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Natale Giorgio 25

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Título del Test:
Natale Giorgio 25

Descripción:
Giorgio Natale

Fecha de Creación: 2024/12/27

Categoría: Otros

Número Preguntas: 262

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Chi viene comunemente considerato il padre della Linguistica moderna?. Leonard Bloomfield. Ferdinand de Saussure. Noam Chomsky. Zellig S. Harris.

La linguistica formale si è sviluppata. in Australia. in ambito americano. in Europa. in Gran Bretagna.

Saussure ha definito il segno linguistico. come una triade: referente, significante, significato. come una diade: significante, significato. come una diade: referente, significante. come una diade: referente, significato.

I livelli di analisi sono. fonologia, morfologia, sintassi, lessico. fonetica e fonologia, sintassi, e pragmatica. fonetica, morfologia, sintassi, semantica e lessicologia. fonetica, morfologia, sintassi, semantica e pragmatica.

Il repertorio include: solamente i dialetti e le lingue. dialetti, lingue, varietà. nessuna delle risposte fornite. solamente la varietà di una lingua.

Il registro dipende. dai parlanti. dal momento storico. dalla situazione comunicativa. dal mezzo espressivo.

La dimensione diafasica riguarda. la localizzazione geografica della lingua. la situazione comunicativa. la fase storica di riferimento. il gruppo sociale.

La dimensione diamesica riguarda. il genere testuale. il canale comunicativo. il gruppo sociale. la scansione mensile della comunicazione.

I sottocodici fanno parte della dimensione. diastratica. diafasica. diacronica. diatopica.

Le scienze del linguaggio. comprendono discipline numerose, con correnti di studio in continua evoluzione. sono discipline di tipo evolutivo. sono il frutto di lunghe e costose elaborazioni. sono state a lungo trascurate.

La linguistica testuale incrocia le seguenti discipline: linguistica e testualità. linguistica generale e testualità. pragmatica e e testo. linguistica e filosofia.

La pragmatica si occupa. della competenza comunicativa dei parlanti. del rapporto fra lingua e società. del rapporto fra utenti. del rapporto fra lingua e contesto.

La pragmatica eredita il modello di studio. della sociolinguistica. dello strutturalismo. della retorica classica. dell'analisi conversazionale.

La pragmatica è. un livello di analisi. una teoria. una corrente. una prospettiva di ricerca.

La pragmatica si occupa della relazione fra i segni e. la conversazione. il discorso. il testo. chi li usa.

La linguistica pragmatica viene chiamata anche. pragmatica del linguaggio, pragmalinguistica o pragmatica della lingua. pragmatica linguistica, pragmalinguistica o pragmatica. filosofia del linguaggio, prammatica, pragmasofia. pragmatica filosofica, pragmasofia o filosofia del linguaggio.

La retorica deliberativa è centrata attorno. al giusto e all'ingiusto. al lodare e biasimare. al bello e al brutto. all’utile e al dannoso.

Nel mondo classico i generi di retorica sono. deliberata, giudicante,. dannoso, ingiusto, biasimevole,. deliberativa, giudiziaria, epidittica. utile, giusto, lodevole.

L'aggettivo retorico applicato a un testo indica un discorso. vivace e fluido. ampolloso e stantio. ricco di figure retoriche. difficile e ostico.

La retorica giudiziaria è centrata attorno. all'utile e al dannoso. al giusto e all'ingiusto. al bello e al brutto. al lodare e biasimare.

Tra i filosofi che sono considerati centrali nella Pragmatica e Linguistica testuale ci sono: John Austin e Charles Morris. John Austin e Paul Grice. Paul Grice e Charles Morris. Charles Morris e Charles S. Peirce.

La retorica classica è divisa in. 5 parti. 6 parti. 8 parti. 3 parti.

I generi della retorica classica sono caratterizzati da. uno spazio, un tempo, un emittente e una meta. un luogo, un tempo, un destinatario e uno scopo. uno spazio, un'epoca, un emittente e un obiettivo. un luogo, un tempo, un ricevente e uno scopo.

La retorica epidittica è centrata attorno. al giusto e all'ingiusto. al lodare e biasimare. al bello e al brutto. all'utile e al dannoso.

Per comprendere un testo, il contesto. è importante soltanto per i testi orali. è essenziale. è importante soltanto per i testi scritti. non è importante.

Il contesto è. dinamico ma non negoziabile. variabile e negoziabile. variabile e non negoziabile. invariabile ma negoziabile.

Il contesto è. fisso e non negoziabile. invariabile e non negoziabile. invariabile e negoziabile. dinamico.

Il termine pragmatica si deve a. Charles W. Morris. Charles Senders Peirce. Stephen Levinson. Robertf Carnap.

Il termine pragmatica. deriva da una radice greca: pràgma. deriva da una radice latina. riguarda l'agire umano. deriva da una radice anglofona.

Hymes definisce la pragmatica. lo studio degli aspetti formali della lingua. la scienza della competenza comunicativa. lo studio degli aspetti comunicativi e sociali. la scienza della competenza linguistica.

La competenza comunicativa. è diversa dalla "langue". è diversa dalla "competence". è simile alla "parole". è simile alla "competence".

La tripartizione della semiotica come disciplina riguarda tre campi di studio. sintassi, morfologia, lessico. sintassi, semantica, fonetica. sintattica, pragmatica, semantica. sintattica, fonetica, semantica.

Il contesto può essere definito come. interno ed esterno. totale e parziale. globale e locale. sociolinguistico e pragmatico.

Il contesto può essere definito come. l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. unione di contesto e cotesto. l'insieme di elementi contestuali che interagiscono con il cotesto. l’insieme di circostanze (linguistiche o extralinguistiche) in cui si verifica un atto comunicativo.

Il primo studioso che parlò di contesto di situazione fu. Bronislaw Malinowski. Roman Jakobson. Dell Hymes. Rupert Firth.

Il contesto interviene sul significato per. arricchirlo, cancellarlo, precisarlo, corroborarlo. rinforzarlo, enfatizzarlo, livellarlo, adattarlo. nessuna delle risposte. arricchirlo, disambiguarlo, precisarlo, completarlo.

La selezione degli elementi del contesto deriva. dall'inferenza. nessuna delle risposte. dalla variabilità della lingua. dagli scopi.

La frase "Quelli sono stupidi" contiene una. catafora. deissi empatica. anafora empatica. anafora.

La logodeissi indica. la deissi anaforica. la deissi testuale o del discorso. la deissi del testo. la deissi dello spazio.

I tipi principali di deissi sono: personale, spaziale e temporale. sociale, testuale, gestuale. gestuale, anaforica, simbolica. personale, sociale, testuale.

I tempi deittici anaforici sono: il trapassato prossimo, il futuro anteriore e l'infinito passato.. il trapassato prossimo, il trapassato remoto, il futuro anteriore e il condizionale composto. l'imperfetto, il trapassato remoto, il futuro anteriore . il passato prossimo, il passato remoto, il futuro semplice e il condizionale semplice.

La deissi temporale grammaticalizza la relazione tra. il tempo della situazione che viene descritta, oppure a cui si fa riferimento, e il punto zero temporale del contesto deittico, cioè il momento dell'enunciazione. il tempo e lo spazio. il tempo della storia e quello del discorso. il tempo della situazione che viene descritta, oppure a cui si fa riferimento, e il punto di riferimento spaziale.

I tempi deittici nell’indicativo sono: il presente, l’imperfetto, il passato remoto, il futuro. il presente, il trapassato prossimo, l’imperfetto, il trapassato remoto, il futuro semplice. il presente, il passato prossimo, l’imperfetto, il passato remoto, il futuro semplice. il presente, l’imperfetto, il passato remoto, il futuro anteriore.

01. La frase rematica. è difficile da realizzare. ha una funzione tematica. ha una funzione fatica. ha una funzione sintattica.

Il referente nella memoria a breve termine può essere: attivo, accessibile o semiattivo, inaccessibile. attivo, inattivo o semiattivo, inaccessibile. passivo, attivabile, accessibile. accessibile, semiattivo, inaccessibile.

I concetti di dato e nuovo riguardano. la struttura della conoscenza. la struttura sintattica. la struttura in ruoli tematici. la struttura informativa.

Come si distribuisce l'informazione all'interno di un testo?. Attraverso l'alternanzi di struttura della conoscenza e struttura informativa. Attraverso dato e nuovo, tema e rema, definito e indefinito. Attraverso dato e rema, nuovo e tema, identificabilità e definitezza. Attraverso la struttura di soggetto e predicato.

La frase "I miei figli sono generosi" contiene. un referente non specifico. un referente specifico. un referente specifico definito. un referente specifico indefinito.

Riguardo la definitezza un referente può essere. generico e specifico (definito e indefinito). specifico, non specifico (definito o indefinito). specifico (definito oppure indefinito), non specifico. definito e non definito (specifico oppure non specifico).

La distribuzione dell'informazione si riferisce a: tema/rema; dato/nuovo; definito/indefinito. struttura della conoscenza, struttura sintattica. soggetto e predicato. tema, dato e definitezza.

La seguente frase: "È Lia che è in ritardo" presenta il seguente fenomeno di marcatezza: estrazione del soggetto attraverso la frase scissa. passivazione. pseudoscissa. messa in evidenza del soggetto per anteposizione.

I modi per mettere in evidenza il rema sono: anteposizione contrastiva, frase scissa e pseudoscissa. frase preudoscissa, anteposizione del soggetto e dislocazione. anteposizione contrastiva, dislocazione a destra e a sinistra. frase scissa, passivazione e focalizzazione.

La tematizzazione si realizza attraverso: anteposizione dell'oggetto. DS e DD dei diversi costituenti. posposizione del soggetto. passivazione.

I tipi principali di costruzioni marcate sono: DS e DD. tematizzanti e focalizzanti. dato e nuovo. tematiche e rematiche.

La seguente frase: "Quella che è in ritardo è Lia" presenta il seguente fenomeno di marcatezza: dislocazione a destra del soggetto. dislocazione a sinistra con anafora empatica. pseudoscissa. frase scissa.

La seguente frase: "Le arance le ho messe sul tavolo" presenta il seguente fenomeno di marcatezza: DD del soggetto. DS dell'oggetto con ripresa anaforica. DD del complemento oggetto. DS dell' oggetto senza ripresa anaforica.

La seguente frase: "Le arance le ho messe sul tavolo" presenta il seguente fenomeno di marcatezza: DS dell'oggetto con ripresa anaforica. DS dell' oggetto senza ripresa anaforica. DD del complemento oggetto. DD del soggetto.

Il pidgin è una lingua. che è la risultanza della fusione della lingua nativa con termini stranieri. meticcia data dalla fusione della lingua di partenza con quella di arrivo. che è la risultanza della sovrapposizione della lingua nativa con termini stranieri. che è la risultanza della scomparsa della lingua nativa in quella straniera.

Se il tema è facile da recuperare la ripresa è. leggera in termini di materiale sintattico necessario. leggera, riguardo al materiale fonico impiegato. equilibrata in termini di materiale morfo-fonologico presente. pesante per il materiale fonetico impiegato.

Le anafore marcate includono. DS e DD dell'oggetto. anafora zero. costruzioni tematizzanti e focalizzanti. topicalizzazione e focalizzazione.

"Promettere" è un verbo. performativo. constativo. assertivo. imperativo.

I performativi devono avere determinate condizioni dette. condizioni di infelicità. condizionbi di felicità. condizioni di verità. condizioni di falsità.

"Come fare cose con le parole" è. il libro che deriva dalle William James lectures tenute da Searle. una principio generale per spiegare gli atti linguistici. il libro che deriva dalle William James lectures tenute da Austin nel 1955. il libro che deriva dall'inseghnamento di Grice ad Oxford.

La dimensione locutoria corrisponde a. le intenzioni del parlante. l'interpretazione. nessuna di queste risposte. gli effetti del dire.

La dimensione illocutoria riguarda. le intenzioni del parlante. gli effetti del dire. il semplice atto del dire qualcosa. nessuna di queste risposte.

La dimensione perlocutoria riguarda. le intenzioni del parlante. il semplice atto del dire qualcosa. nessuna di queste risposte. gli effetti del dire.

La forma canonica del performativo è costuituita da. la presenza opzionale SA (a ciò) ; la seconda persona singolare; il verbo in forma infinita. la presenza opzionale SA (di ciò) ; la prima persona singolare; il verbo in forma passiva; l'indicativo presente. la presenza opzionale del sintagma avverbiale con ciò; la prima persona singolare; il verbo in forma attiva; l'indicativo presente. la presenza opzionale del sintagma avverbiale con ciò; la prima persona singolare; il verbo iall'imperativo presente.

Austin è noto per. la teoria dei performativi. la teoria degli atti linguistici. la teoria degli aspeech acts. la teoria degli atti linguistici e per la teoria dei performativi.

Gli atti linguistici sono. locuzione, allocuzione, conlocuzione. informare, chiedere, convincere. locutivi (o locutori), illocutivi (o illocutori), perlocutivi (o perlocutori). chiedere, ordinare, permettere.

Le condizioni appropriate per il constativo sono. di appropriatezza/inapprorpiatezza. di formalità/informalità. di verità/falsità. di felicità/ infelicità.

Le condizioni appropriate per il performativo sono. di formalità/informalità. di appropriatezza/inapprorpiatezza. di verità/ falsità. di felicità/ infelicità.

La teoria degli atti linguistici e il concetto del performativo si devono a. H.P. Grice. P.L. Austin. P.F. Strawson. J.R. Searle.

Se le condizioni di infelicità dei performativi non sono rispettate l'atto è. realizzato ma inefficace. nullo o inappropriato. nullo o vacuo. vacuo e abusato.

Deviare il discorso è una violazione della massima di. qualità. modo. quantità. relazione.

Per Grice le implicature rappresentano il riconoscimento. della necessità di aggiungere elementi teorici nuovi. dell'impossibilità di ridurre la totalità del significato linguistico al binomio condizioni di verità e regole della conversazione. della possibilità di individuare il significato linguistico nelle condizioni di verità e nelle regole della conversazione. dell'impossibilità di ridurre la totalità del significato linguistico al binomio razionalità e conversazione.

Parlare più del necessario è una violazione della massima di. modo. qualità. quantità. relazione.

"Sii pertinente" corrisponde alla massima di. quantità. qualità. modo. relazione.

L’implicatura conversazionale è. convenzionale. staccabile. cancellabile. determinata.

La parte implicita della comunicazione è detta da Grice. discorso implicito. implicatura. discorso implicato. implicazione.

Per Grice la conversazione è. un'impresa. un'impresa irrazionale ma cooperativa. un'impresa razionale cooperativa. un'impresa cooperativa.

Gli atti linguistici possono essere. indiretti e performativi. diretti e prescrittivi. diretti e autonomi. diretti e indiretti.

Le massime. sono un parametro per valutare ciò che è detto e ciò che è inteso. sono riconducibili ad un principio generale di razionalità. sono riconducibili ad un principio generale di razionalità e funzionano come parametro per valutare ciò che è inteso. funzionano come parametro per valutare ciò che è inteso.

"Mi passi il sale?" rappresenta. un atto linguistico indiretto. un atto linguistico diretto. una domanda diretta. una richiesta orientata alla cortesia.

Dalle massime scaturiscono delle inferenze, che Grice chiama. implicature conversazionali. presupposizioni. implicature convenzionali. implicature conversazionali e convenzionali.

Il principio di cooperazione è stato formulato da. Austin. Grice. Chomsky. Searle.

Il principio di cooperazione è importante per. le implicature. le presupposizioni. la dimesione perlocutoria. la dimensione locutoria.

L'implicatura conversazionale costituisce un impegno semantico aggiuntivo. per limitare il significato letterale di un enunciato all'intenzione comunicativa del parlante. per andare oltre il significato letterale di un enunciato ed individuare e capire l'intenzione comunicativa del parlante. per capire l'intenzione comunicativa dell'interlocutore. per andare oltre il significato letterale di un enunciato aggiungendo il proprio contenuto semantico.

Cancellabilità, non distaccabilità, calcolabilità, non convenzionalità sono. proprietà delle implicature conversazionali. principi per riconoscere le implicature. proprietà dell'implicito. proprietà delle implicature convenzionali.

Il principio di pertinenza di Sperber e Wilson. approfondisce l'approccio di Grice in direzione cognitiva. approfondisce l'approcciio di Grice in chiave sociolinguistica. è completamente indipendente dall'approccio di Grice. smentisce l'approccio di Grice.

Nella coppia di frasi "Vieni a teatro?" "Sono stanca". costituisce una coppia domanda-risposta. la risposta negativa non è espressa direttamente ma può essere inferita come implicatura. la risposta negativa è espressa indirettamente come implicatura convenzionale. la risposta va interpretata alla luce del contesto e del cotesto.

Per Goffman, la 'faccia' è. l'aspetto superficiale dell'interazione. la logica evidente della conversazione. l'immagine pubblica che un partecipante desidera proiettar. l'espressione della cortesia linguistica.

La cortesia linguistica. usa anche mezzi non linguisticamente codificati. riguarda gli allocutivi. l'atteggiamento psicologico nei confronti dell'interlocutore. riguarda soltanto la deissi sociale.

L'asimmetria nella comunicazione è collegata. alla dominanza e al potere. alle implicature conversazionali. alle intenzioni dei parlanti. alla ricchezza e al prestigio.

La logica della cortesia di R. Lakoff è ispirata. al modello di Sperber e Wilson. non ha nessun precedente nella letteratura. alle massime di Grice. alla linguistica testuale.

Che cos’è la langue?. è l’atto linguistico individuale. è l'uso della lingua. è l’aspetto sociale e astratto della lingua. è la lingua in senso artificiale.

Che cos’è la parole?. È l’unione di concetto e immagine acustica. è l’atto linguistico individuale. è la lingua come sistema. È la parte sociale della lingua.

Cosa studia la linguistica del testo?. Il testo. L’aspetto sociale della lingua. Le caratteristiche della lingua parlata. Il testo e il discorso.

Le grammatiche del testo hanno segnato un passo importante nella comprensione della testualità perché hanno dato importanza alle proprietà definitorie in termini fondamentalmente: semantici. morfo-fonologici. formali. sintattici.

I primissimi tentativi di definizione del testo si basavano su. Criteri pragmatici e presenza di pro-forme. criteri sintattico-semantici. Criteri semantici e assenza di ripetizioni. criteri sintattico-lessicali e presenza di pro-forme.

Secondo Van Dijk la coerenza. è una delle possibili proprietà dei testi. È una proprietà necessaria ai testi. è una proprietà di tipo dicotomico: o c’è o non c’è. È una proprietà graduale.

I primi studi di linguistica del testo hanno messo in evidenza che. la linguistica del testo non doveva porre al centro dei suoi modelli la forma superficiale del testo, quanto piuttosto fenomeni legati a descrizioni formali della lingua. la linguistica del testo avrebbe migliorato e integrato i metodi della linguistica generale. la linguistica del testo doveva porre al centro dei suoi modelli la forma superficiale del testo e concentrarsi su questo aspetto. la linguistica del testo non doveva porre al centro dei suoi modelli la forma superficiale del testo, quanto piuttosto fenomeni legati al suo significato.

L’interpretazione di un testo mette in gioco due operazioni fondamentali: La codifica e la decodifica. La comprensione e l’interpretazione. la decodifica e l’inferenza. La ccoerenza e la coesione.

I primi tentativi di definizione del testo si basano su criteri. semantico-sintattici. socio-pragmatici. sintattico-lessicali. morfo-sintattici.

Le ipotesi di testo a base semantica furono chiamate. grammatiche del testo. grammatiche generative. grammatiche del periodo. grammatiche della frase.

I discorsi sono entità molto complesse e possono essere analizzate a partire da tre domini principali: il dominio fonologico, il dominio sintattico ed il dominio testuale. il dominio grammaticale, il dominio contestuale e il dominio testuale. il dominio grammaticale, il dominio morfo-sintattico e il dominio testuale. il dominio fonetico, il dominio morfologico ed il dominio sintattico.

Il dominio grammaticale riguarda. fenomeni di accordo e di sintassi. i modi in cui le unità del discorso si intrecciano sia dal punto di vista del significato che da quello della forma linguistica. la costruzione linguistica delle frasi che compongono il discorso. fattori paralinguistici ed extralinguistici;.

Il dominio contestuale tiene conto di. fattori semantici e pragmatici. fattori testuali e grammaticali. fattori linguistici e sociali. fattori paralinguistici ed extralinguistici.

Quando si scrive un testo, si mettono in opera. due sistemi costruttivi: costruzione grammaticale della frase e costruzione del testo. due sistemi costruttivi: costruzione grammaticale e costruzione frasale. due sistemi: grammatica della frase e grammatica del testo. costruzione grammaticale e costruzione funzionale.

Rispetto agli altri livelli dell’analisi linguistica (fonologico, morfologico e sintattico) quello testuale: va al di là della frase, riguarda il significato e non la forma, e tiene conto di fenomeni extralinguistici. va al di là della frase, riguarda il significato e non la forma, e tiene conto di cotesto e deissi fantasmatica. coincide con la frase, riguarda il significato e la forma, e non tiene conto di fenomeni extralinguistici. va oltre la frase, di cui analizza il contenuto formale facendo attenzione al contesto.

Quali sono le proprietà semantiche fondamentali di un testo?. Univocità, consecutività, progressione. Linearità, progressione e tematizzazione. Unitarietà, referenzialità, progressione. Unitarietà, continuità, progressione.

Il dominio testuale riguarda. i modi in cui le unità del discorso si combinano sul piano semantico. i modi in cui le unità del discorso si intrecciano. la capacità delle unità del discorso di dare forma al flusso di coscienza. i modi in cui le unità del discorso si intrecciano sia dal punto di vista del significato che da quello della forma linguistica.

Le tipologie di testi sono date dai seguenti criteri classificatori. • funzione illocutiva • grado di costrizione/libertà interpretativa imposta al destinatario • capacità enciclopedica. • funzione illocutiva (testi informativi, argomentativi, prescrittivi) • grado di costrizione/libertà interpretativa imposta al destinatario (testi molto vincolanti, poco vincolanti) • capacità cognitive. • testi informativi, argomentativi, prescrittivi) • testi molto vincolanti, poco vincolanti) • capacità sperimentali. • funzione pragmatica • funzione interpretativa) • capacità metacognitive.

Al variare di un testo e della sua destinazione la lingua può. mantenere un equilibrio. variare. regolare la comunicazione. mantenersi costante.

Le unità del testo appartengono a. • il piano etico; • il piano semantico; • il piano testuale. • il piano logico; • il piano referenziale; • il piano enunciativo. • il piano cognitivo; • il piano testuale; • il piano conversazionale. • il piano argomentativo; • il piano tematico; • il piano semantico.

Le unità del testo sono. le unità comunicative, le unità informative, i movimenti testuali. le unità informative di sfondo, le unità informative nucleo, i movimenti testuali. le unità di sfondo, le unità in primo piano, i movimenti testuali. le unità comunicative, e informative,gli enunciati.

Nello scambio tra A e B: Usciresti con Giovanni? B Ha una Mercedes. La risposta di B. non risponde direttamente alla domanda di A: perché essa sia pertinente, A deve costruire un significato implicito. Prevede un contenuto implicito da cui si può inferire che B uscirebbe con A. Prevede un contenuto esplicito da cui si può inferire che B non uscirebbe mai con A. non risponde direttamente alla domanda di A e klascia intendere chele Mercedes siano macchine da evitare.

Le unità informative possono essere. in primo piano e sullo sfondo. di nucleo in primo piano. nuclei e satelliti. presenti o assenti.

Nel seguente scambio: A Come va con tua mamma? B Come sai, è in età avanzata. La risposta di B: Comunica ad A che non va molto bene, lasciando intendere che vecchiaia è un'età complessa. Se presa letteralmente, offre ad A guadagno di conoscenze. Comunica ad A che c'è un guadagno cognitivo. Comunica ad A le informazioni enciclopediche secondo le quali i rapporti sono difficili e si litiga spesso.

Le unità informative di sfondo. hanno un riempimento sintattico-semantico obbligato. non hanno un riempimento sintattico-semantico. hanno un riempimento sintattico-semantico predefinito. non hanno un riempimento sintattico-semantico predefinito.

Nel seguente scambio: A Come va con tua figlia Amalia? B Come sai, è in piena pubertà. La risposta di B: Comunica ad A che va molto bene, i rapporti sono sereni. Comunica ad A le informazioni enciclopediche secondo le quali nell’adolescenza le relazioni sono facili. Se presa letteralmente, offre ad A guadagno di conoscenze. Comunica ad A che non va molto bene, i rapporti sono difficili.

Il movimento testuale è. costituito da una sequenza di enunciati organizzati e numerati. tipicamente costituito da una sequenza di enunciati sprovvista di un’organizzazione gerarchica interna. tipicamente costituito da un unico enunciato ma aperto alla possibilità di essere composto da più enunciati. tipicamente costituito da una sequenza di enunciati globalmente unitaria e provvista di un’organizzazione gerarchica interna.

Le unità comunicative si riuniscono tipicamente in. movimenti testuali, cioè sequenze unitarie dal punto di vista logico-argomentativo, tematico o enunciativo. movimenti testuali, cioè sequenze unitarie dal punto di vista logico, tematico ed enunciativo. paragrafi e capoversi, cioè sequenze unitariee coese. paragrafi unitari dal punto di vista logico-argomentativo, tematico ed enunciativo.

Gli incapsulatori sono. particolari SN che riprendono non un semplice referente, ma una sequenza di contenuti più complessi. particolari SV che riprendono non un semplice referente, ma una sequenza di contenuti più complessi. particolari SN che riprendono un semplice referente. particolari SA che riprendono una sequenza di SN più complessi.

Le implicature possono essere. di prevenzione e di riparazione. di significante e di significato. di attacco e di riparazione. convenzionali e conversazionali.

L’unità comunicativa svolge al tempo stesso due funzioni: una funzione locutiva ed una funzione di composizione testuale che si definisce rispetto al cotesto. una funzione illocutiva (asserzione, domanda ecc) ed una funzione di cperformativa (promessa). una funzione enunciativa ed una funzione di composizione testuale che si definisce rispetto al cotesto. una funzione illocutiva (asserzione, domanda ecc) ed una funzione di composizione testuale che si definisce rispetto al cotesto.

L'unità comunicativa. è l’unità principale del testo, necessaria ma non sufficiente perché il testo sussista. è costituita da più parole. è l’unità fondamentale del testo, necessaria e sufficiente perché il testo sussista. è costituita al suo interno da più UC.

L'enunciato è. il corrispettivo linguistico di una unità informativa. nella maggior parte dei casi coincide con una unità comunicativa. il corrispettivo linguistico di una unità informativa veicolata esplicitamente. il corrispettivo linguistico di una unità comunicativa veicolata esplicitamente.

La segnalazione linguistica dell’enunciato può avvenire tramite. la punteggiatura, la prosodia e gli incisi. la prosodia, la punteggiatura, le pause. la punteggiatura, la sintassi e gli incisi. la morfologia, la sintassi e le pause.

Le connessioni riguardano i seguenti piani: logico, referenziale, enunciativo. dei connettivi, dei referenti, del discorso. logico, tematico, rematico. semantico. pPragmatico, , testuale.

La punteggiatura «forte» comprende: il punto e la virgola, le parentesi e i trattini. il punto esclamativo ed il punto interrogativo, i due punti ed i trattini lunghi. il punto, i due punti, le parentesi e i trattini lunghi. punto, due punti, punto e virgola.

La struttura sintattica di un enunciato è. gerarchica. circolare. subordinata. lineare.

La referenza testuale può essere. Attiva, attivata, attivabile. Attiva, inattiva, semiattiva. Attiva, passiva, semiattiva. accessibile, inaccessibile, semiaccessibile o passiva.

Le principali relazioni testuali sono. anaforiche, cataforiche, deittiche. pragmatiche, sintattiche, morfologiche. logico-argomentative, tematiche e prosodiche. logiche, referenziali, enunciative.

Le relazioni di composizione testuale rientrano tra le. relazioni tematiche. relazioni tra eventi. relazioni enunciative. relazioni logiche.

I referenti testuali sono. gli «oggetti» del discorso. ambienti e personaggi che entrano a far parte del discorso in atto e che quindi diventano un «oggetto». l’entità o evento che entra a far parte del discorso in atto e che quindi diventa un «oggetto» del discorso. l’entità astratta che diventa un «oggetto» del discorso».

Il «topic» è. il referente attorno al quale la proposizione veicola la conoscenza. quel referente testuale su cui verte l'unità informativa. il referente umano su cui verte la proposizione, quello attorno al quale la proposizione veicola l’informazione saliente. il referente testuale su cui converge la proposizione e attorno al quale la proposizione veicola l’informazione comunicativamente pertinente.

Le relazioni logiche sono. di composizione testuale, illocutive, tra i processi (detti anche eventi) evocati dal testo. di processo, illocutive, tra eventi evocati dal testo. di composizione testuale, locutive, tra processi o eventi. di composizione testuale, performative, tra i processi (detti anche eventi) evocati dal discorso.

Le relazioni referenziali consentono. la cancellazione del referente e del topic. l'attivazione del referente e il mantenimento del topic. l'attivazione del referente e le catafore. la topicalizzazione del referente e la progressione del topic.

Le relazioni enunciative riguardano. le voci del testo. l'enunciazione come intesa da E. Benveniste. la referenza del testo. le voci del piano logico.

Il principio di pertinenza fa interagire. il contesto ed il contesto, lper stabilire quali siano i fattori preminenti in un testo o discorso. i risultati della decodifica linguistica con importanti operazioni di inferenza contestuale. i risultati della decodifica linguistica con semplici operazioni di inferenza contestuale. la coerenza e la coesione di un testo o discorso.

L'inferenza è un meccanismo. cognitivo. psicologico. linguistico. mentale.

La coerenza è. è la proprietà del testo fondamentale secondo la concezione di Beaugrande e Dressler. è l'unità fondamentale della comunicazione linguistica. è la proprietà che insieme alla coesione serve per definire il testo come unità fondamentale della comunicazione. è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica.

La coerenza è. una caratteristica che riguarda l’organizzazione referenziale interna del testo. una caratteristica che riguarda l’organizzazione semantica interna del testo. una caratteristica che riguarda l’organizzazione logica interna del testo. una caratteristica che riguarda l’organizzazione enunciativa interna del testo.

La coerenza. è sufficiente affinché il testo soddisfi il suo obiettivo comunicativo. non è definibile in lingue a soggetto nullo. è indispensabile per la natura di un testo. non è sufficiente affinché il testo soddisfi il suo obiettivo comunicativo.

Rispetto alla coerenza, l'ambiguità è. sempre possibile. esclusa. una proprietà del segno. rara.

La coerenza è. una proprietà graduale, con una componente oggettiva. una proprietà graduale, con una componente soggettiva. una proprietà scalare, con una componente oggettiva. una proprietà lineare, con una componente soggettiva.

La coerenza è. una proprietà indispensabile alla superficie linguistica. un insieme di regole dell'interpretazione del discorso. un principio guida dell'interpretazione del discorso. un principio accessorio nell'economia del discorso.

L'inferenza si basa. sul ragionamento. sulla coesione. sulle forme linguistiche. sul pensiero.

Ambiguità e vaghezza sono. parte accessoria dell'interpretazione. date da decodifica linguistica e processi inferenziali di natura contestuale. parte inalienabile dell' operazione di interpretazione che obbliga l'uso di decodifica linguistica e processi inferenziali di natura contestuale. parte inalienabile di qualunque operazione di interpretazione che combini decodifica linguistica e processi inferenziali di natura contestuale.

Nel processo comunicativo, la coerenza è. un fattore di importanza secondaria. una proprietà delle lingue. un principio di base della linguistica generale. un fattore di importanza primaria.

La coesione si serve. dellla punteggiatura. del soggetto nullo. delle strutture marcate. delle anafore e dei connettivi.

La proprietà della coesione riguarda. la manifestazione linguistica superficiale di un testo. la superficie grammaticale di un testo. la superficie semantica di un testo. la grammaticalità di un testo.

La coesione è la proprietà che si manifesta principalmente nella forma. di un sistema di dispositivi linguistici e di reti di collegamenti linguistici tra le frasi. delle dipendenze fra le unità che costituiscono il testo. di un sistema grammaticale di collegamenti tra le frasi. di un sistema sintatticoi e di reti di connettivi tra le frasi.

La coesione si serve. delle strutture marcate. delle anafore. delle catafore. della deissi.

I complementatori sono. elementi congiuntivi per la complementazione. gli introduttori delle subordinate soggettive e oggettive. le congiunzioni subordinanti. i connettivi che introducono oggettive e soggettive.

Tra i connettivi ci sono. i complementatori. i pronomi relativi. le preposizioni come dopo. le locuzioni congiuntive subordinanti.

I connettivi sono. i dispositivi di coesione logica del testo più usati. elementi di collegamento argomentale del testo. i dispositivi di coesione logica del testo più rappresentativi. elementi di coesione referenziale del testo.

Le relazioni logiche tra eventi riguardano. il modo in cui si collegano gli eventi o processi nel mondo reale o in mondi supposti. il modo in cui si collegano i processi in mondi fittizi. la forma del collegamento di frasi nel nel mondo reale. la forma in cui si collegano gli eventi nel mondo reale.

I connettivi indicano forme linguistiche. avverbi. composizionali. invariabili. variabili.

I connettivi indicano le relazioni logiche che vigono. tra i processi e tra unità di composizione testuale. tra i processi. tra unità di composizione testuale. tra eventi o processi.

I connettivi possono essere. complementatori e pronomi relativi. congiunzioni, locuzioni, ecc. Locuzioni e sintagmi preposizionali. Preposizioni, interiezioni ecc.

Che relazione logica puoi individuare nel seguente testo: “[Micòl] Mi guardò senza dissimulare un moto di sorpresa, meravigliata forse che trovassi la forza di passare al contrattacco, anche se, tutto sommato, con così poca convinzione.” (Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini). relazione logica tra eventi: concessione. relazione logica tra eventi: tempo. relazione logica tra eventi: fine. di composizione testuale.

Il seguente testo “Bhe… insomma…ecco io volevo chiederti… se tu ritieni necessario – informare gli inquirenti della circostanza… non so… non so … tu che pensi?” (dal film Indagine su un cittadino aldisopra di ogni sospetto) contiene una relazione logica. tra eventi, di tipo condizionale. tra eventi, di tipo consecutivo. tra eventi, di tipo concessivo. di composizione testuale, di tipo causale.

Non ho visto lo scalino e sono cadura. è una relazione tra processi. è una relazione espressa in modo ricco. è una relazione di aggiunta. può essere interpretata sia come relazione causale che temporale.

Individua la relazione logica dell’unità di sfondo della frase: // Questo scritto risale ad alcuni secoli prima di Cristo. //E1 / E, / proprio perché antichissimo, /UIsfondo può trovare una nuova vita interpretativa. /UInucleo //E2. esemplificazione. aggiunta. rettifica. motivazione.

"Sono uscita ed ho incontrato Giuseppe". manifesta una relazione consecutiva. esprime una relazione temporale. riguarda una relazione causale. è una relazione di aggiunta.

Nella frase "Mi ha riparato il computer. Nulla di grave: è bastato sbloccare la tastiera" è presente. una referenza diretta. una catafora. un referente non attivo. un'anafora associativa.

Le anafore associative sono chiamate anche. referenziali o esplicite. indirette o di referenza implicita. dirette o immediate. dirette o esplicite.

Nella frase "Nel cofano c'era un gatto" è presente un'espressione. anaforica associativa. anaforica parziale. anaforica sostitutiva. anaforica diretta.

Le catene anaforiche hanno origine nell'elemento. antecedente. sorgente. precedente. seguente.

Le catene cataforiche hanno origine nell'elemento. seguente. antecedente. sorgente o susseguente. precedente.

L'individuazione dell'antecedente può essere mediata da informazioni. morfo-sintattiche. morfologiche, semantiche, pragmatiche. pragmatiche. fonetiche, fonologiche.

Una catafora può essere. diretta o indiretta. estesa o ridotta. ampia o stretta. attiva o non attiva.

La concezione ristretta della catafora si realizza attraverso. pronome, articolo, aggettivo. soggetto espresso, pronome, indefiniti. soggetto sottinteso, pronome, sintagma nominale con contenuto generico. sintagma nominale, sintagma aggettivale, sintagma verbale.

In una catafora ampia un referente viene. precisato e arricchito nel cotesto precedente. aggiunto e arricchito nel cotesto successivo. precisato e arricchito nel cotesto seguente. precisato e arricchito nel contesto.

Le conoscenze enciclopediche su cui si basa l’associazione referenziale veicolata da un testo. devono essere note già all’interlocutore. devono essere necessariamente note al destinatario. non devono necessariamente essere ignorate dall'interlocutore. non devono necessariamente essere note già all'interlocutore.

La relazione tra anafora e catafora consente di dire che. non sono fenomeni speculari e l'anafora è marcata. sono fenomeni inversi e l'anafora è più marcata. sono fenomeni speculari dal punto di vista del rinvio testuale. non sono fenomeni speculari e la catafora è più marcata.

Gli incapsulatori anaforici sono sintagmi che in determinate circostanze assumono il ruolo testuale di incapsulare una porzione del co-testo precedente. Che tipo di sintagmi sono?. sintagmi avverbiali. sintagmi aggettivali. sintagmi nominali. sintagmi verbali.

L'anafora è. un fenomeno possibile, frequente e onnipresente della costruzione testuale. un fenomeno basico, normale e universale della costruzione testuale. un fenomeno della costruzione testuale frequente ma con forti restrizioni. un fenomeno basico ma raro e poco diffuso della costruzione testuale.

Ci sono casi di ripetizione codificati dalla tradizione, come. la ripetizione referenziale è un modulo estraneo alla tradizione. la ripetizione referenziale a fine frase che crea un effetto eco all’interno del testo. la ripetizione referenziale a metò frase che crea un'armonia all’interno del testo. la ripetizione referenziale a inizio frase che crea un netto parallelismo all’interno del testo.

Analizza l’incipit di Memorie di un italiano: "Ecco la morale della mia vita . E siccome questa morale non fui io ma i tempi che l’hanno fatta." In questo esempio il periodo iniziale viene. isolato attraverso un incapsulatore anaforico. condensato e ripreso attraverso un incapsulatore anaforico e poi ampliato mediante l’uso della ripetizione:. condensato attraverso un incapsulatore anaforico e duplicato inutilmente:. condensato e ripreso attraverso un deittico anaforico.

Nella frase: "la iettatura la porti tu a noi….sei tu lo iettatore…" (A. Moravia Racconti Romani) la messa in evidenza è realizzata. dalla tematizzazione. dalla combinazione della ripetizione con una tematizzazione. dalla ripetizione. dalla combinazione della ripetizione con una rematizzazione.

L’anafora per ripetizione lessicale è per tradizione un modulo linguistico antipatico alla scrittura italiana. con l’eccezione dei linguaggi tecnico-scientifici. con l’eccezione dei linguaggi artistici. con l’eccezione dei linguaggi espositivi. con l’eccezione dei linguaggiburocratici.

I sintagmi nominali e aggettivali usati anaforicamente sono empatici quando nella loro semantica è. esclusa, in modo completo o parziale, una componente soggettiva. inclusa, in modo completo o parziale, una componente valutativa. consentita, in modo occasionale, una componente valutativa. esclusa, in modo universale, una componente oggettiva.

Le espressioni cataforiche rinviano. ad una sorgente enunciativa. ad un elemento anaforico. ad un elemento susseguente o sorgente. ad un elemento antecedente.

Le catafore possono essere. pronomi, avverbi , soggetti sottintesi, SA modali, SN con significato generico. proforme, soggetto nullo, SA, SV, Savv, SN con significato generico. proforme, avverbi pronominali, soggetti sottintesi, aggettivi possessivi o modali, SN. pronomi, avverbi pronominali, soggetti sottintesi, aggettivi possessivi o modali, SN con significato generico.

Le espressionbi cataforiche più diffuse sono. i pronomi. soggetto sottinteso. SN con significato generico. avverbi pronominali.

La struttura tematica riguarda. Functional sentence perspective. Functional phrase perspective. Functional clause perspective. Syntactic sentence perspective.

Ciò di cui si parla è il. soggetto sottinteso. rema. tema. predicato.

Le informazioni rematiche sono. le informazioni meno pertinenti per l’obiettivo comunicativo. le informazioni meno dinamiche ma pertinenti per l’obiettivo comunicativo,. le informazioni più dinamiche, le più pertinenti per l’obiettivo comunicativo. le informazioni più predicibili, perché più pertinenti per l’obiettivo comunicativo,.

I fenomeni attorno a cui ruota la dimensione enunciativa sono. il discorso diretto e indiretto. il discorso riportato e la deissi. la deissi e il punto di vista. i tipi di discorso riportato.

Nell'enbunciazione il discorso riportato riguarda. discorso diretto libero e legato. discorso diretto e indiretto. discorso diretto e indiretto, libero o legato che sia. discorso indiretto libero o legato.

Il discorso riportato riguarda. parole o pensiero in forma diretta. la citazione di parole o pensiero altrui. la presentazione di parole o pensiero del locutore. la citazione di dialogo.

La deissi testuale è legata. al cotesto. a differenze di composizione testuale. all'ongoing discourse. al grado di formalità del testo.

I pronomi "io e tu". sono a volte deittici. non sono mai deittici. sono anaforici. sono sempre deittici.

In italiano la deissi sociale si manifesta. attraverso gli allocutivi io, noi. attraverso scarse differenze regionali e di registro. dando del voi secondo l'età del locutore in determinate aree geografiche. attraverso l’impiego del pronome allocutivo tu che si oppone alle forme Lei, Ella, Voi, Loro.

Gli aggettivi dimostrativi. nessuna di queste risposte. sono sempre deittici. sono sempre anaforici. possono essere sia deittici, sia anaforici.

I dimostrativi possono codificare. la distanza. la prossimità all'interlocutore. la visibilità. tutt'e tre le risposte.

Un esempio di verbo deittico è. correre. venire. promettere. non esistono verbi deittici.

Per la deissi spaziale, l'origo coincide con. nessuna di queste risposte. la posizione occupata dall'ascoltatore. il mittente del messaggio. la posizione occupata dal parlante.

L'origo è. il centro del campo indicale. l'origine della teoria di Buhler. un avverbio deittico. una teoria pragmatica.

La deissi sociale. serve a identificare il rapporto di potere che lega i partecipanti alla comunicazione. riguarda i rapporti sociolinguistici. identifica il rapporto sociale (paritario o gerarchico) che lega tra loro i partecipanti alla comunicazione. serve a identificare il rapporto socio- pragmatico tra i partecipanti alla comunicazione.

"Qui comincia l'avvventura del signor Bonaventura": "Qui" è un. deittico personale. deittico temporale. deittico testuale. deittico spaziale.

I testi possono essere. fondamentalmente orali. scritti e parlati. prototipicamente scritti. parlati.

Le lingue. sono innanzitutto parlate. hano una tradizione scritta. sono scritte e parlate. sono parlate per essere scritte.

La forma più naturale di vita e circolazione di una lingua è. il parlato mediato. il parlato scritto. il parlato. lo scritto.

Secondo la tipologia funzionale-cognitiva i testi si suddividono in. descrittivi, espositivi, argomentativi, normativi. descrittivi, narrativi, espositivi, argomentativi, istruzionali (o prescrittivi). giornalistici, narrativi, espositivi, argomentativi, prescrittivi. descrittivi, narrativi, espositivi, vincolanti.

Secondo la tipologia di Sabatini i testi possono suddividersi in. testi rigidi, testi fissi, testi morbidi. testi rigidi, testi mediamente morbidi, testi poco vincolanti. testi con discorso molto vincolante, testi con discorso mediamente vincolante, testi con discorso poco vincolante. testi con discorso vincolante, testi con discorso non vincolante, testi con discorso libero.

I testi con discorso molto vincolante sono. espositivi, divulgativi, informativi. letterari, divulgativi, espositivi. scientifici, normativi, tecnici. scientifici, normativi, informativi.

I testi poco vincolanti sono. testi personali e soggettivi. testi tecnici e scientifici. opere divulgative. opere letterarie in prosa e poesia.

Nel repertorio linguistico sono disponibili. lingua scritta e stampata. lingua trasmessa. usi scritti e parlati della lingua. lingua orale.

I testi sono centrali. nella didattica. nella pedagogia linguistica tradizionale. nei livelli di analisi. nella linguistica pragmatica.

La catafora comporta. un valore enfatico sulla frase. l'uso abbondante della deissi. nessuna delle risposte. una sospensione dell'interpretazione del testo.

Quale elemento può contribuire all'espressione del disaccordo?. la prosodia. la catafora. l'anafora. la deissi.

L'unità fondamentale di un testo è. descrittiva. comunicativa. informativa. movimento testuale.

L'architettura di un testo si basa. su inferenze. sui connettivi. su relazioni simmetriche. su relazioni gerarchiche.

Il contenuto semantico di un testo proviene. dalla decodifica e dall'inferenza. dall'interazione. dalla codifica e dall'inferenza. dalla deferenza e dall'inferenza.

La sostanza di un testo è primariamente. funzionale. semantica. cognitiva. pragmatica.

La catafora realizza un effetto di. distanziamento. anticipazione. straniamento. attesa.

Le ripetizioni sono utilizzabili come rinvii cataforici. occasionalmente. spesso. mai. sempre.

L'elemento anaforico_________il testo. sostituisce. enfatizza. segue. precede.

Un modo per gestire i dubbi metalinguistici è affidato. alla deissi. all'anafora. alla ripetizione. alla catafora.

L'elemento cataforico_________il testo. segue. precede. sostituisce. enfatizza.

La mancanza di ripetizioni. rischia di creare ambiguità. è sempre da ricercare per ragioni stilistiche. è un tratto tipico della tradizione anglosassone. nessuna delle risposte.

Le modalità diamesiche di realizzazione di un testo sono. scritto e trasmesso. scritto e parlato. parlato trasmesso. parlato, scritto, trasmesso.

Il livello di analisi testuale. riguarda il piano semantico. costituisce un dominio sovraordinato che interagisce con gli altri. interseca il dominio grammaticale. si trova allineato al livello pragmatico.

I livelli di analisi sono. fonologia, morfologia, fonetica. morfologia, sintassi, pragmatica. fonologia, morfologia, sintassi. pragmatica, semantica, lessico.

Testi e discorsi sono nozioni che si riferiscono. entrambi allo scritto. entrambi al parlato. il testo allo scritto, i discorsi al parlato. si riferiscono ai testi misti.

In italiano, quale delle seguenti coppie di frasi può essere usata per distinguere un referente identificabile e uno non identificabile: a) Non compro mai biscotti allo zenzerob) Non compro mai i biscotti allo zenzero. a) Ho conosciuto la ballerina di flamenco b) Ho conosciuto una ballerina di flamenco. a) Gli insetti hanno sei zampe b) Degli insetti hanno sei zampe. a) Oggi si mangiano gli spaghettib) Oggi si mangiano degli spaghetti.

In italiano, quale delle seguenti coppie di frasi può essere usata per distinguere un referente identificabile e uno non identificabile: a) Oggi si mangiano gli spaghetti b) Oggi si mangiano degli spaghetti. a) Non compro mai biscotti allo zenzerob) Non compro mai i biscotti allo zenzero. a) Gli insetti hanno sei zampe b) Degli insetti hanno sei zampe. a) Ho conosciuto la ballerina di flamenco b) Ho conosciuto una ballerina di flamenco.

Una marca dedicata ad esprimere la definitezza o non definitezza di un'espressione è in molte lingue tipicamente la classe degli specificatori dei sintagmi nominali: in italiano, come in molte lingue indeuropee, la classe comprende: I possessivi, i dimostrativi, i numerali, gli articoli determinativi e gli indeterminativi. Gli articoli, le preposizioni, i numerali, gli indeterminativi, gli indefiniti. Gli articoli, i dimostrativi, i pronomi, i possessivi, i determinanti. I dimostrativi, gli articoli, i numerali, i possessivi, gli indefiniti.

In italiano, quale delle seguenti frasi distingue un riferimento generico?. Gli insetti hanno sei zampe. Ho conosciuto una ballerina di flamenco. Degli insetti hanno sei zamp. Ho conosciuto la ballerina di flamenco.

I mezzi di ripresa anaforica, accessibilità e continuità referenziale di Givón sono: anafora zero > pronomi atoni > pronomi tonici > accordo > SN definiti > SN indefiniti. Referente discontinuo e inaccessibileReferente più continuo ma inaccessibile. Referente più continuo l accessibileReferente più discontinuo l inaccessibile. anafora zero > pronomi atoni o accordo > pronomi tonici > SN definiti > SN indefiniti.

In italiano, quale delle seguenti frasi distingue un riferimento generico?. Gli insetti hanno sei zampe. Degli insetti hanno sei zampe. Ho conosciuto una ballerina di flamenco. Ho conosciuto la ballerina di flamenco.

La Linguistica testuale studia. testi prevalentemente scritti. sia testi scritti che parlati. testi parlati. testi esclusivamente scritti.

Ordinare dal livello micro al livello macro. periodo>proposizione>enunciato>testo>discorso. proposizione>periodo>enunciato>discorso>testo. proposizione>enunciato>periodo>testo>discorso. proposizione>periodo>enunciato>testo>discorso.

La Pragmatica studia. la lingua letteraria. gli usi scritti e parlati della lingua. gli usi parlati della lingua. la lingua d'uso.

La mancanza di ripetizioni rischia. molta chiarezza. di alleggerire la morfologia. di alleggerire la sintassi. poca chiarezza.

Il piano logico si basa. sul punto di vista. sulla selezione dei contenuti. sul collegamento tra le parti. sulla referenza.

Il piano referenziale si basa. sul punto di vista. sul collegamento tra le parti. sulla selezione dei contenuti. sui connettivi.

Il piano enunciativo si basa. sul punto di vista. sulla selezione contenutistica. sul collegamento tra le parti. sul tema e rema.

Le proprietà di un testo sono. continuità, parzialità, reciprocità. unitarietà, biplanarità, tridimensionalità. unitarietà, inferenza e progressione. unitarietà, continuità e progressione.

Gli elementi di un testo che si riferiscono allo stesso referente si chiamano. codeferenti. coreferenti. deittici. inferenti.

Dal punto di vista della struttura informativa, nella frase "L'artista ha venduto il quadro", "l'artista" è. tetravalente. l'agente. il focus. il topic.

I principi costitutivi di un testo sono. la coesione e la coerenza. l'intenzionalità e l'intertestualità. l'accettabilità e la situazionalità. l'efficacia e l'effettività.

Quale di queste caratteristiche rientra fra i prinicipi costitutivi di un testo?. La coesione. nessuna di queste risposte. l'intenzionalità. l'accettabilità.

Fra le pro-forme, in italiano, rientrano. verbi monovalenti. pronomi personali, relativi, dimostrativi. deittici personali. congiunzioni e preposizioni.

Il test per riconoscere una presupposizione è. una domanda correlata. l'implicatura conversazionale. l'anafora. la negazione.

I mezzi di ripresa anaforica, accessibilità e continuità referenziale di Givón sono: anafora zero > pronomi atoni o accordo > pronomi tonici > SN definiti > SN indefiniti. Referente più continuo l accessibileReferente più discontinuo l inaccessibile. anafora zero > pronomi atoni > pronomi tonici > accordo > SN definiti > SN indefiniti. Referente discontinuo e inaccessibileReferente più continuo ma inaccessibile.

Sono deittici. tutt'e tre le risposte. soltanto gli avverbi dimostrativi. soltanto gli aggettivi dimostrativi. soltanto i pronomi dimostrativi.

L'architettura di un testo si basa. su inferenze. su relazioni gerarchiche. nessuna delle risposte. su relazioni simmetriche.

Una marca dedicata ad esprimere la definitezza o non definitezza di un'espressione è in molte lingue tipicamente la classe degli specificatori dei sintagmi nominali: in italiano, come in molte lingue indeuropee, la classe comprende: I possessivi, i dimostrativi, i numerali, gli articoli determinativi e gli indeterminativi. I dimostrativi, gli articoli, i numerali, i possessivi, gli indefiniti. Gli articoli, le preposizioni, i numerali, gli indeterminativi, gli indefiniti. Gli articoli, i dimostrativi, i pronomi, i possessivi, i determinanti.

La testura è data. da efficienza ed efficacia. da coerenza e coesione. dalla soggettività. da proprietà e principi regolativi.

La sostanza di un testo è primariamente. cognitiva. funzionale. semantica. Tutte e tre le risposte.

Il contenuto semantico di un testo proviene. dalla deferenza e dall'inferenza. dalla codifica e dall'inferenza. nessuna delle risposte. dalla decodifica e dall'inferenza.

Per la Pragmatica e la Linguistica testuale. i livelli di analisi sono limitati. i testi e i discorsi sono centrali. la sintassi è centrale. la semantica è determinante.

L'unità fondamentale di un testo è. comunicativa. nessuna delle risposte. informativa. descrittiva.

Gli elementi di un testo che si riferiscono allo stesso referente si chiamano. coreferenti. conferenti. inferenti. deittici.

Il piano referenziale si basa. sul punto di vista. sulla selezione dei contenuti. sul collegamento tra le parti. nessuna delle risposte.

Il piano enunciativo si basa. nessuna delle risposte. sul collegamento tra le parti. sulla selezione contenutistica. sul punto di vista.

Le proprietà di un testo sono. unitarietà, continuità e progressione. continuità, parzialità, reciprocità. unitarietà, inferenza e progressione. unitarietà, biplanarità, tridimensionalità.

Il piano logico si basa. sul collegamento tra le parti. sulla selezione dei contenuti. nessuna delle risposte. sul punto di vista.

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