento. al tempo necessario affinché i debiti vengano saldati mediante il pagamento. al tempo in cui era possibile la conversione dell'impiego in forma liquida. nessuna tra quelle proposte. entrambe le risposte sono corrette. 59. Le liquidità immediate contengono nell’ordine. titoli di Stato, depositi bancari e cassa. titoli di Stato, cassa e depositi bancari. cassa, titoli di Stato e depositi bancari. depositi bancari, cassa e titoli di Stato. 60. Dire le fonti sono riclassificate in ordine di esigibilità significa. in base alla «distanza» dalla data di scadenza del debito. le fonti non sono riclassificate in ordine di esigibilità. nessuna tra quelle proposte. in base all’importo del debito. 61. Gli indici di composizione delle fonti. mettono in evidenza la composizione del capitale finanziario attraverso il peso percentuale, riferito al capitale stesso, delle varie categorie di fonti. mettono in evidenza la composizione del capitale investito attraverso il peso percentuale, riferito al capitale stesso, delle varie categorie di impieghi. mettono in evidenza la composizione del capitale investito. nessuna tra quelle proposte. 62. Gli indici di composizione degli impeghi. mettono in evidenza la composizione del capitale investito attraverso il peso percentuale, riferito al capitale stesso, delle varie categorie di impieghi. mettono in evidenza la composizione del capitale finanziario. mettono in evidenza la composizione del capitale finanziario attraverso il peso percentuale, riferito al capitale stesso, delle varie categorie di fonti. nessuna tra quelle proposte. 63. Per impieghi rigidi si intendono quelli. appartenenti all’attivo fisso. appartenenti all’attivo circolante. appartengono sia all’attivo fisso che circolante. nessuna tra quelle proposte. 64. Per impieghi elastici si intendono quelli. appartenenti all’attivo circolante. appartenenti all’attivo fisso. appartengono sia all’attivo fisso che circolante. nessuna tra quelle proposte. 65. La rigidità della gestione può variare. da settore a settore, da azienda ad azienda e talvolta da momento a momento. sempre da momento a momento. solo da settore a settore. solo da azienda e azienda. 66. L’elasticità della gestione è. la sua capacità di riadattarsi convenientemente, con facilità e in tempi brevi, alle mutevoli condizioni dell'ambiente. quando la medesima non riesce ad adattarsi ai cambiamenti ambientali nei tempi e nelle modalità ritenuti più convenienti. è la sua capacità di riadattarsi convenientemente, in tempi lunghi, alle mutevoli condizioni dell'ambiente. nessuna tra quelle proposte. 67. La rigidità della gestione è. quando la medesima non riesce ad adattarsi ai cambiamenti ambientali nei tempi e nelle modalità ritenuti più convenienti. la sua capacità di riadattarsi convenientemente, con facilità e in tempi brevi, alle mutevoli condizioni dell'ambiente. è la sua capacità di riadattarsi convenientemente, in tempi lunghi, alle mutevoli condizioni dell'ambiente. nessuna tra quelle proposte. 68. L'analista del bilancio per poter ottenere l’informazione relativa alla rigidità della gestione dovrà considerare. il rapporto tra gli impieghi rigidi e gli impieghi elastici. nessuna tra quelle proposte. soltanto gli impieghi rigidi. soltanto gli impieghi elastici. 69. Le fonti di finanziamento interne sono relative. al capitale di rischio. nessuna tra quelle proposte. al capitale di credito. sia al capitale di rischio che di credito. 70. Le fonti di finanziamento esterne sono relative. al capitale di credito. al capitale di rischio. sia al capitale di credito che di rischio. nessuna tra quelle proposte. 71. L’indice che esprime il peso del capitale di rischio prende il nome. indice di autonomia finanziaria. indice di dipendenza finanziaria. indice di indebitamento. nessuna tra quelle proposte. 72. L’indice che misura il peso del capitale di credito. indice di indebitamento. indice del capitale di credito. indice di autonomia finanziaria. nessuna tra quelle proposte. 73. L’indice di indebitamento è. una misura del tasso di indebitamento dell’azienda come misura del rapporto tra il totale del risorse e il capitale proprio. anche detto indice di autonomia finanziaria. il peso del capitale di rischio. nessuna tra quelle proposte. 74. Il grado di rigidità della gestione è. collegato alla presenza di fattori produttivi non facilmente adattabili al cambiamento. si adatta in tempi brevi al cambiamento. nessuna tra quelle proposte. collegato alla presenza di fattori produttivi facilmente adattabili al cambiamento. 75. Quando possiamo dire che un’azienda è solida?. quando ha buone possibilità di superare disequilibri economici e finanziari di breve periodo. quando ha buone possibilità di superare disequilibri economici e finanziari nel lungo periodo. quando non ha bisogno di adattarsi. nessuna tra quelle proposte. 76. Quando si parla di analisi di solidità facendo riferimento all’attivo fisso, possiamo dire che. esso dovrebbe essere finanziato prevalentemente con il passivo permanente. esso dovrebbe essere finanziato prevalentemente con il passivo corrente. esso è soltanto finanziato esclusivamente con il passivo corrente. nessuna tra quelle proposte. 77. Quando si parla di analisi di solidità facendo riferimento all’attivo circolante, possiamo dire che. esso dovrebbe essere finanziato prevalentemente con il passivo corrente. esso è soltanto finanziato esclusivamente con il passivo permanente. nessuna tra quelle proposte. esso dovrebbe essere finanziato prevalentemente con il passivo permanente. 78. L’azienda è più solida quando cioè in grado di mantenere un equilibrio finanziario nel medio-lungo termine. quanto più basso è il rischio di insolvenza e quanto più alta è l'autonomia nelle scelte di rinnovo delle immobilizzazioni. solo quando è più bassa l'autonomia nelle scelte di rinnovo delle immobilizzazioni. quanto più basso è il rischio di insolvenza e quanto più bassa è l'autonomia nelle scelte di rinnovo delle immobilizzazioni. solo quando sarà più basso è il rischio di insolvenza. |