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Título del Test:
linguistica

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esercitazione domande

Fecha de Creación: 2023/04/16

Categoría: Otros

Número Preguntas: 183

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Quale dei seguenti elementi non è costitutivo delle manifestazioni orali della lingua?. condivisione del codice linguistico e delle stesse abitudini grafiche da parte dell'emittente e del destinatario. utilizzo di tratti sovrasegmentali (prosodici e intonativi) e paralinguistici (prossemici). condivisione da parte dell'emittente e del destinatario della stessa situazione spazio-temporale. condivisione ed eventuale ellissi di dati extralinguistici già noti a emittente e destinatario.

. La Linguistica italiana. ha come oggetto l'italiano e i suoi dialetti. ha come oggetto tutte le manifestazioni linguistiche presenti su territorio italiano. ha come oggetto lo studio sincronico e diacronico della lingua italiana comune e delle sue articolazioni geografiche sociali e culturali. ha come oggetto l'italiano comune in prospettiva sincronica.

A quale parte della lingua pertengono le differenze maggiori fra orale e scritto?. Sintassi. Morfologia. Lessico. Fonologia.

Il codice prossemico è. un codice fatto con i muscoli del viso. un codice fatto con i gesti. un codice di segni fatto con mani e corpo. relativo alla postura del corpo e alla distanza fra gli interlocutori.

Il repertorio linguistico italiano è costituito. dall'italiano e dai dialetti parlati sul territorio nazionale. dall'italiano standard. dalle varietà standard e substandard dell'italiano. dalle varietà diastratiche, diafasiche, diamesiche, diatopiche della lingua nazionale dei dialetti italiani e delle lingue di minoranza parlate sul territorio nazionale.

Una varietà di lingua è individuata. dalla presenza di specifici tratti linguistici. dalla presenza di specifici tratti linguistici correlabili con fattori extralinguistici. dalla presenza di una grande variabilità di tratti linguistici al suo interno. dalla presenza di specifici tratti linguistici correlabili con l'area geografica e la classe sociale del parlante.

Il repertorio linguistico è. la somma delle varietà di una lingua impiegate all'interno di una comunità linguistica. l'insieme delle persone che condividono l'accesso a un insieme di varietà di lingua. la somma delle diverse lingue impiegate all'interno di una comunità linguistica. la somma delle varietà di una lingua e delle diverse lingue impiegate all'interno di una comunità linguistica.

Una varietà di lingua. è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico all'interno del repertorio linguistico di una comunità. è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico usato in particolari contesti comunicativi. è un insieme di tratti linguistici che cooccorre con un insieme di tratti sociali e situazionali. è un insieme di tratti sociali o situazionali di un sistema linguistico che cooccorre con un insieme di tratti linguistici.

Per minoranze linguistiche si intendono. gruppi della popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza. gruppi della popolazione che parlano una lingua minoritaria. gruppi minoritari della popolazione che parlano dialetto rispetto alla lingua standard. gruppi della popolazione che parlano una lingua non evoluta.

La legge n° 482 del 15 dicembre 1999, riconosce come lingue di minoranze. albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, francese. i dialetti italiani. albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese. sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese.

Che l'italiano sia la lingua ufficiale d'Italia. è detto nello Statuto autonomo della Provincia di Bolzano. è detto espressamente dalla Costituzione. è detto sia nella Costituzione sia nella legge 1999/482. è detto nello Statuto autonomo della Provincia di Bolzano e nella legge 1999/482.

Cosa si intende con continuum?. la solidarietà delle parti costitutive di una lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico). lo sfumare fra un dialetto e l'altro parlati sul territorio nazionale. la continuità fra una fase e l'altra dell'evoluzione di una lingua. lo sfumare fra l'una e l'altra delle varietà di una lingua.

Alessandro Manzoni, nella versione definitiva dei Promessi sposi adottò. la lingua scritta dalla classe colta della città di Milano. la lingua coeva parlata dalla classe colta della città di Firenze. il fiorentino vivo del secolo XVI, sul modello del Machiavelli. il fiorentino del Trecento, sul modello del Bembo.

L'anafonesi è un fenomeno fonetico. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ĕ Ŏ Ŭ/ in ogni contesto. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ē Ō Ŭ/ solo in alcuni contesti. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ē Ō Ŭ/ in ogni contesto. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ĕ Ŏ Ŭ/ solo in alcuni contesti.

L'uso scritto dei dialetti. era diffuso nel Medioevo, ma è regredito a partire dal Cinquecento. era diffuso nel Medioevo ed è continuato fino all'Unità d'Italia e anche oltre. è venuto meno con la nascita di una letteratura dialettale riflessa. è rimasto vivo soprattutto a Roma fino alla seconda metà dell'Ottocento.

. La forte regressione della dialettofonia si ebbe. subito dopo l'Unità d'Italia, nel 1861. subito dopo l'Unità d'Italia, nel 1945. durante il regime fascista. nel secondo dopoguerra (anni Cinquanta e Sessanta del Novecento).

Nella seconda metà del Novecento la pratica del dialetto. è regredita soprattutto nelle zone economicamente più arretrate. è regredita soprattutto nel nord-ovest. è regredita soprattutto nell'Italia nord-orientale. rimane forte nel nord-ovest e nel meridione.

La tesi proposta da Pietro Bembo prevedeva l'adozione. del fiorentino del secolo XVI. di una lingua modellata sul latino. del fiorentino del Trecento. della lingua in uso presso la corte papale.

Secondo Graziadio Isaia Ascoli l'italiano è la continuazione diretta del fiorentino antico, come dimostrano i seguenti tratti. 1. -ARIUM > -aio; 2) chiusura di e ed o in protonia; 3) apocope di -e e -o; 4) metafonesi. 1. -ARIUM > -aio; 2) chiusura di e ed o in protonia; 3) desinenza -iamo alla I pers. pl. del pres. ind.; 4) anafonesi. 1. -ARIUM > -aio; 2) chiusura di e ed o in protonia; 3) apocope di -e e -o; 4) anafonesi. 1. -ARIUM > -aio; 2) chiusura di e ed o in protonia; 3) metafonesi; 4) anafonesi.

Quale fra le seguenti affermazioni è falsa?. La derivazione dell'italiano standard dal fiorentino è provata dalla presenza in entrambi della gorgia. La derivazione dell'italiano standard dal fiorentino è provata dalla presenza in entrambi dell'innalzamento di /e/ protonica in /i/. La derivazione dell'italiano standard dal fiorentino trecentesco è provata dalla presenza in entrambi dell'anafonesi. La derivazione dell'italiano standard dal fiorentino trecentesco è provata dalla presenza in entrambi dell'esito -aio da -ARIUM.

La base dell'italiano moderno è. nel fiorentino del XVI secolo. nel fiorentino del XIV secolo. nel fiorentino moderno. nel fiorentino del Cinquecento.

Le componenti della lingua in cui l'italiano regionale si mostra maggiormente debitore nei confronti del dialetto sono. la fonetica e la sintassi. la fonologia e il lessico. la fonetica e la fonologia. la fonologia e la sintassi.

L'anafonesi. distingue il fiorentino dall'italiano e dai dialetti settentrionali e meridionali. distingue il fiorentino e l'italiano dai dialetti settentrionali e meridionali. distingue il fiorentino e i dialetti meridionali dai dialetti settentrionali. distingue il fiorentino e i dialetti settentrionali dai dialetti meridionali.

Che cos'è l'italiano regionale secondo Giovan Battista Pellegrini? o. L'italiano regionale è il risultato del processo di unificazione linguistica: molti dialettofoni, nell'usare la lingua italiana, vi hanno trasferito molti tratti del dialetto natio. L'italiano regionale è il dialetto comune ad una regione che si distingue dal dialetto locale. L'italiano regionale è il dialetto di una regione. L'italiano regionale è la varietà alta del dialett.

. Indicate quale di queste affermazioni è giusta. In Toscana agisce il fenomeno metafonetico. Alcuni dialetti settentrionali sono caratterizzati da vocali anteriori arrotondate. L'anafonesi caratterizza i dialetti settentrionali e meridionali ad esclusione della Toscana. Nei dialetti meridionali le consonanti occlusive intervocaliche si indeboliscono.

I dialetti. sono costitutivamente inferiori alle lingue nazionali. sono subordinati alle lingue nazionali per ragioni storico-sociali o culturali. non possiedono quella precisa struttura grammaticale che predispone la lingua all'espressione scritta. sono subordinati ad un varietà linguistica qualitativamente superiore, l'italiano standard.

Cosa intendeva il Rinascimento con il termine dialetto?. Varietà diatopiche che fattori storico-sociali e culturali hanno relegato ad un ambito d'uso inferiore della gerarchia sociolinguistica. Varietà diastratiche della koiné. Varietà diatopiche coesistenti e di pari dignità, tutte usate anche nella produzione letteraria. Varietà diatopiche inferiori e subordinate alla lingua considerata superiore per qualità intrinseche ed eventualmente prestigio letterario.

All'interno di una comunità linguistica si nota in genere la presenza. di una varietà alta dotata di maggior prestigio e di una varietà bassa meno prestigiosa. di una varietà alta, di una varietà bassa e di una varietà media ben definita. di una varietà alta, stigmatizzata, e di una varietà bassa, non stigmatizzata. di una varietà alta, di una varietà bassa e di una serie ben definita di varietà intermedie.

Cosa si intende, nella linguistica moderna, con il termine dialetto?. Varietà diatopiche che fattori storico-sociali e culturali hanno relegato ad un ambito d'uso inferiore della gerarchia sociolinguistica. Varietà diatopiche inferiori e subordinate alla lingua considerata superiore per qualità intrinseche ed eventualmente prestigio letterario. Varietà diastratiche di una lingua comune. Varietà diatopiche coesistenti e di pari dignità, tutte usate anche nella produzione letteraria.

Che cos'è la diglossia. una situazione di doppia opzione linguistica che prevede una lingua alta e una lingua bassa fra le quali esiste una differenza d'uso di tipo funzionale a seconda dei contesti. una situazione di doppia opzione linguistica senza differenza funzionale. una situazione di doppia opzione linguistica (lingua/dialetto, lingua ufficiale/lingua minoritaria) a disposizione del parlante. una situazione di doppia opzione linguistica come in Italia l'alternanza di lingua standard e italiani regionali su base dialettale.

Quando in una comunità sono compresenti due lingue non. bilinguismo sociale e individuale. bilinguismo sociale. bilinguismo individuale. differenziate funzionalmente si parla di diglossia.

Per isole linguistiche alto-italiane (o gallo-italiche) si intendono. delle aree dell'Italia settentrionale in cui si parlavano varietà di tipo gallo-italico. delle aree della Sardegna e della Corsica in cui si parlavano varietà di tipo toscano. delle aree di alcune regioni meridionali (Sicilia, Basilicata, Campania) in cui si parlavano varietà di tipo settentrionale. delle aree delle isole (Sicilia e Sardegna) in cui si parlavano varietà di tipo settentrionale.

In Italia è possibile individuare. tre aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, centro-meridionali, meridionali estremi. tre aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, toscani, centro-meridionali. quattro aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, toscani, centro-meridionali, insulari. quattro aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, gallo-italici, toscani, centro-meridionali.

Lungo una linea immaginaria (isoglossa) che congiunge Massa a Senigallia. il toscano si incontra con i dialetti settentrionali. i dialetti settentrionali si incontrano con il toscano e con i dialetti centro-meridionali. i dialetti settentrionali si incontrano con i dialetti centro-meridionali. il toscano si incontra con i dialetti centro-meridionali.

Quale di queste affermazioni è falsa?. La metafonesi veneta interessa solo le vocali medio-alte /e/ e /o/. La metafonesi veneta interessa solo le vocali medio-basse /ɛ/ e /ɔ/. La metafonesi del napoletano interessa le vocali medio-alte /e/ e /o/ e quelle medio-basse /ɛ/ e /ɔ/. In napoletano, tra gli effetti della metafonesi c'è il dittongamento di /ɛ/ e /ɔ/.

Quale tra i seguenti caratteri non è condiviso da tutti i dialetti italiani settentrionali?. la presenza di vocali anteriori arrotondate. a presenza di una doppia serie di pronomi soggetto. l'indebolimento delle consonanti occlusive. la perdita dell'opposizione della lunghezza consonantica.

Individuate fra i tratti indicati sotto quale caratterizza tutte le varietà dialettali settentrionali. presenza di vocali arrotondate. sonorizzazione delle consonanti occlusive /k/ /p/ /t/. indebolimento delle vocali atone, specie in fine di parola. perdita dell'opposizione fonologica di lunghezza consonantica.

Individuate fra i tratti indicati sotto quale caratterizza tutte le varietà. perdita dell'opposizione fonologica di lunghezza consonantica dittongamento metafonetico. sonorizzazione delle consonanti occlusive sorde dopo /n/. indebolimento delle vocali atone, specie in fine di parola. dialettali centro-meridionali.

Indicate quale di queste affermazioni è falsa. I dialetti italiani si distinguono in settentrionali, toscani, centro meridionali. Il romanesco, anticamente appartenente ai dialetti centro-meridionali, è oggi un dialetto di tipo toscano. I dialetti toscani non conoscono la metafonesi. I dialetti meridionali sono contraddistinti dal raddoppiamento fonosintattico.

Indicate quale di queste affermazioni è errata. Nei dialetti settentrionali le consonanti occlusive intervocaliche si indeboliscono. La gran parte dei dialetti centro-meridionali conosce la sonorizzazione delle occlusive sorde dopo nasale. L'anafonesi caratterizza i dialetti settentrionali e meridionali ad esclusione della Toscana. Alcuni dialetti settentrionali sono caratterizzati dalla presenza di vocali anteriori arrotondate.

Nella prospettiva sociolinguistica, i principali fattori di differenziazione sociale sono. il reddito e la professione. il reddito e la classe d'età. il reddito, la professione e il grado di istruzione. il reddito, la professione e il sesso.

Cosa si intende per "repertorio linguistico". la varietà di lingua non nettamente delimitabili nello spazio e nel repertorio. tutte le risorse (fonologiche, morfologiche, sintattiche e lessicali) di una lingua. l'insieme delle lingue e delle loro varietà a disposizione di una comunità o di un parlante. l'insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico che co-occorre con un certo insieme di tratti sociali o situazionali.

Quale dei seguenti tratti morfosintattici appartiene all'italiano popolare?. Utilizzo del clitico ci col valore di 'a lui', 'a lei'. Errori di ortografia. Utilizzo del clitico gli in luogo di le. L'abbandono del clitico locativo vi in favore di ci.

Quale di questi tratti linguistici non può essere considerato un tratto distintivo dell'italiano popolare?. uso di malapropismi. uso di lui con funzione di soggetto. errori di ortografia. periodo ipotetico con doppio condizionale.

L'italiano colto. è l'italiano usato da parlanti di livello socio-culturale medio. è caratterizzato dalla presenza di tratti sociolinguisticamente marcati. coincide sostanzialmente con la norma definita standard. è la lingua parlata dalle persone mediamente istruite.

Il linguaggio giovanile è una varietà di tipo. diastratico e diafasico. diastratico e diacronico. diafasico. diastratico.

L'uso degli allocutivi lei oppure tu per il singolare, loro oppure voi per il plurale è un'alternativa che riguarda l'asse di variazione. diastratico. diatopico. diafasico. diacronico.

Quale di questi tratti non è caratteristico del registro formale?. alta velocità di elocuzione. ipotassi. uso del lei come pronome allocutivo. ricorso ad arcaismi.

A quale asse di variazione si attribuisce la differenza fra lingua orale e lingua scritta. diastratico. diacronico e diatopico. diafasico. diamesico.

La variazione diafasica. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, in relazione allo spazio. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, dalla funzione del messaggio e dal contesto. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa attraverso il tempo. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa e dall'appartenenza dei parlanti a diversi strati sociali.

La variazione diafasica. come la variazione diastratica, è legata univocamente al parlante. come la variazione diastratica, non è legata univocamente al parlante. diversamente dalla variazione diastratica, è legata univocamente al parlante. diversamente dalla variazione diastratica, non è legata univocamente al parlante.

5. I tratti che determinano la differenziazione tra i sottocodici sono prevalentemente. morfologici e sintattici. lessicali e semantici. lessicali e morfologici. lessicali e sintattici.

A quale asse di variazione pertiene il registro formale/informale?. asse diafasico. asse diamesico. asse diastratico. asse diatopico.

La variazione di registro. è connessa all'argomento del discorso e al grado di formalità della situazione comunicativa. è connessa al tipo di rapporto fra parlante e interlocutore e all'argomento del discorso. è connessa al tipo di rapporto fra parlante e interlocutore e al grado di formalità della situazione comunicativa. è connessa con l'ambito di attività, con la sfera semantica che questo implica.

Indicate quale delle seguenti definizioni pertiene all'asse di variazione diafasico. variazione della lingua a seconda della situazione comunicativa, dalla funzione del messaggio e dal contesto. variazione della lingua lungo l'asse del tempo. variazione della lingua a seconda dell'appartenenza sociale dei parlanti. variazione della lingua in relazione allo spazio.

Il parlato-scritto è. la lingua di un testo scritto riprodotto oralmente. la lettura di un testo scritto. la lingua di un testo orale poi trascritto. l'elocuzione molto aulica di un parlante.

La variazione diamesica. indica la variazione della lingua condizionata dal mezzo di trasmissione del messaggio. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa attraverso il tempo. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa e dall'appartenenza dei parlanti a diversi strati sociali.

L'italiano dell'uso medio, secondo Francesco Sabatini, è una varietà dell'italiano. caratterizzata da tratti fono-morfologici, sintattici e lessicali diffusi su gran parte del territorio nazionale, assimilabile allo standard. caratterizzata da tratti fono-morfologici, sintattici e lessicali diffusi su tutto il territorio nazionale, diversa dallo standard e usata prevalentemente nella comunicazione orale, ma anche in quella scritta. caratterizzata da tratti fono-morfologici, sintattici e lessicali diffusi su tutto il territorio nazionale e presenti negli italiani regionali. caratterizzata da tratti fono-morfologici, sintattici e lessicali diffusi su tutto il territorio nazionale, diversa dallo standard e usata prevalentemente nella comunicazione scritta, ma anche in quella orale.

Secondo Francesco Sabatini, l'italiano dell'uso medio. è la varietà dell'italiano che si colloca diastraticamente tra italiano colto e italiano popolare. è una varietà dell'italiano in parte diversa dallo standard, usata nell'orale, ma anche nello scritto. è una varietà della lingua nazionale ricettiva nei confronti delle varietà regionali. è la varietà dell'italiano usata dalla classe media.

Per definire un suono consonantico è necessario indicare. il modo di articolazione, il luogo di articolazione e la sonorità/sordità. il modo di articolazione, il luogo di articolazione e la lunghezza. il modo di articolazione, la durata e la sordità/sonorità. il luogo di articolazione, la durata e la sordità/sonorità.

Le consonanti fricative. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio parziale che provoca un suono continuo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d’aria, che provoca un suono momentaneo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d’aria, che provoca un suono continuo. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio completo che provoca un suono momentaneo.

La corrispondenza biunivoca tra foni e grafemi si ha. nel sistema grafematico italiano. nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA). né nel sistema grafematico italiano, né nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA). sia nel sistema grafematico italiano, sia nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA).

Indicare la corretta differenza fra vocali e consonanti. ostacolo parziale o totale prima di uscire dalla cavità orale. nella pronuncia delle consonanti l’aria che esce dai polmoni fuoriesce dalla cavità orale indisturbata, nella pronuncia delle vocali trova un ostacolo parziale o totale prima di uscire dalla cavità orale. le vocali sono sempre sonore mentre le consonanti sono sempre sorde. le vocali sono sempre aperte, le consonanti sono sempre chiuse. nella pronuncia delle vocali l’aria che proviene dai polmoni fuoriesce indisturbata dalla cavità orale senza trovare alcun ostacolo, nella pronuncia delle consonanti trova una.

Le consonanti affricate. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio parziale che provoca un suono continuo. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio completo che provoca un suono momentaneo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d’aria, che provoca un suono momentaneo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d'aria che provoca un suono momentaneo.

Le consonanti occlusive. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio parziale e l’aria passa con difficoltà, producendo un suono continuo. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio completo che provoca un suono continuo. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio completo che provoca un suono momentaneo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d’aria producendo un suono continuo.

Qual è la differenza fra consonanti sorde e sonore?. Nelle consonanti sonore le corde vocali aperte vibrano al passaggio dell’aria, nelle sonore le corde vocali non vibrano perché sono chiuse. Nelle consonanti sorde le corde vocali chiuse vibrano al passaggio dell’aria, nelle sonore le corde vocali non vibrano perché sono aperte. Nelle consonanti sonore l’apertura della bocca è più ampia. Nelle consonanti sonore le corde vocali chiuse vibrano al passaggio dell’aria, nelle sorde le corde vocali non vibrano perché sono aperte.

Sulla base del modo di articolazione si distinguono. le consonanti dalle vocali. le consonanti in occlusive, fricative e affricate. le vocali in aperte e chiuse. le consonanti in sorde e sonore.

Le vocali /ɔ/ /o/ e /u/ sono. posteriori e non arrotondate. centrali e arrotondate. anteriori e arrotondate. posteriori e arrotondate.

Qual è il tratto distintivo fra [n] e [ɲ]. l'assenza o presenza di sonorità: la prima è una nasale sorda, la seconda è una nasale sonora. il modo d'articolazione: una è una nasale labiale e una è dentale. il luogo d'articolazione: la prima è una nasale dentale, la seconda una nasale palatale. il luogo d'articolazione: una è una nasale labiale, l'altra è una nasale dentale.

Qual è la differenza fra [u] e [w]?. La prima è una vocale, la seconda una semiconsonante o approssimante. La prima è una approssimante, la seconda una vocale. La seconda è una vocale più stretta della prima. La prima è una vocale più stretta della seconda.

In che cosa consiste la differenza fra [o] e [ɔ] e rispettivamente fra [e] e [ɛ]?. Nella presenza/assenza dell'arrotondamento delle labbra. Nel grado di apertura delle labbra. Nella posizione della lingua sull'asse orizzontale. Nella posizione della lingua sull'asse verticale.

Quale di questi quattro segni indica un'affricata palatale sonora?. [ʤ]. [ʣ]. [ʒ]. [ʧ].

Individuate la corretta definizione del suono /ʤ/. fricativa palatale sonora. affricata alveolare sonora. fricativa alveolare sonora. affricata palatale sonora.

. Le consonanti sonore sono. foni che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe, ma non l'attivazione della vibrazione laringea. foni prodotti senza vibrazione faringea e senza che nel tratto fonatorio superiore si produca nessun'altra fonte di rumore. foni che risultano dall'attivazione della vibrazione laringea, senza che nel tratto fonatorio superiore si produca nessun'altra fonte di rumore. foni che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe, e anche l'attivazione della vibrazione laringea.

Il suono iniziale di ciglio si trascrive. [ʤ]. [ʦ]. [c]. [ʧ].

Il suono iniziale di ciglio è. una affricata palatale sonora. una fricativa palatale sorda. una affricata palatale sorda. una affricata dentale sorda.

La parola cagna. è costituita dalla sequenza di una affricata palatale sorda, una vocale centrale, una nasale palatale, una semivocale anteriore e una vocale centrale; la sua trascrizione fonetica è ['caɲɲja]. è costituita dalla sequenza di una occlusiva velare sorda, una vocale centrale media, una nasale palatale, una vocale centrale media; la sua trascrizione fonetica è ['kaɲɲa]. costituita dalla sequenza di una consonante velare sorda, una vocale centrale media, una nasale palatale, una vocale centrale media; la sua trascrizione fonetica è ['kaɲɲa]. è costituita dalla sequenza di una consonante velare sorda, una vocale centrale media, una nasale, una vocale centrale media; la sua trascrizione fonetica è ['kanna].

Il suono iniziale della parola cane è. una fricativa dentale sonora e si trascrive secondo il sistema IPA con il segno [k. una occlusiva velare sorda e si trascrive secondo il sistema IPA con il segno [k]. una occlusiva dentale sorda e si trascrive secondo il sistema IPA con il segno [c]. una affricata dentale sorda e si trascrive secondo il sistema IPA con il segno [c].

Il suono /k/. è un'occlusiva velare sorda. è un'occlusiva. è un'occlusiva uvulare sorda. è un'occlusiva velare sonora.

Il suono /ɔ/. è una vocale posteriore mediobassa arrotondata. è una vocale anteriore mediobassa non arrotondata. è una vocale posteriore medioalta arrotondata. è una vocale posteriore non arrotondata.

L'accento, in italiano,. ha valore fonetico e rilevanza fonematica. è una variante allofonica. ha solo valore intonativo. ha valore fonetico, ma non rilevanza fonematica.

In italiano, se il fonema che forma la coda di una sillaba è uguale a quello che costituisce l'attacco della sillaba seguente. la coda può essere occupata solo da liquide o approssimanti. la coda può essere occupata solo da sonoranti. la coda può essere occupata da qualunque tipo di consonante. la coda può essere occupata solo da /n r l/.

Segmenti dotati di carattere distitintivo sono detti. fonemi. consonanti. grafemi. foni.

Le parole rocca e roccia. non costituiscono una coppia minima perché la vocale tonica di rocca è /ɔ/, di roccia è /o/. costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di un'occlusiva velare sorda intensa (rocca) / un'affricata palatale sorda intensa (roccia). costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di un'affricata palatale sorda intensa (rocca) / una occlusiva velare sorda intensa (roccia). non costituiscono una coppia minima.

I suoni /ɛ/ e /ɔ/ in italiano. sono fonemi che compaiono solo in posizione tonica. non sono fonemi e infatti compaiono sia in posizione tonica sia in posizione atona. non sono fonemi e infatti compaiono solo in posizione tonica. sono fonemi che compaiono sia in posizione tonica sia in posizione atona.

In italiano, [n], [ŋ], [ɱ] sono. tre allofoni del fonema /n/. tre fonemi dell'allofono /ɱ/. tre fonemi distinti. tre allofoni del fonema /ŋ/.

In italiano, pero e cero. formano una coppia minima: /p/ e / ʧ / sono dunque due fonemi distinti. formano una coppia minima: /p/ e /c/ sono dunque due fonemi distinti. non formano una coppia minima: /p/ e /ʧ/ sono dunque due allofoni. formano una coppia minima: /p/ e /c/ sono dunque due grafemi distinti.

Quale di queste affermazioni è falsa?. In italiano la lunghezza della vocale ha valore fonematico. In italiano la /n/ preconsonantica non ha rilievo fonematico. In italiano l'accento ha valore fonematico. In italiano la distinzione fra consonante intensa e consonante scempia ha valore fonematico.

Le parole sciocco e ciocco. costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di una affricata palatale (sciocco)/una fricativa palatale (ciocco) in prima posizione. non costituiscono una coppia minima. non costituiscono una coppia minima perché nel primo caso la i dell'ortografia tradizionale non è diacritica. costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di una fricativa palatale (sciocco)/un'affricata palatale (ciocco) in prima posizione.

Qual è la differenza fra fonetica e fonematica (o fonologia)?. Sono sinonimi. La fonetica, che studia l'articolazione dei suoni, è una parte della fonematica. La fonematica studia le modalità con cui i suoni di una lingua vengono articolati, la fonetica individua quali suoni della lingua hanno capacità distintiva. La fonetica studia le modalità con cui i suoni di una lingua vengono articolati, la fonematica individua quali suoni della lingua hanno capacità distintiva.

Indicate quale delle seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola latte. botte. matte. batte. latta.

Individuate quale fra le seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola torta. tonta. torte. corta. tolta.

Individuate quale fra le seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola sonno. senno. sogno. segno. tonno.

Individuale quale fra le seguenti parole non costituisce una coppia minima con carta. sarta. corta. certa. carte.

Se la coda di una sillaba è costituita da un fono diverso da quello di attacco della sillaba seguente. esso può essere soltanto una vibrante o laterale, una nasale, una semivocale. esso può essere soltanto una fricativa. esso può essere un fono qualunque. esso può essere soltanto un'occlusiva.

Indicare quale delleseguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola mare. dare. more. mele. male.

Nella parola campione. sono fonemi /k/, /a/, /p/, /j/, /o/, /n/, /e/, ma è un allofono /m/. sono presenti solo fonemi. sono presenti solo allofoni. sono fonemi /k/, /a/, /m/, /p/, /i/, /o/, /e/, ma è un allofono /n/.

Il passaggio mangiare bene > mangiar bene è un caso di. apocope. aferesi. elisione. sincope.

Il raddoppiamento fonosintattico prevede che. la vocale iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in vocale. la consonante iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in vocale. la vocale iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in consonante. la consonante iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in consonante.

Il passaggio /con ˈvoi/ > [coɱ ˈvoi] è un caso di. assimilazione progressiva. dissimilazione progressiva. dissimilazione regressiva. assimilazione regressiva.

Il raddoppiamento fonosintattico è un fenomeno di. rafforzamento. metatesi. coalescenza (o fusione). indebolimento (o lenizione).

La metafonesi è un caso di. assimilazione anticipatoria (o regressiva). assimilazione perseverativa (o progressiva). dissimilazione perseverativa (o progressiva). dissimilazione anticipatoria (o regressiva).

In che cosa si differenzia l'elisione dall'apocope?. L'apocope è la caduta delle vocali e e o (raramente i, in antico anche a) finali di parola davanti a parola che inizia per consonante solo quando la consonante finale è una sonante; l'elisione è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per vocale. L'apocope è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per consonante; l'elisione è la caduta delle vocali e e o (raramente i) finali di parola davanti a parola che inizia per vocale. L'elisione è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per consonante; l'apocope è la caduta delle vocali e e o (raramente i, in antico anche a) finali di parola davanti a parola che inizia per vocale. L'apocope è la caduta delle vocali e e o (raramente i, in antico anche a) finali di parola davanti a parola che inizia per consonante; l'elisione è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per vocale.

Nelle sequenze qual è e un albero. abbiamo lo stesso fenomeno, l'elisione. abbiamo nel primo caso un?elisione se ci si riferisce ad un femminile, nel secondo un'apocope. abbiamo nel primo caso un'apocope se ci si riferisce ad un maschile, nel secondo un'apocope. abbiamo lo stesso fenomeno, l'apocope.

L'inserzione di [i] nel sintagma per iscritto è un caso di. prostesi. elisione. epentesi. aferesi.

La forma toscana antica portòe ('portò') si spiega come un caso di. prostesi. epentesi. aferesi. epitesi.

La forma 'sto ("questo") è un caso di. aferesi. epentesi. epitesi. prostesi.

Quale dei seguenti fenomeni fonetici è attribuibile al fenomeno generale dell'indebolimento?. metafonesi. sonorizzazione delle consonanti occlusive sorde intervocaliche. raddoppiamento fonosintattico. anafonesi.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La cancellazione è l'eliminazione di uno o più segmenti vocalici o consonantici. L'inserzione è l'aggiunta di una vocale o di una consonante. La lenizione è l'aumento del grado di forza articolatoria di un segmento vocalico o consonantico. La metatesi è l'alterazione dell'ordine originario di due segmenti.

Il fenomeno della gorgia toscana è un fenomeno di. rafforzamento. metatesi. indebolimento (o lenizione). coalescenza (o fusione).

In che cosa consiste la risillabificazione?. consiste in un'accurata divisione in sillabe. è la regola ortografica che individua i criteri per dividere in sillabe un testo scritto. è la creazione di nuove sillabe, in fonosintassi, nel punto di contatto fra le parole. è l'abitudine degli insegnanti elementari di pronunciare sillaba per sillaba per facilitare l'apprendimento dei bambini.

Davanti a sci si usa l'articolo lo perché. sci comincia con un nesso di due consonanti. sci comincia con s 'impura'. sci comincia con /s/. sci comincia con una consonante intensa.

Davanti a gnomo si usa l'articolo forte perché. gnomo comincia con una consonante intensa. gnomo comincia con un nesso di due consonanti. gnomo comincia con un suono raro in italiano in posizione iniziale. gnomo comincia con /ɲ/.

Nella pronuncia standard dell'italiano quali sono i fonemi sempre intensi?. /ʦ/ /ʣ/ /ɲ/ /ʃ/ /λ/. /s/ /z/ /ɲ/ /n/ /ʃ/. /c/ g/ /ɲ/ /ʃ/ /λ/. /ʧ/ /ʤ/ /ɲ/ /ʃ/ /λ/.

Il raddoppiamento fonosintattico regolare è innescato. dai monosillabi atoni e dalle parole tronche. da tutte le parole tronche. da alcuni monosillabi atoni e da alcune parole tronche. da undici monosilabi atoni e da tutte le parole tronche.

La regola ortografica italiana che impone la divisione in sillabe del tipo re-sta. non è giustificata a livello articolatorio perché la s costituisce la coda della sillaba precedente res- come dimostra il fatto che davanti a parole maschili che iniziano per s +cons. si usa l'articolo lo (non il) che consente la risillabificazione (los-ta-tu-to). è giustificata a livello articolatorio perché la s è l'attacco della sillaba -sta come dimostra il fatto che alcune parole iniziano per sta (statuto per es.). non è giustificata a livello articolatorio perché la sillabazione della s davanti a consonante è libera e alcune lingue sillabano diversamente. è giustificata a livello articolatorio in italiano ma non in altre lingue.

In italiano, la lunghezza vocalica. è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico. non è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico. è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico. non è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico.

Indicate quale delle affermazioni è errata. La conversione è la formazione di parole derivate ottenuta senza aggiunta di suffisso derivazionale. Le parole derivate mediante prefissi non appartengono alla stessa categoria lessicale della base. I prefissi hanno soltanto valore derivazionale e non flessivo. L'alterazione è la formazione di parole derivate mediante suffissi, in cui l'ambito di significato della parola alterata resta lo stesso della base.

Le parole complesse si suddividono in. temi e radici. derivazionali e flessive. lessicali e grammaticali. derivate e composte.

Il morfema si definisce come. la più piccola unità linguistica dotata di significato. la più piccola unità linguistica. la più piccola unità lessicale dotata di significato. la più piccola unità linguistica non dotata di significato.

Indicate la corretta separazione in morfemi della parola amante. am-a-nt-e. am-a-nte. ama-nt-e. am-ante.

Nella parola canino, i morfemi can- e -in- hanno. entrambi significato lessicale. il primo significato lessicale e il secondo significato grammaticale. il primo significato grammaticale e il secondo significato lessicale. entrambi significato grammaticale.

Individuate la corretta scomposizione in morfemi della parola adocchiare. ad-occh-ia-re. ad-occhia-re. a-docchi-a-re. ad-occhi-a-re.

Indicate quale delle seguenti divisioni in morfemi è corretta. stra- (pref. derivaz. con valore lessicale), -ordinaria- (parola base), -mente (suff. derivaz. con valore grammaticale). stra- (pref. derivaz. con valore lessicale), -ordinaria- (parola base), -ment- (suff. derivaz. con valore grammaticale), -e (suff. flessivo con valore grammaticale). stra- (pref. compositivo con valore lessicale), -ordinaria- (parola base), -mente (suff. derivaz. con valore grammaticale). stra- (pref. derivaz. con valore grammaticale), -ordinaria- (parola base), -mente (suff. derivaz. con valore grammaticale).

Quale delle seguenti definizioni è falsa?. fonema: segno linguistico dotato di carattere distintivo. significante di un segno linguistico: le caratteristiche articolatorie di un suono. referente: entità extralinguistica a cui il segno linguistico si riferisce. fonema: segno linguistico dotato di significato e di significante.

In italiano, i prefissi. sono usati sia nei processi derivazionali che in quelli flessivi. esprimono solo valori derivazionali e non sono usati nei processi flessivi. non sono usati né nei processi derivazionali né in quelli flessivi. esprimono solo valori flessivi e non sono usati nei processi derivazionali.

Indicate la definizione corretta. La parasintesi è la formazione di parole nuove attraverso un cambio di significato. La flessione è un processo morfologico che crea parole nuove a partire da due parole autonome. La derivazione è un processo morfologico che consiste nella creazione di una parola nuova tramite l'aggiunta di un affisso a un morfema lessicale o a una parola base. La composizione è un processo morfologico che alla parola base aggiunge informazioni relative a genere e numero per i nomi, numero persona, tempo, aspetto per i verbi.

La parola prosciugamenti è formata. da quattro morfemi: prosciug-a-ment-i. da due morfemi: prosciuga-menti. da cinque morfemi: pro-sciug-a-ment-i. da tre morfemi: prosciuga-ment-i.

Cos'è la derivazione?. è un processo morfologico che prevede l'aggiunta di un prefisso a una parola autonoma. è un processo morfologico che crea parole nuove tramite l'aggiunta di un affisso a un morfema lessicale o a una parola autonoma. è un processo morfologico che crea parole nuove a partire da due parole autonome preesistenti. è un processo morfologico che aggiunge alla parola base informazioni che riguardano le categorie flessive.

Quale di queste parole comprende un suffisso derivazionale?. personale. pulcino. leone. sfogliare.

In genere, nella derivazione per alterazione (per es. casa > casetta). sia la categoria grammaticale che il significato lessicale della parola alterata sono diversi da quelli della base. sia la categoria grammaticale che il significato lessicale della parola alterata restano gli stessi della base. la categoria grammaticale della parola alterata resta la stessa della base, ma non il significato lessicale. il significato lessicale della parola alterata resta lo stesso della base, ma non la categoria grammaticale.

Il passaggio arma > armare è un caso di. composizione. derivazione. conversione. parasintesi.

La parola trasbordare presenta un fenomeno. di parasintesi: al morfema lessicale -bord- è aggiunto un prefisso derivazionale (tras-) e si ha, mediante il suffisso flessivo -are, il passaggio alla categoria verbale. di conversione: al morfema lessicale -bord- è aggiunto un prefisso derivazionale (tras-). di derivazione: al morfema grammaticale -bord- è aggiunto un prefisso derivazionale (tras-) e un morfema flessivo -are. di derivazione: al morfema lessicale -bord- è aggiunto un prefisso flessivo (tras-) e un morfema derivazionale -are.

Indicate quale fra le seguenti parole è un caso di conversione per parasintesi. notare. abbellire. sottoclasse. descrivere.

A quale categoria appartengono le parole lavamano, piedipiatti, dopoguerra. parole composte senza testa. parole composte con testa a sinistra. parole composte con testa a destra e a sinistra. parole composte con testa a destra.

Nella formazione dei composti, l'italiano, generalmente,. presenta l'ordine TESTA-MODIFICATORE, diversamente dal latino. presenta l'ordine MODIFICATORE-TESTA, come il latino. presenta l'ordine MODIFICATORE-TESTA, diversamente dal latino. presenta l'ordine TESTA-MODIFICATORE, come il latino.

Indicare quale fra le seguenti parole composte non ha la testa a sinistra. paralume. termosifone. pescecane. lavamano.

La parola democrazia è una parola. derivata per prefissazione. composta con temi lessicali. derivata per parasintesi. derivata per suffissazione.

Indicate quale è una parola derivata. innervosire. pescecane. banconota. altopiano.

Camposanto e senzatetto sono. il primo, un composto con la testa a sinistra, il secondo un composto con la testa a destra. due composti, entrambi con la testa a sinistra. due composti, entrambi con la testa a destra. il primo, un composto con la testa a destra, il secondo un composto con la testa a sinistra.

In genere, nei plurali dei composti endocentrici (banconota, capostazione, ecc.). la testa si flette al plurale, solo se si trova in seconda posizione. la testa si flette al plurale, sia che si trovi in prima posizione sia che si trovi in seconda posizione. la testa si flette al plurale, solo se si trova in prima posizione. non c'è flessione.

Quale fra le seguenti è una parola composta con testa a destra?. controappello. parapioggia. centrotavola. lavamano.

Riconoscete la corretta suddivisione in sintagmi della frase Maria ha acquistato la lampada di cucina ad un mercatino d’antiquariato. Maria | ha acquistato | la lampada di cucina | ad un mercatino d’antiquariato. Maria | ha acquistato | la lampada | di cucina | ad un mercatino d’antiquariato. Maria | ha acquistato | la lampada | di cucina | ad un mercatino | d’antiquariato. Maria | ha acquistato | la lampada di cucina | ad un mercatino | d’antiquariato.

Possono essere testa di un sintagma. sia le categorie lessicali sia quelle funzionali: Nomi, aggettivi, verbi, preposizioni e avverbi, articoli, pronomi e congiunzioni. solo le categorie lessicali: articoli, pronomi e congiunzioni. solo le categorie lessicali: nomi, aggettivi, verbi, preposizioni e avverbi. solo le categorie funzionali: articoli, pronomi e congiunzioni.

Riconoscete qual è la corretta suddivisione in sintagmi della frase Il figlio di mio fratello si è fidanzato con la figlia di Maria. Il figlio di mio fratello | si è fidanzato | con la figlia | di Maria. Il figlio di mio fratello | si è fidanzato | con la figlia di Maria. Il figlio | di mio fratello | si è fidanzato | con la figlia | di Maria. Il figlio | di mio fratello | si è fidanzato | con la figlia di Maria.

Indicate la corretta distinzione in sintagmi della frase La casa di tuo fratello è riscaldata da pannelli solari. La casa | di tuo fratello | è riscaldata | da pannelli solari. La casa di tuo fratello | è riscaldata | da pannelli solari. La casa di tuo fratello | è | riscaldata | da pannelli solari. La casa | di tuo fratello | è | riscaldata | da pannelli solari.

Riconoscete qual è la corretta suddivisione in sintagmi della frase Ho fatto un viaggio nei dintorni di Malaga con l'auto di mio fratello. . Ho fatto | un viaggio | nei dintorni di Malaga | con l'auto di mio fratello. Ho fatto | un viaggio | nei dintorni | di Malaga | con l'auto | di mio fratello. Ho fatto | un viaggio | nei dintorni | di Malaga | con l'auto di mio fratello. Ho fatto | un viaggio | nei dintorni di Malaga | con l'auto | di mio fratello.

Nella frase Luca è arrivato con la sua bella macchina nuova il sintagma con la sua bella macchina nuova è. un sintagma preposizionale con testa e specificatori. un sintagma nominale con complementi (con la sua bella) e specificatori (nuova) disposti intorno alla testa (macchina). un sintagma nominale con specificatori (con la sua bella) e complementi (nuova) disposti intorno alla testa (macchina). un sintagma preposizionale con testa e complementi.

Indicate la corretta divisione in sintagmi della frase La vicina di mia madre ha acquistato la casa della propria infanzia con i soldi dell'eredità. La vicina di mia madre | ha acquistato | la casa della propria infanzia | con i soldi dell'eredità. La vicina di mia madre | ha acquistato la casa | della propria infanzia | con i soldi dell'eredità. La vicina | di mia madre | ha acquistato | la casa | della propria infanzia | con i soldi dell'eredità. La vicina di mia madre | ha acquistato | la casa | della propria infanzia con i soldi dell'eredità.

I test per decidere se una sequenza di parole costituisce un sintagma sono. tre: spostamento, enunciabilità in isolamento, coordinabilità. quattro: pronominalizzazione, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, coordinabilità. quattro: spostamento, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, coordinabilità. quattro: spostamento, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, compattezza semantica.

Riconoscete qual è la corretta suddivisione in sintagmi della frase Il compito di Gianni è parso pienamente sufficiente agli esaminatori. Il compito | di Gianni | è parso pienamente sufficiente | agli esaminatori. Il compito di Gianni | è parso pienamente | sufficiente agli esaminatori. Il compito di Gianni | è parso | pienamente sufficiente | agli esaminatori. Il compito di Gianni | è parso pienamente sufficiente | agli esaminatori.

Riconoscete la corretta suddivisione in sintagmi della frase Con i soldi della pensione mia nonna ha comprato un anello d’oro. . Con i soldi | della pensione | mia nonna | ha comprato | un anello d’oro. Con i soldi | della pensione | mia nonna | ha comprato | un anello | d’oro. Con i soldi della pensione | mia nonna | ha comprato | un anello d’oro. Con i soldi della pensione | mia nonna | ha comprato | un anello | d’oro.

Riconoscete la corretta suddivisione in sintagmi della frase La scrivania di Carlo è completamente occupata da libri ed appunti. La scrivania di Carlo | è completamente occupata | da libri ed appunti. La scrivania di Carlo | è completamente occupata da libri ed appunti. La scrivania | di Carlo | è completamente occupata da libri ed appunti. La scrivania | di Carlo | è completamente occupata | da libri ed appunti.

Nella frase Il barattolo della cioccolata è caduto in terra il Soggetto ha il ruolo tematico (semantico) di. ESPERIENTE. TERMINE. AGENTE. OGGETTO.

Indicate in quale di queste frasi il Soggetto ha il ruolo di OGGETTO. Alicia guarda i cartoni animati. I nonni regalano una bambola a Alicia. I bambini cadono spesso. Alicia riceve un buono sconto.

In quale di queste frasi, il Verbo è monovalente? . Domani pioverà. Dorme. Paolo mangia una mela. . Tu lavorerai con me.

Nella frase La vicina di mia madre ha acquistato la casa della propria infanzia con i soldi dell'eredità il verbo acquistare è. monovalente. zerovalente. trivalente. bivalente.

Indicate se nella frase Il sole bacia i belli il verbo bacia è. monovalente. zerovalente. bivalente. trivalente.

Indicate quale affermazione è giusta. L'Oggetto diretto non ha mai il ruolo tematico di AGENTE. L'Oggetto diretto riveste sempre il ruolo tematico di TERMINE. L'Oggetto diretto riveste sempre il ruolo tematico di OGGETTO. L'Oggetto diretto è un argomento esterno del verbo.

Indicate in quale di queste frasi il Soggetto ha il ruolo di ESPERIENTE. I bambini cadono spesso. Alicia riceve un buono sconto. I nonni regalano una bambola a Alicia. Alicia ha visto un bel cartone animato.

Nei ruoli tematici, l'attante coinvolto dall'evento verbale che non controlla l'azione si chiama. AGENTE. ESPERIENTE. OGGETTO o TEMA. TERMINE o FINE.

In quale delle seguenti frasi il tema funge da Oggetto diretto?. La scrivania l'ho comprata ad un'asta. La scrivania è stata comprata ad un'asta. È una bella scrivania. Ho comprato la scrivania ad un'asta.

Quali sono gli elementi nucleari della frase Il barattolo della cioccolata è caduto in terra?. Il barattolo, è caduto, in terra. Il barattolo, è caduto. Il barattolo della cioccolata, è caduto. Il barattolo, della cioccolata, è caduto, in terra.

Individuate l'elemento extranucleare della seguente frase Giovanni ha scritto una lunga lettera al suo amico lontano. una lunga lettera. al suo amico lontano. suo, amico. Giovanni.

Individuate gli elementi nucleari della frase Il compito di Gianni è parso pienamente sufficiente agli esaminatori. Il compito di Gianni, è parso pienamente sufficiente. Il compito, è parso sufficiente. Il compito, è parso sufficiente, agli esaminatori. Il compito, è parso, agli esaminatori.

Nella frase La settimana scorsa il ragazzo col berretto ha rotto un vetro con una pallonata, quale dei seguenti sintagmi è nucleare?. un vetro. col berretto rosso. con una pallonata. la settimana scorsa.

Il rema di una frase. è l'elemento nuovo che si vuol far conoscere all'interlocutore. è il punto di partenza della comunicazione e costituisce, dal punto di vista dell'emittente, l'elemento nuovo che si vuol far conoscere all'interlocutore. è l'argomento principale della frase. è il punto di partenza della comunicazione e costituisce, dal punto di vista dell'emittente, il dato già noto all'interlocutore.

Individuate gli elementi nucleari della frase: La nuova casa di Paolo mi è piaciuta molto fin dalla prima volta. La nuova casa di Paolo, mi è piaciuta molto. La nuova casa di Paolo, mi è piaciuta, fin da subito. di Paolo, molto, da subito. La nuova casa, mi è piaciuta molto.

Individuate il tema nella frase seguente: Agli esaminatori il compito di Gianni è parso pienamente sufficiente. Agli esaminatori. il compito è parso. il compito. Agli esaminatori il compito è parso.

Il tema della presentazione. è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche da Oggetto indiretto. è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche da Oggetto indiretto e diretto. è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche da Oggetto diretto. è sempre costituito dal Soggetto.

Quale delle seguenti proprietà sintattiche e semantiche non è caratteristica dell'Oggetto diretto?. ha il caso accusativo nella serie dei pronomi clitici. si accorda con il verbo in genere e numero. non ha mai il ruolo semantico di AGENTE. diventa soggetto nella costruzione passiva.

Il Soggetto. è un argomento del Verbo che non fa parte del Sintagma Verbale. è un argomento del Verbo che fa parte del Sintagma Verbale. è un argomento interno della frase semplice. non è un argomento del Verbo e, dunque, non fa parte del sintagma Verbale.

Gli ausiliari del passivo sono. essere, avere, venire. essere, avere, andare. essere, andare, venire, parere. essere, andare, venire.

In quale delle seguenti frasi si trova un si passivo?. In quell'ambulatorio, ogni giorno si assistono moltissimi malat. Alla se ra, si incontra spesso uno strano tipo che passeggia solitario. Si pulisce continuamente gli occhiali. Ogni giorno, si mangiano una stecca di cioccolata.

In quale delle seguenti frasi si trova un si riflessivo?. Lo si dice spesso. Si lava spesso. Si è portato a casa il lavoro. Si sono scambiati gli auguri.

Quale di questi modi non può essere usato per esprimere un Soggetto indefinito?. II persona plurale. III persona plurale. II persona singolare. I persona plurale.

In quale delle seguenti frasi si trova un si reciproco?. Si è portato a casa il lavoro. Si sono scambiati gli auguri. Si lava spesso. Lo si dice spesso.

In quale delle seguenti frasi si trova un si impersonale?. Lo si dice spesso. Si è portato a casa il lavoro. Si lava spesso. Si sono scambiati gli auguri.

In quale delle seguenti frasi si ha valore riflessivo reciproco?. Si apparecchia la tavola per le otto. Nella mia fabbrica si produce marmellata. Si deve dire la verità. Si sono salutati a malapena.

Individuate il valore di ci nella frase C'è troppa neve sui monti. presentativo. esistenziale. locativo. esistenziale-locativo.

In quale delle seguenti frasi si trova un ci locativo (o esistenziale-locativo)?. Mi dispiace, la mamma non c'è. Ci vogliono nervi saldi. C'è Giovanni al telefono. Fuori dal cancello ci sono i tuoi amici.

8. In quale di queste frasi compare un si impersonale?. Mario ha deciso di chiudersi in casa. Si è scritto un appunto sulla mano. Si sta come d’autunno sull’albero le foglie. Simone si fida troppo degli amici.

Nella frase La mamma ha chiesto a Marta di pettinarsi i capelli, il riflessivo si riferisce. all'Oggetto diretto della frase principale. al Soggetto non espresso della proposizione dipendente. al Soggetto della frase principale. all'Oggetto diretto della proposizione dipendente.

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