pedagogia sperimentale (2 parte)
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Título del Test:![]() pedagogia sperimentale (2 parte) Descripción: dalla lezione 33 alla 47 Fecha de Creación: 2023/05/18 Categoría: Otros Número Preguntas: 44
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NO HAY REGISTROS |
Le risposte alle domande aperte: vengono codificate con codici numerici come variabili ordinali. Non vengono codificate nella matrice dati. vengono codificate con codici numerici come variabili nominali. vengono codificate con etichette testuali. Il chi quadro è una misura che serve a: verificare la forza e la significatività della relazione tra variabili. verificare l'esistenza di una relazione tra variabili. verificare la direzione della relazione (quale variabile è indipendente e quale dipendente). verificare l'ipotesi di partenza. Individua la risposta corretta. Un questionario con 20 domande, alle quali hanno risposto 356 persone, produrrà una matrice di: 712 celle. 150.000 celle. 7.120 celle. 3560 celle. Quale affermazione è giusta per definire il risultato di una mediana?. la maggior parte dei docenti lavora 3 ore al giorno alla preparazione dei compiti. il 50% del campione lavora 3 ore al giorno alla preparazione dei compiti. i docenti lavorano in media 3 ore al giorno alla preparazione dei compiti. la modalità di lavoro alla preparazione dei compiti più diffusa tra i docenti è quella di 3 ore al giorno. Per le variabili cardinali quale misura di tendenza centrale è possibile?. differenza interquartile. mediana. moda. media. Per le variabili ordinali quale misura di tendenza centrale è possibile?. mediana. media. differenza interquartile. moda. Per le variabili nominali quale misura di tendenza centrale è possibile?. media. moda. scarto quadratico medio. mediana. L'analisi monovariata: è l'analisi mirata a confutare o convalidare l'ipotesi nulla. è l'analisi della relazione tra variabili in un'indagine. è l'analisi delle distribuzioni di frequenza delle domande di un'indagine. è l'analisi del campione dell'indagine. Individua quale opzione è sbagliata. Con le distribuzioni di frequenza assolute: è possibile comparare le modalità di risposta tra loro. è possibile comparare le risposte di gruppi di rispondenti diversi ma dalla stessa numerosità. è possibile comparare le risposte di gruppi di rispondenti diversi. non è possibile comparare le risposte di gruppi di rispondenti diversi. La distribuzione di frequenza di una variabile è una rappresentazione nella quale: si conteggia la frequenza con la quale la modalità di una risposta si presenta nei dati analizzati. si conteggiano i casi che hanno risposto al questionario. si conteggiano le modalità di risposta presenti nel questionario. si conteggiano i valori medi di risposta in relazione a una certa domanda. Un questionario con 10 domande, alle quali hanno risposto 300 persone, produrrà una matrice di: 30.000 celle. 10 celle. 3000 celle. 30 celle. Individua la risposta corretta. La pulizia della matrice dati: comporterà la cancellazione di tutti i casi che hanno risposto in maniera non plausibile a una domanda. comporterà la cancellazione di tutti i casi che non hanno risposto a tutte le domande. comporterà l'utilizzo, per alcune domande, di un numero limitato di casi rispetto al totale del campione. comporterà la cancellazione delle variabili che hanno avuto risposte non coerenti da parte del campione. Per le variabili nominali quale indice di variabilità si usa?. indice di omogeneità. varianza. deviazione standard. scarto quadratico medio. Individua la risposta corretta.I controlli di plausibilità: rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili. rilevano se un rispondente ha introdotto delle risposte distorte. rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro. rilevano le risposte medie all'interno del campione. Individua la risposta corretta. I controlli di congruenza: rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili. rilevano le risposte da cancellare in una matrice dati. rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro. rilevano se un rispondente è coerente con i criteri di campionamento. La matrice dati è costruita come: una matrice variabili x domande. una matrice casi x modalità di risposta. una matrice casi x variabili. una matrice dati x casi. L'analisi monovariata: è l'analisi delle distribuzioni di frequenza delle domande di un'indagine. è l'analisi della relazione tra variabili in un'indagine. è l'analisi mirata a confutare o convalidare l'ipotesi nulla. è l'analisi del campione dell'indagine. Normalmente i non rispondenti: vengono reinterpellati tramite una seconda rilevazione. vengono esclusi per tutte le distribuzioni di frequenza. vengono esclusi dalle distribuzioni di frequenza per la domanda alla quale non hanno risposto. vengono inclusi nel campione finale sul quale si effettua l'analisi e le distribuzioni di frequenza. La codifica si applica: alle variabili che hanno come modalità di risposta testuali. alle variabili che hanno come modalità di risposta codici numerici. solo alle variabili ordinali. solo alle risposte multiple. Il codebook serve: a conservare le informazioni sulla rilevazione. a conservare le distribuzioni di frequenza di ciascuna variabile. a conservare traccia del codice numerico assegnato a ciascuna modalità. a conservare le informazioni sui casi. Quale di queste condizioni non è necessaria nella creazione di una matrice dati?. i casi devono essere unità omogenee. la matrice deve contenere variabili di tutti i tipi (nominali ordinali e cardinali). su tutti i casi studiati devono essere state rilevate le stesse informazioni. la matrice deve essere costruita in maniera da avere un incrocio casi x variabili. La moda si individua cercando: la tendenza media del campione. la modalità di risposta più alta nella scala ordinale. la modalità che raccoglie il 50% dei rispondenti. la modalità di risposta più diffusa nel campione. Per le variabili ordinali quale indice di variabilità si usa?. differenza interquartile. scarto quadratico medio. varianza. indice di omogeneità. I controlli di plausibilità: rilevano se un rispondente è coerente con i criteri di campionamento. rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili. rilevano le risposte da cancellare in una matrice dati. rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro. in una tabella di contingenza, le frequenze marginali sono: le frequenze delle singole celle. le percentuali sulla variabile indipendente. i totali di riga o di colonna delle frequenze. le percentuali sulla variabile dipendente. Il chi quadro ha validità solo con un campione: > 30 casi. > 1000 casi. > 100 casi. > 10.000 casi. Il test del chi quadro funziona tramite: falsificazione dell'ipotesi nulla. verifica dell'ipotesi del ricercatore. verifica dell'ipotesi nulla. falsificazione dell'ipotesi del ricercatore. Per calcolare il chi quadro si procede così: si calcola la differenza tra frequenze assolute attese in caso di ipotesi nulla, e frequenze assolute effettivamente trovate nei dati. si calcola la differenza tra frequenze assolute trovate nei dati e frequenze assolute attese in caso di ipotesi nulla. si calcola la differenza tra frequenze percentuali trovate nei dati e frequenze percentuali attese in caso di ipotesi nulla. si calcola la differenza tra frequenze osservate trovate nei dati e frequenze assolute attese in caso di ipotesi nulla. . Il test del chi quadro si utilizza per valutare l'intensità della relazione fra due variabili: nominali. ordinali. cardinali. di tutti i tipi. Quale tipo di grafico è in grado di rappresentare una serie temporale?. istogramma in pile. grafico a barre. grafico lineare. grafico a torta. Cosa significa che c'è una relazione tra due variabili?. che esiste una covariazione tra le due variabili. che la variabile indipendente è causa della variabile dipendente. che la variabile dipendente è causa della variabile indipendente. che le due variabili hanno una simile distribuzione di frequenza. In una tabella di contingenza, se si vuole analizzare l'influenza che la variabile posta in colonna ha sulla variabile posta in riga si sceglie: di percentualizzare per entrambe le variabili. di percentualizzare per riga. di usare le frequenze assolute. di percentualizzare per colonna. In una tabella di contingenza, se si vuole analizzare l'influenza che la variabile posta in riga ha sulla variabile posta in colonna si sceglie: di percentualizzare per riga. di percentualizzare per entrambe le variabili. di percentualizzare per colonna. di usare le frequenze assolute. Individua la coppia non corretta in questo differenziale semantico legato all'uso del digitale in classe. caldo/freddo. utile/inutile. collaborazione/competizione. gioco/apprendimento. Per le variabili cardinali quale indice di variabilità si usa?. differenza interquartile. scarto quadratico medio. varianza. indice di omogeneità. I controlli di congruenza: rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro. rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili. rilevano se un rispondente è coerente con i criteri di campionamento. rilevano le risposte da cancellare in una matrice dati. Una distribuzione è tanto più omogenea: quanto è più distribuita nelle diverse modalità. quante meno modalità sono presenti nella variabile. quanto è più concentrata in una sola modalità. quanto è più vicina alla media. Qual è l'indice di variabilità più utilizzato con le variabili cardinali?. scarto quadratico medio. deviazione standard. differenza interquartile. varianza. Per le variabili ordinali quale indice di variabilità si usa?. scarto quadratico medio. indice di omogeneità. scarto quadratico relativo. deviazione standard. Quale metodo di piano di esperimento permette di tenere sotto controllo l'effetto prova e l'effetto maturazione?. il piano di esperimento a due gruppi. nessuno dei precedenti. il piano di esperimento a un gruppo. il piano di esperimento a 4 gruppi. quale metodo di piano di esperimento può prevedere il problema dell'interferenza tra i metodi?. il piano di esperimento a 4 gruppi. piano di esperimento fattoriale. il piano di esperimento a un gruppo. il piano di esperimento a due gruppi. Il problema della desiderabilità sociale significa che: i rispondenti, per volontà di compiacere i ricercatori, forniscono risposte non del tutto sincere. il ricercatore desidera convalidare la propria ipotesi e pertanto forza i risultati. nell'interpretazione dei risultati, i dati vengono elaborati in maniera da ottenere risultati più conformi alle ipotesi iniziali. il ricercatore desidera compiacere i soggetti della rilevazione e pertanto forza e distorce la formulazione delle domande. Il piano di esperimento fattoriale si utilizza quando: si vogliono esplorare gli effetti delle variabili indipendenti su campioni diversi. si vuole esplorare l'effetto di una variabile indipendente su più variabili dipendenti. si vogliono esplorare gli effetti di più variabili indipendenti contemporaneamente. non si ha la possibilità di analizzare il caso su due campioni differenti. Il piano di esperimento fattoriale si utilizza quando: non si ha la possibilità di analizzare il caso su due campioni differenti. si vogliono esplorare gli effetti delle variabili indipendenti su campioni diversi. si vogliono esplorare gli effetti di più variabili indipendenti contemporaneamente. si vuole esplorare l'effetto di una variabile indipendente su più variabili dipendenti. |