TFA PRESELETTIVA II grado Enna 2013-2023
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Título del Test:![]() TFA PRESELETTIVA II grado Enna 2013-2023 Descripción: senza comprensione del testo Fecha de Creación: 2024/04/18 Categoría: Otros Número Preguntas: 120
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CD 21. È un’attività in cui, attraverso il confronto intellettuale, si finisce con l’arrivare a intuizioni e idee. A quale attività ci si riferisce?. Brainstorming. Costruzione guidata. Mastery learning. Mappa concettuale. Attività di gruppo passiva. CD 22. L’insieme di tecniche di conduzione della classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati conseguiti è detto: cooperative learning. apprendimento per complessità. apprendimento del gruppo di lavoro. gruppo dei pari. focus group. CD 23. Nel pensiero di Erik Erikson, l’adolescenza è contraddistinta: dalla ricerca dell’identità. dallo sviluppo del giudizio morale. dal sentimento di dipendenza dalle figure genitoriali. dalla condizione di stabilità. dalla simbiosi con la madre. CD 24. Quale, tra le seguenti alternative, descrive uno stile “autorevole” da parte dell’insegnante?. Uno stile flessibile, finalizzato a costruire un rapporto collaborativo tra docente e studenti. Uno stile autoritario, centrato sulla trasmissione dei contenuti delle discipline. Uno stile tollerante, mirato a costruire legami tra pari anziché al rispetto delle regole. Uno stile permissivo, che favorisce relazioni cordiali evitando il conflitto. Nessuna delle altre risposte è corretta. CD 25. Quale strategia educativa è funzionale alla gestione della classe per un insegnante che si trovi a lavorare con alunni indisciplinati, che mettono in discussione la sua autorità?. Responsabilizzare gli studenti rispetto al proprio apprendimento e al proprio comportamento. Comunicare giudizi svalutanti agli studenti che non rispettano le regole e i ruoli interni al gruppo. Improntare la relazione unicamente su un sistema di premi e punizioni in base alla condotta in aula. Ribadire il proprio ruolo e le regole dell’istituto regolarmente fino a quando non saranno riconosciuti dagli studenti. Continuare il lavoro d’aula con gli studenti che partecipano attivamente alla lezione, ignorando gli altri. CD 26. Il Cooperative Learning richiede, da parte degli allievi: l’esercizio di competenze sociali, che sono sviluppabili. l’esercizio di competenze sociali, che sono innate. conoscenze pregresse in merito alle strategie di cooperazione. la rinuncia alla propria individualità per identificarsi con il gruppo. un quoziente intellettivo superiore alla media. CD 27. Al fine di produrre un apprendimento autoregolato da parte degli alunni, è necessario che l’insegnante: guidi gli alunni nel riconoscimento del proprio stile cognitivo e delle proprie modalità di apprendere. abolisca le regole della classe a favore di percorsi di autogestione. deleghi al gruppo classe l’individuazione di strategie di apprendimento adeguate. indichi a ogni alunno con precisione qual è il suo stile cognitivo e quali sono le strategie giuste per gestirlo. impieghi una sola modalità di insegnamento, che induca tutti gli alunni a utilizzare lo stesso stile cognitivo. CD 28. Una modalità educativa permanente, un processo continuo lungo tutto l’arco di vita centrato sull’individuazione e sul potenziamento delle competenze della persona affinché possa inserirsi in modo creativo e critico nella società. A quale modalità educativa, ma tale compito spetta anche alla scuola, si riferisce questa descrizione?. Orientamento. Educazione degli adulti. Prevenzione del disagio. Riduzione del danno. Educazione interculturale. CD 29. Quale, tra le seguenti alternative, descrive il compito di sviluppo che caratterizza l’adolescente in relazione alla famiglia d’origine?. Emancipazione, finalizzata all’autonomia. Socializzazione primaria, mirata ad acquisirne le regole. Attaccamento, con lo scopo di creare un legame privilegiato. Adeguamento alle aspettative genitoriali. Nessuna delle altre risposte è corretta. CD 30. Secondo Ernst von Glasersfeld, il costruttivismo sostiene che noi possiamo conoscere: solo ciò che le nostre menti costruiscono. gli eventi, gli ambienti, le persone ma non i costrutti sociali della nostra cultura. la realtà in modo oggettivo. esclusivamente le opere costruite dall’uomo. la natura, ma non le persone. CD 31. Con “pedagogia scientifica” Johann Friedrich Herbart definisce: un sistema di concetti intorno al metodo dell'educazione. un qualunque sistema fondato su regole empiriche. lo studio dell'individuo. la valutazione dei risultati dell'apprendimento. la formazione della moralità nell'uomo. CD 32. Il nome dello svizzero Hermann Rorschach è legato all’elaborazione: del Test delle macchie d’inchiostro. di una teoria politica. del Test del domino. della teoria del condizionamento reciproco. di una teoria etnocentrica. CD 33. L’utilizzo degli strumenti multimediali all’interno della scuola è utile in quanto promuove: la diversificazione delle varie forme comunicative all’interno dei percorsi di studio e di produzione. la soluzione di tutti i problemi mediante l’apprendimento facilitato dall’uso del computer. la valorizzazione delle competenze informatiche degli allievi e il loro uso, in opposizione al banale libro di testo. la socializzazione degli allievi nella classe. la possibilità di integrazione degli allievi stranieri, altrimenti non attuabile. CD 34. Il contributo di John Dewey alle scienze umane si è concretizzato nell’ambito: della scuola di Chicago. della scuola di Cambridge. del circolo di Vienna. della scuola di Mompiano. della scuola di Barbiana. CD 35. L’approccio della pedagogia interculturale considera concetti come identità e natura: in maniera dinamica. in maniera statica. in maniera nuova. in linea con gli approcci precedenti. in maniera distinta. E-Ie 36. La comunicazione competente è quella in cui l’insegnante: sostiene la relazione con l’alunno e con il genitore al fine di condividere la lettura del percorso scolastico in funzione di obiettivi di apprendimento e di relazione, utilizzando strumenti tecnici ed empatici. conduce la relazione con l’alunno e il genitore al fine di sottolineare la propria posizione autoritaria nella valutazione del percorso scolastico in funzione di obiettivi di apprendimento e di condotta, utilizzando strumenti tecnici e teorici. guida la relazione con l’alunno e con il genitore assumendo la posizione di esperto dell’apprendimento e della relazione al fine di preservare gli obiettivi didattici, utilizzando un linguaggio tecnico e settoriale che dimostri la propria competenza. partecipa alla relazione con l’alunno e con il genitore ponendosi in secondo piano rispetto alle scelte della famiglia che devono essere sempre al centro del lavoro didattico, in modo da non creare possibili conflitti o tensioni. è al centro della relazione con l’alunno e con il genitore, al fine di sottolineare l’importanza della figura docente e della necessità di affidarsi alle sue direttive per poter ottenere successo in ambito scolastico, utilizzando uno stile comunicativo auto-centrato e sicuro. E-Ie 37. Quale, tra i seguenti strumenti, è funzionale alla creazione di una relazione educativa fondata sull’empatia?. L’ascolto attivo: la capacità di cogliere messaggi verbali e non verbali da parte dell’alunno anche quando siano espressi in modo confuso. Il dialogo attivo: la capacità di sostituirsi all’alunno nell’espressione delle sue emozioni in base alle proprie esperienze. Il comportamento attivo: la capacità di agire al posto dell’alunno quando quest’ultimo non è in grado di farlo. Il pensiero attivo: la capacità di interpretare secondo le categorie del buon senso ciò che l’alunno pensa a partire dagli atteggiamenti che manifesta. Nessuna delle altre risposte è corretta. E-Ie 38. Un insegnante capace di riconoscere e comprendere i disagi dei suoi alunni e di valorizzare le risorse di cui sono portatori dimostra competenze nell’ambito: dell’empatia. dell’etnologia. dell’antropologia. della sociologia. dell’economia. E-Ie 39. Quale, tra le seguenti affermazioni riferite al tema della disciplina nel contesto scolastico, NON è in linea con un’educazione all’intelligenza emotiva?. La dura disciplina, cioè il ricorso a punizioni fisiche o intimidazioni verbali è spesso la modalità giusta per plasmare i ragazzi. Invece di alimentare lo sviluppo di meccanismi di controllo interiori, l’applicazione di una disciplina troppo rigida rinforza l’idea che la stessa disciplina provenga da forze esterne. Una buona disciplina coinvolge il bambino, lo incoraggia invece di spingerlo all’isolamento. Una buona disciplina serve a contenere un bambino e le sue energie, fornendogli quel senso di sicurezza fisica ed emotiva di cui ha bisogno per imparare l’autocontrollo. Quando gli adulti usano approcci coercitivi e mirati a stabilire il potere, c’è maggior probabilità che la disciplina si ritorca contro chi la applica. E-Ie 40. Secondo Howard Gardner, esistono varie intelligenze che: sono relativamente indipendenti l’una dall’altra e possono essere plasmate e combinate da individui e culture in una varietà di modi adattivi. sono relativamente indipendenti l’una dall’altra ed è l’ambiente in cui si vive che ne fa emergere alcune più di altre. sono dipendenti l’una dall’altra in quanto strutturate gerarchicamente: a partire dallo sviluppo della prima, è possibile acquisire consequenzialmente le altre. geneticamente ciascun individuo possiede ed è inutile sforzarsi per fargliene acquisire altre (e anche colpevolizzarlo se non riesce in alcuni settori). sono indipendenti l’una dall’altra e la prevalenza dell’una o dell’altra è dovuta al tipo di insegnamento cui sono stati sottoposti gli individui. C-Pd 41. Cosa indica l'espressione “capacità cognitivo-sociali”?. L'insieme delle funzioni mentali che consentono a un individuo di prendere parte attivamente alla vita sociale. L'insieme delle abilità pratiche maturate nel contesto sociale di riferimento. Il comportamento appreso durante il processo di socializzazione. L’apprendimento raggiunto nel corso dei vari processi di socializzazione. L'insieme delle attitudini sociali sviluppate durante l’infanzia e l’adolescenza. C-Pd 42. Joy Paul Guilford ha elaborato un modello dell’intelligenza: multifattoriale. stadiale. bifattoriale. basato sul test del quoziente intellettivo. monofattoriale. C-Pd 43. Il “pensiero divergente” presuppone l’impiego del “pensiero libero”, cioè: non focalizzato sulla ricerca di soluzioni necessariamente corrette e non condizionato da criteri prestabiliti. il “pensiero convergente”, infatti le due espressioni sono equivalenti. focalizzato sulla ricerca di soluzioni necessariamente corrette, ma senza l’impiego di criteri prestabiliti. il pensiero che fa riferimento alla pedagogia libertaria di Lamberto Borghi. una forma di pensiero innata che caratterizza solo una piccola percentuale di individui. C-Pd 44. Secondo le più recenti teorie psicopedagogiche, l'intelligenza può essere definita come: la capacità di adattarsi all'ambiente. l'attivazione delle funzioni psichiche. l'elaborazione di concetti. l'organizzazione di informazioni. l'espressione singolare di sé. C-Pd 45. La tassonomia degli obiettivi cognitivi di Benjamin Bloom: comprende obiettivi di sei tipi, che in ordine progressivo sono: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione. riporta sei obiettivi (conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione) di cui la conoscenza è il più importante. riporta obiettivi di sei tipi (conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione) che sono tutti dello stesso ordine di importanza. rappresenta, attraverso sei obiettivi, una scala di valutazione dell’esperienza scolastica. si articola in sei obiettivi che sono conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione. Riguardano capacità generali della persona. OeN 46. In merito alle misure educative e didattiche di supporto previste dalla legge 170/2010, agli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) si garantisce: l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata. un insegnante di sostegno. l'esenzione dagli esami di Stato. l'esenzione dagli esami di ammissione all'università. il successo scolastico per l'ottenimento del titolo di studio nei tempi di legge (5 anni per la primaria, 3 per la secondaria di primo grado e 5 anni per la secondaria di secondo grado). OeN 47. L'utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione: è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati. non è mai consentita. è sempre consentita, in quanto rientranti nella stessa graduatoria. è sempre consentita, ma solo per i docenti di ruolo, a discrezione del dirigente scolastico. è sempre consentita nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. OeN 48. Al fine di perseguire l'integrazione scolastica degli alunni disabili, la legge 517/1977 ha previsto: l’introduzione dell’insegnante specializzato per le attività di sostegno. scuole speciali per disabili. l'abolizione degli esami di Stato. la creazione di appositi nuclei di valutazione nelle scuole. misure relative soprattutto alla struttura delle scuole. OeN 49. Il piano dell'offerta formativa delle scuole è: il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale. un documento amministrativo che assegna a ogni attività didattica un determinato ordinativo di spesa. una dichiarazione di intenti che viene consegnata ai potenziali studenti. il regolamento d'istituto. pubblicato sul Bollettino dell'Ufficio scolastico regionale. OeN 50. Relativamente alla definizione dei curricoli, le istituzioni scolastiche determinano: il curricolo obbligatorio per i propri alunni in modo da integrare la quota definita a livello nazionale con la quota loro riservata. gli standard relativi alla qualità del servizio. gli obiettivi generali del processo formativo. l'orario obbligatorio annuale complessivo dei curricoli. i criteri generali per l'organizzazione dei percorsi formativi. OeN 51. Il regolamento recante le norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche è stato emanato con Decreto del Presidente della Repubblica numero: 275 del 1999. 104 del 1985. 170 del 2010. 89 del 2009. 104 del 1992. OeN 52. Le assemblee dei genitori degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado possono essere: di sezione, di classe o di istituto. esclusivamente di interclasse o di classe. esclusivamente di intersezione o di interclasse. di circolo, di istituto e di polo educativo. esclusivamente di classe. OeN 53. Secondo il d.P.R. 89/2010, i percorsi liceali hanno durata quinquennale e si sviluppano: in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. in due periodi, uno biennale e l'altro triennale. in un primo anno seguito da due periodi biennali. in un triennio e in un biennio specialistico. in un quadriennio e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. OeN 54. Quale dei seguenti NON è un indirizzo dei nuovi istituti professionali previsto dalla riforma della scuola secondaria di secondo grado del 2010?. Amministrazione, finanza e Marketing. Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale. Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità. Produzioni artigianali e industriali. Manutenzione e assistenza tecnica. OeN 55. Il compito di stilare il regolamento interno d’istituto spetta al: consiglio d’istituto. consiglio di classe. consiglio di interclasse. collegio dei docenti. consiglio di intersezione. OeN 56. A norma del d.lgs. 297/1994, tra gli altri, fanno parte del consiglio di classe della scuola secondaria di secondo grado: due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe. un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti alla classe. tre rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe, e tre rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe. tre rappresentanti degli studenti della classe, eletti dagli studenti della classe. quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe. OeN 57. Chi presiede il collegio dei docenti nella scuola secondaria di secondo grado?. Il dirigente scolastico. Un professore eletto annualmente dal collegio stesso. Il coordinatore scolastico. Un docente nominato di volta in volta prima dell'inizio della seduta. Il collegio dei docenti non è presieduto da alcuna figura in particolare. OeN 58. In base al regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, le istituzioni stesse: esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo. devono attenersi strettamente ai protocolli didattici, disciplinari e metodologici delineati dal ministro dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università. sono tenute a svolgere progetti relativi alle radici culturali nazionali o regionali. non tengono conto del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali. non possono introdurre modifiche curricolari. OeN 59. Il Piano dell’Offerta Formativa è adottato: dal singolo consiglio di circolo o di istituto. dal singolo consiglio di classe. da tutte le scuole di una stessa provincia. da tutte le scuole di una stessa regione. da tutte le scuole a livello nazionale. OeN 60. L’autonomia delle istituzioni scolastiche è finalizzata a: garantire la libertà di insegnamento e il pluralismo culturale. semplificare la normativa scolastica. soddisfare le richieste degli alunni e dei genitori. facilitare il lavoro dei docenti e dei dirigenti scolastici. cambiare i contenuti dei curricoli nazionali. CD 21. Nell’ambito delle ricerche sull’apprendimento e gli stili cognitivi, lo stile di chi ama programmare le sue attività, seguirle e portarle a conclusione è definito: sistematico. intuitivo. campo dipendente. riflessivo. deduttivo. CD 22. Nella teoria del ciclo di vita di Erik Erikson, durante l’adolescenza l’individuo si trova in una fase dello sviluppo psicosociale caratterizzata dall’antinomia tra: identità e confusione dell’identità. fiducia e sfiducia. generatività e stagnazione. integrità e disperazione. nessuna delle altre alternative è corretta. CD 23. Cosa studia la docimologia?. I metodi di valutazione del profitto scolastico e delle prove d’esame. Le caratteristiche psico-fisiche dei fanciulli. Le condizioni materiali in cui si svolge l’apprendimento. Le componenti culturali degli ambienti di apprendimento. L’efficacia degli insegnanti in base alla velocità di apprendimento degli alunni. CD 24. A quale dei seguenti Ministri si attribuisce la paternità della legge istitutiva della scuola in Italia?. Gabrio Casati. Terenzio Mamiani. Cavour. Michele Coppino. Domenico Berti. CD 25. L’attività didattica caratterizzata da un piccolo gruppo di alunni che lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento è basata: sul metodo cooperativo. sul mastery learning. sulla peer education. sulle mappe concettuali. sul problem solving. CD 26. Cosa indica l’acronimo LIM?. Lavagna interattiva multimediale. Linguaggio insegnamento multimediale. Linguaggio interattivo multimediale. Lavagna interattiva multipla. Lavagna indirizzo multimediale. CD 27. Un approccio dinamico, di mutua fecondazione tra le culture, attraverso una ricerca di strategie metodologiche e didattiche che non siano dettate da visioni stereotipate delle stesse specificità culturali, ma che siano definite attraverso una conoscenza degli allievi e delle modalità che ognuno di essi mette in atto per apprendere abilità e competenze. A quale approccio fa riferimento questa definizione?. Interculturalità. Mastery learning. Approccio comportamentista. Teoria dell’attaccamento. Costruttivismo. CD 28. Quali tipi di prove sono definite “oggettive strutturate”?. A risposta chiusa, a risposta multipla, a riconoscimento degli errori. Parafrasi, riconoscimento di errori, riassunto. A risposta aperta. Con problemi da risolvere. Svolte in laboratorio scientifico. CD 29. Il termine “laboratoriale” in ambito didattico indica un’attività formativa che: porta alla realizzazione di un prodotto finale e che ha senso per i partecipanti. comporta l’acquisizione di competenze solo pratiche. si concentra su attività pratiche e manuali, indipendentemente dagli obiettivi didattici. riguarda necessariamente l’ambito informatico e l’acquisizione di competenze digitali. si svolge in un laboratorio scientifico, di fisica o biologia e si basa su esperimenti. CD 30. Quale tra le seguenti alternative NON è una metodologia didattica?. Didattica aleatoria. Didattica orientativa. Cooperative learning. Didattica tutoriale. Peer tutoring. CD 31. Il termine “assimilazione” utilizzato da Jean Piaget indica: il processo grazie al quale il soggetto incorpora nei suoi schemi mentali preesistenti eventi e oggetti provenienti dall’ambiente esterno. il mutamento degli schemi mentali del bambino che precede il suo adattamento a nuove esperienze. l’apprendimento che avviene nel bambino tramite la simulazione del comportamento materno. la sperimentazione per prove ed errori. la capacità del bambino di conservare i materiali. CD 32. Necessità di una conduzione non troppo passiva, utilità della focalizzazione sul problema, attenzione all'immagine di sé del soggetto, uso di un linguaggio il più possibile aderente ai problemi posti direttamente dal soggetto sono: indicazioni universalmente condivise dalle moderne tecniche di conduzione del colloquio con l'adolescente. indicazioni che hanno trovato riscontri sperimentali positivi limitatamente all'ambito del colloquio con soggetti preadolescenti. note in letteratura in quanto componenti del cosiddetto “decalogo di Kelly”. comportamenti e attitudini da evitare nel colloquio con l’adolescente. indicazioni riferite alla didattica del colloquio con bambini della scuola dell'infanzia. CD 33. Paulo Freire affronta nella sua opera il tema dell’orientamento liberatorio. Tale orientamento: mira a superare la contrapposizione tra alunno e insegnante. produce slogan e le nozioni trasmesse vengono assimilate meccanicamente. elimina la capacità critico-riflessiva. non chiede soluzioni, ma presenta spiegazioni. rafforza l’individualismo eliminando ogni collaborazione. CD 34. Una gestione sufficientemente buona del gruppo, nell’accezione del termine “buona” usata da Winnicott, deve puntare: sulla corretta spiegazione delle regole e sulla coerenza tra insegnanti. sulla libertà rispetto a regole costrittive. sull'esplicitazione delle regole e sulla loro trasgressione. sull’inflessibilità delle regole. sul carisma dei ragazzi del gruppo. CD 35. Quale, tra le seguenti alternative, NON costituisce uno scopo della didattica metacognitiva?. Migliorare le competenze empatiche dell’allievo. Permettere all’allievo di partecipare personalmente all’acquisizione delle proprie conoscenze. Far sì che l’alunno acquisisca capacità di individuazione e di scelta delle strategie cognitive più adeguate. Consentire all’alunno di acquisire capacità di autocontrollo cognitivo. Migliorare le capacità di apprendimento degli allievi. E-Ie 36. Si indichi quale, tra i seguenti, costituisce un valido atteggiamento empatico dell’insegnante in classe. Propendere a favorire le discussioni condivise in classe. Proteggere gli alunni svantaggiati. Favorire la libera espressione dei sentimenti, anche se non appropriata al contesto. Rimandare al contesto appropriato la creatività dell’alunno quando esula dalla programmazione scolastica. Mantenere regole severe nei confronti di tutti. E-Ie 37. Quale tra le seguenti NON è una componente dell’intelligenza emotiva, così come teorizzato da Daniel Goleman?. Ira empatica. Abilità sociale. Consapevolezza di sé. Motivazione. Empatia. E-Ie 38. L'intelligenza è: la capacità di comprendere una spiegazione o una situazione, e di trovare la soluzione a un problema. la capacità di risolvere problemi difficili. una capacità mentale presente nell'uomo ma non negli animali. la capacità di adattarsi alle situazioni sociali. la capacità di distinguere fra ciò che è possibile e ciò che non lo è. E-Ie 39. Il lavoro di gruppo può rivelarsi un valido aiuto nel fortificare l’empatia degli alunni perché: costringe a riconoscere i punti di vista altrui. accresce le competenze cognitive. si ha un obiettivo in comune. ci si trova tra compagni con cui si sta bene. è un risparmio di energie. E-Ie 40. Gli studi sullo sviluppo dell'intelligenza emotiva rilevano che nel periodo dell'adolescenza: la gestione delle emozioni inizia a differenziarsi marcatamente tra genere maschile e femminile. emerge una maggiore aggressività. emerge una maggiore difficoltà a riconoscersi nell’altro. emerge la tendenza alla riservatezza. emerge una chiara consapevolezza delle emozioni che si stanno provando. C-Pd 41. L’attenzione selettiva è la capacità di: prestare attenzione ad uno stimolo tra molti stimoli. mantenere l’attenzione particolarmente concentrata. mantenere l’attenzione per periodi prolungati. identificare stimoli a bassa frequenza temporale. distribuire l’attenzione tra due compiti. C-Pd 42. Come funziona la memoria?. Assimila le informazioni e ne registra solo una parte. Registra particolarmente le conseguenze gravi. Dimentica le informazioni relative a conseguenze gravi. Orienta le informazioni. Ricorda le istruzioni verbali. C-Pd 43. Joy Guilford, Graham Wallas e Alex Osborn hanno sviluppato approcci teorici differenti riguardanti: la creatività. la didattica interculturale. lo sviluppo sociale. le competenze emotive. la percezione. C-Pd 44. La teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner implica il riconoscimento: dell’esistenza di una molteplicità di strutture di apprendimento e di elaborazione della conoscenza. della diversità di apprendimento in ogni studente, che necessita poi di adattarsi alla metodologia dell’insegnante. dell’individuazione dei deficit di ogni studente e il successivo lavoro di potenziamento. della supremazia dell’intelligenza logico-matematica rispetto alle altre. della differenza tra i vari tipi di intelligenza anche nei sistemi simbolici che ognuna applica, cosicché ogni persona può essere esperta solo nell’area legata all’intelligenza corrispondente. C-Pd 45. Il pensiero divergente riassume il concetto dell’importanza di: focalizzare un problema da diversi punti di vista. avere opinioni controcorrenti. non lasciarsi influenzare dall’immaginazione. scrivere sempre i pro e i contro di una situazione. cambiare opinione. OeN 46. La modalità di apprendimento in alternanza scuola-lavoro secondo il d.lgs. 77/2005 prevede che lo studente sia supportato nel percorso formativo: da un docente tutor interno all’istituzione scolastica e un tutor formativo esterno. esclusivamente da un tutor formativo esterno. da una commissione formata da rappresentanti degli studenti, rappresentati dei genitori e dal dirigente scolastico. esclusivamente da un docente tutor interno. da una commissione formata da rappresentanti degli studenti, rappresentanti dei genitori e rappresentanti degli insegnanti. OeN 47. Mediante l'istituto giuridico delle reti di scuole, previsto dal d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete che possono avere a oggetto: attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento. l'elezione del dirigente scolastico di rete. la formazione di graduatorie per il personale non docente. l'elezione dei rappresentanti dei genitori ai consigli di circolo. la formazione di graduatorie per il personale docente. OeN 48. In base al d.lgs. 297/1994, il collegio dei docenti di un istituto scolastico: ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell'istituto. ha poteri disciplinari nei confronti dei suoi componenti. approva il bilancio. invia comunicazioni al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. elegge il dirigente scolastico. OeN 49. La valutazione del comportamento degli studenti, secondo il d.l. 137/2008: è effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. non influisce sull'ammissione al successivo anno di corso. è rappresentata da un giudizio descrittivo. non influisce sull'ammissione all'esame di Stato conclusivo del ciclo. non è obbligatoria e la sua adozione rientra nell'autonomia didattica delle scuole. OeN 50. Secondo il d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni nell'esercizio dell'autonomia: didattica. organizzativa. amministrativa. regolamentare. sperimentativa. OeN 51. Quale, tra le seguenti alternative, indica l’acronimo dell’ente di ricerca che ha tra i suoi compiti lo studio di modelli e metodologie per la valutazione delle istituzioni scolastiche e di istruzione e formazione professionale?. INVALSI. CNR. TIC. MIUR. USR. OeN 52. Sul registro di classe NON si riportano: le sintesi dei colloqui tenuti con i genitori degli alunni. le sintesi del lavoro svolto dai docenti per ogni ora di presenza. le giustificazioni delle assenze degli alunni. le assenze e i ritardi degli alunni. le firme dei docenti per ogni ora di presenza. OeN 53. L’obbligo della sorveglianza degli alunni si protrae: per tutto il tempo dell’affidamento dell’alunno all’istituzione scolastica: dal momento dell’ingresso nei locali e pertinenze della scuola sino a quello dell’uscita. per il tempo dell’affidamento dell’alunno all’istituzione scolastica, esclusa l'uscita posticipata. per tutta la durata delle lezioni svolte all'interno della scuola. esclusivamente nell'orario didattico stabilito a livello nazionale. per il tempo dell’affidamento dell’alunno all’istituzione scolastica, esclusa l'entrata anticipata. OeN 54. I momenti concreti in cui si esercita il diritto all'istruzione e all'educazione dell'alunno con disabilità, in base alla legge 104/1992, sono: il Piano educativo individualizzato e il Profilo dinamico funzionale. il Profilo dinamico funzionale e il Piano di apprendimento pluriennale. il Profilo dinamico didattico e il Piano specifico per alunni con disabilità. il Piano didattico personalizzato e il Piano di apprendimento differenziato. il Piano dell'offerta formativa e il Piano di studi individualizzato. OeN 55. Quale, tra le seguenti affermazioni sugli organi collegiali della scuola, è corretta alla luce del d.lgs. 297/1994?. Il collegio dei docenti non prevede la partecipazione di rappresentanti dei genitori degli alunni. Il consiglio di circolo o di istituto non prevede la partecipazione di rappresentanti dei genitori degli alunni. Il consiglio di classe non prevede la partecipazione di rappresentanti dei genitori degli alunni. Il consiglio di interclasse o di intersezione non prevede la partecipazione di rappresentanti dei genitori degli alunni. La partecipazione dei genitori è prevista in tutti gli organi collegiali della scuola. OeN 56. Secondo la legge 170/2010, con il termine “discalculia” si intende un disturbo specifico: che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri. del funzionamento cognitivo, che si manifesta con momenti di confusione e disorientamento generali. di scrittura, che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere. di scrittura, che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. OeN 57. Cosa indica l’acronimo PEI, in base al d.P.R. 24 febbraio 1994?. Piano Educativo Individualizzato. Piano Educativo Integrato. Piano Educativo Individuale. Piano Educazione Individuale. Progetto Educativo Individualizzato. OeN 58. Per quanto riguarda il processo di valutazione periodica degli alunni, l’insegnante specializzato in attività di sostegno, a norma del Testo unico delle disposizioni in materia di istruzione: partecipa agli scrutini insieme a tutti gli altri docenti, in quanto contitolare della cattedra. non ha alcun ruolo: la valutazione è responsabilità dei docenti titolari della cattedra, tra i quali non rientra l’insegnante di sostegno. ha un ruolo facoltativo; può scegliere se presenziare o meno agli scrutini. ha un ruolo secondario rispetto ai docenti titolari della cattedra, perché partecipa agli scrutini solo come uditore. ha un ruolo limitato alla valutazione degli alunni con disabilità della classe in cui opera. OeN 59. Ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica numero 80 del 28 Marzo 2013 (Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione), cosa si intende per “autovalutazione delle istituzioni scolastiche”?. Analisi e verifica del proprio servizio da parte delle scuole. Elaborazione di un rapporto di autovalutazione basato su dati raccolti dalle singole scuole secondo un quadro di riferimento da esse predisposto. Eliminazione di valutazioni delle scuole da parte di enti esterni a esse. Introduzione di valutazioni delle scuole da parte di enti esterni a esse. Analisi e verifica del proprio servizio sulla base di un apposito sistema elaborato autonomamente dalle scuole. OeN 60. Quale delle seguenti affermazioni relative a ICF-CY e ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute) è corretta?. L'ICF-CY amplia l'ambito di applicazione dell'ICF tramite l'aggiunta di contenuti specifici per neonati, bambini, preadolescenti e adolescenti. L'ICF-CY costituisce un semplice aggiornamento dell'ICF che individua nuove patologie. L'ICF-CY sostituisce e aggiorna l'ICF. L'ICF costituisce la prima parte dell'ICF-CY. Non esiste alcuna relazione tra ICF-CY e ICF. CD 21. La xenofobia può essere definita come un atteggiamento culturale di: avversione indiscriminata nei confronti di ogni straniero. tolleranza verso la presenza degli stranieri all'interno della propria comunità di appartenenza. indifferenza nei confronti delle culture diverse dalla propria. avversione indiscriminata nei confronti degli ebrei. reciproco riconoscimento delle differenze che contraddistinguono ciascun individuo. CD 22. All'interno di una classe virtuale, cosa viene fornito?. L'accesso a informazioni e risorse remote, la possibilità di comunicare e cooperare a distanza. L'accesso a informazioni e risorse remote, ma sono inopportune la comunicazione e la cooperazione a distanza. La comunicazione e la cooperazione a distanza, ma è inopportuno permettere l'accesso a informazioni e risorse remote. Nessuna delle altre alternative è corretta. Solo l'accesso a informazioni e risorse remote, senza possibilità di comunicazione tra gli allievi. CD 23. La Community of Learners (Col) prevede di: organizzare la classe come comunità di ricerca. stimolare l'apprendimento individuale. usare solamente la lezione frontale. stimolare l'apprendimento mnemonico. usare solo libri di testo cartacei. CD 24. La distorsione valutativa denominata "contrasto", porta il docente a valutare l'allievo sulla base: della successione degli allievi interrogati. di alcuni elementi caratteristici degli allievi. dell'effetto alone. delle effettive competenze. di ciò che il docente già conosce dell'allievo. CD 25. Cosa ha prodotto, nella scuola, l'introduzione di strumenti digitali, in particolare delle nuove tecnologie mobile?. Una riorganizzazione dello spazio fisico della scuola, in modo da rendere la configurazione dello spazio più flessibile. Una riorganizzazione dei metodi di insegnamento, ribaltando la relazione insegnantealunno. Un sovvertimento dello spazio fisico della scuola, per renderlo funzionale ai nuovi strumenti. Una riorganizzazione degli strumenti di apprendimento che ha portato all'abolizione delle lezioni frontali. Un parziale adattamento dello spazio fisico della scuola, che tuttavia ha reso la configurazione dello spazio ancora più statica. CD 26. L'insieme di strategie adottate dall'individuo per affrontare lo stress viene definito: coping. resilienza. modelling. autoefficacia. supporto. CD 27. In quale fase del ciclo di vita è più rilevante la domanda "Chi sono io"?. Durante l'adolescenza. Durante l'infanzia. Durante l'età adulta. Durante la vecchiaia. A metà della vita. CD 28. Gli adolescenti stranieri che, come strategia di acculturazione, scelgono quella dell'assimilazione: fanno propria la cultura del Paese ospitante, rinunciando alla loro tradizione culturale. cercano di far propria la cultura del Paese ospitante, mantenendo salda la propria tradizione. rifiutano la cultura del Paese ospitante e privilegiano la preservazione della propria cultura di origine. rifiutano i principi e i valori sia della cultura del Paese ospitante sia quella di origine. hanno un attaccamento moderato sia per la cultura ospitante sia per quella di origine. CD 29. K. Lewin ha descritto diverse atmosfere educative all'interno della classe. Quando l'insegnante propone attività educative che tengono conto dei bisogni e degli interessi degli alunni, ci si trova di fronte a uno stile: democratico. permissivo. autoritario. rifiutante. oppositivo. CD 30. La seguente affermazione fa riferimento all'esperienza scolastica dell'adolescente: "Il complesso delle relazioni che caratterizza l'esperienza scolastica può connotarsi in modo negativo; questa situazione, associata a uno scarso rendimento scolastico, può condurre a una situazione di malessere psicologico". A quale concetto è possibile ricondurla?. Disagio scolastico. Disturbi del comportamento. Carenze intellettive. Drop-out. Disturbi ossessivi. CD 31. La conoscenza e le credenze sui propri processi cognitivi e sul loro funzionamento e l’insieme dei processi di monitoraggio e di controllo di detti processi è detta: metacognizione. script. cognitivismo. memoria a breve termine. memoria di lavoro. CD 32. La dimensione valutativa globale del sé, detta anche "immagine di sé", viene chiamata: autostima. sé sociale. sé interno. sé riflesso. comprensione del sé. CD 33. Quale fra queste NON è una delle strategie adottate nel bullismo diretto?. Manipolazione del gruppo di supporto della vittima. Aggressione fisica alla vittima. Ridicolizzazione della vittima. Minaccia fisica della vittima. Aggressione verbale alla vittima. CD 34. Quale, tra i seguenti, NON può essere definito "gruppo formale"?. Gruppo di amici. Gruppo sportivo. Gruppo religioso. Gruppo politico. Gruppo culturale. CD 35. Come si può definire lo stereotipo?. Una credenza sugli attributi personali di un gruppo di individui. Un giudizio negativo preconcetto su un gruppo e sui suoi membri. Un comportamento negativo non giustificato verso un gruppo o i suoi membri. L'atteggiamento pregiudiziale e il comportamento discriminatorio di un individuo verso persone di una data etnia. L'atteggiamento pregiudiziale e il comportamento discriminatorio di un individuo verso persone di un dato sesso. CeN 36. Nelle Scuole Secondarie il PDP viene redatto: dal Consiglio di Classe. dai singoli insegnanti. dal Consiglio di Istituto. dall'insegnante di sostegno. dal dirigente scolastico. CeN 37. In base alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, un disturbo specifico che si manifestasse con una difficoltà nell'elaborazione dei numeri sarebbe qualificato come: discalculia. dislessia. disgrafia. disortografia. disordine. CeN 38. A norma del d.P.R. 249/1998, la comunità scolastica fonda la sua azione educativa: sulla qualità delle relazioni insegnante-studente. sulla quantità delle nozioni apprese dallo studente. sulla disciplina. sul senso di responsabilità degli studenti. sulle norme vigenti. CeN 39. Quale dei seguenti NON è un diritto che spetta allo studente di scuola secondaria, a norma dell’art. 2 del d.P.R. 249/1998?. Il diritto di fruire di testi nella propria lingua madre. Il diritto a una valutazione trasparente e tempestiva. Il diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il diritto alla libertà di apprendimento. Il diritto di associazione all'interno della scuola. CeN 40. A norma del d.P.R. 249/1998, con quale criterio vengono impartite allo studente le attività curricolari integrative e le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola?. Secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze dello studente. Accordando la prevalenza alla scelta della maggioranza degli studenti. Secondo il criterio del minor costo per la scuola. Tramite un giudizio del corpo docente, basato sulla valutazione delle attitudini e delle inclinazioni dello studente. Secondo tempi e modalità scandite dalle famiglie. CeN 41. In base al d.P.R. 249/1998, il "Patto educativo di corresponsabilità" è finalizzato: a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. a presentare l’offerta formativa didattica. a illustrare l’azione della scuola volta alla valorizzazione dell’autonomia individuale degli studenti e a perseguire il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. a promuovere la solidarietà tra i componenti del sistema scuola. a promuovere la solidarietà tra istituti scolastici. CeN 42. Alla luce del d.P.R. 249/1998, art. 5 bis, scartare dall’elencazione proposta l’elemento ESTRANEO. Nelle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, la scuola pone in essere le iniziative più idonee per la presentazione e la condivisione: del proprio bilancio di previsione. del patto educativo di corresponsabilità. dello statuto delle studentesse e degli studenti. del piano dell'offerta formativa. dei regolamenti di istituto. CeN 43. L’individuazione dei comportamenti che costituiscono mancanze disciplinari con riferimento ai doveri di cui all'art. 3 del d.P.R. 249/1998 è fatta: dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche. dallo stesso d.P.R. n. 249/1998. da regolamenti ministeriali. dal Patto educativo di corresponsabilità. da accordi presi tra scuola e famiglia. CeN 44. Il d.P.R. 249/1998 qualifica la responsabilità disciplinare, in relazione ai doveri dello studente da esso indicati all’art. 3, come: personale. personale e familiare. personale e collettiva. oggettiva. soggettiva. CeN 45. In base al d.P.R. n. 249/1998, per il compimento di gravi o reiterate infrazioni disciplinari può essere disposto l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per periodi: non superiori a 15 giorni. non superiori a 28 giorni. di durata definita dai regolamenti della scuola. non inferiori a 2 giorni e non superiori a 8. non superiori a 20 giorni. CeN 46. A norma del d.P.R. 275/1999, nella predisposizione del piano triennale dell’offerta formativa, il dirigente scolastico deve tenere conto delle proposte formulate dalle associazioni degli studenti?. Solo nelle scuole secondarie di secondo grado. Solo nelle scuole secondarie. No, non ha quest’obbligo. Sì, deve. Solo nelle scuole secondarie di primo grado. CeN 47. A norma del d.P.R. 275/1999, gli accordi di rete tra scuole sono aperti: all'adesione di tutte le istituzioni scolastiche che intendano parteciparvi. all’adesione delle sole istituzioni scolastiche invitate da quella che ha promosso l’accordo. all’adesione delle sole istituzioni scolastiche invitate da quelle che sono già parte dell’accordo. alle sole istituzioni scolastiche che presentano situazioni di difficoltà. alle sole istituzioni scolastiche dotate di strumenti multimediali. CeN 48. A norma della legge 107/2015, le scuole secondarie di secondo grado possono utilizzare la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità per introdurre insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell'ultimo anno?. Sì, possono. No, non possono. Solo nell’ultimo anno. Possono utilizzare solo la quota di autonomia. Possono utilizzare solo gli spazi di flessibilità. CeN 49. Ai sensi della legge 104/1992, è garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona disabile nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie?. Sì, è garantito. Solo nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. No, non è garantito. Solo nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo. Solo nelle istituzioni scolastiche del secondo ciclo. CeN 50. In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, per gli alunni che sperimentano difficoltà derivanti dalla NON conoscenza della lingua italiana dovranno essere privilegiate: le strategie educative e didattiche. gli strumenti compensativi. le misure dispensative. le prove in lingua diversa dall'italiano. le prove in lingua italiana. E-Ie 51. Secondo Carl Rogers, la capacità di utilizzare gli strumenti della comunicazione verbale e non verbale per mettersi nei panni dell'altro, identificandosi parzialmente nel suo mondo soggettivo, nel contesto di un'accettazione autentica e non giudicante, si chiama: empatia. simpatia. assimilazione. attaccamento. comprensione. E-Ie 52. Secondo gli studi sulla comunicazione, il 90% di un messaggio emotivo viene comunicato attraverso canali non verbali. Tali messaggi vengono recepiti: in modo inconscio, senza prestare attenzione alla natura del messaggio stesso. in modo conscio, prestando attenzione alla natura del messaggio stesso. in modo inconscio, prestando attenzione alla natura del messaggio stesso. in modo conscio, senza prestare attenzione alla natura del messaggio stesso. come disturbanti e per questo scartati dalla mente del soggetto che recepisce il messaggio. E-Ie 53. Secondo T. Hatch e H. Gardner, la capacità di organizzare i gruppi è un'abilità essenziale: del leader. del mediatore. dell'egocentrico. del dittatore. del manager. E-Ie 54. Lo stile di comportamento basato sul ragionamento e quello basato sull'empatia sono: complementari, poiché il primo fa appello alla capacità di comprensione dell'altro sul piano cognitivo e il secondo su quello emozionale. antitetici, poiché il primo fa appello alla razionalità e il secondo alle emozioni. entrambi razionali, poiché vengono sviluppati dalla mente umana. entrambi emozionali, perché sono sempre condizionati dalle passioni. opposti, il primo è basato sulle emozioni e il secondo sulla razionalità. E-Ie 55. Quale di questi modelli di ambienti emotivi genitoriali NON appartiene alla classificazione di S. Tomkins?. Autocosciente. Monopolistico. Intrusivo. Emozione competitiva. Personalità emotivamente equilibrata del genitore. C-Pd 56. W. Gordon ha sviluppato la tecnica creativa definita "sinettica", che si basa: su confronti per similitudini e analogie. su logiche matematiche e fisiche. su apprendimenti mnemonici di nozioni. sull'ascolto dell'insegnante e successive stesure di riassunti. sulla filosofia. C-Pd 57. Gli studi di Joy Paul Guilford hanno portato alla distinzione tra pensiero divergente e pensiero: convergente. irrazionale. specialistico. assoluto. concreto. C-Pd 58. L'espressione della creatività: si avvale di un approccio multi-logico. abdica alla logica per affidarsi del tutto all'irrazionale. si avvale della sola logica associativa. si avvale della sola logica analogica. si avvale della sola logica combinatoria. C-Pd 59. Secondo J. Piaget l'apprendimento è un atto creativo poiché la persona che apprende: destruttura la materia trasmessa, l’assimila e la ricostruisce secondo le proprie strutture mentali. immagina in modo completamente diverso ciò che ha assimilato. distrugge ciò che ha appreso, per inventarlo ex novo. assimila la materia trasmessa, così come gli è stata spiegata. rifiuta la materia trasmessa, per poterla in seguito rielaborare. C-Pd 60. Al centro della teoria Freudiana sulla creatività è il concetto di: sublimazione. istinto. rinforzo. disgregazione. rimodellamento. |