Clinica parziale 21-30
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Título del Test:![]() Clinica parziale 21-30 Descripción: clinica aprziale 21-30 |




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Ai fini di un colloquio clinico: I familiari del paziente non rappresentano mai una fonte di informazioni attendibile. Lo psicologo può ricorrere ad altre fonti di informazione per carenza di dati raccolti o per necessità. Lo psicologo non ricorre mai ad altre fonti di informazione. Lo psicologo vede sempre i parenti del paziente senza il suo consenso. In un colloquio clinico: Tra le funzioni cognitive valutabili ci sono il livello di coscienza e consapevolezza e la capacità di giudizio. La qualità dell'alleanza diagnostica è una variabile che non agisce nella conduzione del colloquio. La modalità di interazione del paziente è una variabile che non agisce nella conduzione del colloquio. Il funzionamento emotivo non è valutabile. Durante un colloquio clinico: È preferibile che il clinico si soffermi solo sugli aspetti concreti. Le domande aperte non contengono elementi che possono orientare la reazione del paziente. È preferibile che il clinico indaghi solo emozioni e affetti, e non eventi concreti o episodi relazionali. Le domande chiuse danno al paziente la possibilità di esprimersi ampiamente. L'atteggiamento dello Psicologo. Si costituisce a partire da una valutazione conscia di ogni oggetto o evento e si manifesta nel comportamento verso di esso. Prescinde sempre da componenti inconsce. Si costituisce a partire da una valutazione inconscia di ogni oggetto o evento e si manifesta nel comportamento verso di esso. Si costituisce a partire da una valutazione conscia e inconscia di ogni oggetto o evento e si manifesta nel comportamento verso di esso. L'atteggiamento dello psicologo: Non necessita della tecnica dell'attenzione fluttuante. Non è influenzato dall'empatia. È costituito solo in minima parte dal silenzio. Riflette il tipo di rappresentazioni di oggetti o eventi e si manifesta nel comportamento verso di essi. Il setting: È l'insieme delle condizioni che delimitano, ospitano e sostengono l'intervento psicologico. Non assume una connotazione mentale. Non include la costanza degli incontri. Riguarda solo la definizione dello spazio e del tempo degli incontri. Il setting: Rappresenta solo il contenitore mentale dell'intervento psicologico. È la porzione spazio-temporale dell'intervento psicologico. Rende possibile l'azione dello psicologo perché contiene fisicamente i soggetti coinvolti e perché stabilisce una relazione che si fonda su regole e procedure. È il contenitore materiale dell'intervento psicologico. Il setting: È cornice e territorio dell'intervento psicologico. È il semplice contenitore dell'intervento clinico. Indica solo la dimensione strutturale su cui si fonda l'intervento psicologico. Avvia un intervento asettico e neutrale. Durante un colloquio clinico: Il clinico pone più attenzione alle caratteristiche fisiche del paziente piuttosto che ai suoi comportamenti non verbali. Si dovrebbe sempre rispondere alle domande del paziente, senza analizzarne le implicazioni. Il silenzio rappresenta l'interruzione di un colloquio. Si presta attenzione non solo all'argomento scelto ma anche al registro utilizzato (cognitivo o emotivo). Quali tra le seguenti affermazioni è corretta: Nell'intervista si favorisce un processo di scambio tra due soggetti. Il colloquio richiede l'uso di domande mirate e con gradi diversi di strutturazione dell'incontro. Nell'intervista la libertà espressiva dei soggetti è minore, nel colloquio si ha più ampia flessibilità. L'intervista intende esplorare il problema dal punto di vista del soggetto. L'Adult Attachment Interview: Non indaga lo stile narrativo dell'intervistato. Valuta i fatti realmente occorsi più che le modalità con le quali l'adulto concettualizza oggi i legami di attaccamento. Ha lo scopo di classificare i "meccanismi di difesa" in soggetti con età superiore ai 16 anni. È composta da 18 domande che indagano l'esperienza vissuta dall'intervistato con le principali figure di riferimento dell'infanzia (tendenzialmente i genitori). Quale, tra le seguenti affermazioni, è corretta: L'intervista non strutturata permette di indirizzare la ricerca verso aree nuove e di esaminare più a fondo aspetti di un determinato fenomeno. Nelle interviste semi-strutturate l'intervistatore pone domande prestabilite rispettandone rigorosamente la successione. L'intervista non strutturata limita al massimo l'autonomia dell'intervistatore. Nelle interviste strutturate l'intervistatore pone un certo numero di domande specifiche, ma può decidere di porne anche altre. Quale, tra le seguenti affermazioni, è corretta: Il colloquio è centrato sull'interazione. L'intervista si focalizza sul processo interattivo. Il colloquio prevede domande chiuse. Il colloquio si focalizza sul processo conoscitivo. Quali, tra le seguenti affermazioni, è corretta: Nella prima metà del Novecento al test attitudinale si sostituisce il test individuale. Nella prima metà del Novecento vi è una scarsa diffusione di test. Il risultato del test ha un valore esplicativo e non descrittivo. I test psicologici nascono come strumento di studio della psicologia differenziale tra gli individui e diventano utili anche alla psicologia clinica individuale. Quale, tra le seguenti affermazioni, è corretta: I metodi proiettivi si caratterizzano per la presentazione di stimoli poco strutturati o ambigui. I test di sviluppo valutano capacità umane da cui si può inferire il livello di intelligenza di una persona. I test di intelligenza si rivolgono a soggetti in età evolutiva e si propongono di rilevare e misurare lo svilupparsi di alcune funzioni e abilità. I test di sviluppo derivano da specifiche teorie sul funzionamento intellettivo. I test psicologici: Sono misure soggettive di un campione di comportamento. Nascono come strumento di studio della psicoterapia. Non possono essere utilizzati in funzione di una psicodiagnosi. È uno degli strumenti che lo psicologo ha a disposizione, ma è opportuno integrarlo con altri (es. colloquio, osservazione). L'alleanza diagnostica: Non inficia sulla raccolta dei dati di un paziente sottoposto ad un test. Prevede un obiettivo a lungo termine e ampio. È equiparabile all'alleanza terapeutica. È temporanea ed ha un obiettivo a breve termine e circoscritto. La diagnosi testologica: Non è finalizzata all'indicazione di uno specifico trattamento. Considera il test uno strumento che fornisce indicatori sicuri di psicopatologia. È sovrapponibile alla diagnosi psicologica. Serve a valutare quantitativamente e qualitativamente le condizioni momentanee o durevoli del funzionamento psichico (sia normale che patologico). Nel corso di una diagnosi testologica, i "non test factors": Sono quelle variabili estranee al risultato ma non al compito. Includono i comportamenti osservati del paziente. Non includono la relazione che il paziente ha con il clinico. Riguardano quegli elementi che dipendono dalle caratteristiche specifiche dello strumento utilizzato. La restituzione della diagnosi al paziente: È una comunicazione semplicistica dei risultati delle operazioni svolte. Può essere prevalentemente identificatoria o disidentificatoria. È standardizzata, prescinde dai test utilizzati nel momento diagnostico e dal tipo di paziente. Non assume un valore terapeutico in sé e non facilita l'inizio di un trattamento. Una diagnosi testologica: Prevede che il test come una diagnosi di tipo medico. Prevede, di preferenza, l'uso di un singolo test, piuttosto che di una batteria di test. Costituisce una via breve e veloce per conoscere il paziente. Non è una raccolta di informazioni passiva ma un processo attivo. Nella stesura di una relazione diagnostica: È preferibile un linguaggio tecnico più che uno stile discorsivo. Non è necessario che l'esaminatore fornisca un elenco completo dei test somministrati. Non occorre prestare attenzione allo stile redazionale. Il linguaggio deve essere chiaro e conciso. La Wechsler Adult Intelligence Scale-Revised (WAIS-R): Rappresenta uno degli strumenti più completi per la valutazione del quoziente intellettivo. È un test composto da domande a risposta aperta. Non comprende scale di performance. È un test di personalità. La Wechsler Intelligence Scale for Children Quarta Edizione (WISC-IV): È un test per valutare le caratteristiche di personalità. È un test per valutare le capacità cognitive dei bambini di età compresa tra i 6 anni e 0 mesi e i 16 anni e 11 mesi. Non comprende un sub-test "Vocabolario". Attribuisce al fattore tempo un'importanza maggiore rispetto alla versione precedente. Il test "Matrici Progressive": Può essere considerato un test di intelligenza nel vero senso del termine. Non prevede un tempo di somministrazione. Ne esiste una sola versione. Può essere utilizzato per definire il grado di osservazione o la chiarezza di pensiero di un soggetto. Il "Minnesota Multiphasic Personality Inventory - Adolescent" (MMPI-A): Non consente una diagnosi psicologica e psicopatologica. Permette di ottenere migliori risultati con adolescenti per la diagnosi psicologica e psicopatologica. Non presenta somiglianze con il MMPI-2. Non prevede una versione computerizzata. Lo "Psychological Treatment Inventory" (PTI): Non è finalizzato all'assessment e alla pianificazione del trattamento. Non include aspetti etero-valutativi. È un test di intelligenza. È uno strumento di valutazione multidimensionale studiato per adattarsi a diverse finalità di ricerca e applicative. Il "Millon Clinical Multiaxial Inventory-III" (MCMI-III): È un test di intelligenza. La sua struttura coincide con quella del PDM. È fondato su una teoria dinamica della personalità. È un inventario self-report composto da 175 item con sistema di risposta dicotomica (Vero/Falso). La proiezione: Non viene utilizzato in ambito testistico per lo studio della personalità. È un termine introdotto da Frank (1939). Non rappresenta un meccanismo che aiuta a costruire il mondo esterno. È un meccanismo di difesa. Le "favole della Düss": È un reattivo costituito da dieci piccole storie che il soggetto deve completare. È un test di intelligenza. Può essere somministrato agli adulti. È un test di personalità. Quale, tra le seguenti affermazioni, è corretta: Le tecniche proiettive grafiche si basano sul disegno. Le tecniche proiettive strutturali si basano sul racconto di storie. Il test di Rorschach è un test narrativo o di contenuto. Le "Blacky Pictures" misurano la motivazione dei bambini durante la prima infanzia. |