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ESTETICA LETTERATURA ARTE MUSICA E SPETTACOLO

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Título del Test:
ESTETICA LETTERATURA ARTE MUSICA E SPETTACOLO

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KANT cap 29-36

Fecha de Creación: 2023/08/11

Categoría: Universidad

Número Preguntas: 54

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Per Kant lo spazio e il tempo. sono concetti a priori. sono le forme pure della sensibilità. derivano dall'esperienza sensibile. sono concetti empirici.

L'Estetica trascendentale. è una parte della Critica della ragion pura di Kant. è un'opera di Kant scritta nel 1790. è una parte delle Lezioni di estetica di Kant. è una parte della Critica della facoltà di giudizio di Kant.

Per Kant l'intuizione empirica. deriva dall'unità di un concetto empirico e di un dato sensibile. è un pensiero improvviso che ci fa conoscere qualcosa dell'esperienza. è la conoscenza percettiva di una realtà dell'esperienza. non è una forma di conoscenza perché non è a priori.

Per Kant. i concetti non ci fanno conoscere niente se non sono uniti alle intuizioni. i concetti dell'intelletto non hanno alcun rapporto con la sensibilità. i concetti non ci fanno conoscere niente se non sono razionali. i concetti dell'intelletto derivano tutti dalla sensibilità.

Nella Critica della ragion pura Kant afferma che la conoscenza scaturisce da due "fonti fondamentali". Quali?. ragione e intelletto. immaginazione e sensibilità. intuizione e sensibilità. intelletto e sensibilità.

Per Kant. Il giudizio riflettente è il giudizio in cui è dato il particolare e bisogna trovare l'universale. il giudizio determinante è il giudizio in cui è dato l'universale e bisogna scoprire il particolare. il giudizio determinante è il giudizio in cui è dato il particolare e bisogna trovare l'universale. il giudizio riflettente è il giudizio in cui è dato l'universale ma bisogna trovare il particolare.

La Critica della facoltà di giudizio. è divisa in Estetica trascendentale, Logica trascendentale e Dottrina del metodo. è divisa in Estetica trascendentale e Logica trascendentale. analizza il problema del bello, dell'arte, del sublime, ma anche il problema della finalità della natura. analizza il problema del bello, dell'arte, del sublime ma anche il problema dei giudizi determinanti.

La Critica della facoltà di giudizio è un testo complesso che affronta diversi problemi: il problema estetico, il problema teleologico, il problema morale e il problema epistemologico delle leggi empiriche e dei concetti empirici. il problema estetico, il problema teologico, il problema epistemologico del giudizio riflettente e il problema sistematico del collegamento tra natura e libertà. il problema estetico, il problema teleologico, il problema epistemologico della formazione dei concetti e delle leggi empiriche, il problema sistematico del collegamento tra natura e libertà. il problema estetico, il problema morale, il problema epistemologico delle leggi empiriche e dei concetti empirici, il problema sistematico del collegamento tra natura e libertà.

Il giudizio determinante per Kant. è un giudizio puramente conoscitivo. nessuna delle risposte indicate è corretta. può essere un giudizio estetico o un giudizio teleologico. è un giudizio estetico.

Quale dei seguenti autori, nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles, ha contribuito in modo determinante a fondare l'autonomia della sfera estetica?. Hegel. Kant. Baudelaire. Leonardo da Vinci.

Nella Critica della facoltà di giudizio. il bello viene distinto dal piacevole e dal buono. il bello viene distinto dal piacevole ma non dal buono. il bello viene distinto dal piacere e dal buono. il bello viene distinto dal buono ma non dal piacevole.

Per Kant il giudizio di gusto. è del tutto indipendente dal concetto di perfezione. è del tutto indipendente dal concetto di conformità a scopi della natura. nessuna delle risposte indicate è corretta. è reso possibile dal concetto di perfezione.

Per Kant la bellezza. non deve avere alcune legame con la nozione di finalità, altrimenti il giudizio di gusto non è puro. è legata alla percezione di una finalità soggettiva semplicemente formale della natura. è legata alla percezione di una finalità oggettiva della natura. nessuna delle risposte indicate è corretta.

La concezione kantiana del gusto. non è una concezione relativistica, per quanto il gusto sia soggettivo. non è una concezione relativistica perché il gusto è un concetto che ha una validità comune. è una concezione relativistica, dove ognuno ha il suo gusto. non è una concezione relativistica, perché il gusto è oggettivamente fondato.

Nella Critica della facoltà di giudizio Kant. afferma che l'arte ha sempre un risvolto politico. muove una dura critica politica alle arti del suo tempo. afferma che l'arte non può avere un contenuto politico. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Il giudizio di gusto per Kant. è un giudizio estetico che non ha alcuna universalità perché non è fondato su concetti. è un giudizio estetico che ha una universalità sogettiva fondata su un concetto. nessuna delle risposte indicate è corretta. è un giudizio che ha una validità comune e non una universalità oggettiva fondata concettualmente.

L' esperienza estetica per Kant. non è un esperienza singolare e per questo pretende di avere una universalità soggettiva. è sempre un'esperienza singolare ma ha la pretesa di una universalità soggettiva. è un'esperienza che una una universalità oggettiva. è un'esperienza singolare e dunque privata.

Il giudizio di gusto per Kant. è puro solo se implica un riferimento preciso ad un valore morale. è puro solo se è conforme ad un concetto vero. nessuna delle risposte indicate è corretta. è puro solo se non implica alcun riferimento a valori morali.

Per Kant la bellezza. nessuna delle risposte indicate è corretta. è un sentimento ineffabile. è l'apparizione della verità in una rappresentazione sensibile. è un concetto irrazionale.

Il piacere estetico per Kant. è un sentimento di piacere disinteressato e libero da ogni riferimento all'inclinazione. è un sentimento di piacere che implica un riferimento al desiderio e all'amore. è un sentimento di piacere disinteressato cioè moralmente buono. è un sentimento di piacere che implica un riferimento al desiderio e alla ragione.

Per Kant la bellezza. è un concetto. è un sentimento. è un'intuizione. è una proprietà oggettiva delle cose.

Per Kant. il giudizio di gusto è oggettivo. nessuna delle risposte indicate è corretta. il giudizio di gusto è soggettivo. il giudizio di gusto è relativo.

Per Kant. il giudizio estetico è un giudizio riflettente e non ha valore conoscitivo. il giudizio estetico è un giudizio determinante e ha valore conoscitivo. è un giudizio riflettente e ha valore conoscitivo. il giudizio estetico è un giudizio determinante è non ha valore conoscitivo.

Per Kant l'immaginazione riproduttiva. è indipendente dalle leggi dell'associazione empirica. è una facoltà che non deve essere studiata dalla psicologia, ma dalla filosofia. è la facoltà che produce gli schemi trascendentali. è la facoltà di riprodurre un oggetto in assenza.

Gli schemi dell'immaginazione per Kant. sono immagini interne. consentono di applicare i concetti alle rappresentazioni sensibili. unificano in una sintesi conoscitiva i dati sensibili e i concetti della ragione. sono immagini mentali delle cose empiriche.

L'immaginazione per Kant. è una facoltà che ha un ruolo essenziale nel processo conoscitivo. è fonte di errori e dunque è inaffidabile dal punto di vista conoscitivo. è la facoltà della ricettività. è semplicemente la facoltà dell'illusione, del sogno, della finzione.

Cosa per Kant è "un'arte celata nel profondo dell'anima umana"?. lo schematismo. la capacità di ragionare. la capacità di pensare. il giudizio determinante.

Per Kant il giudizio di gusto. implica il sentimento del libero gioco di immaginazione e ragione. implica il sentimento del libero gioco di immaginazione e intelletto. implica la percezione del libero gioco di immaginazione e giudizio. implica la percezione del libero gioco di sensibilità e immaginazione.

Un'idea estetica per Kant. è un'idea dell'intelletto che è liberamente sentita come bella. è una rappresentazione concettuale che dà da pensare molto senza che nessuna immagine le sia adeguata. è un'idea della ragione che è liberamente sentita come bella o sublime. è una rappresentazione dell'immaginazione che dà da pensare molto senza che nessun concetto determinato le sia adeguato.

Per Kant le idee della ragione. possono essere rappresentate in modo simbolico tramite idee estetiche. sono idee vuote che derivano dall'esperienza. sono idee a priori che producono conoscenza solo quando sono associate a rappresentazioni sensibili. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Per Kant l'immaginazione. ha un uso pratico ma non un uso conoscitivo. ha un uso conoscitivo e non un uso simbolico. ha un uso simbolico ma non un uso conoscitivo. ha un uso conoscitivo, ma anche un uso simbolico.

Per Kant l'"arte in generale". si distingue dalla tecnica. si distingue dall'artigianato. è distinta dalla natura. è una tecnica naturale.

L'arte bella per Kant. è una forma di arte meccanica che mira al piacevole. nessuna delle risposte indicate è corretta. è una forma di arte liberale che mira al piacevole. è distinta dal mestiere e non mira al piacevole.

Per Kant il genio. deve essere originale ma anche esemplare. nessuna delle risposte indicate è corretta. non imita nessuno e non è imitato. deve essere originale non esemplare.

Per Kant. l'arte bella non sempre è opera di un genio. l'arte bella è necessariamente arte del genio. il genio è un talento che si può imparare, mediante cui la natura dà la regola all'arte. il genio è il talento innato mediante cui l'arte dà la regola alla natura.

Chi ha affermato che: «La natura era bella, quando aveva apparenza d'arte; e l'arte può dirsi bella solo quando, pur essendo consapevoli che si tratta d'arte, ci appare come natura»?. Batteux. Burke. Hegel. Kant.

L'arte bella per Kant. è fine a se stessa come il gioco, ma promuove la cultura della facoltà conoscitive. è fine a se stessa e per questo è piacevole. è piacevole, ma promuove la cultura delle facoltà conoscitive. non è fine a se stessa, perché mira a favorire la cultura e le facoltà conoscitive.

Kant distingue due generi di sublime. il sublime tragico, che è legato all'esperienza della morte e del dolore e il sublime matematico che è legato all'esperienza dell'infinito. il sublime tragico, che è legato all'esperienza della morte e il sublime patetico, che è legato all'esperienza del dolore. il sublime matematico, che è legato all'esperienza dell'infinito, e il sublime dinamico, che è legato all'esperienza del finito. il sublime matematico, che è legato all'esperienza dell'assolutamente grande, e il sublime dinamico, che è legato all'esperienza dell'assolutamente potente.

Per Kant l'"arte in generale". è qualcosa di istintivo. implica sempre un sapere scientifico. è distinta dal sapere scientifico. è una prerogativa dell'uomo ma anche dell'animale.

Per Burke la bellezza. nessuna delle risposte indicate è corretta. è il sentimento della finalità della natura. è il libero gioco di immaginazione e intelletto. è il libero gioco di immaginazione e ragione.

Per Kant il sublime. implica un disaccordo di immaginazione e intelletto che però rende possibile un accordo tra immaginazione e ragione. implica un disaccordo tra immaginazione e ragione. implica un disaccordo di immaginazione e ragione che però rende possibile un accordo tra intelletto e immaginazione. implica un accordo tra immaginazione e intelletto in un libero gioco.

Per Kant bello e sublime. si distinguono perché il bello riguarda la forma dell'oggetto, mentre il sublime si può trovare anche nell'informe e nell'illimitato. si distinguono perché il sublime implica una finalità oggettiva mentre il bello una finalità soggettiva. sono entrambi giudizi estetici ma si distinguono perché il sublime riguarda il brutto. si distinguono perché il bello implica una giudizio riflettente mentre il sublime un giudizio teleologico.

Per Kant il genio. è possibile solo nel campo delle arti. è possibile nel campo delle arti, nel campo delle scienze e nel campo dell'agire pratico. nessuna delle risposte indicate è corretta. è possibile nel campo delle arti e nel campo delle scienze.

Secondo Kant. l'uomo non agisce mai in base a scopi, ma la natura sì. possiamo applicare alla natura il concetto di tecnica intenzionale, ma non il concetto di tecnica non intenzionale, perché anche la natura agisce secondo scopi. possiamo applicare alla natura il concetto di tecnica non intenzionale, ma non il concetto di tecnica intenzionale, perché la natura non agisce mai secondo scopi. la natura agisce in base a scopi, proprio come l'uomo.

Per Kant. la tecnica è il tratto che accomuna l'uomo e l'animale. nessuna delle risposte indicate è corretta. l’uomo si distingue dagli altri viventi perché un’animale tecnico, non solo perché è una persona morale. la disposizione morale è il tratto che accomuna l'uomo e l'animale.

Nell’Antropologia dal punto di vista pragmatico. Gropius sostiene che la tecnica non sia un tratto specie-specifico che distingue l'essere umano da tutti gli altri viventi. Gropius sostiene che la tecnica sia un tratto specie-specifico che distingue l'essere umano da tutti gli altri viventi. Diderot sostiene che la tecnica sia un tratto specie-specifico che distingue l'essere umano da tutti gli altri viventi. Kant sostiene che la tecnica sia un tratto specie-specifico che distingue l'essere umano da tutti gli altri viventi.

Qual autore sostiene che: «Fra i viventi che abitano la terra si può facilmente distinguere che l’essere umano si differenzia da tutti gli altri esseri naturali perla sua disposizione tecnica (cioè l’attitudine meccanica unita a coscienza) a maneggiare le cose, per la sua disposizione pragmatica (a utilizzare abilmente altri esseri umani per altri scopi) e per la disposizione morale intrinseca nel suo essere"?. Tommaso d'Aquino. Kant. Aristotele. Baudelaire.

Nell'interpretazione di Kant proposta dal prof. Feyles. Kant distinguendo tra bellezza e perfezione contesta la validità epistemologica dell'idea di una tecnica della natura. è significativo che Kant identificando bellezza e perfezione, radicalizzi l'antica idea di una tecnica della natura. nessuna delle risposte indicate è corretta. è significativo che Kant distingua bellezza e perfezione, tracciando un confine tra estetica e tecnica, ma nello stesso tempo radicalizzi l'antica idea di una tecnica della natura.

Nell'interpretazione di Kant proposta dal prof. Feyles. il giudizio teleologico è un giudizio tecnico e in questo senso si può dire che la terza Critica getta le basi per una filosofia della tecnica. il giudizio teleologico deve essere chiaramente distinto dal giudizio tecnico, perché non implica il riferimento ad alcuna idea di finalità. il problema della tecnica è del tutto estraneo all'orizzonte della filosofia kantiana. il problema della scienza è del tutto estraneo all'orizzonte della filosofia kantiana.

Quale autore distingue tra tecnica intenzionale e tecnica non intenzionale?. Kant. Aristotele. Diderot. Platone.

Per Kant. nel giudizio riflettente il concetto è sempre dato e per questo il giudizio teleologico non è un giudizio riflettente. nel giudizio riflettente il concetto è sempre dato e per questo il giudizio teleologico è un giudizio riflettente. nel giudizio determinante il concetto non è dato e per questo il giudizio teleologico è un giudizio determinante. nel giudizio riflettente il concetto non è dato e per questo il giudizio teleologico è un giudizio riflettente.

Per Kant. noi non possiamo mai sapere veramente (se non in modo puramente analogico) qual è lo scopo di un oggetto naturale. noi possiamo sempre indicare, in modo oggettivo e non analogico, uno scopo determinato per ogni oggetto bello. nessuna delle risposte indicate è corretta. noi possiamo sempre indicare, in modo oggettivo e non analogico, uno scopo determinato per ogni oggetto naturale.

Nell'interpretazione del pensiero kantiano proposta dal prof. Feyles. non è possibile conoscere lo scopo di un oggetto tecnico. non è possibile conoscere lo scopo di un oggetto tecnico anche se possiamo averne un concetto ben determinato. avere il concetto di un oggetto tecnico significa sapere quale è il suo scopo. non è possibile avere il concetto di un oggetto tecnico, anche se possiamo conoscerne lo scopo.

Secondo il prof. Feyles. c'è una sostanziale differenza tra il giudizio telologico riferito agli oggetti artificiali e il giudizio teleologico riferito agli oggetti belli, perché solo nel secondo caso noi possediamo un concetto determinato di ciò che la cosa deve essere. nessuna delle risposte indicate è corretta. c'è una sostanziale differenza tra il giudizio teleologico riferito agli oggetti artificiali e il giudizio teleologico riferito agli oggetti naturali perché nel primo caso possediamo un concetto di ciò che l'oggetto deve essere nel secondo caso no. non c'è alcuna differenza tra il giudizio teleologico riferito agli oggetti naturali e il giudizio teleologico riferito agli oggetto artificiali.

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