CLIL1 - Didattica delle Microlingue
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Título del Test:![]() CLIL1 - Didattica delle Microlingue Descripción: Solo didattica delle microlingue Fecha de Creación: 2023/06/28 Categoría: Otros Número Preguntas: 20
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Per definire una microlingua è importante analizzare: le ambiguità semantiche della lingua. il luogo in cui si usa la lingua. l'ambiente da cui provengono i parlanti. gli aspetti testuali della lingua. Una microlingua scientifico-professionale è: utilizzabile in più settori sociali. un gergo un po’ più specialistico. una varietà di lingua. una lingua formale e letteraria. Il docente di microlingua deve: avere anche una laurea in discipline non linguistiche. avere una conoscenza specialistica della lingua. conoscere sia la lingua sia la disciplina non linguistica. frequentare corsi specialistici per l'insegnamento. L’allievo di microlingua deve: pretendere dal docente conoscenza in disciplina non linguistica. cercare una collaborazione costante con il docente. collaborare con la struttura scolastica nella quale impara. fornire materiali didattici e specialistici al docente. Se insegnata a scuola, nella didattica delle microlingue interagiscono: tutto il corpo docente di una classe. il preside e tutto il corpo docente. i docenti coinvolti nella didattica della lingua e della disciplina. allievi di lingua e allievi di disciplina. L’allievo di microlingua disciplinare non è: quasi mai disponibile a collaborare. ancora un professionista. sempre motivato. mai collaborativo. All'università un docente di microlingua risulta essere in posizione: collaborativa rispetto ai colleghi di lingue. asimmetrica rispetto agli allievi. conflittuale rispetto ai colleghi di disciplina. cooperativa rispetto alle problematiche della lingua. Il sillabo di microlingua deve essere: esaustivo di tutti i contenuti linguistici della microlingua insegnata. accreditabile nel programma scolastico. paragonabile a un corso universitario. coerente col livello linguistico in ingresso degli allievi. L’insegnamento microlinguistico deve: essere impermeabile alle variazioni sociali. attingere la lingua da più settori specialistici. elaborare i suoi curricoli con il mondo esterno. evolvere con le trasformazioni della lingua e dei gerghi. Nella didattica della microlingua l'input è: disciplinare. difficile. naturale. complesso. Il modulo di microlingua è: un nuovo modello di teoria glottodidattica. una realizzazione della didattica collaborativa. una parte della struttura dell'unità di apprendimento. un segmento dell'insieme dei contenuti di un curricolo. L'unità di acquisizione di microlingua non presenta sempre lo spazio per: globalità. riflessione. motivazione. analisi. Nelle microlingue disciplinari il rapporto collaborativo: risulta imperfetto. si realizza senza problemi. non si può verificare. pesa solo sul docente. Ogni singola area microlinguistica è caratterizzata da: approcci e metodi. sintassi e generi testuali. gerghi e gruppi sociali. metodologia e strategie. Nelle mete glottodidattiche si prevede di: sapere la grammatica. interpretare codici non verbali. interpretare ruoli sociali. sapere la cultura. I contenuti selezionati nel sillabo devono seguire: norme grammaticali. codici sociali. la realtà linguistica. criteri di semplificazione. Nell’unità di acquisizione delle microlingue relazionali: si parte sempre dalla comprensione di un testo. i testi appartengono tutti allo stesso genere. i testi ruotano intorno a un evento comunicativo. si trovano testi finalizzati alla conoscenza scientifica. Nell’unità di acquisizione di microlingua la fase di analisi prevede la riflessione sulle caratteristiche: retoriche. professionali. culturali. sociali. Nelle microlingue la fase di verifica e di valutazione sono di tipo: operativo. scientifico. qualitativo. quantitativo. Un fenomeno tipico delle microlingue è: la semplificazione della testualità. l'uso del congiuntivo. l'utilizzo dei pronomi personali. l’elisione di elementi frasali. |