TEST BORRADO, QUIZÁS LE INTERESE: letteratura italiana seconda parte
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letteratura italiana seconda parte Descripción: II parte (lez. da 45 alla fine) Autor:
Fecha de Creación: 13/01/2025 Categoría: Letras Número Preguntas: 155 |
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La questione del libero arbitrio è cruciale nella prima metà del XVI secolo è cruciale nella prima metà del XIII secolo non è cruciale fino alla prima metà del XVII secolo è cruciale nel XVI secolo, ma Guicciardini la ignora. L'epidemia detta "mal francese" di cui si occupa Guicciardini è la sifilide il vaiolo la varicella la peste. Quale parallelismo è condotto da Guicciardini tra la sifilide e la storia d'Italia? I principi italiani sono come i dottori senza i quali non vi sarebbe risanamento Non c'è alcuna menzione della sifilide nella Storia d'Italia La sifilide è il giusto castigo alle malefatte dei principi italiani I principi italiani sono come i dottori che per ignoranza aggravano la situazione. L'ambivalenza del giudizio di Guicciardini su Lorenzo de' Medici va rintracciata nella tensione tra giudizio estetico e l'esito della sua politica di pacificazione nella tensione tra giudizio morale e politico (è un tiranno) e l'esito della sua politica di pacificazione nella tensione tra il fatto che è un fiorentino e l'esito della sua politica di pacificazione nella tensione tra giudizio morale e politico (è un tiranno) e l'esito della sua politica di espansione. Il ritratto di Lorenzo il Magnifico nella prospettiva dell'equilibrio italiano è contenuta: nella Storia d'Italia nei Ricordi nelle Storie fiorentine nelle Cose fiorentine. "Esecutore e ministro dei suoi disegni": di quali personalità sta parlando Guicciardini nella Storia d'Italia? Di Clemente VII (esecutore e ministro) e Leone X Di Leone X (esecutore e ministro) e Clemente VII Di Giulio II e Clemente VII Di Giulio II e Leone I. Nella descrizione che Guicciardini fa di Clemente VII vige la convinzione che solo nella fine dell'esercizio della carica si mostri il vero valore di un uomo un uomo si riconosce da come arriva a ricoprire un incarico solo nell'esercizio della carica si mostri il vero valore di un uomo un papa si riconosce da come arriva a ricoprire un incarico. La correctio è un processo storico-economico una figura retorica che prevede l'abolizione di un elemento per modificarlo un procedimento giuridico una figura retorica che prevede l'insistenza su un elemento per modificarlo. Quale figura emerge col maggior apprezzamento di Guicciardini tra i papi Medici? Quella di Leone X Quella di Giulio II Quella di Alessandro VI Quella di Clemente VII. Michelangelo come architetto e Guicciardini come storico stravolgono le strutture artistiche precedenti utilizzano tecniche precedenti pedissequamente evitano accuratamente strutture artistiche precedenti rendono dinamiche strutture artistiche precedenti. Nella descrizione che Guicciardini fa di Clemente VII ciò che cambia, con l'ascesa al soglio pontificio è la reputazione, non la personalità è la capacità di prendere decisioni è il carattere, non il prestigio è il visione del mondo. In Guicciardini sono legate al termine "impeto" tutte le dinamiche storiche tracciate nella Storia d'Italia sia la sfida di Capponi ai francesi, sia l'artiglieria di cui viene tracciata una breve storia sia la sfida di Capponi ai francesi, sia la malattia dell'Italia la malattia dell'Italia e l'artiglieria, di cui viene tracciata una breve storia. Nella Storia d'Italia il ricorrere di quale termine sostiene il tema e la struttura narrativa del cambiamento? Impeto Malattia Cambiamento Fortuna. Quale personaggio può essere esempio di un travolgente impeto nella Storia d'Italia? Il futuro papa Giulio II Papa Clemente VII Cosimo de' Medici Papa Leone X. "I suoi significati basilari risiedono nelle definizioni": di quale linguaggio si sta parlando, nella citazione di Sidney Alexander traduttore di Guicciardini? Del linguaggio dei Ricordi Del linguaggio della Storia d'Italia Del linguaggio di Machiavelli Del linguaggio delle Storie fiorentine. La prosa narrativa nel secolo XVI: era un genere poco praticato non era praticata in nessun campo era praticata dagli storici era praticata solo dai romanzieri. La capacitò di Guicciardini di essere coinvolto nelle vicende che narra eppure di rimanerne fuori ci ricorda Eschilo Esiodo Tucidide Euripide. Quale modello moralistico Guicciardini abbandona nelle pagine della sua Storia d'Italia? La filosofia di Platone La storiografia didattica da Villani in avanti La storiografia classica La filosofia di Seneca. Qual è l'effetto desiderato da Guicciardini nell'adesione alla storiografia classica? disordine equilibrio armonia solennità. Quali sono le convenzioni prese in prestito dalla storiografia classica in Guicciardini storico d'Italia? Discorsi retorici e narrativa annalistica Sottolineatura etica e dimensione ideale Orizzonte municipale Manierismo nei temi. Lo storico, in senso umanista, aveva due compiti: commuovere e insegnare commemorare e insegnare commemorare e declamare commuovere e decantare. Quali sono gli aspetti anticlassicisti nella storiografia d'Italia di Guicciardini? Non si riscontrano elementi anticlassicisti in Guicciardini storico d'Italia L'assenza di sottolineatura etica e dimensione ideale Sottolineatura etica e dimensione ideale Orizzonte municipale. Secondo alcuni studiosi a quale ambito è possibile ricondurre gli aspetti non umanistici della storia d'Italia? Al Manierismo nelle arti visive Al Bembismo Al Manierismo in letteratura Al Barocco. "sì che da queste cose dette, (...); sarà chiaro, che il giudicio dell'Auttor presente, è stato singolare". Chi scrive queste righe e chi è l'Auttor citato? Francesco Guicciardini commentatore di Lorenzo Valla Tommaso Porcacchi commentatore di Guicciardini Francesco Guicciardini commentatore di Machiavelli Tommaso Porcacchi commentatore di Machiavelli. "Ch'ha da usar l'historico, perché l'historia riesca bella e commendata per li precetti dell'arte". Che cosa deve usare lo storico, secondo il Porcacchi? Le riflessioni filosofiche Le similitudini I latinismi L'artificio retorico. Qual è il punto di forza nella scrittura di Guicciardini secondo il commentatore Porcacchi? I discorsi retorici o concioni Le riflessioni filosofiche I Latinismi Le similitudini. "Perciocché con essa move tutti gli affetti, la maraviglia, il plauso et le voci". Di che cosa parla qui il Porcacchi commentatore di Guicciardini? L'uniformità dell'eloquenza La morale La filosofia La diversità dell'Eloquenza. Porcacchi commentatore di Guicciardini riporta quale discorso come esempio di perfetto genere deliberativo? Le risposte di Biaiziet cancelliere di Carlo V e don Carlo di Lanoia vicerè di Napoli Nessun discorso Le risposte di Mercurio Gattinara cancelliere di Carlo V e don Carlo di Lanoia vicerè di Napoli Il discorso del Marchese di Mantova progioniero di Venezia, liberato non per intervento del papa ma per quello di Biaiziet principe dei Turchi. Secondo il Porcacchi Guicciardini si serve di fonti autorevoli contrarie alle opinioni diffuse. Quale esempio viene riportato in merito? Le risposte di Mercurio Gattinara cancelliere di Carlo V e don Carlo di Lanoia vicerè di Napoli Il discorso di Carlo V prigioniero di Venezia, liberato non per intervento del papa ma per quello di Biaiziet principe dei Turchi Nessuna fonte alternativa Il discorso del Marchese di Mantova prigioniero di Venezia, liberato non per intervento del papa ma per quello di Biaiziet principe dei Turchi. Come si caratterizza il giudizio di Guicciardini secondo il Porcacchi? Secondo il Porcacchi, Guicciardini non applica il giudizio Nella misura di non lodare, adulando, nè biasimare, accusando Nella misura di lodare e biasimare Nell'adulazione e nell'accusa. Il Porcacchi cita come fonte nel commentare i criteri di verità di Guicciardini una lettera di Niccolò Machiavelli a Bartolomeo Cavalcanti un trattato di Niccolò Machiavelli dedicato a Cavalcanti una lettera del Della Rovere a Bartolomeo Cavalcanti una lettera di Niccolò Machiavelli a Guido Cavalcanti . Il Porcacchi riferisce che a Guicciardini viene rimproverato di non essere sereno nei confronti di famose famiglie veneziane di condottieri, re e principi di famiglie come gli Orsini, i Sanseverini, i Della Rovere di alcuni condottieri francesi . Secondo il Porcacchi l'ottimo storico osserva tre idee: Bellezza, Misura, Fluidità Bellezza, Misura, Verità Bellezza, Giustizia, Verità Bellezza, Giustizia, Misura . Quale studioso anglosassone ha lavorato sulla poesia della Commedia di Dante e in quali anni? Charles Singleton alla fine degli anni Cinquanta Tommaso Porcacchi ala fine del Cinquecento Charles Singleton alla fine degli anni Settanta Ludovico Dolce alla fine del Cinquecento . La paternità dantesca dell'epistola latina a Can Grande Della Scala è accettata da pochi studiosi è accettata da molti studiosi, ma non da Singleton non è accettata da molti studiosi, tra cui Singleton è accettata da molti studiosi, tra cui Singleton. La frase: "Quale la relazione di una cosa con ciò che esiste, tale la sua relazione con la verità". è sconosciuta alla concezione medievale è di Albero Magno, concetto precedentemente sconosciuto è di Albero Magno, rivisitazione di concetti aristotelici non è fatta propria da Dante. "Fides quaerens visionem": a chi dobbiamo questa affermazione? A Tommaso Porcacchi A Dante A Charles Singleton studioso di Dante A Ludovico Dolce commentatore di Dante. Qual è il compito di Dante poeta secondo Singleton? Mostrare la verità Vedere cose che non esistono Mostrare le cose in uno spazio illusorio Mostrare le cose come desidereremmo che fossero. Quali dei libri dell'Antico Testamento è fonte preziosa, per Dante, sul tema del viaggio? Apocalisse Rachele Esodo Levitico. Quale paragone usa Dante all'inizio del cammino verso la porta dell'Inferno? Nessun paragone Quello con un uomo che cammina in una selva oscura Quello con un uomo che si mette in salvo sulla riva e guarda all'indietro verso il mare in cui rischiava di affogare Quello con un uomo che cammina insieme ad altri uomini. Nella lettera a Can Grande Dante descrive il significato profondo, al di là di quello letterale di un testo come di tipo allegorico, allitterativo oppure anagogico di tipo allegorico, storico oppure analettico di tipo allegorico, morale oppure anagogico di tipo religioso oppure anagogico. Nel poema dantesco: si può riconoscere una dimensione oggettiva si può riconoscere una dimensione soggettiva si possono riconoscere una dimensione soggettiva e una dimensione oggettiva si può riconoscere la dimensione delle "cose vedute". Allegoria e simbolismo nel poema dantesco: corrispondono alla dimensione delle cose vedute corrispondono rispettivamente alla dimensione soggettiva e oggettiva corrispondono alla dimensione soggettiva corrispondono alla dimensione di Dante "viator". Nella concezione cristiana medievale Ogni oggetto nel campo visivo del pellegrino può avere in sé valore finale Nessun oggetto nel campo visivo del pellegrino può non avere valore finale Ogni oggetto nel campo visivo del pellegrino può avere valore cardinale Nessun oggetto nel campo visivo del pellegrino può avere in sé valore finale. Quale delle seguenti affermazioni è vera: Nella concezione medievale le cose transeunti alludono a fatti eterni ed è Dio stesso a porre questi significati nelle cose stesse Nella concezione medievale le cose transeunti non alludono a fatti eterni ed è Dio stesso a comprendere questi significati nelle cose stesse Nella concezione medievale le cose transeunti alludono a fatti eterni ma non è Dio stesso a porre questi significati nelle cose stesse Nella concezione medievale le cose eterne alludono a fatti contingenti ed è Dio stesso a porre questi significati nelle cose stesse. Quale posto occupa l'arte nella concezione cristiana medievale, come si evince dall'episodio di Catone che scaccia le anime intente ad ascoltare il musico Casella? Usare e non godere secondo la formulazione di Dante "Uti" e non "frui" secondo la formulazione di San Tommaso d'Aquino Usare e non godere secondo la formulazione di Sant'Agostino "Uti" e non frui secondo la formulazione di San Gerolamo. Il viaggio che Dante compie in un tempo determinato è utilizzabile in altri tempi da da chi ha fede chi lo decide: Singleton parla di Whenever chiunque: Singleton parla di Whicheverman, 'Qualsiasi uomo' chi legge le Sacre Scritture. Nella Commedia il poeta non ha inventato la dottrina: la segue L'affermazione è vera solo se si parla dell'Inferno L'affermazione è falsa L'affermazione è vera L'affermazione è falsa solo se si parla dell'Inferno. A quali personaggi corrispondono le "tre luci" dell'itinerario dantesco? Cerbero, Beatrice, San Bernardo Virgilio, Beatrice, Sant'Agostino Virgilio, Beatrice, San Bernardo Catone, Beatrice, Sant'Agostino. La fine del pellegrinaggio di Dante comporta passare dalla condizione di viator a quella di pellegrino passare dalla condizione di homo viator a quella di homo comprehensor passare dalla condizione di homo comprehensor a quella di homo viator passare dalla condizione di pellegrino a quella di homo viator. Quale delle seguenti affermazioni è vera: nella concezione dantesca mediante una specifica specie di luce e di visione gli animali conoscono Dio in un modo a loro naturale nella concezione dantesca mediante una specifica specie di luce e di visione gli angeli conoscono Dio in un modo a loro naturale nella concezione dantesca mediante una specifica specie di luce e di visione gli angeli non conoscono Dio in un modo a loro naturale nella concezione dantesca mediante la luce della ragione gli angeli conoscono Dio in un modo a loro naturale. I versi: Ma perché tanto sovra mia veduta/vostra parola disïata vola,/che più la perde quanto più s'aiuta? si collocano all'inizio del Purgatorio all'inizio del Paradiso alla fine dell'Inferno alla fine del Purgatorio. Con quale personaggio si identifica il lume della grazia definito "della rivelazione" da San Tommaso? Francesca da Rimini Beatrice Virgilio San Bernardo. Il verbo trasumanar è un parasintetico che Dante prende dalla tradizione cortese è un parasintetico coniato da Dante non è parasintetico coniato da Brunetto Latini, è caro a Dante. Quale personaggio parla della grazie come "lume che accende l'amore" nel Purgatorio? Sant'Agostino San Bernardo San Tommaso d'Aquino San Gerolamo. Il termine «conversione», per la teologia dell'epoca di Dante, ha valore di volgersi della temperanza verso Dio, liminare al concetto di itinerarium ad Deum volgersi della volontà verso Dio, liminare al concetto di itinerarium ad Deum volgersi della volontà contro Dio, liminare al concetto di itinerarium ad Deum volgersi della volontà verso Dio, opposto al concetto di itinerarium ad Deum. Nella visione medievale ai filosofi è concessa la luce soprannaturale della ragione la luce naturale della volontà la luce naturale della giustizia la luce naturale della ragione. Qual è il processo che si innesca dall'azione di Beatrice allegoria della grazia? Nessun processo Organizzar Transumanar Transumanar e organizzar. A che cosa corrispondono fede e carità, virtù di Beatrice allegoria della grazia? Rispettivamente alla via e alla volontà Indistintamente alla visione e alla volontà Indistintamente alla via e alla volontà Rispettivamente alla visione e alla volontà. Quali sono le due maggiori virtù che accompagnano Beatrice allegoria della grazia? Fede e carità Fede e temperanza Carità e temperanza Speranza e carità. Quali sono le materie che ricevono la forma della grazia nella Commedia? La natura umana e la volontà La carità e la natura umana La volontà e la fede La natura divina e la natura umana. Quale concetto presuppone la teoria della grazia come forma della volontà? Il concetto aristotelico di materia che riceve una forma Il concetto pelagiano di generatio Il concetto dantesco che la materia riceve la forma Il concetto pelagiano che la forma riceve la materia. Quale guida nella Commedia svolge la funzione di "preparatio" alla grazia? Beatrice Virgilio Cacciaguida San Bernardo. Quale ostacolo impedisce il passaggio dalla materia alla grazia? L'inedia La superbia La fede L'orgoglio. Quale metafora accompagna il passaggio di Dante da Virgilio a Beatrice? La superbia della farfalla La larva che per superbia diventa farfalla La larva che si trasforma in farfalla Nessuna metafora. Le espressioni "nebbia" o "velo" sono utilizzate da Dante per rappresentare impedimenti che gli atti dolorosi depositano nell'anima o nella volontà impedimenti che le virtù cardinali depositano nell'anima o nella volontà impedimenti che gli atti peccaminosi depositano nell'anima o nella volontà impedimenti che gli atti peccaminosi depositano nella giustizia. Nella Vita Nuova e nella Commedia, rispettivamente la morte e l'avvento di Beatrice a quelle di chi vengono ricondotte per analogia? A quelle di San Bernardo A quelle della Beata Vergine A quelle di Cristo A quelle della Fede. Nell'apparire a Dante Beatrice è accompagnata da sette ancelle, che rappresentano le sette virtù: quattro teologali e tre cardinali le sette virtù: quattro cardinali e tre teologali le sette virtù cardinali le sette virtù teologali. quale autore medievale risale l'analogia tra Cristo e la Beata Vergine? A Bernardo di Chiaravalle nella Vita Nuova A Bernardo di Chiaravalle nei Sermoni de tempore A Dante nella Vita Nuova A Dante dei Sermoni de tempore. Quale autore medievale e quale teoria sono alla base della concezione del tempo nella Commedia? Sant'Agostino e la teoria della Relatività San Tommaso e la teoria della Relatività San Tommaso e la teoria dell'Eternità Sant'Agostino e la teoria del presente nel passato, nel presente e nel futuro. Secondo lo schema aristotelico della generatio, una «materia» è preparata a ricevere una giustizia una forma una carità una grazia. Roma, nella concezione medievale di Dante, prepara l'arrivo di Cristo in quanto porta il mondo all'ingiustizia in quanto non porta il mondo alla giustizia in quanto porta il mondo alla giustizia in quanto porta il mondo alla grazia. In quale propria opera e a quale autore si rifà Dante nel considerare l'Impero di Augusto come migliore disposizione temporale all'avvento di Cristo? Nel De Monarchia, citando il De civitate Dei di Sant'Agostino Nel De Monarchia, citando i Saturnia regna di Virgilio Nelle Bucoliche, citando il De Civitate Dei di Sant'Agostino Nelle Bucoliche, ai Saturnia Regna di Virgilio. Accanto al senso letterale delle parole di Dante dobbiamo cercare una allitterazione, secondo una concezione medievale un senso morale, secondo una concezione medievale un senso morale, secondo la visione rinascimentale un senso estetico, secondo una concezione prerinascimentale. In quale opera Virgilio parla dell'arrivo di un "puer" interpretato successivamente come l'avvento di Cristo? Nelle Bucoliche, Egloga IV Nell' Eneide,sia nel IV libro, sia nel III Nell'Eneide, libro IV Nelle Georgiche, libro IV. Quale epoca aveva mostrato la migliore disposizione all'avvento di Cristo nella Storia? L'età di Carlo Magno L'impero Bizantini L'età repubblicana L'età di Augusto. In quale luogo del paesaggio ultraterreno della Commedia Dante incontra Beatrice? Sul monte dell'Eden alla fine del Purgatorio (canto XXX) Sulla montagna Sacra all'inizio del Paradiso (canto I) Sul monte dell'Eden all'inizio del Purgatorio (canto I) Sul monte dell'Eden all'inizio del Paradiso (canto I). A quale opera di Aristotele attingevano i medievali ragionando sulla felicità? all'Ethica Nichomachea, del IV sec. d.C. all'Ethica Nichomachea, nella versione di Socrate all'Ethica Nichomachea, del IV sec. a.C all'Estethica Nichomachea. In quale propria opera e a quale autore Dante si rifà nella concezione della felicità? Nel quarto libro del Convivio, al primo libro dell'Etica Nicomachea di Aristotele Nel quarto libro del Convivio, al primo libro del De Civitate Dei di Sant'Agostino Nel primo libro del Convivio, al quarto libro dell'Etica Nicomachea di Aristotele Nel quarto libro del Convivio, al quarto libro del De Civitate Dei di Sant'Agostino. Come nella storia Roma è il presupposto e la preparazione dell'avvento di Cristo, nella concezione dantesca nell'anima la grazia e la giustizia preparano l'avvento di Cristo nell'anima la grazia prepara l'avvento della giustizia nell'anima Cristo prepara la grazia e la giustizia nell'anima la giustizia prepara l'avvento della grazia. Come si definisce la cupidigia nel Paradiso? Tempesta nella volontà disordinata Disordine della tempesta Volontà della tempesta Naufragio nel desiderio. A quale autore medievale si rifà Dante nell'interpretazione figurale di Lia e Rachele rispettivamente come Vita attiva e Vita contemplativa? San Tommaso d'Aquino Brunetto Latini San Bernardo di Chiaravalle Sant'Agostino. Nella visione medievale Adamo pecca nonostante Dio non lo avesse lasciato libero di peccare per cupidigia, rinunciando così alla dimensione del lavoro per cupidigia, mentre era stato creato per la contemplazione per desiderio di contemplazione. Nello schema delle tre luci, la guida di Beatrice rappresenta un passaggio per la volontà umana analogo al passaggio da Rachele a Lia a una dimensione simboleggiata dal ruolo di Virgilio a un orientamento in cui la carità viene dalla grazia a un orientamento che eccede la natura umana. Quale parallelismo è possibile condurre tra le guide della Commedia e l'interpretazione biblica figurale di Lia e Rachele? Virgilio e Rachele, vita contemplativa; Beatrice e Lia, vita attiva Virgilio e Lia, Vita attiva; Beatrice e Rachele, Vita contemplativa San Bernardo e Rachele, vita contemplativa; Beatrice e Lia, vita attiva San Bernardo e Rachele, vita contemplativa; Virgilio e Lia, vita attiva. Le virtù che accompagnano Beatrice possono essere ricondotte: Alla vita contemplativa Alla fede Alla vita attiva Alla vita attiva e contemplativa insieme. L'idea che la mente o l'anima salissero alla regione soprastante il cerchio della luna può essere fatta risalire a Posidonius, neopitagorico del III sec. a.C. può essere fatta risalire a dottrine pitagoriche dei primi secoli d.C. arriva a Dante attraverso dottrine pitagoriche arriva a Dante attraverso l'epicureismo di Posidonius d'Apamée. Di che colore sono le vesti delle Virtù che accompagnano Beatrice e che cosa rappresenta? Bianco, la fede Rosso, la carità Rosso, l'amore Bianco, la carità. A quale interpretazione medievale del Paradiso Terrestre si rifà Dante nella Commedia? A quella allegorica di Origene e Filone A quella letterale di Origene e Filone A quella allegorica dei Padri della Chiesa A quella letterale di Sant'Agostino, San Tommaso, Sant'Ambrogio. Come si caratterizza il paesaggio dell'Eden e di che cosa sono segno questi elementi? Perturbazioni atmosferiche, vento freddo della sera; segni dell'immortalità Perturbazioni atmosferiche, vento freddo della sera; segni del contrasto Assenza di perturbazioni atmosferiche, dolce aura mattutina; segni del contrasto Assenza di perturbazioni atmosferiche, aura dolce mattutina; segni dell'immortalità. L'Eden e Gerusalemme sono, rispettivamente il centro l'uno e la terminazione l'altra dell'emisfero meridionale il centro dell'emisfero meridionale e settentrionale il centro dell'emisfero settentrionale e meridionale il centro di uno stesso emisfero. Le quattro stelle di Inferno I, 22-27 corrispondono allegoricamente ai peccati capitali corrispondono allegoricamente alle quattro virtù cardinali corrispondono alle virtù teologali per antonomasia corrispondono alle virtù e ai vizi. Prima della Commedia era stato definito "sacrato poema" il poema di Omero, da Lucrezio il poema di Virgilio, da Macrobio il poema di Omero, da Macrobio il poema di Virgilio, da Lucrezio. Per Dante l'umiltà (anche stilistica) nel mondo cristiano è un valore supremo è un valore supremo, ma solo come imitazione del sistema di valori del mondo greco è un valore irrilevante non è un valore supremo. In quale proprio scritto e a quale autore Dante si appella a proposito dell'innalzamento dello stile da comico a tragico nella Commedia? Nella Vita Nuova; a Orazio Nell'Epistola a Cangrande della Scala; a Orazio Nella Vita Nuova; a Cristo Nell'Epistola a Cangrande della Scala; a Cristo. L'esistenza e i discorsi di quale personaggio giustificano per Dante l'utilizzo dello stile tragico applicato alla materia umile? Di Beatrice Di Orazio Di Cangrande della Scala Di Cristo. Cavalcante de' Cavalcanti è il padre di un amico di gioventù di Dante: il filosofo tomista Guido Cavalcanti il filosofo Carlo Cavalcanti il poeta Guido Cavalcanti il poeta Guido Guinizzelli. In Inferno X Dante informa Cavalcante che la cacciata dei guelfi ha portato in realtà vantaggio sia ai guelfi, sia ai ghibellini ha portato vantaggio solo ai ghibellini non ha portato in realtà vantaggio ai ghibellini ha portato in realtà vantaggio solo ai guelfi. Entrati nel sesto cerchio dell'Inferno, quali personaggi si rivolgono a Dante? Guido Cavalcanti e Farinata degli Uberti Farinata degli Uberti e Cacciaguida Cavalcante Cavalcanti e Cacciaguida Farinata degli Uberti e Cavalcante Cavalcanti. In quanti atti si può dividere la scena del Sesto girone infernale nel canto X e quale espediente viene utilizzato nei passaggi? In tre atti, corrispondenti ai tre personaggi della scena In quattro atti, scanditi dalle interruzioni dei discorsi In quattro atti, scanditi dalle interruzioni di Virgilio In tre atti, corrispondenti ai tre discorsi della scena. Erich Auerbach è un filologo francese che si occupò di Dante nel XX secolo è un filologo tedesco che si occupò di Dante nel XX secolo è un filologo tedesco che si occupò di Dante nel XXI secolo è un filologo francese che si occupò di Dante nel XXI secolo. Il discorso di Virgilio di Inferno X, 31-33 contiene solo proposizioni subordinate contiene solo proposizioni principali contiene solo verbi all'imperativo contiene principali e subordinate solo causali. L'espressione «et ecce» si incontra nella Vulgata, episodio di Abramo e Isacco moltissime volte, nella letteratura cortese molte volte, ma mai nella Bibbia nella Vulgata, episodio di Cavalcante. Il termine "magnanimo" usato in Inferno X è arrivato a Dante dalla terminologia aristotelica e tomistica, forse attraverso Brunetto Latini da Brunetto Latini che la prese dai greci da una etimologia greca dalla terminologia tomistica, ma non certo attraverso Brunetto Latini. A quale modello stilistico e linguistico è possibile ricondurre il netto e drammatico passaggio dato dall'"allor surse" del v. 52? All'uso convenzionale nella letteratura volgare precedente tranne la Chanson de Roland All'uso convenzionale nella letteratura volgare precedente tranne la Memorie delle Crociate di Villehardouin Ad un uso convenzionale nella letteratura latina di stile elevato Allo stile sublime della Vulgata con la resa Et ecce. Dante stesso parla in molti luoghi di quanto si senta debitore agli antichi per lo stile illustre della lingua volgare, ma non lo esplicita nella Commedia o nel De vulgari eloquentia per lo stile basso della lingua volgare, lo esplicita sia nella Commedia, sia nel De vulgari eloquentia per lo stile illustre della lingua volgare, lo esplicita solo nel De vulgari eloquentia per lo stile illustre della lingua volgare: lo esplicita sia nella Commedia, sia nel De vulgari eloquentia. A quale registro linguistico è possibile ricondurre il "da" nella locuzione "da me stesso" (v. 61)? Allo stile sublime Allo stile tragico A nessun registro Al parlato. Lo stile complessivo nel canto X è: sublime secondo il modello degli antichi medio e riconducibile al parlato sublime come quello di Guido Cavalcanti sublime come quello di Orazio. I temi «salus, venus, virtus» e cioè fatti d'arme, amore e virtù sono riferiti alla sola prosa da Dante nel De vulgari eloquentia sono quelli enumerati da Dante nel De vulgari eloquentia sono definiti insufficienti da Dante nel De vulgari eloquentia sono quelli enumerati da Dante nel De Monarchia. Come si articola e a chi si deve una definizione completa dello stile della Commedia? Nella compresenza di stile tragico, satirico e comico secondo Benvenuto da Imola Nella compresenza di stile tragico e comico secondo Isidoro di Siviglia Nella compresenza di stile tragico e comico secondo lo stesso Dante nella lettera a Cangrande della Scala Nella compresenza di stile tragico, satirico e comico secondo Boccaccio. L'etica aristotelico-tomista prevedeva, tra l'altro che i peccatori venissero collocati all'Inferno conformemente alla gravità delle azioni commesse che i beati andassero prima all'inferno, poi nel purgatorio, assegnati infine al paradiso che i peccatori venissero prima collocati all'inferno e poi nel purgatorio che i beati non arrivassero al paradiso secondo le azioni commesse. Il viaggio di Dante costituisce per le anime dei morti l'unica possibilità di ricordare il passato l'unica possibilità di parlare con un vivo l'unica possibilità di redenzione l'unica possibilità di conoscere il futuro. Nella Commedia lo stile illustre: è determinato dall'unità degli ordini morale e storico politico è determinato dall'ordine storico-politico è determinato dall'unità degli ordini morale, fisico e storico politico è determinato dall'ordine morale. In che modo Farinata e Cavalcante rappresentano il realismo dantesco? Agiscono come puri spiriti Agiscono come viventi nel cambiamento Agiscono come viventi pur nella loro condizione di defunti Agiscono come defunti nell'immutabilità. Farinata e Cavalcante hanno chiara visione di passato, presente e futuro hanno chiara visione di passato e presente, ma non del futuro hanno chiara visione di passato e futuro, ma non del presente hanno chiara visione di presente e futuro, ma non del passato. Quale delle seguenti affermazioni è vera: La creazione è per Dante una continua moltiplicazione e irradiazione del moto amoroso divino La creazione non è per Dante una continua moltiplicazione e irradiazione del moto amoroso divino La concinnitas è per Dante una continua moltiplicazione e irradiazione del moto amoroso divino La creazione è per Dante una continua moltiplicazione e irradiazione del moto divino contro l'uomo. Il carattere terreno delle anime nella Commedia: è estrinsecato e accentuato nella collocazione eterna ricevuta dal giudizio divino non subisce influenze dal giudizio divino non esiste. Le anime hanno solo un carattere ultraterreno è attenuato e implicito nella collocazione eterna ricevuta dal giudizio divino. La concezione dantesca della storia: coincide con un moto progressivo verso la fine del mondo è identica a quella generalmente diffusa nel mondo moderno presuppone un'interazione simultanea in verticale e in orizzontale col divino coincide con l'evoluzione terrena. Un esempio di come secondo Dante l'avvento del Regno di Dio è stato preannunciato è la caduta di Gerusalemme la monarchia universale di Roma la salita al soglio pontificio di un Medici l'uccisione di Cesare. Il realismo dantesco oltre l'interpretazione figurale consente: che l'aldilà sia senza tempo e senza mutamento che la storia sia senza tempo e senza mutamento che l'aldilà sia senza mutamento e senza tempo e nondimeno pieno di storia che l'aldilà e la storia siano senza tempo e senza mutamento. La presenza di quale personaggio e dove è giustificata dall'interpretazione figurale? Del cristiano Catone alla porta del Purgatorio Del pagano Catone alla porta del Purgatorio Del cristiano Cerbero alla porta dell'Inferno Del mostro mitologico Cerbero alla porta dell'Inferno. Secondo l'interpretazione figurale: l'ordine divino si manifesta solo nell'aldilà l'ordine divino si manifesta solo sulla terra l'uomo è figura nell'aldilà e compimento sulla terra dell'ordine divino l'uomo è figura sulla terra e compimento nell'aldilà dell'ordine divino. Come risultato del realismo dantesco rispetto all'interpretazione figurale: il compimento serve a dare maggior rilievo alla figura il compimento e la figura non comunicano la figura presuppone il compimento la figura serve a dare maggior rilievo alla figura. Il realismo dantesco: si inserisce pienamente nel realismo figurale non ha nulla a che fare col realismo figurale coincide con l'interpretazione allegorica spinge oltre il realismo figurale fino a rendere indipendente dalla cornice il mondo di personaggi e passioni terrene nell'aldilà. Quali personaggi sono il risultato del realismo dantesco che presuppone il realismo figurale cristiano? Il pagano Catone e Francesca da Rimini I cristiani Brunetto Latini e Pier della Vigna Tutti i personaggi compresi i pagani nel Limbo I cristiani Farinata e Cavalcante. La citazione biblica dei primi tre versi del canto è tratta da: Genesi Cantico dei Cantici Non vi è alcuna citazione biblica Isaia. Il codice metrico dei primi tre versi del canto è: riconducibile ai sonetti aristocratico riconducibile al sirventese riconducibile alle canzoni. Nei primi tre versi del canto la fonetica è: estrema e disordinata estrema e armoniosa uniforme armoniosa. Il fonosimbolismo del verso 4 del canto: corrisponde alla situazione psicologica in cui si trova l'uomo in disgrazia di Dio non ha alcun legame con il significato corrisponde al cambiamento di soggetto da plurale a singolare è tipico del russo. Il contatto del predicativo (cosa dura) con il soggetto (esta selva selvaggia e aspra e forte) nel verso 4 del canto: è un prestito dal russo è normale nelle lingue romanze non è normale in russo non è affatto normale in una lingua romanza. Il tabù sotteso alla forma passiva del verso 5 (era smarrita) del canto esprime uno stato di grazia la paura degli orsi uno stato di distruzione della salvezza il disordine fonosimbolico. Sull'asse jakobsoniano della combinazione troviamo nel canto, in progressione orizzontale: alliterazioni e ripetizioni fonosimbolismo del disordine rime al mezzo espressione linguistica di un tabù. Quale parola è ripetuta ben cinque volte in poco più di cinquanta versi iniziali del canto? paura smarrita via tabù. La temibilità che accomuna le fiere presenti del canto è resa, sul piano jacobsoniano della combinazione: dal fonosimbolismo dei disordine dalla leggerezza della lonza non compaiono fiere nel canto dall'allitterazione delle iniziali. Sono definibili casi di inversione compositiva: l'uso intransitivo di cibare e ammogliarsi invece di maritarsi l'uso transitivo di cibare e ammogliarsi in luogo di maritarsi l'uso transitivo di cibare e maritarsi l'uso intransitivo di cibare e maritarsi. In Inferno I, 14 si parla di "quella valle" nonostante non ne sia ancora stata nominata alcuna dato che era appena stata nominata in riferimento alla valle del verso 1 nonostante non ci sia alcuna valle. Sull'asse della combinazione, quali eventi linguistici sono definibili una violenza sulla lingua operata da Dante? Non si riconosce alcuna violenza sulla lingua da parte di Dante Lo sporadico ricorrere di termini astratti in luogo di concreti L'impressionante ricorrere di termini concreti in luogo di astratti L'impressionante ricorrere di termini astratti in luogo di concreti. In Inferno I, 7 possiamo trovare allusioni ai testi biblici: a Geremia e solo ad altri libri profetici Ezechiele, Osea, altri profeti ma non libri sapienziali ad alcuni libri profetici ma nessun libro neotestamentario Siracide, Geremia, Apocalisse. Sulla scorta della tradizione manoscritta della Commedia, in quale altra opera romanza è possibile riconoscere la miniatura iniziale, raffigurante il racconto di un sogno? Nella Chanson de Roland Nel Roman de la Rose di Guillaume de Lorris Nel Roman de Tristan Nel Roman de Troyes. Un importante studio di A. Momigliano riguarda Il concetto pelagiano di generatio il rapporto tra Guicciardini e Dante il paesaggio dell'Inferno di Dante il rapporto tra Guicciardini e Machiavelli. Il volgere dell'ora nel Purgatorio, rispetto all'eternità dell'Inferno, si caratterizza: Anche il Purgatorio si caratterizza per l'immobilità del tempo come morale più che materiale come materiale come un evento fisico. Quali delle seguenti affermazioni è falsa: Il sistema tolemaico è precedente quello copernicano Il sistema tolemaico è il sistema astronomico che Dante conosce Il sistema tolemaico è geocentrico Il sistema tolemaico era già superato ai tempi di Dante. Nel Paradiso di Dante l'aumento di luce corrisponde alla difficoltà di Dante di capire i personaggi al percorso della Grazia come descritto dalla filosofia tomista alla lontananza dal purgatorio, ma non dall'inferno alla lontananza dall'inferno, ma non da purgatorio. La solenne parabola del sole nel paesaggio del Purgatorio, rispetto all'Inferno, esprime un austero insegnamento: non vi è scorrere del tempo nel Purgatorio la filosofia la perfezione nell'eternità l'inesorabilità dello scorrere del tempo. Nello stesso verso: è possibile riscontrare al massimo una figura metrica che modifica il computo delle sillabe grammaticali è possibile riscontrare al massimo due figure metriche che modificano il computo delle sillabe grammaticali sillabe grammaticali e sillabe metriche coincidono è possibile riscontrare più figure metriche che modificano il computo delle sillabe grammaticali. Sono figure metriche che interessano il computo delle sillabe all'interno di parola: sinalefe e dialefe dieresi e sinalefe sineresi e dieresi sinesi e dialefe. Sono figure metriche che interessano il legame tra parole contigue: sineresi e dieresi sinalefe e dieresi dialefe e sineresi sinalefe e dialefe. Il computo metrico dell'endecasillabo: corrisponde al computo grammaticale delle sillabe non è modificato da figure metriche corrisponde al computo grammaticale delle parole tiene conto delle figure metriche nel computo delle sillabe. L'endecasillabo canonico prevede: un accento principale obbligato in quarta posizione un accento principale obbligato in decima posizione un accento principale in quarta o sesta posizione un accento principale obbligato in sesta posizione. L'endecasillabo è: un verso di dieci sillabe con accento principale obbligato in quarta posizione un verso di dieci sillabe con accento principale non obbligato un verso di undici sillabe con accento principale non obbligato in decima posizione un verso di undici sillabe con accento principale obbligato in decima posizione. ll ritratto di Lorenzo il Magnifico come despota illuminato di Firenze è contenuto: nelle Cose fiorentine nelle Storie fiorentine nei Ricordi nella Storia d'Italia. Il concetto di Impeto nella Storia d'Italia è riferito alla teoria medievale del moto è riferito alla filosofia è traslato dalla fisica fino a comprendere le azioni umane è traslato dalla balistica alla filosofia. Quentin Skinner ha applicato un'analisi semantica alla storia medievale alla grammatica umanistica alla storia del pensiero politico all'architettura. La forma passiva del verso 5 (era smarrita) del canto: riproduce linguisticamente e grammaticalmente un tabù ha per oggetto la salvezza è svincolata dal significato ha per soggetto Dante. La visione nella Commedia, rispetto a quella del Roman de la Rose, si connota non vi è differenza tra le due visioni come un evento profetico sulla scorta della citazione biblica come un evento biblico come un semplice racconto di un sogno. |
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