Filologia e Linguistica Romanza 1-2 (Lezione 32-96)
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Título del Test:![]() Filologia e Linguistica Romanza 1-2 (Lezione 32-96) Descripción: Daypo Filologia Romanza 1-2 prof. Dario Mantovani Fecha de Creación: 2023/10/06 Categoría: Otros Número Preguntas: 212
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Lezione 32:01 Nella prospettiva della linguistica contemporanera, il cambiamento linguistico può essere: una delle componenti del divenire continuo dello sprito. ciò che differenzia due sistemi sincronici successivi. ciò che differenzia due sistemi diacronici successivi. uno stato di lingua in cui coesistono armoniosamente (o quasi) molti fenomeni. Lezione 32 02: In latino classico, nella frase "habeo epistulam scriptam", "scriptam". ha la funzione di complemento predicativo dell'oggetto. si comporta sintatticamente come un verbo. é un participio retto dal verbo ausiliare "habeo". instaura una relazione di reggenza con il nome "epistulam". Lezione 32 03: Nell'italiano moderno, nella frase "ho scritto una lettera", "scritto": ha la funzione di complemento predicativo dell'oggetto. instaura una relazione di predicazione con il nome "lettera". viene interpretato sintatticamente come un aggettivo, non come un verbo. regge il sintagma "una lettera" e a sua volta é retto dal verbo ausiliare "ho". Lezione 33.01: Quale delle seguenti affermazioni é falsa?. Il fonema é l'unità minima di significato in cui si può scomporre una parola. La morfologia é quel ramo della linguistica che studia la struttura interna della parola e i processi che ne determinano la formazione. La morfologia analizza le regole che governano i processi morfologici, distinguendo tra processi flessivi e derivativi. I morfemi si combinano per formare le parole. Lezione 33.02: L'analogia opera: attraverso due processi: il quarto proporzionale e la rianalisi. attraverso due processi: il quarto proporzionale e il livellamento analogico. attraverso tre processi: il quarto proporzionale, il livellamento analogico e la rianalisi. attraverso due processi: il livellamento analogico e la rianalisi. Lezione 33.03:La genesi del morfema -o di prima persona dell'imperfetto indicativo in italiano, si spiega come l'effetto: di un processo di grammaticalizzazione. di un processo di rianalisi. di un processo di livellamento analogico. del processo del quarto proporzionale. Lezione 33.04: Lo sviluppo del latino volgare del suffisso "-mente" per la formazione degli avverbi si spiega come l'effetto: di un processo di livellamento analogico. del processo del quarto proporzionale. di un processo di grammaticalizzazione. di un processo di soppressione degli allomorfi. Lezione 34.01:L'introduzione nell'italiano (e in altre varietà romanze) del fonema /ʎ/ costituisce un caso di: fonologizzazione. rifonologizzazione. defonologizzazione. perdita di un'opposizione distintiva. Lezione 34.02: Quale delle seguenti affermazioni é falsa?: Il primo a distinguere tra cambiamento fonetico e cambiamento fonologico é stato Roman Jackobson. L'acquisizione di una nuova opposizione distintiva é detta fonologizzazione. Il cambiamento fonologico é la manifestazione a livello fonologico di un cambiamento fonetico. Ad un cambiamento fonetico corrisponde sempre un cambiamento fonologico. Lezione 34.03:Il processo per cui, nel latino volgare della prima età imperiale, la quantità vocalica era divenuta predicibile in base al contesto sillabico, costituisce un fenomeno di: rifonologizzazione. fonologizzazione. defonologizzazione. fonosintassi. Lezione 34.04:La nascita dell'opposizione fonologica tra le vocali medio-alte /e/ ed /o/ e le vocali medio -basse /ɛ/ed /ɔ/ in latino volgare, può essere interpretato come un caso di: dittongamento. rifonologizzazione. fonologizzazione. defonologizzazione. Lezione 35.01:Il cambiamento semantico si realizza attraverso 3 fasi: neologismo, prestito, polisemia. associazione, innovazione, lessicalizzazione. associazione, innovazione, polisemia. neologismo, prestito, cambiamento semantico. Lezione 35.02:L'associazione di due elementi che funge da molla del cambiamento semantico può essere di tre tipi: per estensione, per restringimento o per ellissi. per similarità, per contiguità o per ellissi. per similarità, per ellissi, o per estensione. per similarità, per contiguità o per contrasto. Lezione 35.03:Quale delle seguenti affermazioni é falsa?: Nel lat. FEMINARUM e nell'it."delle donne" il moferma -ARUM e la preposizione articolata "delle" hanno entrambe significato grammaticale. Il primo ad usare il termine "semantica"(sémantique) é stato l'indoeuropeista Michel Bréal. Nel passaggio dal lat.FOCUS all'it. "fuoco" c'é cambiamento fonetico ma non cambiamento semantico. La semantica é il ramo della linguistica che si occupa del significato delle parole. Lezione 35.04: Il significante: come il significato, é sovrapponibile da lingua a lingua. é sovrapponibile in tutte le lingue, mentre i significati differiscono da lingua a lingua. é diverso da lingua a lingua, ma anche i significati non sono sovrapponibili in tutte le lingue. é diverso da lingua a lingua, mentre i significati sono sovrapponibili in tutte le lingue. Lezione 36.01:Quale delle seguenti affermazioni é falsa?: Secondo la Grammatica generativa, il cambiamento linguistico si compie al momento dell'acquisizione linguistica da parte del bambino. La direzione sociale del cambiamento linguistico é sempre dalle classi alte a quelle basse. In un saggio dedicato alla pronuncia del francese contemporaneo, André Martinet ha adottato una metodologia sociolinguistica ante litteram. Il fondatore della Sociolinguistica é l' americano Uriel Weinreich. Lezione 36.02:Nella diffusione del cambiamento linguistico, giocano un ruolo di primaria importanza. i fattori storico-linguistici. i fattori geografici. i fattori storico-letterari. i fattori sociali. Lezione 36.03: Il sistema vocalico del francese: é più povero di quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 7 fonemi contro 6 dell'italiano. é equivalente a quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 7 morfemi come l'italiano. é un pò più ricco di quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 10 fonemi contro i 7 dell'italiano. é molto più ricco di quello italiano, il suo sistema massimo contiene infatti 16 fonemi contro i 7 dell'italiano. Lezione 37.01:Il latino ROSAM, con i suoi continuatori romanzi, risale con ogni probabilità al sostrato: celtico. acquitanico. mediterraneo. tracico. Lezione 37.02:La parte della lingua in cui é maggiormente percepibile l'effetto del sostrato é: la fonologia. la morfologia. la sintassi. il lessico. Lezione 37.03: Il paleoveneto, il gallico, le lingue italiche(diverse dal latino), il traco-dacico sono: lingue di sostrato rispetto al latino. lingue di sostrato rispetto alle lingue romanze. lingue di superstrato rispetto al latino. lingue di superstrato rispetto alle lingue romanze. Lezione 37.04: Quali delle seguenti affermazioni é falsa?: Il latino appartiene al ramo italico delle lingue indoeuropee. Del proto-indoeuropeo esistono poche ma significative testimonianze scritte. Il nome di indoeuropeo viene dalla localizzazione geografica prevalente dei popoli che parlavano e parlano le lingue che ne derivano. Il basco deriva da una lingua pre-indoeuropea. Lezione 38.01: In una prospettiva sincronica, il termine "latino volgare" viene usato per indicare: le forme latine che sono all'origine delle forme romanze, ricostruite mediante il metodo storico-comparativo. la varietà socialmente più bassa, parlata solo dalle classi popolari. la lingua d'uso quotidiana, del parlato spontaneo, opposto alla varietà alta, il latino classico. il latino tardo, parlato negli ultimi secoli dell'impero romano. Lezione 38.02: Le iscrizioni che risultano maggiormente utili per ricostruire le caratteristiche del latino volgare sono: Le iscrizioni commemorative e celebrative conservate soprattutto a Pompei e Ercolano. Le iscrizioni funebri conservate soprattutto a Pompei e a Ercolano. Le scritte a graffito conservate soprattutto a Pompei e Ercolano. Le indicazioni stradali conservate soprattutto a Pompei e Ercolano. Lezione 38.03: Quali tra le seguenti categorie di opere letterarie NON rientrano tra le "fonti" del latino volgare?. I testi teatrali di Plauto e Terenzio. Il Satyricon di Petronio. I testi cristiani. Le orazioni di Cicerone. Lezione 38.04: Da alcune testimonianze scritte di età repubblicana e imperiale si possono ricavare informazioni sul latino volgare: perché contengono delle forme scorrette (dette "romanismi" o "volgarismi), che preludono a quelle che saranno la norma nelle lingue romanze. perché contengono espressioni oscene e volgari, dette "volgarismi". perché contengono delle forme già interamente romanze che poi saranno tipiche dei volgari medievali, dette "volgarismi". perché contengono delle forme già interamente romanze, dette romanismi. Lezione 39.01:Quali delle seguenti affermazioni é falsa?: Nel XI secolo c'é un relativo miglioramento del latino, indotto dalla riforma carolingia. Per tutto il Medioevo nell'Occidente europeo, non solo romanzo, si é scritto in latino. Nell'Alto Medioevo, alle volte i notai non fanno che ripetere delle formule imparate a memoria o ricopiate. Nell' Alto Medioevo il livello del latino scritto era spesso molto modesto. Lezione 39.02:Quale delle seguenti affermazioni é falsa?: Per glosse si intendono delle spiegazioni, delle parafrasi o delle vere e proprie traduzioni, di parole o gruppi di parole. Nelle glosse alto-medievali una parola latina può essere spiegata con un'altra parola latina più accessibile, oppure già con una forma prettamente romanza. Le Glosse di Reichenau contengono delle traduzioni di parole ed espressioni della Bibbia diventate "difficili". Le Glosse emilianesi e le Glosse silensi furono realizzate nel Nord-Italia. Lezione 39.03:Gli errori di metrica nei versi conservati sui muri di Pompei. dimostrano che nel I sec. D.C. si era già prodotta la chiusura dei dittonghi. dimostrano che nel I sec. D.C. la classe popolare non conosceva la metrica latina. dimostrano che nel I sec. D.C. era venuta meno la distinzione tra vocali brevi e lunghe. vanno interpretati come degli ipercorrettismi. Leizione 39.04:Quale dei seguenti esempi NON rappresenta un caso di ipercorrettismo?: La grafia "darre" per "dare" da parte dei parlanti provenienti da Roma. la grafia HOCTOBER nei graffiti di Pompei. la grafia "gato" per "gatto" da parte dei parlanti provenienti dal Veneto. la grafia "motto"per "moto" da parte dei parlanti provenienti dal Veneto. Lezione 40.01: Quale delle seguenti affermazioni é falsa?: Nessuna delle lingue romanze conserva traccia della libertà nell'ordine delle parole che caratterizzava il latino. In Italiano, l'adozione di un ordine delle parole estremamente libero é una forzatura artistica della lingua, che non appartiene alle possibilità interne della lingua. Le lingue romanze hanno ereditato dal latino la grande libertà nell'ordine delle parole. La libertà nell'ordine delle parole era inerente alla lingua latina in sé. Lezione 40.02: Nel sintagma italiano "cane": abbiamo lo stesso ordine tipologico del latino CAN-IS, ossia Modificato-Modificatore. abbiamo l'ordine tipologico Modificatore-Modificato, diversamente dal latino CAN-IS, che presentava l'ordine Modificato-Modificatore. abbiamo l'ordine tipologico Modificato-Modificatore, diversamente dal latino CAN-IS, che presentava l'ordine Modificatore-Modificato. abbiamo lo stesso ordine tipologico del latino CAN-IS, ossia Modificatore-Modificato. Lezione 41.01:Nella fase medievale delle lingue romanze, si ha proclisi. quando il verbo è al modo imperativo. quando il verbo non è in posizione iniziale di frase. quando il verbo è in posizione iniziale di frase. quando il verbo è preceduto dalle congiunzioni «e, ma, o». Lezione 41.02:Nel latino classico la posizione del Verbo: era normalmente in seconda posizione, dopo il Soggetto o dopo qualsiasi elemento della frase. era normalmente dopo il Soggetto e prima dell'Oggetto. era normalmente alla fine della frase, dopo il Soggetto e l'Oggetto. era normalmente all'inizio della frase, prima del Soggetto e dell'Oggetto. Lezione 41.03:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?: La serie di pronomi clitici si serve spesso nelle lingue romanze delle preposizioni. Mentre il latino classico aveva una sola serie di pronomi personali, tutte le lingue romanze presentano una doppia serie di pronomi personali obliqui. I pronomi clitici sono sempre uniti, sintatticamente e fonologicamente, al verbo. La serie dei pronomi clitici ha conservato i casi, e continua in questo direttamente il latino. Lezione 41.04:In italiano moderno: si ha proclisi con tutte le forme finite del verbo. si ha enclisi con tutte le forme finite del verbo. si ha enclisi con le forme finite del verbo, tranne che con l'imperativo. si ha proclisi con le forme finite del verbo, tranne che con l'imperativo. Lezione 41.05:La lettura di un qualsiasi testo antico romanzo mostra a colpo d'occhio: un maggior sviluppo della proclisi. un maggior sviluppo dell'enclisi. una maggiore incidenza delle forme clitiche del pronome. una maggiore incidenza delle forme toniche del pronome. Lezione 42.01:Allo stato presente, il nome si presenta privo di caso: in tutte le lingue romanze, tranne che in romeno. in tutte le lingue romanze, tranne che in francese, occitano e romeno. in tutte le lingue romanze, tranne che in francese e occitano. in tutte le lingue romanze. Lezione 42.02:Nel sistema bicasuale del francese e dell'occitano antichi, il caso obliquo: era il caso del Soggetto, il caso richiesto da tutte le preposizioni, il caso di certi usi riservati precedentemente in latino al genitivo e qualche volta al dativo. era il caso dell'accusativo, il caso richiesto da tutte le preposizioni, il caso di certi usi riservati precedentemente in latino al genitivo e qualche volta al dativo. era il caso del Soggetto, il caso dell'accusativo, il caso richiesto da tutte le preposizioni. era il caso del Soggetto, il caso dell'accusativo, il caso di certi usi riservati precedentemente in latino al genitivo e qualche volta al dativo. Lezione 42.03:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In latino, oltre ai casi, esistevano anche le preposizioni. In latino, i morfemi di caso servivano a esprimere, oltre al caso, anche il numero e, a volte, il genere. In tutte le lingue romanze le desinenze dei nomi hanno perduto la funzione casuale, ma mantenuto quelle di genere e numero. Attraverso lo sviluppo delle preposizioni è nata in latino una struttura mista, in cui il significato strutturale era rappresentato sia dal caso che dalla preposizione. Lezione 42.04: In latino volgare, le cinque declinazioni del latino classico si erano ridotte a: due tipi: maschile in -u (-o); femminile in -a (con alcuni maschili in -a). quattro tipi: I, II, III, IV declinazione. tre tipi: I, IV, V declinazione. tre tipi: maschile in -u (-o); femminile in -a (con alcuni maschili in -a); maschile e femminile in -e. Lezione 43.01: Per esprimere il passivo il latino usava: solo forme analitiche, come le lingue romanze. solo forme sintetiche, mentre le lingue romanze usano solo forme analitiche. sia forme sintetiche che analitiche, mentre le lingue romanze usano solo forme analitiche. sia forme sintetiche che analitiche, come le lingue romanze. Lezione 43.02:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In italiano antico la forma originaria dell'articolo è «lo. L'articolo definito romeno è posposto. L'articolo italiano «il» rappresenta la continuazione della prima sillaba di ĬL(LUM). L'articolo nelle lingue romanze deriva da una forma ridotta, testimoniata in latino volgare, che continua la seconda sillaba di ĬLLE, con l'eccezione dello spagnolo. Lezione 43.03: In latino tardo, l'articolo definito poteva indicare: la classe (o specie) ma non la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore). la catafora ma non la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore). la classe (o specie) oppure la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore). la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore), ma non la classe (o specie). Lezione 43.04: Nelle lingue romanze moderne, l'articolo definito può indicare: un membro nuovo specifico di una classe. la classe (o specie) oppure un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore. un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore, ma non la classe (o specie). la classe (o specie) ma non un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore. Lezione 44.01:In italiano, come già nel latino volgare,: la vocale in sillaba tonica aperta è sempre lunga, la vocale in sillaba tonica chiusa è sempre breve. la vocale in sillaba tonica è sempre lunga, a prescindere dalla struttura della sillaba. la vocale in sillaba tonica è sempre breve, a prescindere dalla struttura della sillaba. la vocale in sillaba tonica chiusa è sempre lunga, la vocale in sillaba tonica aperta è sempre breve. Lezione 44.02: Le aree del dominio romanzo in cui tutte le coppie vocaliche qualitativamente uguali del latino classico confluiscono nello stesso suono (per cui si ha /i/ da ĭ e ī, /e/)da. Sardegna, Corsica meridionale e Sicilia. Sardegna, Corsica meridionale e Zona Lausberg. Sardegna, Sicilia e Zona Lausberg. Sardegna e Zona Lausberg. Lezione 44.03:Il sistema vocalico del latino volgare, dal quale si deve partire per spiegare poi le successive differenziazioni di portoghese, spagnolo, francese, occitano, italiano, romeno: prevedeva sette fonemi vocalici, contro i dieci del latino classico. prevedeva cinque fonemi vocalici, contro i sette del latino classico. prevedeva sette fonemi vocalici, come nel latino classico. prevedeva otto fonemi vocalici, contro i dieci del latino classico. Lezione 44.04: L'opposizione tra vocali lunghe e brevi ha smesso di essere distintiva ed è diventata predicibile in base al contesto sillabico: nelle lingue romanze medievali. nel latino volgare del I secolo d.C. nel latino tardo (sec. V). nelle lingue romanze moderne. Lezione 45.01:Le cosiddette «rime siciliane»: negli originali siciliani erano rime perfette, mentre nelle successive trascrizioni toscane sono diventate rime imperfette. negli originali siciliani erano rime imperfette, come nelle successive trascrizioni toscane. negli originali siciliani erano rime imperfette, mentre nelle successive trascrizioni toscane sono diventate rime perfette. negli originali siciliani erano rime perfette, come nelle successive trascrizioni toscane. Lezione 45.02: Nel latino volgare: si conservava sia il dittongo AU che il dittongo AE. si era ridotto sia il dittongo AU che il dittongo AE. si era ridotto il dittongo AU mentre si conservava il dittongo AE. si era ridotto il dittongo AE mentre si conservava il dittongo AU. Lezione 45.03: Le varietà italiane che hanno semplificato lo schema vocalico del latino volgare, passando da sette a cinque vocali vocali, sono: il siciliano, il sardo e il dialetto del Cilento. il siciliano, il calabrese e il dialetto del Cilento. il siciliano, il calabrese e il sardo. il sardo, il calabrese e il dialetto del Cilento. Lezione 45.04: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Lo iato comporta sempre una difficoltà articolatoria. Nel latino volgare, le vocali ĭ, ĕ seguite da vocale passano a /w/. Nel latino volgare è frequente la sincope di vocali postoniche in parole proparossitone (cioè sdrucciole). Nel latino volgare si assiste ad un processo di semplificazione della struttura sillabica volto ad eliminare gli iati formati da ĭ, ĕ + vocale. Lezione 46.01:La semiconsonante /w/ del latino classico era diventata in latino volgare: una consonante vera e propria: una fricativa labiodentale sonora (= /v/). una vocale vera e propria: una vocale alta, posteriore, arrotondata (= /u/). una consonante vera e propria: una fricativa bilabiale sonora (= /β/). una consonante vera e propria: un'occlusiva bilabiale sonora (= /b/). Lezione 46.02: In latino volgare, i nessi di «consonante + yod»: dileguano. passano alla serie delle vocali. si mantengono. si palatalizzano. Lezione 46.03:Quale di questi fenomeni NON è caratteristico del latino volgare?. Semplificazione del gruppo -NS. Caduta di -M finale. Caduta di -B- intervocalica. Caduta di H- iniziale. Lezione 47.01: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La forma innovativa del dativo femminile ILLAE si continua in tutte le lingue romanze. Alla forma innovativa del dativo femminile ILLAE corrisponde il classico ILLI. La forma innovativa del dativo femminile ILLAE è rifatta per analogia sui nomi della I declinazione. La forma innovativa del dativo femminile ILLAE è largamente documentata in vari testi latino-volgari. Lezione 47.02: Il sintagma verbale «amas Felicionem» in una iscrizione latino-volgare: mantiene l'ordine degli elementi della frase del latino classico, ossia Oggetto-Verbo. mantiene l'ordine degli elementi della frase del latino classico, ossia Verbo-Oggetto. presenta l'ordine nuovo degli elementi della frase rispetto all'ordine del latino classico, che era Verbo-Oggetto. presenta l'ordine nuovo degli elementi della frase rispetto all'ordine del latino classico, che era Oggetto-Verbo. Lezione 48.01: La forma «pariens» 'parete' in un'iscrizione pompeiana: è un ipercorrettismo che documenta la scomparsa della -S- nella pronuncia. è un iperrcorrettismo che dimostra che nel latino del tempo -S- era già passato a /ns/. è un iperrcorrettismo che dimostra che nel latino del tempo -NS- era già passato a /s/. coincide con la forma del latino classico. Lezione 48.02:L'uso in un'iscrizione della grafia BAENE per BĔNE dimostra, tra l'altro: che nella lingua dello scrivente, Ĕ e AE del latino classico corrispondevano ancora a due fonemi distinti. che nel sistema fonologico dello scrivente la correlazione di lunghezza vocalica era ancora attiva. che nella lingua dello scrivente, Ĕ e AE del latino classico si erano neutralizzati. che nella lingua dello scrivente, AE era pronunciato ancora come un dittongo, come nel latino classico. Lezione 49.01: Il sistema nominale romeno prevede i seguenti casi: nominativo, accusativo, vocativo. nominativo-accusativo, dativo-genitivo. nominativo-accusativo, dativo-genitivo, vocativo. nominativo, accusativo, dativo-genitivo. Lezione 49.02: Per "lessico ereditario" di una lingua romanza si intende: l'insieme delle parole che risalgono al latino, ivi compresi i cultismi. l'insieme delle parole di tradizione popolare che risalgono direttamente al latino volgare. l'insieme delle parole derivate per via culta dal latino. l'insieme delle parole che risalgono al latino, ivi compresi i forestierism. Lezione 49.03: Rispetto a gran parte delle lingue della Romània continua,. il francese appare spesso innovativo, il romeno a volte conservativo, a volte innovativo. il francese appare spesso conservativo, il romeno a volte conservativo, a volte innovativo. sia il francese, sia il romeno appaiono spesso conservativi. sia il francese, sia il romeno appaiono spesso innovativi. Lezione 49.04:In romeno. l'articolo indefinito è posposto e proclitico. l'articolo definito è posposto e enclitico. l'articolo definito è posposto e proclitico. l'articolo indefinito è posposto e enclitico. Lezione 50.01: Le varietà che formano il condizionale in modo indipendente dal tipo romanzo più generale sono. romeno, sardo e dalmatico. occitano, portoghese e spagnolo. romeno, sardo e occitano. romeno, dalmatico e occitano. Lezione 50.02 : Il tipo di futuro più comune nel dominio romanzo è quello. derivato dalla perifrasi "presente indicativo di HABERE + infinito". derivato dalla perifrasi "infinito + presente indicativo di HABERE. derivato dal futuro latino. derivato dalla perifrasi "presente indicativo di *VOLERE + infinito". Lezione 50.03 In romeno, le forme neutre sono. femminili al singolare e maschili al plurale. maschili al singolare e femminili al plurale. maschili sia al singolare che al plurale. femminili sia al singolare che al plurale. Lezione 51.01:L'introduzione dell'articolo partitivo è un'innovazione che interessa: la zona gallo-romanza, le varietà italiane settentrionali e centro-meridionali. la zona gallo-romanza, le varietà italiane settentrionali e il toscano. la zona gallo-romanza, i dialetti gallo-italici e le varietà toscane. la zona gallo-romanza, le varietà italiane centro-meridionali e il toscano. Lezione 51.02:Il francese moderno esprime il senso interrogativo: mediante un solo elemento pre-verbale. mediante un solo elemento post-verbale. mediante due elementi, di cui uno pre-verbale e l'laltro post-verbale. mediante due elementi pre-verbali. Lezione 51.04:In francese moderno, il pronome Soggetto. può rimanere inespresso (o sottinteso), diversamente che in italiano. può rimanere inespresso (o sottinteso), come in italiano. deve sempre essere espresso, come in italiano. deve sempre essere espresso, diversamente che in italiano. Lezione 51.05: La formazione degli avverbi con il suffisso «-mente» è diffusa in tutta la Romània, tranne che. in romeno, in alcune varietà centro-meridionali e nel sardo. in romeno, in alcune varietà centro-meridionali e nel dalmatico. in romeno, nel sardo e nel dalmatico. nel sardo, in alcune varietà centro-meridionali e nel dalmatico. Lezione 52.01:Il francese moderno. analogamente alle altre lingue romanze, accanto a un ordine più frequente, non-marcato, possiede anche altri ordini, detti marcati. unica tra le lingue romanze, ammette un solo ordine: l'«ordre direct» (ordine diretto) SVO. analogamente alle altre lingue romanze, ammette un solo ordine: l'«ordre direct» (ordine diretto) SVO. unica tra le lingue romanze, accanto a un ordine più frequente, non-marcato, possiede anche altri ordini, detti marcati. Lezione 52.02: Nelle lingue romanze medievali, l'ordine delle parole prevedeva: un elemento variabilie in prima posizione e un elemento costante in seconda posizione. un elemento costante sia in prima che in seconda posizione. un elemento variabile sia in prima che in seconda posizione. un elemento costante in prima posizione, e un elemento variabile in seconda posizione. Lezione 52.03:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Tutte le lingue romanze moderne esprimono il diminutivo con suffissi. Il francese moderno non possiede più un processo produttivo di diminutivizzazione. Il francese antico possedeva un processo produttivo di diminutivizzazione. Il francese antico possedeva un processo produttivo di diminutivizzazione. Lezione 53.04:In latino l'ordine non-marcato dei sintagmi era: Verbo-Oggetto-Soggetto. Oggetto-Soggetto-Verbo. Soggetto-Verbo-Oggetto. Soggetto-Oggetto-Verbo. Lezione 53.01: L'accento ha carattere distintivo in tutte le lingue romanze. tranne che in francese e in italiano. tranne che in italiano. tranne che in italiano e in spagnolo. tranne che in francese. Lezione 53.02: In francese, come in altre varietà romanze (italiano settentrionale, romeno, sardo, catalano, ecc.), c'è stata la perdita: del valore aoristico del perfetto semplice. del perfetto composto. del valore aoristico del perfetto composto. del perfetto semplice. Lezione 53.03:L'infinito personale è un tratto caratteristico: del portoghese e del galego. del galego. del portoghese. delle varietà iberiche. Lezione 53.04: In quale o in quali lingue iberiche, il verbo corrispondente all'italiano «tenere» ha del tutto sostituito il verbo corrispondente ad «avere»?. portoghese e spagnolo. spagnolo. portoghese, spagnolo e catalano. portoghese. Lezione 54.01: Nelle lingue romanze centro-orientali (italiano e dialetti italiani, dalmatico, romeno), il plurale è contraddistinto: dal morfema -e sia per il maschile che per il femminile. dai morfemi -e per il maschile ed -i per il femminile. dal morfema -i sia per il maschile che per il femminile. dai morfemi -i per il maschile ed -e per il femminile. Lezione 54.02:Il fenomeno per cui /p t k/ intervocalici si sonorizzano, a volte passano per una fase fricativa e in alcuni casi dileguano, è detto: sincope. lenizione delle occlusive intervocaliche. raddoppiamento fonosintattico. gorgia toscana. Lezione 54.03: In francese moderno, la -s del plurale: si pronuncia ancora, tranne che nella «liaison». non si pronuncia più, tranne che nella «liaison». si pronuncia ancora. non si pronuncia più in nessun contesto. Lezione 54.04:Le varietà italiane esprimono l'alternanza di numero: mediante il plurale sigmatico, come il romeno e il dalmatico. mediante il plurale sigmatico come le varietà romanze occidentali (varietà ibero-romanze, gallo-romanze, romancio, ladino, friulano). mediante il plurale vocalico, come il romeno e il dalmatico. mediante il plurale vocalico come le varietà romanze occidentali (varietà ibero-romanze, gallo-romanze,romancio, ladino, friulano). Lezione 55.01:Attorno al VI secolo: almeno un certo numero di parlanti padroneggiava sia la variante alta (il latino classico) che la variante bassa (il latino volgare). il latino volgare era ormai divenuto una lingua esclusivamente scritta. almeno un certo numero di parlanti padroneggiava sia la variante alta (il latino classico) che la variante bassa (il romanzo). il latino era solo una lingua scritta che ben pochi conoscevano, mentre la sola lingua universalmente parlata era il romanzo. Lezione 55.02:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Le prime attestazioni scritte delle lingue romanze sono relativamente tarde. Le lingue romanze cominciano a essere parlate dopo i Giuramenti di Strasburgo. Il motivo del ritardo nel passaggio dall'orale allo scritto delle lingue romanze va ricercato nel perdurare dell'uso del latino come lingua scritta. Il primo riconoscimento «ufficiale» dell'individualità del romanzo si ha col Concilio di Tours (813). Lezione 55.03: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Tra il IV e il VI secolo d.C. cominciano ad apparire in alcuni testi latini dei fenomeni che sono indice di un mutamento profondo del sistema linguistico. Il periodo compreso tra il I e il III secolo d.C. è caratterizzato da una forte mobilità sociale. Il passaggio dal latino al romanzo è una semplificazione o una degradazione del sistema originario. L'editto di Caracalla del 212 estese la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell'orbis Romanus. Lezione 55.04:Dal I secolo d.C. al V secolo d.C. si dà una situazione di: bilinguismo tra latino «scritto» e romanzo «parlato». bilinguismo tra latino «classico» e latino «volgare». diglossia tra latino «scritto» e romanzo «parlato». diglossia tra latino «classico» e latino «volgare». Lezione 56.01: Tra VI e VIII secolo il "romanzo": non esisteva ancora. esisteva già ma non veniva scritto. esisteva già ma veniva scritto solo in Francia. esisteva già ma veniva scritto di rado. Lezione 56.02:Con il nome di «latino circa romançum» e di «scripta latina rustica» si indica: un codice intermedio tra latino classico e latino volgare usato nei testi della tarda Antichità. un codice intermedio tra latino classico e latino volgare usato nei testi dei primi secoli del Medioevo. un codice intermedio tra latino e romanzo usato nei testi della tarda Antichità. un codice intermedio tra latino e romanzo usato nei testi dei primi secoli del Medioevo. Lezione 56.03: L'indovinello veronese: non può essere considerato il primo documento di una varietà italiana perché presenta una patina volgare solo a un livello superficiale. costituisce il primo documento di una varietà italiana settentrionale. non può essere considerato il primo documento di una varietà italiana perché è posteriore al Placito capuano. non può essere considerato il primo documento di una varietà italiana perché fu trascritto da un copista spagnolo. Lezione 56.04:Le Glosse di Monza: sono di ambiente italiano meridionale e sono destinate probabilmente a monaci diretti verso le regioni della Grecia di cultura bizantina. sono di ambiente italiano settentrionale e sono destinate probabilmente a monaci diretti verso le regioni dell'Italia meridionale di cultura bizantina. sono di ambiente italiano meridionale e sono destinate probabilmente a monaci di cultura bizantina diretti verso le regioni dell'Italia settentrionale. ono di ambiente italiano settentrionale e sono destinate probabilmente a monaci diretti verso le regioni della Grecia. Lezione 57.01:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La Sequenza di Sant'Eulalia è un testo di uso liturgico. La Sequenza di Sant'Eulalia venne trascritta una quarantina d'anni dopo i Giuramenti di Strasburgo (probabilmente tra l'878 e l'882). La Sequenza di Sant'Eulalia è copiata nella parte finale di un manoscritto latino in cui sono trascritti anche il suo modello latino e a un poema epico in tedesco antico. La lingua della Sequenza di Sant'Eulalia presenta tratti di varie parlate del sud-est della Francia. Lezione 57.02:Le più antiche attestazioni delle lingue romanze risalgono: al X e all'XI secolo. al VII e all'VIII secolo. all'XI e al XII secolo. al IX e al X secolo. Lezione 57.03: Il 14 febbraio 842, a Strasburgo,. Ludovico il Germanico giurò in antico tedesco per farsi capire dai soldati del fratello, Carlo il Calvo. Carlo il Calvo giurò in lingua romanza per farsi capire dai soldati del fratello, Ludovico il Germanico. Ludovico il Germanico giurò in lingua romanza per farsi capire dai soldati del fratello, Carlo il Calvo. Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico giurarono entrambi in lingua romanza per farsi capire dai rispettivi eserciti. Lezione 57.04 : L'aspetto apparentemente arcaizzante della lingua dei Giuramenti di Strasburgo: riflette uno stadio aurorale del francese. dipende dal fatto che sono tramandati da un'opera di carattere storico. dipende dal fatto che furono realizzati in una zona di transizione tra il dominio d'oc e il dominio d'oïl. dipende probabilmente dal ricorso a grafie e forme della scripta latina merovingico. Lezione 58.01:Nel sintagma «a bboce» del Graffito della Catacomba di Commodilla troviamo un esempio: sia di betacismo, sia di gorgia toscana. sia di betacismo, sia di lenizione delle occlusive intervocaliche. sia di raddoppiamento fonosintattico, sia di lenizione delle occlusive intervocaliche. sia di betacismo, sia di raddoppiamento fonosintattico. Lezione 58.02:Con l'etichetta di «testi pratici» si designano le scritture. letterarie di argomento profano. redatte per fini giuridici. volte a predicare il messaggio cristiano alle persone di scarsa cultura. non destinate a usi ufficiali. Lezione 59.01:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand sono conservate dallo stesso manoscritto. La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand presentano entrambe una veste linguistica composita, caratterizzata da numerosi tratti meridionali. La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand risalgono alla fine del X secolo. La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand sono poemetti in prosa. Lezione 59.02:Sia la Vie de saint Alexis sia la Chanson de Roland: sono scritte in antico occitano. sono chansons de geste ('canzoni di gesta'). sono scritte in décasyllabes. sono scritte in lasse di décasyllabes. Lezione 59.03: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Sia lo «Sponsus», sia l'inno natalizio «In hoc anni circulo» presentano l'alternanza latino-volgare. La Passione di Augsburg è un breve frammento che descrive gli episodi salienti della Passione di Cristo. Le Formule di Clermont-Ferrand sono testi di tipo religioso. Il primo testo documentario interamente in occitano è il testamento di Ademar Ot del 1102. Lezione 59.04:Sia la Canzone di sancta Fides, sia il Boeci: sono testi di uso liturgico, in cui i versi sono organizzati in lasse di misura variabile. sono testi di argomento religioso, in cui i versi sono organizzati in lasse di décasyllabes. sono testi di uso liturgico, in cui i versi sono organizzati in lasse di octosyllabe. sono testi di argomento religioso, in cui i versi sono organizzati in lasse di misura variabile. Lezione 60.01: In Sardegna, i documenti giuridici incominciano ad essere redatti interamente in volgare: già alla fine dell'XI secolo. già nella prima metà dell'XI secolo. già alla fine del X secolo. già nella prima metà del XII secolo. Lezione 60.02:La canzone «Quando eu stava in le tu' cathene»: è un testo epico in cui sono rinvenibili notevoli suggestioni della letteratura francese. è un testo epico legato alla tradizione trobadorica occitana. è un testo lirico in cui sono rinvenibili notevoli suggestioni della letteratura francese. é un testo lirico legato alla tradizione trobadorica occitana. Lezione 60.03:Il Placito di Capua: è una fedele trascrizione della deposizione di un testimone ignaro di latino, risalente al 960. è una fedele trascrizione della deposizione di un testimone ignaro di latino, risalente al 1060. è una formula testimoniale elaborata per la deposizione di persone ignare di latino, risalente al 960. è una formula testimoniale elaborata per la deposizione di persone ignare di latino, risalente al 1060. Lezione 61.01: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La muwaššaḥa è un componimento in arabo classico o in ebraico, formato in genere da cinque o sei strofe di versi brevi in metrica sillabica. La sezione finale della muwaššaḥa, detta ḫarğa, è scritta in una lingua diversa da quella del resto della poesia. Le ḫarğāt sono costituite in genere da brevi monologhi di soggetto amoroso pronunciati da una fanciulla del popolo. Tutte le ḫarğāt sono scritte in mozarabico. Lezione 61.02:Rientrano nella tipologia delle "scritture esposte" i seguenti testi religiosi di area italiana: Il Pianto di Maria cassinese, il Graffito della catacomba di Commodilla, l'affresco della Basilica inferiore di San Clemente. Il Ritmo cassinese, l'affresco della Basilica inferiore di San Clemente, l'iscrizione della tomba di Giratto. La Formula di confessione umbra, l'affresco della Basilica inferiore di San Clemente, l'iscrizione della tomba di Giratto. Il Graffito della catacomba di Commodilla, l'affresco della Basilica inferiore di San Clemente, l'iscrizione della tomba di Giratto. Lezione 61.03: Il Cantar de mio Cid. fu composto verso la fine del sec. XII da Rodrigo Díaz de Vivar, che rielaborò materiali scritti e orali preesistenti. fu composto nel Trecento da Rodrigo Díaz de Vivar, che rielaborò materiali scritti e orali preesistenti. fu composto verso la fine del sec. XII da un autore anonimo che rielaborò materiali scritti e orali preesistenti. fu composto nel Trecento da un autore anonimo che rielaborò materiali scritti e orali preesistenti. Lezione 61.04:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'Auto de los Reyes Magos è un dramma liturgico che narra la storia dei re Magi. I più antichi componimenti religiosi in versi del dominio castigliano risalgono alla seconda metà dell'XI secolo. La Disputa del alma y el cuerpo è un componimento di carattere didascalico, proveniente da un ambiente clericale. La Disputa del alma y el cuerpo mette in scena la disputa tra l'anima e il corpo di un individuo dopo la sua morte. Lezione 61.05: Il più antico documento del castigliano: sono le Glosas Emilianenses e le Glosas Silenses. è un elenco dei formaggi consumati in un monastero del Nord della Spagna. è un dramma liturgico intitolato "Auto de los Reyes Magos". è il Cantar de mio Cid. Lezione 62.01: I principali luoghi di produzione della lirica galego-portoghese furono: la corte del Portogallo e la corte di Castiglia. il santuario di Santiago de Compostela e la corte di Castiglia. la corte del Portogallo e la corte di Santiago de Compostela. il santuario di Santiago de Compostela e la corte del Portogallo. Lezione 62.02:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Fino a Ramon Llull, i poeti catalani utilizzarono nelle loro opere il francese. Come nel dominio occitanico, in Catalogna il volgare compare relativamente presto in ambito documentario. La situazione della Catalogna è in parte diversa da quella del resto della penisola iberica. L'impiego del catalano in letteratura fu ritardato, tra le altre cosa, dai forti legami politici e culturali della Catalogna con la Francia meridionale. Lezione 62.03 :La fioritura di letteratura religiosa in romeno nel secolo XVI dipende : dai movimenti religiosi della Chiesa ortodossa. dai movimenti religiosi della Riforma protestante. dai movimenti religiosi della Controriforma cattolica. dai movimenti religiosi legati a importanti centri di cultura ecclesiastica fondati nel territorio dei principati di Valacchia e di Moldavia. Lezione 62.04:Il ritardo con cui compaiono le prime testimonianze scritte del romeno dipende dal fatto che: il romeno presenta delle peculiarità linguistiche che lo isolano dalle altre lingue romanze. nel territorio dei principati di Valacchia e di Moldavia mancavano importanti centri di cultura ecclesiastica nel periodo basso-medievale. il prestigio dello slavo, che per secoli rimase la lingua ufficiale sia in ambito religioso che amministrativo, fece sì che il romeno rimanesse confinato esclusivamente all'espressione orale. il territorio dei principati di Valacchia e di Moldavia rimase per molti secoli sotto la dominazione turca. Lezione 63.01: La critica del testo è la disciplina : che si occupa specificamente dell'edizione dei testi. che si occupa specificamente dell'edizione, della valutazione critica e del commento dei testi. che si occupa specificamente della valutazione critica e dell'edizione dei testi. che si occupa specificamente della valutazione critica e del commento dei testi. Lezione 64. 01:La tradizione di un testo. è l'insieme dei commenti e dei giudizi critici relativi a tale testo. è l'insieme dei testimoni che lo tramandano. è l'insieme delle testimonianze indirette relative a tale testo. è l'insieme delle consuetudini e degli usi relativi a tale testo. Lezione 67.01: La «collazione» è. la classificazione di tutti i testimoni superstiti di un determinato testo. il confronto tra tutti i testimoni superstiti di un determinato testo. la scelta delle varianti da accogliere a testo sulla base di criteri meccanici. il confronto e la classificazione di tutti i testimoni superstiti di un determinato testo. Lezione 68.01:Nella trasmissione dei testi medievali, la sostituzione di una forma più ricercata con una forma più banale è detta. variante adiafora. semplificazione. banalizzazione o trivializzazione. errore congiuntivo. Lezione 69.01: La classificazione dei testimoni : raramente fornisce elementi utili per la scelta delle varianti sostanziali e formali da accogliere a testo. permette di scegliere le varianti formali da accogliere a testo, ma raramente fornisce elementi utili anche per la scelta delle varianti sostanziali. permette di scegliere sia le varianti sostanziali, sia le varianti formali da accogliere a testo. permette di scegliere le varianti sostanziali da accogliere a testo, ma raramente fornisce elementi utili anche per la scelta delle varianti formali. Lezione 70.01:Quale delle seguenti affermazioni contiene delle inesattezze?. Il complemento d’agente e di causa efficiente in occitano è introdotto dalla preposizione da, analogamente a quanto succede in italiano. In occitano il termine drutz poteva assumere il valore di ‘amante’, ‘amico’. L'occitano gensor significa 'più nobile' e deriva dal latino *genĭtĭorem, comparativo di maggioranza del participio passato genĭtus ‘nato’. In occitano antico, amor, come tutti i continuatori dei nomi della III declinazione latina uscenti in -or, -ōris, è femminile. Lezione 70.02: Quale delle seguenti affermazioni è corretta?. L'occitano «assatz» significa letteralmente ‘assaggio’, 'esempio. L'occitano «gensor» deriva dal superlativo latino «*genĭtĭorem». Nel verso occitano «Ja mais d’amor no·m jauzirai», «no·m jauzirai» significa letteralmente ‘non mi godrò’. L'occitano «chaitius» deriva dal lat. «captivus», che significava originariamente ‘infelice’ ‘sventurato’, ‘misero’. Lezione 70.03: Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. In occitano antico il verbo «remembrar» è impersonale. Il verso «m’es belhs dous chans» significa letteralmente ‘mi è bello dolce canto. In occitano antico «amor» è femminile, come tutti i continuatori dei nomi della III declinazione latina uscenti in -OR, -ORIS. Il verso occitano «Lanquan li jorn son lonc en mai» significa 'quando i giorni sono lontani in maggio'. Lezione 70.04: Quale delle seguenti affermazioni contiene delle inesattezze?. Gli antichi biografi hanno visto nell'amor de lonh l’allusione a una reale lontananza dell’amata. Gli antichi biografi hanno proposto una lettura del motivo dell'amor de lonh in chiave allegorica. I critici moderni inclinano a interpretare l'amore de lonh come una metafora del “paradosso amoroso” su cui si fonda l’amore cortese. Sul significato letterale del sintagma 'amor de lonh' non c’è accordo. Lezione 70.05: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. I moderni inclinano a interpretare l'"amor de lonh" di Jaufre Rudel come una metafora del "paradosso amoroso" su cui si fonda l'amore cortese. Secondo l'antica "vida", Jaufre Rudel sarebbe morto in mare prima di raggiungere la sua amata, la contessa di Tripoli. Uno dei motivi centrali della poesia di Jaufre Rudel è quello dell'"amor de lonh" o "amor de terra lonhdana". Secondo l'antica "vida", Jaufre Rudel si sarebbe innamorato della contessa di Tripoli senza vederla. Lezione 70.06 :Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In occitano, «drutz» può avere il significato di 'amante', 'amico'. Il verso «Ben tenc lo Senhor per verai» significa letteralmente 'Ben (ri)tengo il Signore per verace'. L'occitano «Be·m parra jois» significa letteralmente 'Ben mi apparirà gioia'. Il complemento d'agente e di causa efficiente in occitano è introdotto dalla prep. «da» analogamente a quanto succede in italiano. Lezione 71.01:Quale delle seguenti affermazioni è corretta?. La forma trobaire deriva da *TROPATOREM. Caratteristico dell’occitano è il passaggio dei nessi latini T/D + R a [i̯r]. Nelle varietà moderne, la /n/ finale è caduta in tutto il dominio occitanico. Il fenomeno della "n mobile" si riferisce a casi di caduta di /n/ intervocalica. Lezione 71.02: L’occitano antico. conserva lo schema del vocalismo tonico del latino volgare, basato su dieci fonemi vocalici. conserva lo schema del vocalismo tonico del latino classico, basato su sette fonemi vocalici. conserva lo schema del vocalismo tonico del latino volgare, basato su sette fonemi vocalici. conserva lo schema del vocalismo tonico del latino classico, basato su sette fonemi vocalici. Lezione 71.03:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'occ. «chaitius» deriva dal lat. CAPTIVUS che significava originariamente 'cattivo, crudele'. L'occitano «gensor» deriva dal latino *GENĬTĬOREM, comparativo di maggioranza del participio passato GENĬTUS ‘nato'. In occitano antico, «amor», come tutti i continuatori dei nomi della III declinazione latina uscenti in -or, -ōris, è femminile. L'occ. «iratz», dal lat. IRATUS, può avere il valore di 'triste' accanto a quello di 'adirato'. Lezione 71.04: In occitano antico. non esiste la dittongazione spontanea: i dittonghi ascendenti sono il risultato di un processo di evoluzione condizionata. non esiste né la dittongazione spontanea, né quella condizionata. esiste la dittongazione spontanea, ma alcuni dittonghi ascendenti sono il risultato di un processo di evoluzione condizionata. esiste la dittongazione spontanea come nelle altre lingue romanze. Lezione 71.05: In occitano antico : cadono tutte le vocali finali atone diverse da -A e da -O. cadono tutte le vocali finali atone. cadono tutte le vocali finali atone diverse da -A e da -E. cadono tutte le vocali finali atone diverse da -A. Lezione 71.06: Il passaggio a palatale dell'occlusiva velare sorda e sonora che si trova prima di /a/. è un fenomeno che si produce solo nelle varietà del Nord del dominio occitano si produce in tutto il dominio occitano, ma solo in alcuni contesti particolari. si produce in tutto il dominio occitano, ma solo in alcuni contesti particolari. è un fenomeno del tutto assente nel dominio occitano. è un fenomeno che si produce solo nelle varietà del Sud del dominio occitano. Lezione 71.08: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Un elemento che distingue l’occitano antico dalla maggior parte delle lingue romanze è la conservazione del dittongo latino AU. In occitano, il dittongo [au̯] si è sviluppato anche dall’evoluzione di AL- davanti a consonante alveolare (/t d s/). I dittonghi discendenti dell’occitano antico sono il risultato di un processo di evoluzione condizionata. Nell’occitano antico la dittongazione poteva essere innescata anche dalla presenza di una /i/ finale (dittongamento metafonetico). Lezione 71.09:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In occitano antico, nell’evoluzione di yod (= [j]) e dei nessi di «consonante + yod», abbiamo spesso esiti diversi a seconda del contesto. In occitano antico, le sillabe finali che si trovano dopo la sillaba tonica, subiscono lo stesso trattamento delle sillabe interne. In occitano antico, quando, a causa della caduta della vocale finale, si formano dei nessi consonantici che necessitano di un appoggio vocalico, si sviluppa una /e/ epitetica. In occitano antico, le vocali /i/ e /u/ finali si possono trovare in posizione finale quando formano un dittongo con la vocale precedente. Lezione 71.10:In occitano antico. si ha la palatalizzazione di /k g/ solo davanti alle vocali anteriori. si ha la palatalizzazione di /k g/ davanti alle vocali anteriori e, in alcune zone, anche davanti ad /a/. si ha la palatalizzazione di /k g/ sia davanti alle vocali anteriori sia davanti ad /a/. si ha la palatalizzazione di /k g/ solo davanti ad /a/. Lezione 72.01: Nelle varietà occitane medievali, i nomi di genere femminile che risalgono alla I declinazione latina. non presentano una distinzione morfologica tra singolare e plurale, ma solo tra Caso Soggetto e Caso Obliquo. presentano una distinzione morfologica tra Caso Soggetto e Caso Obliquo al singolare, ma non al plurale. presentano una distinzione morfologica tra singolare e plurale, ma non tra Caso Soggetto e Caso Obliquo. presentano sia una distinzione morfologica tra singolare e plurale, sia una distinzione morfologica tra Caso Soggetto e Caso Obliquo. Lezione 72.02: In occitano antico, il tipo II dei maschili. include i nomi che al Caso Soggetto singolare escono in -e. include i nomi che al Caso Soggetto singolare escono in -es. include i nomi che presentano l'alternanza tra l'uscita in -es e l'uscita in -e. include i nomi che presentano l'alternanza tra radici uscenti in «cons. + er» e radici in «cons. + r». Lezione 72.03:Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. Alcune forme di maschili del I Tipo presentano al Caso Soggetto singolare e al Caso Obliquo plurale una -s che non era presente nell’etimo latino. I nomi maschili che discendono dai “parisillabi” della III declinazione latina si assimilano in genere ai nomi derivati dalla II declinazione latina. Il Caso Obliquo può fungere anche da dativo o da genitivo senza bisogno di preposizione. La corrispondenza tra i casi dell’occitano antico e quelli del latino è ben visibile nei nomi che risalgono alla III declinazione latina. Lezione 72.04:In occitano antico, il Tipo I dei maschili si caratterizza per il fatto che. il Caso Obliquo singolare coincide con il Caso Soggetto plurale. il Caso Soggetto singolare coincide con il Caso Soggetto plurale. il Caso Obliquo plurale coincide con il Caso Soggetto plurale. il Caso Obliquo singolare coincide con il Caso Obliquo plurale. Lezione 72.05 : Nel verso occitano «Iratz e jauzens m'en partrai», abbiamo la proclisi dei pronomi clitici («m'en»). perché nessun sintagma si trova in posizione postverbale. perché il verbo è di modo finito. perché almeno un sintagma si trova in posizione preverbale. perché nella frase il verbo si trova in posizione iniziale. Lezione 72.06: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In occitano, come in francese antico, nel paradigma del verbo 'essere' si conservano alcune forme che continuano regolarmente il futuro latino. In occitano, nei perfetti forti l'accento cade sempre sulla desinenza verbale. In occitano, come in gran parte delle lingue romanze, il futuro deriva dalla perifrasi «infinito + ind. pres. di HABEO». Come in italiano e nelle altre lingue romanze, l'occitano riduce a tre le quattro coniugazioni latine. Lezione 72.07:Nelle varietà occitane medievali, il sistema bicasuale si fonda sulla distinzione: tra un Caso Vocativo e un Caso Obliquo. tra un Caso Obliquo e un Caso Soggetto (o Caso Nominativo). tra un Caso Vocativo e un Caso Genitivo-Dativo. tra un Caso Soggetto e un Caso Genitivo-Dativo. Lezione 72.08:Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. In occitano, come in gran parte delle lingue romanze, il futuro deriva dalla perifrasi «infinito + ind. pres. di habĕo». In occitano, i nomi come paire e fraire presentano due allomorfi, uno derivato dal nominativo e uno derivato dall’accusativo latino. In occitano, l’articolo definito presenta la distinzione di caso soltanto al maschile plurale. In occitano, abbiamo perfetti deboli, in cui l’accento cade sempre sulla desinenza verbale, e perfetti forti, in cui l’accento cade sulla radice verbale alla I, III persona singolare e alla III persona plurale. Lezione 72.09:Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. In occitano antico, nella declinazione dell'articolo maschile singolare il Caso Soggetto «le» si oppone al caso obliquo «lo». In occitano antico, i nomi femminili del Tipo I non presentano una distinzione di caso, ma solo di numero. In occitano antico, i nomi femminili derivati dalla III declinazione latina presentano generalmente la distinzione di caso al singolare, ma non al plurale. In occitano antico, l’articolo definito presenta la distinzione di caso soltanto al maschile plurale. Lezione 72.10: In occitano antico, i maschili del Tipo III : continuano gli “imparisillabi” della III declinazione latina che non hanno esteso -ĭs al nominativo. presentano l'accento sulla radice al Caso Obliquo e l'accento sul suffisso al Caso Soggetto. presentano due allomorfi, uno derivato dal genitivo e uno derivato dall’accusativo latino. presentano due allomorfi differenziati per la forma ma non per la posizione dell’accento. Lezione 73.01: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La poesia trobadorica viene prodotta e fruita dai vertici della società feudale. L'occitano «trobar» deriva dalla parola «trobadors» 'trovatori'. Nell'amore cortese, la dama amata dal trovatore è concepita come una donna sposata. I tre paradossi su cui si fonda l'amore cortese sono: il godimento del sacrificio, l'affinamento morale nell'adulterio, l'esaltazione nel segreto. Lezione 73.02: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La «tornada» ripete le rime e la melodia della fine dell'ultima strofa della canzone. Il genere più importante della poesia trobadorica è la canzone. La poesia trobadorica è isosillabica, perché i versi sono definiti sulla base della lunghezza sillabica. La lirica trobadorica è una poesia cantata, di cui i poeti compongono sia le parole che la musica. Lezione 73.03:Secondo l'interpretazione di Erich Köhler : la genesi dell'amore cortese è da mettere in relazione con l'eresia càtara. l'amore cortese non è che la trascrizione metaforica, nel rapporto amoroso con la donna, del rapporto che lega vassallo e signore. l'amore cortese rappresenta la spiritualizzazione di aspetti economici e sociali fondamentali nella società feudale. l'origine dell'amore cortese va ricercata nell'influenza della poesia amorosa araba. Lezione 73.04: Le prime poesie liriche in occitano che ci siano giunte risalgono: alla metà del sec. XII. alla fine del secolo XI o agli inizi del sec. XII. alla fine del secolo X o agli inizi del sec. XI. alla metà del sec. XI. Lezione 74.01:All'interno del sistema di generi della poesia trobadorica, il sirventese è: il genere con cui si esprime una vanteria militare, poetica o sessuale. il genere che funge da veicolo principale di espressione della condizione cortese. il genere dell'attacco personale, politico, della satira dei costumi. un genere non cortese e talvolta quasi narrativo, che racconta la seduzione da parte di un cavaliere di una pastora. Lezione 74.02: Gli elementi costitutivi del verso antico-occitano sono: le posizioni e gli ictus. gli ictus, la lunghezza sillabica e le posizioni. la lunghezza sillabica e gli ictus. la lunghezza sillabica e le posizioni. Lezione 74.03: La rima consiste: nell'identità della sillaba finale tonica della parola. nell'identità della parte finale della parola a partire dalla vocale tonica. nell'identità della parola finale. nell'identità della sillaba finale della parola. Lezione 74.04: In una lirica a «coblas unissonans», le rime: sono uguali per tutto il testo, tranne che nella tornada. sono uguali a strofe alterne. sono uguali per tutto il testo. si rinnovano a ogni stanza. Lezione 74.05: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. I versi si raggruppano in un'unità, detta in occitano «cobla». Tutte le coblas di una poesia devono avere lo stesso numero di versi, lo stesso schema di rime, la stessa successione di tipi metrici. I componimenti dei trovatori sono di solito conclusi da un congedo, chiamato «tornada», di estensione uguale alla cobla. Nella tornada, la misura dei versi e le rime devono essere esattamente le stesse della parte finale della stanza immediatamente precedente. Lezione 75.01:Secondo l'ipotesi di Gustav Gröber, i canzonieri occitani si sarebbero formati attraverso le seguenti tappe: raccolte d'occasione, raccolte d'autore, fogli volanti. fogli volanti, raccolte d'autore, raccolte d'occasione. raccolte d'autore, raccolte d'occasione, fogli volanti. fogli volanti, raccolte d'occasione, raccolte d'autore. Lezione 75.02: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Le "razos" raccontano le cause che hanno spinto i poeti a scrivere determinati testi. Le "vidas" e le "razos" furono scritte perlopiù nel XII secolo. Gran parte delle vidas e della razos fu composta dal trovatore Uc de Saint Circ. La maggior parte dei canzonieri che ci trasmettono la poesia dei trovatori è stata copiata nel nord-Italia, in particolare nel Veneto. Lezione 76.01:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Guglielmo IX fu uno dei più grandi feudatari della Francia a cavallo dei secoli XII e XIII. Guglielmo IX venne scomunicato due volte. I risultati della spedizione militare in Terrasanta organizzata da Guglielmo IX furono disastros. Guglielmo IX ebbe una scandalosa relazione con la viscontessa Dangerosa di Châtellerault. Lezione 77.01:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX comincia con il cosiddetto «esordio naturale» (designato abitualmente col termine tedesco di Natureingang). Nella canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX, la metafora feudale include i tipici gesti di devozione del vassallo (il poeta) verso il signore (la donna). La canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX si conclude con una concreta metafora sessuale. Nella canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX, la relazione tra l'io lirico e la donna non appare condizionata dalla consapevolezza dell'inferiorità sociale. Lezione 77.02: Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. I trovatori più antichi usano il termine vers per indicare un componimento lirico di vario argomento – amoroso, ma anche comico o satirico. L'occitano paraula significa 'parabola' e deriva dal latino biblico parabŭlam, a sua volta derivato dal greco. L'occitano talan significa 'desiderio' e deriva dal lat. talentum, a sua volta derivato dal nome greco di un’antica moneta. In occitano gap significa 'vanto', ma può indicare anche un genere di componimento autoelogiativo, in cui il trovatore vanta i suoi meriti. Lezione 77.03:l verso di Guglielmo IX «nos n'avem la pess'e·l coutel» è un'espressione proverbiale che contiene probabilmente. un'allusione al mondo contadino. un'allusione al codice cavalleresco. un'allusione al mondo della caccia. un'allusione sessuale. Lezione 77.04: L'occitano «noig» è la regolare continuazione: del latino NOS. del latino NOCTEM. del latino *INODIUM. del latino NODUM. Lezione 77.05: La preposizione occitana a«ab»: significa 'con' e deriva dal latino AB (lett. 'da'). significa 'presso' e deriva dal latino AB (lett. 'da'). significa 'con' e deriva dal latino APUD (lett. 'presso'). significa 'presso' e deriva dal latino APUD (lett. 'presso'). Lezione 78.01: Nel verso di Guglielmo IX «Mas eu no·m mogra ges enquers qi m'ausizetz», la forma «mogra». è un condizionale, derivato dal piuccheperfetto latino MOUERAM. è un condizionale, derivato dalla perifrasi MOUERE + HABEBAM. è un futuro, derivato dalla perifrasi MOUERE + HABEO. è un futuro, derivato dal piuccheperfetto latino MOUERAM. Lezione 78.02: La definizione di «trovatore bifronte» deriva dal fatto che Guglielmo IX. esprime nei suoi testi orientamenti (almeno apparentemente) contrastanti nei confronti della fin'amor. ha composto, oltre a poesie in occitano, anche testi in latino. ha composto, oltre a poesie d'argomento amoroso, anche testi religiosi e morali. ha condotto una vita scandalosa e dissipata. Lezione 79.01: In «Farai un vers de dreit nien» di Guglielmo IX: si nota una sostanziale adesione dell'autore al codice della fin'amor. si mette in scena una piccola novella a sfondo erotico. i toni sono tipicamente giullareschi, caratterizzati da un linguaggio comico e da temi osceni e licenziosi. si intravede un atteggiamento di polemica e di caricatura verso il grande canto cortese. Lezione 80.01:Nella prima e nella seconda generazione trobadorica, il termine «vers» designa: una forma metrica non riservata alla lirica amorosa di ispirazione cortese, ma anche a generi di tipo comico o morale. una forma metrica riservata al genere morale. una forma metrica riservata alla lirica amorosa di ispirazione cortese. una forma metrica riservata a generi di tipo comico o morale. Lezione 80.02: Il motivo dell'«amor de lonh». costituisce un'invenzione di Jaufre Rudel. ha dei precedenti in alcune liriche di Guglielmo IX. ha dei precedenti in Properzio e nella tradizione filosofica greca e latina. ha dei precedenti nelle Heroides di Ovidio e nella letteratura francese medievale. Lezione 80.03: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il trovatore Marcabru inviò un sirventese a un Jaufre Rudel «outra mar» 'oltre mare'. Giosue Carducci è autore di una poesia in cui racconta l'arrivo di Jaufre Rudel sulla spiaggia di Tripoli e la sua morte tra le braccia della contessa Melisenda. È probabile che Jaufre Rudel abbia partecipato alla prima crociata. La figura di Jaufre Rudel ha suscitato grande interesse nei poeti del XIX secolo. Lezione 81.01:L'occitano «gentils»: conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'gentile, di buon cuore'. conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'gentilizio, proprio della GENS', qundi 'nobile'. conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'staniero, pagano. conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'onesto, retto'. Lezione 81.02:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'esordio primaverile (ted. Natureingang) è un vero e proprio topos della tradizione trobadorica. Nella lirica «Quan lo rius de la fontana» di Jaufre Rudel, i toni sono in forte disaccordo con quelli della concezione amorosa tradizionale dei trovatori. «Quan lo rius de la fontana» è uno dei testi in cui Jaufre Rudel affronta una delle sue tematiche predilette, l'amore lontano. Nella lirica «Quan lo rius de la fontana» abbiamo un parallelismo tra il canto dell'usignolo e il canto del poeta. Lezione 81.03:Il verso di Jaufre Rudel «De dezir mos cors no fina» significa: il mio corpo non cessa di desiderare'. il mio cuore non cessa di desiderare'. il mio corpo non muore per il desiderio. il mio cuore non muore per il desiderio'. Lezione 82.01: Marcabru: è stato considerato a lungo come l'iniziatore del trobar leu. è un intellettuale impegnato in una lotta vana contro le trasformazioni degli ideali politici, sociali e morali della classe aristocratica. esprime nei suoi testi una piena adesione ai valori della fin'amor. appartiene, come Guglielmo IX e Jaufre Rudel, all'alta aristocrazia feudale. Lezione 82.02:Secondo una delle antiche vidas, Marcabru ... era figlio di don Aldrico del Vilar. era figlio di un nobile signore della Guascogna. era figlio di un trovatore di nome Cercamon. fu lasciato alla porta di un ricco uomo. Lezione 83.01:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il verso «Amors soli'esser drecha» significa: 'Amore soleva essere destro'. L'occitano «chatz» deriva dal lat. tardo CATTUS, forse voce celtica (da cui derivano anche l'it. gatto e il fr. chat). L'inglese «cat» è un prestito attinto dal latino parlato dalle popolazioni della Britannia romana. L'occitano «greu» deriva dal lat. volg. GREVIS, nato dall'incrocio del lat. GRAVIS 'grave, presante', con il suo contrario LEVIS 'lieve, leggero'. Lezione 83.02: L'occitano «gramavi» ha in origine il valore di : gracile, debole'. 'gramo, misero'. 'grammatico, maestro di grammatica'. 'gramigna, erba cattiva'. Lezione 84.01:La pastorella e l'alba. sono scarsamente originali, in quanto mettono sempre in scena la medesima situazione. rappresentano l'amore idealizzato dei trovatori. sono contraddistinte da una costruzione strofica complessa. occupano un posto di particolare rilievo all'interno dei generi di contenuto morale e politico. Lezione 85.01:Nella canto XXVI del «Purgatorio» Dante sostiene, tra l'altro: la superiorità della poesia di Guido Gunizelli su quella di Guiraut de Bornelh. la superiorità della poesia di Arnaut Daniel su quella di Guiraut de Bornelh. la superiorità della poesia di Guiraut de Bornelh su quella di Arnaut Daniel. la superiorità della poesia di Guiraut de Bornelh su quella di Guido Guinizelli. Lezione 85.02: L'antica vida occitanica racconta che Guiraut del Bornelh: era di estrazione borghese e aveva studiato all'università. fu uomo di bassa estrazione, ma colto. fu uomo di bassa estrazione e per questo si fece giullare. proveniva da un nobile casato, ma si fece poeta. Lezione 85.03: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il termine «alba» designava, in origine, il grido o canto della scolta notturna. Il genere poetico dell'«alba» mette in scena la separazione degli amanti al sorgere del sole. Un tratto caratteristico del genere poetico dell'«alba» è l'iniziale invocazione alla Vergine Maria. Un personaggio tipico dell'«alba» è la sentinella che esorta gli amanti a distaccarsi. Lezione 86.01: In una «tenso» con Guiraut de Bornelh, Raimbaut d'Aurenga sostiene: la causa del trobar clus. la causa del trobar leu. la causa del trobar ric. la causa della fin'amor. Lezione 86.02: Nell'antica vida occitanica si afferma che Raimbaut d'Aurenga: scriveva versi e canzoni mediocri. fu l'iniziatore del trobar clus. metteva molta ricercatezza nel trovare rime ricche e oscure. metteva molta ricercatezza nel trovare rime leggere e facili. Lezione 86.03:Nelle strofe IV-VI della canzone «Non chant per auzel ni per flor» di Raimbaut d'Aurenga si fa esplicito riferimento all'amore di: Paride e Elena. Paolo e Francesca. Tristano e Isotta. Lancillotto e Ginevra. Lezione 86.04:Nel romanzo di Tristano e Isotta si racconta che: Isotta si fa sostituire dall'ancella negli incontri con Tristano per non commettere adulterio. Isotta si fa sostituire dall'ancella al momento di bere il filtro per non innamorarsi di Tristano. Isotta si fa sostituire dall'ancella il giorno delle nozze per non sposare re Marco. Isotta si fa sostituire dall'ancella nel letto coniugale per nascondere al marito la perdita della verginità. Lezione 87.01:Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il verso «car es del mon la bellaire» significa: 'perché è la più bella del mondo'. Il verso occitano «No chant per auzel ni per flor» significa: 'non mi importa né degli uccelli né dei fiori'. L'occitono «neis» significa 'neppure' e deriva dal latino NE IPSUM. In occitano, il femminile «prada» ('prato') deriva dal neutro plurale latino PRATA. Lezione 88.01:La canzone «Can vei la lauzeta mover» di Bernart de Ventadorn si colloca all'interno di un dialogo poetico: con Arnaut Daniel. con Guiraut de Bornelh. con Raimbaut d'Aurenga. con Bertran de Born. Lezione 88.02: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Bernart de Ventadorn è uno degli autori che hanno goduto di maggior fortuna presso i contemporanei e gli immediati successori. Il canzoniere di Bernart de Ventadorn contiene, oltre a testi amorosi, componimenti di argomento politico o morale. Bernart de Ventadorn ebbe rapporti con i visconti di Ventadorn, poi con Enrico II Plantageneto e Eleonora d'Aquitania. Bernart de Ventadorn era probabilmente di umili origini. Lezione 88.03: Nell'antica vida occitanica si afferma che Bernart de Ventadorn: era signore del castello di Ventadorn. compose rime ricche e difficili. si innamorò, ricambiato, di Eleonora di Aquitania. venne assasinato da un marito geloso. Lezione 89.01:L'occitano «lauzeta» significa: aura leggera. piccola lode. allodola. Lauretta. Lezione 89.02: Nella tornada di «Can vei la lauzeta mover», Bernart de Ventadorn si rivolge a Raimbaut d'Aurenga: con il senhal di «lauzeta» ('allodola'). con il senhal di «Tristans» ('Tristano'). con il senhal di «chaitius» ('infelice'). con il senhal di Carestia. Lezione 90.01: L'occitano «lauzenger»/«lauzengier» nella poesia trobadorica ha il significato specifico di: lusingatore, adulatore'. 'maldicente, calunniatore'. bugiardo, mentitore'. adultero, traditore'. Lezione 90.02: Nella canzone «Non es meravelha s'eu chan» di Bernart de Ventadorn: si ha un esempio di trobar clus. l'irraggiungibilità dell'oggetto e la forza della passione generano gioia ma non sofferenza. l'amante non chiede alcuna ricompensa ai suoi servigi. l'amante è visto come creatura superiore, eccezionale. Lezione 91.01:Le forme occitane «cambra» e «oncle» che si incontrano nella sestina di Arnaut Daniel singificano rispettivamente: camera' e 'unghia'. gamba' e 'zio'. gamba' e 'unghia'. camera' e 'zio'. Lezione 91.02: L'influsso di Arnaut Daniel sulla poesia di Dante è percepibile soprattutto: nel De vulgari eloquentia e nella Vita nuova. nelle «Petrose» e nell'Inferno. nel Purgatorio e nella Vita nuova. nella Vita nuova e nelle «Petrose». Lezione 92.01: Nel canto XXVI del Purgatorio: Arnaut Daniel si rivolge a Dante in occitano. Bertran de Born si rivolge a Dante in occitano. Guido Guinizelli pronuncia alcune frasi in occitano. Bonagiunta Orbicciani pronuncia alcune frasi in occitano. Lezione 92.02: Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Le «Petrose» sono posteriori al De vulgari eloquentia. Lo stile, i toni e i contenuti delle «Petrose» si distaccano fortemente dallo Stilinovismo professato in gioventù da Dante. Le «Petrose» sono componimenti lirici di Dante Alighieri indirizzati a una donna crudele e insensibile, indicata col senhal di «Madonna Pietra». Il grande modello poetico delle «Petrose» è la poesia di Arnaut Daniel. Lezione 92.03: Nella sestina. la posizione delle parole-rima rimane la stessa in tutte le stanze. la posizione delle parole-rima rimane la stessa in tutte le stanze tranne che nella tornada. ci sono legami di rima nella stanza e alcune rime sono parole-rima. non ci sono legami di rima nella stanza e tutte le rime sono parole-rima. Lezione 93.01: All'interno della Commedia, Dante racconta di aver incontrato lo spirito di Bertran de Born: nel cerchio dei traditori, nella zona dei traditori dei parenti ("Caina"). nel cielo degli spiriti amanti. nella cornice dei lussuriosi. nella bolgia dei seminatori di discordia. Lezione 93.02: In quale opera o in quali opere Dante Alighieri menziona la figura del trovatore occitano Bertrand de Born?. sia nel De vulgari eloquentia, sia nella nella prima cantica della Commedia. nel De vulgari eloquentia, ma non nella Commedia. nella prima cantica della Commedia ma non nel De vulgari eloquentia. sia nel De vulgari eloquentia, sia nella Vita nuova. Lezione 93.03:Il biografo medievale racconta che Bertran de Born: avrebbe suscitato discordia tra i figli di Enrico II Plantageneto Riccardo Cuor di Leone e Giovanni senza terra. avrebbe suscitato discordia tra il re d'Inghilterra Enrico II Plantageneto e suo figlio. avrebbe suscitato discordia tra Riccardo Cuor di Leone e suo figlio Enrico. avrebbe suscitato discordia tra Enrico II Plantageneto e sua moglie Eleonora d'Aquitania. Lezione 93.04:Dante parla di Bertrand de Born: nel De vulgari eloquentia, ma non ne fa menzione nell'Inferno. nell'Inferno ma non ne fa menzione nel De vulgari eloquentia. sia nel De vulgari eloquentia, sia nella Vita nuova. sia nel De vulgari eloquentia, sia nell'Inferno. Lezione 93.05:Secondo l'antica vida occitanica, Bertran de Born avrebbe suscitato discordia: tra Enrico II Plantagenteo e sua moglie. tra Riccardo Cuor di Leone e suo figlio. tra Riccardo Cuor di Leone e Giovanni senza terra. tra Enrico II Plantagenteo e suo figlio. Lezione 93.06: Nella Commedia dantesca, Bertran de Born è collocato : nel Paradiso, tra gli spiriti amanti. nel Purgatorio, tra i lussuriosi. nell'Inferno, tra i traditori. nell'Inferno, tra i seminatori di discordia. Lezione 94.01: Il componimento che comincia con il verso «Be·m platz lo gais temps de pascor» e che per molto tempo è stato attribuito a Bertran de Born: appartiene al genere della poesia religiosa e celebra la gioia della Pasqua. appartiene al genere della canzone e critica gli eccessi della fin'amor. appartiene al genere del sirventese e celebra la gioia della guerra. appartiene al genere della canzone e celebra la gioia della fin'amor. Lezione 94.02: «Be·m platz lo gais temps de pascor» : è una canzone di argomento religioso in cui si esalta la gioia della Pasqua con la tecnica del plazer. è una canzone di argomento morale in cui si criticano gli eccessi della fin'amor con la tecnica del plazer. è un sirventese in cui si esalta la gioia della guerra con la tecnica del plazer. è una canzone in cui si esalta la gioia della fin'amor con la tecnica del plazer. Lezione 95.01: Il termine «albigesi» significa: 'albini, chiari, luminosi'. 'di Albi'. 'puri'. 'candidi, puri'. Lezione 95.02: Nella Commedia dantesca, Folchetto da Marsiglia è collocato: nel Purgatorio, tra i lussuriosi. nel Paradiso, tra gli spiriti amanti. nell'Inferno, tra i seminatori di discordia. nell'Inferno, tra i traditori. Lezione 95.03:Nel corso del suo viaggio oltremondano di cui racconta nella Commedia, Dante incontra Folchetto da Marsiglia: nella prima cantica, l'Inferno, nella bolgia dei seminatori di discordia. nella prima cantica, l'Inferno, tra i traditori dei parenti ("Caina"). nella seconda cantica, il Purgatorio, nella cornice dei lussuriosi. nell'ultima cantica, il Paradiso, nel cielo degli spiriti amanti. Lezione 95.05:Si parla di «Crociata contro gli albigesi» perché: perché gli eretici si consideravano 'puri' (in occitano 'albs'). perché gli eretici si consideravano 'candidi' (in occitano 'albs'). perché gli eretici si consideravano 'chiari, luminosi' (in occitano 'albs'). perché molti eretici si concentravano nella città di Albi. Lezione 96.01: Nel diffondere il modello della poesia occitanica nel dominio oitanico giocò un ruolo fondamentale: Eleonora d'Aquitania con sua figlia, Maria di Champagne. Eleonora d'Aquitania con il marito Enrico III Plantageneto. Enrico II Plantageneto con Maria di Champagne. Guglielmo IX con Eleonora d'Aquitania e Maria di Champagne. Lezione 96.02: Il genere lirico tipico del dominio galego-portoghese, che viene indicato con l'etichetta di «cantiga de amigo»: è un tipo di poesia di contenuto satirico e comico-realistico. è un genere ispirato alla tradizione trobadorica occitanica e praticato da autori appartenenti alle classi alte della nobiltà e del clero (cosiddetti «trovadores»). è la versione galego-portoghese del grande canto cortese di tradizione trobadorica sia a livello contenutistico che formale. è caratterizzato dal fatto che, nel testo, l'io-lirico è rappresentato da una voce di donna. Lezione 96.03:Un ruolo fondamentale nella diffusione del messaggio poetico dei trovatori nel Nord della Francia fu giocato: da Eleonora d'Aquitania e Enrico III Plantageneto. da Enrico II Plantageneto e Maria di Champagne. da Eleonora d'Aquitania e Maria di Champagne. da Guglielmo IX, Eleonora d'Aquitania e Maria di Champagne. Lezione 96.04: La «cantiga de amigo» galego-portoghese: è un genere di ispirazione trobadorica, praticato da autori appartenenti alle classi alte della nobiltà e del clero (cosiddetti «trovadores»). è trasposizione in ambito galego-portoghese del grande canto cortese di tradizione trobadorica sia a livello contenutistico che formale. e è un genere di poesia satirica e comico-realistica. è un genere lirico in cui l'io-lirico è rappresentato da una voce femminile. Lezione 96.05 :Il «Contrasto bilingue» di Raimbaut de Vaqueiras : è una tenzone scambiata con Sordello da Goito. è un un sirventese in cui si deplora la viltà e la decadenza dei principi e sovrani contemporanei. è un un sirventese in cui si deplora la viltà e la decadenza dei principi e sovrani contemporanei. mette in scena il dialogo tra un giullare-cavaliere, che parla in occitano, e una donna genovese. Lezione 96.06:Il componimento del trovatore Raimbaut de Vaqueiras che è noto come «Contrasto bilingue» : è uno scambio poetico con Sordello da Goito. rappresenta il dialogo tra un giullare-cavaliere, che parla in occitano, e una donna, che parla in genovese. è scritto in ben cinque lingue, tra cui un volgare italiano di tipo settentrionale. è un tipo di componimento, appartenente al genere dei sirventesi, in cui si condanna la decadenza dei principi e dei monarchi contemporanei. |