ECONOMIA E GESTIONE D'IMPRESA
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Título del Test: ECONOMIA E GESTIONE D'IMPRESA Descripción: E campus Fecha de Creación: 2025/04/15 Categoría: Universidad Número Preguntas: 137
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NO HAY REGISTROS |
Equilibrio dinamico. L'impresa non deve mai reagire ai cambiamenti che derivano dall'ambiente ma preoccuparsi esclusivamente del proprio equilibrio interno. L'impresa per sopravvivere deve reagire a tutti i cambiamenti(dinamismo) che derivano dall'ambiente e sapersi riassestare (equilibrio) contando sui propri punti di forza e minimizzando quelli di debolezza. L'impresa per sviluppare non deve avere dinamismo ma occuparsi dell'equilibrio con la realtà esterna puntando sui propri punti di debolezza. È un concetto sbagliato in quanto non può esistere un equilibrio dinamico; solo un ossimero. L'azienda è. La gestione aziendale dagli aspetti economico finanziari con particolare riferimento ai flussi bancari. Il soggetto economico che sopporta il rischio sui capitali investiti e offre le sue capacità al fine di conseguire gli obiettivi dell'impresa. L’organizzazione economica, che mediante l'impiego di un complesso differenziato di risorse ,svolge processi di acquisizione e di produzione di beni o servizi, da scambiare con entità esterne al fine di conseguire un reddito. Un complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio di un'attività economica. L'impresa è. L'organizzazione economica che, mediante l'impiego di un complesso differenziato di risorse, svolge processi di acquisizione e di produzione di beni o servizi, da scambiare con entità esterne al fine di conseguire un reddito. È un complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio di un'attività economica. La gestione aziendale degli aspetti economico finanziari con particolare riferimento ai flussi bancari. Il soggetto economico che sopporta il rischio sui capitali investiti e offre le sue capacità al fine di conseguire gli obiettivi dell'impresa. Le tipologie d'impresa si distinguono in base ai parametri. Tipo di attività, dimensione, mercato, natura della proprietà. settore agricolo, industriale. agricole e industriali. industriali e di servizi. Gli organi deliberanti nelle strutture di grandi dimensioni si distinguono in. fornitori e logistica. azionisti, amministratori, dirigenti. tutti i processi produttivi. impiegati ed operai. La mission è. scopi,cultura, filosofia e valori chiave dell'impresa. il processo produttivo. il rapporto costi/benifici. l'orientamento commerciale dell'impresa. La gestione , che è il vasto insieme di operazioni attraverso le quali l'impresa attua direttamente la produzione economica, si scompone in. gestione aziendale degli aspetti economico finanziari con particolare riferimento ai flussi bancari. gestione organizzativa e delle risorse umane. gestione caratteristica, finanziaria, patrimoniale, assicurativa, tributaria. gestione commerciale e logistica. In base alle sue funzioni istituzionali l'azienda può definirsi come. organizzazione tecnica, sistema informativo, struttura risorse umane. organizzazione economica, sistema sociale, struttura patrimoniale. organizzazione sociale,sistema finanziario, struttura socio-culturale. organizzazione finanziaria, sistema tecnico/logistico, struttura relazionale. La gestione è il vasto insieme di operazioni attraverso le quali l'impresa attua direttamnte. flusso finanziario. produzione economica. commercio estero. gestione aziendale degli aspetti economico finanziari con particolare riferimento ai flussi bancari. L'impresa cooperativa è finalizzata a. gestire la produzione appaltata all'esterno. scopo mutualistico. margine operativo. benessere delle risorse umane. L'impresa manageriale è gestita dal. Management. fornitori e logistica. proprietà. area tecnica. Le forme istituzionali dell'impresa sono. capitalistica, manageriale, cooperativa, no profit. cooperativa a nome collettivo. sociale, cooperativa, no profit. capitalistica, individuale, no profit. La gestione finanziaria e la gestione patrimoniale. È la regolazione dei flussi di cassa. È la continua ricerca dei fornitori. sono l'insieme delle operazioni finanziare e dell'investimento di mezzi monetari al fine di trarne un reddito. È la sovrapposizione dei flussi di cassa in entrata ed in uscita. L'impresa non profit è caratterizzata da. è presente nel solo settore della moda. finalità non lucrativa. pareggio di bilancio. aspetti produttivi. Limiti dell'analisi PEST. assenza di riscontri con i competitors. mancanza di elementi certi. mancanza di riferimenti interni all'azienda. costi ,difficoltà di schematizzazione, difficoltà di mantenerne immutata la validità nel tempo. Sul piano teorico l'ambiente può essere scomposto in 4 sub-sistemi generali (PEST). sistema o ambiente politico-istituzionale; sistema o ambiente economico; sistema o ambiente sociale-demografico; sistema o ambiente tecnologico - culturale. sistema o ambiente di pericolosità sociale; sistema o ambiente energetico; sistema o ambiente sussidiario; sistema o ambiente relativo al trattamento post-industriale. sistema o ambiente partecipativo; sistema o ambiente esclusivamente estero; sistema o ambiente settoriale; sistema o ambiente di tendenza. sistema o ambiente patriarcale; sistema o ambiente endogeno; sistema o ambiente socio culturale; sistema o ambiente tecnico. Economia di piano. sistema e decisioni regolate dalle decisioni di clienti e fornitori. sistema a decisioni accentrate, regolate cioè dalle decisioni del managment. sistema in cui le decisioni sono prese solo al centro mediante l'elaborazione di piani governativi nazionali. sistema a decisioni decentrate, regolate cioè dalle leggi di mercato. La stesura del bilancio sociale dovrebbe rispondere a determinati principi di redazione. essenzialità, sistematica, scientifica, verificabilità, divulgazione. trasparenza dell'informazione, sistematica, scientifica, verificabilità. facilità di leggibilità, essenzialità, scientifica, verificabilità, divulgazione. facilità di leggibilità, trasparenza dell'nformazioe, essenzialità, sistematica, scientificità, verificabilità, divulgazione. Il concetto di responsabilità sociale delle imprese (CSR- Corporate social Responsibility) è definito dalla Commissione europea, nel 2001, come. L’integrazione , resa obbligatoria dalla commissione UE, da parte delle imprese, della ricerca e sviluppo prima delle loro operazioni commerciali. L'integrazione, su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate (stakeholder). L'integrazione, da parte delle imprese, delle preoccupazioni economico-finanziarie nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate (stakeholder). L'integrazione, su base volontaria, da parte delle imprese, delle attenzioni produttive nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate (stakeholder). Quale, tra le seguenti finalità, è necessaria per un'impresa?. la sopravvivenza. la creazione e diffusione del valore. la massimizzazione del profitto. lo sviluppo dimensionale. Quale tra questi non è un elemento distintivo di un impresa. lo svolgimento di processi di produzione. la finalità imprenditoriale. la mancanza di relazioni di scambio con entità esterne. nessuna delle 3. Indicare quale teoria è maggiormente privilegiata in una condizione di tipo manageriale. teoria della creazione e dello sviluppo del valore. teoria dello sviluppo dimensionale. teoria della massimizzazione del profitto. teoria dello sviluppo e della sopravvivenza aziendale. Non rientrano nella Responsabilità Sociale dell'impresa. le attenzioni agli aspetti sociali e ambientali nei processi interni. nessune delle 3 risp. l'attenzione agli aspetti economici e finanziari. le aperture alle questioni sociali e ambientali del territorio. Quale tipo di analisi consente di individuare circostanze positive o negative incrociando i dati di analisi del macro-ambiente con quelli interni all'impresa stessa. Technological Analisys. Pest Analisys. Gap Analisys. Swot Analaisys. Sul piano teorico, in quanti sub-sistemi generali è abitualmente scomposto l' ambiente. 5. 4. 3. 2. Quale delle seguenti affermazioni è falsa. L'impresa capitalistica è definita dalla presenza dell'imprenditore-capitalistica, proprietario dei mezzi di produzione e gestore diretto dell'attività produttiva. L'assetto proprietario è una variabile d'impresa articolata che può essere spiegata come la ripartizione dei diritti di proprietà tra i vari soggetti che aderiscono alla vita dell'istituto. Il reddito è un divario positivo fra il ricavo ottenuto dai beni ceduti e il costo delle risorse impiegate nella produzione. Nel controllo cooperativo il capitale sociale dell'azienda è suddiviso in un numero elevato di azioni, le quali sono quotate in mercati regolamentati. Il bilancio sociale potrebbe essere uno strumento idoneo a valutare più ampiamente i bilanci delle imprese. Settore pubblico e profit. Profit, no profit e del settore pubblico. Esclusivamente profit. profit e sistema cooperativo. Il rapporto con gli stakeholders è una responsabilità primaria di. customer care. imprenditore. ricerca e sviluppo. area tecnica aziendale. La teoria dell'agenzia è tipica dei casi in cui c è ............... tra proprietà e governo dell'impresa. dissociazione. associazione. cooperazione attiva. contrasto. L'impresa è anche un sistema cognitivo, ossia è ......... costituita da processi sequenziali. una struttura di tipo organica. un sistema di conoscenze atto a produrre nuova conoscenza. -----. Indica quale delle seguenti affermazioni NON è corretta, relativamente alla necessità da parte dell'azienda di adeguare la propria struttura e le proprie strategie all' evoluzione dell' ambiente e del mercato in cui opera. i costi uguali ai ricavi sono una situazione anomala che mostra uno squilibrio del ciclo vitale. nel lungo periodo l'azienda non deve intraprendere importanti investimenti. nel lungo periodo l'azienda deve intraprendere importanti investimenti. se non riesce ad adeguarsi sarà spinta in una posizione marginale fino all'esposizione del sistema economico. La teoria degli Stakeholder segna il passaggio della creazione di valore per i soli azionisti, alla creazione di valore condiviso. falso. solo a livello di consiglio di amministrazione. nè vero nè falso. vero. L'impresa si può definire un sistema socio-tecnico di tipo.. aperto. chiuso. allargato. interno. Sono esempi di stakeholders interni. gli Enti statali. gli azionisti di minoranza. Le Banche. L'agenzia delle Entrate. Impresa virtuale: è quella che dispone al suo interno solo risorse ... materiali. tangibili. immateriali. nessuna delle 3 risposte. La concorrenza perfetta. numero elevato di venditori e acquirenti, prodotti sostituibili, rigido controllo del mercato, prezzi in base alla domanda/offerta. numero ristretto di venditori e acquirenti, prodotti insostituibili, assenza completa di potere di controllo del mercato, prezzi in base alla domanda/offerta. numero elevato di venditori e acquirenti, prodotti sostituibili, assenza completa di potere di controllo del mercato, prezzi in base alla domanda/offerta. numero elevato di venditori e acquirenti, prodotti sostituibili, assenza completa di potere di controllo del mercato, prezzi in base alla sola ed esclusiva domanda. Il settore è. l'attività dell'ufficio acquisti aziendale. tutte le imprese produttrici di un medesimo bene. l'ambito aziendale nel quale si opera. la differenziazione con l'apparato amministrativo statale. Le situazioni concorrenziali del contesto nel quale si muovono i concorrenti e il grado di potere di mercato controllato da ciascuno, distinguono le seguenti situazioni concorrenziali. Oligopolio statale, concorrenza statale, concorrenza stato-privati, monopolio piccola industria. concorrenza perfetta, oligopolio,concorrenza monopolistica e monopolio. concorrenza aziendale pubbliche transazionali- sistema cooperativo, concorrenza corporativa, monopolio e duopolio. nessuna delle 3 risposte. Il punto di pareggio è. il volume di produzione al di sotto del quale l'impresa è in perdita e al di sopra del quale opera in condizioni di profitto. quando il mercato è dominato da più produttori. la parità numerica perfetta nella catena dei fornitori e sub fornitoi. il tentativo di penetrazione in mercati internazionali. Il monopolio. ha generalmente logica di interesse comune e di servizio pubblico. non c è differenza tra quello di un'impresa e il monopolio dello Stato. il mercato è dominato da un solo produttore ed è quasi un caso limite. il mercato è dominato da più produttori. L'oligopolio è una. situazione frequente nelle economie industrializzate. situazione frequente nelle economie esclusivamente su rete internet. situazione frequente nelle economie a monopolio statale diventandone praticamente un sinonimo. situazione frequente nei paesi in via di sviluppo. Con il termine barriere all'entrata si intendono i costi addizionali che devono sostenere i nuovi entranti se intendono competere con le imprese già consolidate nel mercato. Le cause della formazione delle barriere sono di 2 tipi. barriere in uscita e sistema legislativo. barriere sociali e finanziarie. barriere di tipo istituzionale e barriere di derivazione competitiva. barriere linguistiche e culturali. Le barriere possono essere. all'entrata ma frequentemente a ciò corrisponde l'annullamento di quelle in uscita. all'entrata, di tipo istituzionale, all'uscita. all'entrata ma più frequentemente all'uscita. nel libero mercato operano esclusivamente quelle di tipo istituzionale. Le economie di scala si possono definire come. il fenomeno della diminuizione dei costi unitari di produzione e vendita all'aumentare delle quantità prodotte. la circostanza/fase successiva alla severa selezione dei fornitori. tutti gli elementi della filiera di produzione. tutti i recuperi di costi derivanti dai rapporti con gli stakeholders. Le forze competitive sono. potere contrattuale di clienti e potere contrattuale dei fornitori. rivalità tra concorrenti presenti/entrata di nuovi concorrenti. nessuna delle 3. rivalità tra i concorrenti presenti; entrata di nuovi concorrenti, minaccia sostituzione prodotto, potere contrattuale di clienti e potere contrattuale dei fornitori. Il Controllo (organizzativo) valuta i risultati raggiunti rispetto a quelli programmati. nè vero nè falso. solo se contemporanea presenza di amministratore delegato e direttore generale in azienda. vero. falso. Organizzazione (e Risorse Umane) individua chi e con quali responsabilità deve curare la realizzazione delle attività programmate. nè vero nè falso. solo a partire dagli anni '80, non prima. falso. vero. La conduzione(organizzativa) è la fase di guida che fornisce le direttive e motiva gli organi operativi. nè vero nè falso. vero. nel solo settore metalmeccanico. falso. Programmazione amministrativa. significa posporre gli obiettivi da raggiungere, ponderando la modalità di svolgimento da rispettare e le risorse da impiegare programmando e riprogrammando. è il programma principale di produzione. significa stabilire in anticipo gli obiettivi da raggiungere, le decisioni e le modalità di svolgimento da rispettare e le risorse da impiegare. significa posporre la modalità di svolgimento da rispettare e le risorse da impiegare in unica riunione aziendale. L'Organizzazione è un ordinamento di un sistema in parti indipendenti e correlate, ciascuna con un rapporto o una funzione specifica rispetto al complesso. Si può affermare che, in senso lato, è l'azione di ordinamento di tutti i fattori produttivi, materiali ed immateriali mentre in senso stretto è l'attività rivolta all'ordinamento del solo fattore umano. falso. dipende dal momento storico in cui la si analizza. nè vero nè falso. vero. La leadership si basa su valori umani innati nella persona cioè sulle sue doti carismatiche; è una questione di stile, educazione, equilibrio, disponibilità e apertura.Tali caratteristiche facilitano. lo sviluppo del mercato domestico unito alla fidelizzazione dei fornitori. il tentativo di penetrazione in mercati internazionali. il consolidamento dei rapporti all'interno dello stesso settore. la creazione dello spirito di corpo ottenendo il consenso e la collaborazione volontaria delle persone facendo altersì comprendere chiaramente i valori di fondo da porre a base dell'azione collettiva. Lean organization significa organizzazione snella. Creare un ambiente"lean" significa far esprimere ai collaboratori il massimo del potenziale perchè c'è impegno e dedizione totale nel fare in modo che il progetto funzioni , dai livelli operativi a quelli manageriali. Per raggiungere ciò sono necessari i seguenti comportamenti. fare costantemente più di ciò che è necessario, creare valori per i fornitori ed attuare pagamenti rapidi. Fare solo ciò che serve , creare valore per i clienti, eliminare ogni forma di spreco, realizzare un miglioramento continuo portato avanti giorno dopo giorno. aumentare il controllo sui livelli gerarchici rendendo stabile e pressochè immutabile l'organizzazione. creare un sistema di valori e di cultura aziendale di fidelizzazione organizzandolo per processi definiti e costanti nel tempo. Il benchmarking è. nessuna delle 3 risp. la fase iniziale dell'analisi marketing. la collaborazione tra funzione commerciale e marketing. una tecnica che nasce dall'esigenza di individuare i differenziali di competività tra imprese. L'outsourcing può essere definito come. monitoraggio continuo della concorrenza. valutazione puntuale dei competitors. affidamento all'esterno di alcune attività della produzione,della distribuzione, delle vendite e dei servizi di supporto. selezione delle sole attività produttive. Il budget è nettamente distinto dal piano strategico. nè vero nè falso. falso. solo nelle start up aziendali. vero. Quali sono le strategie principali?. la leadership di costo, la differenziazione e la focalizzazione. la leadership di costo, la internalizzazione strategica e la focalizzazione. la leadership di prezzo, la differenziazione e la focalizzazione. la leadership gestionale, la diversificazione e la focalizzazione. Cosa sono le competenze distintive?. le competenze che consentono all'impresa di operare meglio dei concorrenti e conseguire posizioni di vantaggio competitivo. le competenze che consentono all'impresa di prevalere sui concorrenti e conseguire posizioni di vantaggio strategico. le sole competenze tecnologiche. le competenze che consentono all'impresa di operare meglio dei concorrenti e le fanno avere posizioni di vantaggio operativo. Quali sono i limiti della catena del valore?. il confronto delle aziende per valutarne l'economicità e la necessità di tenere una contabilità. il confronto delle aziende col benchmarking per valutare l'efficienza e la necessità di tenere una contabilità analitica. l'uso per valutare l'effiacia e l'efficienza delle aziende rispetto ai concorrenti e la necessità di tenere una contabilità industriale analitica. il confronto continuo tra clienti e fornitori. Come possiamo definire la pianificazione aziendale?. come il processo che descrive il declino aziendale. come un processo su 3 livelli: strategico (operata dai massimi vertici aziendali) , tattico (operata dal managment)e operativo (operata dai dirigenti di funzione). come il processo di definizione degli obiettivi economico-finanziari e del loro inserimento nelle scelte di allocazione delle risorse e nelle decisioni d'investimento. come un processo di programmazione su orizzonti temporali e fasi gestionali distinte, con problematiche specifiche che richiedono competenze trasversali diverse. Quali sono le strutture organizzative cosidette "innovative"?. a matrice, per processi, a rete, per funzione. a matrice, a processi, a rete, a progetto. a matrice, per processi, a rete, per progetto, corte. ibride, a matrice, a processi, piatte, lean. Quali sono le fasi dello sviluppo internazionale?. l'esportazione diretta e indiretta, la concessione di licenze, le joint venture e l'investimento diretto estero. l'esportazione diretta, gl'invisible assets, l'esportazione indiretta, la costituzione di joint venture, l'investimento diretto estero. l'esportazione diretta, l'esportazione indiretta, la concessione di licenze, la costituzione di joint venture, l'IDE. l'esportazione diretta, l'esportazione indiretta, la costituzione di joint venture, l'investimento diretto estero. Cosa s'intende per declino aziendale?. la riduzione della gamma produttiva. l'abbandono da parte dei fornitori. la perdita di valore nel tempo. la riduzione del personale. Il controllo di gestione è. sistema direzionale con cui i manager ai vari livelli si accertano che la funzione acquisti stia conseguendo gli obiettivi stabiliti in sede di consiglio di amministrazione. sistema direzionale con cui i capi dei reparti produttivi si accertano che la gestione aziendale sia conforme alla qualità richiesta dalla clientela. sistema direzionale con cui i manager ai vari livelli si accertano che la gestione aziendale si stia svolgendo in condizioni di efficenza ed efficacia tali da permettere il raggiungimento degli obiettivi di fondo della gestione stessa, stabiliti in sede di pianificazione strategica. creare un sistema di valori e di cultura aziendale di fidelizzazione organizzandolo per processi definiti e costanti nel tempo. In che cosa consiste il risanamento aziendale e quali sono le sue fasi?. è l'insieme di tutti i processi volti a rimuovere disfunzioni gestionali ormai consolidate in 2 fasi principali: l'eliminazione delle cause della crisi e la stesura di un piano strategico di recupero dell'attività. è la circostanza che vede ogni decisione aziendale sottoposta alla esclusiva decisione collegiale. è il rilancio aziendale a seguito di una crisi che si suddivide in 2 fasi: l'eliminazione della crisi e il rinnovo della strategia. è l'analisi delle problematiche e degli obiettivi non raggiunti e il conseguente tournaround aziendale in 3 fasi: riposizionamento strategico, pianificazione e programmazione. Indipendemente dall'origine, interna o esterna, la crisi è comunque dovuta. al non saper attuare gl'interventi di correzione. nessuna delle 3 risp. all'incapacità di prevedere l'andamento della domanda. a errori gestionali. Le risorse umane si occupano dei rapporti con i lavoratori, dipendenti e collaboratori esterni selezionando, formando, addestrando e liquidando salari e stipendi provvedendo ai contributi inps inail e rapporti con il fisco. nessuna delle 3 risposte. nè vero nè falso. falso. vero. La ditribuzione si occupa dell'organizzazione dei processi necessari a fornire i prodotti richiesti dalla clientela. falso. nè vero nè falso. solo con l'avvento del trasporto su gomma. vero. Il marketing si occupa dell' analisi del mercato e di tutte le attività finalizzate a massimizzare le vendite, realizzando le esigenze dei consumatori e fornendo utili informazioni alla produzione. nessuna delle 3. falso. vero. nè vero nè falso. La logistica si occupa di tutte le attività che riguardano la movimentazione delle merci(materie prime, semilavorati e prodotti finiti) sia nella fase carico-entrata, sia nella fase di scarico uscita (logistica esterna) sia durante il processo di trasformazione del prodotto. falso. nè vero nè falso. vero. solo con l'avvento del trasporto su gomma. Le funzioni aziendali ausiliarie e di supporto sono esclusivamente le seguenti. logistica, marketing, approvvigionamenti, ricerca e sviluppo,finanza. produzione e vendita. logistica, distribuzione, marketing, approvvigionamenti, risorse umane. logistica, distribuzione, marketing, approvvigionamenti, risorse umane, ricerca e sviluppo, finanza, contabilità. Le funzioni aziendali primarie riguardano direttamente l'ottenimento del prodotto e la sua collocazione sul mercato attraverso la vendita.Queste sono le attività. produzione appaltata all'esterno. produzione solo diretta. produzione solo indiretta. produzione diretta e indiretta. Gli approvvigionamenti si occupano degli acquisti selezionando e gestendo i fornitori per scegliere quelli che presentano il miglior rapporto qualità/prezzo. vero. solo nelle aziende pubbliche e statali. nè vero nè falso. falso. La ricerca e sviluppo prepara nuovi progetti e/o nuovi prodotti al fine di differenziare e migliorare il processo produtivo. solo dal secondo dopo guerra. falso. nè vero nè falso. vero. La contabilità h il compito di rilevare tutte le operazioni aziendali e prevenire al bilancio di esercizio. nella solaa ipotesi del bilancio sociale. falso. vero. nè vero nè falso. La finanza si occupa dell'approvvigionamento delle risorse finanziarie più convenienti e dell'andamento delle entrate ed uscite di cassa al fine di assicurare la necessaria liquidità. nè vero nè falso. vero. solo con le operazioni che si svolgono su internet. falso. I motivi della collaborazione tra imprese nel settore ricerca e sviluppo possono essere uno o più tra i seguenti. contenimento dei costi , razionalizzazione degli investimenti e riduzione dei rischi, accesso a tecnologie complementari, riduzione dei tempi e controllo dell'evoluzione tecnologica. creare un sistema direzionale con cui i capi dei reparti produttivi si accertano che la gestione aziendale sia conforme alla qualità richiesta dalla clientela. creare un sistema a decisioni accentrate, regolate cioè dalle decisioni del managment. creare un sistema di valori e di cultura aziendal di fidelizzazione organizzando per processi definiti e costanti nel tempo. L'internaziolizzazione della ricerca e sviluppo è stata considerata per molto tempo un fenomeno marginale confinato a pochi settori sino a. nessuna delle 3. 2000. anni '60. anni 80e90. La logistica in uscita ha il compito di provvedere alla movimentazione e allo stoccaggio dei prodotti finiti. Il suo apporto consente all'azienda di ottimizzare la relazione tra. il livello di servizio da offrire alla clientela, l'entità delle scorte da mantenere nel flusso di produzione-distribuzione ed i costi per il trasferimento dei prodotti dallo stabilimento al mercato. la programmazione della produzione. la relazione con la catena dei fornitori e sub-fornitori, la logistica in entrata e l'approccio alle dinamiche finanziarie esterne. le dinamiche di produzione dal punto di vista di relazioni sindacali e di gestione del personale coinvolto nelle spedizioni. Il servizio alla clientela richiede di tener conto di elementi come. accuratezza anche a scapito della rapidità. tutti gli elementi che possono arrivare all'obiettivo. rapidità, regolarità, puntualità, flessibilità, accuratezza. rapidità, puntualità. Il concetto di logistica esterna in uscita abbraccia anche la selezione dei canali istituzionali di distribuzione per prodotti aziendali. Il responsabile della logistica stabilisce lo stoccaggio, il trasporto con mezzi propri o di terzi e gli sbocchi al dettaglio più convenienti. vero. nè vero nè falso. falso. nelle aziende che si occupano esclusivamente di spedizione. La relazione da instaurare con il fornitore si può riassumere nelle seguenti classi. istituzionale, governativa o cooperativistica. tradizionale, integrata, evoluta. globale e fidelizzata. cooperativa e/o societaria. La logistica interna si occupa di. curare la relazione con la catena dei fornitori e sub-fornitori, la logistica in entrata e l'approccio alle dinamiche finanziarie esterne. attuare la rigida selezione dei fornitori. creare un sistema direzionale con cui i capi dei reparti produttivi si accertano che la gestione aziendale sia conforme alla qualità richiesta dalla clientela. organizzare il flusso di informazioni e materiali dall'arrivo della merce di cui ci si è approvvigionati fino all'uscita del prodotto finito pronto per essere distribuito. Il layout è. il processo di esternalizzazione produttiva. la disposizione di impianti e macchinari. il processo di esternalizzazione logistica. il processo di espansione commerciale all'estero. Il layout può essere a. accentrato e decentrato. a catena, a reparto, con disposizioni intermedie, a serpentina. a catena ed a reparto. rigido o flessibile. Da un punto di vista fisico ogni magazzino è diviso in. zona di ricezione, zona di imballo e spedizione, zona di stoccaggio. nessuna delle 3. zona reparti produttivi e zona uffici direzionali. accentrato e decentrato. Si distinguono quattro tipologie di materiali di acquisto. materiali metalmeccanici ,alimentari, settore legno ed energie. materiali non critici, colli di bottiglia, strategici, con effetto leva. materiali preziosi, metalli, derivati del petrolio ed energie. materiali da imballo , da produzione, risorse finanziarie ed energie. Nel processo di approvvigionamento l'ordine è. la disposizione organizzativa della Direzione Risorse umane. il comando del capo reparto all'operaio. il compito specifico assegnato alla produzione. il documento con cui si manifesta l'intenzione ad acquistare la merce. Gli elementi di negoziazione nella trattativa con i fornitori vedono come fondamentali. le start up produttive. le problematiche relative allo stoccaggio in magazzino. prezzo, qualità, programmazione e logistica. le dinamiche di produzione dal punto di vista di relazioni sindacali e di gestione del personale coinvolto nelle spedizioni. Rottura di stock. il dipartimento rapido del prodotto del settore spirit. è l'esaurimento o insufficenza delle scorte. la rottura dell'impianto così grave che blocca la produzione. il deperimento rapido del prodotto alimentare. Il JUST IN TIME è il sistema di programmazione e gestione della produzione introdotto in alcune aziende giapponesi seguite poi da aziende americane ed europee. Per le sue caratteristiche è definibile come sistema produttivo di tipo. up. pull. down. push. Definizione di leadtime. intervallo di tempo che intercorre tra il momento in cui si avverte la necessità di ricostruire le scorte e il ricevimento delle stesse nel magazzino. il periodo di picco della stagionabilità. l'orario di lavorobnegoziato per ogni singolo stabilimento. il tempo perso per il fermo degli impianti produttivi causato da motivi indipendenti all'impresa. Il MATERIAL REQUIREMENT PLANNING (MRP) richiede una notevole quantità di informazioni che provengono da:piano principale di produzione, distinta base, lead time, giacenze. Il calcolo origina il fabbisogno netto che potremmo definire come. fabbisogno lordo diviso la scorta disponibile. fabbisogno lordo più scorta disponibile. fabbisogno lordo moltiplicato per la scorta disponibile. fabbisogno lordo meno scorta disponibile. Il MATERIAL REQUIRIMENT PLANNING(MRP) richiede una notevole quantità di informazioni che provengono da. piano principale di produzione, distinta base, lead time, giacenze. ordini aperti da chiudere, filiera produttiva, rigida selezione dei fornitori. piano finanziario aziendale , sistema informatico , ricerca e sviluppo. ordini aperti da chiudere, filiera produttiva dei fornitori, lead time solo interno. La rete d'impresa è un accordo che consente alle imprese di mettere in comune attività e risorse allo scopo di migliorarne il funzionamento nella prospettiva di rafforzare la competività e la capacità innovativa dell'attività imprenditoriale. Possono essere classificate in. alleanze solo verticali e integrate. alleanze verticali, alleanze orizzontali, alleanze trasversali. alleanze esclusivamente all'interno dello stesso settore di business. alleanze solo trasversali con imprese di diversi settori. Un buon layout secondo le teorie americane ottimizza l'equazione di produzione, le '4...'. reporting, regulation, readjustment, rolling stock. product, price, place e pomotion. men, materials, machines, money. technology, temporary, tactic e trade. L'organizzazione del processo di produzione può distinguersi in. produzione a lotti oppure in linea. laboratorio o job shop , produzione a lotti, in linea, a flusso continuo o di processo. amministrativocentrico. a flusso continuo o di processo. Il TOTAL QUALITY MANAGMENT (TQM) è. La sensibilizzazione del processo relativo esclusivamente ai fornitori. La filosofia del consolidamento e conservazione dei processi, le decisioni esclusivamente o prevalentemente apicali, la soluzione dei problemi individuata in maniera rigorosamente individuale, il riprendersi continuo degli stessi processi industriali per favorire la ripetività delle singole operazioni. Mantenimento culturale interno che porta alla conservazione statica dei rapporti con i dipendenti, i fornitori e i clienti; negazione del problem solving, innovazione parziale dei processi industriali puntando alla conservazione dei processi produttivi(kaizen). La filosofia del miglioramento continuo (kaizen), la delega verso il basso per migliorare la qualità, l'obiettivo della realizzazione di processi, il metodo di risolvere problemi evidenziandoli e l'approccio di gruppo al problem solving. Il franchising è un contratto in cui un imprenditore(franchisor) concede a più imprenditori (franchisèes) di vendere un prodotto o un servizio molto conosciuto. I vantaggi per il franchisèe sono: Godere della reputazione di qualità e immagine dei principali competitors, rischio d'impresa limitato alla maggior competitività nel mercato. Godere della reputazione di qualità e immagine del franchisor, start up con costi contenuti e rischio d'impresa limitato con maggior competitività nel mercato. Godere della reputazione di qualità e immagine del sistema di distribuzione, start up con costi contenuti e rischio d'impresa limitato con maggior competitività nel mercato. nessuna delle 3. Per canale di distribuzione si intende il percorso tecnico-produttivo che i beni compiono per trasferirsi da. da un reparto di produzione al magazzino. dal fornitore al reparto produttivo. produttore e consumatore finale. dalla ricerca e sviluppo alla pianificazione della produzione. I canali distributivi si distinguono in. finanziari o logistici. interni esterni. produttivi o di marketing. diretti o indiretti. Il collegamento del prodotto al consumatore finale si è notevolmente innovato (con particolare riferimento al settore della moda) negli ultimi periodi.Oggi il panorama è prevalentemente composto da. negozi locali, sartorie, spacci aziendali e vendita online. nessuna delle 3. negozi locali, laboratori artigianali, attività di vendita in centri commerciali. centri outlet, flagship stores mono e multi marca, vendita online, temporary stores. Il franchising è un contratto in cui un imprenditore (franchisor) concede a più imprenditori (franchisèes) di vendere. prodotti del settore tecnologico. esclusivamente in nazioni francofone. nessuna delle 3. un prodotto o un servizio molto conosciuto. La rete distributiva al dettaglio si può suddividere in termini macro tra. piccolo dettaglio indipendente e dettaglio organizzato. piccolo dettaglio e teleshopping. piccolo dettaglio indipendente e franchising. internet e dettaglio organizzato. Le motivazioni all'acquisto si dividono in. razionali, emotive, di patrocino. costanti e cicliche. per i beni razionali- per i servizi emotive. razionali e di patrocinio. Le motivazioni all'acquisto sono. fisse. costanti. tra le più varie. il cambiamento delle motivazioni è a cicli decennali. Il ciclo di vita del prodotto è composto dalle seguenti fasi:introduzione, crescita, turbolenza, maturità, declino. Durante la seconda fase , quella della crescita, lo sviluppo delle vendite è. lento e diseconomico. rapido. lento. lento ma costante. Il marketing strategico è l'applicazione del processo di segmentazione strategica in quattro fasi. analisi interna dei punti di forza, analisi esternalizzata dei punti di debolezza dell'impresa, analisi del contesto competitivo e pubblicità ripetuta sul tipo di benificio distintivo ed unico che la marca può fornire al cliente. analisi di segmentazione, individuazione del mercato target, posizionamento sul mercato, programmazione delle azioni di marketing mirato ai segmenti target. affidamento all'esterno di alcune attività della produzione, affidamento all'esterno delle vendite, affidamento compartecipato dei servizi di supporto. fase dell'essenzialità, della scientificità, della verificabilità e della divulgazione. Il ciclo di vita del prodotto. maturità, declino, turbolenza e crescita. maturità e declino. introduzione, crescita, turbolenza, maturità, declino. introduzione, maturità, declino, turbolenza e poi di nuovo crescita. La strategia di posizionamento, momento critico nel processo di applicazione del marketing strategico, è lamodalità operativa adottata per introdurre una strategia di differenziazione basata. analisi del contesto competitivo PIL della nazione nella quale si vuole vendere il proprio prodotto. analisi interna dei punti di forza e debolezza dell' impresa, sul contesto competitivo e sul tipo di benificio distintivo ed unico che la marca può fornire al cliente. sulle conclusioni statistiche fornite alla Direzione Generale. sulla esclusività del proprio prodotto in mercati saturi. Il marketing mix è composto da quattro leve fondamentali. Product, price e promotion. Technology, temporary, tactic e trade. Market, mode, modality e managment. reporting, regulation, readjustment, rolling stock. Nel marketing il prodotto è. il rapporto che indica l'ammontare di moneta necessaria per acquistare una data quantità di beni e servizi. è il complesso di azioni poste in essere per indurre e o far modificare i modelli di comportamento degli operatori di mercato allo scopo di trarne un vantaggio competitivo. ciò che può essere offerto ad un mercato per l'acquisizione, l'uso e il consumo e che è in grado di soddisfare un desiderio o un bisogno del consumatore (bene o servizio). variabile indipendente dal prezzo. Nel marketing il prezzo è. è il complesso di azioni poste in essere per ridurre e/o far modificare i modelli di comportamento degli operatori di mercato allo scopo di trarne un vantaggio competitivo. ciò che può essere offerto ad un mercato per l'acquisizione, l'uso e il consumo e che è in grado di soddisfare un desiderio o un bisogno del consumatore (bene o servizio). nessuna delle 3. il rapporto che indica l'ammontare di moneta necessaria per acquistare una data quantità di beni e servizi. Nel marketing la promotion è. ciò che può essere offerto ad un mercato per l'acquisizione, l'uso e il consumo e che è in grado di soddisfare un desiderio o un bisogno del consumatore ( beni o servizi). è il complesso di azioni poste in essere per indurre e/o far modificare i modelli di comportamento degli operatori di un mercato allo scopo di trarne un vantaggio competitivo. il rapporto che indica l'ammontare di moneta necessaria per acquistare una data quantità di beni o servizi. nessuna delle 3 rispostr. Nel settore dell'abbigliamento il marketing mix è collegabile ....... ai fattori critici di successo. mai. a volte a seconda della stagionalità. direttamente. in circostanze eccezionali. Il segmento del livello di prezzo del fine. è la vasta base del mercato in termini di quantità. copre le seconde linee degli stilisti e altri marchi industriali di comparabile qualità/prezzo. il segmento che esprime qualità e prezzi al centro del mercato. è il segmento che si colloca ancora sopra la media del mercato. Il segmento del livello di prezzo del lusso. è il segmento che si colloca ancora sopra la media del mercato. è il segmento che esprime qualità e prezzi al centro del mercato. copre le seconde linee degli stilisti e altri marchi industriali di comparabile qualità/prezzo. include le prime linee degli stilisti affermati (griffe) e i più apprezzati marchi industriali. Il segmento del livello di prezzo del medio/fine. è il segmento che si colloca ancora sopra la media del mercato. è la vasta base del mercato in termini di quantità. è il segmento che esprime qualità e prezzi al centro del mercato. copre le seconde linee degli stilisti e altri marchi industriali di comparabile qualità/prezzo. Il settore moda vede la fondamentale presenza della marca che può essere del. della proprietà diffusa. produttore e del proprietario. produrre e del distributore. della grande distribuzione e di internet. Il segmento del livello di prezzo dell'economico. copre le seconde linee degli stilisti e altri marchi industriali di comparabile qualità/prezzo. è il segmento che esprime qualità e prezzi al centro del mercato. è la vasta base del mercato in termini di quantità. è il segmento che si colloca ancora sopra la media del mercato. Il segmento di prezzo si distingue in ............ livelli. 3. 5. infinito. 7. I livelli del segmento di prezzo sono. lusso, fine, medio/fine, medio, economico. alto medio e basso. alto di gamma e a tardiva consegna. nessuna delle 3 risp. Product, price, place e promotion sono i fattori che, anche nel settore moda, identificano uno o più tipologie d'offerta. Nel prodotto i fattori che "contano" sono. prezzo, distribuzione, comunicazione e internazionalizzazione. qualità dei materiali e delle lavorazioni, vestibilità, stile, ampiezza della gamma. prodotto prezzo distribuzione ricerca e sviluppo. stagionalità, prezzo, distribuzione e comunicazione. Product, price, place e promotion sono i fattori che, anche nel settore moda, identificano una o più tipologie d'offerta. Nell'abbigliamento sono solitamente definite anche quantitivamente in un budget di.......... periodo. breve. medio. lungo. medio lungo. Product, price, place e promotion sono i fattori che, anche nel settore moda, identificano una o più tipologie d'offerta. Nella distribuzione i fattori che "contano" sono. qualità dei materiali e delle lavorazioni, vestibilità,stile, ampiezza della gamma. prezzo, distribuzione, comunicazione e internazionalizzazione. prodotto prezzo distribuzione ricerca e sviluppo. tempi puntualità e qualità delle consegne, qualità della distribuzione, azioni di vendita dirette alla penetrazione e copertura, collaborazione con i distributori. Product, price, place e promotion sono i fattori che, anche nel settore moda, identificano una o più tipologie d'offerta. Nella comunicazione i fattori chr "contano" sono. pubblicità promozione. prezzo, distribuzione,comunicazione e internazionalizzazione. qualità dei materiali e delle lavorazioni, vestibilità, stile, ampiezza della gamma. tempi puntualità e qualità delle consegne, qualità della distribuzione, azioni di vendita dirette alla penetrazione e copertura, collaborazione con i distributori. Per la determinazione del prezzo, nel settore moda ed in altri, il cosiddetto metodo del mercato prerende per la sua determinazione. costi diretti unitari e costi fissi totali, prezzi della concorrenza su prodotti analoghi, punti di forza e debolezza della propria offerta rispetto ai competitors, attenzione al metodo del mercato. ottenimento dei prezzi possibili dalla domanda e dalla situazione competitiva, posizionamento del proprio prodotto (offerta) in certi segmenti fi prezzo, adeguamento dei costi al margine accettabile. costo unitario dirett, costo unitario indiretto e margine unitario ritenuto soddisfacente. tempi puntualità e qualità delle consegne, qualità della distribuzione, azioni di vendita dirette alla penetrazione e copertura, collaborazione con i distributori. Il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi:Concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. Per quanto relativo alla fase della scelta dei materiali, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è. attivare le verifiche del successo/insuccesso della precedente collezione su elementi come temi, modelli, tessuti, varianti ecc. il momento in cui occorre che sia completata l'analisi delle variabili relative all'esecuzione di una cucitura, il taglio di un tessuto, la finezza del filato nella maglieria i tipi di punti ecc. analisi delle variabili sui filati, tessuti ecc. analizzando la qualità, la tipologia, il trattamento necessario, la cartella colori e gli accessori. è la combinazione delle categorie e voci merceologiche con modelli e tessuti combinati con disegni e colore. Per la determinazione del prezzo, nel settore moda ed in altri, il cosiddetto metodo del costo pretende per la sua determinazione. qualità dei materiali e delle lavorazioni, vestibilità, stile, ampiezza della gamma. tempi puntualità e qualità delle consegne, qualità della distribuzione, azioni di vendita dirette alla penetrazione e copertura, collaborazione con i distributori. pubblicità promozione. costo unitario diretto, costo unitario indiretto e margine unitario ritenuto soddisfacente. Il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. Per quanto relativo alla fase delll'analisi delle tendenze e dell' ambiente, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è. analisi delle variabili che si incontrano dalla costruzione a mano del modello alla costruzione CAD ecc. analisi delle variabili su filati, tessuti ecc. analizzando la qualità, la tipologia, il trattamento necessario, la cartella colori e gli accessori. le variabili relative all'osservazione diretta di stilisti e uomini prodotto del mercato, la partecipazione a fiere e sfilate, studio dei consumatori interessanti per l'anticipo delle tendenze. il momento in cui occorre che sia completata l'analisi delle variabili relative all' esecuzione di una cucitura, il taglio di un tessuto, la finezza del filato nella maglieria i tipi di punti ecc. Il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. Per quanto relativo alla fase dell' analisi della definizione della struttura della collezione, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è. è l'attivare le verifiche del successo/insuccesso della precedente collezione su elementi come temi, modelli, tessuti, varianti ecc. è la combinazione delle categorie e voci merceologiche con modelli e tessuti combinati con disegni e colore. è l'analisi delle variabili su filati, tessuti ecc. analizzando laa qualità, la tipologia, il trattamento necessario, la cartella colore e gli accessori. ------. Il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi : concezione (posizionamento ) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi.Per quanto relativo alla fase dell'ideazione dei modelli, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è. le variabili relative all'osservazione diretta di stilisti e uomini prodotto del mercato, la partecipazione a fiere e sfilate, studio dei consumatori interessati per l'anticipo delle tendenze. è la combinazione delle categorie e voci merceologiche con modelli e tessuti combinati con disegni e colore. analisi delle variabili che si incontrano dalla costruzione a mano del modello alla costruzione CAD ecc. nessuna delle 3. Il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi.Per quanto relativo alla fase dell'analisi delle tendenze e dell' ambiente, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è. analisi delle variabili che si incontrano dalla costruzione a mano del modello alla costruzione tramite CAD ecc. analisi variabili su filati, tessuti ecc. analizzando la qualità, la tipologia, il trattamento necessario, la cartella a colori e gli accessori. le variabili relative all'osservazione diretta di stilisti e uomini prodotto del mercato, la partecipazione a fiere e sfilate, studio dei consumatori interessati per l'anticipo delle tendenze. il momento in cui occorre che sia completata l'analisi delle variabili relative all'esecuzione di una cuciturs, il taglio di un tessuto, la finezza del filato nella maglieria i tipi di punti ecc. La pianificazione del personale è un insieme di attività che assicurano all'organizzazione aziendale la disponibilità continuativa di persone adeguate quantitativamente ............... alle strategie aziendali. solamente. approfonditamente. qualitativamente. personalmente. ENTERPRISE RESOURCE PLANNING (ERP) è uno strumento che serve a. aiutare la funzione HR nella selezione del personale. analizzare il contesto competitivo dei concorrenti. valutare le performance dei commerciali. nessuna delle 3. Gli obiettivi assegnati al personale devono essere. generali, opinabili, soggettivi e autovalutativi. nessuna delle 3. specifci, misurabili, impegnativi, distribuiti nel tempo. reiterati negli anni, fissati bottom up, valutati ogni 3 anni. HRM- HUMAN RESOURCES MANAGMENT è una teoria che si basa su un nuovo modo di gestire dipendenti e collaboratori con forme di decentramento decisionale e flessibilità organizzativa. i destinatari di questa metodologia possono essere individuati, a seconda della sua estensione tra. i commercianti con minor anzianità aziendale. i clienti ed i fornitori di riferimento. esclusivamente il top managment. i manager ed i quadri e se la metodologia è estesa possono venire coinvolte le fasce più professionalizzate ed - in circostanze rare- i dipendenti stabili. Il termine resilienza ha assunto negli ultimi tempi connotazione. il termine non è utilizzato ed è inappropriato in ambito aziendale. positiva. nè positiva nè negativa. negativa. |