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Farma WP

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Farma WP

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domande lezione 1-20

Fecha de Creación: 2025/02/16

Categoría: Otros

Número Preguntas: 105

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Per recettore si intende: qualunque proteina cellulare. qualunque sostanza endogena. una proteina con i cui elementi strutturali il farmaco interagisce per generare l'effetto biologico. qualunque molecola che si trovi sulla membrana cellulare.

Per placebo si intende: una sostanza che piace. una sostanza che modula l'attività del farmaco. una sostanza priva di attività farmacologica intrinseca, utile allo studio dei farmaci. nessuna delle affermazioni è corretta.

Lo studio dei fattori che determinano le variazioni della concentrazione plasmatica di un farmaco nel tempo è definito: farmacologia. farmacodinamica. farmacocinetica. farmacogenetica.

La fase farmacodinamica di un farmaco corrisponde a: interazione con il sito di azione. distribuzione. metabolizzazione. eliminazione.

La finestra terapeutica: intervallo tra la concentrazione minima al di sotto della quale il farmaco è clinicamente inefficace e la concentrazione massima al di sopra della quale compaiono effetti tossici. la finestra temporale entro cui va assunto il farmaco. la dose minima efficace. la durata della terapia.

La risposta ai farmaci nella popolazione: tutti i soggetti rispondono allo stesso modo allo stesso farmaco. dipende dalla via di somministrazione del farmaco utilizzato. dipende solo dal sesso del soggetto. differisce da soggetto a soggetto.

Quale delle seguenti corrisponde maggiormente alla definizione di farmacocinetica?. Nessuna di quelle elencate. La velocità con cui ha inizio l'azione del farmaco. Le conseguenze biologiche dell'interazione tra farmaco e recettore. La velocità con cui viene raggiunto l'equilibrio nella reazione tra farmaco e recettore.

La farmacocinetica comprende tutte le seguenti fasi tranne: Distribuzione. Interazione farmaco-recettore. Metabolismo. Escrezione.

Quali tra i seguenti possono essere i rischi della somministrazione di un farmaco per via endovenosa?. il farmaco iniettato non è più recuperabile. danni organo. fenomeni di embolismo. tutte le risposte sono corrette.

La via inalatoria: è caratterizzata da marcati effetti collaterali sistemici. non necessita della compliance del paziente. nessuna risposta è corretta. non ha effetti sistemici.

La via rettale è caratterizzata da: un rapido assorbimento. una rapida insorgenza dell'effetto. un assorbimento ottimale. assorbimento incompleto e da latenza dell'insorgenza dell'effetto.

Quali delle seguenti vie di somministrazione presenta i rischi maggiori in caso di sovradosaggio?. transdermica. endovenosa. tutte presentano rischi comparabili. orale.

Quali delle seguenti vie di somministrazione presenta i rischi maggiori in caso di sovradosaggio?. rettale. orale. sublinguale. endovenosa.

Quali tra i seguenti sono i principali siti di iniezioni intramuscolari di farmaci?. tutte le precedenti. trapezio o grande pettorale. gluteo e deltoide. quadricipite e tricipide.

La via rettale si utilizza: per avere effetti solo sistemici. solo nei bambini. per avere effetti sia sistemici sia locali. per avere effetti solo locali.

Le vie di somministrazione dei farmaci: nessuna delle precedenti. possono influenzare l'interazione farmaco-recettore. possono influenzare la formulazione farmaceutica. possono influenzare l'assorbimento del farmaco.

Le vie di somministrazione di suddividono in: enterali e gastroenteriche. perenterali e per iniezione. enterali e parenterali. topiche e parenterali.

La via inalatoria: nessuna risposta è corretta. è caratterizzata da assorbimento rapido. è ideale per i gas. può dare effetti sistemici.

La via rettale si utilizza: unicamente negli adulti. in caso di pazienti non collaborativi o in presenza di vomito. nessuna delle precedenti. unicamente nei bambini.

La via transdermica: è caratterizzata da assorbimento rapido. è caratterizzata da assorbimento lento e prolungato. causa metabolismo di primo passaggio. è adatta per sostanze idrofile.

Quali tra i seguenti sono i principali siti di iniezioni intramuscolari di farmaci?. trapezio. grande pettorale. quadricipite. nessuna risposta è corretta.

I farmaci possono essere somministrati attraverso molteplici vie. Quali di quelle indicate presenta i maggiori inconvenientinelle terapie con farmaci di natura peptidica. endovena. nasale. orale. rettale.

Con quale delle seguenti vie di somministrazione si ha il metabolismo di primo passaggio?. transdermica. endovenosa. aereosol. orale.

L'effetto metabolico di primo passaggio si esplica principalmente dopo somministrazione per via: orale. rettale. non dipende dalla via di somministrazione. sublinguale.

La via di somministrazione endovenosa è: adatta per sostanze irritante. adatta per piccoli volumi di farmaco. la più adatta per avere effetti locali. la via più sicura, economica e comune.

La via di somministrazione endovenosa è: caratterizzata da scarso assorbimento. la più sicura, più comune ed economica. utilizzabile solo nell'adulto. la più adatta in caso di emergenza.

La via orale. l'assorbimento di questa via può essere influenzata dal cibo. è la via di somministrazione più sicura, comoda e comune. tutte le risposte sono corrette. necessita della compliance del paziente.

La via orale. bypassa l'effetto di primo passaggio. nessuna risposta è corretta. ideale in caso di emergenza. è adatta per sostanze irritanti.

Due formulazioni di un farmaco sono bioequivalenti se: hanno la stesa emivita. hanno lo stesso meccanismo d'azione. nessuna delle affermazioni è corretta. hanno la stessa clearance.

I parametri AUC, Cmax e Tmax consentono di definire: L'emivita di un farmaco. la biodisponibilità relativa. la durata dell'effetto di un farmaco somministrato per via endovenosa. la clearance di un farmaco.

Due farmaci sono bioequivalenti se: Sono biotecnologici. Non mostrano differenze nei parametri di AUC, Tmax e Cmax. Hanno la stessa emivita (t1/2). Hanno lo stesso meccanismo d'azione.

Lo stomaco: non gioca nessun ruolo nei processi di assorbimento. nessuna delle affermazioni è corretta. è importante nei processi di metabolismo dei farmaci. può funzionare da deposito dei farmaci.

Quale tra i seguenti meccanismi consentono il passaggio di un farmaco attraverso le membrane biologiche. tutte le risposte sono corrette. Endocitosi. Diffusione semplice. Trasporto attivo.

Quali tra i seguenti fattori può influenzare l'assorbimento di un farmaco: Via di somministrazione. Coefficente di ripartizione. Formulazione. Tutte le risposte sono corrette.

Per assorbimento del farmaco si intende: Il passaggio del farmaco nel glomerulo renale. Il passaggio del farmaco dal sito di somministrazione alla circolazione sistemica attraverso le membrane biologiche. Il passaggio del farmaco dal sito di somministrazione al rene. Nessuna delle precedenti.

I fattori che possono influenzare la diffusione semplice di un farmaco attraverso le membrane biologiche sono: Il coefficente di ripartizione lipidi/acqua. lo spessore della membrana. l'area della superficie. tutte le risposte sono corrette.

Quale di seguenti parametri permette di valutare, dopo singola somministrazione, la biodisponibilità relativa di un farmaco somministrato per os?. Cmax. AUC. Tmax. Tutti quelli indicati.

La biodisponibilità assoluta di un farmaco è data: dal rapporto tra Tmax di una forma farmacutica per una determinata via e Tmax ottenuta con la stessa dose di farmaco dopo somministrazione os. dal rapporto tra AUC di una forma farmacutica per una determinata via e AUC ottenuta con la stessa dose di farmaco dopo somministrazione per os. dal rapporto tra Cmax di una forma farmacutica per una determinata via e Cmax ottenuta con la stessa dose di farmaco dopo somministrazione endovenosa. dal rapporto tra AUC di una forma farmacutica per una determinata via e AUC ottenuta con la stessa dose di farmaco dopo somministrazione endovenosa.

La diffusione semplice di un farmaco attraverso le membrane biologiche: avviene contro gradiente di concentrazione. E' saturabile. avviene secondo gradiente di concentrazione. E' saturabile.

Quale delle seguenti affermazioni meglio corrisponde il termine biodisponibilità di un farmaco?. La velocità con cui viene escreto dall'organismo. Nessuna delle affermazioni è corretta. La velocità con cui viene metabolizzato. La quantità che raggiunge immodificata il sistema gastrointestinale.

Il pka dei farmaci: Dipende dalla dose di farmaco somministrata. nessuna affermazione è corretta. dipende dalla formulazione farmaceutica. Dipende dalla Cmax.

Il flusso molare di un farmaco attraverso una membrana dipende: Solo dal coefficiente di ripartizione lipidi/acqua. solo dallo spessore della membrana. Dalla concentrazione del farmaco, dal coefficiente di ripartizione, dallo spessore e dall'area della membrana. Dalla concentrazione del farmaco, dal coefficiente di ripartizione, e dalla sede di somministrazione.

Il coefficiente di ripartizione di un farmaco: nessuna delle affermazioni è vera. definisce la distribuzione del farmaco nei diversi tessuti. dipende dalla via di somministrazione. E' specifico per ogni farmaco.

Il trasporto attivo di farmaci attraverso la membrana: Tutte le affermazioni sono esatte. Può essere inibito. Richiede energia. E' saturabile.

L'assorbimento di farmaci per diffusione facilitata: Comporta consumo di energia. Nessuna delle affermazioni è corretta. Avviene contro gradiente di concentrazione. E' mediato da carrier.

Quale fattore può modificare la diffusione semplice di un farmaco. Il volume di ripartizione. La via di somministrazione. La sede di somministrazione. Il coefficiente di ripartizione lipidi/acqua.

Lo stato di ionizzazione di un farmaco. Non dipende dal ph. Influenza la scelta della via di somministrazione. Non ha effetti sull'assorbimento. Influenza la sua capacità di attraversare le membrane.

Il pka di un farmaco: Rappresenta il valore di pH a cui il 90% del farmaco è in forma ionizzata. Rappresenta il valore di pH a cui il 20% del farmaco è in forma ionizzata. Rappresenta il valore di pH a cui il 100% del farmaco è in forma ionizzata. Rappresenta il valore di pH a cui il 50% del farmaco è in forma ionizzata.

Il pka dei farmaci: Dipende dalla formulazione farmaceutica. Dipende dalla dose di farmaco somministrata. Varia da farmaco a farmaco. E' uguale per tutti i farmaci.

La biodisponibilità di un farmaco è?. la quota disponibile alla biotrasformazione. nessuna delle affermazioni è corretta. la facilità con cui viene metabolizzato. La quantità che arriva al sito d'azione.

Quale delle seguenti affermazioni meglio corrisponde il termine biodisponibilità di un farmaco?. La velocità con cui viene escreto dall'organismo. la facilità con cui viene metabolizato. La quantità che raggiunge la circolazione sistemica senza essere modificata. la velocità con cui viene sintetizzato.

Il pka dei farmaci: nessuna delle affermazioni è corretta. Dipende dalla formulazione farmaceutica. E' uguale per tutti i farmaci. Dipende dalla dose di farmaco somministrata.

L'espressione corretta della Legge di Fick è: flusso molare= (c1 - c2) / D + A x d. flusso molare= (c1 - c2) / D x A / d. flusso molare= (c1 + c2) / D x A / d. flusso molare= (c1 + c2) / D x A + d.

La biodisponibilità di un farmaco somministrato per os esprime: la quota che raggiunge immodificata il circolo sistemico. la quota legata alle proteine tissutali. la quota legata alle proteine plasmatiche. l'entità della clearance.

Un farmaco acido avente pka=5 si trova in forma maggiormente dissociata quando il pH del distretto dell'organismo in cui si trova è pari a: 3. 7. 5. 6.

Basi deboli sono meno ionizzate in ambiente: acido. basico. lo stato di ionizzazione non dipende dal pH. neutro.

A quale valore di pH un farmaco basico può considerarsi maggiormanete protonato?. 10. 9. 7. 5.

Nella distribuzione transmembrana di un elettrolito debole i farmaci: che si comportano da acidi saranno maggiormente ionizzati per elevati valori di pH del tessuto. che si comportano da basi saranno meno ionizzati per bassi valori di pH del tessuto. che si comportano da acidi saranno maggiormente ionizzati per bassi valori di pH del tessuto. che si comportano da basi saranno maggiormente ionizzati per elevati valori di pH del tessuto.

Quali tessuti possono costituire siti di deposito per i farmaci?. osso e fegato. fegato e reni. Polmoni e tessuto adiposo. Tessuto adiposo e osso.

Il volume apparente di distribuzione è uguale a quello del sangue quando: sempre. il farmaco non si lega a nessun tessuto. il farmaco si deposita in tutti i tessuti in maniera simile. non accade mai.

A quali macromolecole circolanti si legano prevalentemente i farmaci: Gamma globuline. Beta globuline. nessuna delle risposte è corretta. Alfa globuline.

I principali fattori che determinano la distribuzione di un farmaco nell'organismo sono: Perfusione dell'organo. tutte le risposte sono corrette. Interazione con le proteine plasmatiche. Caratteristiche chimico-fisiche della molecola.

La distribuzione di un farmaco è influenzata da tutti i seguenti fattori tranne: la lipofilia. il legame con le proteine plasmatiche. il peso molecolare. il meccanismo d'azione.

Gli organi a maggior perfusione sono: Cervello, polmoni, muscoli e cuore. Cuore, fegato, reni e cervello. Muscoli, cuore, fegato e cervello. Cuore muscoli, pancreas e polmoni.

In vivo, il legame farmaco-proteina è principalmente correlato al legame del farmaco con: le globuline. le lipoproteine. la cheratina. l'albumina.

In vivo, il legame farmaco-proteina è principalmente associato al legame del farmaco con: alle gamma globuline. alle proteine G. nessuna delle affermazioni è corretta. al proprio recettore.

Il volume apperente di distribuzione: E' influenzato dall'entità del legame alle proteine plasmatiche e dalla liposolubilità del farmaco. Fornisce indicazioni sulle concentrazioni di farmaco nei singoli tessuti. Non dipende dal legame alle proteine plasmatiche. Non è influenzato dalla liposolubilità del farmaco.

In vivo, il legame farmaco-proteina è principalmente correlato al legame del farmaco con: nessuna delle affermazioni è corretta. le lipoproteine. la lecitina. gli anticorpi.

I siti di deposito dei farmaci nell'organismo: sono uguali per tutti i farmaci. nessuna delle affermazioni è corretta. non esistono siti di depositi dei farmaci. i farmaci si accumulano prevalentemente nel sangue.

L'interazione farmaco-proteine plasmatiche è un legame: Irreversibile, specifico e a bassa energia. Reversibile, aspecifico e a bassa energia. Reversibile, specifico e a elevata energia. Irreversibile, aspecifico e a bassa energia.

Il volume apparente di distribuzione: mette in relazione la concentrazione plasmatica del farmaco con la massa ossea totale di un individuo. mette in relazione la concentrazione del farmaco con il volume plasmatico di un individuo. mette in relazione la concentrazione del farmaco nel plasma con la massa muscolare totale di un individuo. mette in relazione la concentrazione di farmaco nel plasma con la quantità totale di farmaco nell'organismo.

Nel legame alle proteine plasmatiche: la quota libera di farmaco è responsabile dell'azione farmacologica e degli effetti tossici, mentre la frazione legata rappresenta una sorta di deposito. la quota libera e quella legata hanno gli stessi effetti. la quota legata è responsabile degli effeti farmacologici, mentre la frazione libera degli effeti tossici. Nessuna delle risposte è corretta.

Il volume apparente di distribuzione: Mette in ralazione la concentrazione di un farmaco nel plasma con la quantità totale di farmaco nell'organismo. Viene espresso in L/Kg di peso corporeo. Rappresenta un volume ipotetico nel quale una certa quantità di farmaco dovrebbe essere distribuita all'equilibrio tra concentrazione plasmatica e tissutale. Tutte le risposte sono corrette.

Il volume apparente di distribuzione: Il suo valore corrisponde a quello del sangue soltanto nel caso in cui il farmaco non formi alcun legame con i tessuti. E' influenzato dall'entità del legame alle proteine plasmatiche. E' influenzato dalla liposolubilità del farmaco. Tutte le risposte sono vere.

Nel legame alle proteine plasmatiche, per definizione, un farmaco è scarsamente legato se il rapporto tra concentrazione di farmaco legato alle proteine e concentrazione totale di farmaco nel plasma: E' <20%. E' <50%. E' =50%. E' <40%.

Se due farmaci A e B competono per il legame all'albumina: la somministrazione del farmaco B puo' ridurre il legame del farmaco A e portare ad un aumento transitorio della concentrazione di farmaco A libero per spiazzamento, con rischio di effetti tossici. la somministrazione del farmaco B puo' ridurre il legame del farmaco A e portare ad una riduzione transitorio della concentrazione totale del farmaco A. Nessuna delle risposte è corretta. la somministrazione del farmaco B puo' aumentare il legame del farmaco A e portare ad una riduzione transitoria della concentrazione di farmaco A.

Nel legame alle proteine plasmatiche, per definizione, un farmaco è fortemente legato se il rapporto tra concentrazione di farmaco legato alle proteine e concentrazione totale di farmaco nel plasma: E' >80%. E' >50%. E' >90%. E' >70%.

Lo stato di ionizzazione di un farmaco: Influenza la liposolubilità della molecola. Influenza la sua capacità di attraversare le membrane. Dipende dal pH. Tutte le affermazioni sono corrette.

L'aspirina subisce: Solo una idrolisi nella fase II. Solo un'idrolisi nella fase I. Una reazione di idrolisi nella fase I e una reazione di coniugazione con un glucoronide nella fase II. La coniugazione con glucoronide nella fase I e un'idrolisi nella fase II.

Le reazioni di biotrasformazione epatica di un farmaco possono essere di: Fase I e II. Ossidazione. Riduzione. Dealchilazione.

L'inattivazione dei farmaci: Avviene unicamente tramite l'azione delle monoamminoossidasi. Avviene solo dopo che il farmaco ha esercitato il proprio effetto terapeutico. Dipende esclusivamente dal metabolismo del singolo soggetto. Nessuna delle risposte è corretta.

Con quale dei seguenti accorgimenti è possibile prolungare l'effetto di un farmaco?. Aggiungendo al principio attivo una sostanza che lo renda meno solubile nei grassi. Aggiungendo al principio attivo una sostanza che ne faciliti l'escrezione renale. Aggiungendo al principio attivo una sostanza che inibisca gli enzimi che lo catabolizzano. Aggiungendo al principio attivo una sostanza che lo renda meno solubile in acqua.

Quale citocromo è coinvolto nei meccanismi di biotrasformazione di un farmaco?. Citocromo P540. Citocromo P25. Citocromo B150. Citocromo P450.

Quale reazione di Fase II è la principale responsabile delle reazioni di detossificazione dei composti reattivi formatisi nelle reazioni di Fase I?. Coniugazione con amminoacidi. Acetilazione. Coniugazione con glutatione. Solfatazione.

Quali sono le reazioni dette di funzionalizzazione?. Le reazioni tra farmaco e recettore. Le reazioni di fase II nel metabolimso dei farmaci. Le reazioni di fase I nel metabolismo dei farmaci. Le reazioni che determinano l'attività di un farmaco.

Le reazioni di fase II avvengono: A livello dei mitocondri. A livello del complesso di Golgi. A livello del reticolo endoplasmatico liscio. A livello del reticolo endoplasmatico rugoso.

La maggior parte delle reazioni metaboliche di Fase I è operata da: Nessuna delle risposte è corretta. Perossidasi. Enzimi microsomiali epatici (CYP450). Monoamminossidasi.

La biotrasformazione del paracetamolo: Produce un metabolita con effetti tossici a livello epatico. Determina l'attivazione del profarmaco paracetamolo. Nessuna delle affermazioni è corretta. Avviene a livello polmonare.

Una possibile conseguenza farmaco-tossicologica di polimorfismi genetici di un enzima metabolizzante è: Minore efficacia di un farmaco nei metabolizzatori ultrarapidi. Maggiore tossicità del farmaco in metabolizzatori ultralenti. Tutte le risposte sono corrette. Minore efficacia di un profarmaco, attivato dagli enzimi, nei metabolizzatori lenti.

Gli enzimi di Fase I responsabili della biotrasformazione di un farmaco catalizzano reazioni di: Coniugazione con acido glucuronico. Coniugazione con il tripeptide glutatione. Ossidoriduzione o idrolisi. Fosforilazione.

Quale delle seguenti affermazioni sul metabolismo degli xenobiotici è falsa: Ogni xenobiotico è metabolizzato esclusivamente da un unico enzima. La maggiorparte dei metaboliti tossici si forma generalmente nelle reazioni di Fase I. La maggiorparte delle reazioni di Fase I è catalizzata dal CYP450. I composti che contengono nella loro struttura un gruppo nucleofilo (-OH, NH2, ecc) possono subire direttamente reazioni di Fase II.

I tessuti coinvolti nei processi di biotrasformazione dei farmaci sono: Fegato, milza, pancreas, reni. Rene, fegato, milza, mucosa gastrica. Fegato, muscoli, rene, polmoni. Fegato, mucosa intestinale, rene, polmoni.

In cosa consiste il processo di biotrasformazione: Nella trasformazione di composti esogeni da parte della flora batterica del cavo orale. Nessuna delle affermazioni è corretta. Nella trasformazione di un composto con tecniche di bioingegneria. Nella sostituzione di gruppi apolari con gruppi polari nei farmaci mediante reazioni in vitro per renderli maggiormente efficaci.

La biotrasformazione dei farmaci ne accelera la eliminazione perché: Comporta generalmente la perdita dell'attività del farmaco. Avviene principalmente nel fegato. Comporta variazioni nel volume di distribuzione. Avviene principalmente nel rene.

Il metabolismo può portare alla formazione di composti tossici?. Vero solo per i composti aromatici. Vero. Vero solo per composti contenenti eteroatomi. Falso.

Il metabolismo può rendere un farmaco: meno attivo. inattivo. più attivo. Tutte le risposte sono corrette.

I farmaci che inibiscono il CYP3A4: Aumentano la clearance dei farmaci metabolizzati dal CYP3A4. Possono aumentare la tossicità dei farmaci metabolizzati dal CYP3A4. Riducono la clearance dei farmaci metabolizzati dal CYP3A4. Possono diminuire la tossicità dei farmaci metabolizzati dal CYP3A4.

Il fumo di sigaretta: È un induttore del CYP450. Modifica il solo metabolismo di farmaci somministrati per aerosol. Non influisce sul metabolismo degli xenobiotici. È un inibitore del CYP450.

Una possibile conseguenza farmaco-tossicologica di polimorfismi genetici di un enzima metabolizzante è: Maggiore efficacia di un farmaco nei metabolizzatori ultrarapidi. Minore tossicità del farmaco in metabolizzatori ultralenti. Maggiore efficacia di un profarmaco, attivato dagli enzimi, nei metabolizzatori lenti. Nessuna risposta è corretta.

Tra i fattori che possono modulare il metabolismo di un farmaco vi è: l'enzima acetilcolinestersi. il genere. nessuna delle affermazioni è corretta. l'altezza.

Tra i farmaci che subiscono un elevato metabolismo di primo passaggio vi è: l'efedrina. l'aspirina. la fluoxetina. la memantina.

Se sono un metabolizzatore lento per il CYP2D6 e devo assumere desipramina per una sindrome depressiva: I livelli di desipramina saranno minori rispetto a quanto avviene in un metabolizzatore rapido. I livelli di desipramina saranno maggiori rispetto a quanto avviene in un metabolizzatore rapido. Dovrò utilizzare un farmaco antidepressivo diverso. Non avrò nessuna conseguenza perché desipramina non è metabolizzata dal CYP2D6.

Nelle reazioni di fase II: La glucurunazione è la reazione più comune. Il prodotto della reazione è più polare del composto di partenza. Le due affermazioni sono errate. Entrambe le affermazioni sono corrette.

Se la biotrasformazione di un farmaco viene inibita, quale dei parametri farmacocinetici elencati viene prevalentemente modificato?. Emivita di eliminazione. Volume apparente di distribuzione. Emivita di distribuzione. Le costanti di velocità di distribuzione.

Tra le seguenti bevande, quale è nota per i suoi effetti sul metabolismo di xenobiotici?. Succo di pompelmo. Succo di mela. Succo di limone. Succo di arancia.

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