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diritto del lavoro4

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Título del Test:
diritto del lavoro4

Descripción:
diritto del lavoro

Fecha de Creación: 2024/03/02

Categoría: Otros

Número Preguntas: 33

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La comunicazione di espletamento del tentativo di conciliazione ex art. 410 c.p.c. non interrompe la prescrizione. sospende per la durata del tentativo stesso soltanto il decorso di ogni termine di decadenza. interrompe la prescrizione e sospende, per la durata del tentativo di conciliazione e per i trenta giorni successivi alla sua conclusione, il decorso di ogni termine di decadenza. interrompe la prescrizione e sospende, per la durata del tentativo di conciliazione e per i venti giorni successivi alla sua conclusione, il decorso di ogni termine di decadenza.

La conciliazione raggiunta dinanzi alla commissione istituita presso la Direzione Territoriale del Lavoro: è impugnabile in ogni tempo. è impugnabile entro sei mesi dalla sua conclusione o dalla cessazione del rapporto di lavoro, se successiv. è impugnabile entro 60 giorni dalla sua conclusione. non è impugnabile.

. I diritti non ancora entrati a far parte della sfera giuridica del lavoratore possono essere oggetto di rinunzia. si, ad eccezione del diritto all'impugnativa del licenziamento. si, sempre. si, soltanto in presenza di accordi sottoscritti dinanzi alle Direzioni Territoriali del Lavoro. no,mai.

Il lavoratore può rinunciare al diritto al versamento dei contributi previdenziali?. si, sempre. si, soltanto in presenza di accordi sottoscritti dinanzi alle Direzioni Territoriali del Lavoro. si, soltanto in maniera univoca. no,mai.

Nelle materie di cui all'articolo 409 c.p.c., possono essere svolte: soltanto procedure innanzi al collegio di conciliazione e arbitrato irrituale costituito secondo quanto previsto dall'art. 412 - ter c.p.c. transazioni con la partecipazione delle RSA. conciliazioni nelle modalità previste dal contratti di prossimità aziendale. conciliazioni e arbitrato nelle modalità previste dai contratti collettivi sottoscritti dalle associazioni maggiormente rappresentative.

Che cosa si intende per transazione?. è un atto unilaterale avente a oggetto la manifestazione della volontà del lavoratore di non esercitare più un suo diritto. è l'accordo con il quale le parti decidono di definire una controversia, di regola mediante l'intervento di un terzo. atto unilaterale del lavoratore sottoscritto a fine rapporto, con egli dichiara di aver percepito una determinata somma a totale soddisfacimento di ogni sua pretesa e di non avere più nulla a pretendere dal proprio datore di lavoro. è un contratto con cui due o più parti decidono di porre fine a una lite o di prevenirne delle future mediante reciproche concessioni.

Quali sono le conciliazioni in sede protetta, non impugnabili dal lavoratore?. solo le conciliazioni in sede sindacale. solo le conciliazioni dinanzi ai collegi di conciliazione e arbitrato. solo la conciliazione giudiziale e innanzi alle commissioni conciliative costituite in DTL. le conciliazioni intervenute ai sensi degli articoli 185, 410, 411, 412-ter e 412-quater del codice di procedura civile.

Che cosa si intende per conciliazione?. è un atto unilaterale avente a oggetto la manifestazione della volontà del lavoratore di non esercitare più un suo diritto. è l'accordo stipulato dalle parti a seguito di negoziazione assistita. è un contratto con cui due o più parti decidono di porre fine a una lite o di prevenirne delle future mediante reciproche concessioni. è l'accordo con il quale le parti decidono di definire una controversia mediante l'intervento di un terzo.

Si può rinunciare al diritto alle ferie?. si, soltanto in forma esplicita. si, soltanto in maniera univoca. si,sempre. no.

. Come deve essere la rinunzia del prestatore di lavoro ai suoi diritti?. deve essere necessariamente esplicita. può avere a oggetto diritti indisponibili del lavoratore. può essere indeterminata. univoca e specifica.

La conciliazione raggiunta dinanzi al Giudice del Lavoro: deve essere impugnata, a pena di decadenza, entro 6 mesi dalla sua sottoscrizione. può essere annullata per vizi della volontà. è impugnabile dal lavoratore in ogni tempo. non soggiace alla disciplina di cui all'art. 2113 c.c.

Ai sensi dell'art. 2113 c.c. quali rinunzie o transazioni non sono valide: quelle relative a diritti patrimoniali del lavoratori concernenti i rapporti di cui all'art. 409 c.p.c. quelle non stipulate dinanzi alla DTL. quelle non stipulate in sede protetta. quelle che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi.

Che cosa si intende per rinunzia?. è l'atto di recesso del lavoratore. è l'atto di recesso del datore di lavoro. è un atto unilaterale avente a oggetto la manifestazione della volontà del lavoratore di non esercitare più un suo diritto. è un contratto con cui due o più parti decidono di porre fine a una lite o di prevenirne delle future mediante reciproche concessioni.

La transazione deve essere impugnata dal lavoratore: entro 3 mesi dalla transazione. entro 5 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro cui la transazione si riferisce. entro 60 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. a pena di decadenza, entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto se la transazione è intervenuta in costanza di rapporto o dalla data della transazione, se questa è intervenuta dopo la cessazione medesima.

Quale forma deve assumere l'impugnativa della transazione e della rinunzia per essere valida?. deve essere effettuata con qualsiasi atto scritto, anche stragiudiziale, del lavoratore idoneo a renderne nota la volontà. può essere effettuata da un rappresentante sindacale cui si è conferito mandato. può essere effettuata soltanto a mezzo di un difensore di fiducia. può avere qualsiasi forma, scritta od orale purché sia idonea a rendere nota la volontà del lavoratore.

I crediti di natura retributiva pagati con periodicità annuale o inferiore, entro quanto tempo si prescrivono?. 5 anni. tre anni. 1 anno. dieci anni.

Quando si prescrive il diritto al pagamento del trattamento di fine rapporto?. è soggetto alla prescrizione ordinaria che decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro. è imprescrittibile. si prescrive entro 3 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro. si prescrive entro 5 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

La prescrizione dei diritti del lavoratore di natura retributiva inizia a decorrere: dalla data indicata dalle parti nel contratto di lavoro. in pendenza di rapporto di lavoro. in ogni caso dalla cessazione del rapporto di lavoro. in pendenza di rapporto di lavoro, dal momento in cui il diritto può essere fatto valere quando il rapporto è assistito dalla garanzia della stabilità reale; dalla data di cessazione del rapporto qualora non operi la garanzia della stabilità reale.

Quali sono i termini di prescrizione estintiva dei diritti del lavoratore. dieci anni per i diritti di credito di natura retributiva e cinque anni per i diritti non retributivi. non ci sono termini di prescrizione per i diritti nascenti dal rapporto di lavoro. cinque anni in ogni caso. dieci anni per i diritti non retributivi e cinque anni per i diritti di credito di natura retributiva.

Per cosa di caratterizza la prescrizione presuntiva?. si caratterizza per il fatto che decorso il periodo di tempo fissato dalla legge, il diritto di credito si presume estinto per inadempimento. si caratterizza per il fatto che il lavoratore ha l'onere di esercitare i propri diritti entro un determinato periodo decorso il quale egli perde la possibilità di poterlo esercitare. si caratterizza per il fatto che il tempo di prescrizione è maggiore di quello previsto dalla legge. si caratterizza per il fatto che il diritto, a causa del decorso del tempo, si estingue comunque anche se il datore di lavoro non vi ha adempiuto.

I termini di prescrizione presuntiva per le retribuzioni corrisposte per periodi non superiori al mese sono: 1 anno. 5 anni. due anni. tre anni.

I termini di prescrizione presuntiva per le retribuzioni corrisposte per periodi superiori al mese sono: 1 anno. 5 anni. due anni. tre anni.

La prescrizione dei diritti del lavoratore di natura non retributiva inizia a decorrere: in ogni caso dalla cessazione del rapporto di lavoro. la decorrenza non rileva in quanto tali diritti sono imprescrittibili. in pendenza di rapporto di lavoro, dal momento in cui il diritto può essere fatto valere quando il rapporto è assistito dalla garanzia della stabilità reale; dalla data di cessazione del rapporto qualora non operi la garanzia della stabilità reale. sempre e comunque durante il rapporto di lavoro.

l'articolo 39 della Costituzione prevede che: I sindacati senza personalità giuridica non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria. I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes. I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia di legge. I sindacati registrati possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

l'articolo 39 della Costituzione prevede che: Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Ministero del lavoro se hanno estensione nazionale, o presso la Direzione territoriale del lavoro. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Tribunale localmente competente. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Tribunale di Milano. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.

L'articolo 39 della Costituzione prevede che: Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso la CCIA, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici territoriali del Governo o centrali, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratic. L'organizzazione sindacale dei sindacati non registrati è sottoposta a controllo del Ministero dell'Interno. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.

L'articolo 39 della Costituzione prevede che: L'organizzazione sindacale dei sindacati non registrati è sottoposta a controllo del Ministero del Lavoro. L'organizzazione sindacale dei sindacati registrati è sottoposta a controllo del Ministero del Lavoro. L'organizzazione sindacale dei sindacati non registrati è sottoposta a controllo del Ministero dei Trasporti. L'organizzazione sindacale è libera.

L'articolo 39 della Costituzione prevede che: E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

l'articolo 39 della Costituzione prevede che: I sindacati registrati non hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Non possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce. I sindacati registrati non hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

l'articolo 39 della Costituzione prevede che: I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes. I sindacati non registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia nei confronti dei lavoratori che abbiano sottoscritto il contratto per adesione al sindacato. I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes nei confronti dei lavoratori iscritti ai sindacati comparativamente più rappresentativi. I sindacati registrati possono , rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

l'articolo 39 della Costituzione prevede che: I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce. I sindacati registrati non hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes. I sindacati registrati sono soggetti giuridici di diritto. Non possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce. I sindacati registrati hanno personalità di diritto. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

l'articolo 39 della Costituzione prevede che: I sindacati registrati non sono soggetti giuridici di diritto e possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce. I sindacati registrati non hanno personalità giuridica, possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi efficaci erga omnes. I sindacati registrati aventi personalità di diritto, possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia nei confronti dei propri iscritti. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

In caso di violazione dei criteri di scelta nell'individuazione dei lavoratori da licenziare, a seguito della dichiarazione di illegittimità del licenziamento quale tipo di tutela di applica per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015?. la reintegra nel posto di lavoro e la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto maturata dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione. la reintegrazione nel posto di lavoro e la condanna del datore al pagamento di un'indennità risarcitoria commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione in misura non superiore a dodici mensilità. la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto. la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a contribuzione previdenziale di importo pari a due mensilità dell'ultima retribuzione globale di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio in misura non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilità.

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