DIRITTO BANCARIO ECAMPUS
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Título del Test:![]() DIRITTO BANCARIO ECAMPUS Descripción: LEZ 1-20 |




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Il sistema finanziario consente nella maggior parte dei casi: il trasferimento del risparmio dalle imprese alle banche. il trasferimento del risparmio delle famiglie alle imprese. il trasferimento di beni di consumo alle famiglie. il trasferimento del risparmio dalle imprese alle famiglie. La funzione di trasformazione delle scadenze è svolta. dalle imprese. dai risparmiatori. dalle banche. da nessuno. Le banche, in funzione del carattere monetario delle loro passività e dell’attività di prestito svolta, sono in grado di: emettere moneta. ridurre la moneta in circolazione. non aumentare e non ridurre la moneta in circolazione. aumentare la moneta in circolazione. Rispetto al sistema in cui i risparmiatori direttamente offrono alle imprese i prestiti, nelle operazioni di finanziamento delle banche i costi di transazione: diminuiscono. aumentano e poi diminuiscono. non aumentano e non diminuiscono. aumentano. La banca raccoglie risorse mediante i depositi tipicamente rimborsabili: a vista. con garanzia. non prima di un anno. solo con assegno. Le risorse acquisite dalla banca vengono cedute: con contratti di deposito. con contratti di credito. senza contratto. con contratti di debito. Le banche possono utilizzare le risorse dei risparmiatori anche per acquisire. obbligazioni o azioni emesse dalle imprese che non sono costituite in società. obbligazioni ma non azioni emesse dalle imprese che sono costituite in società. obbligazioni o azioni emesse dalle imprese che sono costituite in società. obbligazioni o azioni emesse dagli enti pubblici. Con il contratto di deposito a vista. il denaro dato in deposito verrà restituito dopo un anno. il denaro dato in deposito può essere richiesto in qualsiasi momento. il denaro dato in deposito verrà restituito a scadenza con un interesse. il denaro dato in deposito non può essere richiesto prima di tre mesi. Con i contratti di deposito le banche consentono ai risparmiatori un investimento. ad alto rischio. certo e liquido per far fronteggiare alla banca in qualsiasi momento futuro esigenze di consumo. certo e liquido per fronteggiare in qualsiasi momento futuro esigenze di consumo. liquido ma incerto per fronteggiare in qualsiasi momento futuro esigenze di consumo. Le banche come acquisiscono risorse finanziarie?. Con la trasformazione delle scadenze. Con i contratti di credito. Con il deposito bancario e i contratti di credito. Con il deposito bancario. In Italia a far data dalla legge del 1936 vigeva: un principio di specializzazione temporale degli intermediari e un principio di separazione tra banca e industria. un principio di separazione tra banca e industria ma non un principio di specializzazione temporale degli intermediari. un principio di specializzazione temporale degli intermediari e un principio di unione tra banca e industria. un principio di specializzazione dell’industria. La banca mista tedesca è un modello di banca: autorizzata all’esercizio del credito e non alla raccolta del risparmio. autorizzata alla raccolta del risparmio presso il pubblico e non all’esercizio del credito. che esercita solo servizi di investimento. universale che costituisce un rapporto di lunga durata con le imprese che finanzia in quanto acquisisce in esse partecipazioni rilevanti. Le imprese per collocare i propri titoli sui mercati si avvalgono di: intermediari. amministratori. creditori. risparmiatori. I sistemi mercato-centrici. presentano mercati finanziari dove le imprese vendono i propri prodotti di consumo. presentano mercati finanziari mediante i quali le imprese non possono reperire risorse economiche necessarie per far sviluppare la propria attività. si distinguono per la prevalenza dell’intermediazione bancaria come strumento che consente l’afflusso di risorse al sistema economico. presentano mercati finanziari sofisticati mediante i quali le imprese reperiscono risorse economiche necessarie per far sviluppare la propria attività. Nei mercati finanziari il rischio dell’insolvenza del soggetto che ha ricevuto le risorse economiche direttamente dai risparmiatori rimane a carico: del risparmiatore. dell’intermediario. dell’impresa. della banca. Tra gli intermediari che finanziano le imprese, il settore pubblico e altri soggetti rivestono un posto preminente: le banche. le Borse valori. i risparmiatori. i titoli di Stato. Nel 1936 per principio di specializzazione temporale degli intermediari si intende. una distinzione fra aziende di credito che non possono operare nel breve termine e istituti di credito speciale, caratterizzati da un’operatività nel breve e medio termine. una distinzione fra aziende di credito che possono operare nel breve termine e istituti di credito speciale, caratterizzati da un’operatività nel medio-lungo termine. una distinzione fra aziende di credito che possono operare nel lungo termine e istituti di credito speciale, caratterizzati da un’operatività nel breve termine. una distinzione fra aziende di credito che possono operare nel lungo termine e istituti di credito speciale, caratterizzati da un’operatività nel medio termine. I sistemi banco-centrici. si distinguono per la prevalenza dell’intermediazione bancaria come strumento che consente solo in determinati periodi l’afflusso di risorse al sistema economico. presentano mercati finanziari mediante i quali le imprese reperiscono risorse economiche necessarie per far sviluppare la propria attività. si distinguono per la prevalenza dell’intermediazione bancaria come strumento che consente l’afflusso di risorse al sistema economico. presentano mercati finanziari mediante i quali le imprese non possono sempre reperire risorse economiche necessarie per far sviluppare la propria attività. I modelli di banca adottati nei sistemi finanziari sono: banca commerciale e banca artigianale. banca commerciale e banca universale. banca commerciale e banca industriale. banca artigianale e banca universale. Con la L. n. 52 del 1996, che ha recepito la direttiva 93/22/CEE, nell’ ordinamento italiano. è stata affermata la separazione tra banca e industria. le banche non possono operare in Borsa. le banche non possono intrattenere rapporti con le imprese. è stato abrogato il divieto alle banche di operare in Borsa. L’art. 1 della legge bancaria del 1936 definisce l’attività bancaria. come una funzione di interesse pubblico. come una funzione di interesse degli amministratori. come una funzione di interesse privato. come una funzione di interesse pubblico e privato. Il cambiavalute guadagnava: offrendo il servizio di cambiare le valute estere in quelle locali, nel rimborsare con interessi i depositi e nel finanziare le operazioni commerciali investendo i propri soldi e non quelli dei depositanti. offrendo il servizio di cambiare le valute estere in quelle locali, nel non rimborsare con interessi i depositi e nel finanziare le operazioni commerciali investendo i propri soldi e quelli dei depositanti. offrendo il servizio di cambiare le valute estere in quelle locali, nel rimborsare con interessi i depositi ma non nel finanziare le operazioni commerciali investendo i propri soldi e quelli dei depositanti. offrendo il servizio di cambiare le valute estere in quelle locali, nel rimborsare con interessi i depositi e nel finanziare le operazioni commerciali investendo i propri soldi e quelli dei depositanti. La funzione dell’ attività bancaria nei tempi antichi era di: solo concessione di prestiti. solo custodia del denaro. custodia del denaro e di concessione di prestiti. nessuna delle risposte indicate. Nell’Ottocento la banca di deposito. nelle operazioni di credito non diede impulso alle operazioni come lo sconto di cambiali, le aperture di credito in conto corrente, le anticipazioni sui titoli, i mutui ipotecari. arricchì la raccolta con l’ampliamento dei depositi e incrementò le operazioni di credito principalmente al piccolo commercio. raccoglieva risparmi solo nella forma di deposito e poi li offriva per prestazioni di credito, servizi di pagamento e investimenti nel capitale delle imprese. era un intermediario che investiva solo in titoli emessi dalle imprese utilizzando il denaro dei risparmiatori o altre risorse finanziarie. L’art. 1 della Legge del 1936 individua la nozione di banca. riferendosi alle operazioni più importanti che compie. non riferendosi alle singole operazioni che compie ma alla complessiva attività che svolge. riferendosi ai servizi di pagamento. riferendosi alle singole operazioni che compie e non alla complessiva attività che svolge. Nell’Ottocento la banca universale. raccoglieva risparmi solo nella forma di deposito e poi li offriva per prestazioni di credito, servizi di pagamento e investimenti nel capitale delle imprese. era un intermediario che non concedeva prestiti o investiva in titoli emessi dalle imprese utilizzando il denaro dei risparmiatori o altre risorse finanziarie. nelle operazioni di credito diede impulso alle operazioni come lo sconto di cambiali, le aperture di credito in conto corrente, le anticipazioni sui titoli, i mutui ipotecari. arricchì la raccolta con l’ampliamento dei depositi e incrementò le operazioni di credito principalmente al piccolo commercio. Quali furono i modelli di banca che nell’Ottocento si affermarono?. crediti mobiliari, banche universali, banche di credito. crediti immobiliari, banche universali, banche di deposito. crediti mobiliari, banche locali, banche di deposito. crediti mobiliari, banche universali, banche di deposito. La Banca d'Italia iniziò a emettere cartamoneta nel: 1936. 1926. 1929. 1893. Nell'Ottocento il Credito Mobiliare. raccoglieva risparmi solo nella forma di deposito e poi li offriva per prestazioni di credito, servizi di pagamento e investimenti nel capitale delle imprese. era un intermediario che concedeva prestiti o investiva in titoli emessi dalle imprese utilizzando il denaro dei risparmiatori o altre risorse finanziarie. arricchì la raccolta con l’ampliamento dei depositi e incrementò le operazioni di credito principalmente al piccolo commercio. era un intermediario che non concedeva prestiti. Quanti Istituti alla fine dell’Ottocento potevano emettere in Italia cartamoneta?. 8. 6. 4. 5. Mediobanca: ha finanziato attività industriali sottoscrivendo obbligazioni e acquisendo partecipazioni nel capitale delle imprese. non ha finanziato attività industriali. non ha detenuto pacchetti azionari in grandi gruppi industriali. non è stata in grado di contribuire alla riorganizzazione aziendale del nostro sistema economico. L’IMI. non emetteva obbligazioni per finanziarsi. esercitava credito solo a medio termine. esercitava credito a medio e a lungo termine. non acquistava azioni di imprese industriali. Mediobanca fu istituita nel. 1928. 1950. 1933. 1946. A seguito della “legge Amato” le banche pubbliche hanno assunto la forma di. società per azioni. enti pubblici. imprese artigiane. società di persone. Alla fine dell’Ottocento esistevano. solo banche private di piccole dimensioni. banche private di notevoli dimensioni. banche che non acquisivano partecipazioni al capitale dell’imprese industriali. banche che non svolgevano attività finanziarie. Gli istituti di credito speciale erano sottratti alla gran parte delle disposizioni di vigilanza contenute nella legge bancaria del. 1926. 1936. 1913. 1993. Gli istituti di credito speciale al tempo della legge bancaria del 1936. erogavano credito in genere a breve termine a determinarti settori economici. per lo più erano società per azioni. erogavano credito in genere a medio e lungo termine a determinarti settori economici. per lo più non erano enti pubblici. La privatizzazione del nostro sistema creditizio ha avuto origine. non ha mai avuto origine. alla metà dell’Ottocento. agli inizi degli anni Novanta. verso la metà degli anni Novanta. Il credito mobiliare nei primi anni del Novecento. cominciò a rappresentare una parte molto importante dell’attività bancaria per corretta gestione e regolarità. cessò di esistere nell’ambito dell’attività bancaria. rappresentò una parte molto molto importante dell’attività bancaria, diversamente dal secolo precedente. cominciò a rappresentare una parte molto marginale dell’attività bancaria a causa di errori gestionali e irregolarità. Sul finire del 1992. si è andato via via sempre più sviluppando il modello di banca universale. le banche commerciali non hanno esercitato il credito. le banche commerciali hanno cominciato ad esercitare il credito a breve termine. si è andato via via sempre più sviluppando il modello di banca speciale. Ai sensi dell’art. 159 TUB nei casi di provvedimenti attribuiti alla competenza delle regioni. la Banca d’Italia esprime, a fini di vigilanza, un parere vincolante. la Banca d’Italia esprime, a fini di vigilanza, un parere non vincolante. la Banca d’Italia esprime un parere se consultata. la Banca d’Italia non esprime alcun parere. A sensi dell’art. 47 della Costituzione: la Repubblica disciplina e coordina ma non controlla l'esercizio del credito. la Repubblica non disciplina ma coordina e controlla l'esercizio del credito. la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme. la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in alcune sue forme. I Trattati istitutivi dell’UE sono: atti emanati dalle istituzioni europee costituenti il diritto derivato. raccomandazioni delle istituzioni europee. fonti non vincolanti. fonti di primo grado dell’ordinamento giuridico dell’Unione europea. Le direttive emanate dalle istituzioni dell’Unione europea sono atti legislativi: definiti raccomandazioni. indirizzati a singoli individui o Stati membri e sono obbligatori in tutti i loro elementi. indirizzati solo agli Stati membri e non sono obbligatori in tutti i loro elementi in quanto vincolano i destinatari solo riguardo il risultato da raggiungere lasciando alla loro discrezione la scelta della forma e dei mezzi. di portata generale, obbligatori in tutti i loro elementi e direttamente applicabili. Le fonti secondarie sono: atti legislativi. atti amministrativi che hanno forza giuridica ma sono subordinati alla legge ordinaria. regolamenti emanati dalle istituzioni dell’Unione europea. Trattati dell’UE. Le decisioni emanate dalle istituzioni dell’Unione europea sono atti legislativi: indirizzati a singoli individui o Stati membri e sono obbligatori in tutti i loro elementi. di portata generale, obbligatori in tutti i loro elementi e direttamente applicabili. indirizzati solo agli Stati membri e non sono obbligatori in tutti i loro elementi in quanto vincolano i destinatari solo riguardo il risultato da raggiungere lasciando alla loro discrezione la scelta della forma e dei mezzi. che esprimono pareri. Secondo quanto previsto dal TUB in Italia possono svolgere attività bancaria: le banche nazionali, le banche comunitarie ma non le banche extracomunitarie. solo le banche nazionali. le banche nazionali e alcune banche comunitarie. le banche nazionali, le banche comunitarie e le banche extracomunitarie. Le Regioni ordinarie hanno competenza legislativa regionale concorrente in materia di: enti di credito fondiario ma non agrario a carattere regionale. enti di credito fondiario e agrario a carattere statale. casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere statale. casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale. Ai sensi dell’art. 4 del TUB la Banca d’Italia: impartisce istruzioni e non adotta i provvedimenti di carattere particolare di sua competenza. impartisce istruzioni e adotta i provvedimenti di carattere particolare di sua competenza. non determina i principi e i criteri dell’attività di vigilanza. determina e non rende pubblici previamente i principi e i criteri dell’attività di vigilanza. Le norme bancarie uniformi sono: condizioni generali di contratto praticate dalle banche in modo uniforme solo con i propri dipendenti. condizioni generali di contratto praticate dalle banche in modo uniforme con i propri clienti. condizioni particolari di contratto praticate da alcune banche in modo uniforme con i propri clienti. condizioni generali di contratto praticate dalle banche in modo non uniforme con i propri clienti. Le obbligazioni bancarie. sono solo titoli di deposito nominativi. sono strumenti finanziari simili alle partecipazioni. sono obbligazioni, anche convertibili, nominative o al portatore. non vincolano la banca che li ha emessi al rimborso del capitale e degli interessi. Le norme di vigilanza della Banca d’Italia prevedono che la durata media di ogni emissione di obbligazioni bancarie: non possa essere inferiore a 18 mesi. non possa essere inferiore a 6 mesi. non possa essere inferiore a 12 mesi. non possa essere inferiore a 24 mesi. Gli strumenti finanziari ibridi sono: prestiti a cui fanno ricorso le banche e ciò comporta una minore solidità patrimoniale. prestiti a cui fanno ricorso le banche ogni cinque anni. prestiti a cui fanno ricorso le banche e prevedono un rendimento e restituzione del capitale subordinati all’andamento economico della banca. prestiti a cui fanno ricorso le banche e prevedono la restituzione del capitale senza rendimento. I covered bond, sono: obbligazioni bancarie garantite. obbligazioni bancarie non garantite. obbligazioni di società di persone. prestiti erogati dalle banche. Ai sensi dell’art. 12 comma 1 del TUB. le banche, in qualunque forma costituite, possono emettere solo obbligazioni al portatore. le banche, in qualunque forma costituite, non possono emettere obbligazioni. le banche, in qualunque forma costituite, possono emettere obbligazioni, anche convertibili, nominative ma non al portatore. le banche, in qualunque forma costituite, possono emettere obbligazioni, anche convertibili, nominative o al portatore. I certificati di deposito: sono titoli di credito emessi dalle banche. non sono né titoli di debito né titoli di credito. sono titoli di debito emessi dalle banche. sono titoli di debito emessi dal depositante. Con il conto corrente bancario : il correntista non può disporre delle somme risultanti a suo credito. il correntista può disporre in tempi prestabiliti delle somme risultanti a suo credito. il correntista può disporre in qualsiasi momento delle somme risultanti a suo credito. il correntista può disporre a discrezione della banca delle somme risultanti a suo credito. Nel deposito bancario è previsto che : la banca non paghi alcun corrispettivo al depositante. del bene. la banca paghi un corrispettivo al depositante per aver potuto godere della disponibilità del bene. la banca paghi un corrispettivo al depositante solo se non ha potuto godere della disponibilità del bene. Il modello organizzativo della banca, così come previsto dal TUB è di tipo: complesso. semplice. universale. particolare. I certificati di deposito. scadono in sei mesi. consentono il pagamento di interessi e il rimborso del capitale alla scadenza. la banca riceve, in cambio della somma investita, un certificato “virtuale”. consentono il rimborso del capitale alla scadenza ma non il pagamento degli interessi. Nell’anticipazione bancaria se il valore della garanzia diminuisce almeno di un decimo: la banca può chiedere un supplemento di garanzia. la banca procede direttamente alla vendita delle cose pignorate. la banca, dopo un anno, recede dal contratto. la banca restituisce le cose pignorate. Il tasso di interesse applicato all’operazione di risconto è: uguale rispetto all’operazione di sconto. non applicato. maggiore rispetto all’operazione di sconto in quanto il rischio è superiore. inferiore rispetto all’operazione di sconto in quanto il rischio è minore. Il risconto è : l’operazione con la quale la banca si impegna a pagare un corrispettivo a una banca maggiore solo se ha potuto godere della disponibilità del bene. l’operazione con la quale la banca si obbliga a tenere a disposizione di altra banca una somma di denaro. l’operazione con la quale la banca non può disporre delle somme risultanti a suo credito. l’operazione con la quale la banca sconta a sua volta il credito scontato presso altra banca maggiore. Il TUB all’art. 10: non contiene una espressione relativa all’esercizio del credito. contiene una espressione dettagliata di esercizio del credito. contiene una espressione generica di esercizio del credito. non contiene una espressione relativa alla raccolta del risparmio. Con il contratto di mutuo: Il mutuatario si impegna a restituire alla scadenza prestabilita solo una parte della somma di denaro più il corrispettivo che corrisponde agli interessi applicati dalla banca. Il mutuatario si impegna a restituire alla scadenza prestabilita la somma di denaro ma non corrisponde interessi. Il mutuatario si impegna a restituire alla scadenza prestabilita la somma di denaro più il corrispettivo che corrisponde agli interessi applicati dalla banca. Il mutuatario non si impegna a restituire alla scadenza prestabilita la somma di denaro. L'apertura di credito bancario è il contratto con il quale: la banca si obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte una somma di denaro per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato. la banca non si obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte una somma di denaro. il clientesi impegna a pagare un corrispettivo alla banca solo se non ha potuto godere della somma di denaro messa a disposizione. il cliente si impegna a restituire entro un anno la somma di denaro messa a disposizione dalla banca. L’anticipazione bancaria propria prevede che la banca. può sempre disporre delle cose date in pegno. non può disporre delle cose date in pegno e deve restituirle alla scadenza del contratto se ha rilasciato un documento nel quale sono individuate le cose stesse. non può disporre delle cose date in pegno e deve restituirle tre mesi dopo la scadenza del contratto. non può disporre delle cose date in pegno e deve restituirle prima che il contratto sia scaduto. L’anticipazione bancaria può essere: semplice e complessa. corretta e scorretta. concreta e astratta. propria e impropria. L’anticipazione bancaria. non è un credito che la banca concede al cliente. è un credito che la banca concede al cliente dietro garanzia di un pegno su titoli o merci. è un credito che il cliente concede alla banca. è un credito che la banca concede al creditore del depositante. Lo sconto bancario è il contratto con il quale: il cliente, previa deduzione dell’interesse, anticipa alla banca l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto. la banca, previa deduzione dell’interesse, anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto. il cliente può disporre a discrezione della banca delle somme risultanti a suo credito. il cliente non può disporre delle somme risultanti a suo credito. Le banche. non esercitano attività di gestione di fondi comuni di investimento. sono società di gestione del risparmio. esercitano attività assicurativa sulla vita. esercitano attività assicurativa contro i danni. Il leasing finanziario. è un contratto che si conclude con la restituzione del bene o l’estensione del contratto. è una locazione finanziaria senza opzione di acquisto alla scadenza del contratto. è una locazione finanziaria con opzione di acquisto alla scadenza del contratto. non è una locazione finanziaria. La banca ai sensi dell’art. 10 del TUB. non ha carattere d‘impresa. esercita attività connesse o strumentali. esercita attività non previste dalla legge. non esercita attività strumentali. Alle banche. la legge non preclude l’esercizio di attività coperte da riserve che non includono le banche. sono riconducibili solo quelle attività espressamente previste all’art. 10 commi 1 e 3 del TUB. è preclusa la possibilità di operare in tutti i settori dell’intermediazione finanziaria. la legge riserva anche l’esercizio di altre attività oltre a quelle espressamente previste all’art. 10 commi 1 e 3 del TUB. La banca italiana con la creazione del mercato unico bancario nel 1993. può operare in pochi settori dell’intermediazione finanziaria. è divenuta banca universale. non può operare nell’intermediazione mobiliare. non può operare nei settori dell’intermediazione finanziaria. Le operazioni finanziarie. non attuano trasferimento di denaro. hanno un elemento finanziario consistente nel pagamento del prezzo. si realizzano mediante prestazione e controprestazione le quali attuano trasferimento di denaro. hanno ad oggetto beni cioè cose che possono formare oggetto di diritti. I servizi di pagamento. sono rappresentati dalla prestazione da parte della banca di una attività per conto del cliente dietro un corrispettivo per il servizio offerto. sono rappresentati dalla prestazione da parte della banca di una attività per conto del cliente che non consente di depositare e prelevare dal conto ma solo di eseguire bonifici. non sono da ricondurre ad attività finanziarie perché non consentono il trasferimento del denaro. sono rappresentati dalla prestazione da parte della banca di una attività per conto del cliente che consente di effettuare operazioni di pagamento ma non consente di fare rimesse di denaro. Non rientrano tra le operazioni riconducibili alle attività finanziarie secondo quanto previsto dal TUF. l’esecuzione di ordini per conto della clientela. la consulenza in materia di investimenti. la gestione di portafogli. la negoziazione per conto altrui. Il leasing finanziario è disciplinato nel nostro ordinamento. dall’’art. 15, comma 139, della L. 128/2019. dall’’art. 2, comma 146, della L. 126/2018. dall’’art. 1, comma 136, della L. 124/2017. dall’’art. 16, comma 136, della L. 122/2015. Con il contratto di leasing operativo. il rischio dell’obsolescenza ricade sull’utilizzatore. il rischio dell’obsolescenza ricade sul fornitore. il soggetto che riceve il bene non paga alcun canone. l’utilizzatore al termine del contratto può scegliere di restituire il bene o di prolungare il contratto e continuare ad utilizzare il bene senza il pagamento del canone. Possiamo intendere per attività strumentale. i servizi informatici per la gestione dell’attività propria della banca. le attività che sono elencate nella normativa di riferimento. quelle che non sono correlate con l’attività principale della banca. le attività finanziarie. Il contratto di cassetta di sicurezza. prevede la concessione dell’utilizzo di una cassetta da parte del cliente ma non per custodirvi i propri beni. prevede che la banca garantisca al cliente una prestazione accessoria sfruttando pienamente la propria organizzazione. è un’attività strumentale esercitata dalla banca. non è un’attività connessa esercitata dalla banca. Le attività connesse e strumentali. non sono attività finanziarie. non possono essere esercitate dalle banche se tali attività sono correlate all’attività principale. non possono essere esercitate dalle banche se tali attività rivestono un‘importanza inferiore rispetto alle attività finanziarie. non possono essere esercitate dalle banche. La gestione degli immobili da parte delle banche può essere effettuata per quegli immobili. acquisiti non per il recupero crediti. che non sono al servizio dell’attività principale cioè in funzione strumentale. da dare in locazione ai clienti. destinati in tutto o in parte all’esercizio dell’attività propria della banca. Tra le attività strumentali si annovera: la custodia e l’amministrazione di valori mobiliari. la locazione di cassette di sicurezza. i servizi di informazione commerciale. la gestione di immobili ad uso funzionale all’attività prevalente. Le attività strumentali. non hanno natura servente rispetto alle attività principali. sono esercitate all’interno degli istituti bancari per fornire ad esempio un servizio collegato con l’attività finanziaria. non sono attività accessorie rispetto a quelle istituzionali. non risultano essere una parte marginale rispetto alle attività istituzionali. Tra le attività connesse menzionate nel TUB si annovera. le altre attività non finanziarie con carattere ausiliario dell’attività bancaria. la gestione di immobili ad uso funzionale all’attività prevalente. la custodia e l’amministrazione di valori mobiliari. i servizi informatici per la gestione dell’attività propria della banca. Un’attività connessa della banca può ritenersi tale quando. presenta un nesso di complementarietà con l’attività bancaria. viene esercitata non mediante la struttura e le competenze usate ai fini dell’attività principale. non presenta un nesso di complementarietà con l’attività bancaria. il legame di connessione è di tipo ausiliario. Le banche non possono esercitare attività. finanziarie o commerciali. connesse. che non siano finanziarie. strumentali e industriali. Ai sensi dell’art. 10 commi 3 e 4 del TUB alle banche sono riservate attività. connesse e strumentali. finanziarie e commerciali. industriali e commerciali. strumentali e industriali. Ai sensi dell’art. 13 del TUB la Banca d’Italia iscrive in un apposito albo. solo le banche italiane. le banche italiane e le succursali in Italia di banche extracomunitarie, nonché le succursali delle banche comunitarie stabilite nel territorio della Repubblica. solo le banche italiane e le succursali delle banche comunitarie. solo le banche italiane e le succursali di banche extracomunitarie. Le società quotate hanno la possibilità di: emettere obbligazioni con un limite di ammontare. emettere obbligazioni senza alcun limite di ammontare. emettere obbligazioni entro un limite di 1000 euro. emettere obbligazioni entro un limite di 5000 euro. Con l’espressione “raccolta a vista” si fa riferimento all’ipotesi in cui la banca acquisisce disponibilità finanziarie attraverso contratti in virtù dei quali insiste in capo alla banca: un diritto a detenere le somme depositate e a non restituirle in qualsiasi momento ma solo in certi periodi dell’anno solare. un obbligo di restituzione delle somme depositate solo entro il 15 di ogni mese e senza alcun preavviso o comunque con un preavviso molto breve. un obbligo di restituzione delle somme depositate con un preavviso di due mesi. un obbligo di restituzione delle somme depositate in qualsiasi momento e senza alcun preavviso o comunque con un preavviso molto breve. I depositi a vista. sono posizioni liquide presenti in conto corrente che non possono essere prelevate senza preavviso. sono posizioni liquide non disponibili per compiere pagamenti e, pertanto, onorare obbligazioni di natura giuridica. sono posizioni liquide presenti in conto corrente che non possono essere prelevate senza alcun onere o penale da corrispondere. sono di solito regolati tramite un rapporto di conto corrente bancario la cui peculiarità risiede nella disponibilità costante del saldo da parte del depositante. Gli IMEL. possono offrire servizi di pagamento senza una disponibilità già precostituita dall’utilizzatore attraverso un deposito di moneta. non possono offrire servizi di pagamento senza una disponibilità già precostituita dall’utilizzatore attraverso un deposito di moneta. ricevono somme di denaro considerate fondi rimborsabili assimilati ai depositi bancari. possono concedere prestiti con il risparmio raccolto. Gli strumenti di pagamento a spendibilità generalizzata sono accettati. da chi li ha emessi. da nessuno. dai professionisti. da tutti. A quali di questi soggetti il legislatore non ha riconosciuto la possibilità di produrre strumenti di pagamento a spendibilità generalizzata a fronte dell’acquisizione di somme di denaro?. istituti di moneta elettronica (IMEL). società quotate. Poste nell’ambito del servizio Bancoposta. istituti di pagamento. Il social lending o lending based crowdfunding consente ad una moltitudine di soggetti di: richiedere a dei potenziali finanziatori, attraverso piattaforme di rete, somme di denaro rimborsabili e utili per fini personali o per il finanziamento di progetti. acquistare titoli presso dei potenziali finanziatori attraverso piattaforme di rete. depositare presso dei potenziali finanziatori, attraverso piattaforme di rete, somme di denaro. richiedere a dei potenziali finanziatori, attraverso piattaforme di rete, somme di denaro non rimborsabili e utili per fini personali o per il finanziamento di progetti. L’esercizio dell’attività bancaria quale la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito è riservato alle banche. ai sensi dell’art. 11, comma1, del TUB. ai sensi dell’art. 9 , comma 2, del TUB. ai sensi dell’art. 7 , comma 1, del TUB. ai sensi dell’art. 10, comma 2, del TUB. Ai sensi dell’art. 131 del TUB chiunque svolge l’attività di raccolta del risparmio tra il pubblico in violazione dell’art. 11 ed esercita il credito è punito. solo con la multa. con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da lire quattro milioni a lire venti milioni. con l’ammonizione scritta. con la reclusione da tre mesi a un anno. Le leggi attuali di agevolazione dei finanziamenti. riconoscono che l’attività bancaria non rappresenta funzioni né di interesse privato e né di interesse pubblico. tendono a differenziare in modo più deciso, rispetto a un tempo, le funzioni esercitate dalla banca in sostituzione dell’amministrazione pubblica dalle funzioni esercitate in attuazione di attività imprenditoriale di concessione del credito. hanno comportato per le banche il passaggio al diritto comune al diritto pubblico. tendono a limitare l’iniziativa economica. All’art. 1 della legge del 1936 veniva chiarito. che l’attività bancaria rappresentava una funzione di solo interesse privato. che l’attività bancaria acquisiva carattere imprenditoriale solo se esercitata da soggetti privati. che l’attività bancaria rappresentava una funzione di interesse pubblico. che l’attività bancaria rientrava nella sfera privatistica anche relativamente alla configurazione dei reati. La giurisprudenza agli inizi degli anni Ottanta del Novecento evidenziò che l’attività bancaria si presentava ristrutturata in termini pubblicistici per la presenza di alcuni indizi tra cui: la legge bancaria aveva esautorato le autorità dei loro poteri. la discrezionalità dell’esercizio dei poteri di vigilanza che rendeva difficile individuare l’aspetto imprenditoriale dell’attività bancaria. la natura privata della maggior parte degli intermediari bancari del tempo. nessun indizio per i quali l’attività bancaria si presentava in termini pubblicistici. Con una sentenza della sezione penale della Cassazione del 19 novembre del 1981. fu affermato che la normale attività bancaria non rientrava nell’ambito dell’art. 358 n. 1, c.p. per il carattere imprenditoriale dell’esercizio del credito. venne riconosciuto che l’attività bancaria rientrava nella sfera privatistica anche relativamente alla configurazione dei reati. fu applicato agli amministratori il regime dei reati propri della pubblica amministrazione. non fu applicato agli amministratori il regime dei reati propri della pubblica amministrazione. Ai sensi dell’art. 41 della Costituzione. l’iniziativa economica è vincolata. l’iniziativa economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale. l’iniziativa economica può svolgersi in modo da recare danno alla libertà. la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini privati. La legge Amato ha comportato per le banche: la permanenza del diritto comune. la permanenza del diritto pubblico. il passaggio dal diritto pubblico al diritto comune. il passaggio dal diritto comune al diritto pubblico. Ai sensi dell’art. 1 del D.P.R. 350/1985. l’attività bancaria acquisisce carattere imprenditoriale indipendentemente se sia esercitata da soggetti pubblici o privati. è stata avviata la ricostruzione degli enti pubblici creditizi che ha condotto all’assunzione da parte dell’impresa bancaria della forma di società per azioni. l’attività bancaria acquisisce carattere imprenditoriale ma solo se esercitata da soggetti privati. si è provveduto a limitare l’iniziativa economica. L’art. 47 del TUB prevede. che ai finanziamenti non si applicano mai le disposizioni delle leggi di agevolazione. che tutte le banche possono erogare finanziamenti o prestare servizi previsti dalle vigenti leggi di agevolazione, purché essi siano regolati da contratto con l’amministrazione pubblica competente e rientrino tra le attività che le banche possono svolgere in via ordinaria. la natura privata della maggior parte degli intermediari bancari del tempo. che ai finanziamenti non si applicano le leggi di agevolazione relative alle misure fiscali e tariffarie e ai privilegi di procedura. L’attività bancaria è un’attività d’impresa. riconosciuta all’art. 10 del TUB. che vede coinvolti solo interessi privati tutelati dall’ordinamento. che rientra nell’ambito dell’art. 358 n. 1, c.p. per quanto riguarda la. configurazione dei reati compiuti dagli amministratori a danno dei risparmiatori che non prevede un sistema di controlli amministrativi. Ai sensi dell’art. 177 del codice del commercio del 1882. le società che avevano per principale oggetto, l’esercizio del credito dovevano depositare presso il tribunale di commercio, nei primi 15 giorni del mese gennaio , la loro situazione riferibile all’anno precedente. le società che avevano per principale oggetto, l’esercizio del credito dovevano depositare presso il tribunale di commercio, nei primi 15 giorni d’ogni mese, la loro situazione riferibile al mese precedente. le società che avevano per principale oggetto, l’esercizio del credito dovevano depositare presso il tribunale di commercio, nei primi 15 giorni del mese aprile , la loro situazione riferibile ai mesi precedenti. le società che avevano per principale oggetto, l’esercizio del credito dovevano depositare presso il tribunale di commercio, nei primi otto giorni d’ogni mese, la lorosituazione riferibile al mese precedente. IMEL e FCM. non esercitano attività bancaria. sono fondi comuni monetari. sono qualificabili come enti creditizi. esercitano attività bancaria. Le istituzioni finanziarie monetarie (IFM). comprendono le banche centrali, gli enti creditizi e i fondi comuni monetari. comprendono gli istituti di moneta elettronica ma non comprendono i fondi comuni monetari. comprendono solo le banche centrali e gli enti creditizi. comprendono solo i fondi comuni monetari. La banca in Europa sulla base del principio del mutuo riconoscimento in tutti gli Stati europei può svolgere oltre alle attività tradizionali molte altre attività così come elencate nella tabella annessa. alla direttiva 2006/12/CE. alla direttiva 2009/110/CE. alla direttiva 2013/36/UE. alla direttiva 1977/780/CEE. Nel 2010 negli USA con l’emanazione del Dodd Frank Wall Street Refom and Consumer Potection Act. alle investment banks e alle commercial banks era consentito scambiarsi l’esercizio di attività autorizzate. alle investment banks era consentita l’attività bancaria tradizionale. alle commercial banks non era consentita l’attività di intermediazione mobiliare. alle commercial banks sono stati posti, di nuovo, dei limiti all'attività di intermediazione mobiliare. Esistono soggetti autorizzati a esercitare l’attività bancaria ma che di fatto non la esercitano?. non esistono perché la circostanza che l’attività bancaria non venga esercitata rileva ai fini della qualifica di impresa bancaria. si esistono ma la disciplina che verrà applicata non sarà adeguata dalle autorità all’attività esercitata. esistono e il programma dello statuto non corrisponde a quello che viene realizzato. non esistono. Mediobanca. non è autorizzata a esercitare attività bancaria. ha filiali per l’attività di raccolta del risparmio. presta servizi di consulenza e assistenza finanziaria alle imprese industriali per aiutarle a superare difficoltà finanziarie. presta servizi di pagamento. Nella seconda metà del XX secolo la legge bancaria negli USA sanciva che: l’attività bancaria tradizionale veniva esercitata dalle investment banks e l’attività di intermediazione nei mercati mobiliari era esercitata dalle commercial banks. l’attività bancaria tradizionale veniva esercitata dalle commercial banks e l’attività di intermediazione nei mercati mobiliari era esercitata dalle investment banks. l’attività bancaria tradizionale e l’attività di intermediazione nei mercati mobiliari erano esercitate dalle investment banks. l’attività bancaria tradizionale non veniva più esercitata dalle commercial banks. Nell’ordinamento tedesco gli istituti di credito. si occupano della raccolta del risparmio nella forma del deposito, esercitano servizi di pagamento, servizi di investimento ed erogano il credito. esercitano solo le attività previste dalla normativa europea. non esercitano servizi di pagamento. non sono gli unici autorizzati alla raccolta del risparmio e all’erogazione del credito. Le banche inglesi esercitano attività di : raccolta del risparmio tra il pubblico, erogazione dei prestiti ma non prestazione di servizi di pagamento. raccolta del risparmio tra il pubblico, prestazione di servizi di pagamento e nessun’altra attività. raccolta del risparmio tra il pubblico e prestazione di servizi di pagamento ma non erogazione dei prestiti. raccolta del risparmio tra il pubblico, prestazione di servizi di pagamento, erogazione dei prestiti e tante altre attività. I fondi comuni monetari. non acquisiscono quote mediante investimenti liquidi. non acquisiscono risparmi dal pubblico assimilabile ai depositi bancari sul piano formale. acquisiscono risparmi dalle imprese. esercitano attività bancaria. Gli IMEL. raccolgono risorse finanziarie presso il pubblico. possono concedere prestiti. raccolgono risorse finanziarie presso il pubblico e possono concedere prestiti. non possono concedere prestiti e non raccolgono risorse finanziarie presso il pubblico. Gli intermediari non bancari: sono sempre sottoposti a controlli pubblici. non esistono. se svolgono un’attività analoga a quella propria delle banche, sono in tutti i paesi, sottoposti agli stessi controlli delle banche. in molti paesi non sono sottoposti a controlli pubblici nonostante svolgano un’attività analoga a quella propria delle banche. Si definisce quale cartolarizzazione dei crediti. la cessione da parte di una società veicolo di un blocco di crediti scaduti a una impresa. l’acquisto da parte di un’impresa di un blocco di crediti scaduti di un’altra impresa. l’acquisto da parte di un imprenditore di un blocco di crediti presenti o futuri di una società veicolo. la cessione da parte di un’impresa di un blocco di crediti presenti o futuri a una società veicolo, la quale emette titoli al fine di finanziare l’acquisto dei crediti. Il trust quale Special purpose vehicle nell’esperienza anglosassone. è un soggetto giuridico avente autonomia patrimoniale di sei mesi. è un soggetto giuridico avente un patrimonio che non è distinto rispetto al soggetto che ha ceduto i crediti. è un soggetto giuridico avente autonomia patrimoniale. è un soggetto giuridico avente autonomia patrimoniale di tre mesi. Se i titoli emessi dalla società di cartolarizzazione non danno luogo al rendimento o al rimborso dell’investimento. i titolari dei titoli possono vantare un diritto nei confronti del patrimonio sociale relativamente al rimborso. i titolari dei titoli non possono vantare in alcun modo un diritto nei confronti del patrimonio sociale. i titolari dei titoli possono vantare un diritto nei confronti del patrimonio sociale. i titolari dei titoli possono vantare un diritto sul patrimonio dei singoli soci. I veicoli di cartolarizzazione. raccolgono risparmio con obbligo di rimborso a vista. hanno un attivo iscritto in bilancio, rappresentato dei crediti, così come accade nei bilanci degli intermediari bancari. registrano nella sezione relativa al passivo somme relative ai debiti, come accade per le banche, in quanto raccolgono risparmio con obbligo di rimborso. sono banche. I crediti di ciascuna operazione di cartolarizzazione. sono registrati nella sezione relativa al passivo. costituiscono dei patrimoni separati rispetto a quelli della società medesima e alle altre operazioni di cartolarizzazione. costituiscono dei patrimoni uniti a quelli della società medesima e alle altre operazioni di cartolarizzazione. non costituiscono dei patrimoni. L’utilizzo delle cartolarizzazione. ha reso possibile il trasferimento ai veicoli di gran parte del passivo delle banche e dei rischi in esso inclusi. prevede profili di garanzia da parte del veicolo. ha comportato che le banche non sono mai risultate, di fatto, responsabili per il fallito incasso di tali crediti nei confronti dei portatori dei titoli. ha reso possibile il trasferimento ai veicoli di gran parte dell’attivo delle banche e dei rischi in esso inclusi. Gli strumenti finanziari più rischiosi sono: i titoli senior e i titoli mezz anine i titoli mezzanine i titoli senior. i titoli junior. i titoli senior e i titoli mezzanine. i titoli mezzanine. i titoli senior. I portatori dei titoli emessi dallo shadow banking sistem (SPV). hanno diritto a un rendimento che normalmente non è previsto nei contratti di emissione. non hanno diritto ad alcun rendimento. hanno diritto a un rendimento sempre che il rimborso dei crediti ceduti alla società dagli originari debitori non procuri un sufficiente flusso di cassa. hanno diritto a un rendimento nei limiti in cui il rimborso dei crediti ceduti alla società dagli originari debitori procuri un sufficiente flusso di cassa. La società di cartolarizzazione ha quale esclusiva finalità la realizzazione di uno o più operazioni di cartolarizzazione ai sensi. della legge 130 del 30 aprile del 1999. della legge 230 del 30 aprile del 1989. della legge 180 del 30 aprile del 1979. della legge 150 del 30 aprile del 1998. Gli strumenti finanziari emessi dai SIV: sono titoli di debito in senso proprio. sono titoli di debito che non danno diritto alla restituzione del capitale a scadenza più i relativi interessi. sono titoli di debito che danno diritto alla restituzione del capitale a scadenza senza i relativi interessi. sono titoli di credito. Gli “Structured Invesment Vehicles: emettono titoli di debito a breve e a medio termine per finanziare l’acquisto di proprie attività. emettono titoli di debito a lungo termine per finanziare l’acquisto di proprie attività. emettono titoli che non danno diritto alla restituzione del capitale. emettono titoli con rating basso. Gli Hedge Funds: sono fondi comuni speculativi. sono fondi a cui gli investitori possono partecipare con un investimento di almeno € 300.000. sono fondi a cui gli investitori possono partecipare con un investimento di almeno € 200.000. sono fondi aperti. Gli istituti di pagamento. svolgono anche l’attività accessoria di concessione del credito esclusivamente in funzione dell’attività principale svolta. non destinano in un apposito fondo le somme che ricevono per le attività proprie. sono disciplinati dalla direttiva 2020/64/CE. svolgono l’attività accessoria di concessione del credito non in funzione dell’attività principale svolta. Gli IMEL. non sono intermediari specializzati nell’emissione di moneta elettronica. non possono effettuare credito che non sia correlato ai servizi di pagamento offerti. svolgono un’attività propria delle banche in quanto creano moneta. le passività degli istituti di moneta elettronica sono considerati depositi bancari. Gli IMEL. raccolgono il risparmio tra il pubblico esclusivamente al fine di trasformarlo in moneta elettronica. devono emettere banconote in euro. non sono tenuti al rimborso delle somme ricevute in moneta legale. non possono offrire servizi di pagamento. I Fondi comuni monetari. sono fondi che investono in strumenti finanziari molto liquidi e di elevata qualità creditizia come i titoli di Stato a breve termine. assumono un obbligo di restituzione delle quote acquisite al valore nominale. sono fondi che non investono in strumenti finanziari molto liquidi. sono fondi che non investono in strumenti finanziari di elevata qualità creditizia come i titoli di Stato. I fondi di credito. erogano prestiti e assumono prestiti. hanno l’obbligo di rimborsare il valore nominale delle quote investite nel fondo dai risparmiatori. possono offrire servizi di pagamento. erogano prestiti ma non assumono prestiti. Un fondo comune di investimento: è un patrimonio autonomo di pertinenza di una pluralità di partecipanti gestito da SGR. non è un patrimonio autonomo. è un patrimonio autonomo di pertinenza di dieci partecipanti gestito dagli stessi partecipanti. è un patrimonio autonomo di pertinenza di una pluralità di partecipanti gestito dalle banche. Gli istituti di pagamento. ricevono fondi, da parte degli utenti di servizi di pagamento, che costituiscono moneta elettronica. sono intermediari che svolgono in via esclusiva attività di prestazione di servizi di pagamento. ricevono fondi, da parte degli utenti di servizi di pagamento, che costituiscono depositi o altri fondi rimborsabili. sono intermediari che svolgono non in via esclusiva attività di prestazione di servizi di pagamento. Si definisco SIM. le società che non offrono attività connesse o strumentali. le società simili alle banche e agli intermediari finanziari. le società che svolgono, previa apposita autorizzazione, servizi di investimento relativi a strumenti finanziari. le società che non offrono servizi che possono essere ricondotti alla prestazione professionale di servizi accessori e altre attività finanziarie. L’oggetto sociale delle SIM. non è mai il collocamento di titoli con assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente. è quello di prestare servizi alla clientela senza l’assunzione in proprio del rischio dell’investimento. non è mai l'attività di negoziazione per conto proprio. è quello di prestare servizi alla clientela con l’assunzione in proprio del rischio dell’investimento. Le attività di prestito sono da sempre state esercitate anche da soggetti diversi dalle banche purché utilizzassero. fondi dei risparmiatori e fondi statali. fondi dei risparmiatori. fondi propri e ricchezze personali. fondi statali. L’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico è riservato agli intermediari finanziari autorizzati iscritti in un apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia. ai sensi dell’art. 106 TUB. ai sensi dell’art. 56 TUB. ai sensi dell’art. 86 TUB. ai sensi dell’art. 83 TUB. Ai sensi della circolare della Banca d’Italia 288/2015, le società che svolgono attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. sono soggette ai controlli di vigilanza paragonabili a quelli a cui sono soggette le banche. non sono tenute ad ottenere apposita autorizzazione all’esercizio. sono tenute solo a controlli strutturali. non sono soggette a verifiche sugli assetti proprietari. Le società finanziarie. sono sottoposte a limiti stringenti nell’acquisizione di fondi dallo Stato. sono soggette al divieto della raccolta a vista o collegata alla gestione o all’emissione di sistemi di pagamento. possono esercitare attività di raccolta a vista. non sono sottoposte a limiti stringenti nell’acquisizione di fondi dal pubblico. I Confidi. non possono effettuare la prestazione mutualistica ed imprenditoriale di garanzia collettiva onde far accedere al credito le imprese piccole e medie. non svolgono l’attività di concessione di garanzie dei fidi. non sono stati suddivisi nel TUB in ragione della diversa capacità patrimoniale e finanziaria. svolgono in via esclusiva l’attività di concessione di garanzia dei fidi. Confidi maggiori. hanno un volume di attività finanziaria che supera la soglia di 250 milioni di euro. hanno un volume di attività finanziaria che supera la soglia di 200 milioni di euro. hanno un volume di attività finanziaria che supera la soglia di 150 milioni di euro. hanno un volume di attività finanziaria che supera la soglia di 100 milioni di euro. Il microcredito d’impresa. è un finanziamento caratterizzato dalla presenza di garanzie reali. è un finanziamento caratterizzato dalla finalizzazione del credito all’inserimento di soggetti nel mercato del lavoro. è un finanziamento caratterizzato da concessioni ad importi preliminarmente illimitati. è un tipo di concessione di crediti che sostiene quei soggetti che avviano o sviluppano iniziative imprenditoriali in paesi non poveri. Il microcredito sociale. è un finanziamento rivolto a persone giuridiche al fine di permettere loro di rientrare nel tessuto socio-finanziario della comunità. è un finanziamento rivolto a quelle persone fisiche che non si trovano in condizioni di difficoltà economica o sociale. è un finanziamento rivolto a quelle aziende che assumono persone in difficoltà economiche. è un finanziamento rivolto a persone fisiche che si trovano in condizioni di difficoltà economica o sociale. Con le polizze index linked. il rischio relativo all’andamento dei titoli nei quali sono investiti i premi, viene assunto dalla compagnia assicurativa e non dal contraente. l’IVASS ha imposto dei limiti di assunzione del rischio dell’investimento a carico della compagnia assicurativa. non sono posti limiti di assunzione del rischio dell’investimento. il rischio relativo all’andamento dei titoli nei quali sono investiti i premi, viene assunto dal contraente e non dalla compagnia assicurativa. Gli agenti in attività finanziarie. non svolgono l’attività di promozione e conclusione di contratti per conto di banche o altri intermediari finanziari. svolgono l’attività di promozione e conclusione di contratti per conto di banche o altri intermediari finanziari. svolgono attività di intermediazione tra banche e clienti anche a mezzo di attività di consulenza per la concessione di finanziamenti. svolgono attività di intermediazione tra Poste e clienti anche a mezzo di attività di consulenza, per la concessione di finanziamenti. Le Poste italiane esercitano le attività di bancoposta. ai sensi del D.P.R. 144 del 2001. ai sensi d.lgs. 124/1993. ai sensi del D.P.R. 141 del 2015. ai sensi d.lgs. 144/1991. Alle Poste è vietato. collocare finanziamenti allorquando vengano prodotti da banche o da altri intermediari finanziari. raccogliere il risparmio tra il pubblico. prestare servizi di pagamento. concedere finanziamenti. La Cassa depositi e prestiti. non è dotata di personalità giuridica ma è dotata di autonomia organizzativa e patrimoniale. è una società per azioni non controllata dallo Stato. esercita l’attività di concessione del credito nei confronti degli enti pubblici locali utilizzando la raccolta del risparmio delle Poste. è dotata di personalità giuridica ma non è dotata di autonomia organizzativa e patrimoniale. L’Organismo disciplinato all’art. 128 undecies del TUB. ha una propria personalità giuridica di diritto privato. è competente per la gestione degli elenchi dei mediatori ma non per quello degli agenti. non può irrogare sanzioni. non è competente per la gestione degli elenchi dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziarie. Il contratto di Assicurazione. non si identifica nell’ambito della intermediazione bancaria. non prevede il pagamento di un premio da parte dell’assicurato. riguarda solo l’assicurazione contro i danni. non presenta il carattere della corrispettività. I fondi pensione. investono il risparmio dei lavoratori dipendenti o autonomi in strumenti finanziari. non erogano una prestazione previdenziale. sono degli organismi di investimento collettivo che non raccolgono il risparmio. erogano prestiti. I fondi pensione chiusi. hanno patrimonio autonomo rispetto ai promotori e non hanno personalità giuridica. non hanno patrimonio autonomo rispetto ai promotori e hanno personalità giuridica. sono per lo più costituiti mediante accordi collettivi. non sono aperti a lavoratori facenti parte di imprese. I fondi pensione aperti. sono sottoposti alla vigilanza dell’IVASS. sono costituiti dalle banche o altri intermediari finanziari e sono rivolti a tutti i lavoratori. hanno un patrimonio non separato da quello del soggetto che lo promuove. non prevedono l’adesione per gli inoccupati. In Italia prima del crollo della Borsa di Wall Street. si erano verificate situazioni di instabilità del sistema bancario a causa di gestioni imprudenti e per frodi commesse dagli amministratori delle banche. il Banco di Roma entrò in crisi nel 1922-1923 e non fu salvato con l’intervento pubblico. la legge bancaria del 1926, emanata per regolamentare le banche, risolse i problemi di instabilità del sistema bancario. non si erano verificate situazioni di instabilità del sistema bancario. Agli inizi degli anni Trenta del Novecento. il Credito Italiano, il Banco di Roma e la Banca commerciale furono salvate con l’aiuto pubblico a cui prese parte la Banca d’Italia e poi con l’assunzione del controllo da parte dell’Istituto per la ricostruzione industriale (IRI). il Banco di Roma e la Banca commerciale non furono salvate con l’aiuto della Banca d’Italia. solo il Credito Italiano ebbe l’aiuto per il salvataggio dalla Banca d’Italia. il Credito Italiano, il Banco di Roma e la Banca commerciale furono salvate con l’aiuto della Banca d’Italia e poi senza un’assunzione del controllo da parte dell’Istituto per la ricostruzione industriale (IRI). Agli inizi degli anni Trenta del Novecento in Italia la crisi del settore manifatturiero destabilizzò. le banche che non possedevano azioni di controllo delle imprese. le banche che non furono salvate con l’aiuto prima della Banca d’Italia. il Credito Italiano, il Monte dei Paschi di Siena e la Banca commerciale. il Credito Italiano, il Banco di Roma e la Banca commerciale. Nel 2007 la banca inglese Northern Rock. non ebbe difficoltà a cartolarizzare i mutui. fu colpita dalla crisi che non si manifestò con la corsa al ritiro dei depositi. raccoglieva depositi per erogare mutui immobiliari. ebbe un’offerta non pubblica di liquidità dalla Bank of England. Due istituzioni finanziarie statunitensi Fannie Mae e Freddie Mac. acquistavano dalle banche mutui immobiliari e li cartolarizzavano. raccoglievano risparmio e non erogavano credito. non incoraggiavano l’erogazione di mutui immobiliari. erogavano solo mutui immobiliari. Negli USA nel 2008 la banca di investimento Bear Stearn. non ebbe in alcun modo agevolazioni creditizie dalla Federal Reserve. riuscì a superare la crisi con agevolazioni creditizie della Federal Reserve. andò in crisi. superò la crisi per l’aumento dei depositi. I mutui definiti subprime sono: ad alto rischio finanziario. a medio rischio finanziario. privi di rischio finanziario. a basso rischio finanziario. Quali sono state le più considerevoli crisi sistemiche?. Quella iniziata nel 1929 e quella del 2007-2009. Quella iniziata nel 1929 e quella del 2003-2006. Quella iniziata nel 1936 e quella del 2007-2009. Quella iniziata nel 1979 e quella del 2007-2009. La trasmissione della crisi da un intermediario all’altro è dovuta. alla pluralità di rapporti interbancari come i prestiti tra banche ma non i servizi di pagamento. ai prestiti alle imprese che sono insolventi. alla pluralità di rapporti interbancari come i servizi di pagamento e i prestiti tra banche. al fallimento di una sola banca. Quando la banca si trova in difficoltà nel far fronte alle richieste di liquidità: non rischia il fallimento. i risparmiatori si affrettano a chiedere prestiti. cerca di soddisfare le richieste di rimborso dei piccoli risparmiatori. i risparmiatori si affrettano a ritirare i propri risparmi. Con la crisi finanziaria del 2007-2009 negli USA il Congresso ha varato un piano di salvataggio denominato. Emergency liquidity assistance. Safety belt. Troubled asset relief programme. Reestructuración ordenada bancaria. Nel giugno 2013 è stato integrato il trattato sul Mes e sono state previste. operazioni dirette di ricapitalizzazione di istituzioni finanziarie senza dover passare per un prestito allo Stato. operazioni di finanziamento ai paesi dell’EFTA. operazioni di ricapitalizzazione di istituzioni finanziarie mediante un prestito allo Stato. operazioni del fondo salva Stati per garantire la stabilità dei paesi dell’UE. Il Mes è stato siglato nel 2012. fra Regno Unito, Francia e Germania. fra le banche dell’UE. fra i Paesi aderenti all’area euro. fra gli Stati dell’UE. In quale anno Monte dei Paschi di Siena ha completato la restituzione del prestito (correlato ai Monti bond)?. 2009. 2010. 2019. 2015. I Tremonti bond che potevano essere emessi dalle banche. non avevano come obiettivo il rafforzamento del capitale di vigilanza della banca. erano sottoscritti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. erano sottoscritti dalla BCE. davano diritto al voto. Il Governo ha previsto la possibilità per il Tesoro di sottoscrivere i Monti bond emessi da: BCE. Monte dei Paschi di Siena. Cassa Depositi e Prestiti. Banca d’Italia. Il Governo italiano ha emanato il decreto anti-crisi nel. 2009. 2010. 2007. 2006. Con i Tremonti bond le banche dovevano sottoscrivere un protocollo di intenti in cui si impegnavano: a non erogare credito alle imprese. a non limitare i guadagni degli amministratori. ad aumentare i guadagni dei dipendenti. a erogare credito a famiglie e imprese. In Germania la Hipo Real Estate. non è stata salvata. è stata salvata con aiuti da parte della BCE. è stata salvata con aiuti da parte di un consorzio di banche a cui è stata fornita una garanzia di copertura del credito dal Governo federale. è stata salvata con aiuti da parte di un consorzio di banche a cui è stata fornita una garanzia di copertura del credito dalla BCE. Le banche dei paesi che hanno registrato un aumento dello spread. non hanno avuto difficoltà ad accedere al mercato interbancario. hanno dovuto offrire ridotti rendimenti sulle passività. hanno dovuto offrire elevati rendimenti sulle passività. hanno registrato rendimenti maggiori dei titoli rispetto a quelli tedeschi. Le forme di vigilanza presentano: misure strutturali e misure speciali. misure prudenziali e misure generali. misure strutturali e misure prudenziali. misure speciali e misure generali. Quando In Italia sono state utilizzate maggiormente le misure strutturali?. Al tempo della legge bancaria del 1926. Al tempo della legge bancaria del 1936. Al tempo della legge bancaria del 1929. Al tempo della legge bancaria del 1947. Le regole discrezionali. limitano le decisioni dell’autorità alla presenza di specifici presupposti oggettivi. non limitano la concorrenza del mercato bancario. assegnano all’autorità il compito di applicare regole automatiche al caso concreto. assegnano all’autorità il potere di scegliere la regola da dover applicare al caso concreto. Tra i vincoli prudenziali riscontriamo quelli che: pongono limiti all’entrata e all’uscita dal mercato. pongono limiti alla concentrazione di affidamenti nei confronti di singole imprese. pongono limiti ai tipi di attività che si possono svolgere al fine di separare i mercati e limitare la concorrenza. non favoriscono con interventi una organizzazione interna efficiente per l’assunzione controllata dei rischi. Le misure strutturali. pongono limiti alla concentrazione di affidamenti nei confronti di singole imprese. favoriscono una organizzazione interna efficiente per l’assunzione controllata dei rischi. determinano uno specifico rapporto fra ammontare del patrimonio e ammontare dell’attivo. pongono limiti all’entrata e all’uscita dal mercato. La discrezionalità delle autorità nell’ordinamento italiano. non favorisce interventi idonei delle autorità rispetto alle condizioni del mercato che sono mutevoli. non è mai esistita. era ridotta durante la vigenza della legge del 1936 poi nel tempo è stata ampliata. era ampia durante la vigenza della legge del 1936 poi nel tempo è stata ridotta. La spinta verso la deregulation è stata sostenuta. dalla Francia e dall’Italia negli anni Ottanta del Novecento. dai Paesi anglosassoni negli anni Ottanta del Novecento. dai Paesi anglosassoni negli anni Settanta del Novecento. dai Paesi dell’America latina negli anni Sessanta del Novecento. Dopo la crisi degli anni Trenta del Novecento. furono stabilite regole speciali ma non controlli pubblici sulle imprese bancarie nei Paesi con economia avanzata. non furono stabilite regole speciali. furono stabilite regole speciali e controlli pubblici sulle imprese bancarie nei Paesi con economia avanzata. furono stabiliti controlli pubblici sulle imprese bancarie nei Paesi con economia poco sviluppata. Il free banking. ha trovato molti sostenitori dopo gli anni 30 del 900. è sostenuto da chi non si preoccupa che i costi di una regolamentazione del sistema bancario siano maggiori dei benefici che ci si aspetta dalla stessa. prevede un sistema bancario libero da una regolamentazione. è sostenuto da chi non ha fiducia nella capacità del mercato di ottenere condizioni ottime riguardanti l’efficienza e la stabilità. La disciplina speciale delle banche individua: regole discrezionali e regole rigide. regole discrezionali e regole automatiche. regole automatiche e regole matematiche. regole matematiche e regole discrezionali. Il modello di vigilanza accentrata postula: un’unica autorità di controllo, che ha competenza su tutti i mercati e su tutti gli intermediari. l’istituzione di un’autorità a cui è affidato il compito di conseguire la stabilità del sistema bancario. l’istituzione di un’autorità a cui è affidato la trasparenza del mercato mobiliare e di effettuare la supervisione sulle banche. che il Governo abbia potere di controllo su tutti gli intermediari. Con quale legge i controlli erano affidati direttamente alla potestà governativa?. con la legge bancaria del 1947. con la legge bancaria del 1916. con la legge bancaria del 1995. con la legge bancaria del 1936. I controlli nel sistema bancario sono affidati. ad autorità preposte alla supervisione che risentono dell’influenza dei partiti politici. ad autorità preposte alla supervisione distinte dall’apparato amministrativo statale e indipendenti dal potere politico. ad autorità non indipendenti dal Governo. ad autorità preposte alla supervisione non distinte dall’apparato amministrativo statale. I sostenitori dell’affidamento dei poteri di vigilanza sulle banche alla banca centrale evidenziano. le sinergie che si possono realizzare tenuto conto delle competenze che le banche centrali hanno in materia finanziaria e bancaria. che la banca centrale per sostenere il sistema bancario potrebbe aumentare la moneta in circolazione aumentando il rischio di inflazione. che il raggiungimento dell’obiettivo della stabilità monetaria può entrare in conflitto con quello della stabilità del sistema finanziario. che le informazioni che ogni banca deve inviare alla banca centrale per svolgere l’attività di vigilanza e per la conduzione della politica monetaria non sono complementari. Nel 2013 con l’istituzione del MVU fra i paesi dell’area dell’euro. è stata affidata alla BCE la vigilanza sulle banche significative. è stata affidata alla BCE la vigilanza sulle banche meno significative. è stata affidata alla Banca d’Italia la vigilanza sulle banche significative. è stata affidata al Governo la vigilanza sulle banche significative e meno significative. Il modello di supervisione per finalità. prevede che ogni autorità non dovrebbe perseguire un obiettivo. non è adottato per le banche in Italia. prevede che gli intermediari siano sottoposti al controllo di una sola autorità, competente in tutti gli obiettivi della regolamentazione. postula che le autorità incaricate ai controlli di stabilità sulle banche siano differenti da quelle che sono impegnate nel raggiungimento di altri obiettivi. Il modello di supervisione settoriale prevede di assegnare: al Governo il potere di controllo per ogni tipo di intermediario. a dieci autorità il potere di controllo per ogni tipo di intermediario. alla BCE il potere di controllo per ogni tipo di intermediario. a una sola autorità il potere di controllo per ogni tipo di intermediario. Nel Regno Unito dal 1998 al 2011 è stato realizzato. il modello di vigilanza accentrata con l’istituzione per tutto il sistema finanziario di un’autorità unica la Banca d’Italia. Il modello di supervisione per finalità. il modello di vigilanza accentrata con l’istituzione per tutto il sistema finanziario di un’autorità unica la FSA. Il modello di supervisione settoriale. Nel 2013, con l’approvazione del MVU, si è scelto di affidare: all’IVASS la vigilanza sulle assicurazioni. alla BCE la vigilanza sulle banche significative. al Ministero dell’Economia e delle finanze la vigilanza sulle banche. alla Banca d’Italia la vigilanza sulle banche significative. I sostenitori del modello di vigilanza accentrato affermano. che tale modello elimina il pericolo del potere autoritativo. che tale modello postula una competenza dell’autorità più approfondita rispetto a una istituzione complessa che svolge compiti diversi. che tale modello comporta un risparmio di costi e sinergie nell’esercizio delle funzioni. che tale modello limita il pericolo di concentrazione di poteri. |