Antropologia
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Título del Test:![]() Antropologia Descripción: ANTROPOLOGIA (Docente Piombo) - 6 CFU |




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La disciplina che studia l'uomo come fenomeno biologico naturale è: Antropologia culturale. Antropologia biologica. Paleontologia. Sociologia. La branca dell'antropologia culturale che studia il passato degli uomini attraverso lo studio dei resti materiali prende il nome di: Archeologia. Ecologia. Antropologia fisica. Stratigrafia. L'antropologia fisica studia: l'uomo come entità biologica e ne approfondisce l'origine, l'evoluzione fisica e bioculturale. l' evoluzione fisica e le relazioni genetiche degli ominidi fossili. la storia naturale dei primati, per comprendere l'evoluzione e la variabilità umana. le basi biologiche del comportamento umano comparandolo con quello degli altri primati. Quali sono le peculiarità dell'antropometria. descrivono le caratteristiche e morfologiche di un individuo. sono tute corrette. Si basa su formule matematiche. Si basa su misurazioni metriche. Il metodo di studio che si avvale di misure metriche e formule matematiche per descrivere lo scheletro e la morfologia del vivente si definisce: Ecologia. Osteologia. Antropologia Metrica. Antropometria. Quali sono i campi di interesse dell'antropologia biologica: Biologia dello scheletro umano. Entrambe le risposte sono corrette. Paleontologia e primatologia. Entrambe le risposte sono errate. Quali sono i campi di interesse della bioantropologia. Biologia dello scheletro. Sono tutte vere. Primatologia. Bioantropologia. Erodoto può essere considerato il padre della: Antropometria. Stratigrafia. Paleoantropologia. Storiografia. Quale dei seguenti filosofi è considerato il padre della storiografia: Platone. Erodoto. Aristotele. Ippocrate. Lo studioso che da inizio allo studio delle variazioni fisiche dell'uomo e quindi alla craniologia e all'antropometria naturalistica moderna è: Cartesio. Galeno. Broca. Blumembach. Evoluzionismo e fissismo derivano dall'antica diatriba filosofica tra: Platone e Aristotele. Parmenide ed Eraclito. Cartesio e Ippocrate. Erodoto e Galeno. Il primo a cui va attribuito un lavoro di classificazione di tutti gli esseri viventi allora conosciuti e osservabili, basata sulla loro complessità, in una scala naturae fu: Cartesio. Eraclilto. Aristotele. Ippocrate. Aristotele è il primo a cui si può attribuire un lavoro di classificazione degli esseri viventi. Infatti a lui di deve: Il metodo stratigrafico7. La classificazione tassonomica. La nomenclatura binomiale. La scala naturae. Chi tra i filosofi dell'antica Grecia può essere considerato il primo fissista: Platone. Aristotele. Eraclito. Erodoto. La fine dell'immobilismo naturalistico e la nascita della moderna biologia avvengono in quale periodo storico: 1600. 1900. 1400. 1800. Nel mondo latino l'autore più importante che si occupa della storia naturale è: Plinio il Vecchio. Tacito. Plinio il Giovane. Tito. Il concetto formulato da Erodoto, secondo cui la propria cultura viene considerata superiore alle altre per modi, stili ,abitudini e tradizioni prende il nome di: Antropometria. Etnocentrismo. Eurocentrismo. Relativismo Culturale. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del pensiero catastrofista: Dopo ogni disastro l'Essere supremo ricreava nuove specie. Non si contrappone alla dottrina della chiesa. Vengono negati i principi del fissismo. Di volta in volta le caratteristiche delle diverse specie vengono migliorate. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del degenerazionismo: Le specie vanno in contro a cambiamenti repentini e imprevisti. Nel momento in cui una determinata specie vegetale o animale si è evoluta la precedente versione della specie è scomparsa. Da un capostipite si arriva a discendenti che si erano snaturati in una certa varietà di forme. Tutte le specie vegetali e animali non sono fisse nella forma e funzione. La variabilità intraspecifica può essere considerata alla base di: Processo degenerativo. Entrambe sono corrette. Entrambe sono errate. Selezione naturale. Quale tra quelle elencate, secondo il pensiero evoluzionista di Darwin, non è una caratteristica delle variazioni tra individui presenti in ogni popolazioni: Avevano uno scopo definito. Erano dovuti al caso. Potevano essere più o meno utili ad un organismo per la sua sopravvivenza, rendendo più idoneo rispetto ai propri simili. Non erano una conseguenza di forze creatrici. La forza della selezione naturale è rappresentata da: Eventi catastrofici. Trasmissione dei caratteri acquisiti. Viabilità interspecifica. Processi degenerativi. L'etnocentrismo è un concetto che venne formulato da: Aristotele. Erodoto. Linneo. Buffon. Secondo la concezione fissista si può dire che l'universo: Sono tutte vere. In esso ogni cambiamento è un evento eccezionale, che va a perturbare il progetto originale. E' stato progettato in modo definitivo e statico. E' un atto di creazione di un Dio creatore. Secondo Linneo che cosa consentirebbe di guardare all'indietro verso i tempi remoti: E' stato progettato in modo definitivo e statico. In esso ogni cambiamento è un evento eccezionale, che va a perturbare il progetto originale. E' un atto di creazione di un Dio creatore. Sono tutte vere. Secondo quale teoria gli organismi più semplici occupano lo scalino più basso, l'uomo quello più alto e tutti gli altri organismi si trovano in un posizione intermedia: Neodarwinismo. Degenerazionismo. Catostrofismo. Scala naturae. L'idea secondo cui il mondo è stato progettato in modo definitivo e statico: Fissismo. Catastrofismo. Saltazionismo. Degenerazionismo. Il pensiero fissista ha radici molto lontane e in particolare riprende: Il cogito ergo sum di Cartesio. è una teoria "inedita". La scala naturae di Aristotele. Il panta rei di Eraclito. Il concetto antropologico elaborato dalla scuola fissista: Non è stato influenzato dalla comunità religiosa. Ha sempre avuto l'appoggio incondizionato della comunità religiosa. Ha sempre avuto l'avversione incondizionata della comunità religiosa. Non ha nessun riferimento alla Bibbia. Come viene chiamato il sistema di classificazione degli organismi viventi oggi in uso in tutte le discipline biologiche: Sistema di classificazione polimodale. Sistema di classificazione polinomiale. Sistema di classificazione binomiale. Sistema di classificazione bimodale. Indicare la corretta successione della classificazione degli organismi viventi: Regno, Tipo, Classe, Famiglia, Ordine Genere, Specie. Regno, Classe, Tipo, Ordine, Famiglia, Genere, Specie. Regno, Tipo, Classe, Ordine, Famiglia,Specie,Genere. Regno, Tipo, Classe, Ordine, Famiglia, Genere, Specie. Carlo Linneo creò uno schema tassonomico: Utilizza il nome del genere cui segue una descrizione dettagliata in latino. Utilizza una descrizione delle principali caratteristiche morfologiche. Il suo impiego richiede molto tempo. Suddiviso in cinque categorie (specie, genere, famiglia, ordine e classe). Chi tra gli studiosi elencati non può essere ritenuto un fissista: Owen. Cuvier. Wallace. Linneo. Gli studiosi elencati sono tutti fissisti eccetto: Cuvier. Lamark. Buffon. Linneo. Chi ha utilizzato e formulato la nomenclatura binomiale, oltre a Linneo: Hutton. Lyell. Buffon. Cuvier. Nella nomenclatura binomiale il primo termine indica: Regno. Gruppo. Specie. Genere. Il raggruppamento immediatamente incluso nel regno è. Filum. Genere. Classe. Ordine. Nel sistema tassonomico di Linneo il livello più alto di raggruppamento è. Classe. Regno. Genere. Ordine. Nel sistema tassonomico di Linneo raggruppamenti naturali sono: Specie e genere. Nessuno di quelli elencati. Ordine e classe. Specie e ordine. Secondo il modello a gerarchia inclusiva di Linneo ogni livello gerarchivo "contiene" quelli sottostanti. In quale livello è contenuta la classe: Regno. Ordine. Famiglia. Specie. Secondo Linneo si definisce specie: Un insieme omogeneo e reale che rappresenta un tipo di organismo vivente da Dio con un atto di libera volontà. Un entità fissa e non può essere incrociata con nessun'altra. Si raggruppano in generi. Sono tutte vere. Nel suo sistema di classificazione tassonomica Linneo identificò quattro livelli di ripartizione secondo un sistema dove ogni livello comprende quelli sottostanti Si definisce sistema: A diagramma. Ad albero. A gerarchia inclusiva. A gerarchia esclusiva. Quali, secondo Linneo, sarebbero i raggruppamenti definiti fittizi, in quanto non erano opera della Natura: Classe e varietà. Genere e specie. Ordine e genere. Ordine e classe. Linneo ipotizzò, in base ai suoi esperimenti condotti sull'impollinazione che potevano nascere nuove specie attraverso l'ibridazione. In che modo riuscì a conciliare il suo pensiero fissista con tali evidenze: Parla di primae speciei come atto di creazione divina, da cui potevano nascerne altre. Ipotizza eventi catastrofici intervallati da stasi evolutive. Negò i concetti fissisti. In realtà non si curò della nacita di nuove specie. Nonostante Linneo fu il massimo esponente del fissismo, nel suo pensiero parla di lotta e competizione che verranno ripresi da Darwin e che avrebbero garantito: La nascita di nuove specie. Inducono processi degenerativi. Sono necessarie per mantenere l'equilibrio della Natura. E' il motore di eventi catastrofici. Il primo evoluzionista che elaborò una sorta di proto - evoluzione parlando di un processo degenerativo, con una conseguente parentela tra uomo e scimmia fu: Lamark. Buffon. Darwin. Cuvier. Quale studioso ipotizzò che la Terra fosse andata incontro ad una successione di sette epoche prima di arrivare all'attuale: Cuvier. Buffon. Aristotele. Linneo. Secondo quale evoluzionista, contemporaneo di Linneo, la specie rappresenta un raggruppamento naturale, della comunità riproduttive imparentate e raggruppate in insiemi più grandi: Darwin. Lamark. Buffon. Hutton. Secondo Buffon le varie specie che popolano il pianeta: Nessuna delle precendenti. Sono il risultato di incroci, parentele, estinzioni e cambiamenti climatici e ambientali. Derivano dal succedersi di eventi ciclici e perfetti per mano di un Dio creatore. Sono sopravvissute ad una serie di catastrofi che hanno causato l'estinzione di altre specie. Il pensiero evoluzionistico secondo cui le specie deriverebbero da un processo degenerativo è stato formulato da: Buffon. Cuvier. Linneo. Hutton. Buffon con un suo esperimento riuscì a calcolare empiricamente l'età della Terra, portandola da 6000 anni a: 75000. 80000. 70000. 90000. Secondo quale studioso clima, alimentazione, il comportamento sono condizioni che influirebbero sul processo di modifica degli esseri viventi secondo: Buffon. Lyell. Cuvier. Linneo. Secondo Buffon le cause del processo degenerativo sono: Tutte vere. La conseguenza di un evento improvviso e catastrofico. Clima, alimentazione, il comportamento. La manifestazione della volontà divina. La teoria su cui si concentrò principalmente Buffon fu quella della "degenerazione" termine inteso come: Nessuna delle precedenti. Un processo evolutivo delle piante. Modificazione e distanziamento delle specie originarie. Un processo che consente di trasmettere i caratteri acquisiti. Chi tra gli studiosi elencati fu contemporaneo ma anche una figura contrapposta del pensiero di Linneo: Darwin. Buffon. Cuvier. Hutton. Il termine inteso come modificazione e distanziamento dalle specie originarie è rappresentato da: Fissismo. Catastrofismo. Nessuna delle precedenti opzioni è corretta. Degenerazionismo. Secondo il pensiero di Buffon le "specie originarie" erano: In numero di 25. Non derivavano da un'unica specie, come dimostrato dal concetto della struttura ad albero. Avrebbero dato origine per degenerazione a 187 specie. Le opzioni sono tutte corrette. Buffon ipotizzò che tutti gli organismi, compresi quelli superiori, erano apparsi in virtù di una forza che viene definita: matrice creazionale. forza selettiva. matrice endogena. matrice interna. Buffon, ricostruì tutti i probabili passaggi che la Terra primordiale poteva avere compiuto fino all'epoca, ipotizzando una successione di quante epoche: sette. venticinque. sei. quattro. Quale corrente di pensiero influenza Buffon: Nominalismo. Logica Tomistica. Essenzialismo. Aristotelismo. Quale filosofo influenza il pensiero di Buffon: Leibniz. Linneo. Platone. Aristotele. La concezione secondo cui ogni gruppo di organismi viventi era ben separato dall'altro in una discontinuità a più livelli che veniva riconosciuta mediante l'osservazione di qualche caratteristica peculiare prende il nome di: Nominalismo. Nettunismo. Plutonismo. Essenzialismo. Cuvier è considerato il padre della paleontologia, ma anche esponente di quale teoria evoluzionistica: Non fu un evoluzionista. Uniformismo. Degenerazionismo. Catastrofismo. Chi elaborò la teoria evoluzionista definita catastrofismo?. Buffon. Linneo. Cuvier. Lyell. I primi concetti di organi omologhi e di anatomia comparata possono essere ricondotti a: Hutton. Cuvier. Wallace. Buffon. Le basi dell’anatomia comparata vennero poste grazie agli studi di: Cuvier. Buffon. Lyell. Darwin. La teoria evoluzionista che cerca di spiegare l'evoluzione degli esseri viventi attraverso subitanei e violenti sconvolgimenti della crosta terrestre prende il nome di. Selezione naturale. Plutonismo. Fissismo. Catastrofismo. La teoria catastrofista prevede: Sono entrambe corrette. Nessuna delle opzioni è corretta. Gli sconvolgimenti si verificano ad intervalli. Non è previsto un processo evolutivo della specie. Quale studioso, mediante uno studio sui fossili pose le basi della moderna anatomia comparata: Wallce. Darwin. Cuvier. Hutton. Il concetto secondo cui le trasformazioni presuppongono tempi lunghissimi e la terra si è invece formata di recente è uno dei punti cardine del pensiero del: Catastrofismo. Nessuno delle opzioni è corretta. Attualismo. Plutonismo. Secondo Cuvier lo studio degli strati geologici deve essere integrato con: Analisi comparata. Studio delle mutazioni. Analisi dei fenomeni migratori. Studio dei fossili. Osservando i livelli di una serie sedimentaria è possibile notare che gli strati più recenti non presentano alcuna traccia di parte o dell'intera popolazione fossile esistente in quelli sottostanti ipotizza. Per spiegare questa "diversità" Cuvier ipotizza: I resti fossili sarebbero il risultato di un processo degenerativo. Cuvier non si intressò dello studio degli strati litologici. Un cambiamento graduale dovuto all'ambiente. L'insorgenza di fenomeni naturali particolarmente violenti che avrebbero provocato delle immani «catastrofi». Secondo il pensiero di Cuvier la teoria evoluzionistica non aveva nessun fondamento scientifico dal momento che: Finchè non vengono ritrovati reperti fossili non si può ipotizzare nessun processo evoluzionistico. Le trasformazioni presuppongono tempo lunghissimi e la terra si è invece formata di recente. Le varietà che si osservano in natura potrebbero originano specie nuove sono nel mondo animale. Cuvier era un fautore della teoria evoluzionistica. In che modo il catastrofismo nega il pensiero evoluzionista: Gli organismi viventi di ciascun raggruppamento classificato da Linneo, sono molto diversi fra loro e non sono collegabili da fenomeni di trasformazione. In realtà non nega l'evoluzionismo. Le somiglianze sono dovute oltre che allo stesso uso a delle correlazioni embrionali. Attraverso la ricostruzione fossile. Quale teoria evoluzionistica si contrappone alla teoria dei cataclismi: Il degenerazionismo. Il fissismo. l 'Attualismo. Non esiste la teoria dei cataclismi. Quale tra quelle elencate è una caratteristica del pensiero catastrofista: Dopo ogni evento catastrofico le specie distrutte vengono sostituite dalla creazione di specie nuove. Sono tutte vere. Non contraddice il dogma della creazione. Spiega l'evoluzione degli esseri viventi attraverso subitanei e violenti sconvolgimenti della crosta terrestre. La teoria catastrofista formulata da Cuvier aveva come obiettivo per spiegare: L'estinzione della specie. Tutte le precedenti. In che modo vengono trasmessi i caratteri acquisiti. In che modo hanno origine nuove specie. Oltre ad essere evoluzionista Cuvier è considerato il padre della: Paleontologia. Genetica. Storigrafia. Eugenetica. La teoria catastrofista venne elaborata da: Lamark. Lyell. Cuvier. Buffon. La teoria catastrofista prevede(escludere la risposta errata): Gli sconvolgimenti si verificano ad intervalli. Non contraddice il dogma della creazione. Si manifesta con cambiamenti repentini. Prevede un cambiamento evolutivo nella specie. Per chiarire i dubbi sulla storia della Terra, Hutton sostiene una teoria che si basa sul ripetersi di semplici fenomeni geologici ciclici in tutti i momenti della storia geologica e in tutte le parti del globo. Tale teoria prende il nome di: Degenerazionismo. Nessuna delle precedenti. Uniformismo. Catastrofismo. La teoria evoluzionistica secondo cui i processi naturali che hanno operato nel passato sono gli stessi che operano anche oggi prende il nome di: Degenerazionismo. Catastrofismo. Uniformismo. Neocreazionismo. Quale fu lo studioso che più di tutti si contrappose alla teoria del catastrofismo formulata da Cuvier: Hutton. Lamark. Buffon. Darwin. Werner ipotizzo che una teoria geologica secondo cui veniva assegnata un'origine marina a tutte le rocce. Tale teoria è ricordata come: Catastrofismo. Plutonismo. Neocreazionismo. Nettunismo. Secondo Hutton i fenomeni che hanno portato all'evoluzione sono il risultato di: Espressione di un atto divino. Eventi repentini. nessuna delle precedenti. Variazioni impercettibili e lente. Secondo Hutton il succedersi di piccole e lentissime variazioni, impercettibili per il singolo osservatore, che sono alla base del processo evolutivo, possono essere rilevate solo: In tempi molto lunghi. Non possono essere osservati. Attraverso la ricostruzione fossile. Attraverso una lettura attenta dei testi biblici. Secondo Hutton la Terra sarebbe stata modellata da: Eventi improvvisi. Mediante atto di creazione. Processi lenti e graduali. Eventi catastrofici. Il concetto di tempo profondo venne formulato da: Hutton. Lamark. Cuvier. Buffon. Secondo quale studioso la Terra sarebbe stata modellata non da eventi catastrofici e improvvisi, quanto all'azione di processi lenti e graduali, come ad esempio l'azione dei venti, l'erosione dell'acqua: Cuvier. Hutton. Buffon. Lyell. Quale fu un esponente del plutonismo. Hutton. Darwin. Linneo. Button. La teoria unitaria che si basa sul ripetersi di semplici fenomeni geologici ciclici in tutti i momenti della storia geologica e in tutte le parti del globo è alla base di quale pensiero: Uniformista. Catastrofista. Saltazionista. Fissista. Quale evoluzionista parla di Variazioni impercettibili e lente: Cuvier. Nessuna opzione è corretta. Lamark. Hutton. Hutton nel suo pensiero parla di. Uso non uso. Tempo profondo. Cucciolata. Degenerazione della specie. I principi della scuola plutonista confluirono nel pensiero di: Linneo. Lyell. Lamark. Cuvier. Il concetto secondo cui il tempo rappresenterebbe un elemento fondamentale, dal momento che, in tempi sufficientemente lunghi, le piccole variazioni che si verificano possono sommarsi per produrre effetti enormi, è alla base del: Fissismo. Degenerazionismo. Gradualismo. Catastrofismo. Nel suo gradualismo Lyell riprende una teoria che era già stata elaborata da: Hutton. Linneo. Buffon. Cuvier. Lyell, nel formulare la teoria del gradualismo, secondo gli eventi osservabili in natura sono frutto del sommarsi nel tempo di piccoli cambiamenti, riprende il pensiero di: Hutton. Cuvier. Buffon. Darwin. Secondo la teoria evoluzionista di Lyell le modificazioni che si sono succedute sulla Terra durante le lunghissime ere geologiche: Sono tutte corrette. Gli effetti delle modificazioni sono molto pronunciati. Sono dovute all'accumularsi di piccoli eventi in tempi lunghi. Dipendono dall'intervento di una forza divina punitrice. Secondo quale evoluzionista le modificazioni che si sono verificate in un tempo passato sarebbero avvenute con le stesse modalità e con la stessa intensità degli eventi geologici che si possono osservare nel presente: Hutton. Cuvier. Lyell. Buffon. Su quale evoluzionista il testo di Lyell ebbe un'influenza determinante in merito alla formulazione della teoria sull'origine della specie per selezione naturale: Darwin. Lamark. Buffon. Nessuna delle precedenti. Il pensiero evoluzionista dell'uniformismo afferma che: Un evento catastrofico può portare a livellare le specie esistenti. Le specie presentano caratteri uniformi. I processi naturali che operano nel passato sono gli stessi che operano anche oggi. L'ambiente seleziona il più idoneo. In merito al pensiero di Lyell definito gradualismo si può affermare (escludere la risposta errata). Sono dovute all'accumularsi di piccoli eventi in tempi lunghi. Sono tutte corrette. Gli effetti delle modificazioni sono molto pronunciati. Dipendono dall'intervento di una forza punitrice. Secondo quanto sostenuto dal pensiero uniformista: I grandi eventi erano il risultato della somma costante di piccoli cambiamenti avvenuti in un lungo lasso di tempo. Erano il risultato di un processo degenerativo di specie tipo. Erano manifestazione di un finalismo divino. Si verificano in tempi brevi. La teoria dell'uniformismo ipotizza una condizione di equilibrio bilanciato che mancava di qualsiasi andamento direzionale e che viene definito: Stato stazionario. Sommazione. Tempo profondo. Fissità. Il concetto di "guerra di natura" anticipa: Selezione naturale. Trasmissione dei caratteri. Teoria dell'uso non uso. Equilibri puntiformi. Il concetto secondo cui i processi naturali che hanno operato nel passato sono gli stessi che operano anche oggi fa parte del pensiero: Saltazionista. Catastrofista. Plutonista. Uniformista. Lyell è un esponente del: Gradualismo. Neocreazionismo. Saltazionismo. Catastrofismo. La selezione naturale, concetto alla base del pensiero di Darwin, viene anticipato da: Nessun opzione è corretta. Cuvier. Hutton. Lamark. Nel pensiero di quale studioso si parla di accumularsi di piccoli eventi in tempi lunghi: Mendel. Lyell. Linneo. Darwin. Il pensiero evoluzionistico di Lamark afferma che: Il processo di trasformazione avveniva secondo dinamiche violente e repentine. Il processo di trasformazione era un processo graduale. Il processo di trasformazione seguiva un ordine divino designato al momento della creazione. Sono tutte vere. Secondo Lamark ogni individuo trasmette alla progenie le caratteristiche accumulate durante la vita. Si tratta di: Caratteristiche acquisite sotto stimolo dell'ambiente. Caratteri modificati ad un processo di decadimento. Eventi casuali che possono portare ad uno svantaggio o un vantaggio. Nel pensiero di Lamark non si parla di trasmissione dei caratteri. Secondo quale studioso tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso, mediante la generazione, ai nuovi individui: Buffon. Linneo. Lamark. Darwin. Le modificazioni che si manifestano negli organismi si sviluppano in base ai bisogni stimolati da un ambiente in continua trasformazione. Tale principio prende il nome di: Teoria uso e del non uso. Neocreazionismo. Teoria dei caratteri acquisiti. Degenerazione delle specie create. Secondo il principio dell'uso e non uso, le modificazioni che si manifestano negli organismi si sviluppano in base a: Un finalismo religioso. I bisogni stimolati da un ambiente in continua trasformazione. Il progetto di una divinità creatrice. Un processo degenerativo. Un punto di debolezza della teoria di Lamark è: Tutte le risposte sono corrette. Visione dei fossili. La teoria dell'uso e del non uso. Il concetto di adattamento. Quale studioso sostiene che gli eventi naturali sono capaci di stimolare la forza interna degli esseri viventi: Cuvier. Linneo. Lyell. Lamark. Il concetto secondo cui un carattere che rimane inutilizzato per troppo tempo, regredisce fino a scomparire fa parte del principio: Uso non uso. Degenerazione. Selezione sessuale. Ereditarietà dei caratteri. Quali tra quelli elencati rappresenta un punto debole del pensiero di Lamark: i fossili fornivano la testimonianza di esseri vissuti nel passato, che si erano trasformati nelle specie attualmente viventi e che, quindi, non si erano estinti. sono tutte vere. non c'era prova che i caratteri acquisiti durante la vita dei singoli individui potessero essere trasmessi alla prole. non si vedeva la ragione per la quale alcuni animali dovessero desiderare certi loro caratteri. Chi tra questi ripropone la scala naturae: Cuvier. Darwin. Buffon. Lamark. La definizione di Lamark secondo cui "le parti che venivano usate di più subivano una trasformazione diventando più funzionali e maggiormente efficienti a seconda del tempo in cui venivano utilizzate" prende il nome di: Teoria dell'uso e del non uso. Teoria dei caratteri acquisiti. Teoria del gradualismo. Selezione naturale. I fattori "uso e non uso" e "trasmissione dei caratteri acquisiti" sono parte della teoria di: Lamark. Buffon. Hutton. Darwin. Lamarck nella sua teoria considera l'uomo: Inclassificabile. All'apice della scala naturale. Alla stregua degli animali. Come un essere naturale la cui organizzazione deve essere confrontata con quella animale. Un errore riconosciuto nel pensiero di Lamark riguarda la teoria dei caratteri acquisiti e precisamente: Sono tutte vere. I caratteri acquisiti da un individuo non possono essere ereditate dai discendenti. Non possono dar luogo a nessuna forma di evoluzione. Non inducono una modificazione del genotipo e quindi del DNA. Lamark credeva ancora nella Scala della Natura, che però assume caratteristiche diverse rispetto ad Aristotele e Linneo. L'uomo viene posto fuori dalla scala naturae e quindi da ogni processo evoluzionistico. Sono tutte vere. Era caratterizzata da un movimento stabile di esseri, che salivano la scala aumentando il grado di complessità. Rappresenta una vera e propria serie storica prodotta dalla trasformazione. Secondo quale studioso gli organismi semplici vengono generati spontaneamente dalla sostanza inorganica e poi, guidati da una forza interna e col tempo, si trasformano in organismi sempre più perfetti fino ad arrivare all'uomo: Cuvier. Lamark. Lyell. Buffon. Nella scala naturae di Lamark: Solo alcuni esseri viventi sono dotati delle caratteristiche per salire e scendere la scala. Lamark non parla di scala naturae. E' caratterizzata da un movimento stabile di esseri, che salivano la scala aumentando il loro grado di complessità. Le posizioni degli esseri viventi sono immutabili. Perchè Lamark compie un passo indietro nella sua teoria: L'uomo si pone al di fuori dei meccanismi evolutivi. L'evoluzione di una specie in un'altra più progredita sarebbe collegata ad un principio creativo finalizzato alla comparsa dell'uomo sulla terra. Pone l'uomo come apice della scala naturae. Le risposte sono tutte corrette. Il concetto secondo cui "tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso ai nuovi individui" è contenuto nel pensiero di: Lamark. De Vries. Buffon. Hutton. Nonostante per Lamark si parli di protoevoluzionismo, nel suo pensiero è presente un passo indietro legato al concetto: Si instaura una lotta per la sopravvivenza. Nessuna è corretta. Il bisogno crea l'organo. L'uomo si pone al fi fuori dei meccanismi evolutivi. Quale tra i punti riportati di seguito è un concetto sviluppato nel pensiero evoluzionista di Lamark: La produzione di un nuovo organo in un risultava dal sopravvenire di un nuovo bisogno. Lo sviluppo deli organi avviene sotto spinta dell'uso degli organi stessi. Tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso ai muovi individui. Sono tutte vere. L'opera più famosa di Darwin "The origin of species" venne pubblicato nel: 1849. 1856. 1869. 1859. Nel 1831 Darwin riuscirà a imbarcarsi sul Beagle, un brigantino britannico; la spedizione aveva l'obiettivo: una spedizione di conquista. non aveva obiettivi dichiarati. nessuna è corretta. una spedizione di ricognizione scientifica intorno al mondo. Darwin nacque nel: 1827. 1787. 1809. 1810. La tappa forse più importante nel viaggio sul Beagle di Darwin è rappresentato dalle Galapagos perchè: E' un luogo di straordinario interesse paleontologico. Darwin potè socializzare con le popolazioni autoctone. Darwin non arrivò fino alle Galapagos. Nessuno aveva mai visitato tale luogo. Secondo il pensiero evoluzionista di Darwin l'esempio della giraffa può essere spiegato ipotizzando che in una popolazione di giraffe poteva nascere un esemplare con il collo leggermente più lungo e di conseguenza: Nessuna delle precedenti. Il collo più lungo era la conseguenza dell'ambiente sugli esemplari. Aumentavano le possibilità di sopravvivenza, dal momento che l'esemplare era avvantaggiato per procurarsi il cibo. Il carattere collo lungo derivava da una mutazione trasmessa da un genitore. In che modo Wallace potè avere sotto gli occhi il motore dell'evoluzione: Mediante un confronto con Darwin di cui era amico riuscì a formulare una sua idea sul processo evolutivo. Riprese il concetto di uso e non uso di Lamark. Per lavoro si ritrovò ad osservare le differenze tra i singoli individui appartenenti ad una stessa specie. Da studioso fece una raccolta e comparazione delle varie teorie fino ad allora elaborate. In merito alla primogenitura della teoria evoluzionistica tra Darwin e Wallace esistono due versioni che sono: Convenzionale/revisionata. Convenzionale/revisionista. Si ha la sola teoria convenzionale. Revisionista/condizionale. Wallace aveva notato nei sui viaggi che le isole più vecchie contenevano delle specie animali molto particolari, cosa che on accadeva nelle isole giovani, parlando di: Estinzione. Specie affini. Specie sovrapposte. Speciazione. Quello che per lavoro Wallace si trovò ad osservare la caratteristica su cui lavoro la selezione naturale, ovvero: la variabilità individuale. sono tutte corrette. le similitudini morfologiche. l'acquisizione dei caratteri. L'articolo di circa venti pagine dal titolo Don the Law which has Regulated the Introduction of New Species venne scritto da. Lyell. Wallace. Darwin. Da Wallace in collaborazione con Darwin. Osservando le differenze tra i singoli individui appartenenti ad una stessa specie Wallace: Formulò il suo concetto di evoluzione. Confutò le ipotesi portate avanti da Darwin. Confermò il protoevoluzionismo di Lamark. Sono tutte vere. In merito alla primogenitura della teoria evoluzionistica, secondo quale versione ci sarebbe stata una reciproca stima: Riformista. Convenzionale. Revisionista. Solidale. Wallace ebbe l'intuizione della sopravvivenza del più adatto in occasione: attacco di febbre malarica durante un suo viaggio. leggendo un'opera del secolo precedente di Malthus. Wallace non parla di sopravvivenza del più adatto. grazie ad un confronto con Darwin. Chi parla di specie affini coincidenti sia nello spazio che nel tempo: Wallace. Darwin. Lamark. Buffon. In merito alla teoria della teoria darwiniana dell'origine della specie per selezione naturale, si parla di una diatriba in merito alla primogenitura con un contemporaneo dello stesso Darwin: Wallace. Linneo. Lyell. Buffon. In base a quanto osservato nei sui viaggi Wallace potè constatare che la distribuzione delle caratteristiche degli esseri viventi era fortemente influenzata da: Dalle caratteristiche del luogo in cui si vengono a trovare. In realtà Wallace è un creazionista. Da un processo di cambiamento che è insito della specie stessa. Da un processo di degenerazione indotto dall'ambiente. In merito al giallo sulla primogenitura della teoria sull'evoluzione tra Darwin e Wallace chi ebbe un ruolo chiave, favorendo l'amico Darwin: Cuvier. Lamark. Nessuna delle opzioni è corretta. Lyell. La teoria in merito alla primogenitura della teoria evoluzionista tra Darwin e Wallace che si contrappone alla convenzionale prende il nome di. Revisionata. Ritrovata. Revisionista. Moderna. Secondo le osservazioni di Darwin le popolazioni tendono naturalmente ad aumentare, ma rimangono pressocchè costanti al passare del tempo dal momento che: Molti individui muoiono mentre pochi sopravvivono e si riproducono. E' alla base del processo di selezione naturale. Si instaura una lotta per la sopravvivenza tra individui della stessa specie. Sono tutte vere. Con il passare del tempo i nuovi individui e nuove popolazioni danno origine a nuove specie; si tratta di una ipotesi portata avanti da: Lamark. Linneo. Buffon. Darwin. Il demografo ed economista che influenzò con il suo saggio il pensiero di Darwin è: Marx. Spencer. Lyell. Malthus. Secondo quale evoluzionista le nuove specie danno origine a nuovi generi, nuovi generi a nuovi ordini e così via in un processo che ricorda la ramificazione di un albero: Darwin. Buffon. Lyell. Wallace. Secondo il pensiero di Darwin, nel tempo, sempre più individui in una popolazione presentano: Lo sviluppo di organi che vengono maggiormente utilizzati. Le caratteristiche individuali vantaggiose si presentano con sempre maggiore frequenza. Rimangono immutabili per periodi molto lunghi. Mutazioni causali sia vantaggiose che svantaggiose. Secondo Darwin il processo evolutivo varia a seconda delle situazioni. In particolare le variazioni potevano essere vantaggiose, indifferenti o svantaggiose e portare alla nascita di nuove specie, per divergenza. Per spiegare il processo evolutivo lo studioso utilizzò una rappresentazione: Ad albero. Inclusiva. A diagramma concentrico. Esclusiva. Secondo quale evoluzionista nella lotta per l'esistenza, ha la meglio chi possiede caratteristiche più consone all'ambiente, dando vita ad una discendenza in grado di sfruttare le varie opportunità ecologiche: Buffon. Darwin. Cuvier. Lamark. Secondo il pensiero di Darwin con il passere del tempo in una popolazione si osserverà: Un numero via via maggiore di individui che presenta caratteristiche vantaggiose. La presenza di mutazioni vantaggiose e svantaggiose. Sviluppi di organi maggiormente utilizzati. Lunghi periodi di immutabilità della specie. I caratteri definiti vantaggiosi, secondo Darwin, in una popolazione tendono: A scomparire per eventi catastrofici. A sommarsi. Ad essere sempre più frequenti. A saltare generazioni. Secondo il pensiero di Darwin, la spinta verso il cambiamento e l'evoluzione era rappresentato: Ereditarietà dei caratteri acquisiti. La limitata disponibilità di risorse. Un adattamento lento. La selezione naturale. Il saggio "An Essay on the Principle of Population" (Saggio sul principio della popolazion) è un'opera di: Malthus. Darwin. Wallace. Lyell. Secondo il pensiero di Darwin le variazioni possono essere: Vantaggiose e svantaggiose. Indifferenti o svantaggiose. Vantaggiose e indifferenti. Sono tutte corrette. Secondo il pensiero antropologico di Darwin: Nessuna delle due è corretta. La sua diversità rispetto ad altri esseri viventi non era frutto del volere divino. Sono entrambe corrette. L'uomo condivideva antenati comuni con gli altri esseri. La teoria secondo cui l'uomo derivasse da un unico ceppo ancenstrale prende il nome di. Monogamia. Isolamento genetico. Monogenismo. Poligenismo. Lo sviluppo del concetto di evoluzione e l'implicazione razziale del pensiero di Wallace e Darwin si colloca in un periodo storico caratterizzato dal: Colonialismo. Guerre civili. Illuminismo. Nessuna è corretta. In cosa consiste il "razzismo" di Wallace: nel pensiero di Wallace non c'è traccia di razzismo. le varie razze non potevano, ne dovevano, essere messe sullo stesso piano, ma si dovevano differenziare razze superiori ed inferiori. le varie razze originano da progenitori diversi. esistono uomini diversi in funzione del loro patrimonio genico. Già Linneo nella sua opera "Sytema Naturae" aveva inserito l'uomo nello stesso ordine delle scimmie, ma il merito di considerarlo in termini evolutivi è riconducibile a: Lamark. Darwin. Hutton. Wallace. La teoria che si basa sulle mutazioni e dove la selezione naturale avrebbe il compito di eliminare le mutazioni dannose prende il nome di: Attualismo. Gradualismo. Saltazionismo. Neocreazionismo. La sintesi moderna o neodarwinismo è una teoria che spiega l'evoluzione della specie e si fonda su punti essenziali; quale tra quelli elencati non è una argomentazione di tale teoria: Le variazioni nelle popolazioni sono prodotte da piccole mutazioni che si verificano casualmente. L'evoluzione è un processo repentino. Tutte le specie esistenti sono derivate da un unico antenato comune attraverso ramificazioni successive. Il cambiamento in una popolazione è dovuto soprattutto alla selezione naturale. Il pensiero mutazionista formulato da De Vries afferma che: sono tutte corrette. L'evoluzione avverrebbe per l'apparire brusco di mutazioni di notevole entità. La variabilità delle specie avesse origine dal particolare fenomeno delle mutazioni. L'evoluzione biologica non avverrebbe gradualmente per il sommarsi di piccole variazioni. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del pensiero neodarwinismo: Le specie sono aggregati di popolazioni isolati dal punto di vista riproduttivo isolamento che porta alla nascita di una nuova specie. L'evoluzione non è un processo graduale. Le variazioni nelle popolazioni sono prodotte da piccole mutazioni che si verificano casualmente senza rapporto con i bisogni adattativi degli altri organismi e non alterano in modo improvviso il fenotipo. Le popolazioni evolvono attraverso cambiamenti nelle frequenze relative dei geni presenti in esse, cambiamento è dovuto soprattutto alla selezione naturale. L'opera "Genetics and the Origin of Species" venne pubblicata nel 1937 da: Dobzhansky. Goud. De Vries. Eldredge. Lo studioso che si occupò dei problemi dell'evoluzione, considerati dal punto di vista della genetica è: Eldredge. Dobzhansky. De Vries. Goud. Il neodarwinismo viene definito anche: Saltazionismo. Sintesi moderna. Neomendelismo. Teoria sintetica dell'evoluzione. Secondo la teoria degli equilibri punteggianti la diffusione della nuova specie si basa su: Speciazione allopatrica. Effetto del fondatore. Macromutazioni sommate tra loro. Speciazione simpatrica. La teoria formulata dai Goud e Eldredge prende il nome di: Saltazionismo. Teoria degli equilibri punteggiati. Teoria sintetica. Neodarwisnismo. De Vries nella sua teoria punto l'attenzione su: Anelli mancanti. Geni mutati. Macromutazioni. Micromutazioni. Secondo quale teoria un'unica mutazione sarebbe alla base dell'evoluzione della specie: Neodarwinismo. Gradualismo. Neocreazionismo. Saltazionismo. Su quale principio si fonda il saltazionismo: Le opzioni sono tutte corrette. La selezione naturale avrebbe il compito di eliminare le mutazioni dannose. Si contrappone al gradualismo. Le mutazioni. Il problema degli anelli mancanti viene risolto nella teoria: Teoria sintetica. Teoria degli equilibri punteggianti. Darwinismo. Saltazionista. Il neodarwinismo è una teoria dell'evoluzione che si fonda: Il concetto di mutazioni genetiche casuali come fonte di variazione. Tutte le opzioni sono corrette. Evoluzione della specie per selezione naturale formulata da Darwin e sulla teoria dell'ereditarietà di Gregor Mendel. Analisi matematica delle popolazioni e l'analisi dei dati della paleontologia dell'evoluzione. Il neodarwinismo viene definito anche: Neomendelismo. Teoria sintetica dell'evoluzione. Saltazionismo. Uniformismo. Secondo il neodarwinismo la selezione naturale agisce: Sulla normale variabilità delle popolazioni. Sulle differenze indifferenti. La selezione naturale non è un meccanismo evolutivo. Sulla cucciolata. Il punto debole della teoria sviluppata da Darwin che porta alla nascita di nuove correnti di pensiero è: Sono entrambe vere. I ritrovamenti fossili non dimostravano segni di avvicendamento graduale nelle specie. Mancava una spiegazione dell'insorgenza di variazioni all'interno di una popolazione e di come venissero trasmesse e quindi ereditate. Solo una è vera. Secondo quale teoria evoluzionistica le varie specie si sviluppano in archi temporali differenti, brevi quelli in cui si verificano i cambiamenti e lunghi i tempi lunghi di "inattività evolutiva": Teoria sintetica dell'evoluzione. Teoria degli equilibri puntiformi. Nessuna delle precedenti. Saltazionismo. La teoria evoluzionistica che si afferma nel XX sc. da una integrazione della sintesi darwiniana della selezione naturale con quella mendeliana dell'ereditarietà prende il nome di: Nessuna delle precedenti. Teoria del riassortimento indipendente. Teoria sintetica dell'evoluzione. Neocreazionismo. Il punto cardine della teoria evoluzionistica neodarwiniana può essere sintetizzato come: Le leggi di ereditarietà non possono essere applicate al processo evolutivo. I caratteri vengono trasmessi secondo la legge della dominanza, caratteri selezionati dall'ambiente. I caratteri acquisiti vengono trasmessi alla progenie. La selezione naturale agisce sulla normale variabilità delle popolazioni, che seguono leggi di ereditarietà mendeliane. La principale scuola di pensiero evolutivo attuale, che va ampliandosi con il procedere delle scoperte in ambito genetico e molecolare è: Neodarwisnismo. Neocreazionismo. Neodegerazionismo. Sistematica tassonomica. Il concetto secondo cui la selezione naturale agisce sulla normale variabilità delle popolazioni secondo le leggi dell'ereditarietà è alla base del: Saltazionismo. Neocreazionismo. Neodarwinismo. Uniformismo. Una teoria che tenta di colmare le lacune lasciate dal pensiero neodarwiniano è rappresentata da: Neocreazionismo. Teoria sintetica dell'evoluzione. Saltazionismo. Paleoantropologia. Secondo la teoria saltazionista la formazione di una nuova specie non avverrebbe attraverso un accumulo graduale di variazioni piccole, piuttosto attraverso: Una mutazione che va incontro a sommazione con altre. Un'unica macromutazione. Un'unica micromutazione. Un processo degenerativo. Una alternativa antievoluzionista alle teorie moderne è rappresentata da: Degenerazionismo. Saltazionismo. Teoria sintetica dell'evoluzione. Neocreazionismo. Chi è il maggiore esponente della teoria saltazionista: Dobzhansky. Goud. Eldredge. De Vries. Quale teoria evoluzionista si basa sul concetto di macroevoluzione: Gradualismo. Nessuna delle opzioni è corretta. Uniformismo. Saltazionismo. Quale teoria evoluzionistica si basa sull'idea che solo piccoli e saltuari cambiamenti nei geni potevano produrre un adattamento migliore all'ambiente e, quindi, un vantaggio per il portatore: Gradualismo. Teoria sintetica. Neocreazionismo. Saltazionismo. La teoria antropologica secondo cui l'uomo deriva da un unico ceppo ancestrale prende il nome di. Monofiletismo. Pangenismo. Monogenismo. Poligenismo. La perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni, legato al numero di individui che compongono la popolazione stessa prende il nome di: Allotropismo. Deriva genetica. Speciazione. Selezione naturale. Quando si verifica una condizione in cui poche decine di individui colonizzano ad esempio un'isola disabitata perdendo il contatto con la popolazione originaria si parla di: Deriva genetica. Effetto a collo di bottiglia. Estinzione. Effetto del fondatore. Secondo la teoria punteggiata, il fattore evolutivo che stimola la divergenza sarebbe rappresentato: Un processo degenerativo. Rottura della condizione di equilibrio. Secondo la teoria punteggiata non è previsto nessun processo evolutivo. Selezione naturale. Nei suoi esperimenti Mendel osservò che incrociando piante di linee pure tra loro si manifestava uno solo dei caratteri della generazione parenterale, carattere che chiamò: Allele. Dominante. Recessivo. Allotropico. Il processo di speciazione è un processo che, alla luce delle scoperte in campo genetico deriverebbe da: Perdita di un carattere dominante. Accumulo di mutazioni in una popolazione. Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi. Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. Secondo le teorie evoluzionistiche moderne, il processo di speciazione è legato a: Riassortimento indipendente. Ibridazione. Microevoluzione. Macroevoluzione. Per cladogenesi s'intende: Perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni. Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. Scissione di piccole popolazioni da una grossa popolazione originale. Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi. Secondo quanto ipotizzato da Mendel, mediante i suoi studi di ibridazione di linee pure, ogni individuo possedeva una coppia di geni che codificano per un carattere. I componenti di una coppia vengono definiti: Fenotipi. Geni. Mutageni. Alleli. La manifestazione osservabile di un carattere presente nel patrimonio genico prende il nome di: Genotipo. Cromosoma. Genoma. Fenotipo. Mendel formulò una legge secondo cui in una coppia di caratteri alternativi uno era dominante e l'altro recessivo,legge che vie definita: Legge della segregazione. Legge della predominanza. Legge dell'assortimento. Legge della dominanza. Secondo le teorie evoluzionistiche moderne, la variabilità all'interno della specie è strettamente correlata al concetto di: Microevoluzione. Speciazione allotropica. Macroevoluzione. Ibridazione. In una popolazione ideale ad ogni generazione si può verificare un cambiamento del pool genetico; tale processo può avvenire: Quando le mutazioni sono indotte da un evento ben identificato. In assenza di mutazioni. Se si verifica un flusso genico. In assenza di una deriva genetica. L'emigrazione o immigrazione di individui da una popolazione all'altra, con un mescolamento di geni tra popolazioni della stessa specie che vivono in luoghi contigui, prende il nome di: specizione. flusso genico. macromutazione. deriva genetica. Quale tra quelle elencate, secondo la genetica di popolazione, non è una caratteristica di una popolazione: E' caratterizzata dal proprio pool genico. Gruppi di organismi che possono scambiare il loro pool genetico con altre specie appartenenti allo stello genere. Gruppi di organismi della stessa specie che si riproducono tra loro in un determinato luogo. Gruppo di organismi isolati riproduttivamente dalle altre popolazioni, di specie diverse. Nella genetica di popolazione una delle condizioni che devono verificarsi è che i flussi di emigrazione: Non devono esserci. Non è una condizione importante. Siano bilanciati perfettamente dai flussi immigratori. Devono predominare rispetto all'immigrazione. Quando una popolazione si isola dal resto della specie e segue un proprio percorso evolutivo, con la nascita di una nuova specie, si può parlare di: Coevoluzione. Evoluzione convergente. Evoluzione divergente. Nessuna delle precedenti. Secondo le teorie moderne, esistono diversi tipi di selezione naturale, che possono agire su una popolazione; in particolare il un processo che opera continuamente in una popolazione, eliminando gli individui che presentano caratteristiche estreme prende il nome di: Selettività di speciazione. Selezione dipendente dalla frequenza. Selezione divergente. Selezione stabilizzante. Quando incidentalmente un esiguo numero di individui di una data popolazione viene a trovarsi isolato a causa di una qualche barriera, si parla di: Speciazione divergente. Speciazione simpatrica. Speciazione allopatrica. Speciazione poliploide. La nascita di una nuova specie può avvenire mediante un processo veloce di diversificazione che si realizza quando una nuova specie sorge nello stesso luogo di residenza di quella genitrice; si può parlare di: Nessuna delle precedenti. Speciazione simpratica. Speciazione divergente. Speciazione allotropica. La diffusione in nicchie diverse da parte di specie che possedevano antenati comuni è un processo che prende il nome di: Effetto del fondantore. Speciazione divergente. Deriva genetica. Radiazione adattativa. Nella genetica ti popolazione quale è la condizione tra quelle citate che non deve verificarsi in una ipotetica popolazione: assenza di mutazioni. l'immigrazione deve predominare sull'emigrazione. tutti gli alleli devono avere le stesse possibilità di sopravvivere. la popolazione deve essere grande. I processi di emigrazione o immigrazione di individui da una popolazione all'altra vengono definiti: effetto del fondatore. macroevoluzione. flusso genico. mutazione puntiforme. Il pool genico di una popolazione è caratterizzata da: somma di tutti gli alleli di tutti i geni presenti negli individui che la compongono. insieme di geni ancestrali. somma di geni X - linked. insieme di geni vantaggiosi per la specie. Nel pensiero neodarwinista la fitness può essere definita come: solo una è corretta. sono entrambe vere. numero medio di discendenti di un genotipo rispetto a quello di un altro genotipo. il rapporto assume valore unitario. L'occupazione della stessa nicchia da parte di organismi risultanti da radiazioni adattative diverse prende il nome di: Convergenza evolutiva. Confluenza evolutiva. Speciazione evolutiva. Divergenza evolutiva. Nella genetica di popolazione, in una ipotetica popolazione, non si devono verificare le seguenti condizioni (indicare l'opzione errata): assenza di mutazioni. la popolazione deve essere piccola. l'accoppiamento deve essere casuale. tutti gli alleli devono avere le stesse possibilità di sopravvivere. In quale condizione si verifica che un allele viene sostituito da un altro: selezione stabilizzante. selezione direzionale. selezione divergente. selezione convergente. I fattori che possono modificare l'equilibrio della composizione globale del pool genico sono: il flusso genico. sono tutte corrette. la mutazione. la deriva genetica. Nello studio dell'evoluzione delle paleocomunità la teoria più accreditata è che: Tutte le opzioni sono corrette. Le migrazioni e le speciazioni sarebbero i fattori direttamente responsabili dell' evoluzione. I cambiamenti climatici indurrebbero la frammentazione dell'habitat. Il motore principale dei cambiamenti sarebbero i cambiamenti climatici. Secondo la moderna prospettiva evoluzionistica sono destinate all'estinzione le specie che: sono soggette ad una selezione stabilizzante. presentano macromutazioni evidenti. non vanno incontro a cambiamenti. sono tutte vere. Nel caso della selezione direzionale si verifica che: un allele viene sostituito da un altro. sono tutte corrette. si ha un cambiamento adattativo. aumenta la proporzione di individui che portano una caratteristi estrema. Il neodarwinismo rinnova il concetto di selezione naturale che viene intesa come: agisce direttamente sul genotipo, ma sul fenotipo che questo esprime. una differenza nel tasso di riproduzione degli organismi di una popolazione in un determinato ambiente. può essere solo stabilizzante. non è mai di tipo divergente. Quando entrambi i sessi agiscono nella scelta del compagno si parla di: Selezione convergente. Selezione intersessuale. Selezione intrasessuale. Selezione direzionale. L'evento che si verifica quando un piccolo numero di individui rimane isolato dalla popolazione principale a causa di un isolamento geografico prende il nome di: Macromutazione. Effetto del fondatore. Effetto isolamento. Collo di bottiglia. Il "collo di bottiglia" è un tipo di: Selezione sessuale. Deriva naturale. Speciazione. Deriva genetica. I tipi di adattamento all'ambiente, rispetto ad un dato carattere, per un individuo possono essere: fisiologico, fenotipico e intellettuale. fenotipico e genetico. genetico e culturale. genetico, fisiologico, culturale. Il tipo di processo che opera continuamente in una popolazione, eliminando gli individui che presentano caratteristiche estreme viene definito: Selezione stabilizzante. Selezione convergente. Selezione divergente. selezione sessuale. Il flusso genico rappresenta: (scegliere l'opzione corretta): le barriere geografiche non impediscono questo flusso. un mescolamento di geni tra popolazioni della stessa specie che vivono in luoghi contigui. aumenta le differenze tra le popolazioni. non è strettamente collegato ai flussi migratori. Chi era Millenium man: Australopithecus africanus. Pitecanthropus erectus. Sahelantropus tchadensis. Orrorin tugenensis. La famiglia degli Ominidi, dell'ordine dei Primati, comprende: la specie umana attuale e le grandi scimmie. la specie umana attuale, le specie umane estinte e le grandi scimmie. le specie umane estinte e le grandi scimmie. tutte le specie. I mammiferi si differenziano in tre linee principali; in particolare i Primati appartengono ai: Monotremi. Marsupiali. Onnivori. Placentati. Il genere umano ha avuto le sue origini in: Europa. America del Nord. America del Sud. Africa. La specie più antica nella famiglia dell'uomo è: Ardipithecus ramidus. Ardipithecus kadabba. Orrorin tugenensis. Sahelantropus tchadensis. La Rift Valley: è una grande fossa tettonica formatasi alla fine del Miocene. è divisa in due blocchi, Laurasia e Gondwana. è una zona che non ha subito alcuna modificazione climatica. è il risultato dell'emersione della terra nel Mesozoico. La comparsa della Rift Valley in Africa ebbe delle conseguenze sul processo evolutivo; in particolare determinò la: estinzione dei grossi mammiferi. nessuna delle precedenti. speciazione dell'Australopithecus. la separazione tra scimmie del Vecchio Mondo e del Nuovo Mondo. Le conseguenze dell'evento tettonico che portò alla formazione della Rift Valley ebbe come conseguenza sugli ominidi: una variazione delle abitudini sociali. allo sviluppo delle industrie litiche per un aumento delle risorse minerarie. la Rift Valley non ha avuto ripercussioni sulla nascita della specie Homo. un adattamento alle variazioni ambientali che porterà all'affermarsi della postura bipide. Il primo ominide i cui reperti fossili lasciano ipotizzare una postura bipede è: Ardipithecus ramidus. Orrorin tugenensis. Sahelanropus tchadensis. Australopithecus afarensis. Il ritrovamento nella grotta di a valle presso Dusseldorf (Germania) di una calotta cranica e di resti dello scheletro postcraniale del cosiddetto uomo di Neandertal risale al: 1856. 1865. 1756. 1866. Quello che Dubois definì "anello mancante" ovvero una forma di raccordo tra l'uomo e le scimmie era un ritrovamento fossile attribuito alla specie: Pitecanthropus eretus. Sahellantropus tchadensis. Australopithecus afarensis. Australopithecus africanus. L'evento determinante per l'avvio della paleoantropologia come scienza ben definita può essere considerato: l'inizio dei viaggi coloniali. il ritrovamento presso Dusseldorf di una calotta cranica di resti dello scheletro postcraniale. il ritrovamento dello scheletro Lucy. la pubblicazione della prima opera di Cuvier. La famiglia Hominidae comprende: nessuna opzione è corretta. Gorilla gorilla e Pan. Homo sapiens, scimmie antropomorfe africane, Gorilla gorilla e Pan. Homo sapiens, scimmie antropomorfe africane. Le Cercopithecinae sono: una sottofamiglia di Cercopithecoidea. una sottofamiglia di Colobinae. una sottofamiglia di Cercopithecidae. una sottofamiglia di Cercopithecinae. La famiglia Hominoidae comprende: solo la sottofamiglia Ponginae. solo la sottofamiglia Homoninae. sottofamiglia Homoninae, Ponginae e Hylobatidae. sottofamiglia Homoninae e Ponginae. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica delle Platirrine: naso stretto con narici vicine orientate verso il basso e separate da un piccolo setto. timpano visibile, assente il condotto uditivo. dimensioni piccole. arboricole. Le scimmie antropomorfe (Hominoidea) si sono differenziate a partire da: Lemuri. Platirrine. Gorilla. Catarrine. I motivi per cui la classificazione degli Hominoidea risulta complessa è perchè: in parte per l'introduzione dell'analisi del DNA, che ha permesso ulteriori chiarimenti. in parte per un diffuso senso ancestrale di non appartenenza all'ordine dei Primati. in parte per una parziale o incompleta presenza di fossili. sono tutte corrette. L'infraordine Simiiformes comprendente: tutte e tre le opzioni sono corrette. le scimmie del Nuovo Mondo. le scimmie del Vecchio Mondo. anche l'uomo. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica delle proscimmie: grandi dimensioni. presentano due strutture specializzate per la pulizia della pelliccia. sono diffusi solo nel Vecchio Mondo (Africa - Asia sudorientale e insulare). muso appuntito e umido e vibrisse facciali. Le forme estinte non incluse nel genere Homo sono: entrambe. Australopithecinae. nessuna delle due. Hominae. Le Platirrine sono: nessuna delle precedenti. le scimmie del Vecchio Mondo (Africa - Europa - Sud America). le scimmie antropomorfe. le scimmie del Nuovo Mondo (Nord America). Il termine Simiiformes indica un infraordine di Primati conosciuto nella classificazione tradizionale come: Homo. Orriron. Anthropoidea. Hominoidea. I generi attualmente riconosciuti di hominoidea sono: quattro. due. dodici. otto. Il fossile di Australopithecus afarensis Lucy viene chiamata in armonico: Dikika. Dinqinesh. Laetoli. Afar. Quale affermazione è errate: nelle forme robuste di Australopitecus la volta cranica risulta meno piatta rispetto a quella delle forme gracili. nelle forme robuste di Australopitecus il forame occipitale è più spostato anteriormente rispetto sia ai gracili che ad Homo, trovandosi molto più avanti rispetto alla linea bi - timpainca. la base cranica delle forme robuste di Australopitecus è molto larga e flessa rispetto alle forme gracili ed alle scimmie antropomorfe. la faccia nelle specie robuste di Australopitecus presenta un profilo concavo, con la parte superiore maggiormente prognata. Generalmente gli australopiteci sono costituiti da un mosaico di caratteristiche morfologiche umane e delle scimmie antropomorfe. Quali tra quelle elencate non è una loro peculiarità: notevole prognatismo sotto-nasale. mandibole molto robuste che contengono denti grandi con smalto spesso. cervello piccolo. bipede, ma non conservano residue capacità di arrampicamento sugli alberi. Resti riferibili al genere Australopithecus, datati tra 2 e 3 milioni di anni, sono stati rinvenuti a Makapansgat e Stekfontein; si tratta delle specie: Anamensis. Africanus. Ghari. Bahrelghazali. Il genere Australopithecus vissuto in Africa presenta delle specie che possono essere distinte geograficamente; in particolare quale tra quelli elencati appartiene al gruppo orientale: due opzioni sono corrette. Australopithecus ghari. Australopithecus anamensis. Australopithecus africanus. In merito al genere quali resti sono stati rinvenuti in Africa centrale. Australopithecus afarensis. Australopithecus anamensis. Australopithecus bahrelghazali. Australopithecus africanus. Il genere Australopithecus vissuto in Africa presenta delle specie che possono essere distinte geograficamente; in particolare quale tra quelli elencati appartiene al gruppo meridionale: Australopithecus afarensis. Australopithecus anamensis. Australopithecus ghari. Australopithecus africanus. Lo scheletro fossile di Lucy dimostra che la stazione eretta era acquisita, nonostante: manca delle ossa del bacino. non si può fare nessuna ipotesi visto lo scheletro frammentato. manca delle estremità inferiori. mancano gli artigli superiori. Australopiteco è una parola inventata da Raymond Dart per: il ritrovamento di un cranio infantile. il ritrovamento di arti superiori evoluti. il ritrovamento di una mandibola. il ritrovamento di evidenze fossili dell'origine del linguaggio. Il ritrovamento forse più famoso che viene ricordato è Lucy, un reperto fossile appartenente a: A. africanus. A.anamensis. A. afarensis. A. garhi. Gli australopiteci sono costituiti da un mosaico di caratteristiche morfologiche umane e delle scimmie antropomorfe; quali tra quelle elencate non appartiene al genere: sono bipedi. hanno perso completamente la capacità di arrampicamento sugli alberi. hanno il cervello piccolo. presentano mandibole molto robuste con denti grandi con smalto spesso. Gli Australopiteci vengono distinti in funzione delle differenze di costituzione ossea nelle due forme gracili e robuste; quali tra le specie elencate non appartengono alla forma gracile: A. anamensis. Paranthropus. A. africanus. A. afarensis. La famiglia Hominidae comprende due sottofamiglie, di cui quella delle Australopithecinae che comprende: le forme estinte non incluse nel genere Homo. tutte le forme umane, estinte e attuali. le scimmie del Nuovo Mondo (Nord America). tutte le precedenti. Gli Australopitechi: appartengono ad un gruppo diversificato dove solo alcune forme sono ritenute ancestrali. si sono evoluti e diversificati in Europa. rappresentano l'anello mancante di un'evoluzione umana graduale e lineare. sono stati studiati grazie ai molti ritrovamenti fossi. Tutti gli australopitechi si sono estinti entro: 2 milione di anni fa. 1 milione di anni fa. 3 milione di anni fa. Tutti gli australopitechi si sono estinti entro:. La causa che hanno portato tutti gli australopitechi ad estinguersi circa 3 milioni di anni dopo la loro comparsa sono: riduzione delle terre emerse. cambiamento climatico globale che andava verso un generale riscaldamento. cambiamento climatico globale che andava verso un generale raffreddamento. la formazione di una faglia tettonica. Gli australopitechi sembrano aver avuto un notevole successo adattativo testimoniato da: la postura bipide. una scatola cranica di dimensioni ridotte. un numero di specie molto elevato. la mancanza di pollice opponibile. Le forme robuste del genere Australopitecus sono definite tali per. il loro massiccio apparato masticatorio. per la loro altezza. sono tutte corrette. per le dimensioni del cranio. Il fossile A.L 288 venne ritrovato a: Dikika. Laetoli. Hadar. Afar. I ritrovamenti di Lucy comprendevano il 40% dello scheletro, ovvero: sono tutte corrette. l'osso pelvico. la tibia. il femore. L'Australopiteco Lucy è un fossile che è stato scoperto nel: 1978. 1976. 1874. 1974. Nel genere Austrapitecus, Garhi è un termine che significa: Magia. Similitudine. Sorpresa. Nessuna risposta è corretta. Le impronte fossili di piedi di ominidi eccezionalmente conservate, impresse su cenere vulcanica, successivamente indurita sono state ritrovate a: Leachey. Dikika. Laetoli. Afar. Le impronte di Laetoli sono attribuite a: Australopithecus garhi. Australopithecus amamensis. Australopithecus africanus. Australopithecus afarensis. Australopithecus Garhi presenta (scegliere l'opzione corretta): una morfologia dentaria tanto da essere catalogato in una nuova specie. i suoi denti anteriori sono poco sviluppati. non presenta prognatismo della parte inferiore della faccia. i suoi denti posteriori presentano delle dimensioni tali da differenziarlo dai Parantropi. Un importante reperto di A. Africanus è rappresentato: Bambino di Taung. Impronte di Laetoli. Non si hanno ritrovamenti fossili conosciuti. Lucy. Quale è il nome del genere che deriva dal greco e vuol dire "accanto all'uomo", con riferimento al fatto che tutte le specie inserite in questo genere sono vissute in zone dove ai tempi stavano affermandosi le prime specie del genere Homo: A. Garhi. Paranthropus. A. anamensis. A. afarensis. Il primo Australopitecus mai scoperto e classificato è stato: Australopitecus africanus. Australopithecus garhi. Australopithecus amamensis. Australopithecus afarensis. Il reperto fossile "Mrs Pleas" venne inizialmente definito come: Paranthropus. Plesianthropus transvaalensis. Austrapolithecus garhi. Austrapolithecus afarensis. La specie di Australopitecus il cui nome significa "uomo del fiume delle gazzelle" è: Amamensis. Afarensis. Garhi. Bahrelghazali. Quali delle seguenti specie non appartengono al genere Paranthropus: Paranthropus Boisei. Paranthropus Gracilis. Paranthropus Robustus. Paranthropus Aethiopicus. Lo scheletro completo ritrovato nel sistema di grotte di Sterkfontein di Australopithecus africanus è conosciuto come: Lucy. Taung. Afar. STW 573. Il genere umano ha avuto le sue origini in: Africa. America del Nord. Europa. America del Sud. Nel corso dell'evoluzione il genere Homo è andato incontro a modificazioni anatomiche, preannunciatesi al momento della divergenza dalle antropomorfe; quali, tra quelli elencati, non rappresenta un carattere che ha portato alla sua evoluzione: l'acquisizione della piena opponibilità all'alluce. allineamento del foro occipitale. la verticalizzazione del tronco. un femore più lungo e robusto. L'organo primario dell'adattamento è ritenuto: midollo spinale. tronco encefalo. tronco encefalico. encefalo. Secondo le teorie evoluzionistiche l'acquisizione della postura bipide è stata: sia avvenuta per caso. abbia posto quegli animali in condizioni più favorevoli rispetto agli altri. sono tutte vere. ha consentito loro di mantenere il loro stile di vita in un ambiente in cambiamento. La teoria più accreditata per ipotizzare l'origine del genere Homo è: Solo due di quelle elencate sono le teorie accreditate. La scoperta di nuovi fossili molto particolari, ha recentemente portato alcuni paleontropologi ad escludere il genere Australopithecus dalla nostra ascendenza. Quella sostenuta da Donald Johanson e Tim White che attribuiscono l'origine da Australopithecus afarensis. Quella sostenuta da Ronald Clarke, Philip Tobias e Lee Berger che la attribuiscono a Australopithecus africanus. La verticalizzazione del tronco ha portato in primo luogo a: il perfetto bilanciamento del cranio sulla colonna vertebrale. lo scivolamento in avanti della base cranica. sono tutte corrette. l'espansione della squama dell'occipitale. L'apparato masticatorio nel genere Homo presenta delle peculiarità, quale tra le opzioni non è corretta: lo smalto dei denti è spesso. risulta ridotto con denti inuguali (molari e premolari). i denti non sono specializzati dal momento che la dieta è onnivora. il canino è di grandi dimensioni e senza diastema. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica della mano del genere Homo: il pollice si sposta fino ad arrivare a completa opponibilità. le falangi presentano una curvatura che non permette la completa estensione delle dita. è presente la pentadattilia. gli artigli sostituiscono le unghie. Nel piede umano una delle conseguenze del bipedismo è stata: l'alluce si allinea parallelamente alle altre dita. la mancanza dell'opponibilità dell'alluce. lo sviluppo dell'arco longitudinale del piede. sono tutte vere. Il processo di encefalizzazione che si osserva nel genere Homo rappresenta: un alto rapporto ponderale fra massa celebrale e massa corporea. lo sviluppo embrionale del SNC. un aumento del volume cerebrale in senso assoluto. lo sviluppo del linguaggio parlato. Il genere Homo: si distingue in rudolfensis, erectus, afarensis, africanus. racchiude più specie diverse tra loro in modo meno lineare di quanto si pensasse. nessuna delle precedenti. è caratterizzato dal susseguirsi di habilis, erectus, neanderthal e sapiens. Qual è stata la prima specie Homo: Neanderthal. Habilis. Sapiens. Ergaster. Il genere Homo fece la sua comparsa nel: Miocene. Olocene. Pliocene. Pleistocene. Durante il paleolitico medio si sviluppò l'industria: Choppeiana. Acheuliana. Oldowaiana. Musteriana. L'oggetto che si otteneva dalla semplice percussione di un ciottolo da un solo lato prende il nome di: Bifacciali. Amigdala. Chopper. sono tutti sinonimi. Gli strumenti tipici dell'industria definita acheuleana hanno come caratteristiche peculiari: presentano simmetria ma non livello di astrazione o estetica. sono solo rudimentali amigdale, che non hanno simmetria. sono i bifacciali o amigdale, hanno una qualità che indica un certo livello di astrazione, estetica e la simmetria. sono i bifacciali o amigdale, ma non presentano simmetria. Homo habilis aveva una forma fisica simile a: Orrorhin. Neanderthal. Paranthropus. Australopithecus. A quale specie del genere Homo viene associata l'industria litica acheuliana. H. erectus. H. neanderthalensis. H. habilis. H. sapiens. Le prime evidente di produzione litica nel genere Homo sono rappresentate da: Amigdale. Carenati. Seghetti. Choppers. Le più antiche evidenze di produzione di manufatti litici mediante scheggiatura intenzionale sono riconducibili a: H. habilis. A. africanus. H. sapiens. Paranthropus. H. habilis venne così definito perchè: è un nome di fantasia. sapeva usare le mani. sapeva cacciare. aveva sviluppato la capacità di esprimersi in modo eloquente. Un esponente del genere Homo che secondo studi recenti è stato declassato ad ominide è: H. Neanderthalensis. H. sapiens. H. habilis. H. erectus. Il processo era standardizzato da fasi precise che comprendono Pietra di base, nucleo, spazio in bianco approssimativo e strumento finale raffinato sono una prerogativa dell'industria: musteriana. oldowaiana. choppeiana. acheuliana. La mandibola di Mauer è un reperto fossile appartenuto a: Homo erectus. Neanderthal. Homo heidelbergensis. Homo habilis. 02. Il reperto umano europeo più antico, risalente a 1,3 milioni di anni, sarebbe rappresentato da: H. sapiens. H. Neanderthalensis. H. erectus. H. ancecessor. Secondo la teoria Out of Africa la specie che si sarebbe spostata dall’Africa per colonizzare l’Asia e la restante parte dell’Africa fu: Homo sapiens. Homo ergaster. Neanderthal. Homo erectus. 04. Secondo la teoria Out of Africa la culla della specie sarebbe stata: Asia. Africa centrale. Africa orientale. Africa occidentale. La specie il cui nome in latino significa «esploratore» o «pioniere» è: H. heidelbergensis. H. erectus. H. habilis. H.antecessor. Le due migrazioni che consentirono all'uomo moderno di uscire dall'Africa e colonizzare l'Eurasia sono supportate da: Nessuna è corretta. Studio dei sedimenti rocciosi. l’uso del metodo delle Varve. Analisi di dati genetici e somatici di varie popolazioni asiatiche e oceaniche. Quale specie tra 1,8 e 1,3 milioni di anni fa migrò dall'Est Africa, colonizzando altre parti del vecchio continente, Cina e sud est asiatico: Homo habilis. Homo erectus. Homo sapiens. Neanderthal. La teoria elaborata dagli studiosi che spiegherebbe una diretta discendenza tra heidelbergensis e neanderthal si basa su: Macromutazione. Effetto del fondatore. Meccanismo a collo di bottiglia. Isolamento geografico. La teoria paleoantropologica oggi più accreditata per descrivere l'origine dell'uomo moderno e per descrivere i processi migratori a cui andò incontro la specie Homo prende il nome di: Teoria dei flussi migratori. Teoria della deriva genica. Teoria dell'effetto del fondatore. Teoria out of Africa. Una caratteristica dell'H. erectus fu: Era dedito alla raccolta e alla caccia anche di grossi animali. Sono tutte vere. Ha avuto uno spiccato e relativamente rapido aumento della capacità cranica. Conta numerosi fossili trovati in Medio Oriente ed Asia. I fossili trovati in Medio Oriente ed Asia in un periodo che va dal circa 1.7 milioni di anni fa a 50.000 anni fa appartengono alla specie: A. africanus. H. erectus. Nessuna delle precedenti. H. sapiens. 13. Secondo la teoria "out of Africa", il processo di colonizzazione del genere Homo prevede l'espansione nell'ordine: Africa-Europa-Asia. Africa-Asia- Europa. Asia-Europa-Africa. Europa-Asia-Africa. Chi venne originariamente venne Pitecantropo e Uomo di Giava: Homo antecestor. Homo habilis. Homo erectus. Neanderthal. Le caratteristiche fisiche di Neanderthal sono legate: Precedono l’evoluzione di sapiens. Ambiente freddo. Adattamento alla carenza di cibo. Ambiente caldo. Le caratteristiche fisiche di h. neanderthalensis hanno contribuito al su successo evolutivo, dal omento che gli consentivano: Avere la supremazia nella caccia. Nessuna delle precedenti. Vivere in climi particolarmente freddi. Vivere in climi particolarmente aridi. Le caratteristiche Homo floresiensis sono: Nessuna tutte le opzioni sono corrette. Non è in grado di lavorare la pietra, accendere il fuoco. Da una popolazione di ominidi attorno a 800.000 anni fa, si sarebbe sviluppata una forma caratterizzata da gigantismo. Non ha assunto una chiara postura eretta. Quali tra quelle elencate non è una caratteristica fisica degli uomini di Neanderthal: Una struttura scheletrica generalmente più massiccia. Fronte sfuggente e arcate sopraccigliari più prominenti. Presenta una mascella poco sporgente e mento pronunciato. Gambe e braccia più corte, mani e dita più grandi. L'espansione dell'occipitale, chiamata «chignon» termine francese che ricorda i capelli raccolti dietro la nuca, è una caratteristica dell'homo: H. neandertal. H. sapiens. H.habilis. H. erectus. L’Homo floresiensis deve il suo nome a: L’usanza di coprire i morti con i fiori. Una particolare conformazione del cranio. Dal nome dello scopritore. Sito dove è stato ritrovato. L'estinzione dei neanderthal coincide nella maggior parte delle regioni geografiche con: La formazione di una fossa tettonica in Africa. La comparsa dell' Homo sapiens. Periodi di carestia. Migrazioni. L'Uomo di Altamura è uno scheletro, scoperto nel 1993, appartenente a: H. erectus. H. habilis. H. neanderthalensis. H. florensis. L’estinzione di Homo neanderthalensis è avvenuta: 30.000. 300.000. 250.000. 3.000. Il termine “chignon” viene utilizzato per indicare una caratteristica di: Homo erectus. Homo neanderthalensis. Homo sapiens. Homo habilis. Il termine “chignon” viene utilizzato per indicare: L’espansione dell’occipitale. Un aspetto esteriore di Neanderthal. Un allineamento del forame occipitale. La curvatura presente a livello cervicale. Uno studio eseguito sul DNA fossile di alcuni resti di uomo di Neanderthal sembra indicare che: Neanderthal e sapiens sono parzialmente contemporanei ma appartenenti a due diverse specie. Che le differenze anatomiche e somatiche sarebbero dovute a differenze climatiche, ambientali, morfologiche e di alimentazione. Che almeno fino a un certo punto neanderthalensis e sapiens apparterrebbero alla stessa specie. Tutte le opzioni sono corrette. Con l'h. neanderthalensis comincia: Il ritrovamento di choppers. La prima produzione litica. La pratica di seppellire i morti. La comparsa di accampamenti. In merito all’origine dell’uomo nella forma sapiens esistono due schieramenti di pensiero che sono: Una origine asiatica e una africana. Una origine orientale e una occidentale. Una origine africana recente e una multiregionale. Una origine asiatica e una multiregionale. La motivazione per cui la specie Homo ha dato origine a diverse etnie è: Sono tutte corrette. La necessità di adattamento dell’uomo. L’origine multietnica. Una conseguenza dell’isolamento geografico. Il gruppo europoide di sapiens è costituito da: Popolazioni dell’Europa e dell’Asia occidentale. Popolazioni dell’Asia occidentale, dell’Africa del nord, nelle Americhe e in Oceania. Popolazioni dell’Europa, dell’Africa del nord, nelle Americhe e in Oceania. Popolazioni dell’Europa, la maggioranza dei popoli dell’Asia occidentale, dell’Africa del nord, nelle Americhe e in Oceania. Quale tra le opzioni elencate è riconducibile alla tipologia anatolica di sapiens: Raccoglie la maggioranza delle popolazioni dell'area mediorientale, con l'espansione araba si è diffuso anche in Nord Africa; è ritenuto affine al tipo iranico. Nell'Africa del Nord. Dall'Asia minore al Mar Caspio. Nell'Europa nord-orientale e sulle coste del Mar Baltico orientale. Quale tra le varie tipologie di europoidi è dominante nei Balcani occidentali: Baltico. Illirico. Mediterraneo. Nordico. 06. La comparsa dell'Homo Sapiens risale a circa: 100000. 50000. 20000. 200000. La vittoria evolutiva di H. sapiens è dovuta ad una serie di aspetti, che sono manifestazione delle sue capacità intellettive. Quali tra quelle elencate non sono. Formazione di gruppi umani più evoluti a livello sociale, con una economia di caccia e raccolta. Capacità di domare e accendere il fuoco. Sono tutte vere. Il passaggio dalla vita nomade alla stanziale. L'unico esponente del genere homo ad aver colonizzato l'intero globo è: H. neandertal. H. sapiens. H.habilis. H. erectus. La caratteristica peculiare di H. sapiens, "uomo sapiente" è rappresentata dall'intelligenza. Intesa come: La costruzione e l'utilizzo degli strumenti. Capacità di astrazione. Sono tutte conseguenze dello sviluppo delle capacità intellettive. Scoperta dell'arte e del gusto del bello. L'Homo Sapiens europeo è chiamato anche: Cro Magnon. Nessuna delle precedenti. Dmanisi. Flores. Il quaternario ha inizio circa: 1 milioni di anni fa. 3 milioni di anni fa. 2 milioni di anni fa. 3,5 milioni di anni fa. Verso la fine del Pleistocene ci fu un grande evento ovvero: Il ritiro delle terre emerse. L’estinzione dei grandi mammiferi. Migrazione verso nord di varie specie. Una riduzione dei ghiacciai nel continente europeo. Le glaciazioni produssero anche una serie di effetti correlati ovvero: La modifica dei bacini fluviali e la creazione di migliaia di laghi. L'erosione e la deposizione di materiali su grandi aree dei continenti. La variazione del livello dei mari, aggiustamenti isostatici della crosta terrestre e anomalie nella circolazione dei venti. tutte le opzioni sono corrette. Quale tra gli eventi elencati non sono avvenuti nel quaternario: La Sicilia si avvicinò all'Africa e alla Calabria. Sono tutte errate. Il Mar Nero entrò in contatto col Mar Egeo. L'Inghilterra si divise dall'Europa. Oltre alle cause astronomiche ad influire sullo sviluppo dei periodi glaciali e interglaciali nel quaternario sarebbero: Sono tutte corrette. La distribuzione delle terre emerse. La raccolta delle masse nevose. Un condizionamento delle grandi correnti oceaniche. Secondo l’ipotesi formulata da Milankovič negli anni 1920-30 i cambiamenti climatici del periodo quaternario sarebbero legati a: Variazioni dell’eccentricità dell’orbita terrestre. Variazione dell’inclinazione e orientazione del suo asse di rotazione. Fattori astronomici. Tutte le opzioni sono corrette. Le glaciazioni avvenute nel quaternario sono state: 4 glaciazioni. 8 di cui 4 principali. 7 di cui 4 principali. 6 glaciazioni. Il modello, proposto agli inizi del secolo scorso da Penck e Brückner prevedeva inizialmente nel periodo quaternario quattro glaciazioni denominate: Donau II, Günz, Mindel e Riss. Günz, Pre-Pastonian, Mindel e Riss. Wurm, Riss, Mindell e Gunz. Pre-Pastonian, Donau I, Donau II e Riss. La Commissione Internazionale di Stratigrafia riconosce per il Quaternario la suddivisione in due epoche che sono: Olocene e Plistocene. Olocene e Cenozoico. Neocene e Pleistocene. Olocene e Pleistocene. l termine Quaternario fu introdotto nella letteratura scientifica da: Brückner. Desnoyers. Arduino. Penck. L'ipotesi iniziale formulata da Milankovi? negli anni 1920-30, secondo cui fattori astronomici come le variazioni dell'eccentricità dell'orbita terrestre e dell'inclinazione e orientazione del suo asse di rotazione ha come obiettivo spiegare: L'origine delle glaciazioni. I fenomeni tellurici. L'avvicendamento delle stagioni. Le eruzioni vulcaniche. L'evento più rappresentativo del Quaternairo è rappresentato da: La formazione della Rift Valley. Modificazioni identiche in tutta la superficie terrestre. Modificazioni climatiche con avvicendamento di espansione e ritiro dei ghiacci. Pochi eventi che sovvertono il clima del globo. Il Quaternario rappresenta: Precedente al Pilocene. Caratterizzato da scarsa variabilità climatica. Il terzo e ultimo dei tre periodi che compongono l'era geologica del Cenozoico. Il periodo geologico più antico. Oggi esistono diverse definizioni di specie; in particolare esiste un tipo di specie basata su caratteri morfologici e viene generalmente usata per le specie attuali e per quelle fossili: Specie tipologica. Specie morfologica. Specie fenetica. Specie biologica. La disciplina che studia il processo di ramificazione delle linee di discendenza nell'evoluzione della vita si chiama: Tassonomia sistematica. Filogenesi. Tafonomia. Filogenetica. Il grado di somiglianza tra due taxa, può dipendere dall'avere in comune delle strutture ereditate da un progenitore comune, che vengono definite. Organi simili. Organi analoghi. Organi omologhi. Organi somatici. Tutte le categorie utilizzate nella classificazione degli esseri viventi vengono indicate con il termine: Parataxon. Reperti topologici. Taxa. Topologie. La disciplina che studia l'origine e l'evoluzione di un insieme di organismi, solitamente di una specie viene definita: Tafonomia. Paleologia. Sistematica. Filogenetica. Come si definiscono le categorie utilizzate nei sistemi di classificazione degli esseri viventi: Fossili guida. Parataxon. Cluster. Taxa. L'unità base di tutte le altre categorie tassonomiche e corrisponde all'unica suddivisione naturale del mondo organico è: Il phylum. Il genere. La specie. Il taxon. Il sistema di classificazione definito paratassonomia si utilizza quando si devono classificare: Fossili giuda. Specie affini. Taxa sconosciuti. Organismi unicellulari. Tutti i generi affini vengono raggruppati in: Ordini. Specie. Famiglie. Phylia. Quale è la corretta successione delle categorie tassonomiche: Specie, genere, ordine, famiglia, classe phylum, regno. Specie, genere, famiglia, ordine, phylum, classe, regno. Specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno. Specie, genere, classe, ordine, famiglia, regno, phylum. Scegliere tra quelle riportate la definizione corretta di tassonomia: Inserire un certo numero di individui in una classificazione già precostituita. Branca che studia la diversità degli organismi e le relazioni che esistono tra loro. Ramo della sistematica che definisce i metodi per ottenere una classificazione che rifletta quanto più possibile l'ordine naturale. Regole che servono per assegnare il nome a ciascun gruppo tassonomico. I requisiti fondamentali che deve possedere un sistema di nomenclatura devono essere: Universalità. Stabilità. Sono tutte vere. Unicità. Quando in un gruppo tassonomico si può risalire ad una singola specie ancestrale che rappresenta il capostipite di tutte le specie di quel gruppo e di nessuna altra specie che appartenga a quel gruppo, il gruppo si definisce: Parataxon. Monofiletico. Polifiletico. Taxon. La Tafonomia: E' quel ramo della scienza che studia le modalità di formazione di un resto scheletrico. E' la scienza che studia la diversità degli organismi e le relazioni che esistono tra loro. Definisce i metodi per ottenere una classificazione che rifletta quanto più possibile l'ordine naturale. Stabilisce le regole che servono per assegnare il nome a ciascun gruppo tassonomico. E' possibile ipotizzare la datazione dello stesso strato litologico e di conseguenza una corrispondente storia evolutiva in funzione di: Tutte le precedenti. Contenuto fossilifero. Numero di strati osservati. Tracce di fissazione. La ricerca stratigrafica inizia dallo studio di singole sezioni stratigrafiche di cui vengono rilevate: Caratteristiche sedimentologiche. Contenuto fossilifero. Litologia. Sono tutte vere. Una fase della tafonomia piuttosto breve che comporta una lenta copertura in caso di normale sedimentazione, oppure può avvenire in modo catastrofico in presenza di una frana prende il nome di: Storia dei resti prima del seppellimento. Seppellimento. Morte dell'organismo. Trasformazione dei resti. Esistono diverse maniere di conservazione di un organismo; si possono differenziare metodi diretti e indiretti. In particolare quale tra quelli elencati non rappresenta un metodo diretto di conservazione: La demineralizzazione. L'impronta. La carbonizzazione. La mineralizzazione. Il processo biostratinomico che si verifica sulle parti molli ad opera di organismi necrofagi o da organismi decompositori prende il nome di: Necrolisi. Erosione. Disarticolazione. Trasporto. L'uomo di Similaun: E' un uomo mummificato trovato sulle Alpi Venoste. Risulta ancora presente a livello mondiale. Potrebbe essere un alpinista scomparso in età recente. Non mangiava carne. Per cladogenesi s'intende: Periodo di stasi della specie. Perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni. Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi. Quale tra le seguenti opzioni non è una caratteristica del processo stratigrafico: Mette in relazione la storia temporale, l'origine, la composizione litologica e chimica. Descrive i corpi rocciosi. È strettamente correlata alla paleontologia. Si contrappone agli studi evoluzionistici condotti sul pianeta e gli esseri che lo popolano. Si definiscono unità litologiche: I fossili utilizzati per la datazione. Particolari rocce. Le unità di radiocarbonio. Strati rocciosi. L'insieme delle procedure con cui si può dimostrare la corrispondenza di parti eventualmente separate geograficamente di una o più unità geologiche. Correlazione stratigrafica. Correlazione topografica. Contenuto fossilifero. Litologia. Un intervallo specifico o un punto specifico di una sequenza specifica di strati, che viene a costituire lo standard per la definizione e il riconoscimento della suddetta unità stratigrafica prende il nome di: Cronocorrelazione. Litostratigrafia. Stratotipo. Limite. Come si definisce una successione di strati rocciosi caratterizzata dall'essersi formata durante uno specifico intervallo di tempo geologico: Litostratigrafia. Biostratigrafia. Cronostratigrafia. Magnetostratigrafia. Per unità magnetostratigrafica si intende: Una zona di magnetopolarità, denominata in base alla località geografica di identificazione. Un insieme di rocce accomunate da caratteristiche magnetiche aspecifiche. Uno strato di rocce con specifiche proprietà magnetiche, diverse per strati sopra e sottostanti. La documentazione della polarità del campo magnetico terrestre. I fossili più utili dal punto di vista stratigrafico, chiamati fossili guida, devono presentare nello stesso momento quali caratteristiche: Ampia distribuzione geografica. Grande velocità di diffusione e abbondanza e facilità di ritrovamento. Distribuzione temporale limitata. Sono tutte caratteristiche dei fossili guida. La sinecologia studia: Gli organismi fossili e l'ambiente in cui vivevano. Le relazioni che si stabiliscono tra una popolazione e il resto della comunità di una determinata area. I rapporti esistenti tra i vari organismi, animali e vegetali, e tra questi e l'ambiente in cui vivono. Nessuna delle precedenti. Nella biostratigrafia è possibile distinguere diversi tipi di associazione. In particolare mescolamento di entità paleobiologiche temporalmente successive si definisce: Sedimentaria. Tafonomica. Allotropica. Stratigrafica. Le faune continentali vengono ordinate cronologicamente in base al livello evolutivo e le associazioni fossili risultanti costituiscono: Unità tassonomiche. Biosezioni. Non esiste un tale sistema. Biocroni. La presenza di resti fossili nelle rocce sedimentarie fornisce uno strumento per la loro classificazione e correlazione secondo alcuni criteri, tra cui quello temporale. E' il principio su cui si basa: Ecologia. Biostratigrafia. Litostratigrafia. Magnetostratigrafia. La datazione dei resti scheletrici si definisce diretta quando: Si calcola in base all’età delle rocce sedimentarie o vulcaniche in cui il materiale è inglobato. Si prende in considerazione il materiale eventualmente presente, vicino al resto fossile di interesse. Il resto viene estratto dalla roccia dove si trova. Si prende in considerazione una zona molta ampia dove è stato ritrovato il resto. Il metodo delle tracce di fissione è un metodo basato su: Rilevamento dei danni provocati alle strutture cristalline, da parte delle disintegrazioni radioattive conseguenti alla fissione di uranio 238. Studio dell’alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali. Misura degli anelli annuali di accrescimento delle piante, fossilizzate o non fossilizzate. Rilevamento del contenuto di carbonio 14. Quali tra quelle elencate possono essere causa di incertezza nei metodi di datazione assoluta: Incertezze stratigrafiche. Incertezze genetiche e storiche. Tutte le opzioni sono corrette. Incertezze analitiche. Quale metodo di datazione si basa sull’alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali: Metodo delle Varve. Litografia. Tracce di fissione. Dendrocronologia. Quale tra quelli elencati non è un metodo di datazione assoluto: Metodo delle varve. Sono tutti metodi assoluti. Metodi delle tracce di fissione. Metodo del radiocarbonio. La dendrocronologia: Si basa sull'alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali. Si basa sul criterio per cui la successione delle rocce dal basso verso l'alto corrisponde alla successione degli eventi geologici che le hanno prodotte. Si basa sul concetto secondo cui, in un'area ristretta, rocce uguali presentano età uguali. Si basa sulla misura degli anelli annuali di accrescimento delle piante, fossilizzate o non fossilizzate. Oltre al metodo del radiocarbonio esiste un ulteriore metodo di datazione radiometrico rappresentato da: Metodo Litologico. Metodo delle Varve. Metodo delle tracce di fissione. Metodo Paleontologico. Il metodo di datazione radiometrico più utilizzato utilizza come isotopo il: C-20. C-15. C-18. C-14. l metodo di datazione radiometrico: E' un metodo di datazione assoluto. Non esiste. E' un metodo di datazione relativo. E' un metodo di datazione distruttivo. Quale tra quelli elencati non può essere ritenuto un metodo di datazione relativo: Metodo litologico. Metodo Paleontologico. Metodo stratigrafico. Metodo del radiocarbonio. I caratteri antropometrici fondamentali sono: Statura. Peso. Nessuno dei due. Entrambi. Quale tra quelli elencati non rappresentano tratti distintivi della differenza tra uomo e donna: Caratteri del cranio più marcati e processo mastoideo più evidente nella donna. Aumento dimensionale della gabbia toracica nell’uomo per contenere polmoni più sviluppati. Uno scheletro meno robusto nella donna e un bacino più basso e largo. La distribuzione del pannicolo adiposo e della massa muscolare sono talmente differenti, che assumono per certi versi il significato di segnale sessuale, come il sovradimensionamento di natiche e mammelle tipico della nostra specie. Quali tra quelle elencate non è fa parte delle misure lineari assolute: Sono tutte corrette. Lunghezza. Altezza. Larghezza. La sezione dell'antropologia che studia le variazioni dimensionali dell'individuo in rapporto alla sua origine etnica, al sesso, all'età, allo stato fisico, alla condizione socioeconomica, allo stato di nutrizione e alla sua attività fisica prende il nome di: Antropometria. Bioantropologia. Antropologia culturale. Paleontologia. Quale disciplina applicata allo studio della paleoantropologia, permette di stimare, a partire dalla misurazione dei resti scheletrici e dei denti e dall'applicazione di opportune equazioni, quali fossero le dimensioni morfologiche degli Ominidi fossili: Bioantropologia. Paleontologia. Biostratigrafia. Antropolmetria. In antropometria il rapporto tra due misure viene definito: Indice. Morfotipo. Punto impari. Punto pari. I caratteri misurabili in antropometria possono essere: Quantitativi o classificabili. Solo quantitativi. Misurabili o qualitativi. Misurabili e qualitativi. I caratteri definiti misurabili e quantitativi sono. Colore degli occhi, la forma dei capelli, le proprietà biochimiche del sangue. Peso, la statura, le dimensioni della testa, la frequenza del respiro, la durata della vita. Peso, la statura, proprietà biochimiche del sangue. Frequenza del respiro, la durata della vita, la forma dei capelli. Quale tra quelle elencate è una dimensione somatometrica: Larghezza delle spalle. Larghezza biacromiale. Lunghezza braccio. Lunghezza totale. Le variabili dei caratteri legati all’ambiente seguono alcune regole; quale tra quelle elencate è corretta. Nelle aree geografiche più fredde sono presenti varietà morfologiche con arti più corti. Nelle aree geografiche più fredde sono presenti varietà morfologiche con arti più lunghi. Nelle aree geografiche più calde sono presenti varietà morfologiche con arti più corti. Nessuna opzione è corretta. Quali sono i tipi di stress subiti da un individuo che possono essere rilevati: Patologie muscolari e articolari, patologie nervose. Indicatori di stress cumulativi, associati a malattie specifiche, patologie muscolari. Indicatori di stress cumulativi, associati a malattie specifiche, indicatori di stress muscolare. Patologia dentale, indicatori di stress cumulativi, associati a malattie specifiche, stress episodici. Cosa permette di rilevare in un individuo il tipo di lavoro, di alimentazione e di adattamento all’ambiente circostante. Indici antropometrici. Non sono valutabili. Indici misurabili e qualitativi. Indicatori di stress. La valutazione dell’inserzione dei muscoli, delle modificazioni delle articolazioni e dei traumi rappresentano: Indicatori di stress episodici. Indicatori di stress funzionali. Indicatori di stress cumulativi. Indicatori di stress associati a malattie specifiche. La mortalità e disturbi di crescita rilevabili analizzando il dimorfismo sessuale, i disturbi nella crescita, gli indici di robustezza sono: Indicatori di stress episodici. Indicatori di stress funzionali. Indicatori di stress associati a malattie specifiche. Indicatori di stress cumulativi. Il motivo per cui in paleoantropologia lo studio dei denti è molto importante è riconducibili ad alcune loro caratteristiche ovvero: Non risentono di eventuali turbamenti dello sviluppo. Sono tutte corrette. Rivelano la composizione e consistenza degli alimenti utilizzati nella dieta dell’individuo. La variabilità. Il rapporto tra superficie (statura) e massa (peso), la forma del cranio, la porzione degli arti rispetto al tronco e la pigmentazione rappresentano: Indici di stress cumulativi. Indici di dimensioni antropometrici. Variabilità genotipica. Variabilità dei caratteri fisici legati all’ambiente. La specie il cui nome in latino significa "esploratore" o "pioniere" è: homo heidelbergensis. homo erectus. homo habilis. homo antecessor. I caratteri neanderthaliani tendono ad aumentare con il passare del tempo, lasciando ipotizzare una diretta discendenza tra heidelbergensis e neanderthal dovuta a: I flussi migratori. Le condizioni climatiche estreme che si sono verificate durante le glaciazioni. L’isolamento geografico. Un aumento delle temperature globali. |