tests
![]() |
![]() |
![]() |
Título del Test:![]() tests Descripción: calcoli Fecha de Creación: 2023/02/06 Categoría: Otros Número Preguntas: 270
|




Comentarios |
---|
NO HAY REGISTROS |
La psicometria scientifica ci aiuta a: quantificare soggettivamente la presenza di una caratteristica analizzata. quantificare oggettivamente la presenza di una caratteristica analizzata. Durante un'analisi gli attributi o caratteristiche vengono misurati facendo riferimento a: oggetti. variabile. Le caratteristiche che misuriamo durante un'analisi possono essere: variabili o costanti. variabili o oggetti. Una caratteristica viene definita variabile quando: assume almeno due modalità diverse. si modifica durante la ricerca. Una caratteristica viene definita costante quando: non si modifica durante la ricerca. assume una sola modalità. La misurazione ci permette di: esprimere come qualità le caratteristiche degli oggetti reali. esprimere come quantità le caratteristiche degli oggetti reali. Una costante, nel processo di misurazione: È irrilevante. È rilevante. Durante un'analisi ciò che vogliamo misurare è definito come: attributo. variabile. I primi tentativi di sistematizzare il processo di misurazione in psicologia nacquero grazie a: La psicofisica. Il costruttivismo. Uno dei primi scienziati ad occuparsi del problema della misurazione in psicologica fu: Fechner. Michell. La misurazione si basa sulla possibilità di: Esprimere come quantità le caratteristiche degli oggetti reali. Esprimere come qualità le caratteristiche degli oggetti reali. Per stabilire una scienza quantitativa è necessario attuare: Nessuna delle alternative. Entrambe le alternative. Quando voglio rendere quantitativa una scienza dovrò: Entrambe le alternative. Nessuna delle alternative. Secondo Stevens la misurazione è: l'assegnazione di etichette numeriche a oggetti o eventi in base ad una regola. l'assegnazione di etichette numeriche a persone senza l'uso di regole specifiche. La condizione principale che dobbiamo rispettare quando vogliamo creare un test è: avere molto ben chiaro che cosa voglio andare a misurare. definire a posteriori il costrutto da misurare. Il processo di definizione del costrutto può anche essere detto: operazionalizzazione. costruzione. Per capire meglio quello che un test vuole misurare dobbiamo definire: gli item. il costrutto. Quando definiamo il dominio di contenuto è meglio scegliere: misure con più indicatori. misure con un singolo indicatore. Definire il dominio di contenuto ci permette di: delimitare le risposte che meglio possono rappresentare le operazionalizzazioni del nostro costrutto. delimitare i comportamenti che meglio possono rappresentare le operazionalizzazioni del nostro costrutto. Grazie all'operazionalizzazione troveremo: indicatori latenti del costrutto che vogliamo misurare. indicatori osservabili del costrutto che vogliamo misurare. L'operazionalizzazione: rendere latente una variabile osservabile. rendere osservabile e misurabile una variabile latente. Per definire i pattern di comportamenti sarà necessario che i comportamenti selezionati: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Le facets sono: le sfaccettature che un costrutto può avere quando è ampio. le sfaccettature che un costrutto può avere quando è semplice. Quando un costrutto è composto da facets dovrà essere chiamato: dominio. item. Invece di scegliere dei comportamenti osservabili per definire un costrutto potrei usare: verbi. aggettivi. Quando abbiamo terminato la definizione del dominio di contenuto le aree di contenuto specifiche ci permettono di: raggruppare operazionalizzazioni più differenti tra loro. raggruppare operazionalizzazioni più omogenee tra loro. Per misurare le facets userò: la correlazione. la regressione. Quando uso un test per uno scopo diverso rispetto a quello per cui è stato creato: misurerò il costrutto sbagliato. otterrò dei dati non appropriati. I test orientati al criterio ci servono per: identificare particolari gruppi di soggetti in base al punteggio ottenuto alla nostra prova. ottenere un campionamento corretto. Quando creo un test devo aver in mente sin da subito: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Nei test orientati al costrutto useremo il nostro strumento per: operazionalizzare un costrutto. verificare empiricamente la nostra teoria. Per creare un test orientati al costrutto dovrò partire: da una precisa e corretta operazionalizzazione teorica del costrutto. dall'osservazione del comportamento. Un limite dei test orientati al criterio è quello di: avere un'applicabilità limitata. essere applicabile solo da chi abbraccia la teoria specifica di riferimento. Un limite dei test orientati al costrutto è quello di: avere un'applicabilità limitata. essere applicabile solo da chi abbraccia la teoria specifica di riferimento. L'orientamento al costrutto e al criterio: non sono mutualmente escludentisi. sono mutualmente escludentisi. Nella formula della Teoria classica dei test "X" è: il punteggio osservato al test. il punteggio vero. Lo scaling ci permette di: ottenere la misura quantitativa di un processo di definizione del costrutto. ottenere la misura quantitativa di una variabile psicologica. Quando mettiamo in atto un processo di scaling assegnamo ad un individio un numero che indica: il numero di caratteristiche indagate che possiede. il grado in cui possiede la caratteristica che vogliamo indagare. Un modello di misurazione ci permette di: esplicitare la relazione tra la variabile latente e gli indicatori. esplicitare la relazione tra la variabile latente e il costrutto. Solitamente il peso che viene dato ad ogni item è pari a: alla sua correlazione con il costrutto. 1. La formula che rappresenta la Teoria classica dei test è: X=V+E. X=V+V. Nei "Causal Indicator Measurement Model": gli indicatori riflettono la presenza del costrutto. gli indicatori latenti determinano la variabile osservabile. Nei "Reflective Indicator Measurement Model": gli indicatori riflettono la presenza della variabile. gli indicatori riflettono la presenza del costrutto. Nella formula della Teoria classica dei test "V" è: il punteggio osservato al test. il punteggio vero. Nella formula della Teoria classica dei test "E" è: le abilità del soggetto. l'errore di misurazione. La Teoria classica dei test è un modello in cui: gli indicatori riflettono la presenza del costrutto. gli indicatori non riflettono la presenza del costrutto. La validità del Metodo dei Confronti a Coppie dipende da: l'esaustività della prima lista di stimoli. dalla continua modifica della prima lista di stimoli. Il Metodo dei Confronti a Coppie è stato elaborato per misurare: i valori sociali. la personalità. Il Metodo dei Confronti a Coppie è stato elaborato da: Thurstone. Fechner. Il Metodo dei Confronti a Coppie fa parte dello scaling;. centrato sugli stimoli. centrato sui soggetti. L'assunzione del metodo dei Confronti a Coppie è: esiste una media relativa della caratteristica e i giudizi medi sono più rari di quelli estremi. esiste una media relativa della caratteristica e i giudizi estremi sono più rari di quelli medi. Tra le caratteristiche delle misure associate al modello di Rasch l'indipendenza locale indica: i punteggi degli indicatori osservabili sono fra loro indipendenti quando la variabile latente viene mantenuta tale. le misure relative agli oggetti da misurare devono essere indipendenti dalle misure degli oggetti usati per misurare. Tra le caratteristiche delle misure associate al modello di Rasch la sufficienza indica: il punteggio al test ci basta per determinare il livello di caratteristica posseduto dal soggetto e la difficoltà degli item. in base al comportamento di risposta osservato è possibile separare gli effetti dovuti alle persone e quelli dovuti agli item. Il modello di Rasch afferma che: una persona che è più abile dovrebbe avere una minore probabilità di rispondere correttamente ad uno specifico item rispetto ad una persona con minore abilità. una persona che è più abile dovrebbe avere una maggiore probabilità di rispondere correttamente ad uno specifico item rispetto ad una persona con minore abilità. La curva caratteristica dell'item indica la probabilità di rispondere correttamente ad un item in funzione: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Se l'abilità del soggetto è inferiorre alla difficoltà dell'item, il rapporto tra le due risulterà: minore di 1. maggiore di 1. Se l'abilità del soggetto è maggiore della difficoltà dell'item, il rapporto tra le due risulterà. maggiore di 1. minore di 1. La teoria classica dei test ha come limite il fatto di non considerare: le competenze del soggetto. il grado di difficoltà degli item. Tra le caratteristiche delle misure associate al modello di Rasch la separabilità indica: le misure relative agli oggetti da misurare devono essere indipendenti dalle misure degli oggetti usati per misurare. in base al comportamento di risposta osservato è possibile separare gli effetti dovuti alle persone e quelli dovuti agli item. Tra le caratteristiche delle misure associate al modello di Rasch l'oggettività specifica indica: le misure relative agli oggetti da misurare devono essere indipendenti dalle misure degli oggetti usati per misurare. il punteggio al test ci basta per determinare il livello di caratteristica posseduto dal soggetto e la difficoltà degli item. Le caratteristiche delle misure associate al modello di Rasch sono: Oggettività specifica, Sufficienza, indissolubilità, indipendenza locale. Oggettività specifica, Sufficienza, Separabilità, Indipendenza locale. Lo scopo del modello di Rasch è quello di: stimare le modalità di risposta dei soggetti. stimare l'abilità del soggetto legata alla difficoltà dell'item. stimare l'abilità del soggetto indipendentemente dalla difficoltà dell'item. Il modello di Rasch viene viene denominato anche: Causal Indicator Measurement Model. Item Response Theory. modelli IRT riguardano: variabili latenti unidimensionali. variabili latenti multidimensionali. L'utilità dei modelli Item Response Theory sono utili principalmente per i test di: prestazione massima. prestazione tipica. Secondo l'Item Response Theory la risposta all'item è funzione: del grado di caratteristica posseduta dal soggetto e della difficoltà della domanda. del grado di caratteristica posseduta dal soggetto. I test proiettivi si basano su: chiarezza. ambiguità. Le caratteristiche che gli item dovrebbero avere sono: centralità rispetto alla definizione del costrutto e al contesto, chiarezza e non offensività. attendibilità e validità. Un item è centrale rispetto alla definizione del costrutto quando: non è ambiguo o troppo generico. Nessuna delle alternative. Un item è chiaro quando: non fanno parte del continuum che vogliamo misurare ma rispecchiano caratteristiche simili. non è ambiguo o troppo generico. La chiarezza è una caratteristica che devono possedere anche: le istruzioni di un test. il setting. Il problema della non offensività dipende da: il fatto che sia un costrutto in costante mutamento. il grado di chiarezza. Un item è centrale rispetto al contesto quando: è appropriato rispetto alla siutazione in cui viene somministrato. è in contrasto rispetto alla situazione in cui viene somministrato. In un item a scelta multipla forzata il soggetto: deve scegliere la risposta che più lo rispecchia tra una serie di alternative. deve scegliere la risposta che meno lo rispecchia tra una serie di alternative. Una scala Likert può misurare: Intensità - ACCORDO - Frequenza. tutte le alternative. In una summated rating scale il punteggio: è fornito dalla somma delle risposte corrette e di quelle sbagliate. è fornito dalla somma delle valutazioni fornite per ogni item. Una tipologia di item con scala di valutazione è: la scala Likert. Causal Indicator Measurement Model. Un item Sì/No, Vero/Falso: prevede risposte aperte. non prevede risposte aperte. Un item Mi piace/Non mi piace: prevede una risposta dicotomica. prevede un'unica alternativa di risposta. I formati di risposta per i test di prestazione tipica sono: Item Sì/No, Item Mi piace/Non mi piace, Item a scelta multipla forzata, Item con scala di valutazione. item numerici, item visuo-spaziali, item a tempo. In accordo con la letteratura la miglior scala likert dovrebbe avere: 5 o 6 punti. 4 o 6 punti. In una scala Likert i termini di ancoraggio: danno un quadro di riferimento al soggetto per collocare la sua risposta. indicano la risposta più probabile. Il frequency effect si riferisce a quel fenomeno per cui: se il numero di comportamenti da valutare è abbastanza ristretto, i soggetti tenderanno ad utilizzare tutte le categorie della scala di valutazione con la stessa frequenza. se il numero di comportamenti da valutare è abbastanza ampio, i soggetti tenderanno ad utilizzare tutte le categorie della scala di valutazione con la stessa frequenza. Il range effect si riferisce a quel fenomeno per cui: un comportamento può essere più o meno frequente a seconda della frequenza di altri comportamenti inseriti nella lista. un comportamento sarà inserito nella lista a seconda della frequenza di altri comportamenti inseriti nella lista. Le scale di valutazione possono avere come formati di risposta: unipolare o bipolare. aperte o chiuse. In una scala di valutazione il formato unipolare parzialmente ambiguo prevede che: Non venga indicato esplicitamente il punto neutro. venga indicato esplicitamente il punto neutro. In una scala di valutazione il formato bipolare prevede che: Le risposte vengono chiaramente esplicitate. Le risposte non vengono chiaramente esplicitate. Le negazioni doppie o poste a inizio frase andrebbero evitate perché: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Negli item di prestazione tipica: non c'è il rischio che le risposte vengano falsificate. c'è il rischio che le risposte vengano falsificate. Quando creiamo item di prestazione tipica è consigliabile: usare termini tecnici e scientifici. usare termini il cui significato sia noto e condiviso. In un item di prestazione tipica: non si può far riferimento a più situazioni insieme. si può far riferimento a più situazioni insieme. Quando creiamo item di prestazione tipica è necessario: cercare di essere dettagliati quando si parla di comportamenti o situazioni generiche. analizzare principalmente comportamenti o situazioni generiche. L'item "nell'ultima settimana mi sono sentito: 1) depresso, 2) apatico, 3) stressato": è corretto perché fa riferimento a più dimensioni. è scorretto perché fa riferimento a più dimensioni. È necessario evitare che il soggetto intuisca lo scopo dell'item perché: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Gli item straight sono: item orientati nella direzione opposta a quella del costrutto. item orientati nella direzione del costrutto. Gli item reverse sono: item orientati nella direzione del costrutto. item orientati nella direzione opposta a quella del costrutto. Il fattore distorcente "estremismo" si ha quando il soggetto: Sceglie sempre le alterntive più estreme. Sceglie sempre i punti centrali della scala o le alternative «non so». L'effetto alone si presenta quando il soggetto: Risponde in modo da essere socialmente accettabile. si fa influenzare dalla valutazione generale su di sé nella valutazione di aspetti specifici. Un soggetto può essere definito inaccurato quando: rispondere a caso o in modo incoerente. Sceglie risposte insolite. Il punto centrale di una scala di valutazione: ha un effetto attrattore. fornisce risposte estreme. I response set sono: distorsioni più sistematiche e costanti. distorsioni limitate a particolari test. I response style sono: distorsioni più sistematiche e costanti. distorsioni limitate a particolari test. La desiderabilità sociale si ha quando un soggetto: Risponde in modo da essere socialmente accettabile. è sistematicamente d'accordo con tutte le affermazioni. Gli item reverse possono essere. tutte le alternative. Polar opposites. Negli item reverse "negated polar opposites": entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Negli item reverse "negated regular": viene aggiunta una negazione all'affermazione dell'item straight. si usa un termine concettualmente contrario a quello dell'item straight. Negli item reverse "polar opposites": viene aggiunta una negazione all'affermazione dell'item straight. si usa un termine concettualmente contrario a quello dell'item straight. Un problema degli item reverse è che: prevedono solo rispsote corrette. non hanno le stesse proprietà psicometriche degli item straight. Il fattore distorcente "evasività" si ha quando il soggetto: Sceglie sempre le alterntive più estreme. Sceglie sempre i punti centrali della scala o le alternative «non so». Un soggetto può essere definito acquiescente quando: Risponde in modo da essere socialmente accettabile. è sistematicamente d'accordo con tutte le affermazioni. L'intelligenza cristallizzata è: usata per risolvere problemi e adattarsi all'ambiente. definita dalla cultura nella quale l'individuo è immerso ed è stato formato. L'intelligenza fluida è: usata per risolvere problemi e adattarsi all'ambiente. definita dalla cultura nella quale l'individuo è immerso ed è stato formato. L'intelligenza: non può essere considerata come un fattore unico. deve essere considerata come un fattore unico. Le attitudini sono: predisposizioni naturali o idoneità a fare qualcosa. usate per risolvere problemi e adattarsi all'ambiente. Le attitudini: non hanno una forte connotazione culturale. hanno una forte connotazione culturale. Le analogie: si basano sulla capacità del soggetto di estrarre dalla prima parte dell'item una relazione da estendere alla seconda. Consisono in un elenco di elementi in cui tutti gli elementi, tranne uno, rientrano in una categoria specifica. Gli item ad esclusione: Consisono in un elenco di elementi in cui tutti gli elementi, tranne uno, rientrano in una categoria specifica. richiedono che venga trovato l'item mancante all'interno di una sequenza data. Gli item di abilità verbale: si basano sulla capacità del soggetto di estrarre dalla prima parte dell'item una relazione da estendere alla seconda. Misurano l'intelligenza cristallizzata. Gli item a sequenza: richiedono che venga trovato l'item mancante all'interno di una sequenza data. Misurano le abitudini. Quando parliamo di "item stem" facciamo riferimento a: il testo della domanda o del problema. le risposte sbagliate. I test di profitto: Misurano le attitudini. servono per valutare l'esito di un processo di apprendimento. I test di profitto prevedono risposte: tutte le alternative. ad abbinamento. Un item di prestazione massima a scelta multipla sarà composta da: le sole alternative di risposta. L'item stem e le alternative di risposta. Quando si comunicano le istruzioni è necessario: tutte le precedenti alternative. spiegare bene le modalità di compilazione. L'ordine con cui un test viene presentato: può invogliare alla compilazione. non va tenuto in grande conto quando si somministra il questionario. Prima di somministrare un test durante una ricerca è necessario presentare: gli item. il consenso informato. Il consenso informato comprende: le modalità di trattamento dei dati personali e. tutte le alternative. Quando viene presentato un test è necessario specificare: l'identità degli altri soggetti che svolgeranno lo stesso test. la presenza di eventuali limiti di tempo. La somministrazione di un test dovrebbe essere: standardizzata. personalizzata. La natura dinamica della validità di contenuto implica: tutte le alternative. l'eventuale revisione di un test. La validità di contenuto prevede un giudizio: quantitativo. qualitativo. La validità di contenuto è il grado in cui gli elementi di uno strumento di valutazione: sono rilevanti rispetto al costrutto che si vuole misurare e per un particolare scopo di valtazione. sono rilevanti e rappresentativi del costrutto che si vuole misurare e per un particolare scopo di valutazione. La validità di facciata: è il grado in cui gli item di un test sembrano misurare il costrutto che intendono misurare. tutte le alternative. Chi può giudicare la validità di facciata di un test?. le persone a cui viene somministrato il test, gli operatori che utilizzano il test e l'opinione pubblica. chi compila il test. Una fiducia troppo elevata nella validità di facciata può portare: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Lo studio preliminare prevede: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Solitamente non viene considerato un criterio di esclusione: lo status socio-economico. l'assenza di un titolo di studio. Per quale motivo sarebbe meglio far compilare a posteriori una scheda socio-anagrafica?. per mantenere una buona alleanza con il soggetto. perché viene somministrata solo alle persone che saranno incluse nel campione. In base a quale o a quali criteri si decide se eliminare o mantenere un item?. in base ai dati statistici e alle considerazioni di ordine teorico. in base ai dati statistici. Il livello di difficoltà di un item di un test di prestazione massima si ottiene: dividendo il numero di soggetti che non rispondono correttamente all'item per il numero totale di soggetti. dividendo il numero di risposte scorrette per il numero di risposte corrette. Il valore ottimale di P(errata) per valutare il livello di difficoltà di un item di un test di prestazione massima è: ,50. 0. Se il valore di P(errata) per un item di un test di prestazione massima è maggiore di ,90 o minore di ,10: si può mantenere l'item senza necessariamente riesaminarlo. l'item deve essere eliminato. Per correggere la possibile distorsione determinata dalle risposte date a caso è possibile calcolare: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Lo scopo dell'analisi dei distrattori è: stimare la proporzione di soggetti che potrebbe aver risposto casualmente in modo corretto a un item. valutare l'effettiva difficoltà degli item. A livello statistico, l'uniformità della distribuzione dei distrattori può essere valutata con: l'indice di attendibilità. l'indice dell'effetto del chi-quadrato per un campione. Per disciminatività degli item di un test di prestazione massima si intende: la misura di quanto ogni item è in grado di distinguere i soggetti con livelli elevati nel costrutto da quelli con un livello basso. la capacità degli item di distinguere i soggetti con alta performance da quelli con bassa performance a quel test. Un valore dell'indice di discriminatività uguale a 0 indica che: l'item non discrimina tra i due gruppi con alto e basso punteggio al test. l'item non distingue i soggetti con livelli elevati nel costrutto da quelli con un livello basso. Il valore dell'indice di discriminatività può variare: da 0 a 1. da -1 a +1. La formula per calcolare l'indice di discriminatività D è: D = P (Alto) - P (Basso). D = P (Alto)/P (Basso). Nella formula per calcolare l'indice di discriminatività D, "P (Basso)" sta per: la proporzione di soggetti che ha ottenuto un punteggio basso in quell'item. la proporzione di soggetti che ha risposto correttamente all'item nel gruppo con punteggi bassi. La misura di quanto ogni item è rappresentativo dell'intera scala e del costrutto misurato viene detta: validità di costrutto. correlazione item-totale corretta. Solitamente si considerano ridondanti gli item che correlano tra loro almeno: 0.70. 0.50. Si parla di ridondanza degli item in un test di prestazione massima quando: due o più item sono formulati in modo simile. due o più item hanno lo stesso livello di difficoltà. Il valore della correlazione item-totale corretta può variare per i test di prestazione massima: da 0 a 1. da -1 a +1. Un problema che si può riscontrare nel calcolo della correlazione item-totale corretta è: la presenza di numeri negativi. la ridondanza. La forma della distribuzione delle caratteristiche psicologiche è: Gaussiana. tutte le alternative. Quando secondo alcuni autori i dati mancanti non costituiscono un problema per le analisi?. quando sono meno del 5% per ogni item. quando sono meno del 3% per ogni item. Cosa si intende per dati mancanti o missing?. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Perché è importante la procedura di "data cleaning"?. tutte le alternative. per individuare gli errori di inserimento. Un'osservazione in cui il dato è presente e il cui valore è compatibile con quelli previsti per quella variabile è detta: caso idoneo. caso valido. Gli indici di dispersione per i test di prestazione tipica sono:ù. entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Nell'analisi degli item a livello ordinale per i test di prestazione tipica utilizzerò: la differenza interquartile. la deviazione standard. Nell'analisi degli item a livello metrico per i test di prestazione tipica utilizzerò: la differenza interquartile. la deviazione standard. Nei test orientati al criterio l'analisi degli item si focalizza: sull'individuare quegli item che sono maggiormente rappresentativi di un certo costrutto. sull'individuare quegli item che meglio consentono la discriminazione tra due gruppi. Per i test di prestazioni tipica, la discriminatività del test in generale può essere valutata: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Nell'analisi della discriminatività per i test di prestazione tipica: i soggetti non vengono suddivisi in quartili in base al punteggio totale. i soggetti vengono suddivisi in quartili in base al punteggio totale. Nell'analisi della discriminatività per i test di prestazione tipica la media viene utilizzata se: tutte le alternative. la distribuzione delle frequenze è sufficientemente simile alla normale. Il valore della correlazione item-totale corretta può variare per i test di prestazione tipica: da -1 a +1. da -2 a + 2. Nei test di prestazione tipica la correlazione item-totale viene calcolata con: il coefficiente prodotto-momento di Pearson. il coefficiente di determinazione. L'errore di misurazione ha valore atteso uguale a: 1. 0. L'errore casuale determina: una distorsione dei punteggi individuali, ma a livello di gruppo tendono a compensarsi. una distorsione sia dei punteggi individuali che di quelli del gruppo. L'errore sistematico determina: una sistematica sovrastima dei valori ottenuti. una sistematica sovrastima o sottostima dei valori ottenuti. Secondo la "Teoria classica dei test": il punteggio al test comprende anche l'errore di misurazione. il punteggio al test non comprende anche l'errore di misurazione. Secondo la "Teoria classica dei test": il costrutto ha un effetto causale sulle risposte agli item. il costrutto non ha un effetto casuale sulle risposte agli item. La proprietà psicometrica di un test relativa all'accuratezza con cui un test o una scala misura una certa variabile psicologica è detta: attendibilità. validità. La proprietà psicometrica di un test relativa all'accuratezza con cui un test o una scala misura una certa variabile psicologica è detta: tutte le alternative. attendibilità. Nelle versioni alternative di un test la correlazione tra le due versioni X1 e X2 viene detta: coefficiente di equivalenza. coefficiente di attendibilità. Le versioni di un test che hanno punteggi veri e varianze d'errore uguali sono dette: equivalenti. parallele o sostituibili. La correlazione tra i punteggi ottenuti dai soggetti nelle due versioni X1 e X2 viene detta: coefficiente di Pearson. coefficiente di attendibilità. Nella stima dell'attendibilità, se le varianze d'errore sono diverse ma i punteggi veri sono uguali si parla di: forme tau-equivalenti. forme essenzialmente tau-equivalenti. Nelle forme tau-equivalenti: le medie dei punteggi osservati sono diverse, ma le deviazioni standard sono uguali. le medie dei punteggi osservati sono uguali, ma le deviazioni standard sono diverse. Nelle forme essenzialmente tau-equivalenti: le medie e le deviazioni standard dei punteggi osservati sono uguali. le medie e le deviazioni standard dei punteggi osservati sono diverse. Quando le varianze d'errore sono diverse e i punteggi veri differisco non solo per una costante additiva ma anche per una moltiplicativa si parla di: test congenerici - test concentrici. test paralleli. Il valore ottimale del coefficiente di attendibilità è pari a: +1. -1. Per attendibilità test-retest si intende: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. L'attendibilità test-retest è indicata per: le caratteristiche psicologiche che si ritengono stabili. i test di massima performance. Il valore minimo accettabile per una correlazione test-retest è: 0.70. 0,90. Due versioni parallele di un test hanno: medie e deviazioni standard dei punteggi osservati diverse. medie e deviazioni standard dei punteggi osservati uguali. A cosa serve la formula profetica di Spearman-Brown?. a stimare quale sarebbe l'attendibilità del test se venisse aggiunto un certo numero di item paralleli. a stimare quale sarebbe l'attendibilità del test se venisse aggiunto o tolto un certo numero di item paralleli. L'indice che viene utilizzato per la stima dell'attendibilità mediante una somministrazione è: l'alpha di Cronbach. il coefficiente di Pearson. Il valore ottimale dell'alpha di Cronbach è: 0,90. 0.50. Nell'analisi della coerenza interna bisogna considerare: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Il valore dell'alpha di Cronbach: può assumere solo valori positivi. può assumere anche valori negativi. Quale caratteristica degli item viene presa in considerazione per valutare l'attendibilità di un test sulla base di una singola somministrazione?. la validità di costrutto. la coerenza interna. Il metodo split-half prevede: la suddivisione arbitraria del test in due metà. la suddivisione arbitraria del campione in due metà. Un'adeguata coerenza interna per l'unidimensionalità di un insieme di item è: una condizione necessaria e sufficiente. una condizione necessaria ma non sufficiente. Per verificare se le relazioni tra gli item hanno tutte più o meno la stessa forza si utilizza: la correlazione item-totale corretta. la matrice di correlazioni. Se le relazioni tra gli item in una matrice di correlazioni hanno tutte più o meno la stessa forza, si può sostenere: l'ipotesi di attendibilità della scala. l'ipotesi di unidimensionalità della scala. Cosa si intende per "numero di saturazioni sostanziali"?. è il numero di fattori con cui una variabile ha una relazione forte. è il numero di fattori con cui una variabile ha una relazione statisticamente significativa. La proporzione di variabilità condivisa tra due variabili viene calcolata attraverso: il coefficiente di Pearson. il coefficiente di determinazione. Si ritiene adeguata un'analisi fattoriale in cui ogni fattore è saturato in modo sostanziale: da almeno 3 item. da almeno 5 item. Per "unicità" si intende: la quota di variabilità del punteggio spiegata dai fattori. la quota di variabilità del punteggio non spiegata dai fattori. Una saturazione viene valutata sostanziale quando: spiega almeno il 10% della variabilità dell'item. spiega almeno il 5% della variabilità dell'item. Il "numero di saturazioni sostanziali" di una variabile rappresenta: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Nell'analisi fattoriale la variabile di controllo per la correlazione è: una variabile latente. una variabile osservata. Le variabili non osservate sono dette: variabili nascoste. variabili latenti. Su quali principi si basa l'Analisi Fattoriale Esplorativa (AFE)?. tutte le alternative. struttura semplice. Per quale motivo si effettua la verifica degli "outlier multivariati"?. per individuare i casi che presentano combinazioni di punteggi insoliti in un dataset. per individuare i casi che dovrebbero essere esclusi dal dataset. Nella formula dell'equazione di specificazione troviamo: i fattori comuni (F). tutte le alternative. Per "fattori specifici" (S) si intende: le variabili che sintetizzano la variabilità che ciascuna variabile condivide con le altre. le variabili che spiegano la variabilità specifica e sistematica degli item. Nell'analisi fattoriale la correlazione tra i fattori comuni e quelli unici è uguale a: 0.50. 0. La matrice di correlazione policorica e quella tetracorica: hanno la stessa funzione, ma si applicano a diversi tipi di item. hanno la stessa funzione e si applicano a prescindere dal tipo di item. Quando gli item sono Likert, molti con valori di skewness e curtosi fuori dal range si utilizza la matrice di correlazione: policorica. tetracorica. Quando gli item sono troppo difficili si verifica: l'effetto soffitto. l'effetto pavimento. Quando gli item sono troppo facili si verifica: l'effetto pavimento. l'effetto soffitto. Il punto in cui si incrociano le media di due variabili in un diagramma di dispersione viene detto: centroide. centro. L'indice di fattorizzabilità che fornisce la misura di quanto sono indipendenti le variabili all'interno della matrice di correlazione viene detto: determinante. indice di autodeterminazione. Quando gli item sono Likert, molti con valori di skewness e curtosi all'interno del range si utilizza la matrice di correlazione: di Spearman. di Pearson. La matrice di correlazione tetracorica si applica quando: tutti gli item sono Likert. tutti gli item sono dicotomici. Quale metodo viene utilizzato per la stima delle comunalità iniziali?. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Quanti fattori si dovrebbero estrarre secondo il criterio Kaiser-Guttman?. almeno il 10%. tanti fattori quanti sono quelli con gli autovalori maggiori di 1. Il "modello dei fattori comuni" presuppone che: ogni variabile osservata sia in relazione lineare con uno o più fattori comuni e un fattore di unicità. ogni variabile osservata sia in relazione con uno o più fattori comuni e un fattore di unicità. Le variabili latenti non osservabili che influenzano casualmente alcune o tutte le variabili osservate e spiegano le correlazioni fra esse si chiamano: fattori generali. fattori comuni. Le variabili latenti che hanno un effetto causale su una sola variabile osservata e non spiegano niente delle correlazione fra le variabili osservate si chiamano: fattori di unicità. fattori comuni. IL metodo "Principal Axis Factoring" (PAF) cerca di spiegare: il massimo possibile della varianza in comune degli item e di quella totale. il massimo possibile della varianza in comune degli item. Lo scopo dell'analisi delle componenti principali è: tutte le alternative. spiegare la varianza totale delle variabili osservate. Il metodo di rotazione che ha la caratteristica di normalizzare le saturazioni è: VARIMAX. EQUAMAX. La rotazione dei fattori: modifica la varianza spiegata. non modifica la varianza spiegata, ma la ridistribuisce. La matrice che contiene i coefficienti che sintetizzano l'effetto totale dei fattori sulle variabili si chiama: structure matrix. pattern matrix. La matrice che contiene i coefficienti che sintetizzano gli effetti diretti dei fattori sulle variabili osservate al netto delle relazioni tra i fattori stessi si chiama: structure matrix. pattern matrix. In quale caso un fattore risulta interpretabile?. se ha almeno 5 item che saturano su di esso. se ha almeno 3 item che saturano su di esso. Il valore degli indici di goodness of fit e di badness of fit varia tra: 0 e 1. da 0 a 1. Quale valore dovrebbero superare gli indici di goodness of fit?. 0.50. 0.90. Gli indici di badness of fit devono essere inferiori a: 0.08. 1. La validità di costrutto discriminante viene valutata attraverso: i triangoli etero-tratto mono-metodo. i coefficienti mono-tratto etero-metodo. La validità convergente è supportata se le correlazioni con le misure dei costrutti sono: superiori a 0,30. superiori a 0,50. In una matrice multi-tratto multi-metodo la diagonale di validità covergente rappresenta: le correlazioni mono-tratto mono-metodo. i coefficienti mono-tratto etero-metodo. In una matrice multi-tratto multi-metodo la diagonale dell'attendibilità rappresenta: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Il metodo principale per valutare la validità di costrutto è: la matrice multi-tratto multi-metodo. la matrice di correlazione policorica. La validità discriminante è supportata se le correlazioni con le misure dei costrutti sono: inferiori a 0,50. inferiori a 0,30. La validità di criterio può essere classificata in: predittiva e postdittiva. concorrente, postdittiva, predittiva. La capacità di un test nello stimare accuratamente uno stato psicologico o comportamento dell'individuo viene detta: validità postdittiva. validità di criterio. La validità convergente rappresenta: le associazioni tra procedure di misurazione indipendenti progettate per misurare lo stesso costrutto. le correlazioni trascurabili con misure di costrutti concettualmente diversi da quello in esame. La validità discriminante rappresenta: le correlazioni trascurabili con misure di costrutti concettualmente diversi da quello in esame. le associazioni tra procedure di misurazione indipendenti progettate per misurare lo stesso costrutto. La varianza dovuta al metodo rappresenta: la quota di variabilità che due misure condividono solo perché sono ottenute con lo stesso procedimento. le associazioni tra procedure di misurazione indipendenti progettate per misurare lo stesso costrutto. Per errore standard di misurazione (SEM) si intende: la deviazione standard dell'errore causale di misurazione. la deviazione standard degli errori di misurazione associata ai punteggi a un test per un gruppo specifico di esaminandi. Quale metodo può essere utilizzato per stimare il punteggio vero per un singolo punteggio di un soggetto?. la regressione lineare. il metodo split-half. coefficienti di attendibilità che vengono utilizzati per l'errore standard di misurazione sono: la coerenza interna e l'alpha di Cronbach. la coerenza interna e l'attendibilità test-retest. Il punteggio normativo indica: quanto la prestazione di un soggetto è normale. quanto la prestazione di un soggetto è lontana da quella più frequente nel campione di riferimento. Gli intervalli di fiducia dei punteggi al test possono essere calcolati se: tutte le alternative. il punteggio osservato è uguale alla somma del punteggio vero più la componente di errore. I punteggi di riferimento nella popolazione vengono detti: punteggi standardizzati. punteggi normativi o norme. Per decidere il numero di soggetti necessari per il campione normativo è importante determinare: la stima della varianza della popolazione e il livello di fiducia. la stima della varianza della popolazione, i margini di errore, il livello di fiducia. L'ispezione dell'istogramma con la distribuzione di frequenza serve per valutare: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. La standardizzazione mediante punti percentili si utilizza: se la distribuzione non è normale. se la distribuzione è normale. I punti T: hanno media 50 e deviazione standard 10. hanno media 5 e deviazione standard 2. Nella standardizzazione mediante punteggi standard i punteggi grezzi vengono trasformati in: punti z. punti T. I punteggi standard: hanno media 5 e deviazione standard 2. hanno media 0 e deviazione standard 1. Quando i punteggi dei test non possono essere considerati come misura su scala a intervalli, la standardizzazione avviene tramite: punti Sten. ranghi percentili. Si effettua la standardizzazione tramite ranghi percentili quando: la distribuzione dei punteggi non è normale. la distribuzione dei punteggi è normale. Quale tipo di punteggio da informazioni sull'entità della differenza tra due punteggi?. punteggio standardizzato. i percentili. Le norme di un test: sono indipendenti dalle variabili socio-demografiche. si diversificano a seconda delle variabili socio-demografiche. Nel caso di variabili dicotomiche, per sapere se sono necessarie norme differenziate le analisi dei dati si effettuano attraverso: il test t per campioni indipendenti o il test Mann-Whitney. l'analisi della varianza o il test di Kruskal-Wallis. Nel caso di variabili nominali, per sapere se sono necessarie norme differenziate le analisi dei dati si effettuano attraverso: la correlazione di Pearson o di Spearman. l'analisi della varianza o il test di Kruskal-Wallis. Nel caso di variabili ordinali o metriche, per sapere se sono necessarie norme differenziate le analisi dei dati si effettuano attraverso: l'analisi della varianza o il test di Kruskal-Wallis. la correlazione di Pearson o di Spearman. Il manuale del test contiene informazioni relative a: tutte le alternative. le qualifiche richieste per la somministrazione del test. L'adattamento di un test in una lingua diversa dall'originale prevede: la traduzione letterale degli item. l'adattamento della formulazione degli item in base alle differenze cross-culturali. Il bias di item si verifica quando: l'item è stato tradotto male e le parole hanno una diversa connotazione a seguito della traduzione. l'item non rispecchia il costrutto. L'adattamento di un test in una lingua diversa dall'originale pone problemi: solo sul piano psicologico. sia sul piano linguistico che su quello psicologico. A cosa fa riferimento un bias di costrutto?. alle differenze culturali nelle definizioni dei costrutti. a distorsioni del costrutto. La versione adattata di un test deve avere un buon grado di: equivalenza concettuale. tutte le alternative. |