MICROECONOMIA ( domande di fine lezione 38-41)
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Título del Test:![]() MICROECONOMIA ( domande di fine lezione 38-41) Descripción: MICROECONOMIA ecampus Fecha de Creación: 2024/08/02 Categoría: Otros Número Preguntas: 45
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NO HAY REGISTROS |
si ha un'esternalità di rete quando. i risultati della rete non sono completamente internalizzati. i risultati della rete sono completamente internalizzati. all'aumentare dei fruitori il prodotto aumenta di valore. al diminuire dei fruitori il prodotto aumenta di valore. in corrispondenza dell'equilibrio di lungo periodo in concorrenza perfetta. P=MR=MC=AVC. p=MR=MC=ATCmin. D=S=MR=MC. tutte false. secondo Pareto per ottenere un'allocazione delle risorse ottima è necessario. tutte vere. allocazione tecnica ottimale. output a livello ottimale. distribuzione ottimale dei beni. l'ingresso di nuove imprese in un mercato concorrenziale. fa diminuire il costo medio totale di lungo periodo. non ha effetto sul costo medio totale di lungo periodo. non è possibile. fa crescere il costo medio totale di lungo periodo. P=MC indica. tutte false. efficienza paretiana. efficienza allocativa. efficienza produttiva. nel breve periodo un incremento di domanda in un'industria a costi crescenti provoca. un aumento della quantità di mercato. un aumento del prezzo di mercato. un profitto economico. tutte vere. Quando la curva di domanda di mercato interseca la LRATC nel tratto in cui i costi totali sono ancora decrescenti ci troviamo. In monopolio naturale. In concorrenza monopolistica. In concorrenza perfetta. In oligopolio. Si ha un’esternalità di rete quando. Al diminuire dei fruitori il prodotto aumenta il valore. All’aumento dei fruitori il prodotto diminuisce di valore. I risultati della rete non sono completamente internalizzabili. All’aumentare dei fruitori il prodotto aumenta di valore. Si ha equilibrio dell’impresa monopolistica quando. MR. MR>MC. MR=MC. MR≠MC. In monopolio si realizza un profitto. Solo se P>ATC. Solo nel breve periodo. Solo nel lungo periodo. sempre. Nel monopolio. Tutte false. MR>p. MR=p. MR < P. Il monopolista si colloca nel punto in cui. MR>MC. MR=0. MR>0. MR<0. In concorrenza perfetta le imprese sono: follower. price taker. price maker. in un mercato perfettamente concorrenziale la curva di domanda della singola impresa è: c. anelastica. b. perfettamente rigida rispetto al prezzo di mercato. a. perfettamente elastica rispetto al prezzo di mercato. L’unica decisione che la singola impresa può prendere in un mercato perfettamente concorrenziale riguarda: c. la qualità del prodotto. b. il prezzo di vendita. a. la quantità da vendere. in un mercato perfettamente concorrenziale. c. MR=AVC. b. MR=prezzo. a. MR=TC. l’impresa realizza un profitto se. b. P>ATC. a. P=ATC. c. P<ATC. la curva di offerta dell’impresa che opera in concorrenza: c. è una retta che parte dall’origine degli assi. b. è composta da due parti. a. è crescente. Nel breve periodo in un mercato concorrenziale le imprese possono: c. realizzare un profitto o una perdita. b. realizzare una perdita. a. realizzare un profitto. Nel lungo periodo in concorrenza perfetta. c. P=MC min. b. P=ATC min. a. P=AVC min. l’ingresso di nuove imprese in un mercato concorrenziale: c. non ha effetto sul costo totale di lungo periodo. a. fa crescere il costo medio di lungo periodo. a. fa crescere il costo medio di breve periodo. si parla di efficienza produttiva quando. c. le risorse sono ottenute al minimo costo. b. i beni sono prodotti nel modo meno costoso possibile. a. le risorse sono distribuite in modo da ottenere l’output più desiderato. l’efficienza produttiva si riassume nella formula: c. P=AVC. b. P=MC. a. P=ATC min. si ha un’esternalità di rete quando. c. all’aumentare dei fruitori del prodotto diminuisce il valore della rete. b. all’aumentare dei fruitori del prodotto aumenta il valore della rete. a. al diminuire del numero di fruitori del prodotto aumenta il valore della rete. si ha equilibrio nell’impresa monopolistica quando: c. il costo marginale è uguale al ricavo marginale. b. il prezzo è uguale al ricavo medio. a. il ricavo marginale supera il costo marginale. il monopolista si collocherà nel punto in cui: c. MR>MC. b. MR. a. MR=MC. il monopolista realizza una perdita ogni volta che. c. P<ATC. b. P>ATC. a. P=ATC. In monopolio. Tutte false. P>ATC. P>ATCmin. P. In monopolio. P=MC. P<MC. MR=MC. P>MC. Si ha equilibrio dell’impresa monopolistica quando. MR≠MC. MR=MC. MR>MC. MR. La quantità prodotta in monopolio comporta. Tutte false. Una sottoutilizzazione di risorse. una sovrautilizzazione di risorse. Una normale utilizzazione di risorse. La curva di domanda con cui si confronta l’impresa in concorrenza monopolistica è. Molto rigida. Perfettamente rigida. Perfettamente elastica. Molto elastica. In concorrenza monopolistica si realizza il massimo profitto quando. MR≠MC. MR. MR>MC. MR=MC. La concorrenza monopolistica differisce dal monopolio. Tutte vere. Per il punto di massimizzazione del profitto. Per la presenza di extraprofitto solo nel lungo periodo. Per l’assenza di barriere all’entrata. L’elasticità della domanda in concorrenza monopolistica aumenta. Al crescere del numero dei concorrenti. Al diminuire del numero dei concorrenti. Al crescere del numero dei compratori. Tutte false. La concorrenza monopolistica implica che ogni soggetto. Abbia consistenti quote di mercato, non vi sia collusione, vi sia interdipendenza di azione. Abbia piccole quote di mercato, non vi sia collusione, vi sia indipendenza di azione. Abbia consistenti quote di mercato, non vi sia collusione, vi sia indipendenza di azione. Abbia piccole quote di mercato, vi sia collusione, vi sia interdipendenza di azione. Si ha equilibrio di concorrenza monopolistica di lungo periodo quando. MR>MC. MR=MC. MR. MR/MC. In concorrenza monopolistica, l’elasticità della domanda rispetto al prezzo dipende dalla numerosità. Dei compratori e dalla presenza di barriere all’uscita. Dei concorrenti e dalla presenza di barriere all’entrata. Dei compratori e dal grado di differenziazione del prodotto. Dei concorrenti e dal grado di differenziazione del prodotto. La domanda con cui si confronta un’impresa in concorrenza monopolistica è più elastica rispetto al monopolio a causa. Tutte false. Dell’inesistenza di barriere all’entrata. Della differenziazione del prodotto. Della presenza di molti venditori. La concorrenza monopolistica implica. Intervento dello Stato. Presenza di collusione. X-inefficienza. Assenza di collusione. In concorrenza monopolistica l’obiettivo della pubblicità è. Rendere più rilevante il prezzo come discriminate per l’aquisto. Informare gli acquirenti sulle qualità del prodotto. Informare gli acquirenti sulle caratteristiche del prodotto. Rendere meno rilevante il prezzo come discriminante dell’acquisto. La concorrenza monopolistica implica che ogni soggetto. Abbia consistenti quote di mercato, non vi sia collusione, vi sia interdipendenza di azione. Abbia piccole quote di mercato, non vi sia collusione, vi sia indipendenza di azione. Abbia consistenti quote di mercato, non vi sia collusione, vi sia indipendenza di azione. Abbia piccole quote di mercato, vi sia collusione, vi sia interdipendenza di azione. Il ricorso alla pubblicità in concorrenza monopolistica. Tutte false. È un esempio di concorrenza non di prezzo. È un esempio di leadership di mercato. È un esempio di concorrenza di prezzo. L’impresa in concorrenza monopolistica , nel lungo periodo. Tutte false. Realizza un profitto normale. Realizza un extraprofitto. Subisce una perdita. In concorrenza monopolistica l’aggettivo ‘monopolistica’ si riferisce. Tutte false. All’assenza di barriere all’entrata. Alla standardizzazione del prodotto. All’assenza di barriere all’uscita. |