Metodologie di analisi del testo
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Título del Test:![]() Metodologie di analisi del testo Descripción: Nuovo paniere del 6/12/23 Fecha de Creación: 2023/12/18 Categoría: Otros Número Preguntas: 300
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La semiotica è una. scienza esatta. metodologia di analisi testuale. metodologia nata negli ultimi anni. nessuna delle precedenti. La semiotica deriva dall'incrocio di due ambiti disciplinari. l'antropologia e la linguistica. la medicina e la filosofia. la linguistica e la filosofia. la linguistica e la medicina. È il linguista Ferdinand de Saussure che inizia a parlare di semiotica come. scienza che studia i testi. scienza che studia i segni. come scienza che studia le lingue. scienza che studia gli uomini. La semiotica viene istituzionalizzata negli anni. Sessanta. recenti. Settanta. Ottanta. Il riferimento convenzionale della nascita della semiotica è. la pubblicazione di "Elementi di Semiologia" di Roland Barthes. La pubblicazione di "Elementi di semiologia" di Eco. La pubblicazione di "Lector in Fabula" di Eco. La pubblicazione di "Elementi di semiologia" di Greimas. Umberto Eco è considerato. Un grande filosofo. Uno dei padri fondatori italiani della disciplina semiotica. Uno dei padri fondatori italiani della disciplina ermeneutica. Il fondatore della linguistica strutturale. La semiotica ha una vocazione. biblica. matematica. descrittiva. prescrittiva. Le due anime della semiotica sono. quella strutturale e quella interpretativa. quella formalista e quella algebrica. quella glossematica e quella interpretativa. quella linguistica e quella strutturale. L'anima strutturale della semiotica si rifà a. Ferdinand de Saussure. Umberto Eco. Charles Sanders Peirce. Roland Barthes. La semiotica deve il proprio nome alla parola greca. semiotiché. semeion. semion. semiottica. Il segno secondo Saussure è. Transeunte. Eterno. Immutabile. Labile. "I fondamenti della teoria del linguaggio" di Hjelmslev è uscito in Italia nel. 1977. 1968. 1988. 1986. La mutabilità del segno è dovuta al carattere sociale della. Convenzione. Storia. Lingua. Letteratura. Il segno secondo Saussure è. sempre motivato. Frutto di una convenzione. Frutto del disaccordo tra gli uomini. L'unico modo per comunicare. Uno dei principi che caratterizzano il segno secondo Saussure è. Nessuna delle precedenti. L'analogia. La motivazione. L'arbitrarietà. Per Saussure il segno linguistico è. un'entità psichica a due facce. celato dietro le apparenze. mai percepibile. un'entità fisica a due facce. Il segno linguistico secondo Saussure è. dato dalla somma delle vocali e delle consonanti. Dato dall'associazione di significante e significato. solo significato. solo significante. I rapporti sintagmatici sono detti anche. particolari. paradigmatici. in praesentia. in absentia. Il valore e l'identità di un segno. Non sono quasi mai differenziali. Sono sempre opposti. sono dati dalle funzioni che un elemento svolge all'interno di un sistema. Sono stati studiati da Eco. Il concetto di identità. Dipende dal segno. Non è dato dalla materialità dell'elemento all'interno di un sistema. Non dipende dalla posizione di un elemento. è opposto a quello di valore. Il concetto di identità. deriva dalle relazioni che un elemento di un sistema intrattiene con gli altri elementi. secondo Saussure non è stato ampiamente studiato. Nessuna delle precedenti. Viene tralasciato a favore di quello di valore. Il quadrato semiotico. è uno strumento prescrittivo con il quale si rende conto di un microuniverso valoriale. non fa parte del percorso generativo del senso. è un uno strumento descrittivo con il quale si rende conto di un microuniverso semantico. è un espediente narrativo. Nel quadrato semiotico troviamo. non troviamo relazioni di contraddizione. non troviamo relazioni di complementarietà. relazioni di contrarietà. non troviamo relazioni di contrarietà. Nel quadrato semiotico. troviamo relazioni di complementarietà. soggetto e oggetto si dissolvono. gli attanti si dirigono verso un oggetto di valore. nessuna delle precedenti. Nel quadrato semiotico troviamo. lo schema narrativo canonico. le strutture attanziali. una serie di relazioni differenziali che articolano una categoria semica binaria secondo un criterio logico. di solito un termine singolo. Il quadrato semiotico. fa parte del livello della manifestazione lineare. è posto nelle strutture semio-narrative di profondità. fa parte del livello discorsivo. è posto nelle strutture semio-narrative di superficie. Nel quadrato semiotico. troviamo le metafore. troviamo relazioni di contradditorietà. nessun termine entra in relazione con un altro. troviamo relazioni ternarie. Greimas si dedica alla costruzione del percorso generativo del senso con l'obiettivo di. individuare delle strutture soggiacenti ai testi. generare testi sempre nuovi. individuare la diversità negli stati discorsivi. leggere i testi in un'ottica migliorativa. Processo e sistema. sono concetti propri di Barthes. Sono concetti propri di Eco. Sono concetti propri di Hjelmslev. Sono concetti propri di Saussure. L'isotopia è. L'effetto di disomogeneità dato dalle enunciazioni. L'effetto di unità del discorso. La similarità di forme del discorso. L'equivalenza semantica tra due enunciati. L'espressione "casa". connota sul piano del contenuto "edificio di uso privato". Tutte le precedenti. denota sul piano del contenuto "edificio di uso privato". Denota sul medesimo piano dell'espressione "edificio di uso privato". Per connotazione intendiamo. I significati addizionali rispetto alle relazioni di denotazione. I significati addizionali rispetto alle relazioni associative. I significati denotati. I significati addizionali rispetto alle relazioni sintagmatiche. Greimas nasce a Tula. nel 1917. nel 1770. nel 1947. nel 1980. Chi ha parlato di Isotopia?. Hjelmslev. Saussure. Eco. Greimas. Il percorso generativo del senso è. un sistema semantico organizzato per livelli di profondità. una guida per orientarsi nella produzione del valore. un sistema semantico organizzato per tasselli concentrici. una guida per orientarsi nella produzione letteraria. Nelle fiabe studiate da Propp. non ci sono fabule. solo dieci hanno anche un intreccio. fabula e intreccio divergono. fabula e intreccio coincidono. Secondo Propp nelle fiabe. c'è sempre un drago. la serie di funzioni rimane la stessa. fabula e intreccio sono assenti. non si può parlare di serie di funzioni. L'intreccio è. la storia in sé. il modo in cui la fabula viene raccontata dal narratore. la sintesi degli eventi. il succo degli eventi. Nell'intreccio troviamo. le articolazioni fondamentali della narrazione. l'intento della fabula. nessuna delle precedenti. pause e digressioni. Nell'intreccio troviamo. sempre un incipt. spesso una conclusione. anticipazioni e retrospezioni. la morale della favola. La fabula è. il tema della storia. l'ordine cronologico degli eventi. La storia per come viene raccontata dal narratore. la storia in sé. Fabula e intreccio sono due concetti chiave. dello strutturalismo. della semiotica. dell'antropologia. del formalismo. Secondo Propp le fiabe russe. ripropongono il modello attanziale di Greimas. si fondano su un unico invariabile modello. si fondano su tre tipi diversi di modelli. si ispirano al racconto di fantascienza. "Morfologia della fiaba" è del. 1760. 1948. 1928. 1970. Per la messa a punto della grammatica narrativa di superficie Greimas si ispira a. Lévi-Strauss. Hjelmslev. Propp. Saussure. Greimas parla del passaggio di livello nel percorso generativo come di una. sostituzione. emancipazione. narrazione. conversione. Il quadrato semiotico definisce. la struttura elementare della significazione. le basi della semiotica. il pensiero di Greimas. il livello più superficiale del percorso generativo del senso. La mancanza. è la settima funzione. è l'ottava funzione. equivale alla partenza. è la nona funzione. Nella prima funzione del donatore. L'eroe dona il mezzo magico a qualcuno. All'eroe è imposto il divieto di accettare doni. nessuna delle precedenti. L'eroe incontra un donatore. L'ultima funzione. è rappresentata dalle nozze. è la morte dell'antagonista. è la trasfigurazione dell'eroe. è la punizione dell'antagonista. Il danneggiamento. è la nona funzione. è l'ottava funzione. è la settima funzione. è una funzione riflessiva. Per Propp in una fiaba. non è importante la sua superficie ma la sua ossatura. l'importante è la morale. si trovano sempre le strutture semio-narrative di superficie. non è importante la sua ossatura ma sua superficie. Per Propp una funzione è. l'operato di un personaggio determinato dal punto di vista del suo significato per lo svolgimento della vicenda. L'operato di un personaggio determinato dal punto di vista del suo significante. Il punto di vista di una vicenda. Il risultato di una vicenda. Nella lezione, per spiegare il concetto di valore di un'azione si ricorre al paragone con. l'esempio dello specchio proposto da Greimas. L'esempio dello specchio proposto da Saussure. l'esempio degli scacchi proposto da Saussure. L'esempio degli scacchi proposto da Greimas. Per Propp in una fiaba. non rimane costante l'operato dei personaggi. non rimane costante l'operato dei personaggi inteso come valore per il resto della vicenda. a rimanere costante è l'operato dei personaggi, e cioè il valore delle loro azioni per il resto della vicenda. a rimanere costante è l'operato dei personaggi e cioè la singola azione particolare. Per Propp in una fiaba. a variare sono i personaggi. la funzione è il punto di partenza. si trovano quattro funzioni principali. non variano mai i personaggi. Il retroterra di riferimento di Propp è. la semiotica interpretativa. la linguistica strutturale. la scienza cognitiva. la psicologia popolare. L'ottava funzione individuata da Propp. è la partenza. si articola in due punti. può essere saltata. è la mediazione. La prima funzione di una fiaba è. Il danneggiamento. L'allontanamento. La partenza. Il divieto. Le funzioni proppiane sono. 31. 30. 21. 100. Il movimento della fiaba va. dalle nozze al danneggiamento. dalla partenza alla lotta. dalla partenza al ritorno. dal danneggiamento alle nozze. In ogni fiaba ci sono. due problemi, uno soggettivo e uno oggettivo. quattro ordini di problemi. tre problemi. un solo problema. Sarà proprio dal concetto di sfera d'azione che Greimas riuscirà a costruire. il percorso generativo del senso. lo schema narrativo canonico. le altre dieci funzioni. il modello degli attanti narrativi. La prova qualificante è collegata al momento. del ritorno. della lotta. della fornitura. della partenza. Ogni fiaba racconta. una sola storia. due storie, una circolare e una lineare. tre storie. quattro storie. Le funzioni proppiane definiscono. le basi per le successive ricerche di Roland Barthes. lo schema compositivo unitario. un modello generale applicabile a ogni tipo di testo, anche visivo. Lo schema compositivo molteplice. Quante sono le sfere di azione delle fiabe?. quattro. sei. tre. sette. La prova glorificante è collegata al momento. della fornitura. dello smascheramento e della trasfigurazione. del ritorno. della partenza. Quante sono le prove nelle fiabe?. 4. 2. 5. 3. Lo schema attanziale è composto da. quattro attanti. sei attanti. otto attanti. cinque attanti. Come si possono definire gli attanti narrativi?. dei sinonimi di attori. dei sinonimi di personaggi. dei tipi narrativi molto astratti. dei tipi narrativi molto concreti. Nel modello attanziale il soggetto. aiuta l'opponente. opera secondo dei principi collettivi. tende all'oggetto di valore. nessuna delle precedenti. Nello schema attanziale sono presenti. Il re e sua figlia. protagonista e antagonista. Soggetto e oggetto. donatore e coprotagonista. La fase della sanzione. è precedente a quella della manipolazione. Corrisponde al momento in cui l'operato del soggetto viene giudicato. Corrisponde al momento in cui il soggetto riceve un aiuto. è precedente a quella della performanza. Nel passaggio da Propp a Greimas viene introdotto il concetto di. narrazione. funzione. trasformazione. attante. La seconda fase dello schema narrativo canonico è detta. Competenza. Manipolazione. Sanzione. Performanza. I narratologi hanno l'obiettivo di mettere a punto un modello. valido per le fiabe. in tutto e per tutto uguale a quello di Propp. che differisca per ogni tipo di testo. valido per ogni tipo di testo. Greimas parla di narratività come. di un'ipotesi interpretativa che permette di rendere conto di tutti i fenomeni semiotici. come di un concetto che esula dai confini della semiotica. come di un concetto da superare a favore della narrazione. di un sinonimo di narrazione. Lo schema narrativo canonico è. la più famosa riformulazione del modello attanziale. la più famosa riformulazione del percorso generativo del senso. è un sinonimo di quadrato semiotico. la più famosa riformulazione del modello proppiano. Lo schema narrativo canonico rispetto al modello proppiano gode di una maggiore. traducibilità. specificità. generalità. esattezza. Lo schema narrativo canonico è composto da. 3 fasi. 2 fasi. 4 fasi. 5 fasi. Lo schema narrativo canonico riassume. nessuna delle precedenti. il modello attanziale. le intuizioni dell'antropologo Lévi-Strauss. le 31 funzioni. La fase della performanza. è precedente a quella della competenza. corrisponde al momento dell'azione vera e propria. è successiva a quella della sanzione. è la fase di avvio della narrazione. La prima fase dello schema narrativo canonico è detta. Competenza. Sanzione. Manipolazione. Performanza. La quarta fase dello schema narrativo canonico è detta. Performanza. Competenza. Manipolazione. Sanzione. La terza fase dello schema narrativo canonico è detta. Manipolazione. Sanzione. Performanza. Competenza. La fase della manipolazione. agisce come conclusione dell'operato del soggetto. nessuna delle precedenti. avvia l'azione del soggetto. prevede che il soggetto manipoli qualcuno. I saggi contenuti all'interno del saggio "L'analisi strutturale del racconto" ragionano. sulla tenuta dello schema narrativo canonico. sulla tenuta del percorso generativo del senso. sul modello proppiano e sulle regole combinatorie che reggono i testi. sulla tenuta del modello attanziale. All'interno del saggio "L'analisi del racconto" troviamo saggi di. Peirce. Propp. Lévi-Strauss. Barthes. La fase della competenza. Prevede l'acquisizione da parte del soggetto della competenza necessaria per svolgere il compito. è successiva a quella della performanza. Prevede che il soggetto compia l'azione. spesso è assente. Il saggio "L'analisi del racconto" traduce un numero monografico della rivista "Communications": di che anno?. del 1977. del 1966. del 1995. del 1928. Il saggio "L'analisi del racconto" traduce un numero monografico della rivista "Communications": quale?. il numero 8. Il numero 10. Il numero 9. il numero 0. L'eredità di Propp. è stata raccolta e ripensata da una serie di studiosi. è andata completamente persa. è stata amplificata nel corso del tempo. è stata ridimensionata nel corso del tempo. Il nucleo si appoggia per forza. a una catalisi. a un informante. a un indizio. nessuna delle risposte. Le catalisi sono. speculari al racconto. sopprimibili. metafore del racconto. insopprimibili. I nuclei sono. metafore del racconto. sopprimibili. speculari al racconto. insopprimibili. La catalisi si appoggia per forza. a un indizio. a un'altra catalisi. a una funzione cardinale. a un informante. La catalisi si oppone a. la metafora. la sineddoche. la metonimia. l'ellissi. Catalisi, indizi e informanti. sommati svolgono la stessa funzione dei nuclei. possono essere percepiti come sommari dei nuclei. possono essere percepiti come espansioni dei nuclei. possono essere percepiti come sintesi dei nuclei. Secondo Barthes le funzioni sono distinte in. 2 classi. 3 classi. 4 classi. 5 classi. I nuclei sono anche detti. informanti. indizi. funzioni accidentali. funzioni cardinali. I nuclei sono. funzioni cardinali. meno importanti delle catalisi. più importanti delle catalisi. sullo stesso livello delle catalisi. Il nucleo ha una funzione. di cerniera. narrativa. celebrativa. riempitiva. La catalisi ha una funzione. celebrativa. narrativa. di cerniera. riempitiva. Le catalisi sono. dei punti di certezza del racconto. dei punti di collegamento del racconto. dei punti di snodo del racconto. dei punti di rischio del racconto. Secondo Barthes la tensione semantica del racconto risiede. negli indizi. negli informanti. nei nuclei. nelle catalisi. L'indizio. è ad esempio l'età di un personaggio. si trova solo nei gialli. è detto anche funzione cardinale. rinvia a un concetto necessario per il senso della storia. I racconti indiziari. sono ad esempio quelli psicologici. sono quelli popolari. sono quelli di genere. Nessuna delle precedenti. Gli informanti. sono, ad esempio, informazioni circa l'età del personaggio. hanno la stessa funzione degli indizi. danno informazioni sull'atmosfera del racconto. forniscono dati utili per il senso della storia. Gli indizi danno informazioni. che servono a situare nel tempo e nello spazio gli elementi del racconto. su un'atmosfera. Nessuna delle precedenti. che non riguardano mai un'atmosfera. Gli informanti. sono dati di difficile interpretazione. non sono immediatamente significanti. sono sempre dei personaggi. hanno la funzione di rendere il racconto quanto più simile alla realtà possibile. Nel modello di Bremond è presente. l'influenza della semiotica. nessuna delle precedenti. l'impronta meccanicistica di Propp. il concetto di virtualità di un evento. Gli elementi cardine del modello di Bremond sono. quattro. sei. due. tre. "La logica dei possibili narrativi" è un saggio di. Barthes. Bremond. Greimas. Todorov. Secondo Greimas nei tre grandi assi che attraversano il racconto c'è anche. L'asse del tentare. l'asse dell'amore. l'asse del desiderio. l'asse del chiamare. Secondo Greimas i personaggi vanno classificati in base al loro. sentire. essere. vedere. fare. Secondo Bremond l'associazione per contiguità spaziale è detta. metafora. descrizione. successione. ellissi. Secondo Bremond quando le cose semplicemente si implicano l'un l'altra ci troviamo di fronte a. deduzione. successione. racconto classico. descrizione. Secondo Bremond cosa deve essere per forza presente in un racconto per essere considerato come tale?. La successione. uno svolgimento. un inizio. una fine. Secondo Bremond quando ci troviamo di fronte a figure retoriche quali la metafora o la metonimia si tratta di. effusione lirica. descrizione. racconto autoriale. racconto classico. Secondo Bremond, quando ci troviamo di fronte a un susseguirsi di fatti non coordinati ci troviamo di fronte a. descrizione. racconto. successione. cronologia. Gli avvenimenti irrilevanti narrati da Fleming secondo Eco sono. cose di cui l'uomo comune ha fatto esperienza. dei nuclei. facilmente sopprimibili. degli indizi. Secondo Eco, se è noto il colpevole ed è noto l'esito. non resta che gustare le trovate con cui l'autore renderà possibile l'esito. non può esserci nessun tipo di narrazione. non c'è coinvolgimento. non può esserci nessun tipo di divertimento. Il contributo di Umberto Eco nell'"Analisi del racconto" lavora su. Le strutture narrative in Ian Fleming. le fiabe e i suoi personaggi. i lettori nelle fabule. il romanzo medioevale. Secondo Eco i romanzi di Fleming sono costruiti su. la falsariga di un romanzo epico. aneddotica. una gamma di regole di combinazione. linee ipotetiche che si deducono via via. Parlando dell'intreccio dei romanzi di Fleming come di un gioco, Eco ricorre all'esempio del gioco. della dama. delle carte. degli scacchi. di ruolo. Qual è il genere di appartenenza dei romanzi di Fleming secondo Eco?. romanzo d'avventura. romanzo d'evasione. autofiction. romanzo giallo. Secondo Eco, nei romanzi di Fleming l'intrattenimento è generato. dalla suspense che attraversa almeno l'ultima parte della storia. dall'effetto sorpresa. dal fatto che il lettore conosce il colpevole ma non l'esito. dal fatto che il lettore conosce già sia il colpevole che l'esito. Secondo Umberto Eco le caratterizzazioni dei romanzi della saga "007" sono espressione. del sentire comune. nessuna delle precedenti. di una incertezza propria dell'autore in carne e ossa. di una cultura elitaria. Secondo Umberto Eco, Fleming. non si sofferma su fatti minimi e irrilevanti per la vicenda. liquida i fatti minimi. si sofferma su fatti minimi e irrilevanti. si sofferma sugli avvenimenti clou della vicenda. Metz è. un semiologo francese che si è occupato di letteratura. un semiologo danese che si è occupato di glossematica. il maggiore esponente della semiologia del cinema, francese e non. un semiologo lituano che si è occupato di lessico. Secondo Metz. simbolo e allitterazione al cinema sono la stessa cosa. simbolo e metafora sono la stessa cosa. è possibile dire che la lingua naturale e cinema siano la stessa cosa. simbolo ed ellissi sono collegati. La motivazione principale del segno cinematografico è, secondo Metz. la metonimia. la figura retorica. l'analogia. la metafora. Metz sostiene che, a differenza della lingua che è immotivata,. nessuna delle precedenti. il cinema è motivato. l'arte è motivata. la scrittura è motivata. Metz ha cercato di dire cosa intendiamo quando parliamo. del cinema come linguaggio. del cinema come arte. del testo come segno. della scrittura come letteratura. Metz è nato nel. 1931. 1971. 1960. 1870. La figura retorica principale su cui si regge il meccanismo cinematografico secondo Metz è. la metafora. la paronomasia. la sineddoche. l'allitterazione. L'autore di polizieschi Van Dine dice che in un romanzo poliziesco. occorre evitare le soluzioni non comuni. occorre evitare le soluzioni banali. occorre evitare le soluzioni difficili. occorre incoraggiare l'intervento attivo del lettore. Secondo Todorov il racconto primitivo. è la parte centrale di un qualunque racconto. non esiste. c'è sempre stato. è sinonimo di racconto puro. Il romanzo a suspense. è la quarta categoria di romanzo poliziesco. è la prima storia del romanzo a enigma. legittima il racconto di retrospezione. è una terza categoria di romanzo poliziesco. L'autore di polizieschi Van Dine dice che in un romanzo poliziesco. la ragione viene spigata con la follia. Tutto va spiegato razionalmente. nessuna delle precedenti. Il destino è responsabile. L'autore di polizieschi Van Dine dice che in un romanzo poliziesco. Il colpevole deve essere l'uomo comune. Il colpevole non deve essere il narratore. Il colpevole deve essere di una certa importanza. Il colpevole deve essere il narratore. Per Henry James le azioni. nessuna delle precedenti. servono per illuminare il carattere del personaggio. hanno più rilievo dei personaggi. definiscono il racconto a-psicologico. L'autore di polizieschi Van Dine dice che in un romanzo poliziesco. non c'è posto per l'amore. non c'è posto per le lacrime. non c'è posto per la vendetta. non c'è posto per il pentimento. Il romanzo a enigma. è dominato dalla curiosità. nessuna delle precedenti. ha un regime di prospezione. è dominato dalla suspense. "Poetica della prosa" è uscito per la prima volta in Francia nel. 1928. 1917. 1980. 1971. "Poetica della prosa" è uscito in Italia negli anni. Duemila. Novanta. Ottanta. Settanta. Todorov è nato nel. 1939. 1929. 1922. 1832. Secondo Todorov la letteratura di massa. non può essere considerata letteratura. si conforma massimamente al suo genere di riferimento. è paraletteratura. è segretamente letta dai colti. Il romanzo poliziesco classico è quello che si può denominare. romanzo giallo. romanzo d'intrattenimento. romanzo d'evasione. romanzo a enigma. Secondo il personaggio principale de "L'impiego del tempo", ogni romanzo poliziesco è costruito su. quattro delitti. un delitto. due delitti. tre delitti. Secondo Saussure esistono due tipi di rapporti tra gli elementi linguistici. 0. e sono sintagmatici e complementari. vero. nessuna delle precedenti. Il percorso generativo del senso ci dice. come dovrebbero essere costruiti i testi. Come vengono costruiti i testi. come sarebbe meglio costruire i testi. come sintetizzare un testo. Greimas. recupera la teoria echiana. Pertinentizza le analisi secondo una prospettiva frastica. passa dai testi ai segni. passa dai segni ai testi. Nello schema attanziale. Il soggetto può coincidere col destinante. non troviamo il destinante. non troviamo gli aiutanti e gli opponenti. non può esserci sincretismo attanziale. I nuclei sono. le premesse del racconto. delle sintesi. dei sommari. dei punti di rischio del racconto. Una funzione. nessuna delle precedenti. non può essere sia catalisi che indizio. esclude l'altra. può essere mista. La configurazione chiave dell'impianto di Bremond è quella. di miglioramento. testa-coda. a legatura. a sacca. I successori di Propp continuano a porre molta attenzione su. le 31 funzioni. le azioni. la funzione delle nozze. i personaggi. Secondo Bremond ai tipi narrativi. corrispondono gli attanti di Greimas. corrispondono le forme più basiche dell'agire umano. corrispondono le categorie della contraddizione del quadro semiotico. corrisponde un racconto semplice. Secondo Eco i romanzi gialli coinvolgono i lettori perché propongono un mondo. difficile da interpretare. spaventoso. ignoto. noto. Il romanzo a enigma contiene. due storie. una sola storia. una morale forte. almeno tre storie. Il romanzo a enigma. ha avuto storicamente scarso successo. contiene la storia del crimine e quella dell'inchiesta. è stato inventato di recente. ha delle origini cinematografiche. Nel romanzo a enigma. le tre storie sono parallele. nessuna delle precedenti. le due storie non si toccano neppure. non c'è trama. Nel romanzo a enigma la storia d'inchiesta. inizia quando finisce quella del delitto. finisce quando inizia quella del delitto. è parallela alle altre due. passa in secondo piano. Nel romanzo a enigma, chi racconta la storia. ha un volto sconosciuto. è anche l'assassino. di solito muore. è preservato da una sorta di immunità. I romanzi a enigma hanno di solito una costruzione. asimmetrica. simmetrica. obliqua. a incastro. Il romanzo nero. nessuna delle precedenti. è dominato dalla suspense. ha un regime di retrospezione. è dominato dalla curiosità. Nel romanzo nero, il narratore stesso. nessuna delle precedenti. è immune. è spesso immune. può non arrivare vivo alla fine della vicenda. Nel romanzo nero il narratore. è immune. è spesso immune. inizia a raccontare solo quando il crimine è già stato commesso. non inizia a raccontare solo quando il crimine è già stato commesso. Rispetto al romanzo a enigma, il romanzo nero. ha avuto meno successo. racconta due storie parallelamente. racconta una storia che inizia quando finisce l'altra. ha avuto più successo. Il romanzo nero. è nato in Russia. è una sottocategoria del romanzo poliziesco. è nato in Italia. ha avuto scarso successo. Secondo Todorov, il processo di comprensione del racconto da parte del lettore è. controllato da una serie di costrizioni. arbitrario. affidato principalmente alle conoscenze pregresse del lettore. affidato esclusivamente alle indicazioni testuali fornite dall'autore. In "Poetica della prosa" Todorov spiega l'incastonatura usando. "Il nome della rosa". "Le mille e una notte". "Il gioco delle perle di vetro". "Il ritratto di Dorian Gray". Per Todorov, la grammatica del racconto intende trovare. dei punti di contatto tra grammatica e sintassi nei racconti. delle specificità nella costruzione dei racconti di fate. delle specificità nella costruzione dei racconti fiabeschi. delle analogie tra la costruzione delle preposizioni nel linguaggio e la costruzione dei racconti. Per spiegare la grammatica dei racconti Todorov utilizza un racconto di. Boccaccio. Dante. Ovidio. Petrarca. La sospensione dell'incredulità. non è altro che un patto tra il testo e il lettore. è un problema generato dalla cattiva costruzione del racconto. impedisce al lettore di immergersi nel racconto. non è altro che un patto tra i personaggi del racconto. La sospensione dell'incredulità. è dovuta a una cattiva gestione dell'aspetto cognitivo. è data dal fatto che il lettore non crede a quello che legge. è quello che comunemente si intende per "patto narrativo". è dovuta a una cattiva gestione del vedere-sapere-credere. "Whodonnit" vuol dire. in che modo verrà raccontata questa storia?. qual è il genere del film?. perché è stato fatto quello che è stato fatto?. chi è stato?. Uno degli incipt più classici. è quello in cui l'autore fa riferimento alla cornice della narrazione. è quello in cui l'autore chiarisce gli spazi e i tempi. è quello in cui si descrive un'emozione legata al personaggio principale che apre le vicende. nessuna delle precedenti. Come esempio di inizio che parte dalla fine Bernardelli propone. "Sunset Boulevard". "American Beauty". "I ponti di Madison County". "Hollywood Party". Per "script" si intende. scaletta + trattamento. la struttura narrativa del film comprensiva di dialoghi e scene numerate progressivamente. la scaletta. il trattamento. Tra i vari modi che ha un romanzo per iniziare Bernardelli include. la premessa. la descrizione. il proemio. nessuna delle precedenti. Il modello degli archi narrativi prevede. otto punti. 3 punti. sei punti. quattro punti. La struttura "man in a hole" corrisponde. allo schema della tragedia. alla storia d'amore. al romanzo di formazione. nessuna delle precedenti. Chi ha parlato di un tipo di trama detto "man in a hole"?. Barthes. Vonnegut. Calvino. Greimas. Il modello del "mito dell'eros" è stato messo a punto da. Campbell. Greimas. Propp. Vogler. Il modello del "viaggio dell'eroe" è stato messo a punto da. Campbell. Vogler. Propp. Greimas. Le azioni tipiche ricorrenti del viaggio dell'eroe sono. sedici. trenta. dodici. trentuno. Per spiegare il viaggio dell'eroe, nelle lezioni viene proposto l'esempio di. "Oceania". "Biancaneve". "La Sirenetta". Il re leone". Secondo Aristotele le strutture narrative della tragedia. possono essere di quattro tipi. possono essere di tre tipi. possono essere di due tipi. possono essere di un solo tipo. Gli archi narrativi della serialità sono. Nessuna delle precedenti. man in a hole. multistrand. difficili da seguire. A essere responsabile delle strutture narrative complesse è. il registro aulico usato dall'autore. la presenza di peripezia e riconoscimento. la difficoltà del personaggio a raggiungere il suo obiettivo. il modo in cui il narratore racconta la storia. Le imagines agentes sono. quelle immagini che servono all'oratore per ricordargli gli argomenti ad esse collegate. delle immagini che parlano da sole. quelle immagini che servono all'oratore per ricordare al pubblico il verosimile. delle immagini con funzioni attanziali. Uno spazio presentato in "map view". Nessuna delle precedenti. dà l'impressione al lettore di muoversi nello spazio. fornisce al lettore una prospettiva più ampia. lascia al lettore la possibilità di muoversi facilmente. Uno spazio presentato in "tour view". fornisce al lettore una prospettiva più ampia. rende i luoghi inaccessibili. rende i luoghi visibili "dall'alto". dà la possibilità al lettore di muoversi al suo interno. Il tour view a quante possibilità apre?. nessuna. quattro. due. tre. Nel gaze tour. lo sguardo del personaggio corrisponde a un'oggettiva irreale. lo sguardo del personaggio corrisponde a un'oggettiva. un personaggio descrive l'ambiente che lo circonda attraverso il suo sguardo. il personaggio si sposta facilmente nello spazio. Quante possibilità ha di essere stravolto l'ordine degli eventi?. 1. 4. 3. 2. Quante categorie intervengono nel "tempo del racconto"?. 2. 3. 5. 4. In quanti modi si può intendere la temporalità di un racconto?. 1. 2. 4. 3. La rappresentazione multiforme di un personaggio è. una modalità a sfondo onirico. una tecnica antica. qualcosa che si avvicina molto alla realtà. complicata da rendere. Un personaggio tondo è un personaggio che. Nessuna delle precedenti. annoia. stupisce. incide poco sugli altri. La caricatura è un personaggio. divertente. che rappresenta un tipo umano inesistente. che rappresenta una parodia di se stesso. che rappresenta una categoria di individui. Per parlare della caricatura Bernardelli sceglie l'esempio di. Eugène de Rastignac. Madame Bovary. "I tre moschettieri". "Gira al faro". La modalità multiprospettica è. qualcosa che ha a che fare, secondo Bernardelli, con il regime epistemico. un tipo di montaggio. l'identità di un personaggio restituita dagli sguardi degli altri personaggi. una modalità di ripresa utile a un certo tipo di montaggio. Per parlare di modalità multiprospettica Bernardelli utilizza l'esempio di. "Papà Goriot". D'artagnan. "Madame Bovary". "Gita al faro". La focalizzazione. può essere solo variabile. nessuna delle precedenti. può essere solo fissa. può essere sia fissa che variabile. Quando narratore e personaggio hanno lo stesso livello di conoscenza ci troviamo di fronte a un caso di. focalizzazione interna. focalizzazione zero. nessuna delle precedenti. focalizzazione esterna. Quando il narratore sa meno del personaggio ci troviamo di fronte a un caso di. focalizzazione zero. focalizzazione interna. focalizzazione esterna. Nessuna delle precedenti. Quando il narratore sa più del personaggio ci troviamo di fronte a un caso di. focalizzazione interna. Nessuna delle precedenti. focalizzazione esterna. focalizzazione zero. Nell'ocularizzazione interna primaria. si ha il protagonismo assoluto della macchina da presa. non sono presenti le tracce che denunciano la condizione di visione in soggettiva. sono presenti le tracce che denunciano le condizioni di visione in soggettiva. si presenta una sorta di interpellazione. Una distorsione dell'immagine è un esempio di. oggettiva irreale. oggettiva. ocularizzazione interna. interpellazione. Il discorso diretto. è l'espediente più usato nella letteratura moderna. è l'espediente più usato nella letteratura contemporanea. Narrativazza il contenuto di quanto detto dai personaggi. mette in scena un dialogo vero e proprio. Per parlare del discorso diretto libero Bernardelli usa l'esempio di. Dumas. Flaubert. Joyce. Balzac. Una formula come "disse che" rappresenta un caso di. stile letterario elegante. discorso indiretto. discorso diretto. stile inelegante. Per spiegare il discorso indiretto Bernardelli ricorse a. "I tre moschettieri". "Gita al faro". "La coscienza di Zeno". "Madame Bovary". Il discorso diretto libero è rappresentato da. dal monologo interiore. dalla narrativizzazione del contenuto dei dialoghi tra i personaggi. nessuna delle precedenti. le idee del narratore. Quanti tipi di finali esistono?. 3. 4. 2. 6. L'enciclopedia intertestuale è la conoscenza che ci proviene. dalle istituzioni scolastiche. dai testi precedenti e dalla vita di tutti i giorni. dai testi precedenti. dalla vita di tutti i giorni. L'opera "Lector in fabula" parla de. L'ingresso in scena degli antagonisti. gli espedienti di costruzione delle fiabe. L'attività cooperativa del lettore. L'attività evasiva della lettura. L'autore e il lettore modello. nessuna delle precedenti. sono spesso delle figure in carne e ossa. non sono mai delle figure in carne e ossa. possono coincidere qualche volta con delle figure in carne e ossa. Quando un testo è attualizzato nelle sue potenzialità vuole dire che. ha avuto un lettore molto intelligente. era facile e scritto bene. ha avuto un autore molto intelligente. si sono verificate le sue "condizioni di felicità". L'autore modello è lo stile filosofico, mentre il lettore modello è la capacità intellettuale di attualizzare questo stile cooperando con il testo. 0. vera solo la seconda parte. vera solo la prima parte. vero. Lettore e autore modello sono. delle strategie testuali. rispettivamente quello a cui il lettore e l'autore modello si ispirano. due figure in carne e ossa. i migliori. Il lettore modello è. qualcuno che dialoga con l'autore in carne e ossa. un modello di lettore. il lettore in carne e ossa più bravo di tutti. un lettore capace di cooperare nell'interpretazione del testo così come l'autore pensava. Secondo Umberto Eco un testo è. intessuto di non detto. sempre difficile da interpretare. sempre facile da interpretare. organizzato affinché l'autore modello cooperi. La teoria semiotica di Umberto Eco si ispira a. Greimas. Barthes. Peirce. Propp. L'ipotesi di partenza di "Lector in fabula" è quella per cui. Il dizionario non basta per interpretare un testo. Non serve ricorrere alle "enciclopedie". nessuna delle precedenti. L'interpretazione di un testo è data dei rinvii direzionali. Il concetto di "frame" deriva dall'ambito. della religione. della psicanalisi. dell'intelligenza artificiale. della filosofia teoretica. Il topic. prevede che ci si interroghi su un testo chiedendosi "di che cosa stiamo parlando?". è il topos. è il luogo comune. prevede che ci si interroghi su un testo chiedendosi "come risponde il testo a ciò di cui si parla". La passeggiata inferenziale corrisponde a. una vera e propria attività fisica. la sintesi del testo. le previsioni del lettore. nessuna delle precedenti. Il focus è. la domanda dedotta dalla risposta. la domanda posta nel testo. il climax. la risposta al topic. Per spiegare le differenze tra lettore ingenuo e lettore critico Eco analizza la novella. "Le correzioni". "Le benevole". "I misteri di Parigi". "Drame bien parisien". Quanti capitoli ha Drame?. 5. 4. 7. 6. "Sei passeggiate nei boschi narrativi" è un omaggio a. Greimas. Calvino. Barthes. Propp. Eco dice che ogni traduzione. deve avere come primo interesse il destinatario della traduzione stessa. implica un processo di negoziazione. deve necessariamente essere fedele al testo d'origine. nessuna delle precedenti. Di quanti tipi di traduzione parla Jakobson?. 3. 4. 2. 6. Di quanti tipi di "intentio" parla Eco?. 4. 3. 2. 5. Quante scuole di pensiero ci sono rispetto alla teoria della traduzione?. 2. 3. 1. 4. La traduzione intersemiotica è quella che Jakobson definiva. sinossi. riformulazione. Trasmutazione. nessuna delle precedenti. Per Eco la traduzione. non riguarda solo due lingue ma due culture. è un fatto meramente culturale. è un fatto meramente linguistico. non rispetta l'intentio auctoris. L'ecfrasi è. una partizione. La descrizione di un'opera d'arte. una traduzione endolinguistica. un commento sonoro. Barthes nasce nel. 1960. 1918. 1915. 1970. La prima fase della retorica è. l'elocutio. l'actio. la dispositio. l'inventio. Il testo analizzato da Barthes si articola attorno a una serie di. citazioni. enigmi. snodi epici. interpretazioni impossibili da parte del lettore. Cosa usa per la sua analisi Barthes in "S/Z". un paratesto dello stesso Balzac. una interpretazione preesistente del testo. nessuna delle precdenti. un sistema di codici. In "S/Z" Barthes analizza. "Madame Bovary" di Balzac. "Sarrasine" di Flaubert. "Sarrasine" di Balzac. "Madame Bovary" di Flaubert. "S/Z" di Barthes è frutto di un seminario tenuto a Parigi tra il. 1990 e il 1991. il 1967 e il 1978. il 1930 e il 1931. 1968 e il 1969. L'analisi di "S/Z". è colta a smascherare i meccanismi narrativi del testo esaminato. è stata ripresa anche da Greimas. invoglierebbe chiunque a diventare uno scrittore. dimostra che l'autore del testo esaminato è un pessimo scrittore. L'equivoco è dato. dalla fusione di qualcosa di vero e di qualcosa di falso. dalla fusione di qualcosa di vero e qualcosa di credibile. dalla fusione di qualcosa di vero e qualcosa di verosimile. dalle incomprensioni. I sintagmi dilatori comprendono anche. tutte le precedenti. la risposta parziale. la risposta sospesa. l'esca. "Soglie" è un testo di. Genette. Barthes. Greimas. Eco. La funzione preliminare del paratesto è quella di. riportare pedissequamente i tratti salienti del testo, con funzione di sintesi. sviluppare presso i potenziali fruitori una lettura più pertinente del testo. proporre una lettura semplificata del testo di riferimento. far aumentare gli acquisti del testo. Il paratesto è composto da. peritesto e anatesto. epitesto e sopratesto. anatesto e katatesto. epitesto e peritesto. Il paratesto si divide in ciò che. nessuna delle precedenti. traduce il testo e ciò che di esso è intraducibile. è spazialmente distante dal testo e ciò che condivide lo spazio del testo. valorizza e ciò che svaluta il testo. Tra le funzioni proprie del titolo di un testo Genette individua quella di. designare il contenuto di un testo. aumentare la gratificazione del testo. rendere il testo riconoscibile nelle biblioteche. nessuna delle precedenti. La prière d'insérer ha trovato posto. sulla copertina. nelle interviste. sulla fascetta. sul dorso. Il trailer può essere considerato. un paratesto. nessuna delle precedenti. il corrispettivo della quarta di copertina. il corrispettivo del prière d'insérer. Quanti modi ha a disposizione un trailer per relazionarsi alla manipolazione di cui è frutto?. quattro. uno. cinque. due. Il trailer è frutto di. un sondaggio preliminare sullo stile del focus group. una miscela casuale delle scene del backstage. una manipolazione di montaggio. un costante confronto tra spettatore e regista. Qual è la prima distinzione posta all'interno della produzione di trailer. quella tra trailer fatti dal regista e tra trailer fatti dal produttore. quella tra trailer italiani e trailer stranieri. quella tra trailer buono e trailer cattivo. quella tra trailer narrativo e trailer antinarrativo. Quante sono le prime tipologie di trailer che incontriamo nelle lezioni?. quattro. sei. cinque. due. Il trailer del "Disprezzo" è. coerente ed esaustivo. pieno di lacune. contraddittorio. incompleto ed incoerente. Il trailer del "Disprezzo" procede per operazioni di. manipolazione. dissimulazione della manipolazione. nessuna delle precedenti. manifestazione della manipolazione. Come esempio di trailer narrativo scegliamo di analizzare. "Arancia Meccanica". "Il disprezzo". "Shining". "Citizen Kane". Il trailer di "Arancia Meccanica" procede per operazioni di. dissimulazione della manipolazione. traduzione intertestuale. manipolazione. manifestazione della manipolazione. Il trailer di "Arancia Meccanica" è. chiaro. senza lacune. coerente ed esaustivo. contraddittorio. Il trailer di "The Shining" inizia come se fosse. una narrazione debole. un fermo immagine. una interpellazione. una narrazione forte. Il trailer di "The Shining" propone una sintesi. delle focalizzazioni omodiegetiche al cinema. dei modelli narrativi al cinema. dei tipi di sguardo al cinema. delle manipolazioni possibili. Casetti e di Chio analizzano il film anche. in chiave pedagogica. come oggetto di linguaggio. come strumento educativo. in chiave psicanalitica. Il campo-controcampo è considerato. un piano-sequenza. un'inquadratura. un tipo di montaggio alternato. una sequenza. Il piano americano è. un'inquadratura del personaggio dalle ginocchia in su. una visione che abbraccia un intero ambiente. un'inquadratura del personaggio dalla cintola in su. un'inquadratura ravvicinata del volto del personaggio. La steadycam è. insensibile ai movimenti dell'operatore. montata su una gru fissa. montata su una gru semovibile. sensibile ai movimenti dell'operatore. Le narrazioni a regime forte si contraddistinguono per. un insieme ben concatenato di situazioni. una trama assente. la perdita di peso dell'azione. la messa in scena di un girovagare da parte dei personaggi. Gli elementi del racconto secondo Barthes sono. 3. 5. 4. 2. Ciò che dà un'informazione relativamente a un'atmosfera Barthes lo chiama. informante. catalisi. nucleo. indizio. Casetti e di Chio individuano. 2 tipi di narrazione. 5 tipi di narrazione. 3 tipi di narrazione. 4 tipi di narrazione. Le narrazioni a regime forte si contraddistinguono per. l'assenza di uno schema assiologico duale. la messa in scena di un ribaltamento situazione iniziale-situazione finale. una trama assente. la messa in scena di drammi psicologici. Le narrazioni a regime debole si contraddistinguono per. un insieme ben concatenato di situazioni. la perdita di peso dell'azione. la presenza di uno schema assiologico duale. un ribaltamento inizio-fine. Narratore e narratario sono. elementi psicologici. dei principi astratti che regolano la produzione e la comprensione di significato all'interno di un testo. figurativizzazioni di autore e spettatore implicito. non concetti semiotici. Quante accezioni ha il concetto di punto di vista. 2. 5. 3. 4. Autore e spettatore implicito sono. corrispondono a regista e spettatore in carne e ossa. delle figurativizzazioni di posizioni astratte. non sono concetti semiotici. dei principi astratti che regolano la produzione e la comprensione del significato di un testo. La soggettiva. corrisponde all'establishing shoot. riguarda un vedere esauriente. coincide con quello che il personaggio vede. è un virtuosismo della macchina da presa. Il narratore fededegno è. conforme rispetto all'autore implicito. conforme rispetto allo spettatore implicito. difforme rispetto all'autore implicito. difforme rispetto allo spettatore implicito. Di quanti tipi di sguardo si può parlare al cinema?. 6. 3. 4. 5. L'ampiezza del punto di vista quante "posizioni" possibili individua?. 4. 2. 3. 5. La risoluzione. viene prima del climax. viene prima della crisi del personaggio. è tutto quello che viene dopo il climax. nessuna delle precedenti. In sceneggiatura, l'antefatto. è la fase iniziale della storia. è l'insieme degli eventi che si sono verificati nel passato del protagonista. coincide con il climax. è il set-up. La terza modalità del trailer. corrisponde al trailer antinarrativo. è poco studiata. dà luogo a due domande. corrisponde al trailer narrativo. La terza modalità del trailer. è una via di mezzo tra trailer narrativo e antinarrativo. è prevista per film a regime narrativo debole. dà luogo a tre domande. è una forma che si è consolidata negli ultimi anni. La sorpresa. è tutto ciò che supera l'aspettativa dello spettatore. nessuna delle precedenti. coincide con l'ironia drammatica. si verifica quando pubblico e personaggi hanno le stesse informazioni. Una correlazione trailer-film migliore di un'altra può dipendere. Nessuna delle precedenti. dalla bravura del montatore. dalla bravura del regista. dal regime narrativo di appartenenza del film. "La pazza gioia" appartiene a un regime narrativo. circolare (forte). forte. cosiddetto antinarrativo. circolare (debole). "The dressmaker" appartiene a un regime narrativo. cosiddetto antinarrativo. circolare. debole. forte. Hitchcock ha fatto ampio uso di. shared suspense. Nessuna delle precedenti. direct suspense. vicarious suspense. La suspense del cosa. è legata alla curiosità rispetto alla causa di un evento. Nessuna delle precedenti. è stata individuata da Marie-Laure Ryan. è relativa alla scoperta del colpevole. Gli operatori di suspense all'interno di una narrazione sono. cinque. tre. due. quattro. Rispetto agli elaborati degli studenti sulla descrizione della scena del film di Woody Allen, Maria Pia Pozzato ha individuato. una doppia strategia: a lemmi e procedurale. una doppia strategia: narrativa e antinarrativa. una doppia strategia: uniforme e multiforme. una doppia strategia: topicalizzante e fenomenologica. Quante caratteristiche individua Jenkins rispetto al modello transmediale?. 5. 4. 3. 7. |