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linguistica italiana 9CFU

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Título del Test:
linguistica italiana 9CFU

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linguistica italiana 9CFU

Fecha de Creación: 2024/01/16

Categoría: Otros

Número Preguntas: 374

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Quale dei seguenti elementi non è costitutivo delle manifestazioni orali della lingua?. condivisione ed eventuale ellissi di dati extralinguistici già noti a emittente e destinatario. condivisione da parte dell'emittente e del destinatario della stessa situazione spazio-temporale. utilizzo di tratti sovrasegmentali (prosodici e intonativi) e paralinguistici (prossemici). condivisione del codice linguistico e delle stesse abitudini grafiche da parte dell'emittente e del destinatario.

La Linguistica italiana. ha come oggetto l'italiano e i suoi dialetti. ha come oggetto tutte le manifestazioni linguistiche presenti su territorio italiano. ha come oggetto lo studio sincronico e diacronico della lingua italiana comune e delle sue articolazioni geografiche sociali e culturali. ha come oggetto l'italiano comune in prospettiva sincronica.

A quale parte della lingua pertengono le differenze maggiori fra orale e scritto?. Fonologia. Lessico. Morfologia. Sintassi.

Il codice prossemico è. relativo alla postura del corpo e alla distanza fra gli interlocutori. un codice di segni fatto con mani e corpo. un codice fatto con i gesti. un codice fatto con i muscoli del viso.

Il repertorio linguistico italiano è costituito. dall'italiano e dai dialetti parlati sul territorio nazionale. dall'italiano standard. dalle varietà standard e substandard dell'italiano. dalle varietà diastratiche, diafasiche, diamesiche, diatopiche della lingua nazionale dei dialetti italiani e delle lingue di minoranza parlate sul territorio nazionale.

Una varietà di lingua è individuata. dalla presenza di specifici tratti linguistici. dalla presenza di specifici tratti linguistici correlabili con fattori extralinguistici. dalla presenza di specifici tratti linguistici correlabili con l'area geografica e la classe sociale del parlante. dalla presenza di una grande variabilità di tratti linguistici al suo interno.

Il repertorio linguistico è. la somma delle varietà di una lingua e delle diverse lingue impiegate all'interno di una comunità linguistica. la somma delle diverse lingue impiegate all'interno di una comunità linguistica. l'insieme delle persone che condividono l'accesso a un insieme di varietà di lingua. la somma delle varietà di una lingua impiegate all'interno di una comunità linguistica.

Una varietà di lingua. è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico all'interno del repertorio linguistico di una comunità. è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico usato in particolari contesti comunicativi. è un insieme di tratti linguistici che cooccorre con un insieme di tratti sociali e situazionali. è un insieme di tratti sociali o situazionali di un sistema linguistico che cooccorre con un insieme di tratti linguistici.

Per minoranze linguistiche si intendono. gruppi della popolazione che parlano una lingua non evoluta. gruppi minoritari della popolazione che parlano dialetto rispetto alla lingua standard. gruppi della popolazione che parlano una lingua minoritaria. gruppi della popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza.

La legge n° 482 del 15 dicembre 1999, riconosce come lingue di minoranze. albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, francese. i dialetti italiani. albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese. sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese.

Che l'italiano sia la lingua ufficiale d'Italia. è detto nello Statuto autonomo della Provincia di Bolzano e nella legge 1999/482. è detto sia nella Costituzione sia nella legge 1999/482. è detto espressamente dalla Costituzione. è detto nello Statuto autonomo della Provincia di Bolzano.

Cosa si intende con continuum?. lo sfumare fra l'una e l'altra delle varietà di una lingua. la continuità fra una fase e l'altra dell'evoluzione di una lingua. lo sfumare fra un dialetto e l'altro parlati sul territorio nazionale. la solidarietà delle parti costitutive di una lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico).

Alessandro Manzoni, nella versione definitiva dei Promessi sposi adottò. la lingua scritta dalla classe colta della città di Milano. il fiorentino del Trecento, sul modello del Bembo. il fiorentino vivo del secolo XVI, sul modello del Machiavelli. la lingua coeva parlata dalla classe colta della città di Firenze.

L'anafonesi è un fenomeno fonetico. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ĕ Ŏ Ŭ/ solo in alcuni contesti. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ē Ō Ŭ/ in ogni contesto. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ē Ō Ŭ/ solo in alcuni contesti. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ĕ Ŏ Ŭ/ in ogni contesto.

L'uso scritto dei dialetti. è rimasto vivo soprattutto a Roma fino alla seconda metà dell'Ottocento. era diffuso nel Medioevo, ma è regredito a partire dal Cinquecento. è venuto meno con la nascita di una letteratura dialettale riflessa. era diffuso nel Medioevo ed è continuato fino all'Unità d'Italia e anche oltre.

La forte regressione della dialettofonia si ebbe. nel secondo dopoguerra (anni Cinquanta e Sessanta del Novecento). durante il regime fascista. subito dopo l'Unità d'Italia, nel 1945. subito dopo l'Unità d'Italia, nel 1861.

Nella seconda metà del Novecento la pratica del dialetto. rimane forte nel nord-ovest e nel meridione. è regredita soprattutto nell'Italia nord-orientale. è regredita soprattutto nel nord-ovest. è regredita soprattutto nelle zone economicamente più arretrate.

La tesi proposta da Pietro Bembo prevedeva l'adozione. della lingua in uso presso la corte papale. del fiorentino del Trecento. di una lingua modellata sul latino. del fiorentino del secolo XVI.

Secondo Graziadio Isaia Ascoli l'italiano è la continuazione diretta del fiorentino antico, come dimostrano i seguenti tratti. 1. -ARIUM > -aio; 2) chiusura di e ed o in protonia; 3) apocope di -e e -o; 4) metafonesi. 1. -ARIUM > -aio; 2) chiusura di e ed o in protonia; 3) desinenza -iamo alla I pers. pl. del pres. ind.; 4) anafonesi. 1. -ARIUM > -aio; 2) chiusura di e ed o in protonia; 3) apocope di -e e -o; 4) anafonesi. 1. -ARIUM > -aio; 2) chiusura di e ed o in protonia; 3) metafonesi; 4) anafonesi.

Quale fra le seguenti affermazioni è falsa?. La derivazione dell'italiano standard dal fiorentino trecentesco è provata dalla presenza in entrambi dell'esito -aio da -ARIUM. La derivazione dell'italiano standard dal fiorentino trecentesco è provata dalla presenza in entrambi dell'anafonesi. La derivazione dell'italiano standard dal fiorentino è provata dalla presenza in entrambi dell'innalzamento di /e/ protonica in /i/. La derivazione dell'italiano standard dal fiorentino è provata dalla presenza in entrambi della gorgia.

La base dell'italiano moderno è. nel fiorentino del Cinquecento. nel fiorentino moderno. nel fiorentino del XIV secolo. nel fiorentino del XVI secolo.

Le componenti della lingua in cui l'italiano regionale si mostra maggiormente debitore nei confronti del dialetto sono. la fonologia e la sintassi. la fonetica e la fonologia. la fonologia e il lessico. la fonetica e la sintassi.

L'anafonesi. distingue il fiorentino dall'italiano e dai dialetti settentrionali e meridionali. distingue il fiorentino e l'italiano dai dialetti settentrionali e meridionali. distingue il fiorentino e i dialetti meridionali dai dialetti settentrionali. distingue il fiorentino e i dialetti settentrionali dai dialetti meridionali.

Che cos'è l'italiano regionale secondo Giovan Battista Pellegrini?. L'italiano regionale è la varietà alta del dialetto. L'italiano regionale è il dialetto di una regione. L'italiano regionale è il dialetto comune ad una regione che si distingue dal dialetto locale. L'italiano regionale è il risultato del processo di unificazione linguistica: molti dialettofoni, nell'usare la lingua italiana, vi hanno trasferito molti tratti del dialetto natio.

Indicate quale di queste affermazioni è giusta. Nei dialetti meridionali le consonanti occlusive intervocaliche si indeboliscono. L'anafonesi caratterizza i dialetti settentrionali e meridionali ad esclusione della Toscana. Alcuni dialetti settentrionali sono caratterizzati da vocali anteriori arrotondate. In Toscana agisce il fenomeno metafonetico.

I dialetti. sono costitutivamente inferiori alle lingue nazionali. sono subordinati alle lingue nazionali per ragioni storico-sociali o culturali. non possiedono quella precisa struttura grammaticale che predispone la lingua all'espressione scritta. sono subordinati ad un varietà linguistica qualitativamente superiore, l'italiano standard.

Cosa intendeva il Rinascimento con il termine dialetto?. Varietà diatopiche inferiori e subordinate alla lingua considerata superiore per qualità intrinseche ed eventualmente prestigio letterario. Varietà diatopiche coesistenti e di pari dignità, tutte usate anche nella produzione letteraria. Varietà diastratiche della koiné. Varietà diatopiche che fattori storico-sociali e culturali hanno relegato ad un ambito d'uso inferiore della gerarchia sociolinguistica.

All'interno di una comunità linguistica si nota in genere la presenza. di una varietà alta, di una varietà bassa e di una serie ben definita di varietà intermedie. di una varietà alta, stigmatizzata, e di una varietà bassa, non stigmatizzata. di una varietà alta, di una varietà bassa e di una varietà media ben definita. di una varietà alta dotata di maggior prestigio e di una varietà bassa meno prestigiosa.

Cosa si intende, nella linguistica moderna, con il termine dialetto?. Varietà diatopiche coesistenti e di pari dignità, tutte usate anche nella produzione letteraria. Varietà diatopiche che fattori storico-sociali e culturali hanno relegato ad un ambito d'uso inferiore della gerarchia sociolinguistica. Varietà diatopiche inferiori e subordinate alla lingua considerata superiore per qualità intrinseche ed eventualmente prestigio letterario. Varietà diastratiche di una lingua comune.

Che cos'è la diglossia. una situazione di doppia opzione linguistica che prevede una lingua alta e una lingua bassa fra le quali esiste una differenza d'uso di tipo funzionale a seconda dei contesti. una situazione di doppia opzione linguistica senza differenza funzionale. una situazione di doppia opzione linguistica (lingua/dialetto, lingua ufficiale/lingua minoritaria) a disposizione del parlante. una situazione di doppia opzione linguistica come in Italia l'alternanza di lingua standard e italiani regionali su base dialettale.

Quando in una comunità sono compresenti due lingue non differenziate funzionalmente si parla di. diglossia. bilinguismo individuale. bilinguismo sociale. bilinguismo sociale e individuale.

Per isole linguistiche alto-italiane (o gallo-italiche) si intendono. delle aree delle isole (Sicilia e Sardegna) in cui si parlavano varietà di tipo settentrionale. delle aree di alcune regioni meridionali (Sicilia, Basilicata, Campania) in cui si parlavano varietà di tipo settentrionale. delle aree della Sardegna e della Corsica in cui si parlavano varietà di tipo toscano. delle aree dell'Italia settentrionale in cui si parlavano varietà di tipo gallo-italico.

In Italia è possibile individuare. quattro aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, gallo-italici, toscani, centro-meridionali. quattro aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, toscani, centro-meridionali, insulari. tre aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, toscani, centro-meridionali. tre aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, centro-meridionali, meridionali estremi.

Lungo una linea immaginaria (isoglossa) che congiunge Massa a Senigallia. il toscano si incontra con i dialetti centro-meridionali. i dialetti settentrionali si incontrano con i dialetti centro-meridionali. i dialetti settentrionali si incontrano con il toscano e con i dialetti centro-meridionali. il toscano si incontra con i dialetti settentrionali.

Quale di queste affermazioni è falsa?. In napoletano, tra gli effetti della metafonesi c'è il dittongamento di /ɛ/ e /ɔ/. La metafonesi del napoletano interessa le vocali medio-alte /e/ e /o/ e quelle medio-basse /ɛ/ e /ɔ/. La metafonesi veneta interessa solo le vocali medio-alte /e/ e /o/. La metafonesi veneta interessa solo le vocali medio-basse /ɛ/ e /ɔ/.

Quale tra i seguenti caratteri non è condiviso da tutti i dialetti italiani settentrionali?. la perdita dell'opposizione della lunghezza consonantica. l'indebolimento delle consonanti occlusive. a presenza di una doppia serie di pronomi soggetto. la presenza di vocali anteriori arrotondate.

Individuate fra i tratti indicati sotto quale caratterizza tutte le varietà dialettali settentrionali. perdita dell'opposizione fonologica di lunghezza consonantica. indebolimento delle vocali atone, specie in fine di parola. sonorizzazione delle consonanti occlusive /k/ /p/ /t/. presenza di vocali arrotondate.

Individuate fra i tratti indicati sotto quale caratterizza tutte le varietà dialettali centro-meridionali. indebolimento delle vocali atone, specie in fine di parola. sonorizzazione delle consonanti occlusive sorde dopo /n/. perdita dell'opposizione fonologica di lunghezza consonantica. dittongamento metafonetico.

Indicate quale di queste affermazioni è falsa. I dialetti meridionali sono contraddistinti dal raddoppiamento fonosintattico. I dialetti toscani non conoscono la metafonesi. Il romanesco, anticamente appartenente ai dialetti centro-meridionali, è oggi un dialetto di tipo toscano. I dialetti italiani si distinguono in settentrionali, toscani, centro meridionali.

Indicate quale di queste affermazioni è errata. Alcuni dialetti settentrionali sono caratterizzati dalla presenza di vocali anteriori arrotondate. L'anafonesi caratterizza i dialetti settentrionali e meridionali ad esclusione della Toscana. La gran parte dei dialetti centro-meridionali conosce la sonorizzazione delle occlusive sorde dopo nasale. Nei dialetti settentrionali le consonanti occlusive intervocaliche si indeboliscono.

Nella prospettiva sociolinguistica, i principali fattori di differenziazione sociale sono. il reddito, la professione e il sesso. il reddito, la professione e il grado di istruzione. il reddito e la classe d'età. il reddito e la professione.

Cosa si intende per "repertorio linguistico". l'insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico che co-occorre con un certo insieme di tratti sociali o situazionali. l'insieme delle lingue e delle loro varietà a disposizione di una comunità o di un parlante. tutte le risorse (fonologiche, morfologiche, sintattiche e lessicali) di una lingua. la varietà di lingua non nettamente delimitabili nello spazio e nel repertorio.

Quale dei seguenti tratti morfosintattici appartiene all'italiano popolare?. L'abbandono del clitico locativo vi in favore di ci. Utilizzo del clitico gli in luogo di le. Errori di ortografia. Utilizzo del clitico ci col valore di 'a lui', 'a lei'.

Quale di questi tratti linguistici non può essere considerato un tratto distintivo dell'italiano popolare?. periodo ipotetico con doppio condizionale. errori di ortografia. uso di lui con funzione di soggetto. uso di malapropismi.

L'italiano colto. è la lingua parlata dalle persone mediamente istruite. coincide sostanzialmente con la norma definita standard. è caratterizzato dalla presenza di tratti sociolinguisticamente marcati. è l'italiano usato da parlanti di livello socio-culturale medio.

Il linguaggio giovanile è una varietà di tipo. diastratico. diafasico. diastratico e diacronico. diastratico e diafasico.

L'uso degli allocutivi lei oppure tu per il singolare, loro oppure voi per il plurale è un'alternativa che riguarda l'asse di variazione. diacronico. diafasico. diatopico. diastratico.

Quale di questi tratti non è caratteristico del registro formale?. ricorso ad arcaismi. uso del lei come pronome allocutivo. ipotassi. alta velocità di elocuzione.

A quale asse di variazione si attribuisce la differenza fra lingua orale e lingua scritta. diamesico. diafasico. diacronico e diatopico. diastratico.

La variazione diafasica. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, in relazione allo spazio. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, dalla funzione del messaggio e dal contesto. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa attraverso il tempo. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa e dall'appartenenza dei parlanti a diversi strati sociali.

La variazione diafasica. diversamente dalla variazione diastratica, non è legata univocamente al parlante. come la variazione diastratica, non è legata univocamente al parlante. come la variazione diastratica, è legata univocamente al parlante. diversamente dalla variazione diastratica, è legata univocamente al parlante.

I tratti che determinano la differenziazione tra i sottocodici sono prevalentemente. lessicali e sintattici. lessicali e morfologici. lessicali e semantici. morfologici e sintattici.

A quale asse di variazione pertiene il registro formale/informale?. asse diatopico. asse diastratico. asse diamesico. asse diafasico.

La variazione di registro. è connessa con l'ambito di attività, con la sfera semantica che questo implica. è connessa al tipo di rapporto fra parlante e interlocutore e al grado di formalità della situazione comunicativa. è connessa al tipo di rapporto fra parlante e interlocutore e all'argomento del discorso. è connessa all'argomento del discorso e al grado di formalità della situazione comunicativa.

Indicate quale delle seguenti definizioni pertiene all'asse di variazione diafasico. variazione della lingua in relazione allo spazio. variazione della lingua a seconda dell'appartenenza sociale dei parlanti. variazione della lingua lungo l'asse del tempo. variazione della lingua a seconda della situazione comunicativa, dalla funzione del messaggio e dal contesto.

Il parlato-scritto è. l'elocuzione molto aulica di un parlante. la lingua di un testo orale poi trascritto. la lettura di un testo scritto. la lingua di un testo scritto riprodotto oralmente.

La variazione diamesica. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa e dall'appartenenza dei parlanti a diversi strati sociali. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa. indica la variazione della lingua condizionata dal mezzo di trasmissione del messaggio. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa attraverso il tempo.

L'italiano dell'uso medio, secondo Francesco Sabatini, è una varietà dell'italiano. caratterizzata da tratti fono-morfologici, sintattici e lessicali diffusi su tutto il territorio nazionale, diversa dallo standard e usata prevalentemente nella comunicazione scritta, ma anche in quella orale. caratterizzata da tratti fono-morfologici, sintattici e lessicali diffusi su tutto il territorio nazionale e presenti negli italiani regionali. caratterizzata da tratti fono-morfologici, sintattici e lessicali diffusi su tutto il territorio nazionale, diversa dallo standard e usata prevalentemente nella comunicazione orale, ma anche in quella scritta. caratterizzata da tratti fono-morfologici, sintattici e lessicali diffusi su gran parte del territorio nazionale, assimilabile allo standard.

Secondo Francesco Sabatini, l'italiano dell'uso medio. è la varietà dell'italiano usata dalla classe media. è una varietà della lingua nazionale ricettiva nei confronti delle varietà regionali. è una varietà dell'italiano in parte diversa dallo standard, usata nell'orale, ma anche nello scritto. è la varietà dell'italiano che si colloca diastraticamente tra italiano colto e italiano popolare.

Per definire un suono consonantico è necessario indicare. il luogo di articolazione, la durata e la sordità/sonorità. il modo di articolazione, la durata e la sordità/sonorità. il modo di articolazione, il luogo di articolazione e la lunghezza. il modo di articolazione, il luogo di articolazione e la sonorità/sordità.

Le consonanti fricative. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio completo che provoca un suono momentaneo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d’aria, che provoca un suono continuo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d’aria, che provoca un suono momentaneo. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio parziale che provoca un suono continuo.

La corrispondenza biunivoca tra foni e grafemi si ha. sia nel sistema grafematico italiano, sia nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA). né nel sistema grafematico italiano, né nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA). nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA). nel sistema grafematico italiano.

Indicare la corretta differenza fra vocali e consonanti. nella pronuncia delle consonanti l’aria che esce dai polmoni fuoriesce dalla cavità orale indisturbata, nella pronuncia delle vocali trova un ostacolo parziale o totale prima di uscire dalla cavità orale. le vocali sono sempre sonore mentre le consonanti sono sempre sorde. le vocali sono sempre aperte, le consonanti sono sempre chiuse. nella pronuncia delle vocali l’aria che proviene dai polmoni fuoriesce indisturbata dalla cavità orale senza trovare alcun ostacolo, nella pronuncia delle consonanti trova una ostacolo parziale o totale prima di uscire dalla cavità orale.

Le consonanti affricate. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio parziale che provoca un suono continuo. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio completo che provoca un suono momentaneo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d’aria, che provoca un suono momentaneo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d'aria che provoca un suono momentaneo.

Le consonanti occlusive. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio parziale e l’aria passa con difficoltà, producendo un suono continuo. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio completo che provoca un suono continuo. sono prodotte creando una chiusura totale del flusso d’aria, alla quale segue un rilascio completo che provoca un suono momentaneo. sono prodotte creando una chiusura parziale del flusso d’aria producendo un suono continuo.

Qual è la differenza fra consonanti sorde e sonore?. Nelle consonanti sonore le corde vocali aperte vibrano al passaggio dell’aria, nelle sonore le corde vocali non vibrano perché sono chiuse. Nelle consonanti sorde le corde vocali chiuse vibrano al passaggio dell’aria, nelle sonore le corde vocali non vibrano perché sono aperte. Nelle consonanti sonore l’apertura della bocca è più ampia. Nelle consonanti sonore le corde vocali chiuse vibrano al passaggio dell’aria, nelle sorde le corde vocali non vibrano perché sono aperte.

Sulla base del modo di articolazione si distinguono. le consonanti in sorde e sonore. le vocali in aperte e chiuse. le consonanti dalle vocali. le consonanti in occlusive, fricative e affricate.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di formaggio. /ˈfɔrmadʤo/. /forˈmadʤio/. /forˈmadʤjo/. /forˈmadʤo/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di gentaglia. /ʤenˈtaʎʎja/. /ʤenˈtaʎʎa/. /ʤenˈtaʎʎia/. /ʣenˈtaʎʎa/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di foglio. /ˈfɔʎʎio/. /ˈfoʎʎo/. /ˈfɔʎʎjo/. /ˈfɔʎʎo/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di agnello. /aɲˈɲiɛllo/. /aɲˈɲello/. /aɲˈɲɛllo/. /aɲˈɲjɛllo/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di carie. /kaˈriɛ/. /ˈkarje/. /ˈkarie/. /kaˈrie/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di (io) sdrammatizzo. /zdrammaˈtidʣo/. /sdrammaˈtidʣo/. zdrammatidˈʣo. /zdrammatidˈʣɔ/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di artrosi. /arˈtrɔzi/. /arˈtrosi/. /arˈtrɔsi/. /arˈtrozi/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di manzo. /ˈmaŋʤo/. /ˈmanʤo/. /ˈmanʤɔ/. /ˈmanʣo/.

Le vocali /ɔ/ /o/ e /u/ sono. posteriori e arrotondate. anteriori e arrotondate. centrali e arrotondate. posteriori e non arrotondate.

Qual è il tratto distintivo fra [n] e [ɲ]. il luogo d'articolazione: una è una nasale labiale, l'altra è una nasale dentale. il luogo d'articolazione: la prima è una nasale dentale, la seconda una nasale palatale. il modo d'articolazione: una è una nasale labiale e una è dentale. l'assenza o presenza di sonorità: la prima è una nasale sorda, la seconda è una nasale sonora.

Qual è la differenza fra [u] e [w]?. La prima è una vocale più stretta della seconda. La seconda è una vocale più stretta della prima. La prima è una vocale, la seconda una semiconsonante o approssimante. La prima è una approssimante, la seconda una vocale.

In che cosa consiste la differenza fra [o] e [ɔ] e rispettivamente fra [e] e [ɛ]?. Nella posizione della lingua sull'asse verticale. Nella posizione della lingua sull'asse orizzontale. Nel grado di apertura delle labbra. Nella presenza/assenza dell'arrotondamento delle labbra.

Quale di questi quattro segni indica un'affricata palatale sonora?. [ʧ]. [ʒ]. [ʤ]. [ʣ].

Individuate la corretta definizione del suono /ʤ/. affricata palatale sonora. fricativa alveolare sonora. affricata alveolare sonora. fricativa palatale sonora.

Le consonanti sonore sono. foni che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe, e anche l'attivazione della vibrazione laringea. foni che risultano dall'attivazione della vibrazione laringea, senza che nel tratto fonatorio superiore si produca nessun'altra fonte di rumore. foni prodotti senza vibrazione faringea e senza che nel tratto fonatorio superiore si produca nessun'altra fonte di rumore. foni che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe, ma non l'attivazione della vibrazione laringea.

Il suono iniziale di ciglio si trascrive. [ʧ]. [c]. [ʦ]. [ʤ].

Il suono iniziale di ciglio è. una affricata dentale sorda. una affricata palatale sorda. una fricativa palatale sorda. una affricata palatale sonora.

La parola cagna. è costituita dalla sequenza di una occlusiva velare sorda, una vocale centrale media, una nasale palatale, una vocale centrale media; la sua trascrizione fonetica è ['kaɲɲa]. è costituita dalla sequenza di una affricata palatale sorda, una vocale centrale, una nasale palatale, una semivocale anteriore e una vocale centrale; la sua trascrizione fonetica è ['caɲɲja]. è costituita dalla sequenza di una consonante velare sorda, una vocale centrale media, una nasale, una vocale centrale media; la sua trascrizione fonetica è ['kanna]. costituita dalla sequenza di una consonante velare sorda, una vocale centrale media, una nasale palatale, una vocale centrale media; la sua trascrizione fonetica è ['kaɲɲa].

Il suono iniziale della parola cane è. una affricata dentale sorda e si trascrive secondo il sistema IPA con il segno [c]. una occlusiva dentale sorda e si trascrive secondo il sistema IPA con il segno [c]. una occlusiva velare sorda e si trascrive secondo il sistema IPA con il segno [k]. una fricativa dentale sonora e si trascrive secondo il sistema IPA con il segno [k].

Il suono /k/. è un'occlusiva velare sorda. è un'occlusiva. è un'occlusiva uvulare sorda. è un'occlusiva velare sonora.

Il suono /ɔ/. è una vocale posteriore non arrotondata. è una vocale posteriore medioalta arrotondata. è una vocale anteriore mediobassa non arrotondata. è una vocale posteriore mediobassa arrotondata.

Indicare la corretta trascrizione fonologica di sbruffoncello. /zbruffonˈʧɛllo/. /sbrufˈfonʧɛllo/. /zbrufˈfonʧello/. /sbruffoŋˈʧɛllo/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di cenere. /ʧeˈnere/. /ˈʧenere/. /ˈʃenere/. /ˈʧɛnere/.

Individuate la corretta trascrizione fonetica della parola figliolanza. /fiʎʎoˈlaŋʦa/. /fiʎʎɔˈlanʦa/. /fiʎʎoˈlanʦa/. /fiʎʎioˈlanʦa/.

La trascrizione fonologica della parola comprato è. /Koˈɱprato/. /kompràto/. /comˈprato/. /komˈprato/.

Individuare separatamente consonanti, vocali e semiconsonanti nella parola figlio. consonanti: fricativa labiodentale sorda [f], laterale palatale [ʎ]; vocali: anteriore alta non arrotondata [i], posteriore medioalta arrotondata [o]; semivocali: approssimante anteriore [j]; trascrizione: ['fiʎʎjo]. consonanti: fricativa labiodentale sorda [f], laterale palatale [ʎ]; vocali: anteriore, alta non arrotondata [i], posteriore medioalta arrotondata [o]; trascrizione: ['fiʎʎo]. consonanti: fricativa labiodentale sorda [f], laterale palatale [ʎ]; vocali: anteriore alta non arrotondata [i], posteriore mediobassa arrotondata [ɔ]; trascrizione: ['fiʎʎɔ]. consonanti: fricativa labiodentale sonora [f], laterale palatale [ʎ]; vocali: anteriore alta non arrotondata [i], posteriore mediobassa arrotondata [ɔ]; trascrizione: ['fiʎɔ].

Indicare la corretta trascrizione fonetica di sbracciarsi. /zbratˈʧjarsi/. /zbratˈʧiarsi/. /zbratˈʧarsi/. /sbratˈʧarsi/.

Indicare la corretta trascrizione fonologica di squadrismo. /zkwaˈdrizmo/. /skwaˈdrizmo/. /skwaˈdrismo/. /skuaˈdrizmo/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di gioco. /ˈʤjɔko/. /ˈʤiɔko/. /ˈʤoko/. /ˈʤɔko/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di sedia. /ˈsedia/. /ˈsɛdja/. /ˈsedja/. /ˈsɛdia/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di aiuto. /aˈiuto/. /aˈjuto/. /ˈajuto/. /aˈjutɔ/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di diario. /ˈdjarjo/. /ˈdjario/. /diˈarjo/. /diˈario/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di scialle. /ˈʃallɛ/. /ˈʃalle/. /ˈʃialle/. /ˈʃjalle/.

Indicare la corretta trascrizione fonologica di sbrogliare. /zbroˈʎʎare/. /sbroˈʎʎare/. /zbroˈʎʎiare/. /zbrɔˈʎʎare/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di strombazzare. /stroɱbatˈʦare/. /strombatˈʦare/. /strombaˈʦare/. /strombazˈzare/.

Indicare la corretta trascrizione fonologica di esercizio. /eserˈʧittsjo/. /ezerˈʧitsjo/. /ezerˈtsittsjo/. /ezerˈʧittsjo/.

Indicare la corretta trascrizione fonetica di macchia. /ˈmakkja/. /ˈmacchia/. /ˈmacchja/. /ˈmakkia/.

L'accento, in italiano,. ha valore fonetico, ma non rilevanza fonematica. ha solo valore intonativo. è una variante allofonica. ha valore fonetico e rilevanza fonematica.

In italiano, se il fonema che forma la coda di una sillaba è uguale a quello che costituisce l'attacco della sillaba seguente. la coda può essere occupata solo da /n r l/. la coda può essere occupata da qualunque tipo di consonante. la coda può essere occupata solo da sonoranti. la coda può essere occupata solo da liquide o approssimanti.

Segmenti dotati di carattere distitintivo sono detti. foni. grafemi. consonanti. fonemi.

Le parole rocca e roccia. non costituiscono una coppia minima. costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di un'affricata palatale sorda intensa (rocca) / una occlusiva velare sorda intensa (roccia). costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di un'occlusiva velare sorda intensa (rocca) / un'affricata palatale sorda intensa (roccia). non costituiscono una coppia minima perché la vocale tonica di rocca è /ɔ/, di roccia è /o/.

I suoni /ɛ/ e /ɔ/ in italiano. non sono fonemi e infatti compaiono solo in posizione tonica. sono fonemi che compaiono solo in posizione tonica. non sono fonemi e infatti compaiono sia in posizione tonica sia in posizione atona. sono fonemi che compaiono sia in posizione tonica sia in posizione atona.

In italiano, [n], [ŋ], [ɱ] sono. tre allofoni del fonema /ŋ/. tre fonemi distinti. tre fonemi dell'allofono /ɱ/. tre allofoni del fonema /n/.

In italiano, pero e cero. non formano una coppia minima: /p/ e /ʧ/ sono dunque due allofoni. formano una coppia minima: /p/ e /c/ sono dunque due grafemi distinti. formano una coppia minima: /p/ e / ʧ / sono dunque due fonemi distinti. formano una coppia minima: /p/ e /c/ sono dunque due fonemi distintitre allofoni del fonema /ŋ/.

Quale di queste affermazioni è falsa?. In italiano la /n/ preconsonantica non ha rilievo fonematico. In italiano la lunghezza della vocale ha valore fonematico. In italiano l'accento ha valore fonematico. In italiano la distinzione fra consonante intensa e consonante scempia ha valore fonematico.

Le parole sciocco e ciocco. costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di una affricata palatale (sciocco)/una fricativa palatale (ciocco) in prima posizione. non costituiscono una coppia minima. non costituiscono una coppia minima perché nel primo caso la i dell'ortografia tradizionale non è diacritica. costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di una fricativa palatale (sciocco)/un'affricata palatale (ciocco) in prima posizione.

Qual è la differenza fra fonetica e fonematica (o fonologia)?. La fonetica studia le modalità con cui i suoni di una lingua vengono articolati, la fonematica individua quali suoni della lingua hanno capacità distintiva. La fonematica studia le modalità con cui i suoni di una lingua vengono articolati, la fonetica individua quali suoni della lingua hanno capacità distintiva. La fonetica, che studia l'articolazione dei suoni, è una parte della fonematica. Sono sinonimi.

Indicate quale delle seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola latte. latta. batte. matte. botte.

Individuate quale fra le seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola torta. tolta. corta. torte. tonta.

Individuate quale fra le seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola sonno. tonno. segno. sogno. senno.

Individuale quale fra le seguenti parole non costituisce una coppia minima con carta. carte. certa. corta. sarta.

Se la coda di una sillaba è costituita da un fono diverso da quello di attacco della sillaba seguente. esso può essere soltanto una vibrante o laterale, una nasale, una semivocale. esso può essere soltanto una fricativa. esso può essere un fono qualunque. esso può essere soltanto un'occlusiva.

Indicare quale delle seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola mare. dare. more. mele. male.

Nella parola campione. sono fonemi /k/, /a/, /m/, /p/, /i/, /o/, /e/, ma è un allofono /n/. sono presenti solo allofoni. sono fonemi /k/, /a/, /p/, /j/, /o/, /n/, /e/, ma è un allofono /m/. sono presenti solo fonemi.

Il passaggio mangiare bene > mangiar bene è un caso di. sincope. elisione. aferesi. apocope.

Il raddoppiamento fonosintattico prevede che. la vocale iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in vocale. la consonante iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in vocale. la vocale iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in consonante. la consonante iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in consonante.

Il passaggio /con ˈvoi/ > [coɱ ˈvoi] è un caso di. assimilazione progressiva. dissimilazione progressiva. dissimilazione regressiva. assimilazione regressiva.

Il raddoppiamento fonosintattico è un fenomeno di. rafforzamento. metatesi. coalescenza (o fusione). indebolimento (o lenizione).

La metafonesi è un caso di. assimilazione anticipatoria (o regressiva). assimilazione perseverativa (o progressiva). dissimilazione perseverativa (o progressiva). dissimilazione anticipatoria (o regressiva).

In che cosa si differenzia l'elisione dall'apocope?. L'apocope è la caduta delle vocali e e o (raramente i, in antico anche a) finali di parola davanti a parola che inizia per consonante solo quando la consonante finale è una sonante; l'elisione è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per vocale. L'apocope è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per consonante; l'elisione è la caduta delle vocali e e o (raramente i) finali di parola davanti a parola che inizia per vocale. L'elisione è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per consonante; l'apocope è la caduta delle vocali e e o (raramente i, in antico anche a) finali di parola davanti a parola che inizia per vocale. L'apocope è la caduta delle vocali e e o (raramente i, in antico anche a) finali di parola davanti a parola che inizia per consonante; l'elisione è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per vocale.

Nelle sequenze qual è e un albero. abbiamo lo stesso fenomeno, l'elisione. abbiamo nel primo caso un?elisione se ci si riferisce ad un femminile, nel secondo un'apocope. abbiamo nel primo caso un'apocope se ci si riferisce ad un maschile, nel secondo un'apocope. abbiamo lo stesso fenomeno, l'apocope.

L'inserzione di [i] nel sintagma per iscritto è un caso di. aferesi. elisione. prostesi. epentesi.

La forma toscana antica portòe ('portò') si spiega come un caso di. prostesi. epentesi. aferesi. epitesi.

La forma 'sto ("questo") è un caso di. aferesi. epentesi. prostesi. epitesi.

Quale dei seguenti fenomeni fonetici è attribuibile al fenomeno generale dell'indebolimento?. anafonesi. raddoppiamento fonosintattico. sonorizzazione delle consonanti occlusive sorde intervocaliche. metafonesi.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La cancellazione è l'eliminazione di uno o più segmenti vocalici o consonantici. L'inserzione è l'aggiunta di una vocale o di una consonante. La lenizione è l'aumento del grado di forza articolatoria di un segmento vocalico o consonantico. La metatesi è l'alterazione dell'ordine originario di due segmenti.

Il fenomeno della gorgia toscana è un fenomeno di. rafforzamento. metatesi. indebolimento (o lenizione). coalescenza (o fusione).

In che cosa consiste la risillabificazione?. è l'abitudine degli insegnanti elementari di pronunciare sillaba per sillaba per facilitare l'apprendimento dei bambini. è la creazione di nuove sillabe, in fonosintassi, nel punto di contatto fra le parole. è la regola ortografica che individua i criteri per dividere in sillabe un testo scritto. consiste in un'accurata divisione in sillabe.

Davanti a sci si usa l'articolo lo perché. sci comincia con un nesso di due consonanti. sci comincia con s 'impura'. sci comincia con /s/. sci comincia con una consonante intensa.

Davanti a gnomo si usa l'articolo forte perché. gnomo comincia con /ɲ/. gnomo comincia con un suono raro in italiano in posizione iniziale. gnomo comincia con un nesso di due consonanti. gnomo comincia con una consonante intensa.

Nella pronuncia standard dell'italiano quali sono i fonemi sempre intensi?. /ʧ/ /ʤ/ /ɲ/ /ʃ/ /λ/. /ʦ/ /ʣ/ /ɲ/ /ʃ/ /λ/. /s/ /z/ /ɲ/ /n/ /ʃ/. /c/ g/ /ɲ/ /ʃ/ /λ/.

Il raddoppiamento fonosintattico regolare è innescato. dai monosillabi atoni e dalle parole tronche. da tutte le parole tronche. da alcuni monosillabi atoni e da alcune parole tronche. da undici monosilabi atoni e da tutte le parole tronche.

La regola ortografica italiana che impone la divisione in sillabe del tipo re-sta. non è giustificata a livello articolatorio perché la s costituisce la coda della sillaba precedente res- come dimostra il fatto che davanti a parole maschili che iniziano per s +cons. si usa l'articolo lo (non il) che consente la risillabificazione (los-ta-tu-to). è giustificata a livello articolatorio perché la s è l'attacco della sillaba -sta come dimostra il fatto che alcune parole iniziano per sta (statuto per es.). non è giustificata a livello articolatorio perché la sillabazione della s davanti a consonante è libera e alcune lingue sillabano diversamente. è giustificata a livello articolatorio in italiano ma non in altre lingue.

In italiano, la lunghezza vocalica. è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico. non è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico. è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico. non è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico.

Indicate quale delle affermazioni è errata. L'alterazione è la formazione di parole derivate mediante suffissi, in cui l'ambito di significato della parola alterata resta lo stesso della base. I prefissi hanno soltanto valore derivazionale e non flessivo. Le parole derivate mediante prefissi non appartengono alla stessa categoria lessicale della base. La conversione è la formazione di parole derivate ottenuta senza aggiunta di suffisso derivazionale.

Le parole complesse si suddividono in. derivate e composte. lessicali e grammaticali. derivazionali e flessive. temi e radici.

Il morfema si definisce come. la più piccola unità linguistica. la più piccola unità linguistica dotata di significato. la più piccola unità lessicale dotata di significato. la più piccola unità linguistica non dotata di significato.

Indicate la corretta separazione in morfemi della parola amante. am-a-nte. am-a-nt-e. ama-nt-e. am-ante.

Nella parola canino, i morfemi can- e -in- hanno. entrambi significato grammaticale. il primo significato grammaticale e il secondo significato lessicale. entrambi significato lessicale. il primo significato lessicale e il secondo significato grammaticale.

Individuate la corretta scomposizione in morfemi della parola adocchiare. ad-occhi-a-re. a-docchi-a-re. ad-occhia-re. ad-occh-ia-re.

Indicate quale delle seguenti divisioni in morfemi è corretta. stra- (pref. derivaz. con valore grammaticale), -ordinaria- (parola base), -mente (suff. derivaz. con valore grammaticale). stra- (pref. compositivo con valore lessicale), -ordinaria- (parola base), -mente (suff. derivaz. con valore grammaticale). stra- (pref. derivaz. con valore lessicale), -ordinaria- (parola base), -ment- (suff. derivaz. con valore grammaticale), -e (suff. flessivo con valore grammaticale). stra- (pref. derivaz. con valore lessicale), -ordinaria- (parola base), -mente (suff. derivaz. con valore grammaticale).

Quale delle seguenti definizioni è falsa?. fonema: segno linguistico dotato di carattere distintivo. significante di un segno linguistico: le caratteristiche articolatorie di un suono. referente: entità extralinguistica a cui il segno linguistico si riferisce. fonema: segno linguistico dotato di significato e di significante.

In italiano, i prefissi. esprimono solo valori flessivi e non sono usati nei processi derivazionali. non sono usati né nei processi derivazionali né in quelli flessivi. sono usati sia nei processi derivazionali che in quelli flessivi. esprimono solo valori derivazionali e non sono usati nei processi flessivi.

Indicate la definizione corretta. La composizione è un processo morfologico che alla parola base aggiunge informazioni relative a genere e numero per i nomi, numero persona, tempo, aspetto per i verbi. La derivazione è un processo morfologico che consiste nella creazione di una parola nuova tramite l'aggiunta di un affisso a un morfema lessicale o a una parola base. La flessione è un processo morfologico che crea parole nuove a partire da due parole autonome. La parasintesi è la formazione di parole nuove attraverso un cambio di significato.

La parola prosciugamenti è formata. da quattro morfemi: prosciug-a-ment-i. da due morfemi: prosciuga-menti. da cinque morfemi: pro-sciug-a-ment-i. da tre morfemi: prosciuga-ment-i.

Cos'è la derivazione?. è un processo morfologico che prevede l'aggiunta di un prefisso a una parola autonoma. è un processo morfologico che crea parole nuove tramite l'aggiunta di un affisso a un morfema lessicale o a una parola autonoma. è un processo morfologico che crea parole nuove a partire da due parole autonome preesistenti. è un processo morfologico che aggiunge alla parola base informazioni che riguardano le categorie flessive.

Quale di queste parole comprende un suffisso derivazionale?. sfogliare. leone. pulcino. personale.

In genere, nella derivazione per alterazione (per es. casa > casetta). il significato lessicale della parola alterata resta lo stesso della base, ma non la categoria grammaticale. la categoria grammaticale della parola alterata resta la stessa della base, ma non il significato lessicale. sia la categoria grammaticale che il significato lessicale della parola alterata restano gli stessi della base. sia la categoria grammaticale che il significato lessicale della parola alterata sono diversi da quelli della base.

Il passaggio arma > armare è un caso di. parasintesi. conversione. derivazione. composizione.

La parola trasbordare presenta un fenomeno. di parasintesi: al morfema lessicale -bord- è aggiunto un prefisso derivazionale (tras-) e si ha, mediante il suffisso flessivo -are, il passaggio alla categoria verbale. di conversione: al morfema lessicale -bord- è aggiunto un prefisso derivazionale (tras-). di derivazione: al morfema grammaticale -bord- è aggiunto un prefisso derivazionale (tras-) e un morfema flessivo -are. di derivazione: al morfema lessicale -bord- è aggiunto un prefisso flessivo (tras-) e un morfema derivazionale -are.

Indicate quale fra le seguenti parole è un caso di conversione per parasintesi. descrivere. sottoclasse. abbellire. notare.

A quale categoria appartengono le parole lavamano, piedipiatti, dopoguerra. parole composte con testa a destra. parole composte con testa a destra e a sinistra. parole composte con testa a sinistra. parole composte senza testa.

Nella formazione dei composti, l'italiano, generalmente,. presenta l'ordine TESTA-MODIFICATORE, come il latino. presenta l'ordine MODIFICATORE-TESTA, diversamente dal latino. presenta l'ordine MODIFICATORE-TESTA, come il latino. presenta l'ordine TESTA-MODIFICATORE, diversamente dal latino.

Indicare quale fra le seguenti parole composte non ha la testa a sinistra. lavamano. pescecane. termosifone. paralume.

La parola democrazia è una parola. derivata per prefissazione. derivata per suffissazione. derivata per parasintesi. composta con temi lessicali.

Indicate quale è una parola derivata. altopiano. banconota. pescecane. innervosire.

Camposanto e senzatetto sono. il primo, un composto con la testa a destra, il secondo un composto con la testa a sinistra. due composti, entrambi con la testa a destra. due composti, entrambi con la testa a sinistra. il primo, un composto con la testa a sinistra, il secondo un composto con la testa a destra.

In genere, nei plurali dei composti endocentrici (banconota, capostazione, ecc.). non c'è flessione. la testa si flette al plurale, solo se si trova in prima posizione. la testa si flette al plurale, solo se si trova in seconda posizione. la testa si flette al plurale, sia che si trovi in prima posizione sia che si trovi in seconda posizione.

Quale fra le seguenti è una parola composta con testa a destra?. controappello. lavamano. centrotavola. parapioggia.

Riconoscete la corretta suddivisione in sintagmi della frase Maria ha acquistato la lampada di cucina ad un mercatino d’antiquariato. Maria | ha acquistato | la lampada di cucina | ad un mercatino | d’antiquariato. Maria | ha acquistato | la lampada | di cucina | ad un mercatino | d’antiquariato. Maria | ha acquistato | la lampada di cucina | ad un mercatino d’antiquariato. Maria | ha acquistato | la lampada | di cucina | ad un mercatino d’antiquariato.

Possono essere testa di un sintagma. solo le categorie funzionali: articoli, pronomi e congiunzioni. solo le categorie lessicali: nomi, aggettivi, verbi, preposizioni e avverbi. sia le categorie lessicali sia quelle funzionali: Nomi, aggettivi, verbi, preposizioni e avverbi, articoli, pronomi e congiunzioni. solo le categorie lessicali: articoli, pronomi e congiunzioni.

Riconoscete qual è la corretta suddivisione in sintagmi della frase Il figlio di mio fratello si è fidanzato con la figlia di Maria. Il figlio | di mio fratello | si è fidanzato | con la figlia di Maria. Il figlio | di mio fratello | si è fidanzato | con la figlia | di Maria. Il figlio di mio fratello | si è fidanzato | con la figlia di Maria. Il figlio di mio fratello | si è fidanzato | con la figlia | di Maria.

Indicate la corretta distinzione in sintagmi della frase La casa di tuo fratello è riscaldata da pannelli solari. La casa | di tuo fratello | è | riscaldata | da pannelli solari. La casa di tuo fratello | è | riscaldata | da pannelli solari. La casa | di tuo fratello | è riscaldata | da pannelli solari. La casa di tuo fratello | è riscaldata | da pannelli solari.

Riconoscete qual è la corretta suddivisione in sintagmi della frase Ho fatto un viaggio nei dintorni di Malaga con l'auto di mio fratello. Ho fatto | un viaggio | nei dintorni di Malaga | con l'auto | di mio fratello. Ho fatto | un viaggio | nei dintorni | di Malaga | con l'auto di mio fratello. Ho fatto | un viaggio | nei dintorni di Malaga | con l'auto di mio fratello. Ho fatto | un viaggio | nei dintorni | di Malaga | con l'auto | di mio fratello.

Nella frase Luca è arrivato con la sua bella macchina nuova il sintagma con la sua bella macchina nuova è. un sintagma preposizionale con testa e specificatori. un sintagma nominale con complementi (con la sua bella) e specificatori (nuova) disposti intorno alla testa (macchina). un sintagma nominale con specificatori (con la sua bella) e complementi (nuova) disposti intorno alla testa (macchina). un sintagma preposizionale con testa e complementi.

Indicate la corretta divisione in sintagmi della frase La vicina di mia madre ha acquistato la casa della propria infanzia con i soldi dell'eredità. La vicina di mia madre | ha acquistato | la casa | della propria infanzia con i soldi dell'eredità. La vicina | di mia madre | ha acquistato | la casa | della propria infanzia | con i soldi dell'eredità. La vicina di mia madre | ha acquistato | la casa della propria infanzia | con i soldi dell'eredità. La vicina di mia madre | ha acquistato la casa | della propria infanzia | con i soldi dell'eredità.

I test per decidere se una sequenza di parole costituisce un sintagma sono. tre: spostamento, enunciabilità in isolamento, coordinabilità. quattro: pronominalizzazione, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, coordinabilità. quattro: spostamento, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, coordinabilità. quattro: spostamento, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, compattezza semantica.

Riconoscete qual è la corretta suddivisione in sintagmi della frase Il compito di Gianni è parso pienamente sufficiente agli esaminatori. Il compito | di Gianni | è parso pienamente sufficiente | agli esaminatori. Il compito di Gianni | è parso pienamente | sufficiente agli esaminatori. Il compito di Gianni | è parso | pienamente sufficiente | agli esaminatori. Il compito di Gianni | è parso pienamente sufficiente | agli esaminatori.

Riconoscete la corretta suddivisione in sintagmi della frase Con i soldi della pensione mia nonna ha comprato un anello d’oro. Con i soldi | della pensione | mia nonna | ha comprato | un anello d’oro. Con i soldi | della pensione | mia nonna | ha comprato | un anello | d’oro. Con i soldi della pensione | mia nonna | ha comprato | un anello d’oro. Con i soldi della pensione | mia nonna | ha comprato | un anello | d’oro.

Riconoscete la corretta suddivisione in sintagmi della frase La scrivania di Carlo è completamente occupata da libri ed appunti. La scrivania di Carlo | è completamente occupata | da libri ed appunti. La scrivania di Carlo | è completamente occupata da libri ed appunti. La scrivania | di Carlo | è completamente occupata da libri ed appunti. La scrivania | di Carlo | è completamente occupata | da libri ed appunti.

Nella frase Il barattolo della cioccolata è caduto in terra il Soggetto ha il ruolo tematico (semantico) di. OGGETTO. AGENTE. TERMINE. ESPERIENTE.

Indicate in quale di queste frasi il Soggetto ha il ruolo di OGGETTO. Alicia riceve un buono sconto. I bambini cadono spesso. I nonni regalano una bambola a Alicia. Alicia guarda i cartoni animati.

In quale di queste frasi, il Verbo è monovalente?. Tu lavorerai con me. Paolo mangia una mela. Dorme. Domani pioverà.

Nella frase La vicina di mia madre ha acquistato la casa della propria infanzia con i soldi dell'eredità il verbo acquistare è. bivalente. zerovalente. trivalente. monovalente.

Indicate se nella frase Il sole bacia i belli il verbo bacia è. trivalente. bivalente. zerovalente. monovalente.

Indicate quale affermazione è giusta. L'Oggetto diretto non ha mai il ruolo tematico di AGENTE. L'Oggetto diretto riveste sempre il ruolo tematico di TERMINE. L'Oggetto diretto riveste sempre il ruolo tematico di OGGETTO. L'Oggetto diretto è un argomento esterno del verbo.

Indicate in quale di queste frasi il Soggetto ha il ruolo di ESPERIENTE. Alicia ha visto un bel cartone animato. I nonni regalano una bambola a Alicia. Alicia riceve un buono sconto. I bambini cadono spesso.

Nei ruoli tematici, l'attante coinvolto dall'evento verbale che non controlla l'azione si chiama. TERMINE o FINE. OGGETTO o TEMA. ESPERIENTE. AGENTE.

In quale delle seguenti frasi il tema funge da Oggetto diretto?. La scrivania è stata comprata ad un'asta. La scrivania l'ho comprata ad un'asta. È una bella scrivania. Ho comprato la scrivania ad un'asta.

Quali sono gli elementi nucleari della frase Il barattolo della cioccolata è caduto in terra?. Il barattolo, della cioccolata, è caduto, in terra. Il barattolo della cioccolata, è caduto. Il barattolo, è caduto. Il barattolo, è caduto, in terra.

Individuate l'elemento extranucleare della seguente frase Giovanni ha scritto una lunga lettera al suo amico lontano. Giovanni. suo, amico. al suo amico lontano. una lunga lettera.

Individuate gli elementi nucleari della frase Il compito di Gianni è parso pienamente sufficiente agli esaminatori. Il compito, è parso, agli esaminatori. Il compito, è parso sufficiente, agli esaminatori. Il compito, è parso sufficiente. Il compito di Gianni, è parso pienamente sufficiente.

Nella frase La settimana scorsa il ragazzo col berretto ha rotto un vetro con una pallonata, quale dei seguenti sintagmi è nucleare?. la settimana scorsa. con una pallonata. col berretto rosso. un vetro.

Il rema di una frase. è il punto di partenza della comunicazione e costituisce, dal punto di vista dell'emittente, il dato già noto all'interlocutore. è l'argomento principale della frase. è l'elemento nuovo che si vuol far conoscere all'interlocutore. è il punto di partenza della comunicazione e costituisce, dal punto di vista dell'emittente, l'elemento nuovo che si vuol far conoscere all'interlocutore.

Individuate gli elementi nucleari della frase: La nuova casa di Paolo mi è piaciuta molto fin dalla prima volta. La nuova casa di Paolo, mi è piaciuta molto. La nuova casa di Paolo, mi è piaciuta, fin da subito. di Paolo, molto, da subito. La nuova casa, mi è piaciuta molto.

Individuate il tema nella frase seguente: Agli esaminatori il compito di Gianni è parso pienamente sufficiente. Agli esaminatori. il compito è parso. il compito. Agli esaminatori il compito è parso.

Il tema della presentazione. è sempre costituito dal Soggetto. è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche da Oggetto diretto. è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche da Oggetto indiretto. è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche da Oggetto indiretto e diretto.

Quale delle seguenti proprietà sintattiche e semantiche non è caratteristica dell'Oggetto diretto?. ha il caso accusativo nella serie dei pronomi clitici. si accorda con il verbo in genere e numero. non ha mai il ruolo semantico di AGENTE. diventa soggetto nella costruzione passiva.

Il Soggetto. non è un argomento del Verbo e, dunque, non fa parte del Sintagma Verbale. è un argomento interno della frase semplice. è un argomento del Verbo che non fa parte del Sintagma Verbale. è un argomento del Verbo che fa parte del Sintagma Verbale.

Gli ausiliari del passivo sono. essere, andare, venire. essere, andare, venire, parere. essere, avere, venire. essere, avere, andare.

In quale delle seguenti frasi si trova un si passivo?. Ogni giorno, si mangiano una stecca di cioccolata. Si pulisce continuamente gli occhiali. Alla sera, si incontra spesso uno strano tipo che passeggia solitario. In quell'ambulatorio, ogni giorno si assistono moltissimi malati.

In quale delle seguenti frasi si trova un si riflessivo?. Lo si dice spesso. Si lava spesso. Si è portato a casa il lavoro. Si sono scambiati gli auguri.

Quale di questi modi non può essere usato per esprimere un Soggetto indefinito?. I persona plurale. II persona singolare. II persona plurale. III persona plurale.

In quale delle seguenti frasi si trova un si reciproco?. Lo si dice spesso. Si sono scambiati gli auguri. Si lava spesso. Si è portato a casa il lavoro.

In quale delle seguenti frasi si trova un si impersonale?. Lo si dice spesso. Si è portato a casa il lavoro. Si lava spesso. Si sono scambiati gli auguri.

In quale delle seguenti frasi si ha valore riflessivo reciproco?. Si apparecchia la tavola per le otto. Nella mia fabbrica si produce marmellata. Si deve dire la verità. Si sono salutati a malapena.

Individuate il valore di ci nella frase C'è troppa neve sui monti. esistenziale-locativo. locativo. esistenziale. presentativo.

In quale delle seguenti frasi si trova un ci locativo (o esistenziale-locativo)?. Fuori dal cancello ci sono i tuoi amici. C'è Giovanni al telefono. Ci vogliono nervi saldi. Mi dispiace, la mamma non c'è.

In quale di queste frasi compare un si impersonale?. Simone si fida troppo degli amici. Si sta come d’autunno sull’albero le foglie. Si è scritto un appunto sulla mano. Mario ha deciso di chiudersi in casa.

Nella frase La mamma ha chiesto a Marta di pettinarsi i capelli, il riflessivo si riferisce. all'Oggetto diretto della proposizione dipendente. al Soggetto della frase principale. all'Oggetto diretto della frase principale. al Soggetto non espresso della proposizione dipendente.

L'alternanza vieni : venite è un caso di. allotropia desinenziale. allotropia tematica. allomorfia tematica. alternanza fra dittongo e monottongo.

L'alternanza visto : veduto è un caso di. apofonia. allotropia tematica. allomorfia tematica. allotropia desinenziale.

L'alternanza verrò : venga è un caso di. allomorfia tematica. allotropia tematica. allotropia desinenziale. è dovuta alla differente posizione dell'accento essendo la prima forma rizoatona, la seconda rizotonica.

L'alternanza temei : temetti è un caso di. allotropia desinenziale. allomorfia tematica. apofonia. allotropia tematica.

Quale delle seguenti forme è rizoatona?. credete. credo. credono. credi.

Nei passati remoti forti (per es. chiedere), la base tematica del passato remoto (BTp) viene usata. nella I e nella III singolare, e nella III plurale. nella I-II plurale. nella II singolare e nella I-II plurale. nella I-III singolare e nella III plurale.

Quale dei seguenti verbi presenta allomorfia tematica al presente indicativo?. temere. credere. andare. finire.

Nella frase Gli antichi sovrani si circondavano di poeti e di artisti. il verbo si circondavano ha valore perfettivo. il verbo si circondavano ha valore imperfettivo abituale. il verbo si circondavano ha valore imperfettivo progressivo. il verbo si circondavano ha valore imperfettivo continuo.

Quale dei verbi in corsivo delle seguenti frasi esprime un aspetto perfettivo aoristico?. Paolo comprò la Mercedes nel 2004. Laura si è preparata per le Olimpiadi. Paolo ha comprato la Mercedes nel 2004. Laura si preparava per le Olimpiadi.

In quale di queste frasi il verbo in corsivo ha valore deittico?. Prima di partire salutò. Era il 1955. Dopo poco tempo sarebbe morto. Dopo molto tempo è venuto a trovarmi. Dopo essere arrivato a casa, si sdraiò sul divano.

Indicate quale di queste affermazioni è vera. Nella frase Quando Sara arrivò, Luigi se n'era già andato il verbo arrivò ha valore perfettivo aoristico, ma non ha valore deittico. Nella frase Quando Sara arrivò, Luigi se n'era già andato il verbo arrivò ha valore perfettivo aoristico, e ha valore deittico. Nella frase Quando Sara arrivò, Luigi se n'era già andato il verbo arrivò ha valore perfettivo compiuto, e ha valore deittico. Nella frase Quando Sara arrivò, Luigi se n'era già andato il verbo arrivò ha valore perfettivo compiuto, ma non ha valore deittico.

Individuate la frase che contiene un perfetto con valore compiuto. Scrisse ogni giorno a sua madre per tutto il tempo che fu in America. Giocò tutto il pomeriggio. Ha scritto ogni giorno a sua madre da quando è arrivato in America. Mentre mi lavavo, suonò il campanello.

Individuate la frase che contiene un perfetto con valore aoristico. Scrisse ogni giorno a sua madre per tutto il tempo che rimase in America. Mentre mi lavavo, è suonato il campanello. Ha scritto ogni giorno a sua madre da quando è arrivato in America. Ha giocato tutto il pomeriggio e ora è molto stanco.

Nella frase Aldo è arrivato, mentre Mario scriveva. il verbo è arrivato ha valore perfettivo aoristico, scriveva ha valore imperfettivo abituale. il verbo è arrivato ha valore perfettivo compiuto, scriveva ha valore imperfettivo abituale. il verbo è arrivato ha valore perfettivo compiuto, scriveva ha valore imperfettivo continuo. il verbo è arrivato ha valore perfettivo compiuto, scriveva ha valore imperfettivo progressivo.

In quale di queste frasi il futuro ha valore epistemico?. Verremo a trovarti senza dubbio. Quando arriverò a casa, mio figlio avrà finito i compiti. Tra un'ora partirò con il treno per Bologna. Domani sarà mercoledì.

Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all'aspetto imperfettivo progressivo?. Durante la lezione, Maria e Paola chiacchieravano. Quel giorno andavo al lavoro, quando mi tamponarono. Quel giorno andai al lavoro. I mongoli combattevano a cavallo.

L'aspetto perfettivo compiuto viene espresso in italiano da. passato remoto. trapassato prossimo. passato e trapassato prossimo. imperfetto.

Quale dei verbi in corsivo delle seguenti frasi esprime un aspetto imperfettivo progressivo?. Quando lavorava in Belgio, Marco rientrava in Italia solo a Natale. Gli antichi sovrani si circondavano di poeti e di artisti. Durante il concerto, il pubblico rumoreggiava. Mentre si radeva, Paolo udì un rumore provenire dalla strada.

Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all'aspetto imperfettivo continuo?. Quel giorno andai al lavoro. Durante la lezione, Maria e Paola chiacchieravano. I mongoli combattevano a cavallo. Quel giorno andavo al lavoro, quando mi tamponarono.

Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all’aspetto perfettivo aoristico?. Giovanni si è tuffato in piscina da alcuni minuti. Maria si è allenata duramente dall’inizio dell’anno. Nadia è andata a trovare sua madre due volte da lunedì. Giovanni si tuffò in piscina.

Indicate il valore del futuro nella frase seguente: Sarà solo con Manzoni che la forma della prima persona dell'imperfetto in -o entrerà definitivamente nel repertorio della lingua italiana. non deittico. deittico. epistemico. non ha alcun valore aspettuale.

Nella frase Quando lavorava in Belgio, Marco rientrava in Italia solo a Natale. il verbo lavorava ha valore imperfettivo continuo, il verbo tornava ha valore imperfettivo abituale. il verbo lavorava ha valore imperfettivo abituale, il verbo tornava ha valore imperfettivo progressivo. il verbo lavorava ha valore imperfettivo abituale, il verbo tornava ha valore imperfettivo continuo. il verbo lavorava ha valore imperfettivo progressivo, il verbo tornava ha valore imperfettivo abituale.

In quale delle seguenti frasi compare un verbo con valore imperfettivo continuo?. Scriveva ogni giorno a sua madre dall'America. Mentre mi lavavo, suonò il campanello. Quando il sipario si chiuse, il pubblico fischiava. Gli antichi Romani veneravano gli dèi pagani.

Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all'aspetto imperfettivo abituale?. Durante la lezione, Maria e Paola chiacchieravano. Quel giorno andavo al lavoro, quando mi tamponarono. I mongoli combattevano a cavallo. Quel giorno andai al lavoro.

In quale dei seguenti Sintagmi Nominali troviamo un genitivo oggettivo?. Il rifiuto dell'invito da parte di Andrea. La partenza di Mario per l'India. Il desiderio materno. La telefonata di Luca a Maria.

Indicate in quale dei seguenti Sintagmi Nominali compare un genitivo soggettivo. La descrizione del paesaggio. La descrizione di Mario fatta da Anna. La scrittura di Ungaretti. La lettura di Ungaretti da parte di Mario.

L’articolo definito. è utilizzabile solo con nomi contabili. costituisce solo riferimento esoforico. può costituire sia riferimento anaforico che riferimento esoforico. costituisce solo riferimento anaforico.

In quale delle seguenti frasi, l'articolo definito ha valore anaforico?. Vedi? Il bambino con la maglia rossa è mio figlio. In Italia, i bambini vanno a scuola a sei anni. I bambini stanno giocando in giardino. Dal vagone scesero un vecchio e un bambino. Il bambino avrà avuto 8 anni.

Indicate in quale frase l'elemento sottolineato ha valore esoforico. Che gatto sporco, quel gatto!. Sono malridotti quei gatti di cui ti ho parlato. C'erano due gatte nel giardino. La gatta randagia era mal ridotta. Quella gatta randagia è tornata con i suoi gattini.

In quale di queste frasi è usato un articolo partitivo?. La qualità delle arance è scadente. Non mi fido delle arance: si digeriscono male!. Il succo delle arance è ricco di vitamina C. Vorrei delle arance tarocco.

Quale delle seguenti frasi contiene un articolo indefinito con valore di indefinito specifico?. Cerco un qualsiasi berretto di lana blu. Cerco un berretto di lana blu. Domani farò un giro in centro. Cerco un berretto di lana blu. Era qui sopra e ora non c?è. Non ho mai incontrato una persona che non ti stimi.

In italiano, quale di questi aggettivi può esprimere il comparativo sia in modo analitico che sintetico?. facile. celebre. misero. piccolo.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La preposizione sotto può avere un uso avverbiale o intransitivo. Le preposizione dietro richiede facoltativamente un Sintagma Preposizionale. La preposizione dopo regge obbligatoriamente un Sintagma Preposizionale. La preposizione prima regge obbligatoriamente un Sintagma Preposizionale.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Alcuni avverbi si formano a partire da un aggettivo. L'avverbio è una categoria lessicale morfologicamente variabile. Alcuni avverbi hanno la stessa forma degli aggettivi corrispondenti. Gli avverbi di quantità e grado e gli avverbi focalizzatori possono fungere da Specificatori di altri avverbi.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Le preposizioni monosillabiche sono costituite da una sola sillaba e sono prive di accento. Le preposizioni polisillabiche constano di due o più sillabe e sono portatrici di accento. Le preposizioni polisillabiche possono unirsi all'articolo definito, formando le preposizioni articolate. Il complemento della preposizione è costituito in genere da un Sintagma Nominale.

In quale di queste frasi il referente del pronome segnalato in corsivo viene individuato mediante un rinvio cataforico?. Non lo sopporto proprio, tuo fratello!. Il ragazzo di cui ti parlavo l'ho incrociato stamani per strada!. È arrivata Maria, ma non sono riuscito a parlarle. Mi hanno colpito le sue parole.

Quale delle seguenti frase contiene un pronome clitico?. Matteo è un egoista: non può pensare sempre a se stesso. La tua proposta a me non piace proprio. Sei tu che devi decidere. Maria dice che le hai presentato tuo fratello.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. i pronomi clitici sono sempre contigui al verbo. abbiamo enclisi quando il pronome clitico è in posizione preverbale. i pronomi clitici non possono essere usati in isolamento. nei pronomi clitici non c'è il caso nominativo.

Nella frase Ci si sta bene abbiamo la sequenza di due clitici. il primo locativo, il secondo impersonale. il primo dativo, il secondo impersonale. il primo dativo, il secondo riflessivo. il primo locativo, il secondo riflessivo.

Nella frase Mi ci ha accompagnato abbiamo la sequenza di due clitici. il primo dativo, il secondo locativo. il primo dativo, il secondo accusativo. il primo accusativo, il secondo locativo. il primo accusativo, il secondo dativo.

In quale di queste frasi il referente del pronome in corsivo viene individuato mediante un rinvio anaforico?. I ragazzi che abbiamo incrociato li ho conosciuti l'anno scorso in vacanza. Mi hanno colpito le sue parole. L'ho visto proprio pochi minuti fa, tuo padre. Si vedono ogni giorno cose assurde.

In quale di queste frasi il pronome in corsivo è usato deitticamente?. Non penso che mi biasimerai, se dico questo. Non la posso proprio accettare, questa situazione. A Mario non piace la cioccolata. Non gli piace nemmeno il gelato. Guarda dritto dall’altra parte della strada: sono loro i miei vicini di casa.

In quale delle frasi indicate si registra il fenomeno sintattico della dislocazione a destra?. È con il mio collega che non trovo un accordo. Te la dico io, la ragione!. La casa è molto bella. Gli acquisti li faccio sempre con mia madre.

In quale delle seguenti frasi il tempo verbale del verbo sottolineato NON ha valore deittico?. In questo momento Paolo dorme sul divano. Nel 2010 vinsi un importante trofeo di tennis. Sono passato ieri alle cinque, ma era già uscito. Domani Luigi partirà per le vacanze.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Nel caso della dislocazione dell'Oggetto indiretto, la ripresa del clitico è obbligatoria. Nella costruzione del tema sospeso, la ripresa del clitico è obbligatoria. Nella dislocazione a destra, gli elementi dislocati possono essere considerati dei ripensamenti. I costituenti dislocati a sinistra introducono il tema della comunicazione.

Si indichi in quale delle seguenti frasi, i tempi dei verbi in corsivo sono usati deitticamente. Petrarca nasce ad Arezzo nel 1304. La stampa a caratteri mobili fu inventata nel 1455 e si diffonderà rapidamente nel secolo successivo. I tuoi saranno arrivati a quest’ora. Tra poco cominceremo a prepararci per uscire.

Quale tra le seguenti frasi contiene un elemento deittico?. È partito il 14 marzo. Partirà il 14 marzo. Partirà domani. È partito domenica 14 marzo.

Quale di queste affermazione è falsa?. In italiano il sistema dei dimostrativi è binario. In toscano il sistema dei dimostrativi è ternario. Il toscano possiede anche degli avverbi di luogo orientati sull'ascoltatore. I dimostrativi questo e quello richiedono un'interpretazione deittica soltanto spaziale.

Quale dei seguenti elementi rientra nella deissi personale?. amiamo. qui. questo. ieri.

Individuate quale delle frasi a destra costituisce una frase scissa. È a ottobre che ci sarà il referendum. È venuto bene, il disegno. È tempo di migrare. È una bella giornata.

Quale delle seguenti frasi presenta la costruzione della dislocazione a sinistra?. È a Marco che ho dato il libro. Ne ho comprata molta, di pasta. La spesa di solito la fa mio marito. Marco, gli ho dato il libro.

Quale delle seguenti frasi presenta la costruzione del tema sospeso?. Ne ho comprata molta, di pasta. La spesa di solito la fa mio marito. Marco, gli ho dato il libro. È a Marco che ho dato il libro.

Quale delle seguenti frasi presenta la costruzione della dislocazione a destra?. Marco, gli ho dato il libro. Ne ho comprata molta, di pasta. La spesa, di solito la fa mio marito. È a Marco che ho dato il libro.

Indicate quale fra le frasi seguenti non è una frase scissa. È bello vederti!. È di te che si parla male!. È con quel ragazzo laggiù che sono uscita ieri sera. È il 21 dicembre che di solito si verifica il solstizio d'inverno.

Indicate l’elemento deittico di ciascuna delle seguenti frasi: 1) Mario arriva domani alle 11 2) Qui non c’è spazio per entrambi 3) Questo anello è un regalo di mio marito. 1) Mario; 2) non c'è; 3) regalo. 1) domani; 2) Qui; 3) Questo. 1) domani; 2) Qui; 3) Questo e mio. 1) alle 11; 2) spazio; 3) anello.

Quale dei seguenti tratti fonetici non appartiene all'italiano dell'uso medio?. neutralizzazione dell'opposizione /s/ e /z/ in posizione intervocalica. uso sempre maggiore delle varianti eufoniche ed e ad. neutralizzazione dell'opposizione fra vocali medio-basse e vocali medio-alte. assenza della prostesi di i- davanti a parola iniziante con s + consonante.

Quale dei seguenti tratti morfologici non appartiene all'italiano dell'uso medio?. sistema binario nella deissi spaziale (questo/quello, qui, qua/lì, là). riduzione della risalita del clitico. riduzione della regola del dittongo mobile. sempre maggiore diffusione delle forme aferetiche 'sto, 'sta.

Quale di queste affermazioni è falsa?. Nell'italiano dell'uso medio tende a neutralizzarsi l'opposizione tra /ɔ/ e /o/ in contesto intervocalico. Nell'italiano dell'uso medio tende a neutralizzarsi l'opposizione tra /z/ e /s/ in contesto intervocalico. Nell'italiano dell'uso medio tende a neutralizzarsi l'opposizione tra /ɛ/ e /e/ in contesto intervocalico. Nell'italiano dell'uso medio tende a neutralizzarsi l'opposizione tra /ʦ/ e /ʣ/ in contesto intervocalico.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. il lessico contemporaneo conta un numero piuttosto elevato di parole prefissate. il calco linguistico è la riproduzione di un elemento linguistico alloglotto nel solo aspetto del significato. il prestito è la riproduzione di un elemento linguistico alloglotto nel duplice aspetto del significato e del significante. il cambiamento semantico è la creazione di una parola nuova attraverso i processi morfologici della lingua.

Quale di questi prestiti è adattato sia fonologicamente che morfologicamente?. smog. sciuscià. brindisi. guerra.

Un neologismo è. una forma che viene presa in prestito da lingue straniere. una forma di uso comune che viene usata con significato particolare, normalmente più ristretto di quello originale. una forma specifica con cui vengono designati oggetti e concetti fondamentali di un particolare ambito di attività. una forma che viene creata ex novo attraverso le regole di formazione di parola dell'italiano.

La forma a bboce del Graffito della Catacomba di Commodilla rappresenta un caso di. betacismo. betacismo e raddoppiamento fonosintattico. betacismo e assimilazione del neutro pl. in -a alla declinazione femminile. raddoppiamento fonosintattico.

Il Graffito della Catacomba di Commodilla. si trova a Roma e risale all'VIII secolo d.C. si trova a Roma e risale al IX secolo d.C. si trova a Viterbo e risale al IX secolo d.C. si trova a Viterbo e risale all'VIII secolo d.C.

L'Indovinello veronese. è un testo che presenta una patina volgare solo a un livello superficiale. è il primo documento del volgare veronese. è un testo latino risalente all'VIII secolo. è il primo documento del volgare italiano.

Nella frase del Placito di Capua kelle terre, [...] trenta anni le possette si ha un caso di. anteposizione contrastiva. dislocazione a sinistra. tema libero. dislocazione a destra.

Tra le più antiche testimonianze letterarie profane in volgare italiano si annoverano. il Ritmo bellunese e l'iscrizione nella basilica inferiore di S. Clemente. il Ritmo laurenziano e l'iscrizione della tomba di Giratto. il Ritmo laurenziano e il Ritmo cassinese. il Ritmo bellunese e la canzone Quando eu stava en le tu cadhene.

La veste linguistica originale di Pir meu cori alligrari di Stefano Protonotaro ci è stata conservata. dal "libro siciliano" composto da Gianmaria Barbieri. da un manoscritto copiato nell'Italia settentrionale. da un trattato cinquecentesco di Gianmaria Barbieri. da uno dei tre grandi canzonieri duecenteschi P, L e V.

I poeti siculo-toscani usarono. il siciliano letterario e il provenzale. una lingua di base toscana in cui convivono sicilianismi, provenzalismi ed elementi locali. una lingua di base fiorentina in cui convivono sicilianismi, provenzalismi ed elementi locali. il siciliano letterario.

Quale di queste caratteristiche non è tipica della prosa delle origini?. uso del discorso diretto. ricchezza lessicale. polisindeto. paratassi.

Lo stile di Guittone d'Arezzo. è sciatto e trascurato fino a divenire oscuro. si rifà alla tradizione siciliana del trobar clus. si rifà alla tradizione provenzale del trobar clus. è ispirato alla semplicità e alla cantabilità.

I poeti della Scuola poetica siciliana. imitarono la poesia trobadorica e usarono la lingua francese. imitarono la poesia trobadorica, ma scrissero in volgare siciliano. imitarono la poesia trobadorica e usarono la lingua d'oc. imitarono la poesia trobadorica, ma scrissero in toscano.

I poeti della Scuola siciliana scrissero. nel siciliano di Palermo, sede della corte di Federico II. in una lingua recante una patina grafico-linguistica già toscanizzata. in un siciliano illustre, privo di tratti dialettali locali. in un volgare genericamente meridionale.

Rispetto al vocalismo del fiorentino, il vocalismo del siciliano. è privo delle vocali medie. è privo delle vocali medio-basse. è privo delle vocali alte. è privo delle vocali medio-alte.

Quale di queste affermazioni è falsa?. Il sistema fonologico del siciliano ha cinque vocali toniche. In siciliano le vocali latine Ĕ (e breve) e Ŏ (o breve) non dittongano. In siciliano le vocali latine Ē (e lunga) e Ō (o lunga) evolvono rispettivamente in /ɛ/ e /ɔ/. Il sistema fonologico del siciliano ha tre vocali atone.

Nel sonetto cavalcantiano Chi è questa che vèn c'ogn'om la mira, la proclisi in la mira del v. 1 e l'enclisi in dical al v. 6 sono determinate. dalla risalita del clitico. dal rispetto della legge Gröber. dal rispetto della legge Tobler-Mussafia. dalla maggiore libertà sintattica della lingua duecentesca.

La definizione di "Dolce stil novo" viene formulata da Dante. nella Vita nova. nel Convivio. nel De vulgari eloquentia. nel Purgatorio.

Quale di questi elementi caratterizza la lingua di Tanto gentile e tanto onesta pare di Dante Alighieri?. l'abbondanza di provenzalismi. l'abbondanza di sicilianismi. il ricorso al linguaggio della filosofia e della medicina del tempo. il ricorso a numerosi latinismi.

La Vita nova di Dante. è un romanzo autobiografico in versi. è un trattato in prosa, contenente al suo interno testi poetici. è un canzoniere di rime amorose. è una raccolta di rime introdotte e seguite da parti in prosa.

Il vero protagonista della svolta stilnovistica fu. Guido Guinizzelli. Bonagiunta Orbicciani da Lucca. Dante Alighieri. Guido Cavalcanti.

Il Convivio di Dante. è un trattato in volgare che fu scritto nei primi anni dell'esilio. è un trattato in latino che fu scritto nei primi anni dell'esilio. è un trattato in latino che fu scritto poco prima dell'esilio. è un trattato in volgare che fu scritto poco prima dell'esilio.

Indicate quale dei seguenti tratti non fa parte del fiorentino trecentesco. rispetto della regola del dittongo mobile. generale rispetto della legge Tobler-Mussafia soprattutto ad inizio assoluto di periodo. articolo il. riduzione del dittongo dopo consonante + r.

L'obiettivo che Dante persegue nel De vulgari eloquentia è quello. di rivendicare la dignità del volgare nell'uso colto. di creare una lingua adatta al discorso filosofico. di tratteggiare la storia della poesia volgare, dai provenzali ai suoi giorni. di creare un'arte poetica del volgare.

Secondo Dante, il volgare ideale è illustre perché. è il più nobile tra i volgari italiani. è degno di illustrare le gesta dei grandi personaggi. è il più celebre dei volgari italiani. diffonde luce e risplende chiaro su tutti.

Nel canto XXVI del Purgatorio, Dante incontra. Arnaut Daniel e Bonagiunta Orbicciani da Lucca. Guido Guinizzelli e Arnaut Daniel. Guido Gunizzelli e Bonagiunta Orbicciani da Lucca. Arnaut Daniel e Guittone d'Arezzo.

La lingua della Commedia di Dante. è il "volgare illustre" teorizzato nel De vulgari eloquentia. è abbondantemente modellato sulla prosa latina. è basata sul fiorentino di fine Duecento e di inizio Trecento. è un idioma artificiale, in cui si mescolano diverse varietà.

Dante descrive la differenziazione diatopica dei volgari italiani. nel trattato latino De vulgari eloquentia. nel trattato latino Convivio. nel prosimetro Vita nova. nel trattato volgare Convivio.

Cosa si intende per plurilinguismo dantesco?. L'uso da parte di Dante di italiano e francese. L'uso da parte di Dante di latino e volgare. L'uso da parte di Dante di vari dialetti. L'uso da parte di Dante di registri, varietà e lingue differenti.

La forma aura del primo verso del sonetto petrarchesco Erano i capei d'oro a l'aura sparsi è. un sicilianismo. un francesismo. un provenzalismo. un latinismo.

Nella novella di Chichibio, l'autore inserisce delle brevi frasi. in vernacolo fiorentino. nel fiorentino rustico di Certaldo. in dialetto bolognese. in dialetto veneziano.

La lingua usata nel Proemio del Decameron e nella cornice introduttiva alle giornate è caratterizzata. dall'impiego di periodi lunghi, ricchi di subordinate. all'uso abbondante di ordini sintattici marcati: dislocazioni a sinistra e a destra, tema libero ecc. dall'impiego di forme tipiche delle varietà basse di fiorentino. dall'uso abbondante del che polivalente.

Nel verso petrarchesco vo mesurando a passi tardi e lenti, nel sintagma tardi e lenti che procedimento retorico troviamo?. dittologia sinonimica. consonanza. polisindeto. anafora.

Quale di queste affermazioni è falsa?. Il Canzoniere di Petrarca è il testo chiave per la storia dell'italiano letterario. Al centro del Canzoniere c?è il concreto e tormentato io individuale. Il titolo originale del Canzoniere è Rerum vulgarium fragmenta. Per Petrarca l'amore è uno strumento di conoscenza intellettuale e di elevazione spirituale.

La lingua del Decameron si presenta. maggiormente polimorfica di quella della coeva poesia. meno polimorfica di quella della coeva poesia, ma solo nelle ballate che concludono le giornate. meno polimorfica di quella della coeva poesia. altrettanto polimorfica di quella della coeva poesia.

Quale dei seguenti tratti non è caratteristico del fiorentino del Quattrocento?. l'articolo definito maschile singolare el. l'articolo definito maschile plurale e. l'apocope di -e e -o dopo l, n, r. la desinenza di III pl. -on(o) invece di -ano nei verbi di I coniugazione.

La grammatica di Leon Battista Alberti è. una grammatica del fiorentino contemporaneo. una grammatica della lingua degli scrittori più autorevoli della tradizione. una grammatica del fiorentino di Dante, Petrarca e Boccaccio. una grammatica del fiorentino trecentesco.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La lettera che funge da prefazione alla Raccolta Aragonese fu firmata da Angelo Poliziano. La Raccolta Aragonese fu inviata da Lorenzo de' Medici a Federico d'Aragona. La Raccolta Aragonese è un'antologia della poesia toscana dei primi secoli. I compilatori della Raccolta Aragonese vogliono proporre ai contemporanei un modello linguistico-letterario.

Individuate fra i seguenti gruppi di fenomeni fonetici o forme quali non appartengono interamente al fiorentino argenteo. la prima persona dell'imperfetto in -o; le forme indeclinate mie, tuo, suo per il maschile e il femminile; la forma mila in luogo di milia; la velarizzazione di l preconsonantica. la riduzione dei dittonghi dopo consonante + r; la prima persona dell'imperfetto in -a; la declinazione per numero e genere della forma in precedenza indeclinabile gliele; le forme dea e stea in luogo di dia e stia. la riduzione dei dittonghi dopo consonante + r, il numerale dieci in luogo di diece; le forme dia e stia; la forma mila in luogo di milia. l'articolo el, la declinazione per numero e genere della forma in precedenza indeclinabile gliele; le forme dia e stia; la forma sei in luogo dell'antico sè.

Quale di queste affermazioni è falsa?. Nel Quattrocento il volgare attraversa una fase di crisi. Con l'Umanesimo il latino diventa il principale strumento espressivo in ogni campo della cultura. Con l'Umanesimo si diffonde l'idea della superiorità della cultura moderna su quella antica. Nel Quattrocento il volgare viene tendenzialmente relegato alle scritture pratiche e ai generi letterari popolari.

Il tema del latino parlato a Roma fu oggetto di uno scambio epistolare tra due importanti umanisti. Cristoforo Landino e Leonardo Bruni. Biondo Flavio e Poggio Bracciolini. Poggio Bracciolini e Cristoforo Landino. Biondo Flavio e Leonardo Bruni.

Le 'lingue di koiné'. sono lingue elaborate nelle cancellerie signorili e comunali, soprattutto nell'Italia settentrionale. sono lingue elaborate nelle cancellerie signorili e comunali, soprattutto nell'Italia meridionale. sono lingue usate nelle corti dell'Italia settentrionale. sono le lingue 'cortigiane' in uso presso le corti d'Italia nei secoli XV e XVI.

Per evitare le forma dialettali, le lingue di koiné elaborate nelle cancellerie del Quattrocento fanno in genere ricorso. a neologismi. a latinismi. a arcaismi. a toscanismi.

L'imporsi del modello petrarchesco alla fine del Quattrocento è dimostrato. dagli Amorum libri e dall'Orlando innamorato di Boiardo. dall'Arcadia e dalle Rime di Sannazaro, e dall'Orlando innamorato di Boiardo. dall'Arcadia e dalle Rime di Sannazaro, e dagli Amorum libri di Boiardo. dall'Arcadia e dalle Rime di Sannazaro, e dalle Stanze per la giostra di Poliziano.

Il maccheronico è. un volgare settentrionale infarcito di termini latini e di latinismi. un volgare saturo di latinismi. un latino infarcito di elementi lessicali volgari, spesso dialettali. un volgare infarcito di termini latini e di latinismi.

La lingua dei poeti dell'Umanesimo volgare fiorentino. è la lingua dei grandi autori del Due- e del Trecento (Dante, Petrarca e Boccaccio). è il fiorentino del Quattrocento (detto anche argenteo). è la lingua dei grandi autori del Due- e del Trecento in particolare di Petrarca e Boccaccio. è la lingua dei grandi autori del Due- e del Trecento, aperta agli influssi del fiorentino contemporaneo.

Il polifilesco è. un volgare saturo di latinismi. un volgare meridionale infarcito di latino. un ibrido di termini latini e dialettali. un latino infarcito di elementi lessicali volgari, spesso dialettali.

Sannazaro sottopose l'Arcadia a un lungo processo di revisione. avvicinarne la lingua sempre più al toscano quattocentesco. per avvicinarne la lingua sempre più al modello petrarchesco e boccacciano. avvicinarne la lingua sempre più al modello petrarchesco, boccacciano e dantesco. avvicinarne la lingua sempre più ai modelli proposti da Bembo.

Nel verso che tutto n?arde e non ritrova loco dell'Orlando furioso (I 18 8), la forma loco. un sicilianismo. un latinismo sopravvissuto alla revisione linguistica. un toscanismo. un settentrionalismo sopravvissuto alla revisione linguistica.

Quale di queste affermazioni è falsa?. Nel 1501 e nel 1502 Bembo pubblicò a Venezia presso Aldo Manuzio le edizioni a stampa di Petrarca e di Boccaccio. l'edizione di Petrarca del 1501 assicurò a Bembo la possibilità di fissare un testo di riferimento, da cui ricavare una norma grammaticale. L'avvento della stampa ebbe dei riflessi molto rilevanti in campo linguistico perché favorì la diffusione della norma bembiana. il lavoro nella tipografia aldina permise a Bambo di rivedere in senso toscaneggiante molti testi in vista della pubblicazione.

Quali sono le date delle tre edizioni dell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto?. 1516, 1521, 1525. 1516, 1525, 1532. 1521, 1525, 1532. 1516, 1521, 1532.

Quale autore cercò di conciliare la tesi fiorentinista, che proponeva come modello il fiorentino parlato, con la tesi di Bembo, che proponeva come modello la lingua dei grandi autori dei Trecento?. Pier Francesco Giambullari. Niccolò Machiavelli. Benedetto Varchi. Claudio Tolomei.

L'uso del dialetto nella commedia del Cinquecento. deriva dall'esigenza di dar voce alle istanze degli umili e dei diseredati. prosegue la tradizione delle lingue di koinè. deriva da un rifiuto del classicismo bembiano. prosegue la tradizione dei volgari medievali.

La lingua della Mandragola di Machiavelli. è un limpido esempio di fiorentino vivo. è modellata fondamentalmente sul fiorentino letterario del Trecento. fonde latinismi di origine cancelleresca con parole comuni e quotidiane. è un efficace compromesso tra lingua letteraria e lingua viva.

La teoria cortigiana fu sostenuta per la prima volta. da Vincenzo Colli detto il Calmeta. da Baldassarre Castiglione. Da Dante Alighieri. da Gian Giorgio Trissino.

Il Concilio di Trento. favorì la traduzione in volgare della Bibbia. vietò il possesso di Bibbie volgari. propugnò il principio del libero esame delle scritture. contribuì all'unificazione linguistica d'Italia.

La grammatica di Pierfrancesco Giambullari. prende come punto di riferimento il fiorentino trecentesco. prende come punto di riferimento il fiorentino vivo. prende come punto di riferimento la lingua letteraria. prende come punto di riferimento la lingua delle Tre Corone, privilegiando Dante.

Lionardo Salviati trasformò la teoria di Bembo. prendendo a modello la lingua di Dante. ampliando il canone anche ad autori minori del Trecento. prendendo in considerazione anche la lingua del Duecento. prendendo in considerazione anche il fiorentino vivo.

L'uso del volgare da parte di Galileo dipende, tra l'altro, dalla volontà. di dare valore letterario alle sue opere scientifiche. di staccarsi polemicamente dalla tradizione degli accademici di esprimersi in latino. di competere con gli altri scienziati europei che avevano abbandonato il latino. di rivolgersi ai membri dell'aristocrazia fiorentina.

La lingua delle opere volgari di Galileo. è di registro medio, ma non manca di eleganza. è fredda e impersonale. è caratterizzata da un tono severo e magniloquente. è agile, ma sciatta e trascurata.

A quale di questi autori si deve una delle più importanti raccolte di prediche medievali?. a Garzo. a Iacopone da Todi. a Bernardino da Siena. a Poliziano.

La prima grammatica dell'italiano, dopo quella di Leon Battista Alberti, si deve a. Pietro Bembo. Giovan Francesco Fortunio. Lionardo Salviati. Pier Francesco Giambullari.

Quale di queste affermazioni è falsa?. La poesia classicista barocca riafferma l'autorità del modello petrarchesco. La parola d'ordine della poesia barocca è la 'meraviglia'. Il più importante esponente del classicismo seicentesco è Giambattista Marino. Nella poesia barocca, un importante serbatoio di parole nuove è rappresentato dal lessico scientifico.

Il melodramma. vede la luce con l'Orfeo di Claudio Monteverdi. vede la luce con l'Aminta di Tasso. viene teorizzato all'interno della fiorentina Camerata dei Bardi. vede la luce con il Pastor fido di Battista Guarin.

I più importanti oppositori della Crusca nel Seicento furono. Paolo Beni, Daniello Bartoli, Carlo Maria Maggi. Alessandro Tassoni, Daniello Bartoli, Carlo Maria Maggi. Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Daniello Bartoli. Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Carlo Maria Maggi.

La riforma del melodramma attuata dai letterati dell'Arcadia si ispirava, tra le altre cose, all'esigenza di. immettere nel testo teatrale temi comici ed eroici. trasformare il testo poetico in un testo teatrale (il cosiddetto libretto). ridare dignità letteraria e autonomia poetica all'accompagnamento musicale. ridare dignità letteraria e autonomia letteraria al testo poetico.

La prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca uscì nel. 1691. 1623. 1612. 1582.

Quale di questi elementi non fu caratteristico del periodo dell'Illuminismo. diffusione della cultura nei ceti medi. ridimensionamento del potere spirituale della Chiesa. fiducia nel progresso dell'umanità. polemica nei confronti dell'autorità.

Quale di queste idee non rientra tra quelle avanzate da Melchiorre Cesarotti nel Saggio sulla filosofia delle lingue?. l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano privo di arcaismi. l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano privo di termini regionali. l'idea di istituire un Consiglio Nazionale della lingua al posto della Crusca. l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano ricco di termini delle arti e delle scienze.

Nel Saggio sulla filosofia delle lingue di Melchiorre Cesarotti si afferma che. che la lingua media deve conciliare l'uso vivo e la lingua della tradizione. la lingua scritta deve conformarsi ai modelli letterari di un determinato secolo. la lingua par deve essere impiegata dai dotti per l'attività intellettual. la lingua scritta deve rifarsi alla varietà parlata dal popolo, aspirando a un livello medio.

Per Giambattista Vico il linguaggio. è il puro prodotto di una convenzione sociale. è un veicolo di espressione e di conoscenza. è uno strumento di progresso e un veicolo di diffusione della cultura. è uno strumento sociale, che permette la comunicazione tra gli uomini.

Nella Rinunzia avanti notaio al Vocabolario della Crusca di Alessandro Verri si afferma. che ogni parlante ha il diritto di inventarsi la sua lingua personale. che nel Settecento la lingua italiana è giunta al suo massimo livello di perfezione. che per arricchire una lingua è necessario ricorrere a prestiti da altre lingue. che ogni lingua moderna necessita di una precisa codificazione grammaticale.

Nel Settecento, il francese venne considerato 'lingua della ragione'. perché era stato descritto in diverse 'grammatiche ragionate'. perché era la lingua degli illuministi. perché ammetteva ordini marcati diversi da quello diretto. perché ammetteva solo l'ordine diretto dei costituenti della frase.

La lingua delle commedie di Goldoni è caratterizzata. da una sintassi abbondantemente ipotattica. dalla presenza di latinismi, aulicismi e arcaismi. dalla presenza di venetismi, settentrionalismi e francesismi. da una sintassi semplificata, ispirata al modello arcadico.

Per la lingua delle sue commedie, Carlo Goldoni. riproduce la lingua della conversazione quotidiana dei suoi tempi. inventa una lingua di conversazione, attingendo prevalentemente da fonti scritte. riproduce la lingua della conversazione quotidiana in uso in Toscana ai suoi tempi. riproduce l'italiano di conversazione borghese e popolare dei suoi tempi.

Sul piano della lingua, l'Accademia dell'Arcadia propone. il ritorno al modello della poesia barocca. il ritorno al modello petrarchesco e boccacciano. il ritorno al classicismo barocco. il ritorno al modello petrarchesco.

Quale di questi procedimenti non è tra quelli che l'Arcadia recupera dal linguaggio lirico tradizionale?. l'uso di neologismi. l'uso dell'enclisi coi verbi di modo finito. l'uso di forme monottongate. il ricorso al troncamento.

Il Giorno di Giuseppe Parini. è un poema didascalico. è un dramma satirico. è un poema epico. è un romanzo satirico.

Nei versi dell'Iliade di Monti molte anzi tempo all'Orco / generose travolse alme d'eroi, quale dei seguenti procedimenti si riscontra?. verbo alla fine della frase. iperbato. latinismo. inversione (o anastrofe).

Ugo Foscolo. coniuga un linguaggio poetico tipicamente romantico con una sensibilità neoclassica. coniuga un linguaggio poetico tipicamente neoclassico con una sensibilità illuministica. coniuga un linguaggio poetico tipicamente neoclassico con una sensibilità romantica. coniuga un linguaggio poetico tipicamente illuministica con una sensibilità neoclassica.

Quale di questi procedimenti non è caratteristico della poesia neoclassica?. uso di riferimenti mitologici. uso di perifrasi dotte. uso di francesismi. uso di latinismi e grecismi.

Le scelte linguistiche di Vittorio Alfieri sono orientate. ad avvicinare la lingua delle sue tragedie all'uso vivo. a recuperare il modello petrarchesco. ad allontanare la lingua delle sue tragedie da quella dei contemporanei. a recuperare il modello arcadico.

Il ricorso agli arcaismi da parte di Leopardi dipende dalla sua volontà di. allontanare il linguaggio poetico dall'uso quotidiano. conferire alla lingua poetica la dignità letteraria delle lingue classiche. riportare il linguaggio poetico alla dignità dell'antica lingua letteraria. imitare la grande poesia della tradizione letteraria italiana del Trecento e del Cinquecento.

Vincenzo Monti. sostenne blandamente le idee puristiche di Antonio Cesari. aderì al Purismo, ma fu un fiero avversario di Antonio Cesari. aderì al Purismo, ma evidenziò diversi errori contenuti nel Vocabolario della Crusca. osteggiò fieramente le idee puristiche di Antonio Cesari.

Qual è la parafrasi corretta dei versi leopardiani e paventò la morte / chi la vita aborrìa. e temette la morte chi detestava la vita. e temette la morte chi aboliva la vita. e fu spaventato dalla morte chi era detestato dalla vita. e affrontò la morte chi detestava la vita.

La sintassi della Quiete dopo la tempesta di Leopardi è caratterizzata. dalla paratassi e dal polisindeto. dall'ipotassi e dall'asindeto. dalla paratassi e dall'asindeto. dall'ipotassi e dal polisindeto.

Nel sintagma sgombrasi del v. 6 della Quiete dopo la tempesta abbiamo un. arcaismo fonetico. arcaismo morfologico. arcaismo sintattico. arcaismo lessicale.

La lingua del Fermo e Lucia è caratterizzata. da un fondo di fiorentino contemporaneo e da vari elementi lombardi e francesi. da un fondo di lombardo e da vari elementi toscani e francesi. da un fondo di toscano letterario e da vari elementi lombardi e francesi. da un fondo di italiano parlato e da vari elementi lombardi e francesi.

Nell'edizione finale dei Promessi sposi Manzoni si orientò. verso una lingua genericamente toscana. verso la lingua letteraria. verso il fiorentino delle classi popolari. verso il fiorentino dell'uso colto.

Le scelte linguistiche operate da Manzoni nella prima edizione dei Promessi sposi sono determinate dalla volontà di. avvicinarsi il più possibile alla lingua dell'uso medio. avvicinarsi il più possibile alla lingua letteraria di base toscana. avvicinarsi il più possibile all'uso toscano contemporaneo. avvicinarsi il più possibile alla lingua parlata.

Il Dizionario della lingua italiana di Tommaseo-Bellini. ha come modello il fiorentino vivo, diversamente dal Giorgini-Broglio. ha come modello sia il toscano parlato che la lingua letteraria, come il Giorgini-Broglio. ha come modello sia il toscano parlato che la lingua letteraria, diversamente dal Giorgini-Broglio. ha come modello il fiorentino vivo, come il Giorgini-Broglio.

Quale di queste idee non rispecchia le idee di Manzoni espresse nella relazione Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla?. La diffusione del fiorentino vivo doveva avvenire tramite l'invio di insegnanti elementari toscani. Ai parlanti e agli scriventi non toscani doveva essere proposto come modello il fiorentino dell'uso colto. L'unificazione linguistica non poteva essere raggiunta proponendo agli italiani una lingua già esistente e omogenea. L'unificazione linguistica doveva procedere 'sostituendo' a ciascun dialetto la lingua fiorentina.

La revisione che porta dall'edizione Ventisettana dei Promessi sposi alla Quarantana comporta sistematicamente la sostituzione. di forme genericamente toscane con espressioni tipicamente fiorentine. di forme arcaiche e letterarie con cultismi. di forme del fiorentino popolare con espressioni del fiorentino dell'uso colto. di forme arcaiche e letterarie con espressioni dell'uso vivo.

Secondo Graziadio Isaia Ascoli, l'unificazione linguistica. doveva essere raggiunta attraverso la diffusione della lingua letteraria di base fiorentina. doveva essere raggiunta attraverso un intervento guidato dalle istituzioni. doveva essere raggiunta attraverso il sistema scolastico. dipendeva da fattori extralinguistici.

I testi veristi di Giovanni Verga si incardinano su due procedimenti fondamentali. l'impegno politico e l'impersonalità. l'impegno politico e la scientificità della letteratura. l'impersonalità e la regressione del narratore. la scientificità della letteratura e la regressione del narratore.

La lingua del romanzo I Malavoglia. è un italiano ricco di termini dialettali siciliani, e caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. è un italiano caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. è un siciliano caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. è un italiano di tipo fiorentino, caratterizzato da vari tratti tipici del parlato.

Quale di questi procedimenti è tra quelli impiegati da Verga per produrre l'impressione di un'oralità popolare?. il discorso indiretto libero. il ricorso a sicilianismi morfologici e fonetici. la dislocazione a destra e a sinistra. il ricorso a sicilianismi lessicali.

Quale procedimento sintattico appare dominante nella lirica pascoliana L'assiuolo?. anastrofe. iperbato. enclisi pronominale. asindeto.

Nella sua opera, Giovanni Pascoli. cerca di avvicinare la lingua della poesia alla lingua parlata. si attiene alla distinzione classica che separava gli argomenti sublimi da quelli umili. riprende tematiche e motivi tipici del Positivismo europeo. canta esclusivamente realtà umili e dimesse.

Il progetto linguistico di D'Annunzio è quello. di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, recuperando forme medievali e classiche direttamente dalle fonti. di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, ritornando al linguaggio lirico di tradizione petrarchesca. di avvicinare la lingua poetica a quella parlata, recuperando forme dalla lingua quotidiana. di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, ritornando alla lingua letteraria tradizionale.

La lirica dannunziana Nella belletta presenta già nel titolo una citazione di un testo di. Orazio. Virgilio. Dante. Petrarca.

La forma pèrsica che si incontra nella lirica dannunziana Nella belletta è. un allotropo di pèsca. un allomorfo di pèsca. un allofono di pèsca. una variante dialettale di pèsca.

Quale di queste affermazioni è falsa?. Un elemento che distingue la lingua di Montale da quella dei contemporanei è la sua evidente letterarietà. Il linguaggio poetico dei futuristi appare caratterizzato dal 'cozzo dell'aulico col prosaico'. Ungaretti persegue l'isolamento della parola al fine di recuperarne la purezza originaria. In Saba, aulicismi e lingua quotidiana convivono armonicamente in un tono medio.

Quale di questi eventi non ebbe effetti significativi sulla diffusione dell'italiano nella prima metà del Novecento?. la Grande guerra (1915-1918). l'innalzamento dell'obbligo scolastico. il regime fascista. la mobilitazione delle masse popolari.

Don Lorenzo Milani contestava. la mancanza di specifiche conoscenze tecniche da parte degli insegnanti. il ruolo avuto dalla classe dominante nell'annosa questione della lingua. gli errori concettuali compiuti dagli insegnanti nella correzione degli elaborati. il modello linguistico proposto dalla scuola, anacronistico e letterario.

Quale di queste misure di politica linguistica fu intrapresa dal regime fascista?. la promozione e la valorizzazione dei dialetti. la difesa delle minoranze linguistiche. il sostegno dell'attività lessicografica della Crusca. il rifiuto delle parole straniere.

Quali di questi fattori non ha facilitato il regresso della dialettofonia nel Novecento. il decollo industriale. l'avvento della televisione. le ondate migratorie all'interno e verso l'estero. le iniziative del regime fascista contro l'uso del dialetto.

Quale di queste caratteristiche è tipica dell'italiano aziendale?. uso di lessico prevalentemente denotativo. precisione e univocità dei termini. uso di lessico tecnico-scientifico. uso di tecnicismi collaterali.

Quali fra queste caratteristiche non appartiene al linguaggio tecnico scientifico novecentesco?. La tendenza a coniare parole nuove da basi greche e latine. L'impiego di parole straniere. L'uso di sigle. Lo scarso uso di prefissoidi e suffissoidi.

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