DIRITTO COMMERCIALE
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Título del Test:![]() DIRITTO COMMERCIALE Descripción: michela gg Fecha de Creación: 2024/10/22 Categoría: Otros Número Preguntas: 234
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NO HAY REGISTROS |
La definizione codicistica di piccolo imprenditore. è funzionale e descrivere il fenomeno "piccola impresa". ha valenza meramente descrittiva;. Ha valenza applicativa rispetto allo statuto dell'impresa commerciale;. è funzionale ad escludere quali imprese sono esentate dal fallimento. L'impresa può essere esercitata. Solo in forma individuale. in forma "mista", individuale e collettiva. anche in forma collettiva. solo in forma collettiva. L'imprenditore agricolo. E' assimilato ad un lavoratore autonomo. Non è assoggettato allo statuto dell'impresa commerciale. E' assoggettato allo statuto dell'impresa commerciale. E' assimilato ad un professionista. I criteri di qualificazione delle imprese. non concernono la natura del soggetto che esercita l'attività. concernono anche la natura del soggetto che esercita l'attività. Concernono solo il tipo di attività esercitata. concernono solo le dimensioni. L'institore è: Un associato in partecipazione. Un socio dell'imprenditore. Colui che è preposto dal titolare all'esercizio di un'impresa commerciale. Un dipendente dell'imprenditore. Le norme dello statuto dell'impresa commerciale: Si applicano in ragione del criterio dimensionale;. Si applicano a tutte le attività d'impresa;. Si applicano a tutte le imprese commerciali;. Si applicano solo in ragione del criterio qualitativo. Il piccolo imprenditore. Deve tenere le scritture contabili se ha un fatturato annuo superiore ad euro 50.000. Non è obbligato a tenere le scritture contabili;. Deve sempre tenere le scritture contabili, sottoponendole periodicamente ad un controllo da parte di un collegio di revisori;. Non è obbligato a tenere le scritture contabili se ha ricavi inferiori a 200.000 euro;. Lo statuto generale dell'impresa trova applicazione: Se l'attività non ha i requisiti idividuati nell'art. 2082 c.c. Se l'attività è commerciale;. Se l'attività non è agricola. Se l'attività ha i requisiti idividuati nell'art. 2195 c.c. Gli elementi essenziali del contratto di società sono. L'atto costitutivo redatto in forma scritta. La pluralità dei soci, l'esercizio in comune di un'attività economica, i conferimenti e lo scopo di lucro. L'atto costitutivo redatto con scrittura privata autenticata. La presenza di un capitale minimo di costituzione. Nelle società di persone, quali soggetti possono essere amministratori: Sia le persone fisiche sia le persone giuridiche. Qualsiasi soggetto, anche non socio, purché in possesso di adeguate competenze. Solo i soci a responsabilità illimitata. Qualsiasi socio. Le cause di scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio nelle società di persone sono: La liquidazione della società. La vendita delle quote. L'aumento di capitale non sottoscritto dal socio. La morte del socio, il recesso o l'esclusione. Quali di questi eventi costituisce una causa legale di scioglimento della società semplice. Il recesso di un socio. L'esclusione di un socio. La mancanza della pluralità dei soci. La morte di un socio. Quali di questi eventi costituisce una causa legale di scioglimento della società semplice. La morte di un socio. L'esclusione di un socio. Il conseguimento dell'oggetto sociale. Il recesso di un socio. Se in una società in accomandita semplice vengono a mancare tutti i soci accomandatari. La società non subisce alcuna conseguenza. La categoria dei soci accomandatari deve essere ricostituita entro sei mesi ed in questo periodo i soci accomandanti nominano un amministratore provvisorio per gli atti di ordinaria amministrazione. La società si scioglie automaticamente. I soci accomandati possono amministrare la società fintantochè non è stato nominato almeno un socio accomandatario. La quota di partecipazione del socio accomandante. Può essere ceduta con il consenso dei soci che rappresentino almeno il 20% del capitale. Può essere ceduta, liberamente, anche senza il consenso degli altri soci, a condizione che il socio ne dia preavviso ai sensi dello statuto. Può essere ceduta con il consenso dei soci che rappresentino la maggioranza del capitale. Può essere ceduta con il consenso dei soci che rappresentino almeno il 30% del capitale. Alla società in accomandita semplice si applicano. Solo le disposizioni specifiche in tema di s.a.s. Le norme sulla società semplice. Le norme sull'impresa commerciale individuale. Le disposizioni della società in nome collettivo in quanto compatibili con le disposizioni specifiche in tema di s.a.s. La società in accomandita semplice si scioglie. In caso di perdita del capitale. A seguito del compimento di atti di immistione da parte di un socio accomandante. Esclusivamente nei casi previsti per la società in nome collettivo. Oltre che nei casi previsti per la società in nome collettivo, anche quando rimangono soltanto soci accomandanto o soci accomandatari, se nel termine di 6 mesi non è stato sostituito il socio che è venuto meno. Per il trasferimento della quota di partecipazione del socio accomandatario si applicano. La disciplina prevista per la società a responsabilità limitata semplificata. La disciplina prevista per la società in nome collettivo. La disciplina prevista per la cessione dell'impresa individuale. La disciplina prevista per la società semplice. Nella società in accomandita semplice i soci accomandatari. Hanno i diritti e gli obblighi dei soci di una s.r.l. Hanno i diritti e gli obblighi dei soci della società in nome collettivo. Non possono mai essere amministratori. Hanno gli stessi obblighi dei soci accomandanti. Nella società in accomandita semplice, i soci accomandanti. Non possono mai essere amministratori. Hanno i diritti e gli obblighi dei soci della società in nome collettivo. Hanno gli stessi obblighi dei soci accomandatari. Hanno i diritti e gli obblighi dei soci di una s.r.l. Nella società in accomandita semplice, il socio accomandante: Può essere amministratore se gli accomandatari vi acconsentono. Non può mai essere amministratore. Può essere amministratore se detiene oltre la metà del capitale sociale. Può essere amministratore qualunque sia la sua quota di partecipazione nella società. Le condizioni necessarie per procedere alla costituzione di una s.p.a. sono. Che sia versato per intero il capitale sociale; che siano rispettate le norme relative alla pluralità dei soci; che sussistano le autorizzazioni della Camera di Commercio competente per territorio in relazione al particolare oggetto sociale. Che sia sottoscritto almeno al 50% il capitale sociale; che siano rispettate le norme relative ai conferimenti; che sussistano le autorizzazioni e le altre condizioni richieste dalle leggi speciali per la costituzione della società, in relazione alla dimensione petrimoniale della società. Che sia sottoscritto per intero il capitale sociale; che siano rispettate le norme relative ai conferimenti; che sussistano le autorizzazioni e le altre condizioni richieste dalle leggi speciali per la costituzione della società, in relazione al suo particolare oggetto. Che sia sottoscritto almeno al 25% il capitale sociale; che siano rispettate le norme relative ai conferimenti di prestazioni di servizi; che sussistano le autorizzazioni e le altre condizioni richieste dalle leggi speciali per la costituzione della società, in relazione al suo particolare oggetto. Chi conferisce beni in natura o crediti in una spa. Deve fornire un'adeguata garanzia;. Deve presentare una relazione di stima dei valori redatta dal collegio sindacale. Non deve assolvere ad alcun adempimento particolare;. Deve presentare una relazione giurata di un esperto designato dal tribunale, contenente la descrizione dei beni o dei crediti conferiti, l'attestazione che il loro valore è almeno pari a quello ad essi attribuito ai fini della determinazione del capitale sociale ed i criteri di valutazione seguiti;. In caso di conferimenti in natura o di crediti in una spa. le azioni corrispondenti a tali conferimenti devono liberate almeno in parte;. si applica la normale disciplina dei conferimenti in denaro;. le azioni corrispondenti a tali conferimenti devono essere integralmente liberate al momento della sottoscrizione;. è sufficiente che le azioni corrispondenti vengano integralmente sottoscritte. La nullità di una spa è sanabile?. No, in quanto l’ordinamento privilegia l’interesse ad eliminare dal mercato una società irregolare. Sì, a condizione che la nullità dipenda esclusivamente ad illiceità dell’oggetto sociale e questo sia opportunamente modificato. No, in quanto si applica la disciplina comune della nullità dei contratti. Sì, purchè la causa della nullità sia stata eliminata e ne sia data pubblicità con iscrizione nel registro delle imprese. Nella società per azioni, per le operazioni compiute in nome della società prima dell'iscrizione nel registro delle imprese. sono illimitatamente e solidalmente responsabili verso i terzi tutti i soci;. rispondono comunque gli amministratori della società. sono illimitatamente e solidalmente responsabili verso i terzi sia coloro che hanno agito sia eventualmente il socio unico fondatore e quelli tra i soci che nell'atto costitutivo o con atto separato hanno deciso, autorizzato o consentito il compimento dell'operazione;. sono illimitatamente e solidalmente responsabili verso i terzi unicamente coloro che hanno agito;. Secondo la disciplina dei patrimoni destinati: La disciplina dei patrimoni destinati non contiene alcun riferimento al finanziamenti per specifici affari. Una spa non può stipulare con terzi un contratto di finanziamento. Una spa può stipulare con terzi un contratto di finanziamento di uno specifico affare pattuendo che al rimborso totale o parziale del finanziamento siano destinati i proventi dell'affare stesso. Una spa può stipulare con terzi un contratto di finanziamento di uno specifico affare senza particolari condizioni. Una società a responsabilità limitata può costituire un patrimonio destinato?. Si, ma nel limite del 10% del capitale sociale. Si, in quanto trova applicazione la disciplina della spa. Si, se lo statuto lo prevede. No, in nessun caso. Se l'assemblea straordinaria delibera l'assegnazione di utili ai prestatori di lavoro dipendente della società per azioni: il capitale sociale deve seere aumentato in misura pari al 50% delle azioni emesse a favore dei dipendenti. bisogna procedere all'aumento del capitale mediante emissione di speciali categorie di azioni per un ammontare corrispondente agli utili stessi;. le azioni date ai dipendenti non sono una categoria speciale;. non si deve procedere ad alcun aumento di capitale;. L'assemblea straordinaria può deliberare l'assegnazione di utili ai prestatori di lavoro dipendente: Solo se gli utili sono almeno pari al 10% del patrimonio netto. In nessun caso;. In ogni caso;. Solo se lo statuto lo prevede;. La rappresentanza in assemble. Deve essere conferita per iscritto e i documenti relativi devono essere conservati dalla società. Non richiede particolari forme di conferimento. Deve essere conferita con atto pubblico. Non può mai essere conferita. Possono intervenire in assemblea. Tutti i soci. Solo coloro ai quali spetta il diritto di voto. Solo i portatori di azioni ordinarie. Solo i portatori di azioni privilegiate. Nelle spa l'assemblea. Ha esclusivamente competenze ordinarie. E' l'espressione del potere sovrano degli azionisti. Può avere competenze ordinarie e straoridnarie. Non ha poteri decisionali. nelle spa con consiglio di sorveglianza, l'assemblea ordinaria. approva il bilancio. redige il progetto di bilancio da sottoporre agli azionisti. nomina il collegio sindacale. delibera sulle materie gestionali. Come regola generale, l'assemblea è convocata. Dall'organo amministrativo. Dagli azionisti di minoranza. Dal collegio sindacale. Dall'azionista di maggioranza. Gli amministratori o il consiglio di sorveglianza devono convocare senza ritardo l'assemblea: quando ne è fatta domanda da tanti soci che rappresentino una minoranza qualificata. quando lo richiede almeno il 40% degli azionisti. quando lo richiede almeno il 30% degli azionisti. quando lo richiedono i soci indipendentemente dal loro "peso" in termini di capitale sociale. L'assemblea ordinaria in prima convocazione è regolarmente costituita. quando è rappresentata almeno la metà del capitale sociale escluse dal computo le azioni prive di diritto di voto. qualunque sia la parte del capitale rappresentata. quando è rappresentato almeno il 60% del capitale sociale. quando è rappresentata almeno la metà del capitale sociale. L'assemblea ordinaria in prima convocazione è regolarmente costituita: quando è rappresentato almeno il 30% del capitale sociale. quando è rappresentata almeno la metà del capitale sociale. quando è rappresentata almeno la metà del capitale sociale escluse dal computo le azioni prive di diritto di voto. qualunque sia la parte del capitale rappresentata. Possono farsi rappresentare in assemblea. Solo i soci residenti all'estero. coloro ai quali spetta il diritto di voto, salvo che nelle società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio e nelle società cooperative, lo statuto disponga diversamente. Sempre ed in ogni caso senza condizioni coloro ai quali spetta il diritto di voto. Solo gli azionisti di minoranza. La rappresentanza in assemblea. Deve essere conferita per iscritto e i documenti relativi devono essere conservati dalla società. Deve essere conferita con atto pubblico. Non può mai essere conferita, in quanto il socio deve partecipare direttamente. Non richiede particolari forme di conferimento. Nelle spa la gestione dell'impresa: Spetta esclusivamente agli amministratori. Spetta esclusivamente all'assemblea che è sovrana quanto alle decisioni. Spetta ali amministratori e all'assemblea. Spetta congiuntamente ai soci di maggioranza e all'assemblea. La delibera del consiglio di amministrazione: Non è mai impugnabile. E' impugnabile, in caso di conflitto di interessi di un amministratore, ma solo se ha procurato un danno alla società. E' sempre impugnabile. E' impugnabile, ricorrendone la condizioni, nel caso in cui un amministratore.fosse in conflitto di interessi. Se lo statuto non stabilisce il numero degli amministratori, ma ne indica solamente un numero massimo e minimo. La determinazione spetta al comitato esecutivo. La determinazione spetta all'assemblea. La determinazione spetta al collegio sindacale. La determinazione spetta al Presidente del Tribunale. L'amministrazione di una s.p.a. Può anche essere affidata a non soci. Non può mai essere affidata a terzi. Deve sempre essere affidata ai soci di maggioranza. Può essere affidata solo ai soci. . Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori,. Bisogna convocare l'assemblea straordinaria per nominare nuovi amministratori. Gli altri amministratori provvedono a sostituirli con deliberazione approvata dal collegio sindacale. Bisogna convocare l'assemblea ordinaria per nominare nuovi amministratori. Gli altri amministratori provvedono a sostituirli con deliberazione approvata dal collegio sindacale, purchè la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'assemblea. Si configura la posizione dell'amministratore di fatto. In capo a coloro i quali, pur privi della veste formale di amministratore, per la mancanza di nomina assembleare, comunque si inseriscono sistematicamente nella direzione dell'impresa sociale. Solo nella società semplice. Solo nelle società di persone. In capo ai soci non amministratori che compiono atti di gestione, anche se occasionalmente. Nelle spa il consiglio di amministrazione: Può delegare le proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo solo se la società opera nei mercati regolamentati. Può sempre delegare le proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo. Può delegare le proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo, solo se l'atto costitutivo o l'assemblea lo consente. Non può mai delegare le proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo. Nelle società per azioni il potere di rappresentanza: Spetta per legge al presidente del collegio sindacale. Spetta per legge agli amministratori. Spetta per legge al rappresentante degli azionisti di maggioranza. Spetta esclusivamente al presidente del consiglio di amministrazione. La responsabilità dei direttori generali di spa nominati dall'assemblea o per disposizione dello statuto, in relazione ai compiti loro affidati. E' disciplinata dalle norme su lavoro autonomo. E' disciplinata dalle norme sul lavoro dipendente. E' disciplinata dalle disposizioni che regolano la responsabilità degli amministratori, fatte salve le azioni esercitabili in base al rapporto di lavoro con la società. E' disciplinata dalle disposizioni che regolano la responsabilità del collegio sindacale. Nelle spa il potere di rappresentanza: E' limitato agli atti connessi al conseguimento dell'oggetto sociale. E' limitata agli atti indicati nella procura conferita agli amministratori. E' generale e riguarda l'attività esterna, cioè il potere di agire nei confronti dei terzi in nome della società. E' limitata ai poteri conferiti agli amministratori, se regolarmente pubblicati nel registro delle imprese. Gli amministratori di una s.p.a. sono responsabili: Per violazione dei doveri di diligenza nei confronti della società, dei creditori sociale ed eventualmente dei singoli soci o dei terzi. Per tutte le obbligazioni sociali. Per violazione dei doveri di diligenza, ma solo nei confronti dei creditori sociali. Unicamente per i danni arrecati alla società. L'azione sociale di responsabilità verso gli amministratori di una s.p.a.: Può essere esercitata senza limiti temporali, anche se l'amministratore è cessato dalla carica. Può essere esercitata solo nel caso in cui la società sia dichiarata fallita. Può essere esercitata entro 10 anni dalla cessazione dalla carica dell'amministratore. Può essere esercitata entro 5 anni dalla cessazione dalla carica dell'amministratore. Nella s.p.a. la responsabilità degli amministratori: E' una responsabilità per le obbligazoni sociali. E' una responsabilità per le perdite subite dalla società. E' una responsabilità per colpa. E' sempre una responsabilità oggettiva. Nella società per azioni, gli amministratori rispondono verso la società: In ogni caso. Quando non adempiono ai doveri imposti con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico e dalle loro specifiche competenze. Quando non adempiono ai doveri imposti con la diligenza del buon padre di famiglia. Solo in caso di dolo o colpa grave. Nelle società per azioni l'azione di responsabilità verso gli amministratori può essere promossa dai creditori sociali: In ogni caso. Solo quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti. Solo qualora gli amministratori abbiano violato i doveri di diligenza. Solo in caso di dolo o colpa grave. Nelle società per azioni i singoli soci o i terzi possono intraprendere un'azione di responsabilità verso gli amministratori: Solo in caso di dolo o colpa grave degli amministratori. In ogni caso. Solo a condizione che il soggetto che intraprende l'azione sia stato direttamente danneggiato da atti dolosi o colposi degli amministratori. Sempre in caso di violazione dei doveri di diligenza da parte degli amministratori. La retribuzione annuale del collegio sindacale. E' determinata dal consiglio di amministrazione. E' determinata dal Presidente del Tribunale. Se non è stabilita nello statuto deve essere determinata dall'assemblea all'atto della nomina, per l'intero periodo di durata del loro ufficio. Deve necessariamente essere sempre stabilita nello statuto. In caso di morte, di rinunzia o di decadenza di un sindaco,. L'assemblea ordinaria provvede alla nomina di un nuovo sindaco. Subentrano i supplenti in ordine di età, nel rispetto dell'art. 2397, secondo comma. L'assemblea straordinaria provvede alla nomina di un nuovo sindaco. I sindaci rimasti in carica provvedono alla nomina del nuovo sindaco. In una spa i sindaci possono essere revocati?. I sindaci non possono mai essere revocati. Si, possono essere revocati in qualsiasi momento dall'assemblea straordinaria degli azionisti. Si, possono essere revocati in qualsiasi momento dall'assemblea ordinaria degli azionisti. I sindaci possono essere revocati solo per giusta causa. Ogni socio può denunciare i fatti che ritiene censurabili. Al presidente del collegio sindacale. Al collegio sindacale il quale deve tenere conto della denuncia nella relazione all'assemblea. Al presidente del consiglio di amministrazione. Al presidente del comitato esecutivo. In caso di omissione o di ingiustificato ritardo da parte degli amministratori, il collegio sindacale: Deve denunciare i fatti al tribunale. Non ha alcun obbligo. Deve convocare l'assemblea ed eseguire le pubblicazioni di legge. Deve denunciare i fatti al PM. I sindaci devono adempiere i loro doveri: Con la professionalità e la diligenza richieste dalla natura dell'incarico;. Con la diligenza del mandatario;. Con la diligenza del buon padre di famiglia;. Nel rispetto dello statuto. I sindaci sono responsabili solidalmente con gli amministratori. Per i fatti e le omissioni degli amministratori;. In ogni caso per i danni arrecati dagli amministratori alla società. Per le obbligazioni sociali;. Per i fatti e le omissioni degli amministratori, quando il danno non si sarebbe prodotto se essi avessero vigilato in conformità degli obblighi della loro carica;. Ogni socio può denunciare i fatti che ritiene censurabili: Al tribunale. Al collegio sindacale, il quale deve tener conto della denuncia nella relazione all'assemblea;. Al collegio sindacale, il quale valuta caso per caso le misure da adottare;. Al Presidente del collegio sindacale;. La retribuzione annuale dei sindaci:: Viene stabilita dallo stesso collegio sindacale, in base alle vigenti tariffe professionali. Viene stabilita anno per anno;. Viene sempre stabilita nello statuto;. Se non è stabilita nello statuto, deve essere determinata dall'assemblea all'atto della nomina per l'intero periodo di durata del loro ufficio;. Il collegio sindacale, qualora nell'espletamento del suo incarico ravvisi fatti censurabili di rilevante gravità e vi sia urgente necessità di provvedere: deve convocare l'assemblea. può convocare l'assemblea senza particolari condizioni;. deve informare il tribunale. può convocare l'assemblea previa comunicazione al presidente del consiglio di amministrazione;. I sindaci possono procedere ad atti di ispezione e controllo della società?. No, in nessun caso. Sì, in quasiasi momento, ma solo collegialmente;. Si, ma solo in occasione delle riunioni collegiali periodiche;. Sì, in qualsiasi momento, anche individualmente;. Il collegio sindacale deve vigilare. Solo sull'osservanza della legge;. Sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento. Solo sul comportamento degli amministratori;. Solo sull'osservanza dello statuto;. Nel sistema dualistico, i componenti del consiglio di sorveglianza: Sono revocabili in qualunque tempo dall'assemblea con maggioranze ordinarie;. Non possono essere revocati dall'assemblea;. Sono revocabili in qualunque tempo dall'assemblea con maggioranze ordinarie, ma solo per giusta causa. Sono revocabili dall'assemblea in qualunque tempo con il voto favorevole di almeno un quinto del capitale, salvo il diritto al risarcimento danni se la revoca avviene senza giusta causa;. Nel sistema dualistico, il presidente del consiglio di sorveglianza. E' nominato dall'organo di controllo. E' nominato nello statuto;. E' eletto dall'assemblea;. E' nominato dagli altri componenti del consiglio di sorveglianza;. Nel sistema dualistico. Almeno due componenti effettivi del consiglio di sorveglianza devono essere scelti tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro;. Tutti i componenti effettivi del consiglio di sorveglianza devono essere scelti tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro;. L'iscrizione nel registro dei revisori non è condizione necessaria per far parte del consiglio di sorveglianza. Almeno un componente effettivo del consiglio di sorveglianza deve essere scelto tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro;. Nel sistema dualistico il consiglio di sorveglianza: Si compone di un numero di componenti esclusivamente soci, non inferiore a cinque, salvo che lo statuto non preveda un maggior numero;. Si compone di un numero di componenti, anche non soci, non inferiore a tre, salvo che lo statuto non preveda un maggior numero;. Si compone di un numero di componenti anche non soci, non inferiore a cinque, salvo che lo statuto non preveda un maggior numero;. Si compone di un numero di componenti esclusivamente soci, non inferiore a tre, salvo che lo statuto non preveda un maggior numero;. Nel sistema monistico di una società che fa ricorso al mercato del capitale di rischio: Il numero dei componenti del comitato per il controllo della gestione non può essere inferiore a cinque. Il numero dei componenti del comitato per il controllo della gestione non può essere inferiore a sette. Il numero dei componenti del comitato per il controllo della gestione non può anche essere inferiore a tre. Il numero dei componenti del comitato per il controllo della gestione non può essere inferiore a tre. Nel sistema monistico la determinazione del numero e la nomina dei componenti del comitato per il controllo sulla gestione spettano: All'assemblea straordinaria degli azionisti. All'assemblea ordinaria degli azionisti. Al consiglio di amministrazione salvo diversa disposizione dello statuto. Esclusivamente al consiglio di amministrazione, senza possibilità di deroga statutaria. Nel sistema "monistico": La gestione dell'impresa spetta al collegio sindacale. La gestione dell'impresa spetta all'assemblea. La gestione dell'impresa spetta al comitato interno di controllo. La gestione dell'impresa spetta esclusivamente al consiglio di amministrazione. La deliberazione di emissione di obbligazioni in una s.p.a. Deve risultare da verbale redatto da notaio ed è depositata ed iscritta a norma dell'art.2436 c.c. Deve risultare annotata sul libro soci. Deve essere annotata nel verbale delle riunioni del collegio sindacale. Non necessita di verbalizzazione. L'emissione di obbligazioni. E' sempre deliberata dall'assemblea ordinaria. E' sempre deliberata dagli amministratori. E' deliberata dagli amministratori se la legge o lo statuto non dispongono diversamente. E' sempre deliberata dall'assemblea straordinaria. Il rispetto del limite quantitativo all'emissione di obbligazioni da parte di una spa. Deve essere attestato da un notaio. Deve essere attestato dall'assemblea straordinaria. Deve essere attestato dai sindaci. Deve essere attestato dal presidente del consiglio di amministrazione. Le obbligazioni convertibili in azioni possono essere trasformate in. Azioni della società medesima. Azioni di risparmio della società che ha emesso le obbligazioni. Azioni o strumenti finanziari partecipativi della società medesima. Azioni di una società collegata a quella che ha emesso le obbligazioni. La società per azioni può emettere obbligazioni. Per una somma complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato. Sino al limite del 50% del capitale sociale. Sino al limite del 10% del capitale sociale. Senza particolari limiti quantitativi, ma a condizione che il capitale sociale sia interamente versato ed esistente. L'aumento di capitale e titolo gratuito. Può essere attuato solo mediante l'emissione di nuove azioni. Non si riflette sulle azioni. Può essere attuato solo aumentando il valore delle azioni in circolazione. Può essere attuato o aumentando il valore delle azioni in circolazione o mediante l'emissione di nuove azioni. Se un socio di una s.p.a. recede dalla stessa e non condivide il valore di rimborso della propria partecipazione sociale determinato dagli amministratori: Non può fare nulla. Può impugnare la determinazione del valore presso l’organismo di conciliazione presente presso la Camera di commercio competente. Può nominare un esperto contabile che lo rappresenti e ne difenda le ragioni in occasione dell’assemblea di ratifica del recesso. Lo può contestare ed in questo caso il tribunale nominerà un esperto che dovrà provvedere entro 90 giorni dall’esercizio del recesso. In una s.p.a. hanno diritto di recedere. Tutti i soci che hanno concorso alle deliberazioni di cui all’art. 2437. Tutti i soci che non hanno concorso alle deliberazioni di cui all’art. 2437. Solo i soci persone fisiche. Tutti i soci che non siano morosi. Le nuove azioni eventualmente emesse dalla società a seguito dell'aumento del capitale a titolo gratuito. Devono essere assegnate gratuitamente agli azionisti in proporzione a quelle già possedute. Possono solo essere assegnate a terzi. Non possono essere assegnate ai soci. Possono essere assegnate ai soci oppure a terzi. La riduzione del capitale sociale può essere. Solo nominale. Sia reale che nominale. Solo reale. Attuato solo in caso di perdite. La delibera di riduzione reale del capitale. Può essere eseguita solo dopo 60 giorni dall'iscrizione nel registro delle imprese. Può essere eseguita dopo 30 giorni dall'iscrizione nel registro delle imprese. Può essere eseguita dopo 90 giorni dall'iscrizione nel registro delle imprese, se entro tale termine i creditori della società non hanno fatto opposizione. Può sempre essere eseguita decorsi 90 giorni dall'iscrizione nel registro delle imprese. Nel caso in cui una spa proceda ad un aumento di capitale mediante nuovi conferimenti in natura il diritto di opzione degli attuali azionisti. Deve essere fatto valere entro 60 giorni dalla deliberazione di aumento del capitale sociale. È escluso per legge. È ridotto proporzionalmente del 50%. Viene convertito in una percentuale incrementativa di partecipazione agli utili. Nella spa, la modifica della clausola dell'oggetto sociale, quando consente un cambiamento significativo dell'attività della società: Non costituisce mai causa di recesso;. Può costituire causa di recesso, ma solo se ciò è statutariamente previsto;. Costituisce causa legale di recesso, ma solo a favore dei soci che hanno concorso alla relativa deliberazione assembleare. Costituisce causa di recesso a favore di ogni socio, senza particolari condizioni;. Il diritto di recesso. Può sempre essere esercitato dal socio di spa. Può essre esrcitato in presenza sia di cause legali sia di cause statutarie di recesso. Può essere esercitato solo in presenza di cause legali di recesso. Non può mai essere esercitato dal socio di spa. Nelle spa la modifica dei criteri di determinazione del valore dell'azione in caso di recesso. Può essere prevista come causa statutaria di recesso. E' sempre causa di recesso a favore dei soci senza particolari condizioni. Non è mai causa di recesso. E' causa legale di recesso ma solo a favore dei soci che non hanno concorso alla relativa deliberazione. Fino a che le precedenti azioni emesse non sono state interamente liberate. E' possibile eseguire un aumento di capitale. Non è possibile eseguire, ma è possibile deliberare un nuovo aumento di capitale. Non è possibile deliberare un nuovo aumento di capitale. La società deve astenersi dal compimento di qualumque atto di straordinaria amministrazione. In via di principio, competente a deliberare un aumento di capitale reale ( a pagamento) è. L'assemblea straordinaria. L'assemblea ordinaria. Il legale rappresentante della società. Il consiglio di amministrazione. L'aumento del capitale sociale può essere. solo mediante conferimenti in denaro. solo reale (o a pagamento). sia reale sia gratuito. solo gratuito (o nominale). Nelle spa, la revoca dello stato di liquidazione: non è causa legale di recesso. è causa di recesso a favore di ogni socio indistintamente. è una causa legale di recesso a favore dei soci che non hanno aoncorso alla relativa deliberazione. può essere causa statutaria di recesso. Nella spa la trasformazione: Non è mai causa di recesso. E' causa di recesso a favore di ciascun socio. E' causa legale di recesso a favore dei soci che non hanno concoso alla relativa deliberazione. E' causa statutaria di recesso. Nel caso in cui una spa proceda ad un aumento di capitale mediante nuovi conferimenti in natura il diritto di opzione degli attuali azionisti: Deve essere fatto valere entro 30 giorni dalla deliberazione di aumento del capitale sociale. Viene convertito in una percentuale incrementativa di partecipazione agli utili. È escluso per legge. È ridotto proporzionalmente del 25%. Le modificazioni dello statuto, come regola generale, rientrano nella competenza. della maggioranza dei soci. del presidente del consiglio di amministrazione. dell'assemblea ordinaria. dell'assemblea straordinaria. La società può eseguire un aumento di capitale "nominale" ( a titolo gratuito). Imputando a capitale qualunque tipo di riserva. Imputando a capitale la riserva legale. Imputando a capitale le riserve e gli altri fondi iscritti a bilancio, in quanto disponibili. Imputando a capitale qualunque fondo. In una spa, le modificazioni dello statuto concernente i diritti di voto o di partecipazione. Possono costituire causa di recesso solo se prevista statutariamente. Costituiscono causa legale di recesso a favore dei soci che non hanno concorso alla relativa deliberazione. Costituiscono causa di recesso a favore di tutti i soci indistintamente. Non costituiscono mai una causa di recesso. Nelle spa, la trasformazione di società. E' causa statutaria di recesso. Non è mai causa di recesso. E' causa di recesso a favore di ciascun socio. E' causa legale di recesso a favore dei soci che non hanno concoso alla relativa deliberazione. Nelle spa il trasferimento della sede sociale all'estero: E' causa legale di recesso a favore dei soci che non hanno concorso alla relativa deliberazione. Può essere prevista statutariamente come causa di recesso. Non è mai causa di recesso. E' sempre causa di recesso a favore di ogni socio senza condizioni. Nella redazione del bilancio, se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta: Il collegio dei revisori deve redigere una relazione integrativa. Il presidente del collegio sindacale deve redigere una relazione integrativa. L'organo di controllo deve redigere una relazione integrativa. Gli amministratori devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo. Il bilancio d'esercizio si compone di: Stato patrimoniale e conto economico. Stato patrimoniale e rendiconto finanziario. Stato patrimoniale e relazione degli amministratori. Stato petrimoniale, conto economico e nota integrativa. I principi fondamentali per la redazione del bilancio d'esercizio sono: Chiarezza e precisione. Prudenza ed inerenza. Trasparenza e correttezza. Chiarezza della redazione e verità e correttezza delle rappresentazioni contenute. Al bilancio d'esercizio vanno allegate: La relazione della Banca d'Italia. Solo la relazione degli amministratori. La relazione della Consob. La relazione degli amministratori, la relazione dei sindaci, la relazione della società di revisione. Nelle società per azioni che adottano il sistema dualistico, il bilancio è approvato: Dall'assemblea degli azionisti. Dal consiglio di amministrazione. Dal consiglio di sorveglianza. Dal collegio sindacale. La delibera assembleare che approva un bilancio redatto in violazione dei principi di chiarezza e di verità e correttezza: E' annullabile. E' nulla. Non è viziata. E' regolare. Nel bilancio d'esercizio, la voce "Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti". Va indicata come prima voce dell'Attivo (lett. A dello stato patrimoniale) con separata indicazione della parte già richiamata;. Va indicata nel Patrimonio netto. Va indicata nell'Attivo tra le "Immobilizzazioni finanziarie". Va indicata nell'Attivo genericamente tra i crediti;. La riserva legale deve essere formata: Mediante deduzione dagli utili netti annuali di una somma corrispondente almeno al 5%, fino a che la riserva non abbia raggiunto il quinto del capitale;. Mediante deduzione dagli utili netti annuali di una somma corrispondente almeno al 20%;. Mediante deduzione dagli utili netti annuali di una somma corrispondente almeno al 25%. Mediante deduzione dagli utili netti annuali di una somma corrispondente almeno al 30%;. Nella redazione del bilancio d'esercizio, le immobilizzazioni sono iscritte: Al valore di perizia;. Al costo di acquisto o di produzione. Al valore di mercato alla chiusura dell'esercizio;. Al valore medio degli ultimi tre esercizi;. Se in casi eccezionali l'applicazione delle norme in tema di redazione del bilancio d'esercizioè incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta. La disposizione può non essere applicata;. La valutazione deve essere fatta caso per caso dal consiglio di amministrazione. La disposizione deve comunque essere applicata;. La disposizione non deve essere applicata e la nota integrativa deve motivare la deroga e deve indicare l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico;. La decisione sulla distribuzione degli utili ai soci: è Adottata dall'assemblea che approva il bilancio ovvero, qualora il bilancio sia approvato dal consiglio di sorveglianza, dall'assemblea convocata ex art. 2364-bis, secondo comma;. E' adottata dal consiglio di amministrazione;. Spetta all'organo di controllo. E' adottata dall'assemblea straordinaria;. Alle società per azioni è consentito aumentare il capitale sociale mediante sottoscrizione reciproca di azioni?. Si, in ogni caso. Sì, ma solo per interposta persona. Sì ma solo per il tramite di società fiduciaria. No, in nessun caso. Ai sensi dell'art. 2361 c.c. una s.p.a. può assumere partecipazioni in altre imprese: In ogni caso senza limiti o condizioni. Sì, ma a condizione che la misura e l'oggetto della partecipazione non modifichino sostanzialmente l'oggetto sociale della società che assume la partecipazione. In nessun caso. Solo se la partecipazione si riferisce ad altra s.p.a. Sono società collegate: Quelle sulle quali un'altra società esercita un'influenza notevole. Quelle sulle quali un'altra società esercita un'influenza dominante. Quelle nelle quali un'altra società detiene il 25% delle azioni. Quelle nelle quali un'altra società detiene il 50% delle azioni. Il socio o il creditore sociale possono agire contro la società o l'ente che esercita attività di direzione e coordinamento: Solo se non sono stati soddisfatti dalla società soggetta all'attività di direzione e coordinamento. Solo se non sono stati preventivamente informati del compimento dell'attività che ha arrecato loro un pregiudizio;. In ogni caso, trattandosi di responsabilità oggettiva;. Anche senza preventiva escussione nei confronti della società soggetta all'attività di direzione e coordinamento;. In capo al soggetto che esercita attività di direzione e coordinamento, non vi è responsabilità nei confronti dei soci di minoranza o dei creditori delle società eterodiretta: Se il danno risulta mancante alla luce del risultato complessivo dell'attività di direzione e coordinamento ovvero integralmente eliminato anche a seguito di operazioni a ciò dirette. Se viene rilasciata un'apposita polizza fideiussoria. Se il danno prodotto è di lieve entità;. Se i soggetti danneggiati sono stati preventivamente informati delle operazioni potenzialmente dannose;. Nella società in accomandita per azioni. Si applica la disciplina delle società di persone. Si applicano le medesime regole della società in accomandita semplice. Sono applicabili le norme relative alla società per azioni, in quanto compatibili con la disciplina propria della società in accomandita per azioni. Si applicano solo le disposizioni in tema di società per azioni. Nella società a responsabilità limitata, l'atto costitutivo deve essere redatto. Sempre e soltanto per atto pubblico;. Per scrittura privata;. Per atto pubblico o per scrittura privata autenticata. Per scrittura privata autenticata;. La società a responsabilità limitata può essere costituita: Solo per atto unilaterale;. Per contratto o per atto unilaterale;. Per pubblica sottoscrizione. Solo per contratto;. Nella SRL, le partecipazioni dei soci: Possono costituire oggetto di offerta al pubblico di prodotti finanziari;. Possono essere anche rappresentate da azioni;. Possono essere rappresentate da quote o da azioni;. Non possono essere rappresentate da azioni, nè costituire oggetto di offerta al pubblico di prodotti finanziari. Durante la liquidazione di una spa i liquidatori possono compiere. Solo gli atti finalizzati a monetizzare il valore del patrimonio della società, nella prospettiva del miglior soddisfacimento dei creditori. Solo atti di ordinaria amministrazione. Qualsiasi atto utile alla liquidazione, con esclusione tassativa di intraprendere nuove operazioni. Tutti gli atti utili per la liquidazione sociale, secondo i criteri stabiliti dall’assemblea dei soci che li ha nominati. Nelle società cooperative. Per le obbligazioni sociali è responsabile unicamente la società con il proprio patrimonio. Per le obbligazioni sociali rispondono solo i soci. Per le obbligazioni sociali rispondono anche i soci, ma solo nel limite del valore della quota di partecipazione al capitale. Per le obbligazioni sociali rispondono anche i soci. Nelle società cooperative. Il legislatore ha stabilito in 3 mesi il termine di preavviso per il recesso, senza altri vincoli temporali. Il socio non può mai recedere. Il legislatore ha stabilito in 3 mesi il termine di preavviso per il recesso, che non può avvenire prima di 2 anni dall'ingresso nella società. E' possibile il recesso ad nutum senza alcun termine di preavviso. Nelle società cooperative. Il capitale sociale è pari a quello delle spa. Il capitale sociale è variabile. Il capitale sociale è pari a quello delle srl. Il capitale sociale è fisso. Nelle società cooperative. Trova sempre applicazione la disciplina del controllo giudiziario ex art. 2409 c.c. La disciplina del controllo giudiziario ex art. 2409 c.c. trova applicazione, ma solo per le cooperative di grandi dimensioni. La disciplina del controllo giudiziario ex art. 2409 c.c trova applicazione ma solo per le cooperative a mutualità prevalente. Non trova mai applicazione la disciplina del controllo giudiziario ex art. 2409 c.c. Ai fini dell'adozione della decisione di fusione, per le società di capitali: Non sono richieste particolari maggioranze;. E' richiesta l'unanimità;. Sono richieste le maggioranze previste per l'assemblea ordinaria;. Sono richieste le maggioranze previste per le modificazioni dell'atto costitutivo o dello statuto. La fusione deve essere deliberata. Da ciascuna delle società partecipanti, mediante l'approvazione del relativo progetto;. Almeno da parte della società di maggiori dimensioni. Solo dalla società incorporata;. Solo dalla società incorporante;. Le deliberazioni relative ad un'operazione di fusione: Devono essere depositate entro 30 giorni presso l'ufficio del registro delle imprese, senza ulteriore documentazione. Devono essere depositate entro 15 giorni presso l'ufficio del registro delle imprese, unitamente alla documentazione richiesta dalla legge. Devono essere depositate entro 60 giorni presso l'ufficio del registro delle imprese, unitamente alla documentazione richiesta dalla legge. Devono essere depositate entro 30 giorni presso l'ufficio del registro delle imprese, unitamente alla documentazione richiesta dalla legge. In caso di fusione tra società, i possessori di obbligazioni convertibili: Devono necessariamente convertire le obbligazioni in azioni anticipatamente;. Hanno per legge la facoltà di scegliere tra la conversione anticipata e la conservazione del titolo obbligazionario;. Devono necessariamente conservare il titolo obbligazionario. Devono essere rimborsati;. Nella scissione totale di una società, se la destinazione di un elemento dell'attivo non è desumibile dal progetto. L'atto di scissione è inefficace. Il progetto non può essere approvato. Tale elemento dell'attivo è ripartito tra le società beneficiarie in proporzione alla quota di patrimonio netto assegnato a ciascuna di esse. Tale elemento dell'attivo rimane in capo alla società trasferente. In caso di scissione parziale, degli elementi del passivo, la cui destinazione non è desumibile dal progetto: Il progetto di scissione non può essere approvato. Rispondono in solido la società scissa e le società beneficiarie. Non vi è responsabilità solidale tra le beneficiarie, in quanto risponde solo la società scissa. Rispondono in solido tutte le società beneficiarie e la società scissa è liberata. In caso di scissione totale, degli elementi del passivo, la cui destinazione non è desumibile dal progetto: Non vi è responsabilità solidale tra le beneficiarie, in quanto risponde solo la società scissa. Rispondono in solido la società scissa e le società beneficiarie. Il progetto di scissione non può essere approvato. Rispondono in solido tutte le società beneficiarie. In caso di scissione parziale, l'eventuale responsabilità solidale tra le società beneficiarie per le obbligazioni la cui destinazione non è desumibile dal progetto: E' pari al valore delle obbligazioni. E'illimitata. E' limitata al valore effettivo del patrimonio netto attribuito a ciascuna società beneficiaria. La legge non lo specifica. Nella scissione parziale di una società, se la destinazione di un elemento dell'attivo non è desumibile dal progetto: Il progetto non può essere approvato. Tale elemento dell'attivo è ripartito tra le società beneficiarie in proporzione alla quota di patrimonio netto assegnato a ciascuna di esse. L'atto di scissione è inefficace. Tale elemento dell'attivo rimane in capo alla società trasferente. In caso di trasformazione da una società di capitali in una società di persone. Il diritto di recesso può essere esercitato dal socio che non ha concorso alla formazione della delibera. La trasformazione non è una causa legale di recesso. Qualunque socio può esercitare il diritto di recesso. Il diritto di recesso può essere esercitato solo dal socio che era risultato assente. In caso di trasformazione di una società di capitali in una società di persone: La responsabilità illimitata dei soci riguarda solo le obbligazioni sorte successivamente alla trasformazione. La legge non precisa nulla. I creditori devono esprimere il proprio assenso alla liberazione dei soci illimitatamente responsabili. La responsabilità illimitata dei soci riguarda anche le obbligazioni sorte anteriormente alla trasformazione. Con la trasformazione. Si verifica una modificazione della denominazione sociale. Si verifica una modificazione del tipo societario. Nasce una nuova società e la società trasformata si estingue. Nasce un nuovo soggetto di diritto. Nel caso di trasformazione di una società di persone in una società di capitali. I soci illimitatamente responsabili continuano a rispondere per le obbligazioni anteriori alla trasformazione, salvo che i creditori abbiano acconsentito alla trasformazione. I soci illimitatamente responsabili debbono prestare una garanzia bancaria o assicurativa di importo pari alle obbligazioni sociali in essere alla data della trasformazione. I soci illimitatamente responsabili sono sempre liberati per le obbligazioni.anteriori alla trasformazione. I soci illimitatamente responsabili continuano in ogni caso a rispondere per le obbligazioni anteriori alla trasformazione. Con la trasformazione omogenea. Le vicende modificative possono riguardare società di persone e società di capitali. Le vicende modificative possono riguardare anche imprese individuali. Le vicende modificative possono riguardare solo società di persone. Le vicende modificative possono riguardare solo società di capitali. Con la trasformazione. Nasce una nuova società e la società trasformata si estingue. Si verifica una modificazione dell'atto costitutivo, che non comporta la creazione di un nuovo soggetto di diritto. Nasce un nuovo soggetto giuridico. Cambia l'oggetto sociale. La trasformazione di una societ. E' consentita anche in pendenza di procedure concorsuali, a condizione che non sussitano incompatibilità con le finalità o lo stato della procedura stessa. E'consentita solo nelle procedure concorsuali che prevedono la continuazione dell'attività di impresa. Non è mai consentita in pendenza di procedure concorsuali. E' consentita solo nelle procedure concorsuali con finalità liquidatoria. Con la trasformazione eterogenea. Una spa si può trasformare in una sas. Una società di persone si può trasformare in una società di capitali. Una società di persone può assumere la forma di impresa individuale. Una società di capitali si può trasformare in una fondazione. Una società di capitali può trasformarsi in un’associazione non riconosciuta?. No, può trasformarsi solo in un’associazione riconosciuta. Sì, a condizione che la deliberazione di trasformazione sia approvata dalla maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. SI. NO. Le SIM, Società di Intermediazione Mobiliare. Possono essre costituite solo in forma di società cooperative. Possono essre costituite solo in forma di società per azioni;. Possono essre costituite solo in forma di società di persone;. Possono essre costituite nella forma di qualsiasi società di capitali;. Chi esercita attività di amministrazione e controllo in una SIM, quali requisiti deve possedere?. Devono possedere specifici requisiti di onorabilità, competenza professionale e indipendenza. Gli stessi requisiti richiesti per una s.p.a.;. Nessun requisito particolare;. Deve essere iscritto in un apposito albo;. In quale forma devono essere redatti i contratti stipulati da una S.I.M?. Non è prevista alcuna forma particolare;. Devono essere redatti per atto pubblico;. Devono essere redatti sempre in forma scritta, salvo specifiche deroghe previste da Consob e Banca d'Italia, pena la nullità del contratto stesso;. Devono essere redatti per scrittura privata autenticata. Quali conseguenze comporta la mancanza di forma scritta di un contratto stipulato da una S.I.M?. Nessuna conseguenza particolare;. Salvo specifiche deroghe previste da Consob e Banca d'Italia, produce la nullità del contratto;. Produce l'annullabilità del contratto;. Produce semre la nullità del contratto. Nei Fondi comuni di investimento: Le quote di partecipazione sono rappresentate da certificati nominativi o al portatore;. Le quote di partecipazione sono rappresentate da azioni al portatore;. Le quote di partecipazione sono rappresentate da azioni nominative;. Le quote di partecipazione sono rappresentate da titoli al portatore. Una SICAV può trasformarsi?. No, non può mai trasformarsi;. Può solo ricorrere alla trasformazione omogenea. La SICAV non può trasformarsi in un organismo diverso;. Si, in qualunque tipo di società;. Le SICAV, società di investimento a capitale variabile, possono emettere: Sia azioni sia obbligazioni. Solo due tipi di azioni, nominative o al portatore. Qualunque tipo di azioni. Solo obbligazioni convertibili in azioni. Una SICAV può essere dichiarata fallita?. Può solo ricorrere al concordato preventivo. No, non può fallire, ma può essere assoggettata a liquidazione coatta amministrativa o ad amministrazione straordinaria;. Sì, in caso di insolvenza;. Non è assoggettabile ad alcuna procedura concorsuale;. In una SICAV, le deliberazioni assembleari che comportano modifiche statutarie. Devono essere approvaze all'unanimità dagli azionisti;. Devono essere approvate con le maggioranze dell'assemblea ordinaria;. Devono essere approvate dalla Banca d'Italia;. Devono essere approvate con le maggioranze dell'assemblea straordinaria. Una SICAV può emettere obbligazioni?. Sì, ma solo se l'emissione è autorizzata dalla Banca d'Italia. Si, secondo la disciplina generale prevista per le spa. E' vietata l'emissione di obbligazioni;. Si, ma solo obbligazioni convertibili in azioni;. La SICAV può acqistare o detenere azioni proprie?. Si, secondo le regole previste generalmente per le s.p.a. No, in nessun caso;. Si, ma solo con l'autorizzazione della CONSOB. Si, ma solo entro il limite del 10% del capitale sociale;. Sono definiti creditori chirografi di un fallimento: I creditori per crediti di lavoro dipendente o assimilati. I creditori cartolari. I creditori per crediti erariali e previdenziali. I creditori che non vantano alcuna causa legittima di prelazione e per i quali trova applicazione il principio della par condicio creditorum. Nel fallimento sono considerati creditori privilegiati. Quelli che sono inseriti nell’elenco dei creditori entro un anno dalla data sentenza dichiarativa di fallimento. Quelli che vantano cause legittime di prelazione. Quelli divenuti creditori dell’imprenditore dopo la dichiarazione di fallimento. Quelli che il curatore ritiene siano da soddisfare con precedenza nel riparto dell’attivo fallimentare. . Un ente pubblico può fallire?. Sì, se si trova in stato di insolvenza. No, in quanto è in ogni caso sottoposto a liquidazione coatta amministrativa. No, al più può essere sottoposto a liquidazione coatta amministrativa a condizione che la legge che lo regoli lo preveda. Sì, ma gli organi della procedura devono sottostare alle disposizioni sulla liquidazione coatta amministrativa. Può essere dichiarato il fallimento di imprenditori individuali o collettivi già cancellati dal registro delle imprese?. Sì, purché non siano ancora trascorsi sei mesi dalla cancellazione. Sì, ma entro un anno dalla cancellazione ed a condizione che l’insolvenza si sia manifestata anteriormente alla cancellazione o entro l’anno successivo. No, in quanto non sussiste più il requisito soggettivo di imprenditore commerciale. No, in quanto verrebbe meno la certezza del diritto. Per non essere assoggettato a fallimento è sufficiente che l'imprenditore commerciale insolvente: Abbia avuto in ciascuno degli esercizi antecedenti la data di deposito dell'istanza di fallimento un attivo patrimoniale inferiore ad euro 300.000. Dimostri il possesso congiunto di tutti i requisiti di cui ai punti precedenti. Abbia realizzato ricavi lordi in ciascuno degli esercizi antecedenti la data di deposito dell'istanza di fallimento in misura inferiore ad euro 200.000. Abbia un passivo inferiore a 500.000 euro. Lo stato di insolvenza si manifesta: Con una pluraltà di inadempimenti;. Anche solo con un singolo inadempimento;. Anche con fatti privi di rilevanza esterna;. Con inadempimenti od altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni. A quali soggetti è riconosciuta l'iniziativa per chiedere la dichiarazione di fallimento di un debitore?. Solo al Pubblico ministero. Ai creditori, al Pubblico ministero, al debitore stesso. Solo allo stesso debitore. Solo ai creditori. Il Tribunale competente a dichiarare il fallimento di un imprenditore è: Quello del luogo in cui l’imprenditore ha il proprio domicilio fiscale. Quello del luogo in cui l’imprenditore ha la sede principale dell’impresa. Quello del luogo in cui l’imprenditore ha la propria residenza. Quello del luogo in cui sono conservate le scritture contabili. Ai fini dell'individuazione del tribunale competente per la dichiarazione di fallimento. Il trasferimento della sede dell'impresa intervenuto nell'anno antecedente all'esercizio dell'iniziativa per la dichiarazione di allimento rileva sull'individuazione della competenza;. Non rileva il trasferimento della sede dell'impresa intervenuto due anni prima dell'esercizio dell'iniziativa per la dichiarazione di fallimento;. Non rileva il trasferimento della sede dell'impresa intervenuto tre anni prima dell'esercizio dell'iniziativa per la dichiarazione di fallimento. Non rileva il trasferimento della sede dell'impresa intervenuto nell'anno antecedente all'esercizio dell'iniziativa per la dichiarazione di fallimento;. Contro la sentenza che dichiara il fallimento: Può essere proposto reclamo in Corte d'Appello, solo da parte del debitore;. Può essere proposto reclamo da pate del debitore e di qualunque interessato con ricorso da depositarsi nella cancelleria della Corte d'Appello nel termine perentorio di 30 giorni;. Può essere proposta opposizione davanti al Tribunale da parte di qualunque interessato. Non può essere proposto nè opposizione nè reclamo. Al giudice delegato competono poteri di vigilanza e controllo in maniera continuativa: Esclusivamente sull'operato del comitato dei creditori. Esclusivamente sull'operato del curatore. Sull'operato del tribunale fallimentare. Sull'operato del curatore, del comitato dei creditori e di tutti coloro che prestano la propria opera nell'interesse del fallimento. Il procedimento per la dichiarazione di fallimento si svolge: Davanti al giudice istruttore;. Davanti al giudice dell'esecuzione. Davanti al tribunale in composizione collegiale, con le modalità dei procedimenti in camera di consiglio;. Davanti al giudice delegato;. Proposto il reclamo contro la sentenza di fallimento, qual è la sorte della liquidazione dell'attivo?. Se il curatore lo chiede, la Corte d'Appello deve in ogni caso concedere la sospensione della liquidazione;. La liquidazione non si sospende;. La Corte d'Appello, su richiesta di parte ovvero del curatore, può, qando ricorrono gravi motivi, , sospendere, in tutto o in parte, ovvero temporaneamente, la liquidazione dell'attivo. La liquidazione si sospende automaticamente;. Il tribunale che respinge il ricorso per la dichiarazione di fallimento. Provvede con sentenza;. Provvede con decreto motivato, comunicato a cura del cancelliere alle parti. Provvede con ordinanza;. Provvede con decreto non motivato;. I provvedimenti del Tribunale fallimentare nelle materie previste dall'art. 23, l.f. Sono pronunciati con ordinanza;. Sono pronunciati con sentenza;. Sono sempre pronunciati con decreto, senza alcuna possibilità di deroga. Sono pronunciati con decreto, salvo che non sia diversamente disposto;. Il tribunale che ha dichiarato il fallimento. E' competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano, di valore superiore a 30.000 euro;. E' competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano, di valore superiore a 100.000 euro. E' competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano, qualunque ne sia il valore;. E' competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano, di valore superiore a 50.000 euro;. I provvedimenti del giudice delegato sono pronunciati. Con sentenza;. Con decreto motivato;. Con decreto in camera di consiglio;;. Con ordinanza. Per effettuare una transazione superiore a 50.000 euro, il curatore deve: Ottenere unicamente l'autorizzazione del comitato dei creditori;. Ottenere l'autorizzazione del tribunale;. Ottenere unicamente l'autorizzazione del giudice delegato. Oltre ad ottenere l'autorizzazione del comitato dei creditori, deve anche informarne preventivamente il giudice delegato, salvo che la transazione fosse stata già autorizzata con il piano di liquidazione;. Il compenso del curatore è liquidato. D'ufficio dal tribunale con sentenza;. D'ufficio dal tribunale con decreto reclamabile in corte d'appello. Su istanza del curatore con decreto del tribunale non soggetto a reclamo;. Su istanza del curatore con decreto del giudice delegato. Il curatore del fallimento: E' sempre pubblico ufficiale. E' pubblico ufficiale per quanto attiene all'esercizio delle sue funzioni. E' solo un ausiliario del giudice delegato. Non è mai pubblico ufficiale. Possono essere nominati curatori di un fallimento soggetti diversi da commercialisti, avvocati e studi professionali?. Sì, possono essere nominati curatori coloro che abbiano svolto funzioni di amministrazione, direzione e controllo in società per azioni, dando prova di adeguate capacità imprenditoriali e purchè non sia intervenuta nei loro confronti dichiarazione di fallimento;. Sì, in ogni caso;. No, in nessun caso;. Sì, a condizione che siano comunque iscritti in un albo professionale. Il curatore può assumere la veste di avvocato nei giudizi che riguardano il fallimento?. Mai in nessun caso;. Sì, se appositamente autorizzato dal giudice delegato;. Sì, qualora egli sia avvocato;. Sì, se appositamente autorizzato dal comitato dei creditori. Le somme rscosse dal curatore a qualunque titolo: Devono essere depositate entro 24 ore dall'incasso sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare. Devono essere depositate entro il termine massimo di 30 giorni dall'incasso sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare;. Devono essere depositate entro il termine massimo di 10 giorni dall'incasso sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare. Devono essere depositate entro il termine massimo di 20 giorni dall'incasso sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare;. Gli atti di straordinaria amministrazione inferiori a 50.000 euro sono effettuati dal curatore: Previa autorizzazione del tribunale;. Senza alcuna autorizzazione. Previa autorizzazione del comitato dei creditori;. Previa autorizzazione del giudice delegato;. Per poter effettuare una transazione inferiore a 50.000 euro, il curatore: Deve solo ottenere il parere del comitato dei creditori;. Deve ottenere l'autorizzazione del comitato dei creditori e deve inoltre informarne preventivamente il giudice delegato, salvo che gli stessi siano già stati autorizzati dal medesimo con il programma di liquidazione;. Non necessita di alcuna autorizzazione. Deve solo dare preventiva informazione al giudice;. Quale soggetto è competente a revocare il curatore fallimentare?. Il tribunale fallimentare. Il pubblico ministero. Il comitato dei creditori. Il giudice delegato. Con la relazione ex art. 33, l.f., il curatore. Indica i tempi e le modalità di liquidazione dell’attivo. Indica quali creditori sono ammessi al passivo, per quale importo e con quale grado. Formula i capi di imputazione per eventuali reati commessi dal fallito. Illustra in maniera particolareggiata le cause e le circostanze del fallimento . Il comitato dei creditori è nominato. Dal giudice delegato. Dal Tribunale. Dai creditori. Dal curatore. Ai componenti del comitato dei creditori di un fallimento si applicano, in quanto compatibili, le norme: Della legge fallimentare relative alla responsabilità del curatore fallimentare. Dell’art. 2407, comma 1 e 3, c.c., in tema di responsabilità dei sindaci di s.p.a. Sulla custodia contenute nel codice civile. Del mandato con rappresentanza. I pagamenti ricevuti dal fallito dopo la sentenza dichiarativa di fallimento: Sono inefficaci;. Sono revocabili;. Sono efficaci;. Sono nulli. I pagamenti eseguiti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento: Sono inefficaci rispetto ai creditori;. Sono annullabili. Sono nulli;. Sono revocabili;. Tutti gli atti compiuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento: Sono annullabili;. Sono inefficaci rispetto ai creditori;. Possono essere assoggettati a revocatoria ordinaria. Sono nulli;. I crediti garantiti da pegno o assistiti da privilegio ex artt. 2756 e 2761 c.c. : Possono essere realizzati anche durante il fallimento, ma solo dopo che sono stati ammessi al passivo con prelazione;. Possono essere realizzati durante il fallimento, ma solo se si tratta di crediti di esiguo valore. Possono sempre essere realizzati anche durante il fallimento, anche senza preventiva ammissione al passivo;. Non possono mai essere realizzati durante il fallimento, anche se sono stati ammessi al passivo con prelazione;. Con la dichiarazione di fallimento, il creditore anteriore può intraprendere un’azione esecutiva individuale sui beni ricompresi nel fallimento?. No, ma può intraprendere un’azione cautelare a suo favore. Sì, ma a condizione che non ostacoli le operazioni di inventario. Sì, con l’autorizzazione del comitato dei creditori. No, salva diversa disposizione di legge. Il terzo che a seguito di azione revocatoria fallimentare abbia restituito al fallimento quanto ricevuto, ha diritto. Di essere considerato de iure creditore privilegiato del fallimento. Di essere soddisfatto per una percentuale del 25% del proprio credito. Di essere ammesso al passivo fallimentare per il suo eventuale credito. Di essere soddisfatto in prededuzione rispetto agli altri creditori sociali. A seguito della dichiarazione di fallimento dell’imprenditore mandatario, qual è la sorte del contratto di mandato?. Il contratto può continuare, a condizione che sia prestata una fideiussione. Il curatore può recedere a sua discrezione dal contratto. Il contratto continua, ma il mandatario può compiere solo operazioni di ordinaria amministrazione. Il contratto si scioglie automaticamente per il fallimento del mandatario. A seguito della dichiarazione di fallimento dell’imprenditore, qual è la sorte del contratto di conto corrente dallo stesso sottoscritto?. La banca può recedere a sua discrezione dal contratto. Il contratto può continuare, a condizione che sia prestata una fideiussione alla banca. Il contratto continua, ma il correntista può compiere solo operazioni di ordinaria amministrazione. Il contratto si scioglie automaticamente. In caso di fallimento del conduttore, qual è la sorte del contratto di locazione immobiliare?. Il curatore subentra nel contratto. Il curatore può in qualunque tempo recedere dal contratto, corrispondendo al locatore un equo indennizzo per l'anticipato recesso;. Il contratto si scioglie automaticamente;. Il curatore può in qualunque tempo recedere dal contratto, senza nulla corrispondere al locatore;. In caso di fallimento dell'appaltatore: Il curatore può recedere a sua discrezione dal contratto. Il contratto si scioglie automaticamente. Il contratto si scioglie in ogni caso, se la considerazione della qualità soggettiva è stata un motivo determinante del contratto. Il contratto si scioglie se la considerazione della qualità soggettiva è stata un motivo determinante del contratto, salvo che il committente non consenta, comunque, la prosecuzione del rapporto. In caso di fallimento del locatore, il contratto di locazione di immobili, la cui durata sia complessivamente inferiore a quattro anni dalla dichiarazione di fallimento: La situazione del contratto viene valutata dal comitato dei creditori. La situazione del contratto viene valutata dal giudice delegato;. Si scioglie automaticamente;. Non si scioglie ed il curatore subentra nel contratto;. Il contratto d'affitto d'azienda stipulato prima del fallimento: Continua fino alla scadenza contrattuale;. Non si scioglie, ma soltanto il curatore può eventualmente recedere entro 60 giorni;. Si scioglie automaticamente;. Non si scioglie automaticamente poichè il fallimento non è causa di scioglimento; entrambe le parti possono recedere entro 60 giorni, corrispondendo alla controparte un equo indennizzo. L’imprenditore artigiano, se insolvente, può essere dichiarato fallito?. No, in quanto è considerato piccolo imprenditore. Sì, ma solo se ha superato almeno uno dei limiti dimensionali di cui all’art. 1, comma 2, l.f. No, in quanto la legge speciale lo sottrae al fallimento. Sì in ogni caso. L’esercizio provvisorio dell’impresa del fallito: Non può mai essere disposto. Può essere disposto dal tribunale con la sentenza dichiarativa del fallimento se dall’interruzione può derivare un danno grave, purché non arrechi pregiudizio ai creditori. Può essere disposto dal tribunale in qualunque momento. Può essere disposto dal tribunale in ogni caso con la sentenza dichiarativa del fallimento. Nel fallimento, durante l'esercizio provvisorio. I contratti pendenti si sciolgono sempre;. Si applica la normale disciplina del codice civile;. I contratti pendenti proseguono, salvo che il curatore non intenda sospenderne l'esecuzione o scioglierli. I contratti pendenti proseguono sempre;. Quando, anche prima che sia compiuta la ripartizione finale dell'attivo fallimentare, le ripartizioni parziali ai creditori raggiungono l'intero ammontare dei crediti ammessi e sono pagate tutte le spese in prededuzione: Il fallimento deve rimanere aperto almeno per altri 6 mesi;. Il fallimento si chiude;. Il fallito viene esdebitato d'ufficio. Il fallimento viene revocato;. Con la chiusura del fallimento: Gli organi del fallimento rimangono in carica ancora un anno. Il fallito è riabilitato;. Cessano gli effetti del fallimento sul patrimonio del debitore e le conseguenti incapacità personali;. Il fallito è automaticamente esdebitato;. Con la chiusura del fallimento: I creditori possono in ogni caso agire nei confronti dei debitori;. I creditori non possono più agire nei confronti del debitore;. Solo i creditori privilegiati possono agire nei confronti del debitore per la parte non soddisfatta del loro credito. I creditori riacquistano il libero esercizio delle azioni verso il debitore per la parte non soddisfatta dei loro crediti, salvo quanto previsto in caso di esdebitazione;. Quando nel corso della procedura fallimentare si accerta che la sua prosecuzione non consente di soddisfare, neppure in parte, i creditori concorsuali nè i crediti prededucibili e le spese di procedura: Il fallito viene automaticamente esdebitato. Il fallimento si chiude;. Il fallimento rimane comunque aperto;. Il fallimento viene revocato;. Se nel termine stabilito nella sentenza di fallimento non sono state proposte domande di ammissione al passivo. Il fallimento si chiude, salvo quanto previsto in caso di concordato fallimentare;. Il fallimento viene revocato. Il fallimento si chiude in ogni caso;. Il fallimento prosegue;. Nei riparti perziali, il curatore può ripartire: Al massimo il 50% delle somme. Al massimo l'80% delle somme;. Tutte le somme disponibili, dedotti gli accantonamenti di legge;. Al massimo il 60% delle somme;. Il riparto finale: E' ordinato dal curatore;. E' approvato dalla maggioranza dei creditori. E' ordinato dal tribunale fallimentare;. E' ordinato dal giudice delegato;. L'esdebitazione della persona fisica dichiarata fallita: Discende automaticamente dalla chiusura del fallimento. Non può mai essere concessa. Non può essere concessa qualora non siano stati soddisfatti, neppure in parte, i creditori concorsuali. Può essere concessa indipendentemete dal soddisfacimento dei creditori concorsuali. Il concordato fallimentare: E' un modo di chiusura del fallimento. Può essere proposto solo dal debitore. E' una procedura concorsuale autonoma. Non può mai essere proposto dal debitore. La proposta di concordato fallimentare di una società. E' sottoscritta dalla maggioranza del 50% più uno dei soci;. E' sottoscritta dalla maggioranza almeno del 75% dei soci;. E' sottoscritta da coloro che ne hanno la rappresentanza sociale. E' sottoscritta dal curatore;. Salvo che il fatto no costitusca reato più grave, l'imprenditore dichiarato fallito che ha fatto spese personali o per la famiglia eccessive rispetto alla sua condizione economica: E' punito solo con un ammenda;. E' punito con la reclusione da 2 a 3 anni. E' punito con la reclusione da 1 anno a 2 anni;. E' punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni;. Salvo che il fatto non costitusca reato più grave, l'imprenditore dichiarato fallito che ha aggravato il proprio dissesto astenendosi dal richiedere la propria dichiarazione di fallimento, è punito: Con l'arresto. Con la reclusione da 1 a 3 anni;. Con un'ammenda;. Con la reclusione da 6 mesi a 2 anni;. Salvo che il fatto no costitusca reato più grave, l'imprenditore dichiarato fallito che ha consumato una notevole parte del patrimonio in operazioni di pura sorte o manifastamente imprudenti è punito: Con un'ammenda;. Con la reclusione da 2 a 3 anni;. Con la reclusione da 6 mesi a 2 anni;. Con la reclusione da 1 a 2 anni. Il piano di concordato preventivo e la relativa documentazione devono essere. Certificati dal presidente del collegio sindacale;. Certificati da un notaio. Certificati da una società di revisione;. Accompagnati dalla relazione di un professionista che attesti la veridicità dei dati e la fattibilità del piano medesimo;. Il commissario giudiziale: Non è pubblico ufficiale;. E'sempre un pubblico ufficiale;. E' pubblico ufficiale solo quando esegue atti autorizzati dal giudice delegato. E' pubblico ufficiale per quanto attiene l'esercizio delle sue funzioni;. Nelle procedure concorsuali il principio della par condicio creditorum. Non subisce mai alcuna deroga. Può essere derogato solo previo accordo tra tutti i creditori dell’imprenditore riconosciuti tali al momento dell’apertura della procedura. Può essere derogato ogniqualvolta le esigenze della procedura lo impongano. Subisce deroghe in varie ipotesi, ad esempio in relazione alla possibilità nel concordato preventivo di suddividere i creditori in classi a cui riconoscere un diverso trattamento. Durante la procedura di concordato preventivo, il debitore: Conserva l'amministrazione dei suoi beni e l'esercizio dell'impresa, sotto la vigilanza del commissario giudiziale;. Non può più svolgere attività di impresa. Conserva la piena disponibilità dei suoi beni, potendo compiere atti di ordinaria e straordinaria amministrazione;. E' completamente spossessato come nel fallimento;. Il concordato preventivo è approvato: Dal 60% dei creditori ammessi al voto. Dai creditori privilegiati. Dai creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto. Dalla maggioranza per numero e per importo dei creditori chirografi. Dopo l'omologazione del concordato preventivo. Il commissario giudiziale rimane in carica con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione;. Il commissario giudiziale cessa dalla sua carica;. Il commissario giudiziale ne sorveglia l'adempimento secondo le modalità stabilite nel decreto di omologa;. Viene nominato un nuovo commissario giudiziale. La risoluzione del concordato preventivo per inadempimento può essere richiesta. Solo dal comitato dei creditori. Da ciascuno dei creditori;. Dal commissario giudiziale;. Dal giudice delegato;. Il decreto di omologazione: Chiude la procedura di concordato. Non chiude la procedura di concordato. Chiude la procedura solo nel caso di concordato in continuità. Chiude la procedura solo se il concordato è liquidatorio. Gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis possono essere utilizzati. Da un consumatore in stato di sovraindebitamento. Da qualunque soggetto non imprenditore in stato di crisi. Da un imprenditore in stato di crisi. Solo da persone giuridiche in stato di insolvenza. Il piano attestato di risanamento ex art. 67, comma 3, lett. d), l.f. può essere utilizzato. Da un consumatore in stato di sovraindebitamento. Solo da persone giuridiche in stato di insolvenza. Da un imprenditore in stato di crisi. Da qualunque soggetto non imprenditore in stato di crisi. Il fallimento di uno o più soci illimitatamente responsabili. Determina lo scioglimento automatico della società. Non produce il fallimento della società. Produce sempre il fallimento della società. Pone la società in stato di liquidazione. Nel fallimento l’azione sociale di responsabilità nei confronti degli amministratori della società fallita può essere esercitata. Dal pubblico ministero. Dal curatore. Dal giudice delegato. Dal comitato dei creditori. Nel fallimento di una società con soci a responsabilità limitata. Il giudice delegato, su proposta del curatore, può ingiungere con decreto ai soci a responsabilità limitata di eseguire i versamenti ancora dovuti quantunque non sia ancora scaduto il termine stabilito per il pagamento;. Il giudice delegato d'ufficio può ingiungere ai soci a responsabilità limitata di eseguire i versamenti ancora dovuti;. Il curatore può ingiungere ai soci a responsabilità limitata di eseguire i versamenti ancora dovuti;. Il giudice delegato, su proposta del curatore, può ingiungere con decreto ai soci a responsabilità limitata di eseguire i versamenti ancora dovuti solo se è scaduto il termine stabilito per il pagamento. La sentenza che dichiara il fallimento di una società con soci illimitatamente responsabili. Produce il fallimento dei soli soci che siano entrati in società da almeno un anno. Produce il fallimento di tutti i soci illimitatamente responsabili, anche se persone giuridiche;. Non produce il fallimento dei soci illimitatamente responsabili. Produce il fallimento dei soci illimitatamente responsabili solo se persone fisiche;. In caso manchino i requisiti per l'emissione di un assegno. La questione non ha rilevanza. La banca deve rifiutare di pagarlo. La banca deve comunque pagarlo. La banca può rifiutare di pagarlo. Quali condizioni debbono sussistere affinchè un assegno sia valido. E' sufficiente che sussista la convenzione di assegno. E' sufficiente che sussista il rapporto do provvista. E' sufficiente che l'assegno sia compilato in ogni sua parte. Devono sussistere sia il rapporto di provvista sia la convenzione di assegno. Con il termine "girata" si intende. Un'operazione con cui il girante paga un debito nei confronti del giratario. Un'operazione con cui il girante ordina che il pagamento dell'assegno venga effettuato nei confronti del giratario. Un'operazione con cui il girante garantisce un'obbligazione del giratario. Un'operazione con cui il girante consegna il titolo al giratario. L'assegno circolare. E' un titolo al portatore. E' emesso dalla Banca d'Italia. E' un titolo all'ordine pagabile solo entro un termine dalla presentazione. E' un titolo all'ordine pagabile a vista. Quali di questi eventi costituisce una causa legale di scioglimento della società semplice. La morte di un socio. Il fallimento di un socio. La volontà di tutti i soci. L'interdizione di un socio. Ad una società in nome collettivo irregolare si applicano. Le disposizioni previste per la società semplice. Le disposizioni previste per la società in nome collettivo regolare. le disposizioni previste per l'impresa individuale. Le disposizioni previste per la srl unipersonale. Con la trasformazione. Nasce una nuova società e la società trasformata si estingue. Si verifica una modificazione dell'atto costitutivo, che non comporta la creazione di un nuovo soggetto di diritto. Nasce un nuovo soggetto giuridico. Cambia l'oggetto sociale. Con la trasformazione eterogenea. Una società di persone può assumere la forma di impresa individuale. Una fondazione si può trasformare in una società di persone. Una società di persone si può trasformare in una società di capitali. Una fondazione si può trasformare in una società per azioni. |