TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO 2024
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Título del Test: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO 2024 Descripción: LO SAVIO RAFFAELE Fecha de Creación: 2025/03/13 Categoría: Deportes Número Preguntas: 99
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Cosa si intende per abilità?. è un prerequisito, qualcosa che appartiene alla persona, ma dalla quale è necessario iniziare per poter sviluppare una funzione o concretizzare un processo operativo. è il risultato finale per il quale è necessario iniziare per poter sviluppare una funzione o concretizzare un processo operativo. è un prerequisito che si concrettizza nel tempo. è l'acquisizione volontaria dell’individuo a svolgere una particolare forma di attività. Cosa si intende per capacità?. è un prerequisito che si concrettizza nel tempo. è un prerequisito, qualcosa che appartiene alla persona, ma dalla quale è necessario iniziare per poter sviluppare una funzione o concretizzare un processo operativo. è il risultato finale per il quale è necessario iniziare per poter sviluppare una funzione o concretizzare un processo operativo. è l'acquisizione volontaria dell’individuo a svolgere una particolare forma di attività. Come si classificano le capacità motorie?. capacità coordinative e articolari. capacità coordinative, condizionali e articolari (o mobilità articolare). capacità di forza e rapidità. capacità condizionali e coordinative. Lo schema corporeo: è innato. può essere considerato come la conoscenza immediata che si ha del proprio corpo solo in movimento. può essere considerato come la conoscenza immediata che si ha del proprio corpo solo in posizione statica. può essere considerato come la conoscenza immediata che si ha del proprio corpo, sia in posizione statica che in movimento, in relazione con lo spazio e gli oggetti che lo circondano. Le capacità coordinative sono: generali e specifiche. specifiche e tecniche. speciali e tecniche. generali e speciali. Le capacità motorie coordinative: dipendono dai processi metabolici relativi alla produzione di energia e, basandosi sull’efficienza dei meccanismi energetici, determinano la durata, l’intensità e la quantità dell’azione motoria. sono l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento e l’esecuzione delle varie azioni motorie. è la capacità di compiere gesti in forma attiva e passiva con un'ampia escursione articolare. sono l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono solo l’apprendimento delle azioni motorie. Le capacità coordinative generali si suddividono in: reazione, controllo e apprendimento. apprendimento, controllo e adattamento motorio. adattamento e controllo motorio. equilibrio e ritmizzazione. La coordinazione è un'elaborazione del sistema nervoso con massimo sviluppo nella fascia d'età: 4/7 anni. 2/5 anni. 13/16 anni. 7/13 anni. Le capacità condizionali generali: permettono di identificare le caratteristiche fondamentali di una particolare modalità di espressione di movimento (o sforzo). non permettono di identificare le caratteristiche fondamentali di un particolare movimento. rappresentano le modalità reali di espressione di uno sforzo in rapporto a particolari condizioni. nessuna delle tre. Le capacità motorie condizionali: sono l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento e l’esecuzione delle varie azioni motorie. dipendono dai processi metabolici relativi alla produzione di energia e, basandosi sull’efficienza dei meccanismi energetici, determinano la durata, l’intensità e la quantità dell'azione motoria. è la capacità di compiere gesti in forma attiva e passiva con un'ampia escursione articolare. dipendono dai processi metabolici relativi alla produzione di energia, ma non si basano sull’efficienza dei meccanismi energetici. Le capacità condizionali generali sono: velocità, resistenza ed equilibrio. forza, resistenza e velocità. resistenza e forza. velocità e forza. Secondo Vittori, la forza è: "E’ la capacità del muscolo scheletrico di produrre tensioni nelle varie manifestazioni". nessuna delle tre. "E’ la capacità che i componenti intimi della materia muscolare hanno di contrarsi, in pratica accorciarsi". "E’ la capacità dei muscoli di sviluppare tensione per vincere o opporsi ad una resistenza". La resistenza: è la capacità di eseguire un’azione motoria in un tempo minimo. E’ la capacità di protrarre un lavoro nel tempo, contrastando l’insorgere della fatica e mantenendo il più possibile inalterata la qualità del lavoro muscolare. E’ la capacità di protrarre un lavoro nel tempo alterando la qualità del lavoro. E’ la capacità del muscolo scheletrico di produrre tensioni nelle varie manifestazioni. Lo sviluppo della velocità in ambito sportivo: è condizionato dalla funzionalità e dall’efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare, ma non dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione. è condizionato soprattutto dalla funzionalità e dall’efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare, nonché dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione. è condizionato solo dalla funzionalità del sistema nervoso, nonché dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione. è condizionato solo dall’efficienza del sistema muscolare. Le fasi sensibili sono: periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento di determinate capacità sia coordinative che condizionali, è più efficace. periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento di determinate capacità sia coordinative che condizionali, è meno efficace. periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento solo delle capacità coordinative, è più efficace. periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento solo delle capacità condizionali, è più efficace. Quali sono le cause endogene che influenzano la mobilità articolare?. temperatura corporea più elevata e livelli elevati di lattato muscolare. forte affaticamento e valori metabolici. condizioni neurofisiologiche e eccitazione emotiva. tutte e tre le risposte. Per mobilità articolare si intende: la capacità di compiere gesti in forma passiva con una minima escursione articolare. l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento e l’esecuzione delle varie azioni motorie. lo sviluppo di processi metabolici relativi alla produzione di energia. la capacità di compiere gesti in forma attiva e passiva con un'ampia escursione articolare. Gli effetti positivi di una buona mobilità articolare sono: abbreviazione dei tempi di ristoro muscolare dopo uno sforzo e benessere psicofisico. equilibrio artro-muscolare, con prevenzione delle forme patologiche più o meno dolorose. facilitazione nell’apprendimento e perfezionamento delle tecniche. tutte e tre le risposte. Quali sono le cause esogone che influenzano la mobilità articolare?. ambientali, orario, forza di gravità, livello di allenamento. temperatura corporea più elevata e livelli elevati di lattato muscolare. forte affaticamento e valori metabolici. condizioni neurofisiologiche e eccitazione emotiva. Quali tra questi, fanno parte dei compiti e delle responsabilità principali di un allenatore?. stimolazione e la ricezione dei feed-back degli atleti, sviluppo di abilità di osservazione. tutte e tre le risposte. una formazione adeguata. sperimentazione preventiva degli esercizi su se stessi,. Lo stretching: non è un'attività di prevenzione delle lesioni muscolari e tendinee. non è un'attività di rilassamento. individua una tecnica particolare che coadiuva il miglioramento delle qualità muscolari del soggetto attraverso l’allungamento e la tensione delle fibre muscolari e dei tendini. non contribuisce alla riabilitazione per traumi muscolari, tendinei ed articolari. I grassi: vengono trasformati in ATP con la stessa tempistica degli zuccheri. vengono trasformati in ATP con la stessa tempistica dei carboidrati. vengono trasformati in ATP rapidamente rispetto ai carboidrati. vengono trasformati in ATP in modo meno rapido rispetto ai carboidrati. Quali tra questi fanno parte dei principi di base che si utilizzano durante l'esecuzione dello stretching?. non predisporre un programma stabile di stretch. non evitare qualsiasi sensazione dolorosa. non abbinare ad ogni esercizio la corretta respirazione. eseguire lentamente i passaggi da una posizione all’altra, evitare assolutamente i molleggi. Gli organi sensitivi che riguardano il movimento e i cambiamenti biologici che accadono all’interno di muscoli, tendini e articolazioni sono: i fusi neuromuscolari. gli organi tendinei del Golgi. il midollo spinale. i fusi neuromuscolari e gli organi tendinei del Golgi. Il meccanismo aerobico: consente all'organismo di produrre energia anche in assenza di ossigeno. non è in grado di utilizzare anche i grassi per ottenere grandi quantità di ATP. è il sistema meno efficiente di produzione di energia. èil sistema più efficiente di produzione di energia , poiché consente di ottenere la maggior quantità di ATP da una singola molecola di glucosio, ed è in grado di utilizzare anche i grassi per ottenere grandi quantità di ATP. Il meccanismo anaerobico: consente all'organismo di produrre energia anche in assenza di ossigeno. è il sistema più efficiente di produzione di energia, poiché consente di ottenere la maggior quantità di ATP da una singola molecola di glucosio. non consente all'organismo di produrre energia anche in assenza di ossigeno. è il sistema più efficiente di produzione di energia, poiché consente di ottenere minor quantità di ATP da una singola molecola di glucosio. Aumentando la velocità di corsa aumenta in modo pressoché lineare la frequenza cardiaca. Nel caso di prestazioni di durata superiore ai 3-4 minuti: l'energia non è prodotta dal meccanismo aerobico. l'energia è prodotta dal meccanismo anaerobico. l'energia è prodotta soprattutto con il meccanismo aerobico, il quale ha bisogno di ossigeno fornitogli dal sangue pompato dal cuore. l'energia è prodotta soprattutto con il meccanismo aerobico, il quale non ha bisogno di ossigeno fornitogli dal sangue pompato dal cuore. La soglia anaerobica: la velocità minima per la quale il lattato si mantiene costante. la massima velocità per la quale il lattato si mantiene costante. la massima velocità per la quale il lattato non si mantiene costante. nessuna delle tre. Il valore del lattato in corrispondenza della soglia anaerobica: è di circa 8 mmol/l per l'80% degli atleti. è di circa 6 mmol/l per il 95% degli atleti. è di circa 4 mmol/l per l'80% degli atleti, mentre per il 20% circa presenta valori anche molto diversi (da 2 a 8 mmol/l). è di circa 2 mmol/l per il 60% degli atleti. Quali sono i consigli per evitare acido lattico nei muscoli?. fare esercizi di riscaldamento prima di allenarsi. effettuare gli esercizi in modo graduale. praticare un allenamento costante. tutte e tre le risposte. Qual è la definizione di abilità di Meinel?. definisce l’abilità come un elemento dell’attività umana cosciente. precisa che in una abilità la coordinazione è talmente perfezionata e consolidata che il compito di movimento viene svolto con molta scioltezza. sono azioni che vengono consolidate prevalentemente con l’esercizio ripetuto, senza che l’attenzione venga intenzionalmente concentrata su di essa. sono azioni che non vengono consolidate con l’esercizio ripetuto. La prestazione sportiva, viene definita come: il rapporto tra esecuzione e risultato di una o più azioni motorie le quali non vengono mai misurate o accertate attraverso determinate procedure di valutazione. il rapporto tra esecuzione e risultato sola di un'azione motorie. il risultato di una o più azioni motorie le quali non vengono misurate o accertate attraverso procedure di valutazione. il rapporto tra esecuzione e risultato di una o più azioni motorie le quali vengono misurate o accertate attraverso determinate procedure di valutazione. Quali possono essere i presupposti delle prestazioni di un atleta?. psicologici e motori. antropometrici e psicologici. antropometrici, psicologici e motori. antropometrici e motori. La scelta degli indicatori o test per la misurazione delle capacità motorie, devono rispondere determinati requisiti: impegno motorio sufficientemente elevato. adeguatezza alla fascia d’età. riconducibilità alle gestualità sportive. tutte e tre le risposte. Può succedere che l’atleta entra in situazioni di stallo per cui, pur continuando ad allenarsi: migliora solo in termini di risultati. migliora comunque i risulati e la prestazione. non migliora in termini di risultati o addirittura la prestazione può peggiorare magari per via di una forma di sovrallenamento dato da uno scarso recupero. migliora solo la prestazione. Per migliorare le prestazioni fisiche, indipendentemente dalla disciplina sportiva scelta, quali parametri bisogna considerare?. Intensità, velocità e frequenza dell'allenamento. Resistenza, velocità e frequenza dell'allenamento. Volume, resistenza e velocità dell'allenamento. Volume, intensità e frequenza dell'allenamento. II sistema senso-motorio dell'uomo (e del fanciullo) produce, nel processo della formazione fisica, una prestazione motoria costituita dall'unità. tra le capacità coordinative, le capacità condizionali e le abilità sportive. tra le capacità coordinative e condizionali. tra le capacità coordinative e le abilità motorie. tra le capacità le capacità condizionali e le abilità sportive. Volume e intensità di allenamento sono inversamente proporzionali: se dimunuisce la durata dell’allenamento deve abbassarsi anche l’intensità. se dimunuisce la durata dell’allenamento deve aumentare anche l’intensità. se aumenta la durata dell’allenamento deve abbassarsi anche l’intensità e viceversa. se aumenta la durata dell’allenamento aumenta anche l’intensità. Non si devono allenare mai gli stessi muscoli o gli stessi canali metabolici in due sessioni consecutive: allenando la capacità di produrre e reggere l’acido lattico, bisogna attendere almeno 48 ore, prima di ripetere quel tipo di allenamento. allenando la capacità di produrre e reggere l’acido lattico, bisogna attendere almeno 144 ore, prima di ripetere quel tipo di allenamento. allenando la capacità di produrre e reggere l’acido lattico, bisogna attendere almeno 1 ora, prima di ripetere quel tipo di allenamento. allenando la capacità di produrre e reggere l’acido lattico non è necessario attendere per iniziare un nuovo allenamento. Per migliorare la capacità di prestazione sportiva sono necessari metodi e stimoli di carico adeguati seguendo uno schema preciso: alterazione dell'omeostasi, adattamento, stato funzionale elevato. carico, alterazione dell'omeostasi, adattamento. carico, alterazione dell'omeostasi, adattamento, stato funzionale elevato. carico, alterazione dell'omeostasi, stato funzionale elevato. La prima differenziazione prevede la suddivizione del carico in: carico esterno e carico generale. carico interno e carico esterno. carico interno e carico specifico. carico generale e carico specifico. Con l’espressione carico motorio: si indica lo sforzo al quale sono sottoposti l'organismo, ma anche la personalità dell'individuo, quando deve eseguire un esercizio fisico. si indica lo sforzo al quale è sottoposto l'organismo. si intende quell’insieme di attività predisposte dall’allenatore, che non superano il livello di sollecitazione motoria insito nei gesti e nei movimenti della vita quotidiana. si intende quell’insieme di attività predisposte dall’allenatore, che superano il livello di sollecitazione motoria insito nei gesti e nei movimenti della vita quotidiana. Il carico fisico può dirsi polivalente e multilaterale: se non presenta una continua variazione di contenuti (esercizi) e mezzi tale da garantire un ampio sviluppo della motricità di base. se presenta una minima variazione di contenuti (esercizi) e mezzi tale da garantire un ampio sviluppo della motricità di base (abilità generali) come base di lancio per un corretto e proficuo avviamento allo sport. se presenta una continua variazione di contenuti (esercizi) e mezzi tale da garantire un ampio sviluppo della motricità di base (abilità generali) come base di lancio per un corretto e proficuo avviamento allo sport. se presenta una continua variazione di contenuti (esercizi) e mezzi ma che non garantisce un ampio sviluppo della motricità di base. Il carico di allenamento: interviene maggiormente nello specifico, identifica una situazione reale in cui risulta più chiaro che, la conoscenza dei dati relativi sia al valore dell’attività in programmazione. rappresenta il carico di allenamento (o la parte del carico di allenamento) che induce delle modificazioni organiche. nessuna delle tre. corrisponde al programma complessivo delle esercitazioni previste per la seduta di allenamento in analisi. Il carico allenante: nessuna delle tre. rappresenta il carico di allenamento (o la parte del carico di allenamento) che induce delle modificazioni organiche. corrisponde al programma complessivo delle esercitazioni previste per la seduta di allenamento in analisi. definisce un concetto più generale. Per volume del carico: s’intende la quantità del lavoro effettuato. è il rapporto tra volume e tempo di applicazione del carico. è determinata dal grado di impegno fisico e psichico dell’atleta e si esprime in percentuale del massimo consentito. identifica il tempo di applicazione del carico fisico. La Supercompensazione : è l’aumento del potenziale energetico dell’organismo sottoforma di incremento dei depositi energetici muscolari ed epatici. è un fenomeno per cui l’organismo, sottoposto ad uno stimolo stressante reagisce con un aumento del livello energetico. è un fenomeno per cui l’organismo, non sottoposto ad uno stimolo stressante reagisce con un abbassamento del livello energetico. è l’abbassamento del potenziale energetico dell’organismo sottoforma di incremento dei depositi energetici muscolari ed epatici. Ogni seduta di allenamento deve avere delle caratteristiche principali: metodi, contenuti e mezzi. mezzi e metodi. obiettivi e contenuti. obiettivi, contenuti, mezzi e metodi. L'allenamento: L'allenamento non è un processo specializzato fondato su basi scientifiche. è un processo graduale, variante in quantità e in intensità e rappresenta una procedura unificata di perfezionamento dei gesti motori, di sviluppo delle possibilità funzionali dell'organismo e di formazione di qualità specifiche. L’allenamento sportivo non è soggetto leggi diverse come ad esempio quelle di natura biologica, pedagogica e psicologica. un processo standard, ma variante in quantità e in intensità di esercizi. Il sistema nervorso: è formato da un insieme di canali di misura differente, nei quali circolano il sangue o la linfa. è un complesso di organi specializzati, deputati alla ricezione delle informazioni provenienti sia dall’esterno che dall’interno dell’organismo e all’elaborazione di risposte effettrici di tipo volantario e involontario. è un complesso di organi specializzati, deputati alla ricezione delle informazioni provenienti solo dall'esterno. è l’insieme di organi adibiti allo scambio di gas tra il sangue e l’ambiente esterno, in particolare l’introduzione di ossigeno e l’eliminazione di anidride carbonica. L'apparato locomotore è costituito da: sistema scheletrico, sistema muscolare e sistema articolare. solo dal sistemare articolare. sistema scheletrico e sistema muscolare. sistema muscolare e sistema articolare. Le fibre muscolari lente (o del I tipo) sono: fibre a scossa lenta, di colore rosso scuro, a alta soglia di eccitazione. fibre a scossa lenta, di colore rosso pallido, ad alta soglia di eccitazione. fibre a scossa veloce, di colore rosso pallido, ad alta soglia di eccitazione. fibre a scossa lenta, di colore rosso scuro, a bassa soglia di eccitazione. Le fibre muscolari lente (o del II tipo) sono: fibre a scossa veloce, di colore rosso pallido, a bassa soglia di eccitazione. fibre a scossa veloce, di colore rosso pallido, ad alta soglia di eccitazione. fibre a scossa lenta, di colore rosso pallido, ad alta soglia di eccitazione. fibre a scossa lenta, di colore rosso scuro, a bassa soglia di eccitazione. Qual è quella funzione che permette all'organismo di mantenere costanti un insieme di parametri (temperatura, glicemia, battito cardiaco…)?. controllo motorio. adattamento. supercompensazione. omeostasi. L'endocrinologo Hans Salye, in quante fasi suddivide l'evoluzione della sindrome di adattamento?. due: fase di allarme e resistenza. quattro: fase di allarme, resistenza, controllo ed emozione. tre: fase di allarme, resistenza e adattamento. due: fase di resistenza e adattamento. L'adattamento: si innesca se il potenziale esistente nell’organismo viene “messo in crisi” dalle richieste esterne e si genera una situazione di stress. si innesca nella fase di supercompensazione. per innescarsi non necessita di stimoli intensi. si innesca se il potenziale esistente nell’organismo viene “messo in crisi” solo dalle richieste interne e si genera una situazione di stress. Se i carichi di allenamento restano costanti per molto tempo: auementa la loro efficacia. nessuna delle tre. si perde la loro efficacia impedendo di conseguenza l’incremento della prestazione. permettono l’incremento della prestazione. Il lavoro multilaterale, nelle fasce giovanili, assume una notevole importanza. consiste in un insieme di esercitazioni programmate in modo casuale, finalizzate ad una crescita fisica generale. non necessita di una programmazione specifica. consiste in un insieme di esercitazioni programmate razionalmente e finalizzate ad una crescita psichica e fisica generale. consiste in un insieme di esercitazioni programmate in modo casuale, finalizzate solo ad una crescita psichica. Dopo l'allenamento, gli obiettivi del recupero sono: ripristinare i livelli di glicogeno, reintegrare gli elettrolisi persi. reintegrare gli elettrolisi persi, riduzione del dolore muscolare. ripristinare i livelli di glicogeno, reintegrare gli elettrolisi persi. ripristinare i livelli di glicogeno, reintegrare gli elettrolisi persi, riduzione del dolore muscolare. Nell'allenamento giovanile, una specializzazione precoce è causa di: perdita di interesse, stagnazione delle prestazioni, facilità di traumi dell'apparato locomotore. perdita di interesse e stagnazione delle prestazioni. solo facilità di traumi dell'apparato locomotore. solo perdita di interesse. L'avviamento sportivo specifico ma multilaterale con attività generale e attività specifica è previsto. nella fascia d'età 4-7 anni. nella fascia d'età 5-7 anni. nella fascia d'età 12-15 anni. nella fascia d'età 8-11 anni. Il riscaldamento e il defaticamento: sono parte integrante dell’allenamento, ma non è necessario effettuare esercizi con una sequenza logica. non sono parte integrante dell'allenamento. è l'atleta a decidere se è necessario integrarli nell'allenamento. sono parte integrante dell’allenamento, ed è necessario effettuare esercizi con una sequenza logica. Le indicazioni da seguire per programmare un allenamento efficace, sono: individualizzazione, specificità, ordine, progressività, variabilità, continuità, ciclicità, alternanza, recupero. progressività, variabilità, continuità, ciclicità. individualizzazione, specificità, ordine, progressività, alternanza. specificità, ordine, progressività, recupero. La durata del riscaldamento: non è fissa ed influenzata da fattori endogeni ed esogeni. è influenzata solo da fattori esogeni. è influenzata solo da fattori endogeni. è fissa. Il defaticamento : ha lo scopo di riportare il sistema dopo lo stress da allenamento o da gara nelle condizioni iniziali, al fine di ottimizzare e velocizzare le condizioni di recupero. non apporta nessun beneficio. non è fondamentale. risponde a tre necessità: funzionale, motoria ed emotiva. L’allenatore che non progetta l’allenamento in modo finalizzato e articolato nel tempo : finisce spesso con la ripetizione di sedute di allenamento molto simili tra loro, con variazioni strategiche minime durante la stagione o durante perfino l’intera carriera dell'atleta. ottiene ottimi risultati da parte dell'atleta. tutte e tre le risposte. non influenza in modo negativo la prestazione dell'atleta. Rispetto agli atleti adulti, la programmazione dell’allenamento per gli atleti più giovani: deve avere un orientamento di lungo periodo. non ha un orientamento di lungo periodo. è uguale. è mirata al raggiungimento di un numero elevato di migliori risultati nello stesso anno. Quanti sono i modelli di periodizzazione dell'allenamento?. tre: parallelo, alternato e ondulatorio. due: parallelo e sequenziale. quattro: parallelo, alternato, ondulatorio e sequenziale. tre: parallelo, sequenziali e ad enfasi (o pendolare). La periodizzazione si divide in due momenti: orientamento e pianificazione. pianificazione e programmazione. acquisizione e pianificazione. programmazione e divisione. Il ciclo di allenamento è suddiviso in. periodo preparatorio, agonistico e statico. periodo preparatorio, agonistico e transitorio. periodo agonistico, preparatorio e transitorio. periodo transitorio, agonistico e di specializzazione. Quante sono le fasi di sviluppo della forma?. 7. 5. 2. 3. Durante il periodo agonistico: si gettano le basi finalizzate allo sviluppo dello stato della forma dell’atleta. si possono verificare dei peggioramenti del livello di alcune capacità condizionali, che vanno previsti anticipatamente reintroducendo esercitazioni utilizzate nel periodo preparatorio. è previsto sia l'aumento del volume sia l’aumento dell’intensità. nessuna delle tre. Nel periodo preparatorio: è previsto sia l'aumento del volume sia l’aumento dell’intensità. si gettano le basi finalizzate allo sviluppo dello stato della forma dell’atleta. è caratterizzato da un aumento delle quantità di esercizi speciali e di gara e da un numero ridotto di esercizi generali. è prevista la riduzione del volume e l’aumento dell’intensità. Secondo Platonov, la periodizzazione razionale del programma di allenamento annuale nei giochi di squadra dovrebbe includere: una fase preparatoria di 2 settimane, una fase competitiva di 4 mesi e una fase di transizione di 7 settimane. una fase preparatoria di 2 mesi, una fase competitiva di 4 mesi e una fase di transizione di 2 settimane. una fase preparatoria di 8-12 settimane, una fase competitiva di 8-9 mesi e una fase di transizione di 3-4 settimane. una fase competitiva di 8-9 mesi e una fase di transizione di 3-4 settimane. Il periodo transitorio: costituisce la parte conclusiva di un ciclo di allenamento e svolge funzione di raccordo con il ciclo successivo. getta le basi finalizzate allo sviluppo dello stato della forma dell’atleta. nessuna delle precedenti. è caratterizzato da un aumento delle quantità di esercizi speciali e di gara e da un numero ridotto di esercizi generali. Secondo Verchoshanskij, la programmazione nello sport: non è fondamentale. è fondamentale solo nella fase del periodo agonistico. è fondamentale solo nella fase del periodo preparatorio. è un’arte, che basandosi su conoscenze fondamentali e su principi molto concreti, lascia all’allenatore la possibilità di iniziative creative nella presa definitiva della decisione. Il termine "peaking": è utilizzato per specificare la fase iniziale che porta l’atleta al minimo livello di prestazione. nessuna delle tre. è utilizzato dagli anglosassoni per specificare il processo che porta l’atleta al minimo livello di prestazione. è utilizzato dagli anglosassoni per specificare il processo che porta l’atleta al massimo livello di prestazione. La durata, nella parte introduttiva (o preparatoria) della sessione di allenamento: va da 60 a 120 minuti. va da 30 a 60 minuti. va da 10 a 20 minuti. va da 5 a 10 minuti. La durata, nella parte centrale (o fondamentale) della sessione di allenamento: va da 10 a 20 minuti. va da 80 a 160 minuti. va da 60 a 120 minuti. va da 25 a 45 minuti. Si possono suddividere gli esercizi fisici, utilizzati come mezzi di allenamento in: generali, speciali e specifici. generali, individuali e specifici. generali e individuali. specifici e speciali. La durata, nella parte conclusiva (o defaticante) della sessione di allenamento: è di circa 20 minuti. va da 80 a 160 minuti. va da 30 a 60 minuti. è di circa 120 minuti. Esistono 3 livelli di velocità per l’allenamento: velocità limite (o da record), velocità massima e velocità ottimale. velocità limite, velocità massima e velocità standard. velocità limite, velocità resistente e velocità ottimale. velocità massima, velocità ottimale e velocità resistente. Tra le seguenti affermazionI, qual è quella corretta?. tutte e tre le risposte. E’ molto probabile che durante il processo di osservazione si possano compiere errori e che i diversi osservatori possano dare valutazioni differenti. Per ottenere risultati validi, l’osservazione della gara deve assumere il più possibile le caratteristiche dell’osservazione obiettiva. L’osservazione che l’allenatore realizza abitualmente durante la gara, è soggetta a numerose interferenze di carattere emotivo che rendono difficile una valutazione. Gli indici che consentono la valutazione dell'esecuzione tecnica si possono suddividere in due categorie. generali e obiettivi. qualitativi e quantitativi. obiettivi e soggettivi. generali e speciali. La tattica si può definire come: il comportamento che è stato pianificato per una competizione solo di squadra. il comportamento che è stato pianificato per una competizione individuale o di squadra ed impostato sulla propria capacità di prestazione ma non su quella dell’avversario. il comportamento che è stato pianificato per una competizione solo individuale. il comportamento che è stato pianificato per una competizione individuale o di squadra ed impostato sulla propria capacità di prestazione e su quella dell’avversario. La tattica negli sport si fonda sul possesso e sullo sviluppo di: capacità psicofisiche, tecniche e cognitive. capacità psicofisiche e cognitive. capacità tecniche e psicofisiche. capacità cognitive e tecniche. Gli sport tecnico combinatori a valutazione qualitativa comprendono: biliardo e curling. tiro a volo e tiro a segno. vela, tuffi, nuoto sincronizzato, ginnastica artistica e ritmica, pattinaggio sul ghiaccio e artistico. ciclismo e pallavolo. Gli sport di forza, forza rapida e rapidità comprendono: canottaggio, canoa, triathlon. nuoto, sci alpino, pattinaggio (sprint e short track), atletica (sprint, ostacoli, lanci…), ciclismo, pesi ecc. tiro a volo e tiro a segno. pattinaggio a rotelle, pentathlon. Gli sport di precisione comprendono: ciclismo e nuoto. pattinaggio a rotelle, pentathlon. canottaggio, canoa, triathlon. tiro a volo, tiro a segno, tiro con l'arco, golf, curling, biliardo, bocce. Gli sport di situazione, di combattimento e a rapido adattamento ambientale comprendono: biliardo e curling. nuoto, sci alpino, pattinaggio (sprint e short track), atletica (sprint, ostacoli, lanci…), ciclismo, pesi ecc. tiro a volo e tiro a segno. Baseball, Softball, Calcio, Pallanuoto, Tennis, Tennistavolo, Badminton, Hockey, Pallavolo, Basket, Pallamano. Nelle olimpiadi del 2012, chi fu il vincitore della gara di nuoto indagato per doping: Ryan Lochte. Ye Shiwen. Elizabeth Beisel. Michael Phelps. Tutti i ricercatori sono concordi nell’affermare che alla base dei progressi nell’ambito delle prestazioni di altissimo livello, ci sono due fattori chiave: solo le tecniche di allenamento. la competizione e l'egoismo. la globalizzazione e le tecniche di allenamento che si sono sempre più evolute. tutte e tre le risposte. Da uno studio recente dell'Università della Western Australia, quale malattia è stata individuata come la più diffusa tra i campioni olimpici?. influenza. bronchite acuta. asma cronica. diabete. Il cuore delle donne è strutturalmente più piccolo di quello degli uomini. Di conseguenza rileviamo: una minore gittata cardiaca (-25%). un minor volume di sangue circolante, un volume inferiore. tutte e tre le risposte. una più bassa capacità di trasporto dell’ossigeno ematico. Fisiologicamente donne e uomini presentano caratteristiche differenti, che dipendono principalmente dai seguenti fattori: fattori psicologici e psicofisici. fattori emotivi e di composizione corporea. fattori antropometrici, di peso e composizione corporea, muscoli e forza, massimo consumo d'ossigeno, apparato cardiocircolatorio e mobilità articolare. fattori emotivi e caratteriali. In relazione al consumo d'ossigeno: in età adulta, negli uomini, allenati e non allenati, la VO2max 2 è più bassa delle donne. in età adulta, nelle donne, allenate e non allenate, la VO2max 2 è più alta degli uomini. in età adulta, nelle donne, allenate e non allenate, la VO2max 2 è più bassa degli uomini. nessuna delle tre. In rapporto alla massa corporea: la muscolazione negli uomini è più elevata (45% contro il 36% delle donne) in dipendenza, soprattutto, dell’influenza di fattori ormonali (testosterone). la muscolazione è analoga in entrambi i sessi. la muscolazione nelle donne è più elevata (45% contro il 36% delle donne) in dipendenza, soprattutto, dell’influenza di fattori ormonali (testosterone. nessuna delle tre. In riferimento al peso e alla composizione corporea: Mediamente, le donne pesano di meno ma hanno una percentuale di massa grassa più elevata (25% contro 15% degli uomini). gli uomini pesano di più e hanno una percentuale di massa grassa più elevata (30% contro 20% degli uomini). le donne pesano di più e hanno una percentuale di massa grassa più elevata (30% contro 20% degli uomini). Mediamente, gli uomini pesano di meno ma hanno una percentuale di massa grassa più elevata (25% contro 15% delle donne). In relazione alla mobilità articolare: Gli uomini presentano valori di flessibilità articolare maggiori rispetto alle donne nei distretti del tronco e delle spalle; le donne, invece, valori più importanti nella parte inferiore del corpo. Gli uomini presentano valori di flessibilità articolare uguali a quelli delle donne. gli uomini rilevano valori più importanti nella parte inferiore del corpo. Le donne presentano valori di flessibilità articolare maggiori rispetto agli uomini nei distretti del tronco e delle spalle. |