DIRITTO CIVILE
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Título del Test:![]() DIRITTO CIVILE Descripción: DIRITTO CIVILE Fecha de Creación: 2025/01/14 Categoría: Otros Número Preguntas: 238
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NO HAY REGISTROS |
Per gli atti unilaterali tra vivi aventi contenuto patrimoniale si osservano: Salvo diversa disposizione di legge, le norme che regolano i contratti. Le norme di cui agli art. 1678 e ss. Le norme richiamate dall’atto. Sempre le norme che regolano i contratti. L'art. 1321 cc dispone che: Il contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale. Il contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale. Il contratto è l’accordo di due o più soggetti per costituire, regolare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale. Il contratto è l’accordo di due o più soggetti per costituire, modificare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale. Le parti possono concludere contratti atipici?. Si, purché siano diretti realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico. Si, sempre. No, in nessun caso. No, salvo che abbiano un oggetto determinato o determinabile. Le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto?. Si, senza esclusione alcuna. No, salvo che si tratti di atti per la cui validità è richiesta la forma scritta. No, salvo patto contrario. Si, nei limiti imposti dalla legge. In base alle definizioni contenute nelle slide del corso l'autonomia negoziale: è la manifestazione di volontà diretta a produrre effetti giuridici consistenti nel costituire, regolare o estinguere un rapporto giuridico, ovvero una situazione meritevole di tutela secondo l’ordinamento giuridico. è l’accordo di due o più soggetti per costituire, regolare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale. è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale. è il potere del soggetto di disporre della propria sfera giuridica personale e patrimoniale e di autoregolamentare i suoi interessi privati. La prestazione che forma oggetto del contratto: Deve essere presieduta da un motivo apprezzabile che spinge il contraente alla stipula del contratto. Può anche essere insuscettibile di valutazione economica, ma deve in ogni caso corrispondere ad un interesse patrimoniale del creditore. Deve essere suscettibile di valutazione economica e deve corrispondere ad un interesse, anche non patrimoniale del creditore. Deve essere suscettibile di valutazione economica e deve sempre corrispondere ad un interesse patrimoniale del creditore. il rapporto oggetto del contratto deve avere: carattere giuridico o quantomeno sociale. carattere giuridico. carattere sociale. carattere giuridico o quantomeno di cortesia. Le due principali funzioni del contratto: sono la trasmissione della proprietà e la creazione di obblighi. operano entrambe nel campo patrimoniale e sono la trasmissione diritti e doveri e la creazione di obblighi. sono la trasmissione diritti e doveri e la creazione di obblighi. operano entrambe nel campo patrimoniale e sono la trasmissione della proprietà e la creazione di obblighi. Gli accordi su materie non patrimoniali, ma patrimonializzati: Non sono mai qualificabili come contratto. Sono qualificabili come contratto purché vi siano elementi non economici. Sono qualificabili come contratto se trattasi di accordi patrimonializzanti. Sono qualificabili come contratto se trattasi di accordi patrimonializzati. Con riferimento al dogma della volontà negli anni si sono sviluppate la concezione: causale e formale del contratto. unipersonale e pluripersonale del contratto. soggettiva e oggettiva del contratto. personale e impersonale del contratto. Gli atti unilaterali possono incidere: nella sfera giuridica dell’autore dell’atto e nella sfera giuridica altrui, ma solo se attribuiscono vantaggi. solo nella sfera giuridica dell’autore dell’atto. nella sfera giuridica dell’autore dell’atto e nella sfera giuridica altrui, senza eccezioni. solo nella sfera giuridica altrui. Gli atti unilaterali tra vivi destinati ad una persona determinata producono effetti: Dal momento in cui sono manifestati in forma scritta. Dal momento in cui sono accettati dal destinatario. Dal momento in cui sono stati emessi. Dal momento in cui pervengono a conoscenza del destinatario. Gli atti unilaterali possono essere classificati come: negoziali e contrattuali. bilaterali e plurilaterali. economici e commerciali. non intrusivi ed intrusivi. La teoria del negozio giuridico letta in negativo consente di individuare gli atti non negoziali che sono: gli atti non volontari, gli atti che pur volontari non sono diretti a produrre effetti giuridici , gli atti illeciti produttivi di danno, gli atti consistenti in dichiarazioni di scienza, gli atti dovuti e gli atti non dovuti. gli atti non volontari, gli atti che pur volontari non sono diretti a produrre effetti giuridici , gli atti illeciti produttivi di danno, gli atti consistenti in dichiarazioni di scienza, gli atti non dovuti. gli atti non volontari, gli atti che pur volontari non sono diretti a produrre effetti giuridici , gli atti illeciti produttivi di danno, gli atti consistenti in dichiarazioni di scienza, gli atti dovuti. gli atti non volontari, gli atti illeciti produttivi di danno, gli atti consistenti in dichiarazioni di scienza, gli atti dovuti. Cosa è accaduto con l’entrata in vigore del Regolamento n.1/2003 della Commissione Europea?. C’è stato un progressivo accentramento nell'applicazione del dir. antitrust comunitario. Vi sono state marginali modifiche con riferimento al diritto antitrust. Non è accaduto nulla di rilevante con riferimento al diritto antitrust. C’è stato un progressivo decentramento nell'applicazione del dir. antitrust comunitario. L’operazione logica con la quale l’interprete afferma o nega la riconducibilità di un contratto ad un determinato tipo disciplinato dalla legge contrattuale è: l'interpretazione. la qualificazione. l'esegesi. l'integrazione. Quale dei seguenti è un contratto consensuale?. Il deposito. il trasporto di cose. Il mutuo. il comodato. Quale sono i due criteri di cui si avvale al giurisprudenza per individuare la disciplina applicabile ai contratti misti?. Il criterio della combinazione e dell'assorbimento. Il criterio della combinazione e dell'interpretazione. Il criterio della combinazione e dell'integrazione. Il criterio della combinazione e quello orientativo. Nei contratti con più di due parti, in cui la prestazioni di ciascuna sono dirette al conseguimento di uno scopo comune, la nullità che colpisce il vincolo di una sola delle parti importa la nullità del contratto?. Si, solo se tale parte è una persona fisica. Si, solo se tale parte è una persona giuridica. No, mai. No, salvo che la partecipazione di essa debba, secondo le circostanze, considerarsi essenziale. Nei contratti con più parti, in cui le prestazioni di ciascuna sono dirette al conseguimento di uno scopo comune, l’impossibilità della prestazione di una delle parti: Determina la nullità del contratto. E' irrilevante. Non importa scioglimento del contratto rispetto alle altre, anche se la prestazione mancata debba, secondo le circostanze, considerarsi essenziale. Non importa scioglimento del contratto rispetto alle altre, salvo che la prestazione mancata debba, secondo le circostanze considerarsi essenziale. Dà facoltà alle altre di chiedere la riduzione ad equità delle condizioni del contratto. Nei contratti che hanno per oggetto il trasferimento di cose determinate solo nel genere, la proprietà si trasmette: Per effetto della individuazione fatta d’accordo tra le parti e nei modi da esse stabilite. Per effetto della individuazione fatta dal venditore unilateralmente. Per effetto del solo consenso legittimamente manifestato dalle parti. Per effetto della individuazione fatta dall’acquirente unilateralmente. Nella vendita che ha per oggetto una cosa futura diversa dagli alberi o dai frutti di un fondo l’acquisto della proprietà si acquista: Non appena il bene viene consegnato. Non appena il prezzo viene pagato. Non appena la cosa viene ad esistenza. Con la stipula del contratto. La compravendita è un contratto: reale ad effetti reali. consensuale ad effetti obbligatori. consensuale ad effetti reali. reale ad effetti obbligatori. Il deposito è un contratto: reale ad effetti reali. consensuale ad effetti reali. reale ad effetti obbligatori. consensuale ad effetti obbligatori. La Costituzione quale fonte che disciplina il contratto: Non tutela in alcun modo il contratto. tutela la libertà contrattuale direttamente (si pensi agli artt. 41 e 42). tutela la libertà contrattuale direttamente (si pensi agli artt. 36 e 37). tutela la libertà contrattuale non direttamente, quanto piuttosto nella misura in cui la stessa è funzionale o strumentale ad altri valori di rango costituzionale. Lo schema generale per la conclusione del contratto è: uno schema non ancora del tutto definibile ed identificabile, stante la molteplicità di ipotesi che si possono verificare nella quotidianità dei rapporti patrimoniali (!). uno schema unico, senza varianti. uno schema duplice, a due varianti poste in alternativa. uno schema triplice, a tre varianti poste in alternativa. Con riferimento alla natura giuridica della proposta e dell'accettazione: la dottrina è concorde nel ritenere che trattasi di atti negoziali. la dottrina è divisa tra chi li ritiene atti negoziali e atti prenegoziali, non aventi rilevanza autonoma. la dottrina è divisa tra chi li ritiene atti negoziali e atti prenegoziali (!). la dottrina è concorde nel ritenere che trattasi di atti prenegoziali. In quale articolo del codice civile la legge rende alternativi il momento in cui il proponente ha tale conoscenza e quello in cui l'accettazione giunge al suo indirizzo?. 1338. 1335. 1337. 1336. In quale momento può considerarsi concluso un contratto?. Nel momento in cui la proposta è accettata. Nel momento in cui la proposta è giunta all’indirizzo dell'oblato. Nel momento in cui viene pagato il prezzo. Nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte. Ai fini della conclusione del contratto, il proponente può ritenere efficace l’accettazione tardiva?. Solo quando questa sia stata data in forma scritta. Si, purché ne dia immediatamente avviso all’altra parte. In nessun caso. Si, sempre. Con riferimento a proposta ed accettazione, la legge. indica solo i requisiti della proposta. non indica i requisiti di entrambe. indica chiaramente i requisiti di entrambe (!). indica solo i requisiti dell'accettazione. Le ipotesi di indirizzamento non volontario della proposta sono riconducibili: alla sua mancata emissione, all'emissione volontaria e all'emissione involontaria. alla sua mancata emissione e all'emissione involontaria. alla sua mancata emissione e alla proposta recata dal terzo. alla sua mancata emissione, all'emissione involontaria e alla proposta recata dal terzo. Qualora il proponente richieda per l’accettazione una forma determinata ai fini della conclusione del contratto, l’accettazione: Non ha effetto se è data in forma diversa. Ha effetto se comunque atta a raggiungere lo scopo. Ha effetto anche se fatta in forma scritta. Ha sempre effetto, anche se data in forma diversa. Il proponente può condizionare l’iniziativa dell’oblato e limitare la propria soggezione?. No, in nessun caso. Si, imponendo all'accettazione limiti di tempo. Si, imponendo all'accettazione oneri di forma. Si, imponendo all'accettazione limiti di tempo e/o oneri di forma. L’accettazione della proposta contrattuale deve giungere al proponente: Nel termine da lui stabilito o in quello ordinariamente necessario secondo la natura dell’affare o secondo gli usi. Nel termine indicato nel contratto preliminare. Entro quindici giorni dalla conoscenza della proposta. Senza indugio. La proposta di contratto, l’accettazione e la loro revoca e ogni altra dichiarazione diretta a una determinata persona si reputano conosciute: Entro 7 giorni dalla loro ricezione. Quando il destinatario ne abbia dato riscontro in qualsiasi forma. Nel momento in cui giungono all’indirizzo del destinatari, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne notizia. Nel momento cui comunque il destinatario ne abbia avuto notizia. Il requisito della formalità dell'accettazione: non può essere mai imposto dal proponente. se non rispettato, determina l'invalidità del contratto. è necessario. è eventuale. Conformità e difformità dell'accettazione rispetto alla proposta: possono essere intesi in senso oggettivo, piuttosto che soggettivo, a seconda delle circostanze concrete. vanno intesi in senso soggettivo e non oggettivo (testuale). vanno intesi in senso oggettivo (testuale) e non soggettivo. non sono rilevanti ai fini della conclusione del contratto. Un’accettazione non conforme alla proposta contrattuale: E’ inefficace solo nel caso in cui la non conformità sia totale. E' nulla. E’ priva di qualsivoglia effetto. Equivale a nuova proposta. Con riferimento alla conclusione del contratto si ha: Lo schema della proposta e quello della conclusione. Lo schema della proposta e quello dell'accettazione (!). Lo schema della cognizione e quello della ricezione. Lo schema della proposta, quello dell'accettazione e quello della conclusione. La revoca dell'offerta al pubblico è disciplinata: Nell'art. 1336 c.c. Nell'art. 1337 c.c. Nell'art. 1334 c.c. Nell'art. 1335 c.c. L’offerta al pubblico vale come proposta?. Si, quando contiene gli estremi essenziali del contratto alla cui conclusione è diretta e salvo che risulti direttamente dalle circostanze o dagli usi. Si, purché sia fatta per iscritto. No, in nessun caso. Si, sempre. La revoca dell’offerta la pubblico, se è fatta nella stessa forma o in forma equipollente è: Inefficace, salvo che risulti diversamente dalle circostanze o dagli usi. Efficace anche in confronto di chi non ne ha avuto notizia. Efficace solo nei confronti dei soggetti che ne hanno avuto notizia. Efficace nei confronti di tutti. Nell’ipotesi di proposta irrevocabile,se il proponente, che si è obbligato a mantenerla ferma per un certo tempo, muore prima che sia scaduto il termine fissato per la proposta stessa, questa: Resta efficace ma è soggetta all'azione dei rescissione da parte degli eredi. Resta efficace, salvo che la natura dell’affare o altre circostanze escludano tale efficacia. Resta efficace in ogni caso. Diviene inefficace ope legis. Qualora un imprenditore commerciale, nell’esercizio dell’impresa, abbia proposto la conclusione di un contratto, ma prima della conclusione dello stesso (l'imprenditore) diventi incapace, ne discende che la proposta: Non perde efficacia, salvo che si tratti di piccolo imprenditore. Non perde efficacia, salvo che si tratti di piccolo imprenditore o che diversamente risulti dalla natura dell’affare o da altre circostanze. Non perde efficacia. Perde sempre efficacia. Quando le parti di un contratto convengono che una di esse rimanga vincolata alla propria dichiarazione e l’altra abbia facoltà di accettarla o meno, la dichiarazione della prima: E' nulla. Si considera proposta irrevocabile solo se sia sopravvenuta la morte o l’incapacità del pro-ponente. Si considera quale proposta irrevocabile per gli effetti civili previsti dal codice civile. Conserva effetto solo se consentito dagli usi. In caso di patto d’opzione, se per l’accettazione non è fissato un termine, questo: Si presume in quindici giorni dalla ricezione della proposta. Si presume in trenta giorni dalla ricezione della proposta. Può essere stabilito successivamente dal solo proponente. Può essere stabilito dal giudice. La proposta irrevocabile e l'opzione: hanno stessa struttura ma producono effetti tra loro diversi. producono effetti diversi tra loro e comunque hanno una diversa struttura. hanno in comune gli effetti che producono ma si differenziano per la struttura. hanno in comune gli effetti che producono e la struttura. L’accettazione della proposta contrattuale può essere revocata: Si, anche dopo che il proponente sia venuto a conoscenza dell’accettazione. Se la revoca giunge a conoscenza del proponente prima dell’accettazione. No, in nessun caso. Se la revoca viene fatta in forma scritta. In caso di proposta contrattuale irrevocabile un’eventuale revoca della proposta è: Nulla. Senza effetto. Annullabile (!). Rescindibile. E' revocabile la proposta contrattuale?. No, salvo che la natura dell’affare o altre circostanze lo consentano. No, in nessun caso. Si, solo in presenza di giusta causa. Si, finché il contratto non sia concluso. Qualora nei casi previsti dal codice civile, il contratto è da considerarsi concluso nel tempo e nel luogo in cui ha avuto inizio l’esecuzione: L’accettante deve dare prontamente avviso al proponente dell’iniziata esecuzione e, in mancanza, è tenuto al risarcimento del danno. Il proponente può chiedere la rescissione del contratto ove non sia stato avvisato dell’iniziata esecuzione. Il proponente può sempre richiedere il risarcimento del danno. Il proponente può chiedere la risoluzione del contratto ove non sia stato avvisato dell’iniziata esecuzione. Qualora, su richiesta del proponente o per la natura dell’affare o secondo gli usi, la prestazione debba eseguirsi senza una preventiva risposta, il contratto è concluso: Nel tempo e nel luogo in cui l'oblato invia l'accettazione. Nel tempo e nel luogo in cui viene fatta la proposta. Nel tempo e nel luogo in cui il destinatario ha avuto notizia della proposta. Nel tempo e nel luogo in cui ha avuto inizio l’esecuzione. Quale è l'obbligo specifico dell'oblato che segue lo schema di conclusione del contratto ex art. 1327 cc?. di avviso. di buona fede. del buon padre di famiglia. di non facere. Lo schema di conclusione del contratto di cui all'art. 1327 cc è identificato. dalla richiesta del proponente e dalla natura dell'affare (!). da tre elementi che devono necessariamente coesistere. dalla richiesta del proponente o dalla natura dell'affare. da tre elementi alternativi tra loro. Nella proposta non tempestivamente rifiutata, per essere tempestivo il rifiuto si ritiene debba: giungere alla conoscenza/all'indirizzo del proponente entro il termine richiesto dalla natura dell'affare o degli usi. essere fatto entro 24 ore dalla conoscenza dell'offerta. essere fatto nel rispetto dei termini fissati nel codice civile. essere fatto via fax. La proposta diretta a concludere un contratto da cui derivano obbligazioni per il solo proponente è: Irrevocabile appena giunge a conoscenza della parte alla quale è destinata. Revocabile salva diversa volontà delle parti. Revocabile, solo in presenza di giusta causa. Revocabile, solo in presenza di giustificato motivo oggettivo. Il destinatario di una proposta da cui derivano obbligazioni per il solo proponente: Può in ogni tempo rifiutare la proposta. Non può rifiutare la proposta. Può rifiutare la proposta nel termine richiesto dalla natura dell’affare o dagli usi. Può rifiutare la proposta nel termine di 15 giorni, così come previsto dal codice civile. La proposta di contratto con obbligazioni del solo proponente è: irrevocabile. illecita. revocabile. impossibile. Nel contratto concluso mediante proposta non tempestivamente rifiutata, l'eventuale rifiuto della proposta impedisce la conclusione del contratto?. Si in tutti i casi. No in nessun caso. Si solo se tempestivo. Il rifiuto non è ammesso. Il contratto di donazione si perfeziona: Al momento della dichiarazione del donante. Al momento dell’accettazione da parte del donatario, il che può avvenire sia contestualmente all’atto, sia con atto pubblico successivo. Al momento dell’accettazione da parte del donatario, il quale può intervenire sia contestualmente all’atto, sia con atto pubblico successivo, ma in tal caso la donazione non è perfetta se non dal momento in cui l’atto di accettazione è notificato al donante. Al momento della dichiarazione del donante, essendo però la richiesta, per l’efficacia dell’atto, la manifestazione della volontà di accettare da parte del donatario, resa per iscritto. Il dovere di buona fede ex art. 1337 c.c. vuole evitare il prodursi di quali situazioni dannose?. mancata conclusione del contratto, conclusione di un contratto invalido o conclusione di contratto valido, ma pregiudizievole per la vittima della scorrettezza. conclusione di un contratto invalido o conclusione di contratto valido, ma pregiudizievole per la vittima della scorrettezza. mancata conclusione del contratto o conclusione di un contratto invalido. mancata conclusione del contratto. Le parti nella formazione del contratto devono: Comportarsi secondo buona fede. Rispettare il dettato dell'art. 1336 c.c. Usare la diligenza del buon padre di famiglia. Osservare gli usi locali. In base alla definizione contenuta nelle slide del corso, la buona fede in senso oggettivo è: la condizione psicologica dell’ignoranza dell’altrui lesione. la condizione di ignoranza dell’altrui lesione. l'obbligo di comportarsi con onestà e correttezza. l'obbligo etico di comportarsi con onestà e correttezza. Con riferimento alle trattative ed alla buona fede la responsabilità per omessa informazione: è aggravata dalla particolare qualifica della parte che ha violato siffatto obbligo. non è esclusa in caso di ignoranza colpevole. è irrilevante non essendosi ancora perfezionato il contratto. è indipendente dalla qualifica della parte che ha violato siffatto obbligo. In base alla definizione contenuta nelle slide del corso la buona fede in senso soggettivo è: la condizione psicologica dell’ignoranza dell’altrui lesione. la condizione di ignoranza dell’altrui lesione. l’obbligo di comportarsi con onestà e correttezza. l’obbligo etico di comportarsi con onestà e correttezza. Le parti nello svolgimento della trattative contrattuali devono: Rispettare il dettato dell'art. 1336 c.c. Usare la diligenza richiesta dalla natura dell’affare o dagli usi. Comportarsi secondo buona fede. Usare la diligenza del buon padre di famiglia. La parte che conoscendo o dovendo conoscere l’esistenza di una causa d’invalidità del contratto, non ne ha dato notizia all’altra parte: Non è tenuta ad indennizzare il pregiudizio da questa subito se contesti per iscritto entro sette giorni dalla scoperta che l’altra parte ha confidato nella validità del contratto senza la diligenza del buon padre di famiglia. E' tenuta a risarcire il danno in misura non inferiore al 50% rispetto alla quantificazione offerta da controparte. E’ tenuta a risarcire il danno da questa risentito per aver confidato senza sua colpa nella validità del contratto. Non è tenuta a risarcire il danno da questa risentito per aver confidato anche senza sua colpa nella validità del contratto. Nei contratti per adesione, le condizioni generali di contratto che sanciscono a carico dell’altro contraente clausole compromissorie, per avere effetto devono essere specificamente approvate per iscritto: Si in ogni caso. Si ma solo nei casi previsti dalla legge. Solo se le clausole compromissorie autorizzino gli arbitri a pronunciare secondo equità. No. L’efficacia delle condizioni generali di contratto nei confronti dl contraente che non le ha predisposte è subordinata alla: Necessaria conoscenza effettiva di esse prima della conclusione del contratto. Necessaria lettura orale di esse da parte dl contraente che le ha predisposte. Circostanza che al momento della conclusione del contratto le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l’ordinaria diligenza. Necessaria conoscenza della lingua italiana. Il silenzio delle parti può costituire manifestazione di volontà contrattuale?. Si, sempre. Solo quando è qualificato da particolari circostanze. No, mai. Solo se poi segue un atto scritto. Il contratto si considera concluso: Solo a seguito dell’accettazione delle parti. In presenza di determinate circostanze anche a seguito dei comportamenti concludenti delle parti. Solo nel momento in cui le parti firmano il contratto. Solo se firmato davanti ad un notaio. Per la forma della donazione si prevede: L’atto pubblico a pena di nullità. L’atto pubblico a pena di nullità a meno che non si tratti di donazione remuneratoria. La scrittura privata. L’atto pubblico, essendo in mancanza, la donazione annullabile ad istanza del donante. Il contratto preliminare è nullo se: Non è fatto in forma scritta. E’ stipulato solo verbalmente. Non è fatto nella stessa forma che la legge prescrive per il contratto definitivo. Non è fatto dinanzi al notaio. Il telegramma, secondo il codice civile, ha l’efficacia probatoria della scrittura privata: Solo se l’originale consegnato all’ufficio di partenza è sottoscritto dal mittente e non anche se è stato solo consegnato o fatto consegnare dal mittente medesimo anche senza sottoscrizione. In nessun caso. Solo se l’originale consegnato all’ufficio di partenza reca la sottoscrizione del mittente autenticata dal notaio. Se l’originale consegnato all’ufficio di partenza è sottoscritto dal mittente, ovvero se è stato consegnato o fatto consegnare dal mittente medesimo, anche senza sottoscriverlo. L’atto pubblico fa piena prova fino a querela di falso: Soltanto della provenienza delle dichiarazioni delle parti. Soltanto della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato. In nessun caso. Della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti. Se le parti hanno convenuto per iscritto di adottare una determinata forma per la futura conclusione di un contratto, si presume che questa sia stata voluta ai fini: Della validità del contratto. Della efficacia del contratto. Della prova del contratto. Dell'esistenza del contratto. Il contratto concluso dal rappresentante in nome e nell'interesse del rappresentato, nei limiti delle facoltà conferitegli: Produce direttamente effetto nei confronti del rappresentato. Non produce alcun effetto diretto. Produce direttamente effetto nei confronti del rappresentato, solo se espressamente pattuito con il terzo contraente. Produce direttamente effetto nei confronti del rappresentato, solo se trattasi di un effetto favorevole. Il potere di rappresentanza: E’ conferito dalla legge ovvero dall’interessato. E’ solo conferito dalla legge. E’ sempre conferito mediante atto scritto. E’ solo conferito dall’interessato. Quando la rappresentanza è conferita dall’interessato, per la validità del contratto concluso dal rappresentante: E’ necessario che il contratto non sia vietato al rappresentato, salvo che l’altro contraente sia un soggetto sottoposto a tutela. E’ necessario che il contratto non sia vietato al rappresentato, salvo che l’altro contraente sia un soggetto sottoposto a potestà, tutela o curatela. E’ necessario che il contratto non sia vietato al rappresentato. Non rileva che il contratto sia vietato al rappresentato. Il contratto concluso dal rappresentante in nome e nell’interesse del rappresentante è annullabile per vizi della volontà: Solo se è viziata la volontà la volontà del rappresentato, anche quando il vizio riguarda elementi predeterminati da questo. In nessun caso. Se è viziata la volontà del rappresentante, a meno che il vizio riguardi elementi predeterminati dal rappresentato nel qual caso il contratto è annullabile solo se era viziata la volontà di quest’ultimo. Solo se è viziata la volontà del rappresentante, anche quando il vizio riguarda elementi predeterminati dal rappresentato. A norma del codice civile, nel mandato senza rappresentanza il mandatario che agisce in nome proprio: Assume solo obblighi nei confronti dei terzi. Non acquista alcun diritto od obbligo e gli atti da lui compiuti stabiliscono rapporti direttamente fra i terzi ed il mandante. Acquista i diritti ed assume gli obblighi derivanti dagli atti compiuti con i terzi, anche se questi hanno avuto conoscenza del mandato. Acquista solo i diritti, ma non assume alcun obbligo nei confronti dei terzi. La procura non ha effetto: Se non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere. Se non è conferita per scrittura privata. Se è conferita verbalmente. Se non è conferita per atto pubblico. Il rappresentato che è in mala fede può giovarsi dello stato di ignoranza o di buona fede del rappresentante?. No, salvo che questi sia incapace. Si, solo se questo non si opponga. In nessun caso. Si. Le cause di estinzione del potere di rappresentanza conferito dall’interessato, diverse dalla revoca o modificazione della procura: Non sono opponibili ai terzi. Sono opponibili anche ai terzi in buona fede. Sono sempre opponibili da qualunque interessato. Non sono opponibili ai terzi che le hanno senza colpa ignorate. In caso di rappresentanza conferita dall’interessato, il rappresentante è tenuto a restituire il documento dal quale risultano i suoi poteri, quando questi sono cessati?. Si. No. Si, ma il rappresentante ha diritto ad un indennizzo. Si, ma solo se la cessazione dei poteri deriva dalla scadenza del termine espressamente previsto. L’obbligo di continuare la gestione di affari altrui sussiste anche se l’interessato muore prima che l’affare sia terminato: Si, finché l’erede possa provvedere direttamente. Si, se l’erede accetta di continuare la gestione. No. No, l’obbligo si estingue con la morte dell’interessato. Nel contratto per persona da nominare l’accettazione della persona nominata non ha effetto: Se non riveste la forma scritta. Se non è fatta dinanzi ad un notaio. Se non riveste la stessa forma che le parti hanno usata per il contratto, anche se non prescritta dalla legge. Se non riveste la stessa forma che le parti hanno usata per il contratto, qualora sia prescritta dalla legge a pena di nullità. La determinazione della prestazione dedotta in contratto, rimessa dalle parti ad un terzo, se è manifestamente iniqua o erronea: E’ rimessa ad altro soggetto indicato dalle parti o, in difetto, nominato dal giudice. Resta comunque ferma così come è. E’ fatta dal giudice. Consente a ciascuna delle parti di chiedere la rescissione del contratto. Secondo il codice civile l’illiceità della causa del contratto ne determina: L’annullabilità, salvo diversa disposizione di legge. la reductio ad aequitatem. In ogni caso la rescindibilità. In ogni caso la nullità. Il codice civile vigente, con riferimento alla causa, abbraccia: La teoria analitica. Nessuna teoria in particolare. La teoria unitaria. La teoria causale. Se in un contratto la causa non è menzionata: la circostanza è irrilevante. Si deve provare la mancanza. Si presume inesistente. Si considera implicita. L’indicazione nel contratto di una causa irrealizzabile: Non rileva ai fini della validità del contratto. Rende il contratto rescindibile. Rende il contratto annullabile. Rende il contratto nullo per mancanza di causa. La causa di un contratto è illecita quando: E’ contraria a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon costume. E’ contraria alla buona fede. Non è determinata o determinabile. E’ contraria all’ordine pubblico o al buon costume. Il contratto è in frode alla legge quando: Viene violata una norma penale. Reca pregiudizio alle ragioni dei creditori di uno dei contraenti. Costituisce il mezzo per eludere l’applicazione di una norma imperativa. Costituisce il mezzo per eludere l’applicazione di una qualunque norma, anche non imperativa. Secondo il codice civile la illiceità del motivo che ha esclusivamente determinato le parti a concludere il contratto ed è comune alle parti, determina: L’annullabilità salvo diversa disposizione di legge. In ogni caso l’annullabilità del contratto. la rescindibilità del contratto. In ogni caso la nullità del contratto. La qualificazione del contratto: Corrisponde, in tutto e per tutto, all'integrazione. Fa da presupposto all’interpretazione del contratto. Serve a stabilire se il contratto appartiene ad un tipo oppure ad un altro, o a due insieme oppure a nessuno dei due. E’ l’operazione che individua il giusto significato dei segni con cui le parti hanno manifestato la volontà contrattuale. Le clausole di un contratto: Non hanno mai valore precettivo. Di regola sono organizzate in articoli. Sono parte del regolamento contrattuale ma non del testo. Sono parte del testo ma non del regolamento contrattuale. Il contratto deve essere interpretato: Sempre nel senso meno gravoso per l’obbligato. Secondo buona fede. Sempre nel senso che realizzi l’equo contemperamento degli interessi delle parti. Sempre nel senso più favorevole al contraente debole. Le clausole contrattuali inserite in un formulario predisposto da uno dei contraenti si interpretano, nel dubbio: A favore del contraente che non ha predisposto il formulario. Secondo il tenore letterale. Secondo quelle che erano le intenzioni del predisponente al momento della redazione del formulario. Secondo equità. La penale può essere ridotta dal giudice?. Solo se si tratta di un contratto di compravendita. In nessun caso. In ogni caso e sulla base dell’interesse che il creditore aveva all’adempimento. Se l’ammontare della penale è manifestamente eccessivo, avuto riguardo all’interesse che il creditore aveva all’adempimento. Fonti di integrazione del contratto sono: La legge, con esclusione di usi ed equità. La legge o, in mancanza, gli usi e l’equità. Unicamente la volontà delle parti. L’equità o, in mancanza, i regolamenti e gli usi. La buona fede: Obbliga la parte a cooperare con controparte per consentirle di adempiere. Obbliga la parte a modificare la prestazione a suo carico, quando ciò permetta di realizzare l'interesse di controparte (altrimenti frustrato), anche se con proprio sacrificio. Non obbliga la parte che riceve una prestazione affetta da inesattezza rimediabile, a mettere controparte in condizione di rimediare. E' irrilevante per il contratto. Le clausole ed i prezzi di beni e servizi, imposti dalla legge, sono inseriti nel contratto di diritto?. No, in nessun caso. Si, anche in sostituzione delle clausole difformi apposte dalle parti. Si, se non risulta che le parti le hanno espressamente previste. No, salvo diversa convenzione tra le parti. In un contratto che trasferisce la proprietà di una cosa determinata, il perimento della cosa per causa non imputabile all’alienante libera l’acquirente dall’obbligo di eseguire la contro-prestazione: Si, a condizione che il perimento sia avvenuto a ridosso della consegna. No, salvo che la cosa sia un bene mobile registrato. Si se la cosa non gli sia stata ancora consegnata. No, ancorché la cosa non gli sia stata consegnata. Nei contratti con effetti reali, i diritti si trasmetto e si acquistano: Per effetto del pagamento del prezzo. Per effetto del consenso legittimamente manifestato dalle parti, ma solo se il contratto ha per oggetto diritti reali. Per effetto della consegna del bene. Per effetto del consenso legittimamente manifestato dalle parti. In quali dei seguenti casi il contratto può essere sciolto?. Per volontà di almeno uno dei contraenti. Per volontà della parte non obbligata. In nessun caso. Per mutuo consenso. In base alle definizioni contenute nelle slide del corso il vincolo contrattuale: è la soggezione delle parti e dei terzi al contratto. è la soggezione delle parti agli effetti del contratto. è l'affermazione della capacità di un contratto di produrre effetti. è la soggezione delle parti al contratto. Il contratto può essere sciolto o modificato per volontà di un solo contraente: Solo se si viene autorizzati dal giudice. Si, sempre. No, mai. Solo nelle ipotesi previste dalla legge. Salvo patto contrario, in un contratto ad esecuzione continuata, il recesso unilaterale è ammesso: Anche dopo che il contratto abbia avuto una parziale esecuzione, con effetto pure per le prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione. Sempre, purché il contratto non abbia avuto un principio di esecuzione. Anche dopo che il contratto abbia avuto un principio di esecuzione, ma il recesso non ha effetto per le prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione. In nessun caso. Qual è la funzione della caparra penitenziale?. Di limitazione del risarcimento del danno per l’inadempimento. Di limitazione del risarcimento del danno per il ritardo nell’adempimento. Di multa penitenziale. Di corrispettivo del recesso. A norma del codice civile, se il contratto di conto corrente è a tempo indeterminato, ciascuna delle parti può recedere dal contratto?. Si, anche prima della chiusura del conto, senza alcun preavviso. No, in nessun caso. No, a meno che non sia stato diversamente stabilito. Si, a ogni chiusura di conto, dandone preavviso almeno dieci giorni prima. A norma del codice civile, concluso un contratto di appalto, il committente: Può recedere dal contratto, anche se è stata iniziata l’esecuzione dell’opera, purché tenga indenne l’appaltatore delle spese sostenute, dei lavori eseguiti e del mancato guadagno. Non può recedere dal contratto. Può recedere dal contratto entro trenta giorni dall’inizio dell’esecuzione dell’opera e non è obbligato a tenere indenne l’appaltatore delle spese sostenute, dei lavori eseguiti e del mancato guadagno. Può recedere dal contratto esclusivamente sino a quando non è stata iniziata l’opera. Colui che ha ricevuto la promessa del fatto di un terzo dall'altro contraente, qualora il terzo non compia il fatto promesso: Può ottenere l’indennizzo dall’altro contraente. Può ottenere l’esecuzione coattiva del fatto del terzo, solo se è provata la sua buona fede. Può ottenere l’esecuzione coattiva del fatto del terzo. Non ha alcun rimedio. Il contratto produce effetti rispetto ai terzi: In ogni caso. In nessun caso. Solo nei casi previsti dalla legge. Solo se concluso con un rappresentante legale. La stipulazione del contratto a favore di terzo è valida qualora: Il terzo vi abbia interesse. Vi abbiano interesse sia il terzo che lo stipulante. In ogni caso. Lo stipulante vi abbia interesse. Nel contratto a favore di terzo la stipulazione può essere: Solo modificata, ma non revocata dallo stipulante o dal promittente, finché il terzo non abbia notificato la sua accettazione. Revocata o modificata dallo stipulante, finché il terzo non abbia dichiarato, anche nei confronti del promittente, di volerne profittare. Revocata o modificata dal promittente, finché il terzo non ne abbia profittato. Solo revocata, ma non modificata dallo stipulante o dal promittente, finché il terzo non abbia notificato la sua accettazione. In un contratto a prestazioni corrispettive, una parte può sostituire a sé un terzo nei rapporti derivanti dal contratto?. No, in nessun caso. No, salvo che l’altra parte abbia eseguito la prestazione dovuta e non si opponga entro un congruo termine alla cessione. Si, se le prestazioni non sono ancora state eseguite e purché l’altra parte vi consenta. No, salvo che almeno una delle prestazioni sia stata eseguita e l’altra parte consenta alla cessione. Se una parte ha consentito preventivamente che l’altra sostituisca a sé un terzo nei rapporti derivanti dal contratto: La sostituzione è efficace nei suoi confronti dal momento in cui il cessionario ha notizia dell’accettazione del cedente. La sostituzione è efficace nei suoi confronti dal momento in cui il cessionario adempie le obbligazioni assunte. La sostituzione non è mai efficace. La sostituzione è efficace nei suoi confronti dal momento in cui le è stata notificata o in cui essa l’ha accettata. Secondo la definizione contenuta nelle slide del corso la condizione è: una limitazione posta dalle norme agli effetti del contratto i quali dipenderanno dal verificarsi o meno di un evento futuro. una limitazione posta dalle parti agli effetti del contratto i quali dipenderanno dal verificarsi o meno di un evento futuro e incerto. una limitazione posta dalle norme agli effetti del contratto i quali dipenderanno dal verificarsi di un evento futuro e incerto. una limitazione posta dalle norme agli effetti del contratto i quali dipenderanno dal verificarsi o meno di un evento futuro e incerto. Una condizione sospensiva che dipenda dalla mera volontà del debitore è: Valida, ma inefficace. Annullabile. Nulla. Soggetta al rimedio della rescissione. Le parti possono subordinare la risoluzione del contratto o di un singolo patto ad un avvenimento: Futuro, ma necessariamente certo. Impossibile. Futuro ed incerto. Incerto anche se non futuro. Il contratto al quale è apposta una condizione sospensiva contraria al buon costume è: Valido ma la condizione si ha come non apposta. Soggetto alla rescissione. Annullabile su richiesta della parte che aveva interesse contrario all’avveramento. Nullo. La condizione può interessare: Solo l’intero contratto. Solo un singolo patto. l’intero contratto ovvero un singolo patto. l'intero contratto ovvero un singolo patto, con l'eccezione dei contratti che producono effetti reali. In pendenza della condizione sospensiva l’acquirente di un diritto può: Compiere atti conservativi. Non può compiere alcun atto. Compiere solo atti compatibili con la sospensione dell’acquisto. Chiedere alla controparte idonee garanzie. Colui che ha acquistato un diritto sotto condizione risolutiva deve, in pendenza della condizione: Comportarsi secondo buona fede per conservare integre le ragioni dell’altra parte. Comportarsi con la diligenza del buon padre di famiglia, astenendosi dal compiere atti dispositivi del suo diritto. Rispettare quanto previsto nell'art. 1327 del codice civile. Astenersi da qualsiasi atto dispositivo del suo diritto. Se la durata del patto che limita la concorrenza non è determinata: Il patto è valido ed è rimessa al prudente apprezzamento del giudice la determinazione della sua durata. Il patto è valido per la durata di un triennio. Il patto è valido per la durata di un quinquennio. Il patto è valido per un anno. Qualora in un contratto di mutuo a titolo gratuito avente ad oggetto una determinata quantità di denaro non sia fissato un termine per la restituzione: Il contratto è nullo. Il termine è stabilito dal giudice, avuto riguardo alle circostanze. Si presume che il mutuatario sia obbligato alla restituzione decorso un anno dalla conclusione del contratto. Il contratto è soggetto a rescissione. L’oggetto del contratto preliminare deve essere: Esatto. Determinato o determinabile. Possibile. Lecito e possibile oltre che determinato o determinabile. Il contratto preliminare è nullo se: Non è fatto nella stessa forma che la legge prescrive per il contratto definitivo. E’ stipulato solo verbalmente. Coinvolge più di due parti. Non è stipulato in forma scritta. Se non è adempiuto l’obbligo di concludere un contratto, l’avente diritto: Può in ogni caso ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso. Può, qualora non sia escluso dal titolo, ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso. Può, qualora sia possibile e non sia escluso dal titolo, ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso. Non ha alcun rimedio. Il contratto preliminare di compravendita immobiliare è soggetto a trascrizione nei registri immobiliari?. no. Si, se le firme sono state autenticate dall'Agenzia Immobiliare. Si, ma solo se risulta da atto pubblico o da scrittura privata con sottoscrizione autenticata o accertata giudizialmente. Si, ma solo dopo che è scaduto il termine per l’adempimento. In tema di disposizioni fiduciarie, nel caso in cui la persona dichiarata nel testamento abbia spontaneamente eseguito la disposizione fiduciaria trasferendo i beni alla persona, non incapace di ricevere, voluta dal testatore, è esperibile l’azione di ripetizione?. No, salvo che la persona dichiarata nel testamento e che ha spontaneamente eseguito la disposizione fiduciaria sia incapace. In nessun caso. Si, salvo che la persona dichiarata nel testamento e che ha spontaneamente eseguito la disposizione fiduciaria sia un incapace. Si, sempre. Il contratto fiduciario produce: Effetti giuridici non coercibili. Nessun effetto, non trovando più riconoscimento nel nostro ordinamento. Effetti giuridici, azionabili e coercibili. Effetti giuridici non azionabili. Secondo la definizione contenuta nelle slide del corso la simulazione è. è la volontà di una parte di convenire un Contratto Apparente diverso dalla reale volontà contrattuale. l'accordo con cui due o più parti costituiscono, regolano o estinguono un rapporto giuridico patrimoniale. è la volontà comune delle parti di convenire un Contratto Apparente diverso dalla loro reale volontà contrattuale. è un Contratto Apparente. In ipotesi di simulazione assoluta: visto che ad essere simulata è solo una parte del contratto, quest'ultimo continuerà per il resto a produrre i suoi effetti. Il contratto non produce effetti. Il contratto produce comunque tutti i suoi effetti. il contratto è illecito. Nella simulazione se le parti hanno voluto concludere un contratto diverso da quello apparente: Ha effetto tra esse il contratto dissimulato, purché ne sussistano i requisiti di sostanza e di forma. Il contratto dissimulato ha effetto tra esse, ma la parte in buona fede può chiederne la risoluzione. Il contratto apparente è soggetto a rescissione. Il contratto dissimulato è inefficace. I terzi possono far valere la simulazione nei confronti delle parti di un contratto simulato?. Si, quando la simulazione pregiudica i loro diritti. No, salvo che il loro diritto sia sorto anteriormente all’atto simulato. In nessun caso. No, salvo che il contratto simulato sia illecito. La prova per testimoni della simulazione, qualora sia diretta a far valere l’illiceità del contratto dissimulato: E’ ammissibile senza limiti solo se è proposta dalle parti. E’ ammissibile senza limiti solo se è proposta da creditori o da terzi. E’ ammissibile senza limiti anche se è proposta dalle parti e non solo se proposta da creditori o da terzi. E' inammissibile. I creditori del simulato alienante possono far valere: La simulazione solo se il loro diritto sia anteriore al contratto simulato. La simulazione che pregiudica i loro diritti. I loro diritti e azioni nei confronti di entrambe le parti del contratto simulato. nessun diritto. Secondo il codice civile, l’illiceità del motivo comune ad entrambe le parti del contratto ne determina: In ogni caso l’annullabilità. L’annullabilità, salvo diversa disposizione di legge. In ogni caso la nullità. Alternativamente nullità o annullabilità a seconda del tipo di illiceità. Secondo il codice civile, l’illiceità della causa del contratto determina: In ogni caso l’annullabilità. Nessun effetto. In ogni caso la nullità. In ogni caso la rescindibilità. Secondo il codice civile, la mancanza di accordo nel contratto ne determina: Una mera irregolarità. In ogni caso la rescindibilità. In ogni caso la nullità. In ogni caso l’annullabilità. Secondo il codice civile, la mancanza dell'oggetto nel contratto ne determina: In ogni caso l'annullabilità. Una mera irregolarità. In ogni caso la nullità. In ogni caso la rescindibilità. Secondo il codice civile, la contrarietà del contratto a norme imperative determina: E' irrilevante. L’annullabilità, salvo che la legge disponga diversamente. La nullità, salvo che la legge disponga diversamente. In ogni caso l’annullabilità. Nel contratto l’indeterminabilità dell’oggetto produce: In ogni caso l’annullabilità del contratto. In ogni caso la nullità del contratto. Una mera irregolarità. La rescindibilità del contratto. E’ valido il contratto concluso dal minore che abbia con raggiri occultato la sua età?. No, è annullabile. Si, ma è impugnabile. No, è nullo. Si. Il contratto concluso dal minore è: Soggetto al solo rimedio della rescissione. Nullo. Efficace tra le parti. Annullabile. A norma del codice civile in quale dei seguenti casi l’errore è essenziale ai fini dell’annullabilità del contratto?. Quando cade sulla natura del contratto. In nessuno dei casi indicati nelle altre risposte. Quando trattasi di errore di calcolo che non si concreta in errore sulla quantità. Quando cade sulle qualità della persona dell’altro contraente, ancorché non siano state determinanti del consenso. A norma del codice civile in quale dei seguenti casi l’errore è essenziale ai fini dell’annullabilità del contratto?. Quando trattasi di errore di calcolo che non si concreta in errore sulla quantità. Quando cade sull’identità dell’oggetto della prestazione. Quando cade sulla forma del contratto. In nessuno dei casi riportati nelle altre risposte. E’ annullabile un contratto per errore di diritto?. Si, se l’errore è riconoscibile dall’altro contraente ed è stata la ragione unica o principale del contratto. Si, in tutti i casi. No, essendo soggetto solo a rettifica. No. E’ annullabile il contratto viziato da errore che cade sull’identità dell’altro contraente?. No, salvo che l’altro contraente abbia, con raggiri, dato causa all’errore. Si in tutti i casi. Si, se è riconoscibile dall’altro contraente e l’identità è stata determinante del consenso. No. Quando i raggiri non sono stati tali da determinare il consenso, il dolo è causa di annullamento del contratto?. Si, senza di essi sarebbe stato concluso a condizioni diverse. Si, in ogni caso. No, è causa di nullità. No, benché senza di essi sarebbe stato concluso a condizioni diverse. In tema di annullamento del contratto per dolo, quando i raggiri sono stati usati da un terzo, il contratto è: Annullabile se i raggiri erano noti al contraente che ne ha tratto vantaggio. Annullabile anche se il contraente a cui erano noti non ne ha tratto vantaggio. Nullo. Sempre annullabile. Il solo timore reverenziale è causa di annullamento del contratto?. No. No, salvo che l’altro contraente se ne sia avvantaggiato. No, però costituisce causa di nullità del contratto. Si. La violenza esercitata da un terzo è causa di annullamento del contratto?. Si, se si tratta del coniuge del contraente. NO. SI. Si, se si tratta del coniuge o di un ascendente o discendente del contraente. Salvo diversa disposizione di legge, la nullità di un contratto: Può essere fatta valere solo dal contraente a favore del quale essa è stabilita e non può essere rilevata d’ufficio dal giudice. Può essere fatta valere solo dai contraenti congiuntamente e può essere rilevata d’ufficio dal giudice. Può essere rilevata d’ufficio solo dal giudice. Può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e può essere rilevata d’ufficio dal giudice. Entro quale termine si prescrive l’azione di annullamento di un contratto quando l’annullabilità dipende da violenza?. In un anno dal giorno della conclusione del contratto. In dieci anni dal giorno in cui è cessata la violenza. In cinque anni dal giorno in cui è cessata la violenza. In un anno dal giorno in cui è cessata la violenza. Da chi può essere convalidato il contratto annullabile?. Dal contraente al quale spetta l’azione di annullamento. Da nessuno, se la legge non dispone diversamente. Da chiunque vi abbia interesse. Dal Notaio. Il contratto nullo può produrre gli effetti di un contratto diverso, del quale contenga i requisiti di sostanza e di forma?. No, in nessun caso. Si, qualora, avuto riguardo allo scopo perseguito dalle parti, debba ritenersi che esse lo avrebbero voluto se avessero conosciuto la nullità. No, salvo che uno dei contraenti sia deceduto. Si, in qualsiasi caso. L'offerta di rettifica è: un negozio bilaterale non ricettizio. un contratto. un negozio bilaterale ricettizio. un negozio unilaterale ricettizio. Con riferimento ad un contratto nullo, la convalida: non può operare, se la legge non dispone diversamente. opera in tutti i casi. non può operare. opera solo se il contratto non è soggetto anche al rimedio della rescissone. Con riferimento ad un contratto nullo, la convalida: opera solo se il contratto non è soggetto anche al rimedio della rescissone. opera in tutti i casi. non può operare, se la legge non dispone diversamente. non può operare. Quale delle seguenti affermazioni, con riguardo alla "conversione", è corretta?. Tanto i soggettivisti quanto gli oggettivisti riconducono la conversione ad un automatismo di fonte legale. Gli oggettivisti riconducono la conversione alla volontà delle parti, sia pure alla loro “volontà ipotetica”. I soggettivisti riducono la figura ad un automatismo di fonte legale. Tanto i soggettivisti quanto gli oggettivisti riconducono la conversione alla volontà delle parti, sia pure alla loro “volontà ipotetica”. I soggettivisti riconducono la conversione alla volontà delle parti, sia pure alla loro “volontà ipotetica”. Gli oggettivisti riducono la figura ad un automatismo di fonte legale. La nullità di singole clausole di un contratto importa la nullità dell’intero contratto: Solo se essa deriva dalla mancanza nell’oggetto dei requisiti determinati dalla legge. In nessun caso. Solo se trattasi di nullità per illiceità della causa. Se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte del suo contenuto che è colpita da nullità. L’annullamento del contratto non pregiudica i diritti acquistati a titolo oneroso dai terzi di buona fede: Anche se la domanda di annullamento sia stata trascritta. Solo se non dipende da incapacità legale. Se dipende da incapacità legale. In tutti i casi. In quale dei seguenti articoli è disciplinato il contratto concluso in stato di pericolo?. 1447 cc. 1450 cc. 1448 cc. 1449 cc. Se vi è sproporzione tra la prestazione di una parte e quella dell’altra, e la sproporzione è dipesa dallo stato di bisogno di una parte, del quale l’altra ha approfittato per trarne vantaggio, la parte danneggiata può chiedere: L’annullamento del contratto. La nullità del contratto. La sospensione degli effetti del contratto. La rescissione del contratto. Il contratto con cui una parte ha assunto obbligazioni a condizioni inique, per la necessità, nota a controparte, di salvare sé o altri dal pericolo attuale di danno grave alla persona: E’ risolto di diritto. E' valido. Può essere rescisso su domanda della parte che si è obbligata. Può essere annullato su domanda della parte che si è obbligata. In quale dei seguenti articoli viene disciplinata l'azione generale di rescissione per lesione?. 1450. 1449 cc. 1448 cc. 1447 cc. Il contratto rescindibile: può essere convalidato. non può essere convalidato nè essere ricondotto ad equità. può essere convalidato o, in alternativa, ricondotto ad equità. non può essere convalidato ma solo essere ricondotto ad equità. In quanti anni si prescrive l'azione di rescissione se il fatto non costituisce reato?. in cinque anni dall'accettazione del contratto da parte del soggetto leso. in un anno dalla conclusione del contratto. in cinque anni dalla conclusione del contratto. in cinque anni dalla conoscenza del reato. E’ ammessa la convalida del contratto rescindibile?. Si, salvo che con il contratto non si sia realizzato un reato. Si, se chi la esegue è in condizione di concludere validamente il contratto. Si, mediante un atto che contenga la menzione del contratto e del motivo di rescindibilità, e la dichiarazione che si intende convalidarlo. No. Si presumono vessatorie fino a prova contraria: Solo le clausole che impongono penali. Solo le clausole che limitano la responsabilità del professionista in caso di morte del consumatore. Le clausole che limitano la responsabilità del consumatore in caso di morte o danno alla persona del professionista. Tutte le clausole contrattuali. Le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti, hanno efficacia nei confronti dell’altro?. Si, se al momento della conclusione del contratto questi le ha conosciute o le avrebbe dovuto conoscere usando l’ordinaria diligenza. Si. No, salvo che siano state predisposte per iscritto. Si, a condizione che siano scritte in italiano e che non siano contra legem. La risoluzione del contratto per inadempimento ha, tra le parti, effetto retroattivo?. No, salvo che per i contratti che hanno avuto un principio di esecuzione. No, in nessun caso. Si, in ogni caso. Si, salvo il caso di contratti ad esecuzione continuata o periodica, riguardo ai quali l’effetto della risoluzione non si estende alle prestazioni già eseguite. La risoluzione del contratto per inadempimento pregiudica i diritti acquistati dai terzi?. No, salvo che l’acquisto dei terzi sia avvenuto a titolo oneroso. No, anche se la risoluzione sia stata espressamente pattuita, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di risoluzione. No, anche se la risoluzione sia stata espressamente pattuita. Si, in ogni caso. Il contraente che ha domandato la risoluzione per inadempimento di un contratto con prestazioni corrispettive può chiedere successivamente l’adempimento?. No, a meno che l’inadempimento non abbia scarsa importanza avuto riguardo all’interesse della parte non inadempiente. Si, ma può farlo solo entro il termine di un anno decorrente dal giorno in cui è stata esperita la domanda di risoluzione. Si. No. La parte che ha promosso il giudizio per ottenere l’adempimento di un contratto con prestazioni corrispettive, può chiedere la risoluzione del contratto?. Si. No, però può chiedere la rescissione. No, a meno che l’inadempimento non abbia scarsa importanza avuto riguardo all’interesse della parte non inadempiente. No. Nei contratti plurilaterali, l’inadempimento di una delle parti: Importa la risoluzione del contratto rispetto alle altre, salvo che sia diversamente stabilito nel contratto stesso. Non importa la risoluzione del contratto rispetto alle altre, salvo che la prestazione mancata debba, secondo le circostanze, considerarsi essenziale. E' irrilevante se entrambe le parti sono consumatori. Non importa mai la risoluzione del contratto rispetto alle altre. La clausola risolutiva espressa consiste: Nella pattuizione fra i contraenti che il contratto si risolva di diritto in caso di inadempimento di obbligazioni di scarsa importanza. Nella espressa convenzione fra i contraenti che il contratto si risolva nel caso che una determinata obbligazione non sia adempiuta secondo le modalità stabilite. Nella pattuizione fra i contraenti che il contratto si risolva di diritto in caso di inadempimento di qualsiasi obbligazione. Nella pattuizione fra i contraenti che il contratto si risolva solo all'esito di espressa pronuncia giudiziale. Può un contraente sospendere l’esecuzione della prestazione da lui dovuta se le condizioni patrimoniali dell’altro sono divenute tali da porre in evidente pericolo il conseguimento della controprestazione?. Si, in ogni caso. Si, salvo che sia prestata idonea garanzia. No. No, salvo che la controprestazione abbia ad oggetto una somma di denaro. Nei contratti con prestazioni corrispettive ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione: Se l’altro non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente alla propria, salvo che termini diversi per l’adempimento siano stati stabiliti dalle parti o risultino dalla natura del contratto. Se l’altro abbia dichiarato di non poter adempiere la propria, o di poterla adempiere in termini diversi da quelli stabiliti dalle parti o risultanti dalla natura del contratto. Se, in base alle circostanze oggettive, possa ragionevolmente ritenersi che l’altro non adempirà la propria. Se una delle parti ritiene che l’altro non adempirà la propria. Nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione: Può chiedere la controprestazione, ma solo se la prestazione divenuta impossibile sia di modico valore. Deve pagare una multa penitenziale. Non può chiedere la controprestazione ma deve restituire quella che abbia già ricevuta, salvo che sia di modico valore. Non può chiedere la controprestazione e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme sulla ripetizione dell’indebito. Quando la prestazione di una parte è divenuta solo parzialmente impossibile: L’altra parte può sempre recedere dal contratto. L’altra parte deve adempiere la propria, ma ha diritto al risarcimento del danno. Può comunque ricorrere al rimedio della rescissione. L’altra parte ha diritto a una corrispondente riduzione della prestazione da essa dovuta e può anche recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile all’adempimento parziale. La risoluzione del contratto per eccessiva onerosità non può essere domandata: Se l’onerosità riguarda, anche se in misura diversa, le prestazioni di ciascuna delle parti. Se la sopravvenuta onerosità rientra nell’alea normale del contratto. se entrambe le parti non sono d'accordo. Salvo che l’eccessiva onerosità derivi da circostanze imputabili al richiedente. La parte contro la quale è domandata la risoluzione per eccessiva onerosità: Può evitarla solo dimostrando che l’onerosità dipende da cause imputabili all’altra parte. Può opporre all’altra parte solo le eccezioni personali. Non può opporre nulla. Può evitarla offrendo di modificare equamente le condizioni del contratto. Nei contratti ad esecuzione differita, se la prestazione di una delle parti è divenuta eccessivamente onerosa per il verificarsi di avvenimenti straordinari e imprevedibili: La parte che deve tale prestazione può domandare la rescissione del contratto anche se l’altra offra di modificare equamente le condizioni del contratto. La parte che deve tale prestazione deve eseguirla, non potendo attivare nessun rimedio. La parte che deve tale prestazione può domandare la risoluzione del contratto. La parte che deve tale prestazione può domandare l'annullamento del contratto entro 5 giorni decorrenti dalla verificazione dell'evento. Nei contratti con obbligazioni di una sola parte, se la prestazione è divenuta eccessivamente onerosa per il verificarsi di avvenimenti straordinari e imprevedibili, la parte che ha assunto le obbligazioni può: Domandare l'annullamento del contratto. Chiedere in via primaria, la risoluzione e, in via eventuale, la riduzione a equità. Domandare la risoluzione del contratto. Chiedere esclusivamente una riduzione della sua prestazione, ovvero una modificazione nelle modalità di esecuzione, sufficienti per ricondurla ad equità. Il presupposto della presupposizione: Deve dipendere dalla volontà delle parti. Deve essere percepito dalle parti come incerto. Può riguardare una situazione presente o futura. E' rinvenibile nel codice civile. Cosa sono le clausole di hardship?. Clausole penali. Clausole, diffuse soprattutto nella prassi dei contratti internazionali che, in presenza di determinate sopravvenienze, fanno scattare meccanismi di adeguamento. Clausole vessatorie. Non esistono. Quali sono i tre possibili paradigmi concettuali di riferimento per il contratto nell’ambito della disciplina concorrenziale?. Stato liberale, Stato dirigista, Stato regolamentare. Stato liberale, Stato dittatoriale, Stato confessionale. Stato illuminista, Stato interventista, Stato confessionale. Stato liberale, Stato dirigista, Stato regolatore. Cos’è la concorrenza?. E’ lo statuto normativo dell'iniziativa economica ed è la veste che assumono più iniziative economiche. E’ lo statuto normativo dell'iniziativa economica e del mercato che è destinato ad accogliere il contratto ed è la veste che assumono più iniziative economiche nei loro rapporti reciproci. E’ lo statuto normativo del mercato che non garantisce il corretto svolgersi dei rapporti di scambi. Non esiste una definizione di concorrenza. Il paradigma individualista: muove dalla formale eguaglianza di tutti i soggetti dell'ordinamento. muove dalla diseguaglianza tra i soggetti dell’ordinamento. muove dall’assunto che solo i benestanti possano concludere contratti. ritiene l'oligopolismo è l'unico sistema di potere adeguato per gestire i mercati. Nel sistema liberale: Il mercato produce solo fallimenti. Il mercato si rileva essere il naturale meccanismo di autodisciplina delle relazioni economiche tra i privati. E’ necessario l’intervento statale per regolare le relazioni economiche tra i privati. Il mercato non è in grado di autodisciplinare le relazioni economiche tra privati. Lo stato dirigista: elimina il mercato. ritiene che, in assenza di regole, il mercato produce fallimenti evidenti. considera il mercato come naturale meccanismo di autodisciplina delle relazioni economiche tra i privati. prende atto che il mercato non è informato alla concorrenza perfetta e che, senza una risoluta direzione dell'economia, è incapace d'offrire risposte adeguate ai bisogni sociali ed ai prioritari piani industriali. In quale periodo del novecento gli Stati Uniti scelgono definitivamente la regolazione normativa del mercato?. Anni settanta. Anni sessanta. Anni venti. Anni trenta. Nell’esperienza italiana il c.d. “stato regolatore e giudice della concorrenza” in quali norme si manifesta?. In quelle che concernono la politica agricola, industriale ed economica del paese. In quelle che definiscono il mercato unico europeo, la tutela della concorrenza e del mercato. In quelle relative a caccia e pesca. In tutte le norme di natura imperativa. Come appare il contratto nello stato regolatore?. Realizza il sistema di concorrenza perfetta. Come un momento di autodeterminazione dell’individuo. Come un'inevitabile necessità, talora negatrice della stessa libertà individuale. E’ il luogo di incontro tra le classi deboli ed i poteri forti. A cosa mira la regolazione del mercato?. All'equilibrio e alla struttura normativa del singolo contratto. All'idoneità del regolamento d'interessi che possa garantire un'adeguata dinamica concorrenziale. Alla formale legittimazione di intese e concentrazioni. Alla formale legittimità del processo formativo dell'accordo. La regolazione del mercato: Consente solo interpretazioni di tipo oggettivo. Autorizza l'interprete e poi il giudice a valutare l'equilibrio normativo ed economico del contratto. Consente solo interpretazioni di tipo soggettivo. Non consente alcuna interpretazione. Quali sono gli istituti che compongono il diritto della concorrenza?. Abuso di posizione dominante e abuso di dipendenza economica. I contratti e le obbligazioni. Fusioni, scissioni, acquisizioni e la costituzione di imprese comuni. Concentrazioni, intese e monopolizzazioni. Cosa si intende per “costi di commutazione”?. E’ il valore economico dei contratti che vengono stipulati tra professionista e consumatore. E’ il valore economico dei contratti che vengono stipulati tra professionisti. E’ la perdita di utilità dipendente dalla necessità di risolvere/riconfigurare un rapporto, che determina la situazione di dipendenza. E’ la quantificazione monetaria del risarcimento per mancato profitto, causato dal comportamento inadempiente di una delle parti. Quale funzione ha svolto l’art. 2597 c.c. all’interno dell’ordinamento giuridico italiano con riferimento alla disciplina della concorrenza?. Ha svolto una funzione fondamentale ma al momento ha perso di valenza pratica. E’ la norma intorno a cui ruota tutto il diritto della concorrenza. Nessuna. Avrebbe potuto svolgere una funzione fondamentale, mai svolta. Cosa si intende per politica simbolica?. Si tratta di una scelta legislativa con cui si conferisce riconoscimento giuridico a simboli religiosi e/o politici. Si tratta dell’applicazione nel nostro ordinamento di norme provenienti da altri ordinamenti comunque facenti parte del sistema comunitario. Si tratta di una scelta legislativa che eleva a precedente vincolante una pronuncia giurisprudenziale su una materia di particolare interesse politico-sociale. Si tratta di una situazione nella quale il legislatore incontra il favore del suo elettorato impegnandosi in una serie di gesti, atti e affermazioni, prevalentemente simbolici. In quale periodo storico ha iniziato ad imporsi, nel nostro paese, la disciplina sulla concorrenza?. Anni ottanta. Anni novanta. Nuovo millennio. Anni cinquanta. In materia di antitrust da chi fu sostenuta l'ultima “grande battaglia” in difesa della conformità ai canoni della Common law?. Dagli economisti e giuristi aderenti alla cosiddetta Scuola di Chicago. Dagli economisti e giuristi aderenti alla cosiddetta Scuola di Cleveland. Dagli economisti e giuristi aderenti alla cosiddetta Scuola di Boston. Dagli economisti e giuristi aderenti alla cosiddetta Scuola di New York. In quale occasione negli USA la relazione tra libertà del contratto e disciplina antimonopolistica fu al centro del dibattito che divise il Senato americano?. L’approvazione dell’USA Patriot Act (2001). L’approvazione del Civil Rights Act (1957). L’approvazione del Civil Rights Act (1967). L’approvazione dello Sherman Act (1890). Per molto tempo nell’Europa continentale a causa della debolezza complessiva delle garanzie di libertà e per l’influenza dello stato in economia: Non vi fu la dialettica fra libertà economiche (come nel sistema americano). Vi fu la dialettica fra libertà economiche (come nel sistema americano). Non vi fu la dialettica fra libertà economiche (contrariamente al sistema americano). Vi fu la dialettica fra libertà economiche (contrariamente nel sistema americano). In materia di antitrust quale è attualmente il rapporto tra il diritto comunitario ed il modello USA?. Non vi è alcun tipo di rapporto. Vi è un rapporto di dipendenza assoluta, tanto che il primo ha da sempre assunto a propria stella polare il secondo. Sembra che il diritto comunitario non abbia ancora ridotto le distanze dal modello USA. Sembra che il diritto comunitario abbia ridotto le distanze dal modello USA. In quale caso la disciplina antitrust contempla la sanzione di un’assenza di attività, traducendosi nella previsione di un obbligo di facere?. In nessun caso. Quando vi è un divieto di concludere contratti. Quando vi è un divieto di mantenere in essere un contratto. Quando è sanzionato un rifiuto a contrarre. Cosa si intende per essential facilities doctrine?. E’ la base del sistema antitrust sviluppatosi nei paesi dell’est Europa, che si ispira alla c.d. Scuola Tedesca. E’ la teoria delle infrastrutture essenziali, ovvero una metodologia affermatasi negli USA ed a cui hanno fatto ricorso le Autorità Antitrust. E’ un insieme di regole che serve per individuare e reprimere più facilmente i casi di monopolio e/o comunque di posizioni di dominio. E’ la base del sistema antitrust sviluppatosi nei paesi dell’est Europa, che si ispira alla c.d. Scuola Austriaca. Cosa si intende per Efficient Component Pricing Rule?. E’ un metodo per cui il titolare della risorsa essenziale deve porla a disposizione delle altre imprese a un prezzo uguale a quello che egli stesso sostanzialmente paga per il suo uso. E' una legge matematica applicata al diritto dell'antitrust. E’ un insieme di regole che serve per individuare il prezzo giusto di un bene essenziale. E’ un sistema per calcolare gli investimenti che un impresa deve sostenere per poter entrare nel mercato concorrenziale. Nella sentenza Volvo la Corte di Giustizia delle Comunità Europee: Ha fissato il principio dell'Efficient Component Pricing Rule. Ha riconosciuto l’abuso di posizione dominante indipendentemente dal ragionevole compenso che sarebbe stato dato come contropartita. Ha negato che nel caso di specie vi fosse abuso di posizione dominante. Ha riconosciuto l’abuso di posizione dominante nel rifiuto del titolare di un brevetto di concedere a terzi la licenza atteso che la contropartita era costituita da un ragionevole compenso. Cosa è accaduto con la modifica dell’art. 117 Cost, che ha, di fatto, introdotto un nuovo modello di mercato?. Si è, di fatto, seguita l'impostazione propria dei paesi germanici. Sostanzialmente non è cambiato nulla. Il tradizionale rapporto tra contratto e diritto antitrust si è rovesciato visto che il primo è diventato funzionale alla realizzazione degli obiettivi propri del secondo. Il diritto antitrust è diventato funzionale alla realizzazione degli interessi delle parti contenuti nel contratto. Nel caso in cui una legge imponga ad un’impresa di tenere un comportamento contrario ai principi della concorrenza: L’impresa sarà sanzionata solo parzialmente. L’impresa non potrà essere sanzionata. L’impresa sarà sanzionata solo se in posizione di "abuso dominante". L’impresa sarà comunque sanzionata. Quali tipi di concentrazione sono autorizzate generalmente dalla legge?. Le concentrazioni tra imprese che non determinino un ostacolo significativo per la concorrenza. Le concentrazioni definite espressamente come "legali". Le concentrazioni sono espressamente vietate dalla legge. Le concentrazioni sono comunque tollerate dal sistema normativo. Nell'ambito dello studio del diritto dell'antitrust come è stata “ricostruita” la causa dalla più recente dottrina?. Come la funzione economico-sociale realizzata dalle parti. Come la funzione concretamente svolta dall'atto negoziale, nel contesto economico e sociale in cui questo è stato posto in essere. Come la funzione astratta che si concretizza nel contesto economico-individuale. Come la funzione sociale-economica realizzata dalle parti. Quali importante principio fu affermato nel 1911 dalla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America in materia antitrust?. Nessuno, perché in quel periodo non esisteva ancora tale materia. La Corte affermò l’importanza della interpretazione letterale del divieto contenuto nello Sherman Act, concernente la figura di common law del restraint of trade. La Corte affermò il principio per cui il divieto della legge antitrust dovesse essere interpretato alla luce della rule of reason. La Corte affermò che non poteva esserci una dicotomia fra divieti antitrust applicabili per se e divieti soggetti alla rule of reason. Quale espressione viene utilizzata per definire l’oggetto anticoncorrenziale al § 1 dell’art. 81 del TCE (oggi art.101 del TFUE)?. “Compromettere la funzionalità della concorrenza”. “Compromettere la funzionalità del mercato, impedire, restringere o falsare la concorrenza”. “Compromettere la funzionalità del mercato e della concorrenza”. “Impedire, restringere o falsare la concorrenza”. Quale è stata la scelta politica di fondo del Reg. 1/2003?. Quella di consentire alla Commissione di potersi dedicare a interventi repressivi mirati sui grandi cartelli e sui monopoli di dimensione sovranazionale. Quella di consentire alla Commissione di poter intervenire esclusivamente per la repressione delle attività monopolistiche. Quella di consentire alla Commissione di operare qualsiasi tipo di intervento repressivo tanto sulle piccole che sulle grandi imprese. Quella di consentire alla Commissione di poter intervenire esclusivamente per la repressione delle attività monopolistiche delle piccole imprese. La regola comunitaria, che sancisce l'esenzione ope legis di quelle intese che, pur limitando la libertà di concorrenza, soddisfino le condizioni stabilite dal § 3 dell'art. 81 (oggi art. 101 TFUE), è o meno vincolante per il diritto interno italiano?. Si, poiché essendo una disposizione di principio, è vincolante anche nel nostro ordinamento. Assolutamente no, in quanto il nostro legislatore ha usato il termine “autorizzazione in deroga” nella L. 287/1990, in luogo di quello di “esenzione” previsto nell’art. 81 TCE (oggi art. 101 TFUE), con ciò dimostrando di volersi distaccare dalla norma comunitaria. No, perché così è stato stabilito il nostro legislatore. Dottrina e giurisprudenza non hanno risolto l’incertezza interpretativa sul punto. Quale dei diversi criteri di “efficienza del mercato”, in un ideale ordine gerarchico deve essere riconosciuto come prioritario?. Quello della efficienza produttiva. Quello della efficienza economica. Quello della efficienza allocativa. Quello della efficienza dinamica. Quali sono le nozioni che si utilizzano per definire il concetto di concorrenza tra imprese?. Sociale e Economica. Statica, Sociale, Economica. Statica, Dinamica, Economica. Statica e Dinamica. Gli accordi orizzontali che hanno come oggetto una differenziazione dei comportamenti concorrenziali: Sono generalmente negativi per la concorrenza ma in specifiche ipotesi possono avere effetti positivi per la dinamica concorrenziale. Sono generalmente positivi per la concorrenza ma in specifiche ipotesi possono avere effetti negativi per la dinamica concorrenziale. Sono sempre negativi, senza eccezione alcuna. Sono sempre positivi per la concorrenza. Gli accordi orizzontali di cooperazione tecnica, organizzativa o finanziaria sono: Sempre positivi, senza eccezione alcuna. In linea di principio negativi, salvo che abbiano carattere temporaneo e circoscritto anche a livello spaziale. In linea di principio sempre e comunque negativi. In linea di principio positivi, quando non si traducano in impegni di limitazione di iniziative indipendenti e abbiano carattere temporaneo. La nozione di intesa comprende, oltre agli accordi contrattuali: Quella di obbligazione naturale. Quella di concentrazione. Quella di monopolio, ma solo se quest’ultimo è stato posto in essere a seguito dell’intesa intervenuta tra due imprese. L'incontro di volontà relativo ad obbligazioni giuridicamente non vincolanti e non coercibili. La cogenza del vincolo obbligatorio e l'insieme delle regole ad esso applicabili (soggezione del debitore ai creditore), rispetto all’esistenza del mercato: Ne consentono l’evoluzione in termini di complessità e produttività. Sono essenziali ed imprescindibili. Sono del tutto irrilevanti. Ne consentono l’evoluzione in termini di complessità e dinamicità. Il fenomeno dell'asservimento del contratto a scopi anticoncorrenziali: Si ha solo quando il contratto realizza una concentrazione vietata dal diritto antitrust. Può atteggiarsi in vario modo. Si ha in due ipotesi, ovvero quando il contratto realizza una concentrazione vietata dal diritto antitrust oppure quando c’è un contratto stipulato 'a valle' di una concentrazione vietata. Non è presente nel nostro ordinamento. La disciplina delle conseguenze della nullità antitrust, per ciò che concerne le ripercussioni sul rapporto obbligatorio dedotto nel contratto: E' stato oggetto di un'unica ricostruzione frutto della comunione d'intenti raggiunta dalla più moderna dottrina. Non si presta a ricostruzioni unitarie. Non ha creato problemi di sorta agli studiosi del diritto civile. Non è stata oggetto di studio da parte della dottrina nazionale. Quanto osservato riguardo alle ripercussioni di carattere obbligatorio della nullità di intese e concentrazioni: Non può essere, sic et simpliciter, riferito al patto che integra abuso di posizione dominante. Può essere riferito al patto che integra abuso di posizione dominante, limitatamente a ciò che concerne le concentrazioni. Può essere, sic et simpliciter, riferito al patto che integra abuso di posizione dominante. Può essere riferito al patto che integra abuso di posizione dominante, limitatamente a ciò che concerne le concentrazioni e intese. L'ipotesi che il quesito sulla sorte del patto che integra abuso di posizione dominante non possa e non debba trovare risposta unitaria: Non può essere scartata per cinque ragioni concomitanti. Va scartata, in quanto è stata rinvenuta una risposta unitaria. Non può essere scartata per quattro ragioni concomitanti. Non può essere scartata per tre ragioni concomitanti. Il divieto di abuso di dipendenza economica: Pur essendo considerato un istituto di primaria rilevanza, è stato oggetto di pochi interventi dottrinali. Tende ad essere considerato come il punto di emersione di nuovi principi generali, di tutela del contraente debole e/o di giustizia sostanziale del contratto. E’ considerato generalmente un istituto di scarsa rilevanza, per il quale la dottrina ha sviluppato pochi spunti critici. Non ha influito sul più ampio dibattito in tema di giustizia contrattuale e di tutela del contraente debole. Il divieto di abuso di dipendenza economica: Protegge un soggetto considerato dal legislatore istituzionalmente debole. Tutela le imprese che impongono condizioni contrattuali inique. E' una fattispecie che rimane su di un piano meramente astratto, difficilmente adattabile a fattispecie concrete. Richiede che il bisogno di tutela sia accertato di volta in volta in concreto. Quale può essere definito il primo grande e prevalente orientamento in merito alla questione dell’individuazione della ratio e della collocazione sistematica del divieto di abuso di dipendenza economica?. Quello delle tesi che si possono definire civilistiche. Quello delle tesi che si possono definire dinamiche. Quello delle tesi che si possono definire concorrenziali. Quello delle tesi che si possono definire economiche. Dall’inquadramento del divieto di abuso di dipendenza economica in “un diritto dei contratti”, in “un diritto civile comune”, ecc…: La dottrina ha descritto, solo in parte, gli effetti da esso derivanti. La dottrina non è riuscita a derivare conseguenze significative sul piano operativo. La dottrina è riuscita a fornire un elenco completo delle fattispecie concrete in cui esso può manifestarsi. La dottrina è riuscita a fornire un elenco, pressochè completo, delle fattispecie concrete in cui esso può manifestarsi. Il legislatore nazionale, con l’introduzione del comma 3 bis all'art. 9 L. subf., che attribuisce all'Autorità garante della concorrenza e del mercato la competenza a conoscere dei casi di abuso aventi rilevanza per la tutela della concorrenza e del mercato: Ha realizzato una diversa organizzazione giuridica. Ha dato ragione tanto alle tesi pubblicistiche. Ha dato ragione alle tesi civilistiche. Ha dato ragione tanto alle tesi civilistiche quanto a quelle filo-concorrenziali. Che cos’è la dipendenza da assortimento?. E’ la situazione di dipendenza dell’impresa che deriva dalla durata e dalla tendenziale esclusività della relazione commerciale intrattenuta con la controparte. E’ la situazione in cui si trova l'impresa che, in ragione degli investimenti compiuti, della durata della relazione con la controparte, e in genere per il fatto di essersi concentrata su di una certa relazione commerciale, ne diventa 'prigioniera'. Non è un fenomeno associabile al diritto dell'antitrust. E’ la situazione in cui si trova l'impresa che ha bisogno, per un assortimento competitivo, di uno o più articoli di marca particolarmente apprezzati dal pubblico. |